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QUEST The Bloody Dancer [Ophelia]
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25-06-2015, 01:51 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-06-2015 01:53 AM da Ophelia.)
Messaggio: #62
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RE: The Bloody Dancer [Ophelia]
Citazione:Narrato Juliet ed i tre uomini iniziarono le ricerche seguendo le indicazioni di Maran: a quanto pare, suo fratello era passato di lì per compiere un giro più ampio durante il loro turno di guardia. Non fu semplice: le impronte lasciate da Leyhon erano vaghe e confusionarie. Juliet però, a differenza degli uomini, stava cercando di sentire la presenza dell'uomo, in un qualche modo. In mezzo agli umani la guerriera si sentiva sempre la più forte e capace, tuttavia... da ciò derivavano ovviamente grandi responsabilità. Sentiva quasi il fardello del dover proteggere gli altri, anche se nessuno le aveva chiesto di farlo. E allora perché lei si sentiva così costretta a badare alle loro vite, se di fatto non le era stato dato nessun ordine del genere? Dopo un po' giunsero in un boschetto di alberi alti e dal tronco sottile: Leyhon sembrava esser passato di lì, come affermava Kheldar. La ragazza faceva loro da retroguardia, seguendoli a breve distanza ma coi sensi tutti puntati sull'obiettivo, tanto da non badare ad alcuni scambi di parole tra quegli umani. Udì soltanto: "Tra l’altro sembra esserci entrato di corsa! Le sue impronte si sono fatte più distanti le une dalle altre e più profonde: segno che, per qualche motivo, ha abbandonato ogni forma di prudenza ed è andato dentro!" Non sembrava affatto un buon segno; anche gli altri se ne accorsero, sguainando le armi già in guardia. Lei era in guardia da un po', Claymore alla mano, e non percepiva nulla. Ma non servì a molto: seguendo le tracce dell'umano scomparso all'interno del boschetto, nei pressi di una piccola radura, trovarono Leyhon. Juliet trattenne il respiro: era uno spettacolo orribile. L'uomo era stato decapitato e fatto a pezzi, c'era sangue ovunque. Ma per quanto inquietante, ciò che più le metteva ansia era altro... Il fatto che non sembrasse il lavoro di un essere umano. Restò indietro rispetto agli altri, per continuare il suo lavoro di guardia: con Maran disperato e gli altri due visibilmente scioccati, le toccava decisamente. In quel momento, se non fosse stato per la sua presenza, quei tre avrebbero rischiato di fare la stessa fine del biondino. Cosa poteva essere... no, no... "Ah!" sussultò, percependo un guizzo di Yoki. Sembrava esser stato passato da lì e andato via... come se si fosse trovato per poco tempo tra loro e l'accampamento... Iniziò a guardarsi intorno a scatti, come un animale che cerca di individuare la sua preda. In realtà altro che predatrice, era visibilmente spaventata: non sapeva se sarebbe stata in grado di proteggere quelle persone, oltre alla normale paura di morire. Ma davanti a quei tre decise di reagire con più calma e compostezza possibili: lei era l'unica a potersi scontrare con un avversario non umano, in ogni caso. La responsabilità era la sua. Presa dall'ansia, e decisa a tentare di più ampliando le sue normali capacità per qualche minuto, attivò una piccola parte di Yoki che le colorò gli occhi del color dell'oro. Sembrava che quei tre avrebbero avuto un piccolissimo assaggio delle mutazioni del corpo delle Streghe dagli occhi d'argento in anticipo. Citazione:Yoki utilizzato: 0%>10% |
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