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QUEST The Bloody Dancer [Ophelia]
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18-07-2015, 06:04 PM
Messaggio: #76
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RE: The Bloody Dancer [Ophelia]
Citazione:Narrato La guerriera sembrava sorpresa dalle sue parole. "Noi… non… possiamo? E chi lo dice? Forse i fantasmi neri? Bah!" Va bene, era irrecuperabile. Fantasmi neri... La ragazza si chinò per raccogliere la spada dalle mani del corpo decapitato di Maran, fermandosi qualche attimo ad osservarne i particolari. Nel frattempo Juliet vide Kheldar cominciare a correre, nel tentativo di salvarsi la vita. Ormai la numero 44 era diventata come insensibile: osservò la morte del suo ultimo compagno con uno sguardo stranamente vuoto. A quel punto non c'era più niente che potesse fare; anzi, un eventuale sopravvissuto avrebbe anche potuto andare a dire in giro che lei fosse legata a quegli omicidi e metterla seriamente nei guai. Juliet era attentissima a non trasgredire le regole dell'Organizzazione: non voleva di certo morire nel disonore, braccata dalle sue stesse compagne. Se proprio doveva morire preferiva farlo in battaglia e con onore. Il gridolino di gioia della guerriera giunse ovattato alle sue orecchie; potè giurare di provare più fastidio di prima nell'udire quella voce. "Hai visto cara? Nulla ci impedisce di farlo! Ma ti capisco sai? Non è facile, la prima volta…" Juliet continuava a guardare nella direzione in cui Kheldar aveva corso con un'espressione neutra. E ora? Come avrebbe fatto ad andarsene? Voleva tornare indietro. A casa. "Samara… sì! Ora ricordo! Io mi chiamo… SAMARA!" Cosa? Oh, giusto, prima le aveva chiesto il suo nome. "E sono libera! LIBERA! E adesso… adesso libererò anche te! HIHIHIHI! Ti renderò simile a me e tu… tu non avrai più paura di essere quello che sei! Mai più! HIHIHIHI!" Finalmente Juliet spostò lo sguardo da quel punto indefinito nella boscaglia per guardare in volto la sua "compagna". Aveva un'espressione quasi annoiata, sembrava stanca come dopo aver badato ad un bambino piccolo per tutto il giorno. La buona notizia era che non provava più paura nè ansia; la cattiva era che non sapeva quanto la freddezza le sarebbe risultata utile, abituata com'era ad essere un vulcano di emozioni. "Libera? Io sono già libera..." mormorò, spostando il ciuffo che generalmente le incorniciava il lato sinistro del viso dietro l'orecchio. "E dovrei tornare a casa" Citazione:Yoki utilizzato: 0% |
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