Relazioni Pericolose [avatarxrevenge - Vick_Svarta_Blixten]

[Vick_Svarta_Blixten]

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Gaia sente i banditi allontanarsi insieme alla sua caposquadra, lasciandola sola e legata.

Ma... Mi hanno lasciata qui da sola?! Tutta questa sottovalutazione da parte loro mi fa arrabbiare, ma nello stesso momento mi incita a fargli uno scherzo che non si scorderanno facilmente. Anzitutto mi hanno lasciato tutto l'equipaggiamento che avevo, come se una ragazza munita di daga non possa rappresentare in alcun modo un problema. Be', approfittiamone, per prima cosa mi slego da queste corde.

La guerriera dunque si mette all'opera, per fortuna gli stupidi briganti sono stati negligenti nel legarla, per cui la guerriera ha gioco facile nello slegarsi e tornare libera; poi si toglie immediatamente la benda e si guarda intorno, cercando di vedere se c'è qualcuno nei dintorni.

Stupidi, se ne pentiranno di aver lasciato l'illustre sottoscritta qui da sola.

Sfruttando la luce del fuoco e quella del crepuscolo, Gaia cerca di capire in quale direzione è stata portata Eleanor e da quale direzione sono state portate. Le loro spade possono essere scoperte se non messe a posto o nascoste, per cui trovare il carro ha la priorità.

Questa dannata gamba mi sta dando fastidio, ci mancava solo la botta presa prima per quella buca. Almeno riesco a muovermi, nessun problema per ora.

Per cui, zoppicando leggermente, nel modo più furtivo possibile cercando di non farsi vedere da nessuno, si avvia nella direzione da cui sono arrivate.

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Stato Fisico: Malus: Gamba menomata -1 agilità. Resto perfetto.
Stato Psicologico: Leggermente infastidita per essere stata così sottovalutata, ma anche soddisfatta perché libera di agire come meglio crede, nonostante la preoccupazione riguardo le loro spade.

[Narratore]

Il ticchettio della pioggia si fa sempre più veloce e comincia a scrosciare sui rami degli alberi, appena in tempo per Eleanor di entrare nella tenda del capo.
Viene buttata a terra con noncuranza come fosse un sacco di patate, mentre i gemmelli Rotto si ritirano all’esterno con una risatina all’unisono assai compiaciuta.

Nel centro della tenda il fuoco scoppietta all’interno di un piccolo braciere di bronzo posto sopra un tripode ben lavorato, l’aria odora di resina e di aromi speziati prodotti dalla legna arsa.

Benché quella sia una tenda di fattura tipicamente militare è arredata con insospettabile finezza per un accampamento di luridi banditi. Forse sono i frutti di mille razzie?

Il “capo” si sta scaldando le mani sopra il fuoco per liberarle dal gelo del nord, ti sta osservando mentre le fiamme dipingono di rosso il suo sguardo e le ombre giocano sulle rughe e le cicatrici di numerose battaglie.

“Sono Julius, comandante della brigata Alphonse, ultimo baluardo della resistenza dei popoli contro l’egemonia dell’Organizzazione. Con chi ho il piacere di parlare, o se preferisce, con quale numero?”

Nel frattempo Gaia è riuscita a liberarsi e inizia la sua esplorazione del campo, una miriade di piccole tende si arrampicano sul pendio tra un albero e l’altro, accuratamente mimetizzate, con un ordine e una precisione sospetta per dei rozzi banditi.

Gaia è sola al momento, in giro c’è un silenzio irreale, nessun bandito o picchetto di guardia a controllare i suoi spostamenti.

Il sole pallido del Nord sta calando dietro i monti di Alphonse, le ombre si allungano fino a toccarsi, per poi lasciar velocemente spazio alla tenebra più cupa accompagnata dall'immancabile foschia.

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Vick

Note del master:

Citazione:Sono il vostro infido master. La pacchia è finita! :xixi:

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Alle parole del capobanda, o Julius come si presentò, Eleanor rimase interdetta, fu come se un macigno le fosse piombata addosso. Doveva trovare una soluzione a questo rompicapo, e per questo doveva rimanere lucida e continuare a reggere il gioco.

«Ma insomma! Prima ci rapite, ci legate come salami, ed ora devo sentire simili accuse?»

“Possibile che sappia chi siamo? E poi, da dove salta fuori questa dannata brigata Alphonse... Non ne ho mai sentito parlare...”

«Avete preso le persone sbagliate! Non ho mai visto una di quelle streghe, come puoi pensare che sia una di loro?! Comunque... Mi chiamo Eleanor e quella lì fuori è mia sorella, Gaia...»

Non seppe più che fare o che dire, quindi scoppiò il lacrime. Era da molto che non versava una lacrima, da troppo tempo ormai, ed ora una situazione simile quasi la infastidiva. Si gettò a terra, supplicando ancora di liberarle, che non c'entravano nulla con l'Organizzazione.
Si stava umiliando per portare avanti una missione senza alcun valore, e questo le rodeva l'anima. Da quando aveva solcato le gelide lande del Nord non ci fu un solo momento piacevole; tutto di quelle terre l'infastidiva, arrivando persino a rimpiangere l'arido deserto dell'Est, con cui però condivideva l'inospitalità alla vita.


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~ Stato Fisico: Ottimo. L'utilizzo del farmaco inibitore le dona una parvenza umana;
~ Stato Psicologico: Dubbiosa ed insicura sul da farsi, le parole di Julius la turbano e cerca di sviare i sospetti dell'uomo.

[Vick_Svarta_Blixten]

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Ma che diavolo... Nonostante l'apparenza li faccia sembrare stupidi, a quanto pare sono ben organizzati, il campo sembra montato bene. Probabilmente hanno un capo capace. Ciò che non mi spiego è la totale assenza di guardie o sentinelle... Che siano così sicuri del loro nascondiglio? O mi stanno tenendo d'occhio da lontano? Bah, inutile pensarci, conviene agire ormai che siamo qui a questo punto.

Purtroppo la poca luce del sole al tramonto svanisce completamente, lasciando il posto all'oscurità più totale, resa peggiore dalla foschia. Gaia furtivamente, si allontana appena dal campo, cercando una posizione che le permetta di vedere la conformazione del campo dei banditi e quanto sia effettivamente grande. Utilizza come può la luce fioca fornita dalle torce e dai bracieri accessi nel campo, cercando di individuare eventuali sentinelle che potrebbero esserle sfuggite.

Questo tipo di oscurità è nulla in confronto a quella che c'era in quella dannata grotta.

Poi si riavvicina alle tende, cercando di sentire qualsiasi suono provenga dal loro interno. In quelle da cui non proviene nessun suono, cerca di sbirciare all'interno, dal basso, se la tenda si può tirare su abbastanza da permetterle di vedere qualcosa all'interno. Ciò che le interessa sono le tende dove si trovano i banditi e le quelle usate come magazzini.

Cerca pure di individuare la posizione del loro carro, sperando che con l'aiuto del buio i banditi non abbiano già trovato le loro spade.

Chissà come se la sta cavando Eleanor...

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Stato Fisico: Malus: Gamba menomata -1 agilità. Resto perfetto.
Stato Psicologico: Stranamente calma, solo appena preoccupata per la sorte delle loro spade e di dove sia il suo caposquadra.

[Narratore]

Il presunto comandante ti guarda divertito, sembra che tu stia allietando non poco la sua giornata, distraendolo dalla consueta vita di razzie.

“Ahahah! Ho ospitato diverse viaggiatrici nel mio letto, ma mai una che sapesse fingere così male!”

Esclama l’uomo, mentre sedendosi su una sedia finemente intagliata e dall’aria molto antica, afferra una bottiglia di liquore d’annata, trangugiando il caldo nettare in una lunga sorsata.

“Oggi non sono abbastanza ubriaco per credere che una giovane fanciulla se ne vada in giro per le terre del Nord, con un forziere in bella vista e senza un’adeguata scorta.”

Continua dopo un altro bel sorso di liquore.

“Inoltre io ti ho chiesto il tuo numero e in pochissimi sanno che le guerriere hanno una gerarchia militare.”

Si sporge dalla sedia verso di te, è talmente vicino che puoi sentire il suo alito forte di aromi.

“O giovine e bella fanciulla, come mai ti sei sentita chiamata in causa? Ahahahahah...”

La sua voce comincia ad essere impastata dall’alcol, ma rimane comunque profonda e decisa negli intenti, la tua messinscena non sembra aver sortito gli effetti previsti, ma anzi l’uomo continua ad incalzarti.

“Ora c’è da capire il motivo per il quale sei venuta nella MIA terra...”

Lascia per un attimo cadere le parole, squadrandoti dall’alto in basso, l’atmosfera si è fatta irrimediabilmente tragica, il suo sguardo è penetrante, al contempo triste e carico di un immenso odio, come quello di una belva ferita.

“Se sei qui per me, questo mi pare il momento giusto. Ho dato ordine ai miei uomini di non perquisirvi, che aspetti? Forza che diamine aspetti!”

Nel frattempo Gaia si muove in esplorazione, la situazione è abbastanza irreale. Nelle tende non senti rumori o percepisci movimeti: l’accampamento è avvolto nella nebbia e i banditi sono spariti come fantasmi.

Salendo più in alto, riesci a scorgere gran parte del campo, purtroppo non ti è possibile determinare la posizione della tua compagna, ma scorgi l’ingresso dell’accampamento e il carro con il quale sei arrivata.

L’ambiente non ti fornisce ulteriori elementi per valutare presenze ostili.


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Eleanor fremette, a stento riuscì a trattenere l'ira che man mano aumentava alle parole dell'uomo. Pensieri di morte sorvolarono la mente annebbiata d'astio, mentre cercava in tutti i modi di resistere alla tentazione di estrarre la daga e porre fine all'insolenza di quel bandito.
Inspirò a fondo, poi portò la mano al viso per asciugare le false lacrime, che ancora lo solcavano. Puntò gli occhi umidi sull'uomo che l'aveva derisa, mentre quest'ultimo ancora gustava del vino d'annata; la guerriera tra sé si ripeté e continuò a ripetersi che non l'avrebbe passata liscia, però la morte non le bastava – troppo facile morire! - no, la giusta punizione sarebbe stata tutt'altra.
Infine s'alzò in piedi con sguardo fiero e parlò, disse tutto ciò che fino a pochi attimi prima aveva taciuto: ormai era inutile continuare con quell'assurda messinscena.

«Se t'interessa saperlo, non siamo venute qui per te... Se ci lascerete svolgere il nostro compito, e lo svolgeremo, ce ne andremo senza che nessuno si sia fatto male. Non riveleremo la posizione del vostro accampamento... Ti do la mia parola!»

E così avrebbe fatto. In fondo cosa le importava di quell'insulsa guerriglia che dichiarava all'Organizzazione, gli stessi uomini che l'avevano resa così, un mostro dalle sembianze angeliche, un essere divino capace di togliere la vita a proprio piacimento. Nonostante covasse ancora quell'ira furibonda, avrebbe mantenuto la parola, costi quel che costi.


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~ Stato Fisico: Ottimo. L'utilizzo del farmaco inibitore le dona una parvenza umana;
~ Stato Psicologico: Furibonda e decisa a porre fine alle angherie di Julius. Decide quindi di gettare la maschera e scendere a patti.

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parlato pensato

Oh ecco finalmente il nostro carro! Così recupero le nostre spade.

Gaia è abbastanza soddisfatta di essere riuscita a scoprire dove si trova il loro carro, ma un pensiero le si fa strada nella mente...

Ma dove sono finiti tutti? Nessun rumore, nessun suono. Nemmeno una sola guardia, che è successo? E' una trappola? Se ne sono andati tutti per un'altra scorreria? A quest'ora però? Aaaah troppi pensieri! Non importano queste cose, ora prendiamo le spade, troviamo la caposquadra e troviamo quegli stupidi documenti. E come se non bastasse, sempre in posti umidi o fangosi o schifosi mi devono mandare?! Non possono scegliere delle guerriere senza capelli a cui pensare? Ooh i miei poveri capelli, quanto li dovrò lavare per togliere questo fango...

Per cui la guerriera si avvia col passo più furtivo possibile, quello che può permettergli la sua gamba, verso il carro dove dovrebbero trovarsi le loro spade. La ferita alla gamba le da un pò di fastidio ma non sembra esserle di grosso impaccio per il momento. Nonostante tutto, la mancanza di rumori e presenze all'interno dell'accampamento continuano a preoccuparla, per cui avanza con i sensi tesi al massimo, nell'eventualità che qualsiasi cosa potesse succedere. Arrivata al carro, controlla che non ci sia nessuno intorno, sopra e sotto il carro pure e poi si dirige verso il punto dove dovrebbero trovarsi le spade.

Speriamo non ci siano brutte sorprese...

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Stato Fisico: Malus: Gamba menomata -1 agilità. Resto perfetto.
Stato Psicologico: Un pochino preoccupata per l'assoluta immobilità del campo dei banditi e seccata per il fatto che i suoi bellissimi e lunghissimi capelli siano sempre messi alla prova da tempi atmosferici non clementi.

[Narratore]

Julius è assai incuriosito dal piglio deciso di Eleanor, i suoi occhi sembrano brillare di luce propria, prima di scoppiare in una fragorosa risata.

“Hahahahaha, tu sei veramente divertente lo sai?”

Comincia a tossire, mentre ancora ride, per poi riprendere a parlare.

“La tua parola è votata alla causa del mio nemico, per me vale meno di un carro vuoto!”

Ride ancora in attesa della tua imminente reazione, vuole vedere se il volto di voi guerriere può arrossire dalla rabbia.

“Comincia a cantare bel usignolo! Dimmi cosa cerchi nella mia terra e io ti farò un’offerta che non potrai rifiutare!”

~-----o-----~

La gamba menomata e il passo incerto non fermano Gaia dal raggiungere la sua meta, arriva finalmente al carro pronta ad estrarre la sua Claymore e far valere le sue ragioni contro i maledetti banditi.
Il forziere “esca” è stato aperto malamente per rubarne il contenuto, il carro ispezionato, le assi di copertura rimosse e le spade non sono al loro posto!
A questo punto Gaia, attenta all’ambiente circostante, può sentire fiebili fruscii provenienti dalla boscaglia che la circonda, via via sempre più forti.

I fratelli Rotto, con indosso un'insolita armatura, avanzano verso di te ridendo sotto i baffi ed esclamando all’unisono:

“Seguici senza fare troppe storie! Altrimenti... puoi dire addio alla tua spada!”

Intorno a te puoi notare l'intera banda accerchiarti con grande coordinazione e velocità: vestiti di vecchie armature ammaccate e malconcie, i banditi ti tengono sottotiro con pesanti balestre pronte a scoccare i loro dardi letali.


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Ancora una volta le parole dell'uomo minarono la falsa calma, che nonostante ciò Eleanor continuava ad ostentare. No, non poteva reagire, non ora perlomeno; se avesse lasciato libero sfogo all'ira che le bruciava in petto, l'avrebbe data vinta a quel bandito.

«La mia parola è votata solo a me stessa e a nessun altro. Ovviamente potrei mentirti, ma a che scopo? Dunque spetta a te la scelta, se fidarti o meno...»

La guerriera cercava di ponderare attentamente le parole, voleva mantenere un tono rilassato e pacato per mantenere la discussione il più moderata possibile. Pensò strenuamente a ciò che l'aveva portata a quell'accampamento, dove non aveva trovato uno sparuto gruppo di banditi, bensì un vero e proprio fronte di ribellione: era lì per dei pezzi di carta, che avrebbero ancora una volta salvato i rapporti dell'Organizzazione con l'esterno.

“Che seccatura... Se non fosse per le Leggi l'avrei già ammazzato... Ma ho anche giurato di non rivelare dove si trova il campo... È proprio una seccatura.”

Infine giunse il momento di rivelare il motivo per cui Eleanor e Gaia si trovassero in quelle terre dove regnano le nevi perenni. Fu come liberarsi d'un peso enorme, che le volava via man mano che le parole le uscivano di bocca.

«Comunque ti accontenterò, poi saprai dirmi se fidarti o meno. Siamo state inviate in queste fredde terre per recuperare delle missive, missive che sarebbero dovute arrivare nelle mani delle ambasciate del nord. Se sei in possesso di questi documenti consegnameli e, come promesso, non rivelerò la posizione del vostro campo...»

Svuotata di quel peso attese la reazione dell'uomo, che sicuramente non si sarebbe fatta attendere.


~ Yoki Utilizzato: 0%;
~ Stato Fisico: Ottimo. L'utilizzo del farmaco inibitore le dona una parvenza umana;
~ Stato Psicologico: Cerca di stare calma e condurre una discussione moderata, sperando così di ottenere le informazioni che cerca.

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Gaia cade nella trappola e viene ben presto circondata da tutti i banditi mentre viene tenuta sotto tiro dai balestrieri. I due gemelli le vanno incontro, parlando poi in modo sincronizzato, rivolgendosi alla guerriera.

Ma... Hanno parlato sincronizzati?!

Hahahahahaha!

La guerriera, nonostante la situazione scoppia in una fragorosa risata, cominciando a tenersi la pancia per il troppo ridere. Poi comincia a parlare, rivolgendosi ai gemelli con un sorriso a tutti denti.

Ma... Parlate sincronizzati voi due?! Cos'è, siete nati con due corpi e con un solo cervello? Hahahaha. E poi scusatemi, ma tenendomi sotto tiro con così tante balestre, non credete che avreste dovuto dirmi di seguirvi senza troppe storie altrimenti potevo dire addio alla mia vita? Hahaha. Be' non ha importanza. Avete detto che devo seguirvi giusto? Bene, fate strada e attenti a non inciampare, secondo me se cade uno cade pure l'altro.

La situazione in realtà non mi piace... E' più divertente così, ma l'essere caduta in una trappola del genere mi stressa non poco. Chissà che vogliono questi e soprattutto... Perché hanno dovuto fare tutto ciò? Cosa hanno in mente? Sento puzza di complotto... Be', l'importante è portare a termine la missione, ora vediamo come va, poi mi adeguerò di conseguenza.

Così Gaia si avvicina ai due grossi e stupidi gemelli, attendendo che rispondano o che agiscano in qualche modo.

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Stato Psicologico: Divertita per la situazione e per l'imprevisto, ma anche un pochino arrabbiata per essere caduta in una trappola del genere.

[Narratore]

Uno dei gemelli Rotto ride insieme a Gaia con un largo sorriso ebete, mentre l’altro lo schiaffeggia indispettito.
Vieni accompagnata nella tenda del capo dove trovi Eleanor, in piedi in prossimità dell’entrata; sta parlando ad un uomo seduto davanti a lei con aria seria, riesci a sentire solo le sue ultime parole prima che la tua presenza venga notata.

“Finalmente riunite!”

Esclama il grande capo. È visibilmente alticcio, ma conserva comunque un insospettabile raziocinio, quanto basta per mettervi nel sacco.

“Sembra proprio che voi due abbiate un grosso problema! Venite nella mia terra a reclamare ciò che avete perso e, nonostante questo, il vostro vizio sembra non lasciarvi! Credo che la zoppa potrà ben chiarire le circostanze.”

Dall’esterno s’innalzano urla di giubilo, gli uomini incitano il loro comandande infervorati dalla sua filippica.

“Non rivelerete la nostra posizione? Ahaha non ci crederei nemmeno fossi ubriaco! Hic.”

S’interrompe, mentre sorseggia ancora un po’ di orrido liquore, giusto per inumidire la gola secca.

“So bene cosa succede a chi si rivela negligente verso i padroni di Staph...”

Si fa all’improvviso serio, perfino i briganti sembrano capire la gravità di quelle parole e in tutto il campo si diffonde un profondo silenzio.

“Quel poveraccio che abbiamo rapinato, un vostro uomo, pur di non tornare a mani vuote ha preferito impiccarsi al primo albero... ma un giorno questo regime di terrore finirà!”

Riprende ad urlare mentre si alza infervorato da una passione vivace, che sembra animare ancora i cuori di quel manipolo di sbandati, ormai ridotti al brigantaggio.

“Le vostre parole sono prive di virtù, ma io ho comunque un’offerta da proporvi, vantaggiosa per entrambi.”

Esce fuori in mezzo ai suoi, li incita con le mani, per poi indicare voi guerriere.

“Salvate le nostre famiglie imprigionate nelle segrete di Pieta e, in cambio, io vi restituirò le missive e le vostre preziose spade.”


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La guerriera viene portata nella tenda del capo dei briganti, che è ancora in compagnia di Eleanor. L'uomo risulta quasi ubriaco agli occhi di Gaia ma non ci fa molto caso. Piuttosto ascolta con attenzione le parole dell'uomo, inarcando leggermente un sopracciglio alla parola 'zoppa', ma per il resto mantiene la sua espressione con un leggero sorriso.

Ubriacone... Ma sembra sapere il fatto suo. Zop...?! Dannato... Gaia stai calma per il momento, resisti, la guarigione della gamba dipende da questa missione... Non rivelare la loro posizione? Cosa diavolo gli ha detto Eleanor? Be', almeno fa bene a non fidarsi della nostra parola... Almeno della mia. Ma la sua proposta rende il tutto più... Interessante sì. Assecondiamolo.

Gaia si avvicina dunque a Julius, cercando di camminare il più normalmente possibile, per quanto la sua gamba glielo permette e arrivata davanti al comandante gli afferra velocemente la fiasca(o bottiglia quel che è) di liquore, per poi berlo tutto d'un fiato, subendone tuttavia l'effetto per via del farmaco.

Oooww... Dannato farmaco, mi ha inibito anche la capacità di controllare la quantità di alcol che mi entra in circolo. In futuro dovrò ricordarmene, fortuna che ne aveva già bevuto una discreta quantità questo tizio inguardabile.

Butta poi via l'oggetto vuoto e si rivolge con voce dolce al capo dei briganti, guardandolo dritto negli occhi. Il suo sguardo cade appena un secondo sulle cicatrici presenti sul suo volto e un pensiero le passa per la mente nel tempo di un battito di ciglia.

Oddio, questo qui non è poi così inguardabile... Ne ho visto uno molto peggio, quando ho fatto il test per diventare una guerriera! Lui sì che era un colabrodo in faccia, sembrava un campo appena arato. Com'è che si chiamava... Ah sì, Domino!

La tua offerta in effetti è... Valida. Ovviamente, caro capo dei briganti, non c'è nulla che ci garantisca che TU manterrai la parola giusto? Ma ooooh è la nostra che è priva di virtù. Be', accettiamo la tua 'gentile' offerta, non avendo alternative così salutari per entrambe le parti in causa, ma rivorremmo le nostre spade indietro, solo per precauzione. Essendo tu al corrente delle missive sai bene che siamo qui per quelle e che anche avendo le nostre spade indietro non scapperemmo né faremmo altro per eludere questo patto. Cosa ne dici? Se hai bisogno di un cervello in più per pensare, chiediamo cosa ne pensano quei due scimmioni qui indicando i gemelli Rotto, ovviamente a entrambi, non ha senso avere solo mezzo cervello in più.

Dopo una brevissima risata si volta verso Eleanor e sorridendole le si rivolge con voce calma.

Vuoi aggiungere qualcosa?

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Stato Psicologico: Molto interessata a come si stanno sviluppando le cose, ma mantiene stranamente la calma, senza perdere comunque il suo sarcasmo. Alla parola 'zoppa' ha quasi rischiato di dire qualcosa di sbagliato ma si è controllata.

[avatarxrevenge]

Gaia arrivò accompagnata dai due energumeni, gli stessi che le avevano portate a forza nel campo; le due guerriere erano finalmente riunite all'interno della tende del capo dei banditi, dove ascoltarono attente la proposta dell'uomo. Una richiesta semplice all'apparenza, ma che sicuramente nascondeva qualcos'altro.
La compagna andò dinnanzi a Julius ed iniziò a trangugiare il liquore, che fino a poco fa era l'unico diletto dell'uomo. Eleanor non batté ciglio, ma se avesse potuto l'avrebbe presa a schiaffi ed umiliata dinnanzi a quel gruppo di manigoldi.

“Ma che diavolo fa, è forse impazzita? La situazione è di per sé complicata, perché non aggiungere un'ulteriore grana...”

Poi come se nulla fosse, gettò via la fiasca ormai priva di liquido e rispose alla proposta di Julius. Terminò il suo discorso volgendo un sorriso ad Eleanor ed invitandola ad aggiungere qualcos'altro.

«L'offerta è di per sé interessante, ma vorrei sapere una cosa. Cosa nascondono queste segrete? Dovrebbe essere qualcosa alla vostra portata, invece vi affidate a due guerriere “prive d'onore”. Parecchio sospetto, non vi pare? ... Sarò ben lieta di ascoltare i particolari, prima di partire per salvare la vostra gente.»

La situazione prese una piega inaspettata, si stava intromettendo in affari che non le riguardavano e che, sinceramente, non le interessavano. Odiava scendere a patti, soprattutto se a dettarli altri non era che un manipolo di stolti, ma a questo punto bisognava andare fino in fondo alla faccenda.

«Per quanto riguardo le spade, spetta a te decidere se consegnarcele o meno. In ogni caso, puoi star sicuro che noi non scapperemo.»

~ Yoki Utilizzato: 0%;
~ Stato Fisico: Ottimo. L'utilizzo del farmaco inibitore le dona una parvenza umana;
~ Stato Psicologico: Indispettita dal comportamento inappropriato della compagna. Nonostante le perplessità, è interessata dalla proposta dell'uomo.

[Narratore]

Nel campo s’instaura una concitata allegria, urla e canzoni sconce sovrastano la delicata voce di Eleanor. I suoi ammonimenti e le sue precauzioni cadono inascoltate.

“Brava Ragazza! Brava!”

Urla Julius a Gaia avvicinandosi per riunire il gruppo.

“Voi sì che avete cervello! Eh già... cosa darei per avere un manipolo di belle donne come voi, altro che questi scapestrati! Portate altre bottiglie di rum per la signorina!”

S’interrompe per un attimo emozionato, sembra quasi sul punto di crollare e mettersi a piangere; rivolge un disperato appello a Gaia, che sembra essere più accondiscendente della compagna.

“Finalmente... finalmente potrò riabbracciare la mia piccola Matilda e la mia dolce amata... Bedelia! Riportale da me e ti darò tutta la mia riserva di liquori d’annata!”

~---o---~

Venite messe in fretta e furia su di un carro coperto, accompagnate dagli inseparabili gemelli Rotto che vi siedono accanto. Ancora una volta dovrete fare i conti con la scarsa comodità del viaggio, pieno di buche e cigolii.

Le vostre Claymore non vi sono state riconsegnate, ma avete ancora le daghe con le quali siete partite.

Siete dirette alla città di Pieta, la capitale del Nord. I banditi vi hanno assicurato che hanno un piano per entrare nelle segrete, ma non sono stati troppo prolissi in dettagli. Forse i Rotto potrebbero saperne di più.

Una strana sensazione nello Yoki vi preannuncia che l'effetto del farmaco inibitore sta per esaurirsi, sta a voi decidere se prenderne ancora. (l’Organizzazione vi ha fornito una piccola scatolina di metallo legata alla cintura, dentro vi sono ancora 19 pillole a testa)

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Note del master:

Citazione:Durante il viaggio potete decidere di interagire fra di voi, oppure non fare niente di particolare e arrivare alla meta con un minor numero di turnazioni, sta a voi deciderlo.

[Vick_Svarta_Blixten]

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L'intero accampamento reagisce con gioia e allegria alle parole di Gaia, sorprendendola appena per il risultato ottenuto.

Non pensavo che reagissero addirittura in questo modo. A quanto pare ci tengono molto a questa cosa, forse possiamo usarla a nostro vantaggio.

Poi Julius si rivolge specificatamente a Gaia, con un appello strappalacrime, pensando forse che con lei possa funzionare meglio un approccio del genere.

Allora non mi sbagliavo, soprattutto questo qui è disperato per la prigionia dei propri cari. Se ce la giochiamo bene forse possiamo ottenere anche la dispersione dell'intera banda, oltre che le missive per la quale siamo state mandate. Ma poi... Bedelia?! Che nome è?

Gaia sta poi per aggiungere qualcosa, oltre che per chiedere indietro le proprie spade, ma le due guerriere vengono portate in fretta e furia su un altro carro e partono alla volta di Pieta, accompagnate dagli stupidi gemelli, seduti al loro fianco. I briganti si sono lasciati sfuggire che hanno un piano già pronto per entrare nelle segrete, ma non si sono sbilanciati a scendere in nessun tipo di dettaglio, per cui mentre sono in viaggio, Gaia pensa tra sé e sé, mantenendo un espressione pensierosa e giocando con una ciocca dei suoi lunghissimi capelli.

Ecco uno sviluppo che non immaginavo... Almeno non così. A parte il fatto che ancora una volta mi tocca subire un viaggio scomodo, a quanto pare le strade qui hanno poca importanza; i miei capelli sono sporchi e hanno bisogno di essere lavati e curati. Julius non ci ha detto nient'altro che potesse aiutarci e soprattutto mi ha incuriosito la sua storia... Perchè combatte e odia l'Organizzazione? Perchè ha chiesto aiuto a noi, quando di uomini ne ha tanti? Non vuole rischiare perdite? Troppe domande, ma potrebbero essere informazioni che potrebbero servirci nell'immediato futuro. Possiamo provare a chiedere a questi due imbecilli, probabilmente con le giuste parole ci diranno tutto quello che sanno.

Dopo tutti questi pensieri si rivolge con voce suadente ai gemelli, voltandosi verso di loro* con un dolce sorriso.

Allora bei ragazzoni... accentuando appena più il sorriso alla parola 'bei', siete ben organizzati ho notato. Potreste sembrare quasi un esercito regolare, si vede che il vostro comandante è molto valido... facendo poi una piccola pausa per studiare la reazione dei due gemelli, riprende poi il discorso assumendo un'espressione incuriosita. Mi chiedo come mai lui abbia questo accanimento nei confronti dell'Organizzazione, anzi voi tutti forse. C'entra qualcosa con le vostre famiglie imprigionate? si ferma ancora, aspettando un'altra reazione o qualche risposta o commento, poi cambia espressione, stringendo gli occhi e tornando a sorridere, questa volta però usando un tono di sfida misto a divertimento. E non riesco ad immaginare come mai vi siete dovuti ridurre a 'chiedere' a noi due, è un compito al di là delle vostre scarse capacità?

Con quest'ultima frase spera di far breccia nell'orgoglio dei due che, sentendosi denigrati, magari sentiranno il bisogno di giustificarsi, dando dettagli sul piano che avevano in mente. Nel mentre, Gaia avverte qualcosa di strano nel suo yoki, probabilmente un segnale che l'effetto dell'inibitore sta esaurendosi.

Finalmente. Per il momento non riprenderò un'altra di quelle pillole, tanto la nostra copertura con i briganti è saltata.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%
Stato Fisico: Malus: Gamba menomata -1 agilità. Resto perfetto.
Stato Psicologico: Seccata perchè ha ottenuto praticamente nulla di fatto con Julius, per il viaggio scomodo e per i suoi capelli. Poi determinata a dare una risposta a certi interrogativi rimasti in sospeso.

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*se i gemelli si trovano in direzione diversa, Gaia si volta prima verso l'uno e poi l'altro.

[avatarxrevenge]

Non appena le due guerriere accettarono l'incarico, ogni dubbio, ogni domanda cadde nel vuoto, come non fosse mai stata pronunciata. Eleanor poteva capire in parte lo stato d'animo di quella gente, almeno loro una flebile speranza di rivedere i proprio cari l'avevano ancora; Eleanor, così come tutte le guerriere, non avevano più nulla a cui aggrapparsi.
Gli uomini, che fino a poco fa le temevano, le disprezzavano, furono trasportati da una gioia irrefrenabile e forse questo, almeno in parte, fu possibile grazie al gesto di Gaia.

“È proprio strana quella ragazza... Però devo ammettere che ci sa fare, quando vuole...”

Furono sbalzate nuovamente su di un carro in direzione di Pieta, la capitale del Nord. Avrebbero liberato quella gente tanto cara ai banditi, rinchiusi in chissà quale segreta e per chissà quale motivo; tutto era vago, poco chiaro e questo ad Eleanor non piacque affatto: se doveva rischiare la pelle avrebbero potuto darle maggiori informazioni.
Fu Gaia a parlare per prima, ed Eleanor capì subito dove voleva andare a parare. Ad ogni domanda rivolta ai due accompagnatori la bella guerriera si faceva sempre più interessata, arrivando quasi a complimentarsi con la compagna. Se Gaia fosse riuscita nel suo intento, avrebbero sicuramente estorto informazioni preziose che avrebbero potuto sfruttare.

“E brava Gaia... Vediamo cosa hanno da dire i nostri due energumeni!”

Eleanor era proprio curiosa di vedere come avrebbero reagito i due banditi alle parole suadenti della compagna.
Intanto si accorse che qualcosa stava mutando dentro di sé: la bestialità, finora soppressa dal farmaco inibitore, iniziava a farsi sentire, segno che l'effetto della pillola era ormai al limite. Eleanor fece mettere mano all'interno della scatola posta sulla cintura, poi ci ripensò. Ormai i banditi le avevano smascherate, non avrebbe avuto più senso utilizzare nuovamente il farmaco.


~ Yoki Utilizzato: 0%;
~ Stato Fisico: Ottimo. L'effetto del farmaco è al limite;
~ Stato Psicologico: Interessata alla tattica della compagna, ma soprattutto curiosa della risposta dei fratelli Rotto.

[Narratore]

“Questa è la nostra terra! Noi la difendiamo e voi...”

Comincia a dire uno dei gemelli Rotto, cadendo in pieno nel tranello di Gaia, per poi bloccarsi a bocca aperta.

“I tuoi occhi sono...”

Anche questa volta le sue parole si spezzano nell’aria, l’uomo cade in un rigoroso mutismo. I vostri occhi sono appena ritornati argentei, il marchio di voi streghe: l’effetto del farmaco è terminato.

~---o---~

Giungete a destinazione nel primo mattino dopo aver viaggiato per tutta la notte, i gemelli non vi hanno più rivolto la parola e si sono riufiutati di guardarvi se non di sottecchi.

Scese dal carro vi immergete nel bianco della neve: sta nevicando come accade spesso in quelle terre, il sole del mattino non riesce a scalfire la pesante coltre di nubi che sovrasta il paesaggio circostante.

Siete all’interno di un cimitero fuori dall’abitato di Pieta, centinaia di lastre in pietra costellano il terreno imbiancato creando piccoli tumuli di neve.

I gemelli Rotto vi fanno strada: un uomo ammantato in una folta pelliccia d’orso vi sta aspettando in prossimità di una capella al centro del cimitero.

Turnazione:
Vick
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Note:

Citazione:Seguite i gemelli e parlate con l’uomo.
Siete liberi di arricchire la descrizione dell’ambiente e descrivere tutte le vostre emozioni.

[Vick_Svarta_Blixten]

parlato pensato

L'effetto del farmaco inibitore non poteva finire in un momento più sbagliato, proprio mentre uno dei gemelli Rotto aveva cominciato a parlare. Sarebbe bastato qualche minuto e sarebbe andato tutto meglio. Ma la sorte pareva avversa alle due guerriere.

Maledizione!! Dannazione! Morte e dannazione! Proprio ora?!

La bellissima guerriera comunque non dice più nulla, così come i gemelli e per tutto il viaggio rimane in silenzio, con sguardo annoiato, giocherellando alle volte con una ciocca dei suoi capelli o lisciando delicatamente le piume della sua fascia; arrivano finalmente a destinazione, dopo aver viaggiato per tutta la notte, in mattinata.

Gaia scende dalla carrozza e si ritrova a contemplare un mondo tutto bianco. Si trovano in un cimitero ma la candida neve caduta fresca sulle varie tombe rende questo posto molto meno tetro di quanto sarebbe dovuto sembrare. Il sole mattutino non risplende per via della presenza imperiosa delle nuvole ma lo spettacolo che si presenta agli occhi della guerriera valeva la pena di qualche secondo in contemplazione. Una moltitudine di lapidi fuoriescono dal terreno, coperte quasi interamente di candida neve ed alcune iscrizioni posso essere leggibili ad un occhio attento. Sono sicuramente nomi e cognomi di persone, persone di cui quasi nessuno ricorderà ormai più nulla, persone che hanno concluso il corso della loro vita; hanno portato a termine gli obiettivi che si erano prefissati? Hanno vissuto una vita soddisfacente? Erano felici? Chi può saperlo? Sono pensieri che, mentre piccole e malinconiche lacrime bianche di diverse dimensioni cadono lentamente e inesorabilmente, esaurendo il loro breve viaggio dal cielo alla terra, una persona a volte ed inconsciamente, si pone; sono pensieri che spariscono velocemente come quando arrivarono. Anche la nostra guerriera ha questi tipi di pensieri profondi e riflessivi, magari scatenati dalla tetra bellezza di questo posto? - Oh noooo i miei poveri capelli! Dannata, dannatissima neve! - a quanto pare no.

Al centro del cimitero si erge una costruzione, pare essere una cappella e ad attendere il gruppo appena arrivato, in prossimità dell'edificio, si trova un uomo vestito con una folta pelliccia d'orso. I gemelli fanno strada e Gaia li segue senza fiatare, contenta di poter muovere la gamba menomata dopo una notte passata seduta scomodamente. Appena arrivano davanti all'uomo che a quanto pare li sta aspettando, la guerriera prende parola.

Bene, ora che siamo qui potete dirci cosa dovremmo fare esattamente e per quale motivo vi serviamo per forza. Veloci, prima finiamo meglio è per tutti.

Niente finti sorrisi o simili, ora non ce n'era più bisogno.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%
Stato Fisico: Malus: Gamba menomata -1 agilità. Resto perfetto.
Stato Psicologico: Estremamente seccata per come si sono "risolte" le cose con i gemelli Rotto, quando scende dalla carrozza e si accorge della neve i suoi pensieri vanno subito a concentrarsi sui suoi bei capelli.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)

[avatarxrevenge]

Le parole di Gaia sortirono l'effetto sperato, cosicché uno dei fratelli Rotto iniziò a parlare. Purtroppo nel momento stesso in cui si pronunciò, l'effetto del farmaco cessò ogni sua funzione, restituendo ad entrambe le guerriere i biondi capelli e gli occhi argentei. A tale visione l'uomo si ammutolì ed in silenzio restarono fino a quando non giunsero a destinazione.

“Che cosa ho fatto di male? Per quale arcano motivo la sorte deve sempre beffeggiarsi di me? Maledetto farmaco ed il suo tempismo... Ed ora? Nevica pure, fantastico! Davvero fantastico!”

Appena Eleanor scese dal carro sprofondò nella coltre bianca. Osservò per un istante il cielo plumbeo, mentre innumerevoli fiocchi di neve continuavano a depositarsi ovunque. Infine posò gli occhi su ciò che le si stagliava dinnanzi: un cimitero fuori le mura di Pieta. Antiche lapidi facevano capolino dal vasto manto bianco, una per ogni misera vita spentasi in questa fredda e crudele terra. La guerriera si ritrovò a pensare a quanto fosse effimera la vita, così piena di sofferenza. Lei in quel mondo di dolore si aggrappava al suo scopo, ne faceva la sua ancora di salvezza. Solo ostentando la propria femminilità si sentiva ancora viva, quasi umana.

Eleanor scrollò via quei tristi pensieri e tornò a concentrarsi sulla missione. I fratelli Rotto condussero le due guerriere dinnanzi ad un uomo che, impellicciato con una folta pelle d'orso, le attendeva davanti ad un'antica cappella, posta al centro del cimitero.
Fu sempre Gaia ad avere l'iniziativa e questo fece storcere in naso ad Eleanor, che comunque fece finta di nulla.

«Giusto. Noi vi abbiamo concesso il nostro aiuto, ora sarebbe carino se da parte vostra ci fosse un minimo di partecipazione. In caso contrario potremmo cambiare idea...»

Non ebbe altro da aggiungere. Tagliò corto e sperò che finalmente le venissero rivelati i dettagli della richiesta di Julius.


~ Yoki Utilizzato: 0%;
~ Stato Fisico: Ottimo;
~ Stato Psicologico: irata con la sorte avversa, che sembra sempre burlarsi di lei. Spera almeno che ora vengano soddisfatte le sue richieste.

[Narratore]

I due gemelli salutano l’uomo dalla folta pelliccia con un rapido gesto della mano portata sulla fronte, per poi incamminarsi all’interno della cappella.

É ormai un rudere abbandonato, ricordo sbiadito di un antico sfarzo, ricovero di anime dannate.

“Siete sempre in ritardo!”

Inveisce rudemente la vostra guida, mentre con una fiaccola vi fa strada nell’oscurità della terra: state attraversando uno stretto cunicolo che conduce ad una sorta di necropoli sotterranea.
Un piccolo topo sembra osservare Eleanor per poi ritirarsi all’interno di un teschio.

“Dovevate arrivare di notte, tra poco ci sarà il cambio della guardia! Si sveglieranno tutti! Ma cosa avete nella zucca? Eh? Neve e sassi?”

In fretta e furia riuscite a percorrere una grande distanza, guidate senza incertezze, da quell’uomo burbero che suscita grande rispetto da parte dei gemelli Rotto.

“Voi due per di qua! Voi scemuniti veniteci dietro e non fate casino.”

Non vi è un attimo di tregua e tutto si sussegue in maniera concitata, improvvisata, ma 'l’impellicciato' sembra avere la situazione sotto controllo, notevole per un brigante.

“Eccoci! Siamo sotto le prigioni di Pieta, più avanti troverete delle scale in salita. Entriamo nella prigione e liberiamo gli ostaggi. Io vi seguirò a distanza di sicurezza, dicono che il percorso della necropoli sia pieno di trappole, ma è solo una diceria! Ahahah”

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Vick
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