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TRAMA Scacco al Matto [Hotenshi - Nardo - Victoria - Ophelia]
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11-01-2019, 05:23 PM
Messaggio: #1
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Scacco al Matto [Hotenshi - Nardo - Victoria - Ophelia]
Scacco al Matto
In una uggiosa mattina, in una piccola radura sei miglia a nord est del villaggio di Gassan, quattro streghe dagli occhi d'argento si ritrovano assieme dopo essere state richiamate in fretta e furia dai rispettivi distretti di competenza. La prima ad arrivare è l'imponente Andrea, la numero 8 dell'Organizzazione, che giunge dal sud. Dopo di lei arrivano Seayne e poi Juliet, rispettivamente numeri 11 e 18, a poca distanza di tempo l'una dall'altra anche perché entrambe provengono dalla stessa area, il freddo nord. Infine, alcune ore più tardi, si fa viva anche Crystal, la numero 16, il cui ritardo è probabilmente dovuto al fatto che, venendo dall'ovest, è stata l'ultima a ricevere la chiamata.
A ciascuna di loro è stato fatto pervenire, tramite emissari, un messaggio del Maestro Duncan con il quale il tenebroso uomo in nero, con poche parole come al suo solito, intimava loro di raggiungere "prima di subito" il luogo dell'appuntamento e di attendere lì ulteriori istruzioni. Solo questo, niente altro. Le guerriere dunque non hanno nessuna informazione riguardo il motivo per cui sono state convocate, anche se, data l'urgenza ed il numero di guerriere presenti, possono facilmente intuire che debba trattarsi di qualcosa di grosso. Arduo comunque, al momento, fare congetture sul cosa esattamente.
Quindi, mentre aspettano che si faccia vivo qualcuno, magari lo stesso Duncan, alle guerriere non resta che ingannare l'attesa con una piccola rimpatriata. In effetti, le guerriere presenti non sono estranee l'une alle altre....
Turnazione: - Andrea - Seayne - Juliet - Crystal Prendetevi del tempo per una piccola rimpatriata, finchè non si fa vivo qualcuno che vi spieghi che caspita ci state a fare lì. |
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11-01-2019, 05:46 PM
Messaggio: #2
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RE: Scacco al Matto [Hotenshi - Nardo - Victoria - Ophelia]
Narrato/pensato
Parlato Ed eccomi qui, di nuovo in giro per il mondo, abbandonata la mia comoda casetta al Nord per andarmene in giro a Sud. Perché? Perché almeno sul dove andare ho deciso che tanto vale ascoltare quel che mi dicono i tizi in nero. Non che quel posto era qualcosa di chissà che. Al massimo mi farò un'altra casa qui, se ci resto abbastanza a lungo. Comunque, manco il tempo di arrivare dove devo che arriva un ebete a dirmi che no, scusa, guarda che devi andare più a Nord, che c'è roba da fare. Coglione, ma non potevate dirmelo prima? No? Che poi, sbaglio o l'ha mandato Mantello? Quello stesso Mantello che era in arena l'ultima volta? ... Imbecilli. Forse dovrei smetterla di fare quel che dicono, in fondo, anche solo sul dove andare. Vabbe', lasciamo perdere l'incom... petenza? Credo, di questi idioti e la loro pessima organizzazione. Andrò lì, e spero che ne valga la pena. E sapete cosa? Una volta arrivata, mi tocca ASPETTARE. Odio. ODIO. ASPETTARE. Che nervi. Lo fanno apposta, secondo me. Comincio a pensare che vogliono che mi incazzi prima di una missione, così faccio più danni. In ogni caso, mi sono portata dietro Maria Carolina E la mazza di Achilles, tanto per favorire. No, non si mangia... non ho ben capito che cazzo significa 'sto modo di dire, ma c'era nell'abbecedario. E sì, mi porto a spasso pure quello, non si sa mai. Comunque. Ho una spada. Ho un tronco d'albero. Sono pronta a sfasciare teste, e invece? Aspetto. Che palle. Vabbe', colgo l'occasione per allenarmi. Tanto per cambiare, eh. Non sia mai che faccio qualcosa di diverso. Un po' faccio flessioni, un po' tiro mazzate - colla mazza - un po' leggo il cazzo di libro che poi mi stufo dopo pochissimo tempo e riprendo con le capriole anche. Non sono ben sicura di quanto ci vuole perché finalmente arrivi qualcuno. Insomma, mi sono distratta apposta. Ma quel qualcuno è Seayne. Ora davvero penso che Mantello ha qualcosa contro di me. Quel cretino aveva noi due, lì, pronte, in arena e... niente. Cos'è, timido? Bastava dircelo: ehi, ragazze, un attimo, avete da fare 'na robetta per me. No. Deficiente. Comunque stiamo calme, Seayne non c'entra niente. Anzi, a lei forse è toccato andare ancora più lontana prima di essere rispedita qua. Bah. La saluto, provo a farlo come lo fa lei ma non so quanto bene mi riesce. Vabbe', chissene. Non sono dell'umore per stare troppo al gioco. Se ha da parlare bene, sennò... bo. L'unica cosa che le chiedo io è se dobbiamo aspettare ancora, ma tanto so che finché non si fa vivo un senzapalle in nero ci tocca starcene qui con le mani in mano. Uffa. Vabbe', più tempo per allenarmi. E poco dopo arriva anche Juliet. Ehi, ma allora stanno prendendo tutte quelle che ho visto in arena poco fa? Così, tanto per darmi fastidio? O forse sono io che ormai ho pestato chiunque? ... Bo. Come prima, saluto veloce e si torna ad aspettare. Ho già detto che odio aspettare? Sì? Ecco. Ma altre guerriere non servono a un accidente, diciamocelo. Uno perché voglio menare qualcosa da sola, e due perché non sono babbei in nero. E chi sto aspettando, io? Altre guerriere o babbei in nero? ... Babbei in nero. Sto aspettando... insomma, avete capito. E invece no. Fa a tempo ad arrivare pure Crystal, come se non bastassero le persone che già conosco, e ancora nessuna traccia di Mantello o chiunque altro voglia darci QUALCOSA da fare. Temo che mi toccherà partecipare alla conversazione. Eh? Che frasona che ho fatto, cacchio. Comunque. Siamo in quattro, qualcuna inizierà a blaterare e finirà che non posso più concentrarmi e devo risponderle. Ma tanto ormai sono qui ad allenarmi da tutta la VITA, quindi vabbe', non importa. Spero almeno che quattro vuol dire quello che penso... sì, Risvegliati, ecco. Penso Risvegliati, e un po' mi passa l'incazzatura di dover aspettare ANCORA. Citazione:Yoki utilizzato: 0% "La guerra è il tribunale del mondo: chi vince ha sempre ragione, chi perde ha sempre torto, perché lo spirito del mondo sta dalla parte del vincitore." (Hegel) |
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13-01-2019, 06:59 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-09-2019 09:48 PM da Nardo.)
Messaggio: #3
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RE: Scacco al Matto [Hotenshi - Nardo - Victoria - Ophelia]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] Il messaggio del maestro Duncan non dava adito a interpretazioni… -Raggiungere l’abitato di Gassan, nelle Terre del Sud “prima di subito” e attendere là ulteriori istruzioni!- Indubbiamente un lungo viaggetto, perciò era meglio mettersi le lunghe gambe in spalle e avviarsi... Dopo svariati giorni di viaggio, la guerriera albina arrivò a destinazione ed ecco la prima sorpresa: una guerriera l’aveva preceduta e quella guerriera era nientemeno che… Andrea??? Proprio la nerboruta guerriera che era stata la sua ultima avversaria in arena, la Numero 8 dell’Organizzazione. D’istinto Seayne si tastò il naso, prima di rispondere con tono comunque gentile: Buongiorno a te Andrea! Sono contenta di rivederti! Le rispose sinceramente, restituendole l’elaborato gesto di saluto che la Cifra Singola si era sforzata di imitare, probabilmente per pura cortesia -Chissà, forse sotto quella rude scorza si nasconde una persona molto più gentile di quello che forse lei stessa crede!- Alla domanda di Andrea, che sembrava denotare tutta la sua impazienza, Seayne dovette suo malgrado ammettere che: Purtroppo no, Andrea. Non so nulla del perché ci abbiano convocate qui né se ci saremo solo noi. Anzi, speravo che tu, visto il tuo grado, fossi già stata messa al corrente ma, vista la tua domanda, temo che dovremmo aspettare ancora! Seayne desiderava conoscere qualcosa di più della massiccia compagna però non sapeva da dove iniziare -Andrea sembra tesa: probabilmente non è una persona paziente e quest’attesa la irrita. Posso capirla, in fondo un tempo anch’io odiavo aspettare.- Poi gli occhi d’argento della Numero 11 caddero su un particolare che stonava con quel che stava attorno: una grande mazza! Incuriosita, la osservò da vicino, per poi chiedere alla compagna: Hey Andea! E’ tua questa? Dove l’hai trovata? Forse non era il modo migliore per iniziare una conversazione ma Seayne era effettivamente incuriosita da quell’oggetto. Se Andrea si fosse dimostrata risposta a conversare, Seayne si sarebbe intrattenuta volentieri con la grossa compagna, altrimenti si sarebbe ritirata a meditare in un angolo laddove non avesse disturbato la Numero 8. Comunque, alla fine di quell’attesa, altre due vecchie conoscenze della guerriera albina si palesarono: poco tempo dopo infatti Juliet fece la sua comparsa, seguita un bel po' di tempo dopo da Crystal. Seayne era lieta di rivedere due compagne con le quali si era trovata a suo agio, perciò avrebbe rivolto a entrambe il suo consueto saluto a mani giunte, occhi socchiusi e testa leggermente reclinata in avanti, dicendosi lieta di rivederle dopo tanto tempo. -Sembra che anche loro non sappiano nulla di questa storia però… siamo in quattro: siamo forse una squadra per una caccia al risvegliato? Oppure sarà qualcosa di diverso, come a Shaemoor?- -Mah! Non ci resta che aspettare.- Nell’attesa, Seayne avrebbe conversato più che volentieri con le compagne, perciò, dopo i saluti, la Numero 11 avrebbe chiesto rispettivamente a Juliet e Crystal: Ne è passato di tempo da quella volta a Shaemoor! Come stai? Sperando che le compagne non fossero cambiate rispetto a quelle che aveva conosciuto in quella missione. Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 0/35 I am the one, the only one! I am the god of kingdom come! Gimme the prize!
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18-01-2019, 09:44 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 18-01-2019 09:47 PM da Ophelia.)
Messaggio: #4
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RE: Scacco al Matto [Hotenshi - Nardo - Victoria - Ophelia]
Citazione:Narrato A Juliet era stato detto di raggiungere il villaggio di Gassan, nelle terre del Sud, "prima di subito"; e lei l'aveva fatto. Non è che avesse molta scelta, e poi era sempre meglio che starsene lì al Nord a congelarsi le chiappe. Juliet non pensava che ci avrebbe mai fatto l'abitudine, al clima del Nord. Troppo bianco, una guerriera come lei si mimetizzava col paesaggio... e Juliet temeva di essere pure scambiata per un albero. Sperava almeno che fosse un'abete. Comunque fosse, non se la prese per niente comoda subito dopo aver parlato con l'emissario e si mise in marcia. Con quel passo spedito si sarebbe riscaldata subito... solo che poi magari sarebbe arrivata a destinazione sudata, e nel passaggio da Nord a Sud si sarebbe anche potuta beccare un malanno. Fortunatamente non accadde: doveva essersi irrobustita particolarmente negli ultimi anni. A volte continuava a pensare da umana, ci arrivava solo dopo a ricordare che il suo corpo fosse diverso. Non era neanche più la stessa dai tempi dell'entrata in graduatoria. A volerla mettere filosoficamente, non era più la stessa nemmeno dall'ultima missione. Alla fine di ogni missione non era mai più la stessa persona dell'inizio. E ora aveva qualcosa in più, qualcosa di speciale. Si era decisamente riscattata ottenendo Berserker. Sentiva che l'Abilità l'avesse resa già diversa, più fiduciosa nelle sue capacità, più consapevole di quanto riuscisse a fare da sé. E poi... era la numero 18 adesso. Quando arrivò a destinazione vide dei volti conosciuti già sul posto: Seayne e Andrea erano lì ad aspettare, proprio come lei. Juliet avvertì l'ironia del caso tirarle in su gli angoli della bocca, ma decise di trattenersi per il momento e andò a salutarle col suo fare amichevole. Alla fine era sempre felice di rivedere delle compagne, specialmente quelle vive. E poi si era divertita in arena con Andrea. Si chiedeva come sarebbe potuta andare se avesse usato Berserker, ma forse per quella parte avrebbe avuto bisogno di abituarcisi un po', fare delle prove per essere più sicura dei suoi limiti. Aveva il controllo sulla sua abilità, ma voleva capire quanto sarebbe stato diverso affrontare una guerriera più in basso rispetto ad Aracne. Quanto poteva essere diversa in forza una numero 4 da una numero 8? Non ne aveva idea. "Ne è passato di tempo da quella volta a Shaemoor! Come stai?", le chiese Seayne. "Sono viva, sono in forze e più irritante che mai. Mi hanno spedita al Nord perché non ne potevano più di me, credo di aver visto l'emissario deluso dal non avermi trovata in un tutt'uno con le stalattiti. Ho delle nuove storie con cui annoiarvi mentre ci incammineremo verso il posto..." - si guardò intorno - "...qualunque esso sia. Dove andiamo di bello? Ci siamo solo noi? Da chi ci facciamo pestare oggi?" L'emissario non le aveva detto molto, sperava che le altre ne sapessero di più. Dopo un po' le raggiunse anche Crystal, forse l'ultima del gruppo. Stavolta Juliet non poté più trattenersi e scoppiò in una risata, salutando la compagna con una pacca sulla spalla. "Mi hanno detto che sai di essere arrivata in alto quando conosci tutte le ragazze del tuo gruppo. Ora però comincio a preoccuparmi, sembra quasi che siamo le uniche rimaste ancora in vita. Speriamo che il risvegliato di stavolta abbia una mazza un po' più piccola... e una pellaccia meno dura. Ah, forse è meglio se non dico altro, potrei far incazzare gli déi e farci ritrovare un piccoletto che si muove alla velocità della luce, e che ci ammazza prima ancora che possiate pensare "Dannazione, Juliet"." Citazione:Yoki utilizzato: 0% Spoiler (Click to View) |
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19-01-2019, 02:16 PM
Messaggio: #5
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RE: Scacco al Matto [Hotenshi - Nardo - Victoria - Ophelia]
Legenda:
narrato parlato pensato parlato da altri -Assurdo! Tutto questo è davvero assurdo!- continuava a borbottare la guerriera Numero 16 dell'Organizzazione. Pochi giorni prima, non appena si era insediata nel suo nuovo territorio nell'ovest, un emissario era venuto portandole una lettera del Maestro Duncan, il quale intimava di sbrigarsi a raggiungere una radura a sei miglia a nord-est del villaggio di Gassan, luogo dove poi avrebbero dovuto aspettare ulteriori informazioni. Ah, certo! Lei doveva aspettare, però intanto muoversi a raggiungere il posto! -Assurdo! E' incredibile tutto questo!- Perché no, non potevano tenerla nella fortezza, dovevano mandarla a fare una bella scampagnata dall'altra parte del continente per poi tornare indietro! -Che grandissime teste di...- Crystal non era avvezza a certi termini, ma questa volta era davvero incazzata. Il viaggio peraltro non aveva stemperato la sua ira, ma solo acuita. Che diavolo di organizzazione avevano?! Fosse stata una Numero 30, forse avrebbe potuto capirlo, o accettarlo, anche se fosse stata una Numero 20 avrebbe potuto chinare la testa e non lamentarsi, ma era la Numero 16, quelle come lei davano la caccia ai Risvegliati, diavolo valevano qualcosa! Invece la facevano girare come una trottola. L'unico momento in cui era riuscita a distrarsi - no, non per il paesaggio - era stato quando aveva pensato un po' a che missione la stava aspettando. Era una missione di gruppo al sud, e ogni volta che era andata al sud, da quel che ricordava, era stato solo per dei Risvegliati e ogni volta c'erano di mezzo le Dimenticate, dunque anche quella sarebbe stata così? Tornando indietro alla sua seconda missione, a Shaemoor, si rese conto che Matilda era ancora in circolazione, dunque forse l'avrebbe rincontrata? Si soffermò a constatare quanto era cambiata da allora. Al di là delle sue capacità, di cui ora andava fiera, era diventata una ragazza più forte, sebbene non avesse perso la sua sensibilità, più espansiva e anche più vivace. L'obiettivo che si era posto nel viaggio verso Shaemoor, quello di essere meno impulsiva, era stato ampiamente raggiunto, segno che imparava davvero dagli errori. Cominciava davvero ad essere fiera di se stessa, si sentiva sempre meno inadeguata. Ma inadeguata per cosa? Quando si allenava per diventare guerriera, immaginava sarebbe stata fedele, ligia ai doveri e qualcuna per cui i superiori sarebbero stati soddisfatti, invece quell'ambizione era crollata immediatamente, ma non se ne pentiva. Lei era quello che era e su certe cose non era disposta a sorvolare. Decisamente non era la guerriera che si era immaginata, ma non le importava, anzi le veniva da ridere. Come già detto, tuttavia, fu solo una parentesi, e presto il tedio aveva ripreso a farle compagnia nel viaggio ed esso aveva portato con sé la frustrazione, che era tornata ad essere irritazione per tutti quegli assurdi giri. E così, quando, dopo giorni di malcontento, arrivò alla radura, era così arrabbiata da non fare neanche caso agli yoki delle compagne. Rimase di stucco :-Oh!- esclamò perplessa. Le compagne lì presenti erano tutte sue conoscenze, Andrea e Juliet anzi le aveva viste pochissimo tempo prima, Seayne era l'unica che non vedeva da un po', e con la quale aveva partecipato a quella missione che era stata un po' un punto di svolta. La Numero 16 scoppiò a ridere e la salutò con una pacca sulla spalla, a cui lei rispose ridacchiando :-Ciao Juli, ciao ragazze- -Mi hanno detto che sai di essere arrivata in alto quando conosci tutte le ragazze del tuo gruppo. Ora però comincio a preoccuparmi, sembra quasi che siamo le uniche rimaste ancora in vita. Speriamo che il risvegliato di stavolta abbia una mazza un po' più piccola... e una pellaccia meno dura. Ah, forse è meglio se non dico altro, potrei far incazzare gli déi e farci ritrovare un piccoletto che si muove alla velocità della luce, e che ci ammazza prima ancora che possiate pensare "Dannazione, Juliet"- -In tal caso mi prodigherei per farti nuovamente da scudo- la prese in giro. Wow, a ben pensarci il loro ultimo Risvegliato era stato davvero assurdo! Non avrebbe mai indovinato di trovarsi davanti qualcosa del genere, si era sentita davvero impotente quella volta. Si avvicinò alla Numero 11, che già l'aveva salutata, e allungò il braccio per stringere il suo :-Ciao Seayne, sono felice di incontrarti dopo tanto e vedere che stai bene. Non hai idea delle avventure che ho passato con le Dimenticate, quelle di Shaemoor, né della missione che mi è capitata l'ultima volta con queste due!- notò che aveva una sorta di collana che non ricordava. Estrasse Shirley e la conficcò nel terreno sbuffando :-Non avete idea del viaggio che ho dovuto fare per arrivare fin qua. Sono stata alla fortezza per un po' e, dopo avermi spedita nel mio territorio nell'ovest, appena arrivata mi hanno detto di tornare indietro- commentò scocciata sedendosi e passandosi una mano tra i capelli. -Ehi Andrea, hai già avuto modo di far pratica con quella?- domandò indicando la mazza-trofeo di Achilles. Citazione:Yoki utilizzato: 0% - Punti Limite: 0/30 «ciò che feci per sopravvivere uccise la mia anima»
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19-01-2019, 03:48 PM
Messaggio: #6
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RE: Scacco al Matto [Hotenshi - Nardo - Victoria - Ophelia]
Narrato/pensato
Parlato Per fortuna Seayne non ha parlato più che tanto. Giusto una domandina sulla mazza che sono ben felice di mostrarle. Certo che è mia. L'ho fregata a un gigante... be', era un Risvegliato, ma credimi, era enorme. Ah, che bella lotta è stata. E tutto sommato le faccio anche un riassunto dell'ultima missione, perché in fondo mi annoio a morte e tanto vale fare due chiacchiere. Alle altre tanto non serve raccontare un accidente, erano lì. E comunque non sapevo che arrivavano, insomma. Poi arriva Juliet, e sono un po' sorpresa che tra loro due si conoscono. Ma vabbe', tanto meglio, meno presentazioni da fare. Lei è molto più... lopiace, credo era la parola. Insomma, parla un sacco. Non so un cazzo, ma spero che qualsiasi cosa dobbiamo pestare sia grosso quanto Achilles. Le rispondo quando mi riempie di domande che potevo benissimo farle io. Alla fine, si unisce alla compagnia pure Crystal, che conosce Seayne credo dalla stessa missione che ha fatto con Juliet. Vecchie amiche, insomma. Forse. Non lo so, e neanche me ne frega. Si conoscono, bene, fine. Juliet riparte a commentare, e non posso fare a meno di ridere. Dannazione, Juliet. Ho una mossa fatta apposta, ma spero davvero che non c'è un altro nano di merda. Sono già nervosa abbastanza per tutto quest'aspettare. D'altra parte neanche Crystal dev'essere proprio contenta di essere stata richiamata da chissà dove. La risposta che dà a Juliet è veramente bastarda. Ma giusta, anche. A me basta che non vi fate ammazzare. Che comprende non starmi tra i piedi, ché sennò vi spiaccico. Se non altro, posso di nuovo far vedere a tutte la mia nuova, bellissima arma. Un sacco di tempo mentre aspettavo voialtre. Non c'era molto altro da fare, qui... e comunque, è una mazza. L'unica cosa che devi saper farci è sventolarla abbastanza forte. Che, guarda caso, è la mia specialità: sventolare le cose forte. Citazione:Yoki utilizzato: 0% "La guerra è il tribunale del mondo: chi vince ha sempre ragione, chi perde ha sempre torto, perché lo spirito del mondo sta dalla parte del vincitore." (Hegel) |
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20-01-2019, 06:17 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-09-2019 09:49 PM da Nardo.)
Messaggio: #7
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RE: Scacco al Matto [Hotenshi - Nardo - Victoria - Ophelia]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] Seayne ascoltò con molta attenzione il racconto di Andrea, della caccia nella quale la grossa compagna si era procurata la grande mazza che si tirava dietro. Ma era un altro particolare di quel racconto che aveva stuzzicato la curiosità della guerriera albina, ovvero il vecchio proprietario di quella mazza… -Prima la verità sul Risveglio, poi le Dimenticate e adesso un Risvegliato… Maschio? Ma com’è possibile? Noi mezze demoni non siamo solo femmine? Forse che questo Achilles fosse un esperimento fallito? Ma quante altre cose ancora non so?- Prima però che la Numero 11 si ponesse troppe domande arrivò Juliet la quale, con la sua allegria contribuì a distoglierle i pensieri e a rasserenare l’ambiente. La compagna mantenne quell’atteggiamento anche quando il trio venne raggiunto da un’altra vecchia conoscenza: Crystal! -E con lei siamo in quattro!- Dai saluti e dallo scambio di battute tra l’ultima e la penultima arrivata, Seayne capì che entrambe non solo conoscevano già Andrea, ma ebbe ulteriore conferma che avevano partecipato con lei alla caccia nella quale la Numero 8 si era procurata quell’arma così… inusuale: Ciao Seayne, sono felice di incontrarti dopo tanto e vedere che stai bene. Non hai idea delle avventure che ho passato con le Dimenticate, quelle di Shaemoor, né della missione che mi è capitata l'ultima volta con queste due! Le disse Crystal, stringendole un braccio, rispondendo al suo saluto. Al che, sorridendole, Seayne le rispose: Se ti riferisci alla caccia nella quale Andrea si è procurata quel palo, mi dispiace rovinarti la sorpresa ma la nostra Cifra Singola mi ha già raccontato tutto! Poi, stuzzicata da un commento di Crystal, Andrea non perse l’occasione per far vedere nuovamente a tutte quella mazza della quale sembrava molto fiera, dato lo sforzo che le era costato procurarsela. La cosa divertì Seayne… -Sembra una bambina che mostra con orgoglio il suo giocattolo nuovo…- Ma più che quell’atto, era stata una frase detta da Andrea poco prima ad averla colpita: A me basta che non vi fate ammazzare. Che comprende non starmi tra i piedi, ché sennò vi spiaccico! A Seayne Andrea ricordava molto alcuni minatori amici e compagni di suo padre quando era piccola: come loro, Andrea era forte, semplice e diretta ma, tutto sommato, le sembrava una persona a posto, una che se diceva una cosa, la faceva… soprattutto se quella cosa era menare le mani! -E’certo che dovremo stare attente a lei quando si metterà a menare colpi con quella mazza!- E, con tono gaio, la guerriera albina replicò: Non c’è problema Andrea! Da quanto ho capito Juliet e Crystal ti hanno già visto all’opera e, per quanto riguarda me, mi hai insegnato a starti lontana, no? Seayne non condivideva l’opinione, probabilmente scherzosa, di Juliet riguardo il conoscere le compagne però il fatto stesso di essere in gruppo con quella massa di muscoli e con quei due folletti era… bello! -Grande Stella del Nord! Concedi a tutte noi la tua protezione!- Fu la silenziosa preghiera che la Numero 11 elevò alla sua divinità patrona, mentre cercava di godersi quel clima di allegro cameratismo finchè fosse durato, ben cosciente che prima o poi le cose si sarebbero fatte serie… Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 0/35 I am the one, the only one! I am the god of kingdom come! Gimme the prize!
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21-01-2019, 09:57 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-01-2019 10:02 PM da Ophelia.)
Messaggio: #8
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RE: Scacco al Matto [Hotenshi - Nardo - Victoria - Ophelia]
Citazione:Narrato "In tal caso mi prodigherei per farti nuovamente da scudo", scherzò Crystal. Juliet si raddrizzò e scosse la testa lentamente, un sorriso sornione le illuminò il viso con un misto di orgoglio e (malcelato) mistero. "Starò più attenta a non farmi prendere in pieno, stavolta. Potrei... e dico potrei, avere un asso nella manica. Prima di congelarmi le chiappe al Nord ho passato qualche tempo dai nostri superiori, in biblioteca. E non a studiare..." Rafforzò quanto detto con un occhiolino. Quel che era successo con Achilles era stato un errore. In buona fede, Juliet aveva seguito ciecamente gli ordini di una compagna con un grado maggiore - dimenticando che, alla fin fine, erano tutte umane, quindi capaci di sbagliare i calcoli. L'errore di calcolo in questione le era quasi costato la vita, ma non sarebbe ricapitato. Non così. Avrebbe mentito se avesse affermato di non morire dalla voglia di utilizzare Berserker su un nemico, un vero nemico, senza freni. Tuttavia, la guerriera aveva ben presente che quell'abilità non fosse un giocattolo: aveva già sperimentato i possibili pericoli che poteva comportare. Il suo era semplicemente orgoglio, per aver pensato ad un'abilità adatta a lei e per esser riuscita ad ottenerla, con tutte le difficoltà che aveva affrontato per raggiungere il suo scopo. Era stato un bel modo per riprendersi dalla botta all'autostima che era stata la missione precedente. "Dannazione, Juliet. Ho una mossa fatta apposta, ma spero davvero che non c'è un altro nano di merda. Sono già nervosa abbastanza per tutto quest'aspettare." Juliet si sedette a terra in un gesto plateale, incrociando le lunghe gambe. Se dovevano attendere, era meglio mettersi comoda. "Chissà, magari l'ironia della sorte ci accontenterà con un risvegliato gigantesco, con una mazza il triplo della tua, E anche un nano di merda superveloce" - fece una pausa e puntò un dito verso la grossa compagna - "...E nel caso in cui tu stia pensando di buttarmi dalla più vicina scogliera, sappi che adesso sono ufficialmente una dura anch'io. Ho quasi messo in difficoltà la numero 4 in arena. Oh sì, questa bambina è cresciuta, e non le fai più paura" Il tono teatrale e l'espressione finto-tosta rendevano ancora più evidente che stesse scherzando. Anche se a dirla tutta, Juliet usava l'ironia praticamente per tutto il tempo - forse escludendo le battaglie, e alle volte neanche quelle. Era il suo modo di vivere, gran parte del suo essere, e non sarebbe mai cambiato. Citazione:Yoki utilizzato: 0% |
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22-01-2019, 01:49 AM
Messaggio: #9
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RE: Scacco al Matto [Hotenshi - Nardo - Victoria - Ophelia]
Legenda:
narrato parlato pensato parlato da altri -Starò più attenta a non farmi prendere in pieno, stavolta- povera Juliet, in fin dei conti non era nemmeno stata colpa sua, non era stata colpa di nessuno, in battaglia erano incidenti che capitavano e dovevano solo ringraziare che fosse finita bene. -Potrei... e dico potrei, avere un asso nella manica. Prima di congelarmi le chiappe al Nord ho passato qualche tempo dai nostri superiori, in biblioteca. E non a studiare...- -Oh, bene! Sono stata anch'io a Staph per affinare la mia tecnica, ora penso sia finalmente accettabile contro i Risvegliati- Tutte e quattro questa volta avevano a disposizione abilità o tecniche da sfruttare in combattimento, era sempre più convinta che avessero formato un gruppetto di livello alto, il che la preoccupava ed elettrizzava al contempo. L'ultima volta si era ritrovata coi polmoni collassati per un errore di "calcolo", questa volta non sarebbe stata tanto stupida, ma quanto ci sarebbe andata vicina? -Se ti riferisci alla caccia nella quale Andrea si è procurata quel palo, mi dispiace rovinarti la sorpresa ma la nostra Cifra Singola mi ha già raccontato tutto!- Sorrise mesta a Seayne :-Già, in effetti non è un'arma che passi tanto inosservata- tacque un attimo rimembrando i vari accadimenti :-Un Risvegliato maschio, incredibile, vero? E soleva avere rapporti sessuali con una prostituta, alquanto bizzarro- -Un sacco di tempo mentre aspettavo voialtre. Non c'era molto altro da fare, qui... e comunque, è una mazza. L'unica cosa che devi saper farci è sventolarla abbastanza forte- Andrea le riportò il sorriso e Crystal ridacchiò :-Intendevo dire se hai già spiaccicato qualche Yoma. Dev'essere proprio forte avere un'arma così!- E ridacchiò anche per la risposta di Juliet, dubitando che la compagna avesse mai avuto paura di Andrea, non era nel suo temperamento. Solo una volta l'aveva vista spaventata, ma dopotutto chi non lo era stato a Shaemoor? Lei era impallidita avvertendo lo schiacciante yoki di Matilda, riconoscendo di non avere alcuna possibilità, nemmeno in gruppo. Le sfuggì un lungo sospiro mentre si formava la consapevolezza della fortuna che avevano avuto quella volta. Tutto quello che aveva vissuto successivamente sarebbe non potuto mai accadere. Si passò una mano sul volto improvvisamente pallido. Quei pensieri l'avevano zittita. Citazione:Yoki utilizzato: 0% - Punti Limite: 0/30 «ciò che feci per sopravvivere uccise la mia anima»
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22-01-2019, 02:38 PM
Messaggio: #10
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RE: Scacco al Matto [Hotenshi - Nardo - Victoria - Ophelia]
Narrato/pensato
Parlato Ah, e così abbiamo tutte qualcosa che possiamo fare contro... be', qualsiasi cosa sarà il nostro avversario. Bene. Credo. Insomma, meglio avere roba speciale che no, giusto? Be', in ogni caso, io ho un tronco. Speciale o no, mi basterà. No, niente Yoma mentre venivo qui. Ho ancora qualche problema a prendere le distanze.... Rispondo a Crystal. Vero, ma lo dico anche così mi stanno VERAMENTE lontane mentre lo sventolo in giro. Se mi stanno a portata, cazzi loro, io le ho avvertite. Ora, magari pensate che quello che si doveva dire l'abbiamo detto e buona notte, ora si aspetta. Forse. Ma Juliet ha fatto un commento che uno non può fare davanti a me e aspettarsi che non faccio niente. Così vado da lei, senza mazza, con tutta calma... e poi voglio prenderla per la gola e sollevarla da terra. Tanto per vedere se se la fa sotto, o se davvero non ha più paura. Diciamo che... uh... sto facendo il mio lavoro di caposquadra? Citazione:Yoki utilizzato: 0% "La guerra è il tribunale del mondo: chi vince ha sempre ragione, chi perde ha sempre torto, perché lo spirito del mondo sta dalla parte del vincitore." (Hegel) |
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23-01-2019, 10:51 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-09-2019 09:50 PM da Nardo.)
Messaggio: #11
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RE: Scacco al Matto [Hotenshi - Nardo - Victoria - Ophelia]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] Il cambio d’espressione e, probabilmente, di umore di Crystal non sfuggì a Seayne la quale in passato non era stata estranea a quei repentini alti e bassi. -Oh! Che le succede adesso? Forse che qualche brutto ricordo legato a quella missione con Andrea le sia tornato in mente?- D’istinto, la guerriera albina protese le braccia in avanti, pronta ad abbracciare Crystal se quest’ultima l’avesse lasciata fare, come avrebbe fatto una sorella… e, in un certo senso, era così: Hey… Hey Crystal! Che ti succede? Per come ti conosco, non è da te deprimerti così prima di iniziare una missione e… neanche dopo, per quel che mi ricordo! Le disse in tono conciliante, nel tentativo di rincuorare la compagna o, almeno, di indurla a confidarsi, a tirare fuori qualunque cosa l’avesse turbata… cercando di rimanere fuori dal raggio d’azione della clava di Andrea. Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 0/35 I am the one, the only one! I am the god of kingdom come! Gimme the prize!
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24-01-2019, 11:43 PM
Messaggio: #12
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RE: Scacco al Matto [Hotenshi - Nardo - Victoria - Ophelia]
Citazione:Narrato Juliet notò l'improvviso cambio d'umore di Crystal. A guardarla meglio, le sembrava davvero pallida. Forse non stava bene? Fece per rialzarsi e dirle qualcosa, ma un altro movimento nel suo campo visivo le ricordò di aver appena (tecnicamente) sfottuto Andrea. A dire il vero sarebbe stato strano se Andrea non avesse reagito alla sua provocazione, quindi non poteva dire di non aspettarselo. La vide arrivare con calma, così rimase al suo posto e apprezzò il fatto che la compagna non avesse preso la mazza. Bene, un po' di dolore in meno. Juliet cercò - senza successo - di fare una faccia seria; tuttavia gli angoli della sua bocca lottavano per ricurvarsi in su, e le spalle cominciavano ad essere scosse da tremiti: quando l'enorme guerriera arrivò infine di fronte a lei, Juliet aveva abbandonato ogni pretesa di apparire seria. La numero 18 ridacchiava a bassa voce, incapace di trattenersi. Non era affatto nuova a questo tipo di scherzo: quando era una novizia aveva avuto un'amica più piccola, e le due giocavano sempre così. Una provocava, l'altra fingeva di arrabbiarsi, magari una delle due si prendeva una testata dall'altra, una ginocchiata nello stomaco, e finiva in amicizia. Ora però si ritrovava lei nella posizione di quella più "piccola". Forse Andrea avrebbe potuto farle davvero male, senza volerlo... ...Naaaah, erano tutte compagne. Juliet si fidava. Era tutto a posto. Sgranò leggermente gli occhi e si lasciò sfuggire un grido di sorpresa quando Andrea le prese il collo; tuttavia si fece prendere senza opporre resistenza, e soprattutto senza perdere il sorriso. Smise di ridere solo per non perdere subito aria, ondeggiando leggermente i piedi sospesi nel vuoto. Era una specie di prova di coraggio? Ci stava. L'avrebbe guardata negli occhi, divertita; e sentendosi particolarmente baldanzosa, per dare maggior enfasi a ciò che aveva detto, avrebbe portato una mano su quella di Andrea che le teneva il collo... e l'avrebbe chiusa in una stretta, come in un invito a stringere più forte. Citazione:Yoki utilizzato: 0% |
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01-02-2019, 01:07 PM
Messaggio: #13
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RE: Scacco al Matto [Hotenshi - Nardo - Victoria - Ophelia]
Legenda:
narrato parlato pensato parlato da altri Rimase un po' sorpresa dalla "risposta" di Andrea alla provocazione di Juliet, e le sarebbe tornato il buon umore, avrebbe sorriso, se Seayne non l'avesse spiazzata con un abbraccio. -Hey… Hey Crystal! Che ti succede? Per come ti conosco, non è da te deprimerti così prima di iniziare una missione e… neanche dopo, per quel che mi ricordo!- Dapprima paralizzata e dura come un tronco, pian piano si sciolse, aiutata dal tono carezzevole della compagna, e l'abbracciò a sua volta. Non amava per nulla esternare così la parte più sensibile di sé, poiché si sentiva vulnerabile, ma ciò, invece che irritarla, la imbarazzava. In fondo come poteva arrabbiarsi di fronte ad un gesto tanto affettuoso? Sapeva che, dopo la vergogna, e il disagio, ne avrebbe gioito, ma il momento arrossì un poco. -Wow... quanti abbracci ultimamente- disse racimolando ossigeno. Scosse appena la testa riordinando i pensieri :-Mi sono ricordata di quando abbiamo incontrato Matilda. Allora nessuna di noi era pronta per affrontarla e se lei avesse deciso di attaccarci... beh, non avremmo avuto possibilità! Sarebbe stato uno scempio, ora noi non saremmo qui, tutto quello che è venuto dopo non sarebbe accaduto se quel giorno fosse andata diversamente. E' questo che mi ha scossa, pensare di quanto realmente ci siamo andate vicine quel giorno, non ci sarebbe stato alcun se, alcun ma, saremmo morte senza poter muovere un dito- deglutì di nuovo pallida, dire quelle parole ad alta voce le faceva un effetto ancora maggiore :-Non saremmo arrivate ad oggi, oggi che possiamo invece affrontarla e vincere, anche senza una cifra singola- Si alzò un po' ciondolante e emise un lungo sospiro :-Ciò che mi fa impallidire, insomma, è che tutto quello che è successo dopo sarebbe potuto essere spazzato via da una semplice scelta diversa di Matilda. Eravamo impotenti- Fece un paio di passi avanti e indietro, poi rivolse un mezzo sorriso alle compagne :-Scusate per annoiarvi coi miei pensieri- Citazione:Yoki utilizzato: 0% - Punti Limite: 0/30 «ciò che feci per sopravvivere uccise la mia anima»
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02-02-2019, 04:07 PM
Messaggio: #14
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RE: Scacco al Matto [Hotenshi - Nardo - Victoria - Ophelia]
Narrato/pensato
Parlato Ridacchia pure, quella piccola peste, mentre io mi avvicino per strangolarla. Quando la afferro, per un momento mi dimentico che è una compagna e vedo solo Anna... quella stronzetta non la smetteva mai di ridermi in faccia, era tutta una smorfia e uno scherzo idiota... stringo forte senza nemmeno accorgermene, ma prima che le spezzo il collo mi ritrovo una mano sul polso, che stringe, come a chiedermi se è tutto qui. No che non è tutto qui... ne vuoi ancora? Ma aspetta. Non ci sto andando piano. Quell'imbecille di mia sorella non farebbe mai una cosa così stupida. Scuoto la testa e mi ritrovo a fissare Juliet, che ancora sorride. E brava cretina, sei fortunata che a me stanno simpatiche quelle un po' pazze. La lascio andare, senza metterla per terra con gentilezza o nessuna di quelle cazzate. Le forti comandano. Borbotto, ancora un po' confusa. Ho rischiato di ammazzarla, sul serio. Il suo stile mi piace, ma mi ha fatto passare un brutto momento stavolta. Le forti comandano. Ripeto a voce più alta, per farmi sentire anche dalle altre. Le deboli muoiono. Semplice. Potete avere paura, potete pensare di non avere speranze, potete anche scappare, non cambierà niente. Credo che Juliet c'è arrivata: se siete deboli, almeno morite combattendo. Finché ci sono io in giro, queste sono le regole. Noi siamo arrivate fin qui. Noi siamo forti. Ma se viene fuori che siamo deboli, combattiamo lo stesso. Perché sto facendo questo discorso? Forse perché credo che questa squadra lo capirà. Sono abbastanza sicura su Juliet, Crystal sembra averne bisogno e Seayne... non lo so, ma voglio mettere ben in chiaro come stanno le cose. Come combattere lo decidete voi. Ma se vedo una che scappa, la ammazzerò io stessa. Be', forse ci sono andata un po' dura. Sarà che ho ancora la faccia di Anna in testa, non lo so. Devo dire che è sempre stato così, in fondo. Ho solo detto chiaro e tondo quello che penso, tutto qui. E in fondo credo che non ce n'è neanche bisogno. Be', spero. Perché ho tutta l'intenzione di fare quello che ho detto, se è il caso. Ora però vorrei tanto sapere che cazzo dobbiamo fare. Ho pure fatto il mio discorsetto, se poi dobbiamo stare qui ancora un po' finisce che ve lo dimenticate. Citazione:Yoki utilizzato: 0% "La guerra è il tribunale del mondo: chi vince ha sempre ragione, chi perde ha sempre torto, perché lo spirito del mondo sta dalla parte del vincitore." (Hegel) |
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03-02-2019, 06:15 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-09-2019 09:51 PM da Nardo.)
Messaggio: #15
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RE: Scacco al Matto [Hotenshi - Nardo - Victoria - Ophelia]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] Seayne lasciò che Crystal ricambiasse l’abbraccio e tirasse fuori quello che l’aveva angustiata… -Evidentemente il ricordo di Matilda la turba ancora… però è riuscita ad andare avanti e diventare più forte, E brava Crystal!- Per quanto riguardava la guerriera albina, essa aveva archiviato l’incontro con quella forte dimenticata in un angolo remoto della sua mente. Forse un giorno avrebbe dovuto affrontarla o forse una delle due sarebbe morta prima di giungere a quello scontro. Era inutile rimuginarci su ma di questo la Numero 11 non ne fece parola con la Numero 16 anzi, alla chiosa del discorso della compagna, Seayne ribadì: Per quanto mi riguarda, non c’è nulla da perdonare Crystal. Avere dei momenti di sconforto è una cosa del tutto normale. Ma lascia che ti dica una cosa: siamo sopravvissute, siamo tutte qui e ora e… siamo vive! E questo è quello che conta. I “se” e i “ma” non fanno la storia perciò non lasciare che i dubbi del passato oscurino il tuo cuore. D’accordo, Crystal? Concluse Seayne con tono gentile, un leggero sorriso sulle labbra e gli occhi sereni, prima che Andrea richiamasse l’attenzione di tutte: Le forti comandano. Le deboli muoiono. Semplice. Potete avere paura, potete pensare di non avere speranze, potete anche scappare, non cambierà niente. Credo che Juliet c'è arrivata: se siete deboli, almeno morite combattendo. Finché ci sono io in giro, queste sono le regole. Noi siamo arrivate fin qui. Noi siamo forti. Ma se viene fuori che siamo deboli, combattiamo lo stesso. Con quella frase, la probabile Caposquadra di quel gruppetto aveva probabilmente espresso la sua opinione sull’argomento, certo il metodo era un po' rude però… -Il concetto mi sembra più o meno lo stesso che ho espresso io...- Come combattere lo decidete voi. Ma se vedo una che scappa, la ammazzerò io stessa. Ora però vorrei tanto sapere che cazzo dobbiamo fare. Ho pure fatto il mio discorsetto, se poi dobbiamo stare qui ancora un po' finisce che ve lo dimenticate. Ora, siccome Andrea aveva già combattuto assieme alle loro attuali compagne, la Numero 11 si sentì chiamata in causa. Tuttavia l’atteggiamento da spaccona di Andrea iniziava a divertire Seayne, la quale però si guardò bene dal farlo trasparire per non rischiare di incorrere nelle ire della Numero 8. Però la guerriera albina doveva ammettere che Andrea aveva combattuto contro di lei in Arena, ma mai in squadra assieme quindi, ostentando una maschera di finta serietà, rispose alla grossa compagna: Oh, non preoccuparti di questo Andrea. Nel bene o nel male, io non abbandono le compagne. E se non ti fidi, puoi chiedere a Juliet e Crystal: sono state in missione con me così come lo sono state con te! -E speriamo che qualcuno arrivi presto a dirci cosa fare. Andrea non mi sembra il tipo che porta pazienza a lungo.- Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 0/35 I am the one, the only one! I am the god of kingdom come! Gimme the prize!
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04-02-2019, 07:18 PM
Messaggio: #16
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RE: Scacco al Matto [Hotenshi - Nardo - Victoria - Ophelia]
Citazione:Narrato A Juliet cominciarono a ronzare le orecchie, e a sfocarsi la vista. Si sentiva leggera, pur non avendo appoggi sotto i piedi. Guardando Andrea, le sembrò di vederla un po' assente. Non aveva dubbi sul fatto che volendo, potesse romperle il collo in quel preciso momento; ma sapeva che non l'avrebbe fatto, da lì la sua tranquillità. Approfittò dell'occasione anche per darsi un veloce sguardo intorno, dato che si trovava più in alto dal suolo di quanto fosse abituata. Era abbastanza figo essere così alte, pensò Juliet, ma non ci avrebbe fatto a cambio. Questioni di praticità. Poi Andrea la lasciò andare all'improvviso, e la numero 18 non poté far altro che cadere a peso morto con un breve grido di sorpresa. La vista le si appannò completamente per qualche istante, e il flusso di sangue e ossigeno che riprendeva da un momento all'altro dopo esser stato interrotto la rese quasi euforica, tanto da alternare una risata strozzata a colpi di tosse. "Wow, facevi sul serio", esclamò Juliet appena tornò in sé, sorridendo e sistemandosi meglio in posizione seduta. Poi si piegò per fare gli ultimi colpi di tosse. "Quindi ce l'ho il titolo di 'tosta' adesso? Ho passato il test?" "Le forti comandano. - borbottò Andrea, per poi ripeterlo a voce alta. "Le deboli muoiono. Semplice. Potete avere paura, potete pensare di non avere speranze, potete anche scappare, non cambierà niente. Credo che Juliet c'è arrivata: se siete deboli, almeno morite combattendo." Juliet aggrottò le sopracciglia. "Ehi...", protestò. Darle della debole così non era molto carino. Che fine aveva fatto il cameratismo? "Finché ci sono io in giro, queste sono le regole. Noi siamo arrivate fin qui. Noi siamo forti. Ma se viene fuori che siamo deboli, combattiamo lo stesso." La numero 18 annuì, d'altra parte era d'accordo con quel sentimento. "Come combattere lo decidete voi. Ma se vedo una che scappa, la ammazzerò io stessa." ...Questo sentimento invece era meno condivisibile, ma era sicura che scherzasse. Non la faceva una con tendenze suicide. Beh, dopo i discorsetti motivazionali e le prove di coraggio, al gruppo non restava che aspettare. A Juliet non dava fastidio l'idea di restare lì ad accamparsi e arrostire le pigne insieme, ma temeva che di lì a poco l'impaziente leader avrebbe cominciato ad abbattere il villaggio più vicino a mani nude. Citazione:Yoki utilizzato: 0% |
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04-02-2019, 08:50 PM
Messaggio: #17
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RE: Scacco al Matto [Hotenshi - Nardo - Victoria - Ophelia]
Legenda:
narrato parlato pensato parlato da altri -Per quanto mi riguarda, non c’è nulla da perdonare Crystal. Avere dei momenti di sconforto è una cosa del tutto normale. Ma lascia che ti dica una cosa: siamo sopravvissute, siamo tutte qui e ora e… siamo vive! E questo è quello che conta. I “se” e i “ma” non fanno la storia perciò non lasciare che i dubbi del passato oscurino il tuo cuore. D’accordo, Crystal?- La risposta di Seayne la riscosse dalla situazione tra Andrea e Juliet, per un lungo attimo la caposquadra sembrava essersi incantata e per quell'attimo Crystal non era riuscita a distogliere gli occhi dalle due. -Ah, sì- si alzò dondolandosi avanti e indietro dalla punte ai talloni :-Ma per me è importante ciò che è avvenuto dopo, non sono stati semplici mesi di cacce- tacque un attimo chiudendo gli occhi e scuotendo la testa, li riaprì :-Assurdo, finora non ci avevo nemmeno mai pensato... grazie Seayne- -Le forti comandano- asserì Andrea ad un tratto, raccogliendo l'intera attenzione del gruppo :-Le deboli muoiono. Semplice. Potete avere paura, potete pensare di non avere speranze, potete anche scappare, non cambierà niente. Credo che Juliet c'è arrivata: se siete deboli, almeno morite combattendo. Finché ci sono io in giro, queste sono le regole. Noi siamo arrivate fin qui. Noi siamo forti. Ma se viene fuori che siamo deboli, combattiamo lo stesso. Come combattere lo decidete voi. Ma se vedo una che scappa, la ammazzerò io stessa- -Assolutamente- concordò altrettanto seria :-E non c'è nulla che mi farà tirare indietro- un sorrisetto rispuntò sul volto :-E poi non vorrei mai far scomodare te, comandante- E comunque non era troppo convinta di come vedeva Andrea la questione del scappare. A volte la ritirata era l'unica soluzione se non si voleva morire, certo se poi a uno non interessava, era liberissimo di rimetterci la pelle. Non approvava invece qualcuno che scappava se lo faceva per codardia, e lo approvava se chi era al comando era un idiota. Comunque, aveva la sensazione che la cosa non avrebbe dovuto preoccuparla per quella missione, erano un gruppo forte, tutte loro, e, forse, sarebbe stato il loro obiettivo a doversela dare a gambe preventivamente. -Ora però vorrei tanto sapere che cazzo dobbiamo fare. Ho pure fatto il mio discorsetto, se poi dobbiamo stare qui ancora un po' finisce che ve lo dimenticate- -In effetti è stato un discorso ispirante- Citazione:Yoki utilizzato: 0% - Punti Limite: 0/30 «ciò che feci per sopravvivere uccise la mia anima»
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07-02-2019, 06:53 PM
Messaggio: #18
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RE: Scacco al Matto [Hotenshi - Nardo - Victoria - Ophelia]
Un improvviso nitrire interrompe lo scambio di battute tra le guerriere, richiamando l'attenzione del gruppo su di un carro funebre che avanza verso di loro trainato da una quadriga di cavalli neri come la pece. Che cosa triste, dev'essere morto qualcuno. Strano però che non punti in direzione del villaggio... che il cocchiere abbia sbagliato strada? Ah no, fermi tutti. Non è un carro funebre quello (anche se ci assomiglia tantissimo), il lugubre catafalco in realtà non è altro che una carrozza dell'Organizzazione. Pare che finalmente il supervisore di questa missione abbia deciso di farsi vivo, per la gioia delle guerriere che cominciavano ad essere davvero stufe di aspettare.
La carrozza, guidata da un accolito incappucciato, si ferma ad una decina di metri dal gruppo, e dopo qualche secondo da essa discendono nell'ordine: l'inquietante uomo incappucciato, il Maestro Duncan. La Dama Nera, la Signora Semirhage. L'Atletico uomo in grigio, il Maestro Kelsier. Ed infine, una guerriera alta e bionda, truccata di nero, e provvista di un'armatura completamente nera anch'essa. Praticamente abbiamo la salma, la vedova, il becchino, e l'assistente del becchino. Strano però che ben tre maestri si siano presi la briga di venire fino a qui. Evidentemente la missione di oggi deve essere parecchio importante...
- Buongiorno, guerriere. Avete fatto buon viaggio, mi auguro... - Esordisce il Maestro Kelsier, sfoggiando un sorriso. - Vi starete chiedendo perché vi abbiamo convocate qui. E' presto detto. Di recente, dal vicino villaggio di Gassan, è pervenuta all'Organizzazione una richiesta di aiuto nella quale ci veniva richiesto di soccorrere un cacciatore... assediato, per così dire, da alcuni lupi mostruosi nella foresta. Sospettando che si trattasse di Chimere, abbiamo inviato un paio di guerriere, Luna e Angelica, ad indagare... - Spiega l'uomo in grigio. - Ah, se ve lo state chiedendo, "Chimera" è il nome che l'Organizzazione ha assegnato a creature mostruose che sembrano essere il risultato di un incrocio tra uno Yoma e un animale, e che hanno iniziato ad apparire sempre più di frequente negli ultimi tempi, causando diversi problemi. - Aggiunge subito dopo Kelsier. Onestamente, l'uomo in grigio non ricorda se le guerriere presenti abbiano o meno familiarità con le Chimere, perciò nel dubbio ha ritenuto opportuno dare una spiegazione.
- Sfortunatamente, quando le vostre compagne sono arrivate, il cacciatore era già morto... - Stavolta è la Signora Semirhage a parlare - ... ma ciò nonostante la missione si è rivelata un successo ben oltre le aspettative! Non solo infatti le vostre compagne sono riuscite ad eliminare le chimere responsabili, ma hanno anche rinvenuto una mappa disegnata dal cacciatore che ha permesso loro di individuare quello che riteniamo essere il luogo di provenienza di queste creature! - Spiega la Dama Nera, con una punta di eccitazione nella voce.
- A questo punto avrete intuito perché vi abbiamo fatte venire qui. - Ora è il tenebroso Maestro Duncan a prendere la parola. - Chiunque si diverta a creare queste Chimere è un nostro nemico, e ora noi sappiamo dove si nasconde. L'Organizzazione non intende consentire a costui di continuare ad operare con impunità, perciò sarà compito vostro porre fine ai suoi piani. La vostra missione è chiara: dovrete assaltare la base nemica e assumerne il controllo, possibilmente catturando chi la dirige. - Spiega l'incappucciato, con il suo solito tono di voce freddo e tagliente. - Sasha verrà con voi. Ha memorizzato la mappa con le indicazioni per raggiungere l'obbiettivo e ha tutte le informazioni attualmente in nostro possesso riguardo al nemico, perciò potete fare affidamento su di lei come guida e come supporto tattico. - Aggiunge l'uomo in nero, indicando la guerriera che è arrivata insieme a loro.
Quindi Duncan fa una breve pausa, prima di concludere dicendo: - Andrea, in quanto guerriera di rango più alto, sarai tu a comandare la squadra. Noi attenderemo notizie della vostra vittoria nel villaggio di Gassan. - Afferma l'uomo in nero, che a quanto pare non prende nemmeno in considerazione l'ipotesi di un vostro fallimento. Una cosa, questa, da tenere a mente. A quel punto, Duncan si volta e risale sulla carrozza, subito seguito anche da Kelsier e da Semirhage. Una volta che i maestri sono a bordo, l'accolito/cocchiere fa schioccare la frusta, e la carrozza si rimette in moto, allontanandosi verso la direzione del villaggio...
Turnazione:
- Sasha
- Andrea
- Seayne
- Juliet
- Crystal
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07-02-2019, 07:13 PM
Messaggio: #19
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RE: Scacco al Matto [Hotenshi - Nardo - Victoria - Ophelia]
Ascolta in silenzio mentre i maestri spiegano la situazione alle altre guerriere presenti, dopodiché scatta sull'attenti in segno di saluto quando i superiori si allontanano a bordo della carrozza. Quindi, prende la parola rivolgendosi alle altre : - Io sono Sasha l'Inevitabile. Un tempo ero la numero 7 dell'Organizzazione, ma ora sono stata assegnata ad una squadra speciale. Come avete sentito, vi farò da guida e vi fornirò il supporto di cui avrete bisogno per questa missione. - Esordisce Sasha, menzionando il suo nome, il suo titolo, e la sua precedente posizione in graduatoria. Particolare, quest'ultimo, assolutamente non rilevante per la missione odierna, ma che il suo orgoglio di guerriera le aveva imposto di non trascurare. Una parte di lei si era sentita mortificata quando le avevano detto che non avrebbe più fatto parte della graduatoria, sarebbe stata una menzogna affermare il contrario. Sasha però era un soldato che aveva giurato fedeltà all'Organizzazione, e aveva dunque obbedito all'ordine senza fiatare. Tuttavia, ci teneva a far sapere alle altre guerriere che, in altre circostanze, sarebbe spettato a lei il comando di quella missione. - Ci sono domande? - Chiese, spostando lo sguardo a turno su ciascuna delle altre guerriere, ma soffermandosi in modo particolare su Andrea. Dopotutto, il Maestro Duncan aveva affidato a lei il ruolo di caposquadra, e Sasha era curiosa di scoprire se l'energumena si sarebbe rivelata all'altezza.
Citazione:Stato Fisico: Illesa. |
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08-02-2019, 03:59 PM
Messaggio: #20
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RE: Scacco al Matto [Hotenshi - Nardo - Victoria - Ophelia]
Narrato/pensato
Parlato Ti chiamerò "tosta" se uscirai viva da questa missione... qualsiasi cosa sia. Rispondo a Juliet: a parte quello, sembra che avevo ragione, tutte sono abbastanza d'accordo con quello che ho detto. Bene, un problema in meno. Non ho certo voglia di stare a rincorrere un branco di deficienti codarde che scappano al primo segno di pericolo. E le buone notizie arrivano una dietro l'altra: un carro tutto nero si ferma vicino a noi, e ne scende un intero stormo di Uomini in Nero. Be', due uomini e due donne. Mantello, Semirhage, uno che non mi ricordo e una guerriera. Ce ne sono CINQUE di noi? E perché questa qua è l'unica che s'è beccata un passaggio? Non che me ne freghi veramente qualcosa di starmene seduta per giorni insieme a una compagnia del genere, ma che cazzo. Un po' mi viene da guardarla male. Però la sua armatura è nera come la mia, e un po' mi piace. Non so cosa pensare. Bah. Guarderò Mantello, così sono sicura che posso fare la faccia incazzata. E non devo neanche fare lo sforzo di far finta, perché con tutte le parole che dicono divento un po' nervosetta. Porca puttana, ma spiegare le cose semplici non siete proprio capaci, eh? Aspetta che ci provo io. C'è una base nemica. Andiamo lì, spacchiamo tutto e se possibile facciamo prigionieri. Ci tengo a sottolineare - così si dice, no? - quel "se possibile". A me non me ne frega un accidente se li ammazziamo tutti... ma aspetta. Ha parlato di... animali-Yoma, ma non di Yoma-Yoma. Quegli idioti in nero se ne sono già andati, ci hanno lasciato con l'altra guerriera che si vanta di essere la numero sette. Anzi, era la numero sette, adesso no chissà perché. Non che me ne freghi qualcosa. Sì che ho domande. Hanno parlato un sacco ma detto poco. Com'è fatto 'sto posto? Cosa dobbiamo ammazzare? Ci sono umani dentro? Possiamo far secchi pure quelli? E tu, che sai fare? A parte la mappa vivente, insomma. Se "eri" la numero sette, saprai anche combattere, no? Eh, che è, sono diventata furba io o si sono rimbecilliti ancora di più loro? Bo. Vedrò se le altre hanno ancora qualcosa da chiedere, ma le cose importanti credo che le ho chieste. Citazione:Yoki utilizzato: 0% "La guerra è il tribunale del mondo: chi vince ha sempre ragione, chi perde ha sempre torto, perché lo spirito del mondo sta dalla parte del vincitore." (Hegel) |
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