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QUEST Sparizioni [Giorix]
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07-06-2017, 09:24 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 07-06-2017 09:43 PM da Rael la Incatenata.)
Messaggio: #3
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RE: Sparizioni [Giorix]
[Pensato] [Parlato] [Parlato da altri]
Da quando era arrivata in quello strano luogo di sabbia, ferro e, soprattutto, pietra, la vita per Rael s’era fatta decisamente più difficile. La ragazza comprendeva in fondo al suo cuore che i giorni spensierati erano finiti con la morte di suo padre ma, per quanto le cose potevano essere dure, lei aveva promesso al suo genitore che sarebbe stata forte e intendeva dimostrarlo a tutti: alla donna dal lungo vestito nero che l’aveva accolta con gentilezza, al vecchio cieco, all’uomo senza volto, all’uomo con la spada, a quello con i pezzi di vetro sul naso e il cappello strano, a quello col mantello vivo e al dottore. Le avevano dato uno strano vestito bianco: pantaloni e maglia, uguale a quelli che indossavano tutte le ragazze come lei ma avevano cercato di toglierle le catene. Lei si era opposta con tutte le sue forze con così tanta energia che, alla fine, grazie all’intervento della donna nera e del dottore, avevano deciso di lasciargliele tenere. Le catene erano sue e di nessun’altro! Da quel momento, ogni giorno, aveva dovuto… com’era quella parola? Ah, ecco, allenarsi con altre come lei, la maggior parte più piccole e deboli di lei anzi, forse era più giusto dire che aveva dovuto lottare, con le mani, con le catene e altro, per poi finire con quelle grandi spade simili a quelle che avevano Crystal, Luna e Abigail quando erano venute a prenderla. Ovviamente, c’erano state anche delle ragazze più forti di lei, ma Rael non era preoccupata: ogni volta che si confrontava con loro, ogni volta che poteva, lei le osservava, le studiava e cercava di capire i loro punti forti e, soprattutto, i loro punti deboli, così com’era accaduto con quelle tre sciocche che avevano pensato di poterla sottomettere… due di loro avevano avuto modo di pentirsene, la terza neanche quello. Da allora, anche se non aveva cominciato lei, l’avevano sempre tenuta d’occhio per evitare che la cosa si ripetesse finché, quella mattina, la donna vestita di nero l’aveva fatta chiamare, per poi dirle: Rael. L’uomo con la spada ha bisogno di te. Vai da lui e fa quello che ti dirà e… ricordati di chiamarlo “signore”. Hai capito? Come da sua abitudine, Rael rispose solo con un cenno d’assenso della testa e si avviò in direzione dell’alloggio dell’uomo con la spada. In quei primi giorni a Staph aveva anche capito che, se voleva sopravvivere, oltre a diventare forte doveva anche ubbidire. I suoi piedi nudi non facevano alcun suono contro il pavimento in pietra della fortezza, a differenza delle sue catene le quali, trascinate sul lastricato in pietra, producevano un rumore stridulo mentre percorreva il corridoio che portava all’alloggio dell’uomo vestito di nero. Quando vi giunse, aprì lentamente la porta e azzardò un’occhiata all’interno. Rael vide una stanza semplice e quasi completamente spoglia, con l’eccezione di alcune bottiglie vuote per terra, dell’uomo con la spada e di una ragazza con lo spadone e tanti pezzi di metallo indosso, disposti in maniera strana, che Rael guardò con attenzione Non è una delle amiche… Pensò delusa la ragazza, entrando nella stanza facendo attenzione a non inciampare nelle bottiglie e trascinandosi dietro la coppia di lunghe catene assicurate ai suoi polsi e caviglie, prima di rivolgersi direttamente all’uomo: Eccomi… Disse semplicemente ma poi, ricordandosi all’ultimo momento del suggerimento della donna nera, Rael si affrettò ad aggiungere: Signore… Citazione:Yoki Utilizzato: 0% |
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