Rebecca [Nemas] Danza delle Malie

[Nemas]

-Parlato-


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Basta così.



Rebecca restò sorpresa dall'improvvisa comparsa di Kelsier che afferrò al volo la sua spada, rimettendola con grazia, al suo posto in una sorta di sua danza. Infine si rivolse a Rael.



Ti ringrazio per l'impegno, Rael. Hai svolto un ottimo lavoro. Puoi andare.



Rebecca studiò attentamente Kelsier. Era impossibile per un umano, fermare una claymore lanciata da una dagli occhi d'argento.
Ma Rebecca, comunque, non percepiva nulla da Kelsier. Non aveva prove per dimostrarlo, ma la numero 19, si convinse che egli di certo non era normale come la gente che viveva all'esterno.

Era la solita storia, gli uomini che le comandavano avevano qualcosa che li rendeva diversi. Ma che cosa poteva essere? Quale era il loro segreto? La guerriera per quella domanda non aveva al momento risposta.

Rael prima di congedarsi si rivolse infine a Rebecca:



Rebecca? Io no arrabbiata… io capito perché tu fatto me questo, sì? Solo che… ecco… tu spaventato me, sì?



-Si Rael, mi dispiace, ma era quello che voleva Kelsier, era l'allenamento-
La guerriera quasi ignorò i dolori al corpo per le ferite riportate.



Kelsier infine si rivolse a Rebecca:



Rebecca... La tua malìa ha un potenziale enorme, purtroppo tu non sei ancora abbastanza matura per riuscire ad utilizzarla come si deve. Questo non era un duello in Arena, non dovevi vincere contro Rael, dovevi concentrarti sullo sviluppare le tue capacità... E invece ti sei fatta prendere da questa... non saprei, rivalsa? Spavento? Perché hai lanciato via la tua Claymore, quando avevi già Rael in pugno?

Si. Era come aveva detto Kelsier. L'istinto di rivalsa aveva preso il sopravvento su di lei. Forse era una traccia rimasta nello scontro con Gaia e lei non lo sapeva? Però almeno, Rebecca aveva capito, che anche attaccare in qualsiasi tipo di modo spezzava la sua malia. In definitiva con la mente poteva attaccare, con il corpo poteva difendersi.

Questo almeno era evidente.


Rifletti su ciò che è successo oggi e su ciò che hai imparato. Migliora. Cresci. Torna quando ti sentirai migliore. Puoi andare, provvederò a fare rapporto ai miei colleghi e superiori, in modo che sappiano cosa stai riuscendo a fare.

Una brivido di paura attraversò la schiena di Rebecca. Riferire ai capi cosa lei stava cercando di fare? Potevano portarla a svolgere missioni ancora più pericolose? E lei di certo non era ancora pronta.
Ma si limito a sorridere leggermente con espressione delusa annuendo a Kelsier.


-Si signor Kelsier ha ragione. L'impulso di reazione mi ha fatto dimenticare l'esercizio. Forse per l'allenamento con Gaia di prima? Comunque..credevo che la malia non si sarebbe interrotta se avessi attaccato in qualche modo? Credevo che la malia non si sarebbe spezzata. Ora però ho imparato che non posso attaccare fisicamente il bersaglio quando lancio la malia. Almeno questo l'ho imparato-


Rebecca sospirò un attimo poi riprese.


-Si. Ora ho le basi, cercherò di svilupparle nelle missioni e poi tornerò qui. Come lei dice. Non sò quanto mi ci vorrà? Se va già bene avvertire i suoi colleghi? Bene. Allora vado-

Rebecca ricordò in quel momento delle ferite che aveva in corpo. Non appena fosse uscita dalla porta, avrebbe provveduto a curare le sue ferite.


Yoki: 0%


Punti limite: 1/31


Fisico: [b]ginocchio sinistro e stomaco ferita media.[/b]


Psiche: Con Rael le incomprensioni vengono chiarite. Rebecca impara i punti di forza e le debolezze del suo nuovo potere. Osservando come si muove Kelsier, si convince che egli sia qualcosa di non del tutto umano, ma che comunque non si tratta di qualcosa legato agli yoma.


Abilità: percezione yoki passiva.