RICHIEDI IL TUO ACCOUNT PER L'ACCESSO AL SITO SU TELEGRAM
https://telegram.me/joinchat/DoS4Oj88v-PHTj3EZJe9GQ
Per installare: http://www.claymoregdr.org/Thread-Installare-Telegram
https://telegram.me/joinchat/DoS4Oj88v-PHTj3EZJe9GQ
Per installare: http://www.claymoregdr.org/Thread-Installare-Telegram
Relazioni Pericolose [avatarxrevenge - Vick_Svarta_Blixten]
|
13-07-2011, 11:26 AM
Messaggio: #68
|
|||
|
|||
Relazioni Pericolose [avatarxrevenge - Vick_Hetki_Pureva]
Con la forza di chi finalmente ha riacquistato la speranza i prigionieri seguono Eleanor all'interno dei cunicoli del sotterraneo. La guerriera rimase stupita da come quegli uomini si davano man forte, mostrando una solidarietà che mai prima d'ora aveva visto – amava essere sola lei, lei ed il suo corpo; le sarebbe piaciuto continuare i propri viaggi on il padre, girovagare per tutto il continente e vivere mille avventure.
La vista dell'impellicciato, accompagnato dai fratelli Rotto, destò nella giovane guerriera nuovo vigore, tant'è che senza accorgersene accelerò il passo; “Sapevo che non avrebbero abbandonato la propria gente... Certo che se l'avessero fatto gli avrei presi a calci nel sedere” pensò Eleanor, dopotutto la fuga del vecchio per lei fu un brutto colpo, ed a vederselo di fronte non poté che sorridere. Purtroppo non ci fu il tempo per scambiare due chiacchiere, in lontananza i soldati avevano smantellato la barricata, gettandosi in un folle inseguimento. Non vi fu quindi altra scelta per i tre uomini di far crollare le travi che sostenevano il passaggio; sicuramente non avrebbe fermato le guardie, ma perlomeno avrebbe dato loro il tempo di fuggire da quella trappola mortale. Solo quando giunsero al vecchio camposanto innevato la guerriera poté tirare un respiro di sollievo: ce l'avevano fatta, erano fuori dalle prigioni! Azzerò lo yoki solo quando furono finalmente al sicuro, lontano dalla follia perpetrata dagli uomini in nero. Solo allora, nel bianco assoluto, videro sei cavalieri che, finemente bardati, attendevano frementi l'arrivo di qualcuno. Pochi secondi bastarono per capire di chi si trattasse. Julius riabbracciò finalmente la propria amata, Bedelia, anche se il destino beffardo aveva tolto loro l'unica figlia, ormai preda delle oscure macchinazioni dell'Organizzazione. Nonostante non avesse rimpianto alcuno per le proprie scelte la guerriera si sentì in colpa per aver messo la compagna nei guai. Dunque per rimediare, almeno in parte, a quanto aveva fatto si sentì in dovere di escogitare qualcosa per sistemare le cose. Con fare deciso quindi si rivolse a Gaia. «Gaia, hai intenzione di ritornare all'Organizzazione non è così? Ecco, spero potrai perdonarmi per aver compromesso la tua situazione...» Chiedere perdono fu la cosa più difficile che le riuscì di fare, anche più dell'affrontare uno yoma. Con fare pensoso guardò attentamente la compagna, per poi spiegarle i dettagli del piano. «Ecco io avrei un'idea... Visto che non ho la benché minima intenzione di tornare in quel covo di serpi, potresti dire loro che è stata tutta colpa mia. Quindi mentre eravamo nel campo dei ribelli io ti ho stordito e legata dove nessuno avrebbe potuto trovarti. Inoltre potremmo chiedere a Julius di spargere questa falsa voce.» Si fermò per andare alla ricerca di qualcosa su cui scrivere, avrebbe consegnato a Gaia una lettera. Agli occhi degli uomini in nero sarebbe stato un chiaro segno dell'insubordinazione della numero trentaquattro. Tornò quindi sfoggiando un sottile foglio di pergamena, assieme ad una penna d'oca. La guerriera trovò una roccia su cui trarre un appoggio ed iniziò ad immergere la penna nell'inchiostro. Citazione:Gaia, ti scrivo per espiare tutte le mie colpe. Quando leggerai queste poche parole io sarò già lontana, spero solo potrai mai perdonarmi per quello che ti sto per raccontarti. Consegnò quindi quanto aveva scritto a Gaia, sperando che tutto questo sarebbe servito in qualche modo. Il capo dei ribelli non poté che ringraziare le due guerriere per aver liberato i prigionieri da una lenta agonia e, come pattuito, riconsegnò loro quanto aveva sottratto, oltreché delle provviste ed abiti nuovi. Eleanor fu colpita dalle parole dell'uomo e, dopo tutto quello ch'era accaduto nei sotterranei, si ritrovava senza più uno scopo. La guerriera avrebbe vagato per chissà quali luoghi nella speranza che l'Organizzazione non le desse la caccia. Ora tutto questo non aveva più senso, sapeva di aver commesso un errore uccidendo la guardia, ma forse ora avrebbe trovato una via per la redenzione. Mentre l'uomo stava dando l'addio per mettersi in viaggio verso l'Ovest, la bella guerriera tirò fuori il coraggio per fare quello che andava fatto. «Ascolta Julius, permettimi di venire con me. Ti sembrerà una richiesta strana, specialmente dopo quello che è accaduto in queste ultime ore... Non potrò far ritorno all'Organizzazione e sicuramente un'arma in più potrebbe esservi utile...» Fu solo questo che riuscì a dirgli, quel giorno si sarebbe deciso la sorte della guerriera. ~ Yoki Utilizzato: 0%; ~ Stato Fisico: discreto, graffio di piccole dimensioni sul viso; ~ Stato Psicologico: Ansiosa di ricevere la risposta di Julius. |
|||
« Precedente | Successivo »
|
Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 6 Ospite(i)