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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
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31-01-2012, 09:38 PM
Messaggio: #80
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Sembrava averla dimenticata, la paura che attanagliò il suo animo quando percepì per la prima volta l'esistenza di quella creatura. E ancora di più, quando la vide. La sua ferma risolutezza nell'affrontare quel mostro e la tensione delle prime schermaglie l'avevano messa quasi a suo agio. Quasi appunto, e soltanto in superficie. Dentro di lei, Dissidia continuava a lavorarla ai fianchi, a ricordarle ad ogni istante quanto fosse disperata quella situazione, e quanto tutti i suoi artifici non sarebbero stati sufficienti a portare a casa la pelle.
Non questa volta. Lo spruzzo violentissimo che la colpì in pieno petto accompagnò il successo della sua prima mossa. Saphelia era libera di agire, e la nave era rimasta al suo posto. E dallo stesso istante in cui lo Yoma ebbe finito di lanciare il suo urlo lancinante per passare al contrattacco, il tempo nella mente della n.41 iniziò a perdere di significato. ...No...n......Ri...la...rti... Con la voracità di un predatore affamato, che in quello scherzo della mente le sembrò il passo di un uomo stanco, il nemico si scagliò versò Saphelia con il chiaro intento di divorarla. E nello stesso istante, tre aculei si diressero verso di lei. Lenti, inevitabili. E' veloce! Un'onda che si infrange contro il legno, e un battito cardiaco. Ma impreciso. Si è mosso dopo aver preso la mira. Gocce di pioggia che le cadono alle spalle, e un altro battito. Posso farcela, e posso farcela da sola! Un lampo di luce, luce soffice e rivelatrice che le accese ogni vena. Dove non arrivò la testa, ormai illusa dalla disperazione, arrivò il sangue. Quando gli occhi si accorsero davvero di ciò che stava accadendo, le sue vene brillarono fino a squarciare le tenebre del suo animo. Io non morirò. Una pulsione più intensa, gonfiando il cuore fino al suo limite estremo. E dentro quello scintillio di vita, a poco a poco, emersero le ombre. Piccole e insignificanti, prima, dannatamente grandi poi. Ad ogni battito, un numero incredibile di tunnel iniziò a scavarle dentro l'anima. In un reticolo complicatissimo, alle sue vene splendenti si sommarono e si intrecciarono delle arterie oscure, buie come un cielo privo di stelle, che si attaccarono ad ogni sua fibra iniettandovi dentro altro sangue. Un veleno potentissimo, e seducente. Noi non moriremo. Sentì le carni esplodere, andare in pezzi, e poi tacere. Un impetuosa cascata di energia la travolse, per poco non rischiò di annegare, ma attraverso quelle acque torbide riuscì ad intravedere la luce del sole. La superficie era vicina, bastava un respiro. Quando aprì gli occhi, dipinti di un oro più splendente dei denari che aveva visto da bambina, il nemico era alle porte.E l'Armonia era svanita. Distruggiamolo, Dissidia - Al tuo servizio, Terra. Scattò verso quell'albero che l'aveva protetta fino ad ora, come faceva ogni albero nei suoi sogni e nei suoi desideri. Non sentì, in quella folle euforia, il pezzetto di carne che le volò via dalla spalla sinistra, nè quello che le fu sradicato dal fianco che tentava di fuggire. Non era una schivata la sua, era un contrattacco in piena regola. Il tempo tornò nuovamente a farsi anonimo, mentre l'aria le accarezzò il volto ormai rigato dallo Yoki e decorato da dei denti aguzzi; dopo interminabili e brevissimi istanti, sotto gli occhi di quel chiaroscuro blasfemo che aveva dentro il corpo e dentro l'anima, appoggiò il piede destro su una trave, e sfruttò l'energia cinetica per scivolare lateralmente. La spada era saldamente nella sua mano, e penetrò il legno di quel tronco maestoso senza opporre resistenza: quando ebbe finito di attraversarlo, la gamba sinistra arrestò il movimento. Un respiro fulmineo, prima di spiccare il volo. Verso la vetta dell'Albero Maestro, per spingerlo dritto per dritto sopra il corpo del nemico. Ora sono libera di muovermi, ci sei tu a bilanciare la nave, mostro! Non paga di aver trafitto il suo unico alleato fino a quel momento, lo trafisse una seconda volta. Quando il tronco avesse raggiunto le carni dello Yoma, dentro ci sarebbe stata anche la sua spada. Condizioni Fisiche: Un taglio sotto la scapola, e due pezzi di carne di piccole dimensioni staccati dall'addome e dall'altro lato della spalla. Mobilità ridotta sul braccio sinistro. Condizioni Psicologiche: Indefinibili, tra l'euforia demoniaca dello Yoki e la paura di morire. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] Yoki in utilizzo: 30% Musica di sottofondo: <embed src="http://www.youtube.com/v/OnIMQElwqUk" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" height="25" width="60"> |
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