TRAMA - L'Attacco delle Dimenticate

[Hughes]

Che brutta storia...

Disse, grattandosi il mento e guardando il soffitto in modo trasognante come per ottenere in un unico pensiero il segreto della vita; il suo in fondo era solo un piccolo cervello malato, non era un filosofo né un poeta ma solo un soldato, per cui il tentativo ovviamente andò a vuoto.

Ma ebbe comunque di che pensare ma non disse niente subito, preferiva girarci attorno.

Se hai svolto in quel modo le tue ricerche e sei talmente certo di quel che dici... Tanto da convocare il Consiglio... Beh, allora non vedo perché non dovrei crederti, che diamine!

In effetti, l'unica qualità della personalità di Duncan era il fatto che era una persona meticolosa; al suo pari, Hughes, poteva annotarvi solamente il fatto che fosse anche una persona molto noiosa ma di certo non un bugiardo. 

Da come ne parli... Sembrano Guerriere ribelli, con qualche difetto. Qualche scarto forse? Di errori ne abbiamo fatti tanti...

Ma c'è una cosa che non capisco: che io sappia non abbiamo mai svelato come mantenere una rete di contatti così fitta da procurarci dei lavori a nessuna Guerriera, allora come arrivano a sapere prima di NOI che un villaggio è stato colpito?

Si sedette cercando una posizione più minacciosa; indicò i posti dei colleghi mancanti sperando di creare un po' di scompiglio; che diavolo, Duncan era l'unico che ci stava mettendo un po' di pepe.

Alcuni di noi col tempo se ne sono andati senza far nomi. O forse... Qui, qualcuno di noi, sa qualcosa? 

In effetti, chi poteva essere: lo stesso Duncan, la donna in nero, il poeta?

Hmm...