TRAMA - L'Attacco delle Dimenticate

[Narratore]

Staph, primo mattino. La tetra fortezza dell'Organizzazione sembra ancora più cupa del solito, oggi che una spessa coltre di nubi oscura i cieli dell'est. Nella Sala del Consiglio, cuore di Staph, è stata appena convocata una riunione. La porte nere si aprono con un cigolio sinistro per consentire l'accesso alla stanza immersa nella penombra agli uomini in nero che arrivano alla spicciolata, ciascuno domandandosi che cosa ci potrà mai essere di così urgente da averli distolti dalle loro abituali faccende. Uno di loro conosce la risposta. E' Duncan, il tenebroso incappucciato che ha richiesto questo incontro. Che cosa avrà mai da dire di così importante? 

[L'Anziano]

Arriva per ultimo facendo il suo ingresso da una porticina laterale, e con incedere lento si dirige verso il più centrale dei troni di pietra situati all'estremità della grande sala. Una volta accomodatosi sul suo scranno, L'Anziano, suprema guida di Staph, dapprima osserva uno ad uno i partecipanti alla riunione, dopodiché rivolge la sua attenzione all'individuo incappucciato in piedi accanto ad una delle colonne. Con un cenno della mano lo invita a farsi avanti, e quando quest'ultimo prende posizione al centro della sala, l'Anziano infine gli da la parola. - Allora, Duncan. Hai chiesto di parlare dinanzi a questo consiglio dicendo di avere delle notizie importanti da comunicarci. Procedi dunque, ti ascoltiamo. - E a quel punto resta in attesa, come tutti gli altri. 

[Duncan]

Appena l'anziano gli da la parola, l'uomo in nero inizia subito il suo racconto partendo dal principio, dall'evento che aveva dato origine all'intera faccenda. - Alcuni mesi fa ho inviato una squadra di tre guerriere al comando dalla numero 14, Angela, in un villaggio di Toulouse chiamato Omen, per una missione di routine che prevedeva lo sterminio di alcuni Yoma. - spiega Duncan ai colleghi riuniti - Tuttavia, una volta arrivate a destinazione le nostre guerriere hanno trovato gli Yoma già cadaveri, eliminati da una coppia di guerriere sconosciute. Le guerriere in questione erano equipaggiate esattamente come le nostre, le loro uniformi e armature erano quelle standard date in dotazione dall'Organizzazione. - L'Uomo in nero fa una breve pausa, poi prosegue - La numero 14 ha riferito di aver tentato invano di comunicare con le sconosciute, e di aver successivamente ingaggiato battaglia con loro, eliminandole entrambe. - Duncan fa un'altra breve pausa, prima di concludere dicendo: - Tuttavia, le due guerriere sconosciute si sono a quel punto risvegliate entrambe, nonostante fossero già state uccise, costringendo Angela e la sua squadra ad una nuova battaglia alla quale la sola Angela è sopravvissuta. - A quel punto l'uomo in nero tace, per il momento non aggiunge altro malgrado abbia molte altre cose da dire. Prima di continuare il suo racconto però vuole osservare la reazione dei colleghi a quanto ha detto finora. Anche se in realtà non fatica ad immaginare quale possa essere...

[Ufizu]

Il vecchio Ufizu conosce bene la strada per la Sala del Consiglio, e perciò si presenta da solo, affidandosi a nient'altro che il suo bastone per orientarsi nell'ampia stanza che fa da luogo di riunione per gli Uomini in Nero. E' uno degli ultimi ad arrivare, poco prima dell'Anziano in persona. Con dignità si appoggia al suo bastone e attende che Duncan, colui che ha richiesto l'incontro d'urgenza, faccia sapere le sue ragioni. E' proprio a lui che si rivolge l'Anziano, e il suo pare un rapporto riguardo un paio di ribelli eliminate poco tempo prima... nulla di eccezionale, insomma. Finché non giunge alla parte in cui le due si sono Risvegliate. Dopo essere state uccise. Una ruga si forma sul volto del vecchio, che batte autoritariamente il bastone a terra.

Duncan! Lavoro al tuo fianco da diversi anni e riconosco la tua esperienza, ma ciò che dici pare tratto da un libro di favole per fanciulli! Cadaveri che si Risvegliano e uccidono le nostre guerriere? Follia! Mai nella mia lunga carriera ho udito una simile ridicolaggine. Sei certo che questa Angela non abbia semplicemente mentito per mascherare un suo fallimento? Parrebbe la spiegazione più logica. Mi stupisco che non l'abbia pensato anche tu, prima di convocare un concilio per discutere una simile frivolezza. Che sia castigata per le sue menzogne e mandata a svolgere una missione punitiva. 

Detto questo, Ufizu tace, attendendo le reazioni degli altri colleghi e soprattutto la replica di Duncan. Per il momento è combattuto tra la delusione datagli da un fido collaboratore e l'irritazione per essere stato chiamato per una tale sciocchezza.

[Hughes]

Era uno dei rari momenti di sobrietà di quell'uomo da diverso tempo, se per adempiere al suo lavoro Hughes avrebbe dovuto vivere in un doloroso presente e non in una estasi alcolica, così sarebbe stato.
Dopotutto era raro che gli Uomini in Nero si chiudessero uniti in Consiglio se non per questioni cruciali, in più era necessario che la sua presenza non fosse ininfluente: dopotutto lui era giunto là con uno scopo.
Guardandosi intorno stabilì subito un contatto visivo con gli altri membri del Consiglio, scrutando l'anima dei presenti attraverso i loro occhi. 
Tranne di Duncan, ovviamente, quel cappuccio vuoto.
Era stato proprio lui a chiedere che quel consiglio fosse riunito e di certo, non perse tempo a spiegare la fonte delle sue preoccupazioni. 
Per quanto Hughes cercasse di restare composto sulla sua sedia non poté non farsi sfuggire qualche smorfia e qualche risata per l'assurdità delle cose che stava sentendo; prima di lui fu il vecchio saggio Ufizu ad intervenire che sicuramente oltre una folta barba, portava con sé una certa solennità.
DEVO appoggiare il parere di Ufizu ma al tempo stesso NON POSSO, sono tormentato! Ah, che tragedia. Che dolore!
Insomma, Duncan, il tuo racconto rasenta la follia pura e questa... Questa numero 14 potrebbe aver mentito per nascondere qualcosa di queste Guerriere sconosciute, forse delle luride traditrici, o semplicemente giustificare il suo fallimento come caposquadra!
Non sarebbe certo la prima volta che sento qualcosa del genere. 
Eppure mi viene difficile credere che tu non abbia verificato di persona le fonti delle tue notizie, non mi pari uno sprovveduto e sembri oltremodo certo di quel che ci stai raccontando. 
Sono sinceramente indeciso se fidarmi del tuo giudizio o temere che la tua convinzione sia data da qualche forma di convincimento estraneo, per caso hai seguito la mia impronta?
Ironizzò, riferendosi chiaramente all'abuso di alcool. 
Per quanto scettico, doveva ammettere che in parte era pronto a sentire tutto ciò che Duncan aveva da dire.

[Semirhage]

La convocazione della riunione del consiglio di prima mattina colse Semirhage di sorpresa, ma non impreparata: prima o poi sarebbe successo, lo sapeva ed era pronta.
Giusto il tempo di darsi un po’ di trucco, prendere uno scialle per coprirsi le spalle e si diresse a passi cadenzati verso la sala del consiglio, trovandola già aperta, anche se non c’era ancora nessuno dei “colleghi” né, tantomeno l’Anziano.
La donna decise di mantenere un profilo basso: era l’ultima arrivata e lo sapeva, perciò scelse per sé uno scranno in posizione defilata, in modo tale da non offendere nessuno e attese. Non passò molto tempo che gli altri supervisori e l’Anziano arrivarono e la riunione ebbe inizio: essendo stata convocata dal misterioso Duncan, toccò a lui illustrare il motivo di quell’incontro.
Quello che riferì suonava assurdo: la guerriera Numero 14, Angela, aveva incontrato due guerriere sconosciute che non avevano risposto ai suoi tentativi di comunicare, per poi ingaggiare battaglia con loro… come se non bastasse, dopo averle uccise, queste ultime si sarebbero addirittura risvegliate, sterminando le compagne della guerriera, prima che questa riuscisse a eliminarle!
Semirhage ascoltò le parole incredule e le critiche più o meno velate che prima il venerando Ufizu e poi il comandante Hughes sollevarono per primi, mettendo in dubbio l’operato stesso della Numero 14 però…

Compagno Duncan. Capita a volte che delle guerriere, soprattutto se inesperte, quando ferite molto gravemente perdano completamente il controllo del proprio yoki e si risveglino! Vi chiedo: è possibile che sia accaduto questo? Che la Numero 14 abbia inflitto alle sue avversarie delle ferite da lei ritenute, forse a ragione, mortali, ma che in realtà non lo erano o meglio, non erano tali da causare una morte immediata?

Non le importava di sembrare stupida, lei voleva sapere!

[Kelsier]

Rimase in silenzio, nascosto agli occhi dei suoi colleghi, ascoltando. L'Anziano sapeva lui fosse lì, ma i suoi colleghi invece ignoravano la sua presenza, forse per la sua lunga assenza alle loro riunioni. Tuttavia, stavolta Duncan disse qualcosa che portò Kelsier a prendere la decisione di intervenire.

Apparve all'improvviso, come vomitato dalle ombre più recondite della stanza, con quel suo strano mantello svolazzante. Attese per qualche istante che i suoi colleghi si rendessero conto della sua presenza, poi cominciò a parlare, in tono calmo.

Colleghi, colleghi. Tempo fa vi portai una notizia parimente strana e quasi incredibile, perlomeno da voialtri... E reagiste allo stesso modo. Stanno succedendo cose molto strane, al momento inspiegabili, che necessitano i giusti approfondimenti e preoccupazioni.

Fece una piccola pausa, inchinandosi leggermente verso l'Anziano.

Questo, per evitare problemi che potrebbero palesarsi, eliminandoli sul nascere. Quindi si voltò verso Ufizu, seppur sapendo che non l'avrebbe notato direi di attendere a punire la numero 14, Angela, che potrebbe non aver mentito e anzi, potrebbe aver scoperto qualcosa di utile. Ne convenite?

Non lo avrebbe dato a vedere, nonostante fosse risaputo, ma non sopportava che una guerriera, specie una con potenziale, venisse punita per ipotesi. Le guerriere non erano oggetti.

[Duncan]

Duncan incassa il rimprovero di Ufizu, lo scherno di Hughes, e i dubbi di Semirhage senza fare una piega. Immaginava che avrebbero reagito a quel modo, e non li biasima certo per il loro più che comprensibile scetticismo di fronte a quella che deve sicuramente sembrare una storia assurda (e pensare che è appena all'inizio). Del resto lui per primo, da persona razionale qual è, non aveva voluto credere ai fatti di Omen quando ne era inizialmente venuto a conoscenza, dunque poteva forse sorprendersi se non ci credevano nemmeno gli altri? Certo che no. Tra tutti i presenti soltanto il giovane Kelsier sembra spezzare una lancia in suo favore, probabilmente perché memore di essersi trovato egli stesso nella medesima situazione, in occasione della precedente riunione del consiglio. 

Comunque l'uomo in nero ha ancora molto altro da dire, perciò decide di proseguire nel suo racconto dopo aver risposto ad alcune delle obiezioni dei suoi colleghi. - Angela riferì che una delle due guerriere fu trafitta al cuore, mentre l'altra fu tagliata in due all'altezza dell'addome. Entrambe crollarono a terra senza dare più segni di vita e senza più emanare alcuna traccia di yoki dai loro corpi straziati, e questo la portò a concludere che fossero morte senza ombra di dubbio. Eppure, diversi secondi più tardi le due guerriere si risvegliarono senza una spiegazione apparente. Questo è ciò che disse Angela, e le testimonianze oculari di diversi abitanti del villaggio che assisterono alla scena raccolte in seguito dai nostri agenti confermavano la sua versione. - spiega Duncan, rispondendo alle domande di Semirhage. - Naturalmente, sono il primo a ritenere che le testimonianze di un gruppo di villici terrorizzati non siano il massimo dell'attendibilità, specie quando parlano di avvenimenti che sembrano sfidare la logica. Ecco perché non ho fatto rapporto sulla faccenda all'epoca in cui si sono svolti i fatti. Prima di portare il caso all'attenzione del consiglio, intendevo vederci chiaro. - Aggiunge, rivolto ad Ufizu e Hughes che lo hanno accusato di aver preso per buona una storia priva di fondamento senza prendersi la briga di verificarla. 

- Ed è quello che ho fatto. Ho avviato una indagine riservata che ha dato i suoi frutti. Negli ultimi mesi, grazie alle informazioni raccolte su mio ordine da diversi nostri agenti sparsi sul territorio, ho scoperto che le due guerriere affrontate dalla squadra di Angela ad Omen non erano sole. Diverse guerriere sconosciute sono state avvistate a più riprese in varie zone di un'ampia area al confine tra le terre centrali e quelle del sud. Sembra che svolgano missioni di sterminio Yoma dietro compenso, agli ordini di qualcuno. Solo che quel qualcuno non siamo noi. - Spiega Duncan, aggiungendo un particolare che sicuramente attirerà l'attenzione dei colleghi. Ma non ha certo finito di parlare, oh no. - Due settimane fa ho ricevuto un rapporto urgente che indicava il villaggio di Shaemoor, nelle terre del sud, come prossimo probabile obbiettivo di queste guerriere sconosciute. Di conseguenza, ho immediatamente radunato tutte le guerriere che ho potuto mobilitare con così poco preavviso e mi sono recato personalmente con loro sul posto per verificare la situazione. E oggi sono qui per darvi la conferma che è tutto vero. A Shaemoor la mia squadra ha affrontato cinque di queste guerriere sconosciute, eliminandole tutte. Tre di esse si sono risvegliate dopo essere state uccise, ho assistito alla scena con i miei occhi. Due di loro invece non lo hanno fatto per ragioni ancora da confermare. I loro resti sono stati recuperati e affidati a Sicket per essere esaminati. - Dice l'uomo in nero, che a quel punto fa un'altra pausa per osservare quale reazione avranno stavolta i suoi colleghi di fronte alle nuove notizie. 

[Ufizu]

A vari livelli la reazione dei presenti è comunque tesa allo scetticismo: solo Kelsier si porta parzialmente in favore di Duncan, ma non troppo. Il vecchio quindi attende la replica del suo collega, interessato a sapere come si difenderà. Per prima cosa, fuga i dubbi di rapporto menzognero: per quanto da villici disperati, la versione di Angela è stata confermata, e le due guerriere erano quasi sicuramente morte. Prima del Risveglio, si intende. La fronte di Ufizu si riempie di rughe all'aggiunta successiva: a quanto pare questo era solo l'inizio per Duncan. Appoggiato il bastone a una sedia, il vecchio prende posto, lisciandosi la barba in riflessione, mentre ascolta il resto. Duncan parla di guerriere sconosciute, che lavorano per un mandante ancor più ignoto, e sono in grado di Risvliarsi anche se uccise in combattimento. E quel che è peggio, non sono storie inventate da una misera guerriera fallita, ma informazioni raccolte con cura e confermate dallo stesso Uomo in Nero... il che ne garantisce la veridicità con - quasi - assoluta certezza. Ufizu si trova in una posizione scomoda: per quanto assurdo sia ciò che dice il suo collega, ormai contraddirlo significherebbe rischiare di essere additato come il vecchio tradizionalista che non accetta simili evenienze come possibili. No... con il lavoro che svolgono, tutto è possibile. Soprattutto quando gli esperimenti sugli Yoma sono ancora a uno stadio... embrionale, quasi. Con un lungo sospiro, Ufizu prende nuovamente la parola.
Fatico ancora a crederti, Duncan, tuttavia devo ammettere che la tua testimonianza diretta vale ben più di quella di una guerriera. Diciamo che ti credo: questo pone numerose nuove questioni. Chi controlla queste guerriere? Da dove vengono? Come possono Risvegliarsi da morte? Perché sono apparse ora come - perdonate - alternativa ai nostri metodi? 
Il vecchio scuote la testa.
Troppe domande a cui non trovo risposta. Forse vuoi dirci che hai lasciato ancora qualcosa non detto? Ci hai già nascosto abbastanza, Duncan. Se quel che dici è vero, il problema è indubbiamente serio e va risolto quanto prima. Ogni informazione è essenziale.
Gli occhi di Ufizu sono coperti da una benda, eppure Duncan potrebbe quasi sentirseli addosso... il vecchio è chiaramente ancora scettico, ma inizia a preoccuparsi di cosa veramente può comportare il racconto del collega, ammesso che sia vero.

[Hughes]

Che brutta storia...

Disse, grattandosi il mento e guardando il soffitto in modo trasognante come per ottenere in un unico pensiero il segreto della vita; il suo in fondo era solo un piccolo cervello malato, non era un filosofo né un poeta ma solo un soldato, per cui il tentativo ovviamente andò a vuoto.

Ma ebbe comunque di che pensare ma non disse niente subito, preferiva girarci attorno.

Se hai svolto in quel modo le tue ricerche e sei talmente certo di quel che dici... Tanto da convocare il Consiglio... Beh, allora non vedo perché non dovrei crederti, che diamine!

In effetti, l'unica qualità della personalità di Duncan era il fatto che era una persona meticolosa; al suo pari, Hughes, poteva annotarvi solamente il fatto che fosse anche una persona molto noiosa ma di certo non un bugiardo. 

Da come ne parli... Sembrano Guerriere ribelli, con qualche difetto. Qualche scarto forse? Di errori ne abbiamo fatti tanti...

Ma c'è una cosa che non capisco: che io sappia non abbiamo mai svelato come mantenere una rete di contatti così fitta da procurarci dei lavori a nessuna Guerriera, allora come arrivano a sapere prima di NOI che un villaggio è stato colpito?

Si sedette cercando una posizione più minacciosa; indicò i posti dei colleghi mancanti sperando di creare un po' di scompiglio; che diavolo, Duncan era l'unico che ci stava mettendo un po' di pepe.

Alcuni di noi col tempo se ne sono andati senza far nomi. O forse... Qui, qualcuno di noi, sa qualcosa? 

In effetti, chi poteva essere: lo stesso Duncan, la donna in nero, il poeta?

Hmm...

[Semirhage]

Semirhage trasalì alle parole del Generale Hughes.

Alcuni di noi se ne sono… andati dici? Perdonate compagni, ma ne vengo a conoscenza solo ora! A questo punto mi chiedo e vi chiedo: secondo voi qualcuno di loro possedeva l’audacia e le conoscenze per tentare di creare queste… diciamo false guerriere? Da quello che afferma il compagno Duncan si direbbe che qualcuno abbia tentato di ricreare in proprio il processo per la generazione delle guerriere, ma con degli esiti… imprevisti! E non credo che, a parte i nostri esperti, gli abitanti di quest’isola abbiano le conoscenze necessarie, meno che meno le capacità che hanno i nostri fabbri di creare le loro spade.

La discussione stava prendendo una piega imprevista e… seccante! Semirhage si innervosiva al solo pensiero che qualcuno, a parte i suoi compagni in generale – e lei in particolare – potesse alla fine scoprire il segreto per creare la guerriera perfetta.
Ma per il momento la donna in nero si trattenne e aspettò con calma di vedere come evolveva la discussione…

[Hayez]

Hayez era stato silenzioso per tutta la durata del dibattito fino ad allora, lasciando che gli altri si precipitassero nelle loro conclusioni. Non che li ritenesse sciocchi o avventati: era solo che aveva percepito una nota d'esitazione in Duncan.
E ora che aveva vuotato il sacco sapeva per certo che aveva fatto bene a non intervenire. Come si soleva dire, meglio tacere e passare per sciocco piuttosto che parlare e confermarlo.
Beh, era ora di confermarlo, ormai.

A me questa faccenda puzza di scienziato pazzo.

Fece una smorfia per sottolineare la cosa, oltre che per ricevere attenzione tramite la studiata teatralità.

Il problema è che abbiamo fin troppi colleghi candidabili: è da anni che do la caccia a Tussauds, quel folle con la fissa delle Guerriere-bambole. Ma i nomi potrebbero fioccare: Araldus, Aigor... Sono davvero tornati in Continente? E gli altri succedutisi in tutti questi anni?

La cosa non gli piaceva: significava che l'Organizzazione non era impermeabile quanto sperato.

Io credo che si dovrà lavorare su due fronti: innanzitutto, distruggere questa loro organizzazione. Credo che la priorità sia di catturare viva una di queste pseudo-Guerriere e farla... cantare. Inoltre, se Sicket riuscirà ad isolare il motivo del Risveglio post mortem, si potrebbe pensare di applicarlo pure noi... Non sarebbe un'idea malvagia, no?

[Sicket]

Kekekekeke....
La risata di Sicket rimbomba nella Sala del Consiglio, amplificata e ripetuta decine di volte dalle pareti di pietra. Pare che si sia materializzato sulla porta alle parole "scienziato pazzo" pronunciate da Hayez, quasi che fossero un rituale per evocarlo. Con un gesto nervoso si sistema gli occhiali sul naso, salvo poi inclinare la testa e farli scivolare nuovamente in basso.
Prometto che questa volta... huehehe... non è opera mia. Anche se... onestamente mi piacerebbe che lo fosse. Kekekeke.
Replica il dottore alla velata accusa del collega, procedendo all'interno a grandi passi, il camice strappato che gli sventola alle spalle. Improvvisamente, chiude le distanze con un balzo, avvinghiandosi alla sedia di Hayez.
Fantastica idea, carissimo! Huehehe... avere un esemplare vivo sarebbe... eccitante. Kekeke.
A questo punto il suo sguardo vaga per la stanza finché non cade su Duncan. Sistemandosi di nuovo gli occhiali, indica la figura incappucciata con foga.
Confermo tutto quel che ha detto. Be'... huehehe... in realtà non l'ho sentito, ma ho buone notizie, gente! Kekeke... lui mi ha portato dei nuovi giocattoli. Guerriere morte. Huehehe... nulla di strano, se non fosse che prima di essere fermate stavano combattendo. Kekeke.
Le sue parole sono abbastanza confuse, e forse per una volta lo riconosce perfino lui, perché si prende un momento per riorganizzare i pensieri, massaggiandosi il mento.
Vedete... ho avuto qualche magnifico momento da solo con le... huehehe... nuove ospiti. Devo dire che sono... esterrefatto. Kekeke... ciò che mi sconvolge è che non ci abbia pensato io prima... guerriere cadavere! Huehehe... geniale! Davvero brillante! Kekeke... quelle guerriere... novizie, forse, da quel che posso capire... sono morte. Huehehe... ma lo erano anche prima di arrivare qui. Le nostre... protette hanno ucciso dei cadaveri ambulanti. Kekeke... esatto! Capite? Quelle guerriere sono morte due volte! E a quanto ho capito alcune addirittura si Risvegliano dopo il secondo... huehehe... decesso. Purtroppo non ho ancora capito come, ma... se me ne procuraste una viva... kekeke... voglio dire, non morta di nuovo, potrei arrivare a... a... all'illuminazione! Sì! Huehehehe!
Dopo la spiegazione, lo scienziato rimane in silenzio, rompendolo solo con una risata incontrollabile ogni tanto, appoggiato allo schienale della sedia di Hayez. 

[Semirhage]

Le parole del dottor Sicket fecero correre un brivido lungo la spina dorsale di Semirhage: delle guerriere non-morte che addirittura si risvegliavano dopo la seconda morte? La dama nera non era una dottoressa come il bizzarro capo chirurgo di Staph, i suoi interessi e studi erano rivolti agli aspetti mentali, emotivi e psicologici delle loro cavie, ma l’idea di avere una di quelle strane guerriere a disposizione per studiarle, doveva ammetterlo, era… intrigante!
Tuttavia, c’era anche un altro problema da tener presente e, visto che nessuno ne aveva ancora parlato, era meglio buttarlo sul tavolo subito:

C’è anche un particolare di non poca importanza del quale dobbiamo tener conto: oltre alla minaccia che questi sconosciuti e queste guerriere… non morte possono rappresentare, c’è il rischio che qualche abitante dell’isola un po’ più sveglio della media possa non solo assistere al risveglio di queste fantomatiche guerriere, cosa che temo sia già avvenuta, ma faccia due più due e possa quantomeno sospettare, se non addirittura capire, che i mostri che noi definiamo “Bulimici”, non siano altro che guerriere che, alla fine, si risvegliano! Il che sarebbe controproducente per noi.
Per quanto la fretta sia una cattiva consigliera, temo che dovremo muoverci rapidamente nella direzione suggerita dal compagno Hayez! Le conseguenze dei fatti riportati dal compagno Duncan potrebbero rivelarsi imprevedibili e di difficile controllo, se attenderemo troppo…

Semirhage non amava i problemi irrisolti e sperava che l’Anziano la pensasse come lei…

[Hughes]

Ma... Chissenefrega degli abitanti!!

Disse Hughes, in risposta alla sua collega: cavolo, fra tutte lei era quella che doveva analizzare l'atteggiamento e le reazioni delle Guerriere e andava davvero a pensare agli stupidi abitanti dell'isola? Anche se avessero scoperto qualcosa di troppo, l'Organizzazione aveva tutte le capacità di trattenere una fuga di notizie.

Io mi preoccuperei molto di più di come reagirebbero le nostre guerriere se, per puro caso, trovassero una di queste morte ma non morte... Con cui, magari, avevano avuto uno dei nostri test insieme. 
Mi pare, infatti, di aver letto da qualche parte un rapporto che parlava di una Guerriera che aveva seppellito in una città desolata non troppo lontana da qui una sua compagna una volta finito il Test e mi pare che fosse emotivamente... Non dico instabile ma debole, almeno. 
Non credo sarebbero felici di uccidere o di portare "viva" una delle loro vecchie amiche affinché venga sezionata da noi. Potrebbero anche risvegliarsi, non voglio il continente invaso da risvegliate, o potrebbero decidere di disertare e non voglio nemmeno un continente pieno di ribelli.

Prese un profondo respiro, la situazione poteva risultare critica su più fronti.

Quando succedono queste cose, è importante capire cosa passa per la mente dei tuoi uomini... Donne in questo caso, per tenere i tuoi soldati disciplinati e i ranghi serrati. 
In questi casi non possiamo permetterci da parte loro ripensamenti, dovremmo trattarle con un certo riguardo ora... O provarci almeno.

Doveva comunque ammettere di essere felice che, almeno Hayez, non avesse ripudiato la sua idea di qualche infiltrato che era stato un tempo dell'organizzazione: almeno aveva fornito qualche nome da cui poter investigare.

...So che abbiamo fin troppi nomi tra i nostri ex colleghi ma almeno è un punto di partenza, anche tra nomi più... Recenti.

[Duncan]

Duncan segue in silenzio il dibattito in atto. La seconda parte della sue rivelazioni, unita all'intervento chiarificatore di Sicket, sembrano aver spazzato via l'iniziale scetticismo dei suoi colleghi, i quali ora si sono messi a discutere seriamente del caso. Finalmente. La gravità della faccenda è tale che c'è bisogno del pieno impegno dell'Organizzazione per poterne venire a capo. 

L'Uomo in nero ascolta i ragionamenti dei vari colleghi, trovandosi d'accordo in particolare con quanto detto da Hayez. Tuttavia, sono le parole di Sicket quelle che per il momento catturano ancora maggiormente la sua attenzione: Ora che, per bocca del dottore, c'è la conferma definitiva del fatto che le guerriere sconosciute con cui hanno a che fare sono state in qualche modo veramente fatte "risorgere" dalla tomba, infatti, c'è un ultimo particolare inquietante del suo racconto che può adesso rivelare ai membri del Consiglio senza dover più temere di essere preso per un folle visionario. - Colleghi, la faccenda potrebbe essere più grave di quanto non lo sembri già. - Afferma, per ottenere nuovamente su di sé l'attenzione dei suoi pari. - Il nostro illustre dottore ritiene che i corpi che ha esaminato appartenessero probabilmente a delle semplici novizie, cosa che io mi sento di confermare dal momento che le guerriere del mio seguito hanno espresso un'identica valutazione. - Spiega Duncan. Ricorda bene le parole di Crystal sull'argomento. - Ora, trattandosi di semplici novizie, o al massimo di guerriere di infimo rango, il loro potere non ha raggiunto livelli vertiginosi nemmeno dopo il risveglio, tant'è che una squadra di nostre guerriere di livello medio-basso è riuscita, seppur a fatica, ad avere la meglio su tre di queste risvegliate. Tuttavia, io so per certo che le forze dei nostri avversari, chiunque essi siano, non si limitano ai semplici "scarti". A Shaemoor ho incontrato anche una guerriera di alto rango: una nostra ex numero 7 per la precisione, Matilda la Linda. Era proprio lei, ve lo garantisco. Al contrario di quelle delle altre cinque, la sua mente sembrava essere pressoché intatta, per cui non vi è il minimo dubbio riguardo alla sua identità. - A quel punto Duncan fa una pausa, per lasciare ai colleghi il tempo di riflettere sulle sue parole, dopodiché conclude dicendo: - Se possono rianimare anche guerriere di alto rango, allora capite bene come la minaccia si faccia ancora più grave, tanto più se consideriamo il possibile, anzi probabile rischio di risveglio. Se dovessero, per ipotesi, riuscire a rianimare addirittura una numero 1, e se questa poi dovesse risvegliarsi... - Non aggiunge altro. Non ce n'è bisogno. Senza ombra di dubbio gli uomini in nero lì presenti sono perfettamente in grado di cogliere le terribili implicazioni del suo discorso.

[Ufizu]

Ufizu ha preferito tacere e riflettere durante gli ultimi scambi. Le notizie riportate da Duncan e Sicket sono allarmanti a dir poco, disastrose nel peggiore dei casi. L'idea di Hayez di sfruttare questo nuovo processo di "resurrezione" a favore dell'Organizzazione è allettante, ma prima bisogna risolvere il problema di questa "alternativa" alla base. Il che, a giudicare dalle analisi del dottore, non sarà esattamente facile. Il colpo di grazia arriva quando Duncan aggiunge di aver riconosciuto una ex numero sette, nientemeno che Matilda la Linda, fra le guerriere riportate in vita. Il vecchio ha un sussulto ed è scosso da un colpo di tosse: ricorda la ragazza. Meglio non riferire cosa ne pensasse Peter della sua mania per i bagni, ma nonostante non fosse una delle più... affidabili era indubbiamente una guerriera di un notevole peso. Se questo scienziato esiliato ha davvero lei dalla sua parte, non c'è modo di stabilire quali possano essere le implicazioni... e pensare alle conseguenze di un suo possibile Risveglio è fuori discussione. Battendo il bastone a terra, Ufizu riprende la parola.
Colleghi, questo non è uno scherzo di cattivo gusto o uno Yoma più furbo del solito. Questa è una dichiarazione di guerra. Lasciatemi ripercorrere ciò che sappiamo: qualcuno - molto probabilmente un membro estromesso dalla nostra Organizzazione - ha trovato un sistema per riportare in vita guerriere decedute anche diversi anni or sono, controllarle e far loro eseguire i compiti che noi assegniamo a guerriere viventi, nonostante pare manchino di intelletto. Non solo, ma ha iniziato a proporre ai villici una alternativa a noi, sotto forma di quelle guerriere cadavere. Non riesco a pensare che non fosse a conoscenza delle conseguenze se - quando - l'avessimo scoperto. E' evidente che ha atteso il momento più opportuno per rivelarsi. Siamo a corto di guerriere capaci, e la gente comincia a dubitare del nostro operato. Offrendo loro una soluzione più efficiente, quest'individuo vuole indebolirci ulteriormente, fino a farci crollare, in un modo o nell'altro. Tuttavia, sapeva che gli sarebbe servito un asso nella manica. A noi bastano alcune ricerche per capire dove si nasconde e eliminare il problema... a meno che non abbia delle difese pronte. E qui entra in gioco Matilda. Duncan, correggimi se ho udito male, ma hai detto che lei mostrava segni di capacità intellettuali simili a quelle che possedeva in vita. Se il nostro uomo dispone di almeno un paio di queste guerriere risorte e senzienti di alto livello, potrebbe essersi sentito abbastanza sicuro da rischiare di essere scoperto, forse perché ha bisogno di maggiori mezzi per "produrne" ancora. Quello che voglio dire è che abbiamo a che fare con un pazzo che riporta in vita guerriere per il proprio profitto e ha perfino osato sfidare la nostra autorità. E che il vantaggio, a lungo andare, sarà indubbiamente suo... perché le nostre guerriere richiedono ovviamente molto più tempo per essere pronte all'azione. Dobbiamo reagire, e dobbiamo farlo subito e con decisione, altrimenti sarà la fine.
Dopo questo lungo discorso, Ufizu fa una pausa di riflessione, ma gli rimane ancora una cosa da aggiungere.
Un'ultima cosa... Duncan, hai detto che il tuo gruppo includeva guerriere di rango medio-basso. Spiegami, dunque... che ne è stato di Matilda? Non riesco a credere che l'abbiate eliminata....

[Kelsier]

Kelsier si accovacciò, poggiando i gomiti sopra alle ginocchia; il suo strano mantello sembrava comunque muoversi di vita propria, ma di sicuro c'era un trucco ad ingannare gli occhi altrui. Ascoltò con attenzione le parole del vecchio barbuto, restando serio e quando notò che nessun altro interveniva, prese parola, rimanendo nella stessa posizione.

Be', se ha ragione Ufizu, non credo ci sia molto da aggiungere. Una ex numero 7 non è uno scherzo, specie se anche lei fosse in grado di risvegliarsi dopo essere stata uccisa... per la seconda volta. Quindi, chi mandiamo? Rispondiamo con la nostra numero 1? Prima colpiamo, poi facciamo domande.

Sollevò poi lo sguardo da terra, guardando in direzione dell'Anziano. L'ultima parola spettava comunque a lui.

[Duncan]

- No, non lo abbiamo fatto. - Risponde Duncan alla domanda di Ufizu riguardo la sorte di Matilda la Linda. - La mia squadra era duramente provata dalla battaglia contro le risvegliate, ed in ogni caso probabilmente le nostre guerriere non sarebbero riuscite a vincere neppure se fossero state nel pieno delle forze. Per nostra fortuna non c'è stata alcuna battaglia. Matilda non era in vena di combattere e si è ritirata quasi subito. - spiega l'uomo in nero all'attempato collega. 

Poi, rispondendo all'intervento di Kelsier, aggiunge: - Non credo sia saggio da parte nostra inviare Niobe allo sbaraglio quando abbiamo ancora troppe poche informazioni riguardo la posizione e la forza dei nostri nemici. Se posso permettermi, suggerirei invece di schierare la nostra numero 5, Gaia. Una guerriera del suo calibro dovrebbe essere in grado di gestire delle risvegliate di basso livello senza particolari problemi, e nel caso dovesse verificarsi qualche increscioso imprevisto... beh, dico solo che l'eventuale dipartita di Gaia non sarebbe poi una tragedia per noi. - Conclude Duncan, alludendo al fatto che la dubbia fedeltà della numero 5 era una spina nel fianco dell'Organizzazione da diverso tempo, ormai. 

[Semirhage]

Semirhage aveva ascoltato gli ultimi scambi senza profferire parola. La sua conoscenza delle guerriere arrivava attualmente solo fino a quelle della generazione precedente a quella attuale perciò prestò molta attenzione alle parole dei colleghi quando il discorso cadde sulla ricomparsa di “Matilda la Linda” e della mania che le aveva fatto attribuire questo soprannome.
Quando poi la discussione si spostò sulla proposta di Duncan di inviare l’attuale Numero 5 in missione per scoprirne qualcosa di più, la dama nera richiamò alla memoria tutte le informazioni che aveva raccolto su di lei e poi prese la parola.

Sono d’accordo col compagno Duncan! Gaia è una ragazza… problematica ma è forse la migliore cacciatrice che abbiamo tra i ranghi delle nostre guerriere. Diamole una preda da inseguire ed è molto probabile che lei lo farà, se non altro per dimostrare a tutto il mondo che lei è la migliore. Inoltre il suo numero in graduatoria mi fa supporre che sia perfettamente in grado di badare a se stessa anche se dovesse incontrare Matilda o una guerriera sua pari.
Ritengo inoltre che, data la natura dell’obiettivo e le sue, diciamo “simpatie”, vere o presunte che siano, non dovrebbe crearle degli scrupoli portare a termine questo tipo di incarico, se riusciremo a tenere la sua attenzione focalizzata su un compito che le si addice e che le piace.

Semirhage prese fiato, riflettendo ancora un momento…

E poi mi permetto di suggerire di inviare alcuni dei nostri uomini nei luoghi noti ove sono state sepolte le guerriere a cifra singola e le eventuali ribelli note del passato, diciamo da… dalla generazione di Matilda a oggi per cremare i loro resti: questo per evitare che il o i nostri nemici, chiunque essi siano, possano riesumarle e rafforzarsi ulteriormente. Tale prescrizione andrebbe applicata anche alle cifre singole attuali, finché la crisi non sarà risolta, a meno che i corpi delle cadute non rimangano in nostra custodia.