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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
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14-02-2012, 03:36 AM
Messaggio: #81
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Cross Fight!
Musica di sottofondo <div style="background: #fef6d2; border: 1px solid #efe3ae; margin: 6px 0px 0px 0px; padding: 6px 8px 6px 10px;"><embed src="http://www.youtube.com/v/G-D0Jb2OzUQ" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" height="25" width="60"></div>Armonia. Dissidia. Due facce della stessa moneta in contrasto tra loro in un'eterna lotta per mantenere l'equilibrio. Terra. La guerriera che porta il nome della natura madre, combattuta e fragile, determinata e forte. Avvolta da una miriade di schegge, sotto la pioggia battente, come se tutto intorno a lei si fosse cristallizzato. Il respiro bloccato, il cuore impazzito che, infine, esplode. Con violenza la lama si conficca nell'albero maestro per intraprendere un'inevitabile discesa senza via d'uscita. Cala come l'ascia del boia sul collo del condannato, trafigge senza remore il corpo immondo della bestia in un'esplosione di sangue e detriti che si librano nell'aria brillando sotto i lampi del cielo funesto. Un urlo agghiacciante si leva, mentre la creatura si dimena invano. Le fauci si aprono in modo convulso come impazzite, mentre il sangue inizia a ricadere sul suo corpo e su quello di Terra. La lama della guerriera appena graduata trema sotto gli spasmi della creatura dopo esser riuscita a punire in modo crudo e selvaggio il suo nemico, bloccando così l'attacco. Si ritrova ancorato al ponte, mentre Saphelia giace a pochi passi di distanza. Ma non è ancora finita. Gli aculei sul corpo schizzano disperati verso l'alto in linea retta, in direzione di Terra, ancora sopra l'albero maestro abbattuto, con le mani salde all'elsa della propria arma. Solo Saphelia può riuscire a salvarla, solo la sua caposquadra, scattando nella sua direzione nel tentativo di bloccare quell'attacco... ma come? Turnazione WolfSoul Jurking1985 |
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16-02-2012, 11:20 PM
Messaggio: #82
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Narrato
Pensato Il mostro stava caricando Saphelia mentre lanciava i suoi aculei verso Terra, un attacco molto veloce che prese un pò di sprovvista le due giovani guerriere. Saphelia in quel momento non pensò solo alla sua sorte, ma anche a quella della compagna, quello non era un avversario facile da uccidere da soli, dovevano sopravvivere entrambe. Fù proprio dopo pochi istanti che vide passare sfrecciando gli aculei diretti verso Terra che Saphelia notò un'altro movimento oltre a quello del mostro, Terra stava scattando verso l'albero della nave, non volle schivare gli aculei, se ne era completamente infischiata, usando lo yoki si diresse velocemente vicino all'albero e con un colpo violento lo trafisse da parte a parte. Dopo aver trafitto l'albero spiccò in volo verso la vetta dell'albero maestro per spingerlo addosso alla bestia, e come se tutto cio non fosse bastato, ritrafisse l'albero di nuovo con la spada in modo che la bestia sarebbe stata colpita anche dalla lama. Il suo piano ebbe successo, il pesante albero cadde con forza sulla bestia che col peso di quel maestoso pezzo di legno addosso venne momentaneamente bloccata. Ma purtroppo questo stratagemma non bastò a porre fine al pericolo della situazione, infatti, la bestia, negli spasmi che il suo corpo produceva, riuscì a sferrare un contrattacco lanciando gli aculei in linea retta verso l'alto con l'intenzione di trafiggere Terra. La situazione era di nuovo critica, Terra era in serio pericolo, e solo Saphelia poteva aiutarla, ma come? Se non si leva subito da li ci rimetterà la pelle, perché non si toglie! La reazione di Saphelia fù quasi istintiva, non poteva bloccare un attacco del genere, o almeno non trovò un modo, così, cominciò a correre il più veloce possibile verso la compagna e una volta vicina saltò con forza verso di lei nel tentativo di placcarla con forza e cadere entrambe da quell'albero che altrimenti sarebbe stato la loro tomba. Condizioni Fisiche: Normali, schiena e petto leggermente doloranti, ma che non danno nessun grande impedimento. Condizione Psicologica: Preoccupata per le sorti della compagna. Abilità in uso: Nessuna a causa dell'effetto del farmaco Yoki in utilizzo: 0% |
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17-02-2012, 08:47 PM
Messaggio: #83
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Un'inesorabile discesa, come la mannaia di un boia che si cala sul collo del condannato.
Ancora un istante! Ed eccola, la lama. Affondava nelle carni dello Yoma già doloranti per l'impatto con il legno, e lo trafiggeva fin nel profondo. Non fu felice di aver chiesto l'aiuto di Dissidia, e nell'istante stesso in cui la lama impattò col nemico, provò una punta di amarezza. Delusione, quasi. Ma anche tanta, estrema gratitudine. Questa volta ti devo la vita, Dissidia. Noi saremo eternamente nemiche, Terra. Io non esisto senza di te. Tutto intorno, un tripudio di spilli di legno e gocce di pioggia. La claymore infilzò l'avversario senza incontrare troppa resistenza, sfruttando anche l'energia della caduta. E forse proprio per questo il dolore che patì quel mostro lo costrinse ad iniziare un rodeo disperato per disarcionare sia la guerriera che la sua arma. Teniamoci forte! Dovette premere sull'elsa con tutta la forza di cui era capace, per non volare via e tenere la spada conficcata dove doveva stare per concludere quella battaglia: nel collo della bestia. Terra strinse i denti aguzzi, e piantò gli occhi dorati dritti sul nemico per cercare di coglierne gli spasmi, e in qualche modo assecondarli per non volare via. Non seppe dire quando, ma dopo interminabili secondi di follia, nel suo cuore sentì chiaramente che il nemico si era arreso all'evidenza: non si sarebbe scrollato di dosso la n.41 in quel modo, nè si sarebbe sfilato la spada di dosso. Ma non ebbe il tempo di sorridere, la guerriera, perchè fu chiaro come il sole che sperava di veder sorgere ancora che non sarebbe finita così. Dannazione, no! Fu la sua voce? Fu quella di Dissidia? Poco importò, a quel punto. Altri aculei, dopo quelli che già l'avevano ferita una prima volta, scattarono furenti verso di lei. Nè lo spazio, nè il tempo, nè le forze per evitarle. Riuscì solo a catturare con lo sguardo un movimento repentino, lo scatto della sua caposquadra che tentava di raggiungerla e disarcionarla da quella cavalcatura mortale. Non ebbe molte alternative, a quel punto. Solo sperare. Non ce la farà . Rischia solo di farsi ammazzare. E il dolore per le ferite riportate poco prima la fece irrigidire. Nello stesso istante in cui pensò di prendere a calci la sua compagna e impedirle di venire a farsi del male, si trovò bloccata. Condizioni Fisiche: Un taglio sotto la scapola, e due pezzi di carne di piccole dimensioni staccati dall'addome e dall'altro lato della spalla. Mobilità ridotta sul braccio sinistro, oltre a diverse schegge conficcate in tutto il corpo. Condizioni Psicologiche: Rassegnata, e avvilita. Non pensa che la compagna riuscirà a salvarla, e anzi vorrebbe che lei non si facesse male nel tentativo. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] Yoki in utilizzo: 30% |
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23-02-2012, 09:27 PM
Messaggio: #84
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Sferzano l'aria disperati, sono veloci e maledettamente letali. Scintillano volgendo verso il cielo le acuminate punte con movimenti convulsi, arrivando ad infrangersi contro un ostacolo, la gamba sinistra di Saphelia. La caposquadra riesce sì a strappare dalle braccia della morte la sua compagna, ma viene inevitabilmente trafitta dagli aculei spietati del mostro che vanno anche a penetrare l'albero maestro ancora sopra il suo corpo. L'attacco non è preciso, ma abbastanza forte da infrangere i piani di Saphelia, complice anche l'impossibilità di quest'ultima di utilizzare appieno i suoi poteri. Terra viene sbalzata in avanti dalla compagna, perdendo la presa sulla spada, che rimane conficcata nell'albero maestro. Per lo strattone, però, la lama si inclina, andando così a scavare ulteriormente nelle carni della bestia che esplode nell'ennesimo ringhio straziante.
Dal dolore il mostro ritrae le proprie armi letali dimenandosi furioso, mentre il corpo di Saphelia rotola a terra. Entrambe osservate come, senza ritegno, la creatura tenti di ritrarre il proprio corpo verso il mare. Gli strattoni sono potenti, feroci, ed ogni tentativo si trasforma in uno strazio continuo, tra urla e sangue, fino a quando l'ultimo strattone libera il mostro dalla morsa che lo teneva ancorato alla nave: si ritrova così diviso in due. Velocemente, l'enorme bestia si ritira in mare, lasciando una striscia di sangue e bava, ed un gran silenzio. Siete rimaste sole sul ponte della nave, ferite e stanche, sotto la pioggia battente; vi guardate attorno, non vedete nulla, ma Terra continua a percepire l'aura diabolica del mostro sotto la nave, mentre Saphelia inizia a riacquistare la propria percezione. Le onde cullano la vostra nave, ancora e ancora. Che sia tutto finito? Turnazione Jurkin1985 WolfSoul |
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24-02-2012, 06:35 PM
Messaggio: #85
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Musica di sottofondo: <embed src="http://www.youtube.com/v/sWeatpLr3LI" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" height="25" width="60">
Si risvegliò in quella stessa posizione, il giorno in cui tutto ebbe inizio. Caduta rovinosamente durante il caos scatenato dallo Yoma, e vittima di una stanchezza mentale e fisica che solo il contatto con il suolo le aveva fatto finalmente percepire. Come allora, nessuna spada era stretta tra le dita della mano destra. E come allora, la sinistra era appoggiata alla fronte, mentre una pioggia battente era l'unico rumore che riuscisse a sentire. Lo sguardo fisso al cielo, Terra si sente sull'orlo di un precipizio. Fa male. Aveva esagerato. Aveva voluto e dovuto strafare, senza preoccuparsi delle conseguenze. Si dimenticò all'improvviso di aver combattuto contro un nemico terribile, riuscì solo a sentire il peso delle proprie ferite. Schegge di legno conficcate ovunque, pezzi di carne divelta dalle ossa, tagli e abrasioni ovunque. Non aveva avuto alcun riguardo per sè stessa, e quel breve intermezzo di calma le gridò in faccia ogni più piccolo dolore. Tutto intorno, l'oscurità . Madre... Padre... Melena... Le vedeva lì, davanti ai suoi occhi martoriati dalla pioggia, e dalle lacrime. Quel vortice di emozioni che si era scatenato con l'avvento di Dissidia l'aveva gettata in uno stato di profonda angoscia. Era stato come perdere una parte della propria umanità , e come se questa per tutta risposta si fosse messa a corrodere ogni sua difesa per arrivarle dritta al cuore. E fargli battere come non mai il dolore di quel giorno in cui il suo mondo fu sconvolto. Cambiato. Distrutto. Fa male... Era viva, ed era viva grazie a Saphelia. Il suo intervento provvidenziale l'aveva strappata alle grinfie della morte e agli artigli di quella bestia immonda. Ma Terra non riusciva a cercarla con lo sguardo, sentiva solo su di sè il peso delle proprie scelte, e degli eventi. Quasi come se si fosse arresa a non poter combattere una lotta lunga una vita contro i suoi ricordi. E soprattutto, contro sè stessa. Dissidia nel frattempo taceva, stava a guardare, si limitava a correrle dentro attraverso quelle arterie oscure che le avevano donato la forza di dividere in due il suo avversario. E di Armonia, ormai, non c'era più alcuna traccia. Sola... Sola come poche volte si era sentita, ormai completamente in preda al suo terremoto emotivo. Percepì ancora lo Yoki di quel mostro, e non se ne curò minimamente. Non aveva più le forze, fisiche ma soprattutto mentali. La tensione accumulata lungo tutta la missione la stava schiacciando, e non mostrò alcun cenno di reazione. Si vergognò, e ne sorrise. E così, stavi solo cercando un epilogo. Non mi lasciasti entrare dentro di te per vendicare la tua famiglia, non ti lasciasti trasformare in una guerriera per impedire che altri bambini dovessero vivere il tuo stesso dramma. No, Terra, non lo facesti per questo. Lo facesti solo perchè arrivasse il giorno in cui qualcuno avrebbe posto fine alla tua vita. Qualcuno che ti sconfiggesse in battaglia in modo che tu potessi raggiungere i tuoi genitori, tua sorella... E che potessi raggiungerli, felice, dicendo che avevi fatto del tuo meglio. E che anche se avevi fallito, ormai non importava più, perchè eravate tutti insieme. Un singhiozzo di orrore la scosse come un fulmine. Mi hai sempre trattato come una bestia, e per questo hai cercato di ammaestrarmi. Dimmi ora, chi è la bestia di noi due? Io che non ho una volontà se non gli istinti primordiali, o tu che pur dotata di sentimenti hai scelto di fuggirli e hai sognato di perderli? Pianse, ancora più forte, senza emettere alcun gemito. Io ero felice di far parte di te. Ho provato un'eccitazione folle sin dal primo giorno in cui mi sono insinuata tra le tue carni, perchè avevo percepito in te un potere immenso. Ero estasiata all'idea di combattere contro un nemico tanto potente per il controllo di questo corpo e per il dominio di questa anima. E invece mi ritrovo a far la predica ad una bambina senza alcuna spina dorsale, piena di talento e nessuna voglia di usarlo. Che pena, mi fai... Non riuscì a definire cosa si scatenò dentro di sè sentendo quelle parole. Ma sentì Dissidia provare un dolore anche più forte del suo, e non seppe in alcun modo accettarlo. Quella stanchezza che la pervadeva, quello scoramento che la inchiodava alle travi della nave, la stavano costringendo a deludere sè stessa, l'amica rivale dentro di sè, e perfino i suoi genitori. Non fu un'agnizione, nè un'illuminazione nel momento più buio. Fu un altro vortice di emozioni, un altro terremoto come quello di pochi minuti prima. Una scossa di assestamento. E come se lei e la Bestia si fossero abbracciate, le ferite iniziarono a rimarginarsi a poco a poco. Noi non moriremo! Riemerse dall'abisso e scattò in piedi, pronta a riprendersi le carni che le erano state strappate e a chiudere le ferite. Ci sarebbe voluto tempo, perchè non era mai stata in grado di curarsi in fretta, e perchè Dissidia non ne aveva mai avuto le intenzioni. Ma forse, sfruttando la momentanea ritirata del nemico, ci sarebbe riuscita... Senza dire una parola, intanto, si avviò verso la propria spada, e la riprese in mano con orgoglio. Carica di vita, cercò finalmente Saphelia con lo sguardo. "Ti devo la vita. Ora resta lì a curarti. Avrò ancora bisogno di te." Guardò ancora una volta il cielo, e poi osservò le onde tutto intorno. Non era finita, e Terra si preparò ancora alla lotta. Condizioni Fisiche: Un taglio sotto la scapola, e due pezzi di carne di piccole dimensioni staccati dall'addome e dall'altro lato della spalla. Mobilità ridotta sul braccio sinistro, oltre a diverse schegge conficcate in tutto il corpo. Condizioni Psicologiche: Pronta alla lotta, quasi come se fosse rinata. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] Yoki in utilizzo: 30% (rigenerazione) |
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24-02-2012, 08:09 PM
Messaggio: #86
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Narrato
Pensato Parlato Parlato da altri Saphelia corse velocemente verso la compagna, saltò con forza e la placcò per toglierla da quell'albero che stava per essere trafitto dagli aculei del mostro, fortunatamente, Saphelia, era diventata molto più agile dal giorno in cui diventò una claymore e così anche senza lo yoki riuscì a raggiungere la compagna in tempo. Riesce a staccare la compagna dalla spada e cadono entrambe dall'albero, ma l'attacco del mostro andò comunque a segno, infatti, gli aculei dopo aver trafitto l'albero trovarono sulla loro traiettoria la gamba sinistra di Saphelia, una piccola smorfia di dolore contenuta dal senso del dovere o forse meglio il senso di protezione che Saphelia provava per la sua compagna di missione. Era strano, ogni volta che Saphelia si ritrovava con una compagna in qualche missione stranamente verso di essa provava un sentimento di protezione, come se la vita delle altre fosse più importante della sua, le riteneva ragazze proprio come lei, ragazze con un passato molto brutto probabilmente e questo le bastava per fargliele stare a cuore. Caddero entrambe a terra mentre il mostro continuava a tirare versi di dolore che ristagnavano nell'aria. Non appena Saphelia si riprese dalla caduta si girò subito verso il nemico con il timore che potesse riattaccarle di nuovo da un momento all'altro, ma quello che vide fù solo un'estenuante lotta per liberarsi da quell'albero che l'aveva ferito molto gravemente. Dopo vari contorcimenti il mostro con un ultimo strattone riuscì a liberarsi, ma a un caro prezzo, il suo corpo si divise in due in una enorme perdita di sangue e liquido vischioso, una libertà pagata a caro prezzo che costringe il mostro ad una provvisoria ritirata. Una volta assicuratasi che la situazione era momentaneamente sicura, Saphelia si avvicinò alla compagna, la gamba sinistra le cominciava a fare male, senza lo yoki era tutto più complicato ma dopo un pò di sforzo la raggiunse. Terra era li, sdraiata sul ponte a guardare il cielo, il suo sguardo era spento, come se in quel momento non fosse su quella nave, la vide iniziare a piangere, ma senza emettere alcun suono. Nel vedere la sua compagna piangere quasi improvvisamente le rivennero in mente le lacrime che anche lei in silenzio aveva versato, quel dolore che la continuava a divorare lentamente, pezzo per pezzo, non se ne era mai dimenticata, ma ormai quel dolore faceva parte di lei, era suo compagno come anche la solitudine. Tornò in sé grazie a un qualcosa che percepì da dentro di se, lo yoki, l'effetto del farmaco stava pian piano affievolendosi e Saphelia cominciava a percepire l'aura dello yoma. Finalmente questo farmaco sta terminando l'effetto, devo rimarginare subito questa ferita, lo scontro non è ancora finito. Tornò ad accertarsi delle condizioni di Terra che improvvisamente tornando in sé scattò in piedi e senza dire una parola si diresse verso la spada recuperandola. Si girò verso Saphelia e le disse: "Ti devo la vita. Ora resta lì a curarti. Avrò ancora bisogno di te." Saphelia al sentire le parole della compagna si sentì sollevata nel vedere che stava bene e accennò un piccolo sorriso. Non mi devi nulla, ho fatto quello che ritenevo giusto e quello che dovevo fare come caposquadra, era ora che mi rendessi utile anche io, hai fatto tutto tu fin'ora e per questo mi scuso. Si rilassò e distese i muscoli, piantò la claymore in terra e ci si appoggiò con la schiena chiudendo gli occhi. Sai sei un ottima guerriera, hai delle capacità impressionanti e sei molto intelligente, ma dovresti essere un pò più cauta, hai rischiato molto. Cominciò a far scorrere lo yoki che lentamente stava recuperando nella gamba sinistra per iniziare la rigenerazione. Finalmente l'effetto del farmaco sta finendo, sto recuperando la percezione, sono stata molto fortunata, senza lo yoki avrei rischiato di morire d'emorralgia. Assunse uno sguardo un pò più preoccupato e disse: Da come avrai intuito quella bestia non è ancora morta, quindi stiamo molto attente, sarà su tutte le furie. Detto questo rimase in silenzio a contemplare il rumore della pioggia alzando lo sguardo al cielo, amava stare sotto la pioggia. Condizioni Fisiche: Tre ferite da perforazione alla gambia sinistra, due nel quadricipite e una al polpaccio da parte a parte della gamba, ossa intatte ma una delle due perforazioni alla coscia è molto vicina all'arteria femorale e perde più sangue. [IN RIGENERAZIONE] Condizione Psicologica: Un pò più serena in questo momento di tregua. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] Yoki in utilizzo: 10% |
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02-03-2012, 05:32 PM
Messaggio: #87
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
[SIZE="1"]Questo rallentamento della missione è stato necessario, in quanto si tratta di una quest di trama che va a ricollegarsi ad altre avventure, quindi non mi son dimenticato di voi! Mi scuso per la scelta impopolare.[/SIZE]
Intente e concentrate nella rigenerazione mentre la pioggia scrosciante batte sui vostri corpi provati da questa ardua battaglia. Percepite ancora lo yoki del mostro quando, improvvisamente, la nave inizia ad oscillare vistosamente, mentre un'enorme creatura emerge dalle acque oscurando il cielo. Un corpo di donna giace sigillato all'interno di un enorme piovra corazzata, di color nero, provvista di enormi tentacoli, esattamente uguali a quello che avete combattuto fino a poco fa. Si protrae in avanti gocciolando sopra le vostre teste. «Vi staccherò la pelle a morsi, frantumerò ogni vostro piccolo ossicino ed infine vi darò in pasto ai pesci. La mia vendetta sarà atroce...» Un viscido tentacolo violaceo più fine raggiunge Terra, sfiorandole il viso. «Ci rivedremo...» dice, inabissandosi nuovamente. Sentite chiaramente il suo yoki allontanarsi per poi sparire nel nulla. Nello stesso istante la nave torna in equilibrio assestandosi, quando alle vostre spalle sentite una voce ben nota, intimorita. Vi girate e notate la figura terrorizzata di Quimby che riemerge dalla stiva; i suoi passi sono incerti mentre il suo sguardo vaga tutto intorno per assicurarsi che non ci siano pericoli incombenti. «Tu... Claymore...» Il nome viene pronunciato con insicurezza e timore, mentre i suoi passi lo conducono poco distante da Terra. à visibilmente spaventato dalla situazione e dalle due persone dinnanzi a lui che si son rivelate essere due spietate guerriere dell'Organizzazione. Alle sue spalle, intanto, gli uomini rimasti riemergono dalla botola che divide il ponte dalla stiva; sono tutti provati da quest'avventura e spaventati, ma percepiscono che il pericolo è ormai lontano. Si riuniscono intorno al proprio capitano, mentre i loro occhi sgranati ed increduli sono tutti puntati su di voi. Turnazione WolfSoul Jurking1985 |
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02-03-2012, 07:56 PM
Messaggio: #88
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Narrato
Pensato Parlato Parlato da altri Erano lì, sotto la pioggia a riprendersi dal duro scontro, la pace regnava sovrana in quello scenario dove di ostile vi era solo quella fonte di yoki che Saphelia non riusciva ancora a definire per bene. Improvvisamente però la nave ricomincò ad oscillare con forza, un'enorme creatura uscì dall'acqua, inizialmente per Saphelia sembrava essere solo un'enorme animale, ma successivamente, un particolare dettaglio catturò il suo sguardo, infatti, nel corpo del mostro, giaceva il corpo di una donna, il particolare di quell'abominio era il fatto che il corpo della donna sembrava fare parte del corpo della piovra, una cosa che Saphelia non aveva mai visto prima. Cosa diavolo è questo abominio?!?! I tentacoli mi sembrano gli stessi che abbiamo affrontato prima... L'abominio si avvicinò alle giovani guerriere e disse tali parole: «Vi staccherò la pelle a morsi, frantumerò ogni vostro piccolo ossicino ed infine vi darò in pasto ai pesci. La mia vendetta sarà atroce...» Successivamente si riferì in particolare a Terra: «Ci rivedremo...» Dopo questo si inabissò di nuovo e sparì, la fonte di yoki si allontanà sempre di più, voleva dire che era finita, l'abominio era fuggito. Saphelia rimase un attimo scossa mentre mille pensieri le passarono per la mente. [COLOR="green"]Che diavoleria è questa? Donne piovra che emanano yoki?! Che io sappia le uniche due creature ad emanare yoki siamo noi claymore e gli yoma, e quell'essere non era di certo uno yoma. Cosa diavolo stà succedendo?[/COLOR] I pensieri di Saphelia vennero fermati da una voce familiare, era quella di Quimby che con andare incerto risaliva sul ponte per assicurarsi che il pericolo sia finito. Al vedere Quimby Saphelia pensò subito alla situazione delicata nella quale lei e Terra stavano per cadere, con fatica erano riuscite e salire a bordo senza farsi spacciare per Streghe dagli occhi d'argento ed ora stava tutto per andare in fumo. «Tu... Claymore...» Disse Quimby. Erano state evidentemente sgamate, nessun altro inganno le avrebbe potute scagionare dalla loro vera identità , ma l'importante ora era il mantenere segreta la missione. E ora cosa facciamo? Ormai la nostra i dentità è compromessa... ciò che però è importante è tenere la nostra missione segreta, dopotutto non è così strano che delle claymore si trovino dove c'è uno yoma... o qualunque cosa fosse quel mostro. Si alzò in piedi e rispose a Quimby: Sì, siamo delle claymore, eravamo state portate quì dall'aura che emanava quel mostro che ci ha attaccato, abbiamo dovuto nascondere le nostre identità per assicurarci di riuscire a salire a bordo, ma ora è tutto sotto controlla per fortuna il mostro è stato sconfitto ed è fuggito, abbiamo fatto solo il nostro dovere come Claymore. Dopotutto non aveva detto una gran bugia, il compito di una claymore è quello di uccidere yoma, e quel mostro emanava yoki, proprio come uno yoma, quindi la loro presenza sulla nave era in qualche modo giustificata, doveva solo sperare che ci avrebbero creduto. Condizioni Fisiche: Tre ferite da perforazione alla gambia sinistra, due nel quadricipite e una al polpaccio da parte a parte della gamba, le perforazioni hanno smesso di sanguinare. [IN RIGENERAZIONE] Condizione Psicologica: Un pò nervosa, ma comunque col sangue freddo. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] / Rigenerazione [Attiva] Yoki in utilizzo: 10% |
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04-03-2012, 12:59 AM
Messaggio: #89
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Accovacciata a contatto con il nudo legno di quell'albero maestro che le aveva più volte fornito il proprio aiuto, Terra subì gli eventi senza reagire. Non la toccarono le minacce della creatura, nè le scosse che la sua ritirata provocò alla nave. Ciò che la toccò nel profondo, e che di fatto scisse in due la sua mente, fu quel che vide all'interno del corpo di quel mostro che non seppe nemmeno definire.
Ma cosa...? Fu come essere trafitta da centinaia di aghi mentre il corpo tentava a tutti i costi di rilassarsi. Una scarica di adrenalina non richiesta, e le ci volle tutta la propria forza di volontà per non vanificare gli sforzi fatti fino a quel momento nel tentativo di curare le proprie ferite a dovere. Si era trovata di fronte dunque... Una risvegliata? Come le apparve misera, in quel momento, la sua esistenza. Abbandonata alle correnti marine, nel territorio di un inarrestabile predatore, ferita e scoraggiata nell'aver per la prima volta visto chiaramente i propri limiti e ciò che essi le avrebbero potuto far rischiare in un futuro neanche troppo lontano. Sì sentì debole, spaesata. Ma soprattutto, si sentì dannatamente triste. Se quella che aveva combattuto fosse stata davvero una risvegliata, chi avrebbe potuto darle la certezza che anche lei un giorno non sarebbe finita in quelle condizioni? Questa volta Dissidia l'aveva voluta salvare dall'abisso per il desiderio puro e incorruttibile di continuare a lottare con lei, ma quante altre volte ancora sarebbe stata così fortunata? Fa freddo. Poggiò il capo sulla trave, osservando il cielo per poi chiudere gli occhi e lasciarsi bagnare dalla pioggia. Quindi chinò nuovamente il capò, e senza dire una parola alla sua caposquadra, portò le ginocchia sotto il mento e si rannicchiò tutta in un pianto silente. Fragile come la bambina che cessò di esistere quell'infame giorno, impaurita come una guerriera conscia di avere ancora tanta strada da fare, e amareggiata per tutto lo scoramento che le aveva fatto e ancora le stava facendo rischiare la vita. I lembi di un vestito ormai più strappato che integro, e la spada che le sorrise. Sei stata grande, Terra. E più ancora di quel pensiero improvviso, la riscaldò la voce di quel vecchio capitano cui si accorse di aver salvato la vita. Lo guardò, leggendo ogni parola del libro di paura nei suoi occhi, ma non riuscì a fare altro che piangere. Come una figlia di fronte al ritorno del padre che credeva scomparso, e come un'amante che pensava ormai fosse finita per sempre. Sorrise, sì. E mentre la pelle tornava a rilassarsi, e mentre gli occhi tornavano a splendere di argento vivo, quanta tristezza traspariva nel suo volto in preda alla tempesta... Condizioni Fisiche: Le ferite del combattimento, a poco a poco, si sono rimarginate. Restano tagli aperti qua e là , non è riuscita a concentrarsi completamente, e l'arrivo della ciurma la interrompe quasi alla fine. Ma tutto sommato, rimangono solo danni superficiali, e una mobilità un po' fastidiosa sul braccio sinistro. Condizioni Psicologiche: Affranta, e orgogliosa. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] Yoki in utilizzo: 30% prima, 10% poi, a 0% quando osserva Quimby (rigenerazione) |
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08-04-2012, 10:18 AM
Messaggio: #90
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
N-non non avvicinantevi!
Uno degli uomini della ciurma di Quimby vi ammonisce con voce insicura mentre si nasconde dietro il resto del gruppo come un cane bastonato. A quanto pare gli uomini vi temono, hanno paura di voi. M..mostro...mmm...m-mostro Un altro degli uomini balbetta con gli occhi sgranati che fissano i vostri, è chiaramente sotto shock per quanto è accaduto. No no un momento... conosco gli Yoma... tutti qui li conosciamo e quello non era uno Yoma, come possiamo noi fidarci di voi? C-chi ci dice che non siate in combutta con quel mostro... Eh? La voce di Quimby improvvisamente interrompe i vostri pensieri, ha lo stesso timore e la stessa insicurezza di poco prima; è chiaro che non si fida di due infiltrate sulla sua nave. Dovete essere comprensive e dovete dargli modo di fidarsi di voi altrimenti, anche se quell'essere ormai è lontano, i guai potrebbero continuare con l'equipaggio. Turnazione WolfSoul Jurking1985 |
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08-04-2012, 12:53 PM
Messaggio: #91
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Narrato
Parlato [COLOR="red"]Hai ragione, quello non era uno yoma, ma emanava comunque l'aura demoniaca, proprio come uno yoma. Purtroppo noi percepiamo solo quest'aura, sapevamo che era grande, ma in base ad essa non possiamo sapere com'è chi detiene quell'aura, noi credevamo di scontrarci con un normale yoma, ma non è stato così. Sono spaventata quanto voi, non ho mai visto nulla del genere. Per il fatto di fidarvi di noi, beh dovreste, vi abbiamo appena salvato la vita, inoltre, siamo ferite e quella bestia ci ha quasi ucciso entrambe, non ti sembra che se eravamo in combutta avremmo potuto evitare di ferirci? Se la nave non è affondata negli abissi è grazie a me e la mia compagna, se proprio non volete fidarvi di noi siateci almeno riconoscenti, non avete un briciolo d'onore o di rispetto voi lupi di mare?[/COLOR] Saphelia cercò così di guadagnarsi la fiducia degli uomini, quelle parole le erano venute quasi spontanee, frutto di rabbia che provava nel vedere quei sguardi di terrore e timone, dopotutto erano comunque due ragazze Terra e Saphelia, perché tutto questo disprezzo? Saphelia non riusciva a sopportarlo. Condizioni Fisiche: Tre ferite da perforazione alla gambia sinistra, fascie muscolari e vasi sanguigni completamente rigenerati, epidermide in ricostruzione. [IN RIGENERAZIONE] Condizione Psicologica: Irritata dal solito e stupido atteggiamento della gente. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] / Rigenerazione [Attiva] Yoki in utilizzo: 10% |
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10-04-2012, 12:22 PM
Messaggio: #92
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Inchiodata alla realtà , più dolorosa di cento artigli di uno Yoma piantati dritti nella propria carne. Lo sguardo terrorizzato ed insicuro della ciurma le deflagrò nell'animo a ricordarle di tutto l'abisso che la separava dal genere umano. Fu strano, sì. Ogni volta che si era fermata a parlare con una sua compagna, ogni sera dopo gli addestramenti quando si sfogava con un'altra recluta, persino le poche volte che si era concessa del tempo per riflettere sul proprio passato, la sua intera esistenza da guerriera aveva avuto un cardine solamente: rimanere umana. Lei, come le altre.
E chissà quante altre di loro, come me ora, hanno capito la differenza tra sentirsi esseri umani, ed esserlo. Le lacrime non si fermavano, il dolore per le ferite lasciò pian piano spazio al dolore per quella sensazione di essere gettata via senza pensarci in caso questo potesse in qualche modo sentire a placare le paure di Quimby e dei suoi uomini. La sua vita non aveva alcun valore per loro, nonostante fosse indispensabile per la sopravvivenza di quel veliero ormai in rovina. Ma non era questo che le faceva male, in fondo lo aveva sempre saputo. Ciò che le bruciava dentro, in fondo, era solo il non poter tornare indietro. E' dura... Lì, accovacciata per terra, e poggiando la schiena a quel che rimaneva dell'albero maestro che le aveva salvato la vita, innalzò gli occhi al cielo. E senza guardare in faccia nessuno di quegli uomini, si lasciò andare. "Nessuno. Nessuno vi può dire che noi non siamo complici di quella bestia, tranne il vostro istinto. Tutto quello che vi chiedo è di guidarlo, il vostro istinto. Guardateci da cima a fondo, provate a scrutare nel nostro animo, e poi decidete che cosa rappresentiamo per voi in questo momento. Noi non reagiremo, e non solo perchè le nostre leggi ci vietano di ferire un essere umano. Non reagiremo perchè è l'unico modo per lasciarvi il libero arbitrio, che più di ogni altra cosa ci rende felici di vivere." Si lasciò accarezzare ancora dalle gocce di tempesta, e dopo un breve sospiro, riprese. "Sapete, è strano. Abbiamo appena ricacciato negli abissi dell'oceano una bestia che aveva delle abilità formidabili, eppure il nemico più temibile lo ritroviamo qui davanti ai nostri occhi. Come vi sentireste, voi, se per tutta la vita vi venisse detto di essere qualcuno, e poi scopriste che quel qualcuno non lo sarete mai?" Sorrise, amaramente, prima di abbassare il capo e voltarlo immediatamente verso un orizzonte scuro. "Già ... Ci addestriamo più duramente di quanto un qualunque uomo non riuscirebbe mai a sopportare, ci addestriamo a controllare ciò che ci brucia dentro pronto a divorarci, e lo facciamo con il solo scopo di vivere da umane. Ma poi bastano poche parole, pochi secondi, per spazzare via il lavoro di anni di sudore e di ferite. Pochi semplici istanti, piccoli sguardi e piccoli gesti, per capire che abbiamo tanto lottato per nulla. Noi non saremo mai degli esseri umani, ci dovremo accontentare di sentirci tali ogni giorno in cui ci riusciremo. Forse anche trovarci un dio da ringraziare per un nuovo giorno di ragione." Non puoi sperare di parlare la loro stessa lingua. "Guardateci per quello che siamo, e non per quello che il mondo racconta. E se doveste decidere che la nostra esistenza rappresenti una minaccia per la vostra sopravvivenza, allora non esitate a gettarci in mare. Nel momento stesso in cui i protetti sono spaventati dai protettori, essi hanno fallito il proprio compito. E allora non resta loro alcun diritto di portare avanti la propria missione." Quindi alzò lo sguardo verso ognuno di loro, piantandogli in faccia l'argento vivo dei suoi occhi disperati. E non aggiunse altro, in attesa del verdetto di quella giuria che aveva in mano la sua vita. Condizioni Fisiche: Rimane una difficoltà motoria sul braccio sinistro, ma tutto sommato si rimette in sesto. Condizioni Psicologiche: Confusa, ma sempre determinata. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] Yoki in utilizzo: 0% |
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10-04-2012, 12:47 PM
Messaggio: #93
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Sotto gli occhi scrutatori e timorosi della ciurma uno scossone fa traballare paurosamente la nave, a stento riuscite a tenervi in piedi, che sia la creatura di poco prima? Eppure non avvertite alcuno Yoki.
Le onde stanno crescendo capitano! Sono onde di tempesta! Queste sono le parole proferite da uno degli uomini di Quimby pronuncia. Forza uomini tutti ai vostri posti! Dobbiamo rientrare prima che la tempesta e le correnti ci trascinino nel nulla del blu! E' evidente che l'uomo prova un profondo affetto per la vita del suo equipaggio; poi si volta verso voi. Ragazze, siamo tutti sulla stessa barca letteralmente... Il mio intuito forgiato dal mare mi dice che le vostre parole sono sincere, avanti dateci una mano! Ammainate le vele! Se qualcuno oserà dare fastidio alle nostre ospiti verrà gettato in pasto ai pesci! Tutti gli uomini si portano in posizione. Il vento si alza e l'impeto delle onde aumenta. Il timoniere ha difficoltà a mantenere saldo il timone che forza la sua presa in risposta al movimento delle onde ma riesce a mantenere la rotta verso Alessandro. Citazione:Avete due turnazioni a testa per descrivere sensazioni ed interpretare al meglio la vostra guerriera. Alla fine di questi turni giungerete al porto di Alessandro... forse Potete liberamente interagire tra di voi liberamente ma non con i marinai che sono tutti straimpegnati. Turnazione Invariata |
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13-04-2012, 11:47 PM
Messaggio: #94
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Spoiler (Click to View) Parlato Parlato da altri Le parole pronunciate dalle due guerriere esprimevano rabbia, dolore, sincerità , malinconia. Una seria di stati d'animo che logorano un pò tutte le guerriere claymore che spesso perdono la loro umanità dietro al disprezzo degli uomini. Quello scenario di tensione e sentimentalismo viene però improvvisamente interrotto dallo strano muoversi della barca che torna ad oscillare spaventosamente, non vi erano fonti di yoki, tutto quel baccano era provocato dal mare in tempesta. Un urlo di un marinaio attirò l'attenzione di Saphelia: Le onde stanno crescendo capitano! Sono onde di tempesta! Subito Quimby replicò con voce autoritaria: Forza uomini tutti ai vostri posti! Dobbiamo rientrare prima che la tempesta e le correnti ci trascinino nel nulla del blu! Poi disse di nuovo: Ragazze, siamo tutti sulla stessa barca letteralmente... Il mio intuito forgiato dal mare mi dice che le vostre parole sono sincere, avanti dateci una mano! Ammainate le vele! Se qualcuno oserà dare fastidio alle nostre ospiti verrà gettato in pasto ai pesci! Sembrava che Quimby nonostante tutto aveva intuito che le due guerriere erano sincere, anche se di sincerità ve ne era solo una parte. Un pò abbattuta Saphelia cominciò a pensare a voce bassa e sommersa dai suoi pensieri abbassò automaticamente il suo yoki: [COLOR="red"]Non importa se dai la vita per la loro... non importa se nonostante tutto cerchi di mantenere la tua umanità e di aiutare il prossimo. Io sono umana proprio come loro... sono cresciuta su questa terra, eppure, per loro la mia esistenza è utile solo come macchina da guerra... Ma non mi importa, non mi importa di quello che dicono loro. Sapevo a cosa andavo incontro, ho scelto comunque di diventare una guerriera, per voi, perché è giusto vendicarvi, finché vi terrò nel mio cuore, Mamma, Papà , Fratellone...[/COLOR] I suoi pensieri vennero interrotti dalle urla dei marinai, ora l'importante era tornare a terra, la missione non era ancora finita. Decise di aiutare quei uomini che continuavano a disprezzarla, doveva sopravvivere, doveva farlo per la sua promessa. Rinfoderò la spada e con voce decisa attirò l'attenzione di Quimby e disse: Hey Quimby! Dimmi come posso esserti d'aiuto! Qualsiasi cosa! Sono si una donna, ma non trattarmi per questo diversamente dagli altri! [COLOR="blue"]Condizioni Fisiche: Ferite alla gamba completamente rigenerate. Condizione Psicologica: Irritata ma convinta a dare una mano. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] Yoki in utilizzo: 0% |
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16-04-2012, 05:54 PM
Messaggio: #95
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Il vociare e il frenetico da farsi che si scatenarono dopo che aveva vuotato il suo cuore furono come un toccasana, per lei. In qualche modo ogni cosa sembrava stesse andando al suo posto, anche se Dissidia le intimava costantemente di non abbassare la guardia, soprattutto con il veliero ormai ridotto sull'orlo dell'inabissamento dalla violenta battaglia. Qualcosa però le diceva che Quimby era sicuro di farcela, che le avrebbe riportate e avrebbe riportato gli uomini a riva sani e salvi e che lì si sarebbero separati serbando chissà quale ricordo delle guerriere che si erano quasi fatte ammazzare per salvar loro la vita.
E ironia della sorte, siamo state noi stesse a metterli in pericolo, salendo su questa nave. Già . Era rimasto quell'unica tessera del mosaico che non riusciva a trovare. Un quadro che rimaneva monco forse della sua chiave di lettura principale. Chi aveva organizzato tutto ciò? Chi sapeva del loro arrivo e si era curato di spedirle in mezzo alle acque di un mare in tempesta per affrontare una creatura tanto temibile? Era la stessa persona che aveva tagliato le catene della nave per spingerla via, sì, ma lavorava da sola? Una guerriera risvegliata, aveva pensato a suo tempo... O una rinnegata... Mi scoppia la testa. Non concederti un momento di riposo proprio adesso, o giuro che ti divoro l'anima, Terra! Va bene, va bene... Si alzò, con qualche difficoltà , e andò verso la prua della nave. Osservò il mare con attenzione, assaporandolo fino in fondo. Era la prima volta che ci navigava sopra, e chissà quando l'avrebbe rivisto. Poi, rapita dalle onde, e dalle immagini di ciò che era appena successo, sentì una vecchia melodia iniziare a danzarle nella testa. E per non lasciarla sola, cominciò a cantare... Canzone di Terra: <embed src="http://www.youtube.com/v/sSGkFKg1hQw" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" height="25" width="60"> Quando ebbe finito, Saphelia stava cercando di rendersi utile in ogni modo possibile. La vide attiva come mai l'aveva vista fino a quel momento, e trattenne con qualche difficoltà un sorriso. Le si avvicinò per qualche istante, mettendole una mano su una spalla, e le sussurrò qualcosa. "Il ponte è in buone mani. Io vado a cercare superstiti sotto coperta" Senza attendere risposta, si diresse quindi verso le scale che davano verso il basso, guardandosi attorno in cerca di una torcia. Doveva essercene per forza una da qualche parte, o Quimby e i suoi non sarebbero potuti risalire al buio in quel trambusto. Il tempo stringeva, qualche vita - forse - si poteva ancora salvare. Quanta leggerezza le aveva portato la canzone che le cantava spesso sua madre... Condizioni Fisiche: Migliorano progressivamente. Condizioni Psicologiche: Rincuorata, e desiderosa di trovare ancora qualcuno vivo nel buio della stiva. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] Yoki in utilizzo: 0% |
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17-04-2012, 02:30 PM
Messaggio: #96
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Quimby è troppo impegnato per dare retta a Saphelia mentre questa cerca in tutti i modi di attirare la sua attenzione; Terra dal canto suo si ritrova divertita alla vista della compagna che sbracciando cerca di incrociare lo sguardo del Capitano della nave.
Potete essere tranquille, i marinai sono esperti e la tempesta per loro è un nemico conosciuto... Piuttosto siete stae voi ad affrontare un nemico a voi sconosciuto o quasi... Mentre vi avviate verso la stiva della nave riuscite a cogliere come questa si stia lentamente portando verso la costa con il favore delle onde di tempesta. Le voci dei marinai e le incitazioni del Capitano sovrastano persino gli ululati del vento di mare e il rombo sordo delle onde che si infrangono sui lati della chiglia; alzando gli occhi al cielo dsi vedono alcuni gabbiani che cercano di resistere alla furia degli elementi vorticando sulle vostre teste: che gli uccelli siano gli araldi della fine della burrasca? ~ Tips-WolfSoul: avevo specificato che non vi sarebbe stata nessuna interazione con i i marinai, fortunatamente Jurking ti ha riportato sulla retta via col suo post. Turnazione: -Jurking -Wolfsoul Citazione:In questo turno cercate di interagire e di scambiarvi le opinioni su quanto successo, mentre cercate dei superstiti sotto coperta. |
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18-04-2012, 12:05 PM
Messaggio: #97
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Si avviò lentamente verso la stiva, cercando di godersi con uno spirito più leggero la corsa frenetica dei marinai agli ordini di Quimby, che ora aveva avevano in mano la sua vita. La situazione si era ribaltata, di fatto, e Terra non potè fare a meno di lasciarsi andare ad un sorriso felice. Sì, perchè tutto sembrava finalmente volgere per il verso giusto, dopo aver sfiorato di piombare in un incubo senza fine.
Ehi, Dissidia. Sì? Che cosa c'è? Grazie. La risposta che le arrivò fu una concatenazione di insulti ed improperi da bassa bettola, Dissidia non ne voleva sapere di parole gentili, ringraziamenti e quant altro. Allora il sorriso si tramutò in un risolino delicato, quasi fanciullesco. E in uno di quei momenti, i gabbiani nel cielo la richiamarono a sè. Avete ragione, il peggio è passato, ma c'è ancora tanto da fare qui. La loro presenza significava che a poco a poco il cielo sarebbe andato rischiarandosi, e che forse il porto di Alessandro non era più così lontano e irraggiungibile come era apparso durante lo contro con la bestia. Chissà dove erano stati, i gabbiani, mentre sulla nave si scatenava l'inferno e nel cielo dominava la tempesta. Dove può nascondersi un animale, dalla furia della natura? Noi siamo delle privilegiate, forse. I nascondigli non ci mancano, quando la nostra preda è troppo forte. Si guardò poi il vestito, quasi per caso. C'erano lacerazioni ovunque, erano più i lembi di pelle scoperta che quelli protetti dalla stoffa, ad Alessandro non sarebbe stato semplice andare via senza destare sospetti. Certo, aveva ancora la pillola, ma a quel punto il suo aspetto più umano avrebbe potuto attirare qualche malintenzionato. E se invece non l'avesse presa, si sarebbe potuto diffondere il panico. Senza contare che Saphelia aveva già usato la sua parte, insomma il momento dell'attracco sarebbe stato in ogni caso delicatissimo. Vedo che sei tornata a macinare pensieri. Ma forse è il caso che tu scenda, adesso, se davvero vuoi cercare qualche sopravvissuto. Già . A quel punto si voltò verso Saphelia, e le disse semplicemente: "Tu non vieni?" E si immerse nell'ombra della scalinata. Con un po' di fortuna avrebbe trovato qualcuno ancora vivo. E con un po' di fortuna in più, avrebbe anche trovato qualcosa da mettersi addosso. Tutto quel che le rimaneva da fare, a quel punto, era riprendere il contatto con la natura che aveva bruscamente interrotto nel momento in cui lasciò che di Dissidia le scorresse nelle vene più impetuosa del suo stesso sangue. Chiuse gli occhi, respirò profondamente, e provò ad ascoltare le voci di quella nave ormai in preda ad una sofferenza insopportabile. Le voci dei marinai sul ponte. Escludile. La voce di Quimby che urla i propri ordini. Escludila. La voce della pioggia che canta insieme alle travi di legno. Ignorala. Cerca qualche flebile lamento, qualche dolore soffocato. Spostamenti d'aria sospetti, stonature nel coro del legno della stiva. Cerca qualsiasi cosa che possa sembrarti fuori posto. Se c'è ancora una vita da salvare, dipende tutto da quanto in fretta riuscirai a trovarla. Ben tornata, Terra. Terra dell'Armonia. Condizioni Fisiche: Abbastanza buone. Condizioni Psicologiche: Si sente più tranquilla, e per questo pronta a ritentare l'Armonia. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] Yoki in utilizzo: 0% |
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19-04-2012, 04:33 PM
Messaggio: #98
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Narrato
Parlato Parlato da altri Pensato Non vi fù nessuna rispostà da Quimby, evidentemente era troppo occupato e non aveva sentito Saphelia, dopotutto a bordo vi era un gran frastuono, frastuono interrotto dalla voce di Terra che era proprio vicino alla giovane Saphelia: "Tu non vieni?" E si immerse nel buio della scalinata, Eh... s-si, arrivo. Lasciò stare il ponte e si diresse verso la scalinata per seguire la compagna. Ha ragione, dobbiamo controllare se ci sono dei superstiti. Chissà che fine aveva fatto il prigioniero che avevano liberato, che fosse riuscito a scappare? E dove? Di certo tuffarsi in mare aperto non sarebbe stata cosa saggia. Saphelia si chiedeva che fine avesse fatto. Condizioni Fisiche: Leggermente stanca dallo scontro ma in buone condizioni. Condizione Psicologica: Curiosa della sorte del prigioniero. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] Yoki in utilizzo: 0% |
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20-04-2012, 08:09 PM
Messaggio: #99
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Vi avviate verso il sottocoperta; scendete la piccola gradinata di legno e aprite la porta che conduce dove vi state avviando: purtroppo l'equilibrio è alquanto precario, le onde sono ancora alte e il movimento altalenante del vascello nel segue l'impeto. Faticate a mantenere l'equilibrio, il beccheggio e il rullio sono davvero troppo imprevedibili ed improvvisi.
Una voce improvvisamente tuona sopra le vostre teste. Che fate?! Non andate sotto coperta! Rischiereste di essere schiacciate da un barile o da un carico con queste onde! E' Quimby, che con gran movimento di braccia vi intima di risalire; un fulmine in lontananza illumina per un attimo il suo volto, è visibilmente preoccupato. Capitano siamo in vista del porto di Alessandro! Questa volta è la voce di uno dei marinai che giunge alle vostre orecchie parzialmente occultata dal vento. Arrivo miei uomini... Un un momento ma cosa? Che significa tutto ciò? La voce di Quimby è ora un misto di sorpresa e sconcerto... Turnazione Invariata |
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21-04-2012, 07:53 PM
Messaggio: #100
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Fu un ordine perentorio, e Terra non se la sentì di venir meno alla richiesta del comandante. Forse un senso di colpa per averlo ingannato, o ancora un piccolo rimasuglio di quell'affetto che gli eventi le avevano fatto provare quando lo aveva rivisto poco prima. Non ci sarebbero stati grossi problemi a continuare, era una guerriera con capacità ben superiori al normale essere umano, ma evidentemente Quimby riteneva che in ogni caso non avrebbero trovato superstiti, laggiù.
Sei tu il capitano dei tuoi uomini. Respirò, rimettendosi alla decisione del vecchio. E dopo aver sorriso a Saphelia, decise di risalire verso il ponte. "Siamo in vista del porto, è fondamentale non abbassare la guardia proprio ora." A poco a poco che il ponte si avvicinava, Terra cercò di mantenere i nervi saldi su ciò che la circondava. Qualsiasi traccia di Yoki, di disturbo nell'aria, di onde d'urto, ogni singola traccia che potesse rivelarle dei particolari per i quali mettersi all'erta. E infine, una volta risalita e ancor più spinta dalle parole preoccupate del vecchio lupo di mare, osservò con attenzione il panorama circostante. Chiunque avesse tagliato la corda che teneva ferma la nave, durante quell'avventura da incubo, avrebbe potuto fare il bello e il cattivo tempo in quella città . Condizioni Fisiche: Abbastanza buone. Condizioni Psicologiche: Concentratissima. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] Yoki in utilizzo: 0% |
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