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QUEST The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
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18-03-2015, 07:07 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 18-03-2015 07:16 PM da Claire83.)
Messaggio: #121
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Come può l'oscurità convivere con la luce? In apparenza entrambe sembrano destinate a sfiorarsi senza incontrarsi mai. Sono semplicemente due rette parallele che viaggiano all'infinito senza aver null' altro in comune fuorchè la traiettoria. Eppure, nonostante non riescano mai ad incrociarsi, si osservano da lontano, cercandosi l'una con l'altra. Oscurità e luce, viaggiavano dentro l'anima di Morgana. Ora era l'una a prendere il sopravvento, ora era l'altra a dominare. Era un gioco, fatto di cambi di espressione, di forma e di parole. Era ancora una principiante ed il gioco che stava affrontando, avrebbe messo a dura prova le proprie capacità, eppure, nonostante fosse pericoloso, non poteva sottrarsi dal farlo. Forse erano state le condizioni in cui si era trovata a farle sentire che dentro di lei, albergava un'anima più forte e predominante, rispetto a quanto la ragazza che amava i fiori, dimostrava di essere. Non sapeva come si chiamasse, ma ogni volta che si sentiva smarrita o in procinto di uccidere, quella piccola parte di lei, riaffiorava dalle tenebre. Le regalava piccoli infiniti raggi di felicità. Era una piccola ed intensa forma di amore quello che stava provando, ma lei non poteva saperlo. Alla numero trentacinque era sconosciuto il concetto di amore; non l'aveva mai provato fino a quel momento. Si era semplicemente nutrita per un certo periodo di tempo dell'affetto che i suoi cari le avevano donato, in maniera gratuita, accettandola così per com'era. Non c'erano specchi in quella stanza. Solo le sensazioni potevano farle sentire che il suo corpo stava mutando ed allo stesso modo, il suo animo gli faceva compagnia. Mentre Angelica stava cercando con tutte le proprie forze di respingere lo yoma, Morgana con un colpo netto e secco lo tranciò in due. Fu un attimo, ed il mostro esplose, espellendo via tutta la materia di ciò che era composto. Lo aveva sorpreso ed il colpo era andato perfettamente a segno, superando le aspettative della guerriera. L'ebbrezza della morte fiancheggiava quella della vittoria. Angelica la osservò spaventata ma sorrise. Morgana ricambiò con un breve sorriso a sua volta. Era contenta che il nemico fosse stato abbatutto, ma ciò che la rendeva più felice in quel momento era lo stato di euforia in cui si trovava. Avrebbe dovuto compiere una scelta, prima o poi, ammesso che scelta si potesse chiamare, ed amesso anch,e che avesse voluto farla. Non si trattava di scegliere una strada in una catacomba; c'era in gioco qualcosa di più forte, qualcosa di più grande. Osservò il sangue che scendeva lentamente dalla sua spada, cercando in ogni singola goccia una risposta alle sue domande. Ma il sangue, le avrebbe forse fermate? Angelica, era ferita e doveva rigenerarsi. Dua, propose di andare in avanscoperta, mentre Morgana sarebbe rimasta lì accanto alla compagna ferita. La numero trentacinque non ebbe nulla da obiettare. Vai pure... Avrebbe quindi atteso che Angelica si fosse ripresa completamente, aspettando che l'altra facesse ritorno dalla perlustrazione, ma in caso contrario, si sarebbero mosse da quel luogo. Lentamente i suoi occhi tornarono dell' "antico" colore ed il suo viso riprese un aspetto umano. Avrebbe cercato il timido bagliore di una luce esterna, se avesse potuto. Non chiedeva nulla, fuorchè una piccola luce di un ordinario tramonto che filtrando attraverso un cielo terso di nubi, ne avrebbe spezzato l'oscurità. Citazione:Yoki da 35% a 0% |
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24-03-2015, 03:02 PM
Messaggio: #122
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Spoiler (Click to View) Mentre Angelica è alle prese con la rigenerazione della ferita al braccio, Dua, con il consenso di Morgana, ne approfitta per andare in avanscoperta. Il suo obbiettivo, è individuare il percorso migliore da seguire da lì in avanti all'interno del labirinto.
Escludendo i due ingressi da cui sono entrate, la stanza in cui si trovano le guerriere ha altre quattro uscite: due a nord, e due a sud-est. Dopo aver verificato che le due vie a nord non conducono da nessuna parte (si tratta di un corridoio a forma di U rovesciata, quindi entrambi gli accessi riportano la guerriera alla stanza di partenza), Dua imbocca il più meridionale dei corridoi sud-orientali, che la conduce in una piccola stanza con due uscite, una a est, e una a sud-ovest. Il corridoio di sud-ovest la riporta indietro nella stanza precedente a quella dove hanno appena affrontato i due Yoma. Anche se è difficile orientarsi nel labirinto, Dua riconosce la forma della stanza avendola già vista in precedenza, dunque ne è sicura. Quindi, la guerriera ritorna sui suoi passi e dalla piccola stanza imbocca stavolta il corridoio ad est...
Questo la conduce in un'altra grande stanza, dove la guerriera si imbatte in un'orrida catasta di corpi umani straziati, sicuramente le vittime degli Yoma. Ma, cosa ancora più importante, Dua si imbatte anche in due esseri umani ancora in vita! I due, che per la precisione sono un giovane uomo ed una giovane donna, appaiono essere in condizioni pietose: sono chiaramente disidratati (chissà da quanto tempo non bevono!), e appaiono essere stati picchiati e torturati, forse per divertimento. In particolare, la guerriera nota che ad entrambi sono state spezzate le gambe. Sicuramente una misura adottata dai demoni per eliminare qualsiasi loro possibilità di fuga. Non che quei poveri disgraziati avessero molte speranze di fuggire da un labirinto infestatato da Yoma in ogni caso. Il ragazzo è in uno stato di semi-incoscenza e mormora parole senza senso, apparentemente ignaro di ciò che accade intorno a lui. La ragazza invece è abbastanza lucida da accorgersi dell'arrivo di Dua, e da supplicare la guerriera con un filo di voce: - Ti prego.... aiutaci.... - Cosa farà Dua a questo punto?
Nel frattempo, Angelica completa senza problemi la sua rigenerazione, ed insieme a Morgana attende che Dua ritorni dalla sua perlustrazione...
Nuova Turnazione: - Dua - Angelica - Morgana |
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28-03-2015, 01:48 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 28-03-2015 02:01 AM da Lachesi.)
Messaggio: #123
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
La perlustrazione poteva essere noiosa ed era facile che lei fosse lasciata sola con i suoi pensieri ma cos'altro poteva aggiungere alla sua testa che già non aveva fatto? Cosa c'era di nuovo di cui di parlare? Ecco, in un ambiente chiuso e statico come quello le novità venivano soffocate dal pesante morbo della monotonia, chissà se il sole era già sorto nel mondo esterno, almeno avrebbe potuto parlare di quello. Ma invece no, poteva limitarsi solo a supposizioni ipotetiche per nulla attinenti alla realtà e, per quanto in realtà le piacesse campare idee per aria, non la trovava un'attività utile ed idonea in quel momento. Con un sospiro, tornando sui suoi passi, ripensò al recente combattimento un argomento più vivo del sole e delle stelle lontane da lei; le spiaceva che Angelica fosse rimasta ferita ma non poteva negare una certa soddisfazione nel sapere che la sua compagna avesse bisogno avuto di aiuto mentre lei no. Si sentì in colpa, perché infondo aveva lasciato il tempo agli yoma di reagire contro Angelica per poi intervenire lei ma scacciò il pensiero truce e triste in modo abbastanza deciso. Doveva pensare al bene della missione, dopotutto, non era per quello che lei era in avanscoperta? Il percorso però era del tutto monotono, Dua si stava quasi per lasciare andare alla noia più completa e totale quando lentamente, poco a poco, un odore a lei sconosciuto iniziò a farsi sentire. La ragazza decise, dunque, di seguire il proprio istinto entrando in una stanza che probabilmente più che le prigioni degli Yoma erano... Il magazzino. Finalmente avevano trovato il luogo dove tutti i cadaveri giacevano, il puzzo della carne in decomposizione e di sangue in secrezione era vomitevole; uno di quei profumi acri che ti prendono alla gola per poi non abbandonarti più. La ragazza fu costretta ad abbassare la guardia per qualche decimo di secondo, il tempo di portarsi la mano sinistra al volto; fu sul punto di abbandonare immediatamente quel luogo di morte e di sfortune quando notò due esseri ancora vivi in mezzo a quei cadaveri torturati e straziati. -Ugh- Avevano entrambi le gambe spezzate, Dua era sicura che da qualche angolatura si potesse vedere l'osso bianco emergere dalle carni dei due sopravvissuti; chissà per quanto tempo essi fossero stati sommersi dai cadaveri dei loro amici. Gli insetti probabilmente proliferavano in quell'ambiente così sporco e mal curato, specialmente quando tanta carne in decomposizione era disponibile pronta a fornire un comodo nascondiglio per le uova di certi parassiti. La Guerriera non avrebbe dubitato del fatto qualche ragno avesse deposto le proprie uova all'interno delle ferite ancora pulsanti dei due e che, un giorno, i cuccioli ne sarebbero usciti fuori come si esce da una tana qualunque. Rabbrividì al pensiero. Ad ogni modo, cosa che sorprese Dua, la ragazza le rivolse la parola; una pietosa richiesta di aiuto che la ragazza non riusciva certo ad ignorare, non così. Forse perché presa da commozione, inizialmente si piegò sulla donna come intenta ad accudirla ma il lato razionale di lei le fece suonare certe campanelle d'allarme: se gli yoma fossero tornati e non avessero trovato la ragazza? Sarebbero stati allertati ed un attacco a sorpresa di conseguenza sarebbe stato più difficile. E poi, poteva permettersi di portare in braccio solo uno dei due, chiaramente la donna, ma Dua temeva che il pazzo iniziasse ad urlare disperato attirando su di sé le attenzioni. Con un sospiro decise dunque di concentrare la propria Percezione attorno a sé, per individuare nemici in prossimità e solo se non ci fossero stati avrebbe preso con sé la donna e l'avrebbe portata da Angelica e Morgana per un primo soccorso e nel caso l'uomo avesse fatto storie lo avrebbe colpito dietro la nuca, così da farlo svenire e dunque tacere. Con un sorriso cercò di tranquillizzare la donna, facendole gesto di fare silenzio, ed in seguito si mise a sondare l'area attorno a sé. Citazione:Yoki: 0% |
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28-03-2015, 12:41 PM
Messaggio: #124
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
La percezione di Dua non individua alcuno Yoma nelle vicinanze. A pensarci bene, i mostri più vicini erano probabilmente i due che le guerriere hanno eliminato poco fa, quindi l'area circostante dovrebbe essere relativamente sicura.
A quel punto, la numero 37 ripone la spada e, dopo aver preso in braccio la ragazza, la porta dove Angelica e Morgana sono rimaste in attesa. Dopodichè, Dua torna indietro per andare a prendere anche il ragazzo. Quest'ultimo continua ad essere perso nel suo delirio e pare non accorgersi di nulla, ma almeno non da di matto e non da troppo fastidio (cosa che gli risparmia di essere messo K.O. dalla guerriera).
Ora che le guerriere sono riunite, devono decidere cosa fare riguardo all'esplorazione del resto del labirinto, e come comportarsi con le vittime bisognose di assistenza....
Turnazione invariata.
Citazione:Nota del Master: Sono intervenuto per evitare di perdere un turno inutilmente, dato che non c'erano Yoma nei paraggi. Il prossimo post spetta ancora a Dua, e quindi toccherà alle altre due. |
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31-03-2015, 12:45 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 31-03-2015 12:45 AM da Lachesi.)
Messaggio: #125
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Per sua fortuna, dell'umano si intende, Dua non lo dovette calciare o mettere K.O. per quanto stesse delirando fastidiosamente; pareva perso nel suo mondo personale, un po' come Esbern, ma almeno Esbern aveva la decenza di essere muto. Subito Dua andò a mordersi la lingua, sentendosi in colpa per la cattiveria che aveva appena pensato; piuttosto con una certa apprensione andò a chiedersi cosa l'umano stesse immaginando che accadesse. Pensava di essere smembrato e fatto a pezzi da una forza superiore ed invisibile? Probabilmente no, altrimenti si sarebbe messo a fare storie. Forse. La mente di un pazzo comunque è insondabile, se avessero voluto riferirsi a qualcuno quel qualcuno sarebbe dovuta essere la ragazza. Dopo aver adagiato al suolo il ragazzo Dua passò ai convenevoli, o meglio, al rapporto; Angelica sembrava essersi ripresa e ora dovevano pensare alla prossima mossa da fare. -Non ho avvertito ulteriori tracce di Yoki fin dove mi son spinta- Dichiarò, con tono chiaro e cristallino. -Ma è anche vero che incontrati questi due mi sono fermata a soccorrerli. Non ho esplorato oltre e la mia Percezione potrebbe essere stata imprecisa ma non mi pare di aver sentito niente.- Appoggiò le mani al fianco, titubante sul da farsi con quei due feriti, non aveva proprio idea di cosa fare. -Forse la ragazza sa qualcosa.- Azzardò lei, senza pronunciarsi sul suo imminente destino e sorridendole in modo caloroso per tranquillizzarla. Doveva aver visto cose che nessuno avrebbe voluto vedere, l'agitazione sarebbe stata comprensibile. Certo, era sopravvissuta fino a quel momento per cui anche se l'avessero lasciata lì non c'era rischio no? Citazione:Yoki: 0% |
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03-04-2015, 03:47 PM
Messaggio: #126
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Spoiler (Click to View) Mentre lei ultimava la Rigenerazione, Dua si propose per esplorare i corridoi più avanti. Morgana invece le restò accanto, ma Angelica non approvò molto quella decisione. Non era ferita gravemente e la inquietava che Dua si avventurasse da sola in luoghi sconosciuti. Tuttavia non disse nulla e si concentrò sulle ferite: per lo meno, grazie a Morgana, poteva dedicarsi esclusivamente alla Rigenerazione senza badare a ciò che le stava attorno. Difatti si riprese velocemente: mosse il braccio su e giù per saggiarne lo stato e attese assieme alla caposquadra il ritorno della compagna. L'attesa stava iniziando a preoccuparla quando Dua comparve dal corridoio in cui si era allontanata, con qualcosa in braccio. Angelica strinse gli occhi Un cadavere? Ma quando Dua depose il corpo a terra, Angelica si accorse che quella ragazza era ancora viva. Si chinò su di lei: la pelle le pendeva seccata dal corpo, insieme alle vesti stracciate, ed era tempestata di lividi. Il respiro era un rivolo e due ematomi rigonfi sporgevano dalle gambe. Dua tornò con un altro ragazzo delirante, più morto che vivo: disse che non aveva percepito Yoma attorno. Bene, sembra che possiamo occuparci di questi due in tranquillità. Ehi… Angelica accarezzò la fronte della ragazza. Ascoltami bene… Io mi chiamo Angelica. Le sorrise e queste sono Dua e Morgana indicò le sue compagne siamo guerriere dell'Organizzazione, non hai più nulla da temere ormai. Ricordi qualcosa? Chi vi ha portato qui… quanti erano? Sperò di riuscire a cavare qualche informazione da quelle labbra rinsecchite, sebbene la ragazza fosse stremata. Citazione:Yoki: 20% > 0% [/spoiler] |
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09-04-2015, 12:46 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 09-04-2015 12:48 PM da Claire83.)
Messaggio: #127
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Parlato Sciocco e stolto è l'uomo che si ferma all'apparenza senza usare i sensi, l'intelletto ed il cuore. Così desolato ed oscuro com'era apparso quel luogo all'inizio, sembrava non celare alcuna forma di vita, fuorché tre streghe dagli occhi d'argento e svariati yoma affamati di interiora. Polvere, ossa e fioche luci avevano guidato il cammino delle tre. Nessuna forma di vita, nessun essere umano si era presentato al loro cospetto, perlomeno fino a quel momento. Eppure, la verità non tardò a giungere. Angelica, portò a termine la rigenerazione e riacquistò una forma migliore. Dua fece ritorno dalla perlustrazione informando loro di non aver percepito nulla di rilevante ma portò al loro cospetto due "novità." Erano fatte di carne e d'ossa quelle novelle, ma non erano in grado di muoversi, così come qualcuno aveva deciso per loro. Erano due di numero, due persone: un uomo ed una donna. Entrambi versavano in uno stato pietoso. Non c'era da stupirsi, nè da lamentarsi, dato che le gambe erano state loro spezzate. Quello che sembrava soffrire maggiormente era l'uomo. Si lamentava giustamente a causa del forte dolore fisico. Morgana, non fu minimamente infastidita dai suoi lamenti, anzi cercò di accogliere quell'umanità per come poteva. Non c'era nessuna nobiltà d'animo nel disprezzare un debole, semmai quello sarebbe stato un sintomo di vigliaccheria. Tutto ciò risvegliò in lei la sua parte più umana, quella che, nonostante tutto, nonostante quel pericoloso viaggio interiore che stava affrontando, restava ancorata ai buoni e saldi principi. Angelica, si avvicinò alla donna spaventata, cercando di rassicurarla e confortarla, accompagnando le sue parole con una dolce carezza sul volto di lei. La invitò inoltre a dire loro chi e quanti li avessero condotti in quel luogo. Morgana, si avvicinò anch'ella alla donna e le sorrise. Non avere timore, come dice Angelica, siamo qui per aiutarvi e non abbiamo minimamente intenzione di farvi del male. Se sai qualcosa, dì pure. Prima di azzardare una scelta frettolosa ed insensata, avrebbe atteso le informazioni della donna. Poi, si avvicinò anche all'uomo e gli accarezzò il capo, regalandogli un piccolo gesto d'affetto. Citazione:Yoki: 0% |
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14-04-2015, 11:06 AM
Messaggio: #128
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Mentre il giovane, pur acquietandosi un poco, continua ad essere tristemente inconsapevole di ciò che lo circonda, la ragazza (che pure è anche lei in condizioni pietose, come si è detto) sembra ritrovare un po' di spirito nel vedere più di una guerriera di fronte a sè. Forse il suo incubo sta per terminare.
A quel punto, con qualche difficoltà la ragazza racconta di essere stata rapita da un singolo Yoma, ma di averne contati ben 11 una volta trovatasi nel labirinto insieme alle altre vittime. Questo perchè i mostri si riunivano quando era ora di... mangiare.
Le guerriere allora fanno due conti e comprendono di avere ancora parecchio lavoro da fare prima di poter dichiarare il labirinto libero dagli Yoma. Prima però, bisogna occuparsi dei due civili trovati da Dua. Lasciarli lì è improponibile: se un demone li trovasse potrebbe decidere di farsi uno spuntino all'istante, e questo sarebbe una tragedia. Ragion per cui, il trio di guerriere decide innanzitutto di portare i due giovani fuori dal labirinto...
...Una volta all'esterno, le tre guerriere hanno un colpo di fortuna: si imbattono infatti in un paio di uomini del villaggio (abbastanza coraggiosi da spingersi fin quasi all'ingresso del labirinto, non abbastanza pazzi tuttavia da avventurarsi all'interno) venuti a vedere come se la stavano cavando le guerriere. Morgana, Dua, e Angelica possono quindi affidare i due superstiti alla cura dei loro compaesani e concentarsi solo sull'eliminazione degli Yoma rimasti.
Rientrate quindi nel labirinto, le tre guerriere lo setacciano palmo a palmo, esplorando anche i settori dove non erano ancora state. Finalmente, eccole arrivare alla meta: il corridoio che stanno percorrendo in quel momento svolta a sinistra una trentina di metri più avanti, dove si trova una grande stanza dalla quale provengono le emanazioni di yoki di sei Yoma. A quanto pare ci siamo, la battaglia finale è alle porte. Come agiranno le guerriere?
Turnazione: - Morgana - Angelica - Dua Citazione:Nota del Master: Come avrete notato ho dato una robusta accelerata alla trama, cosi da portare questa lunga quest verso la sua conclusione. |
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17-04-2015, 10:04 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-04-2015 10:10 PM da Claire83.)
Messaggio: #129
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Spoiler (Click to View) Confortata dalla presenza delle tre guerriere, la donna cominciò a parlare. Sicuramente la terribile esperienza che stava vivendo non era facile da raccontare sopratutto a delle estranee dai capelli d'argento ed armate fino ai denti, ma la forza che aveva intravisto in quelle tre guerriere, le diede il coraggio di confidarsi con loro. Inerme e fragile per com'era non aveva altra scelta se non quella di affidarsi a spalle ben più solide e sicure delle proprie. Più che dalla volontà, forse quella era più una scelta dettata dallo stato di necessità. Morgana provò compassione per quella ragazza così come ne aveva provata per l'uomo che versava in stato di quasi incoscienza; anche lei sarebbe stata una semplice umana privata delle armi, se non avesse avuto l'Organizzazione alle spalle. Per ironia della sorte, proprio in quell'istante, pensò che ciò che tanto odiava ora le stava permettendo di stare dall'altro lato della barricata. Essere una guerriera ed avere abilità e sensi diversi da quelli umani le dava un posto di privilegio in quel grande ed oscuro calderone che era la vita. Eppure questo potere non le dispiaceva. Era convinta che non le era stato concesso per caso, ma che avesse una missione sottesa a quella che stava per compiere. Non era mai stata una ragazza pienamente convinta delle proprie capacità ma sapere che avrebbe potuto regalare serenità a chi non ne aveva, la faceva stare bene. Quelle due persone erano state scientemente immobilizzate, e lei, insieme alle altre avrebbero dovuto essere le loro gambe e la loro forza. Non le importava di tornare a Staph e di ricevere una valanga di lodi da Kelsier o da qualche altro uomo in nero; non avrebbe di certo aumentato il suo ego così, gonfiandosi a mo' di pavone, poichè era ben cosciente che le guerriere venivano semplicemente usate. Ricevere un ringraziamento da una persona semplice, come lo era un tempo stata lei: quello invece avrebbe fatto la differenza. Le parole fluirono dalla bocca della ragazza sofferente così come degli affluenti scivolano lentamente per confluire nel mare unendosi finalmente ad esso. Il cerchio cominciò dunque a chiudersi. La donna disse che gli yoma in totale erano undici e che si riunivano tutti insieme per banchettare. Non era stato semplice per quella donna dover vedere quei mostri divorare degli esseri umani e sapere che forse, la stessa sorte sarebbe toccata presto anche a lei. La morte aveva sfiorato per un attimo la sua mano, ma il Fato le aveva rubato quel corpo non ancora destinato a scendere nell'aldilà. E probabilmente, quella donna velata, aveva ancora sete di sangue. Andavano portati via immediatamente da quel posto per evitare che ci fosse ulteriore carne da macello ancora disponibile per quegli yoma, e così fu fatto. La fortuna giocò finalmente dalla loro parte e le guerriere trovarono all'uscita delle catacombe altri abitanti del villaggio ai quali poterono affidare l'uomo e la donna. Ora avranno chi si prenderà cura di loro. Il loro inferno è finalmente giunto alla conclusione. Avevano portato in salvo delle vite, questo era pur vero ma per loro tre invece, quel lungo peregrinare non era ancora volto al termine. Girarono per le vie che non avevano ancora scandagliato, fin quando giunsero in un corridoio che svoltava a sinistra in un'altra stanza. Da lì promanava una forte presenza di emanazioni demoniache: c'erano almeno sei fonti di yoki lì dentro. Che fare dunque? Pareva che si prospettasse aria di combattimento. Erano in inferiorità numerica rispetto agli yoma, ma attirarli nel corridoio non sembrò alla guerriera un'ottima idea. Combattere con quelle lunghe spade in quel luogo angusto non facilitava loro i movimenti e già prima, in un precedente scontro, avevano dovuto cercare di coordinarsi al meglio per evitare di cozzare tra di loro con la spada. Cominciava a detestare sempre più quel labirinto. Dovevano uccidere gli yoma, non ferirsi a vicenda. Optò quindi per l'idea più semplice: entrare direttamente nella stanza. Ovviamente, si sarebbe mossa insieme alle altre. Non era così stolta nè azzardata da mandare a morte se stessa o le altre guerriere. Si fermò quindi un po' prima di quell'ingresso. Suppongo che anche voi avvertiate le fonti di yoki provenire da lì dentro. Direi quindi di entrare ed affrontarli. Era forse una scelta avventata la sua? Non poteva saperlo fin quando non l'avrebbe messa in pratica. Ad ogni modo, a darle sicurezza era il desiderio di fare in un certo qual modo giustizia per quella gente che era stata torturata e quell'immagine, quella figura che spesso le era "apparsa" durante quel percorso a bivi e che, nonostante sentisse estranea le sembrava al tempo stesso familiare. Un volto bello e delicato ma con una personalità molto forte e decisa. Strinse l'elsa e si aggrappò a quella immagine, facendo attenzione all'ambiente circostante. Non voleva neppure per un attimo perdere di vista la realtà. Citazione:Yoki: 0% |
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20-04-2015, 07:44 PM
Messaggio: #130
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Spoiler (Click to View) Undici. Cinque li abbiamo uccisi, quindi ne mancano sei, se dice il vero. Troppi Yoma nelle mie missioni, che l'Organizzazione mi odi così tanto? Sorrise dentro di sé. L'altro non pareva poter essere di grande aiuto, per cui non chiesero di più. Ora si trattava di sistemarli. Insieme decisero che la cosa migliore era portarli fuori da quel posto: l'idea di rifarsi tutte le catacombe al contrario le piacque quanto un chiodo nel piede, ma d'altra parte non potevano lasciarli lì né tanto meno trascinarseli dietro. Almeno non dovettero tornare al villaggio: all'entrata s'imbatterono in altri cittadini venuti a controllare la situazione. Ottimo momento per fare i temerari. Si liberarono dei due ragazzi e poterono dedicarsi alla ricerca degli Yoma rimasti. Durante la perlustrazione Angelica ebbe modo di ripensare alle considerazioni che aveva fatto prima di scendere in quelle catacombe: si era immaginata un nemico astuto, scaltro, la cui forza risiedeva nell'abilità a confondere piuttosto che nella forza bruta. Ma tirando le somme di quanto successo non le pareva che gli Yoma affrontati avessero brillato per intelligenza: non avevano teso nessun imboscata coordinata, le avevano attaccate al massimo in due e ogni volta la sorpresa era stata dalla parte delle guerriere. Per essere delle creature che vivevano in quei luoghi non li avevano sfruttati granché bene. In particolare Angelica restò stupita di quei due Yoma che aveva attirato fuori dal corridoio, si erano fatti trafiggere come due polli. Forse erano state brave loro a coglierli di sorpresa ma il fatto che non sapessero nemmeno quante erano… la diceva lunga sull'organizzazione di quegli esseri. Voleva dire che non le avevano spiate, forse non si erano accorti nemmeno della loro presenza. Queste erano le considerazioni sugli Yoma uccisi, ma non significava che ciò valesse anche per quelli rimasti. Anzi, forse quelli affrontati erano solo delle pedine, mandate loro addosso mentre gli altri si tenevano prudentemente a distanza. C'era anche il fatto del disturbo della percezione: ancora non si capacitava di come fosse possibile una cosa del genere e di certo non era uno stratagemma pensabile da quei cinque Yoma. Forse il vero nemico erano quei sei che mancavano. Dopo una svolta giunsero in un corridoio in fondo al quale provenivano le emanazioni di sei Yoki. Questi non sono degli sprovveduti, sono tutti uniti. Sembra che la sorpresa sia ancora dalla nostra parte… ma sarà davvero così? Avrebbero potuto benissimo aver scelto di farsi trovare. Angelica fece qualche passo avanti e indietro per scaricare la tensione, buttò la testa in avanti per sbirciare senza avvicinarsi. Morgana propose di entrare. C'erano due Yoma per ognuna di loro, entrare voleva dire suicidio. Non c'è altra scelta. Non ce l'hanno lasciata. Sì. disse. Strinse l'elsa, concentrò la sua percezione sugli Yoki e cominciò ad avanzare a piccoli passi. Citazione:Yoki: 0% |
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23-04-2015, 02:05 PM
Messaggio: #131
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
A dire il vero Dua avrebbe volentieri lasciato i due umani là dov'erano per poi occuparsene in un secondo momento ma alla fine decisero di scortarli fuori ed infine a consegnarli a due individui di cui la Guerriera non riconobbe la fisionomia del volto ma quasi certamente parevano essere uomini del villaggio. Il che non escludeva che tutte le promesse fatte di occuparsi dei feriti potevano trasformarsi benissimo in un ulteriore incubo... ...In particolar modo per la donna, ferita ed indifesa, di certo non si sarebbe potuta difendere da un'eventuale violenza. Comunque, anche questa volta, nonostante Dua fosse leggermente turbata decisero di rientrare nei tunnel delle catacombe per setacciare le stanze ed i corridoi rimasti fino a quando, finalmente, non iniziarono ad avvertire in modo chiaro e vivido tre, quattro... No, sei fonti di Yoki. Due a testa, una sfida interessante da un certo punto di vista ma forse non per Dua; come avrebbero fatto a tenere testa a sei yoma quando, lei ed Angelica in un due contro due, avevano avuto tante difficoltà? O meglio, Angelica di sicuro. Inoltre non si sapeva nulla della stanza dove si sarebbero dirette, li avessero almeno presi di sorpresa con un piano ma no, nemmeno quello. Come al solito sembravano troppo rumorose e Morgana parlò: propose di entrare. Dunque avevano poca altra scelta, la ragazza concentrò la sua scarsa lettura dello yoki nella stanza come per immaginarsi almeno vagamente come fossero disposti gli Yoma, di modo che forse avrebbe potuto assaltare quello più isolato. Avrebbe lasciato che fossero le altre due ad entrare per prime, prima di tutto perché l'idea era stata loro e seconda cosa ma più importante ancora: aveva bisogno di tempo per avere un piano in base all'ambiente nel quale si sarebbero trovate e la locazione precisa dei nemici e sia mai che gli Yoma vedendo solo due Guerriere non si aspettassero la terza, cioè lei. Citazione:Yoki: 0% |
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28-04-2015, 03:51 PM
Messaggio: #132
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Le tre guerriere decidono dunque di entrare nella stanza per affrontare gli Yoma. Nessuna strategia, nessuna trappola in cui attirare i demoni, solo un semplice e diretto assalto. Almeno per quanto riguarda Morgana e Angelica. Dua, invece, decide di attendere prima di entrare a sua volta, sperando di riuscire nell'attesa a farsi venire in mente un piano migliore.
Entrate nella stanza, anch'essa di forma irregolare come quasi tutte le stanze di quel labirinto (l'architetto che le ha progettate non doveva avere tutte le rotelle a posto) Morgana e Angelica si trovano faccia a faccia con i sei mostri, i quali non sembrano affatto sorpresi di vederle. Anzi, si direbbe che le stessero aspettando. Evidentemente qualcuno di loro deve aver notato la scia di cadaveri che il gruppo di Morgana si è lasciato alle spalle durante l'esplorazione del labirinto, e deve essere corso ad avvisare i compari rimasti.
Tra gli Yoma, uno in particolare svetta sugli altri sia come stazza che come vigore del suo yoki. Con ogni probabilità si tratta di un Divoratore, sicuramente del capo della combriccola di sbudellatori. Ed è proprio lui a rivolgere la parola alle guerriere. - Dunque, voi siete le puttane che hanno ucciso i nostri compagni? Siete state in gamba ad arrivare fino a qui, ma... - Mentre il capo parla, gli altri cinque demoni si dispongono rapidi a semicerchio intorno alle guerriere, circondandole in modo da lasciare loro libera una sola eventuale via di fuga, ovvero il corridoio dal quale sono arrivate (e nel quale Dua è rimasta in attesa). - ... il vostro viaggio termina qui! - ringhia il Divoratore, e in quell'istante, i demoni posizionati sulle "ali" partono all'attacco. Due di essi (Yoma 4 e 5) attaccano Morgana facendo allungare le dita di entrambe le mani (per un totale di 20 artigli che fendono l'aria diretti verso la guerriera). Gli altri due (Yoma 1 e 2) fanno attaccano Angelica nello stesso modo. Il restante Yoma (Yoma 3) ed il Divoratore invece per il momento rimangono fermi, in attesa del momento più propizio per colpire.
Come reagiranno Morgana e Angelica a questo attacco? E Dua, che per il momento è al sicuro, come deciderà di intervenire?
Turnazione Invariata. Mappa molto amatoriale del campo di battaglia. Citazione: |
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02-05-2015, 04:00 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 02-05-2015 05:00 PM da Claire83.)
Messaggio: #133
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Spoiler (Click to View) Più che l'ignoto, temeva le conseguenze di quell'attacco ma ad ogni modo, non era quello il momento per avere timore. La paura avrebbe solamente contribuito a confonderle le idee e non le avrebbe dato una chiara e giusta visione della situazione. Non era il fatto che ricoprisse il ruolo di caposquadra a darle la forza di agire in quel momento, piuttosto, era la sua stessa coscienza e la pasta di cui era fatta a motivarla a non tirarsi mai indietro anche nelle situazioni più difficili. Un guerriero deve sempre tenere a mente che il rischio fa parte del suo mestiere e della sua vita e che, l'esitazione non è una saggia, bensì stolta compagna in alcuni casi. Ma a cosa o chi avrebbe dovuto affidarsi in quel momento? Alla spada? Alle sue compagne? O a se stessa? Qualunque sarebbe stata la risposta corretta, tutte o forse nessuna, l'avrebbe scoperto solo in un secondo momento. Avanzò quindi verso la stanza nella quale si trovavano gli yoma ed Angelica la seguì. Dua, invece rimase indietro rispetto a loro. Timore, vigliaccheria o semplice tattica? Morgana non poteva saperlo ed onestamente non era quello il momento adatto per entrare nella testa di un'altra guerriera; in ogni caso lei ed Angelica si trovavano di fronte a dei nemici, alcuni dei quali maggiormente agguerriti. In particolare, c'era un tipo di yoma, diverso dagli altri che non aveva mai visto. Non voleva mettere in pericolo la sua compagna. Dunque, qual era la scelta migliore da prendere? Avventarsi direttamente contro quei mostri non sarebbe stata la scelta più saggia, poichè sarebbero state solo delle vittime sacrificali. Angelica poi, era appena graduata e di certo, non avrebbe voluto lasciarci la pelle dopo aver appena terminato il test. L'unica scelta sensata da compiere in quel momento, era indietreggiare per poi pensare ad un immediato contrattacco. Lo yoma più grosso quanto a stazza rispetto agli altri, cominciò ad aprire le "danze", partendo da un insulto. Rispetto alle volte precedenti, aveva comunque dimostrato di avere più fantasia, dato che finora avevano ascoltato solamente dei miseri grugniti dagli altri. Ignorò quasi ogni singola parola di quel mostro dalla grande strazza ma, non potè fare a meno di soffermarsi sulla parola "puttane". Era veramente familiare per Morgana, dato che era quello l'appellativo con cui veniva chiamata la madre dopo aver subito lo stupro. E lei, non era che la figlia di "una puttana". Quell'atteggiamento arrogante e quella parola che detestava profondamente, le fecero salire in corpo una gran rabbia. Non le importò più che fossero in minoranza numerica, nè tantomeno di cosa sarebbe potuto accadere. E sopratutto, non si sentì più sola. L'unica cosa che desiderava era mettere a tacere quella bocca che parlava a sproposito. Lui era un ciccione e lei una guerriera; e questo era palese, sia per lei che per la sua "amica". In un istante, gli yoma posizionati alle "ali" attaccarono sia lei che Angelica e protesero i loro artigli verso le due guerriere. Morgana cercò di arretrare velocemente, sprigionando un po' di yoki, in modo da portarsi lontana dalla traiettoria degli artigli che erano tesi verso di lei ed avvertì anche Angelica, in modo che entrambe potessero schivare l'attacco e coordinarsi al meglio, evitando di scontrarsi mentre arretravano. Mentre andava indietro, cercò di tranciare gli artigli con un colpo dal basso verso l'alto. Angelica, arretra e contrattacca! Sperava che le sue intenzioni sarebbe andate a buon fine. Avrebbe voluto essere veloce ed inafferabile al pari del vento. Con quello spostamento diagonale, avrebbe voluto portarsi al lato sinistro di Dua, ma non strettamente vicina, in modo quindi da lasciare spazio anche anche ad Angelica, sperando in qualche modo che gli yoma avrebbero potuto attaccarle in maniera uniforme. La fortuna non le aveva baciate, ma bisognava pure condurla dalla loro parte, no? Citazione:Yoki: 25% |
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05-05-2015, 10:36 PM
Messaggio: #134
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Spoiler (Click to View) Dov'è finita? Ma ci pensò poco. Non aveva mai visto uno Yoma così gigantesco: quando aprì bocca Angelica indietreggiò. Svelta sguainò la spada, ma dovette tenerla ben stretta con entrambe le mani per non mostrare il tremore che le percorreva le braccia. Dietro suo ordine gli altri Yoma le circondarono e Angelica si riscosse, accorgendosi anche degli altri. Il tempo di voltare la testa verso gli Yoma più esterni che si vide arrivare i loro artigli dritti addosso. Dua che sparisce, quello Yoma abnorme, venti artigli… era tutto troppo veloce! Angelica, arretra e contrattacca! L'urlo della caposquadra squarciò la sua apatia e lo yoki le scorse prepotente, eccitato dall'adrenalina, snaturando occhi e volto. Le fu chiaro cosa voleva Morgana. Avrebbe tentato di scattare all'indietro, sperando di evitare gli artigli e facendo attenzione a non urtare la caposquadra, tenendosi quindi sulla destra. Se gli Yoma le si fossero gettati addosso avrebbe contrattaccato prendendoli in contropiede, sperando anche in un aiuto di Dua, la quale doveva essere per forza rimasta indietro nel corridoio. Se fosse accaduto altro da quanto previsto avrebbe deciso in seguito cosa fare, ora era solo concentrata nel togliersi alla svelta dal raggio d'azione degli artigli. Citazione:Yoki: 0% > 35% |
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10-05-2015, 11:45 PM
Messaggio: #135
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Bene, la situazione era più complicata del previsto: a quanto pare non solo gli Yoma erano a conoscenza della loro presenza ma uno di loro pareva insolitamente potente... ...E infatti si dimostrò per ciò che era: un divoratore. Dua non ne aveva mai incontrato nessuno e per un attimo vacillò sulla strategia da prendere, chiaramente era la minaccia più impellente e la testa pensante del gruppo per cui andava eliminata in fretta, gli altri yoma in seguito sarebbero stati semplice carne da macello. Al tempo stesso, però, un Divoratore non poteva certo essere preso sottogamba e affiancato da tutti quegli Yoma era un suicidio corrergli incontro per ucciderlo per cui avrebbero dovuto eliminare prima i suoi aiutanti, in seguito si sarebbe trasformato forse in una facile preda. Neanche il tempo di pensare a tutto che l'azione cominciò, nel momento in cui le sue due compagne stavano combattendo per la vita cercando di evitare gli artigli Dua sapeva di dover agire in qualche modo. Fino a quando quattro degli Yoma erano occupati ad attaccare, non lo erano a difendersi e forse c'era una minima speranza di prenderne uno in contropiede ed eliminarlo velocemente facendo decrescere in fretta il loro numero; la ragazza decise di puntare uno dei più vicini che avevano attaccato Morgana (yoma 5). Le iridi si accesero del color del sole, il volto si deformò ed infine Dua schizzò in avanti per tendere un montante verso l'alto. Comunque sarebbe andata a finire doveva ritirarsi in fretta, non poteva permettersi di stare nel fronte a lungo. Citazione:Yoki: 30% |
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13-05-2015, 02:56 PM
Messaggio: #136
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
L'Attacco dei demoni non si fa attendere, ma lo stesso si può dire della reazione delle guerriere:
- Morgana grazie alla sua velocità schiva facilmente l'attacco combinato dei due demoni, trovando anche il tempo di mozzare, con un colpo dal basso verso l'alto, gli artigli di uno dei due (Yoma 5) mentre indietreggia diagonalmente verso sinistra confondendo gli avversari. A quel punto la caposquadra può analizzare la situazione e decidere il da farsi. - Dua interviene a sostegno delle compagne dopo essere rimasta inizialmente indietro, e approfitta dell'attimo di smarrimento degli Yoma in seguito alla mossa di Morgana per piombare sul demone ferito (Yoma 5) e abbatterlo con un singolo colpo ben assestato. Tuttavia, questo la lascia esposta al contrattacco del mostro più vicino (Yoma 4) il quale da distanza ravvicinata la attacca con gli artigli della mano destra mirando all'altezza dell'addome della guerriera. Come se non bastasse Dua nota con la coda dell'occhio che un altro demone (Yoma 3) si sta avvicinando da destra con l'ovvia intenzione di attaccarla, cosa che farà molto presto. Riuscirà la numero 37 a cavarsi d'impiccio? - Nel frattempo, Angelica, dopo essere anche lei riuscita a schivare l'attacco iniziale degli Yoma (pur se con più difficoltà rispetto a Morgana) indietreggiando, si trova ora con le spalle al muro. Letteralmente. I suoi avversari (Yoma 1 & 2) la circondano per intrappolarla, dopodichè si avventano su di lei. Angelica, grazie ai suoi riflessi e alla sua velocità potenziati dallo yoki, riesce ad anticipare uno dei due (Yoma 1) e a ferirlo mortalmente prima che possa farlo lui. L'Altro Yoma tuttavia (Yoma 2) la prende in contropiede e la colpisce alla gamba sinistra con gli artigli della mano destra, trafiggendole l'arto da parte a parte all'altezza della coscia [Ferita Media]. A quel punto, senza ritrarre gli artigli della mano destra dalla gamba della guerriera, lo Yoma con un ghigno di trionfo stampato sul grugno punta il braccio sinistro verso il petto di Angelica e si prepara ad allungare gli artigli della mano per quello che nelle sue intenzioni dovrebbe essere il colpo di grazia. Ce la farà la numero 39 a salvarsi? Intanto, il Divoratore, che non ha ancora attaccato nessuno limitandosi ad osservare l'evolversi dello scontro, si sposta in una posizione più centrale dalla quale gli sarà facile lanciare un'offensiva in qualunque direzione. Turnazione Invariata. Mappa molto amatoriale del campo di battaglia #2 Citazione: |
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17-05-2015, 03:33 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-05-2015 10:14 PM da Claire83.)
Messaggio: #137
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Pensato(voce interiore) Pareva che la battaglia avesse avuto inizio. Non c'erano stati squilli di tromba o segnali che dessero avvio all'inizio del combattimento. Nessuna trattativa, nessuna mediazione, nessun colloquio pacifico per evitare lo scontro. Non era roba per Claymore questa. Non c'era alcun motivo per negoziare con bestie che, di umano non aveva nulla. Gli yoma si basavano semplicemente sull'istinto e su quella interminabile fame e sete di sangue che li divorava dall'interno. Non avevano ordini da rispettare, nè ricompense da riportare a casa: seguivano semplicemente la loro natura. Probabilmente, la loro forza stava in questo. Seguire in perfetta armonia ciò per cui erano venuti al mondo. Dall'altra parte invece, non poteva dirsi la stessa cosa. C'erano delle mezze demoni armate di spade, che dietro a quelle corazze ed a quella ostinata voglia di combattere, si portavano dietro i propri fardelli personali, il proprio vissuto e le ragazzine che, un tempo erano state, prima che l'Organizzazione le portasse via per trasformarle ed addestrarle. Appartenevano a due mondi completamente diversi, seppur in parte composti della stessa materia. Istinto? Ragione? Sentimento? Chi avrebbe infine prevalso? Yoma o Claymore? Era il campo di battaglia e le scelte che avrebbero dato una risposta certa. Gli yoma non avevano perso tempo ad attaccarle e non si erano nemmeno premurati che le guerriere fossero pronte a contrattaccarli. Erano partiti in superiorità numerica, consci del fatto che, il numero l'avrebbe fatta da padrone. E questo era quanto. Morgana riuscì agilmente a mozzare gli artigli che lo yoma aveva proteso verso di lei, indietreggiando velocemente. Dua che in un primo tempo era rimasta indietro, si era portata avanti ed era riuscita ad uccidere lo yoma più esterno; Angelica era invece riuscita a far fuori l'altro yoma situato all'altro lato esterno. Grazie alla sua agilità, Morgana era riuscita a mettersi in una posizione di riparo, mentre invece le altre due guerriere, si trovavano ora esposte all'attacco degli yoma restanti. Per la pasta di cui era fatta Morgana, non sarebbe di certo rimasta immobile ad osservare la scena senza muovere un dito. Che fosse caposquadra o meno, oramai quello era il suo ultimo dei pensieri. Non aveva scelto lei di guidare le altre, bensì le era stato ordinato. Avrebbe quindi potuto rivestire semplicemente un ruolo che le era stato affidato, con le critiche e tutto il resto. Ma lei non voleva questo:fare il burattino. Desiderava obbedire a quella parte di lei che le urlava al suo interno di uccidere quelle bestie per il puro piacere di farlo e di fuggire da quel luogo, senza lasciare più cadaveri del necessario. Quella parte che l'aveva rivendicata più volte, adesso la reclamava con vigore. Era una forma di amore a cui non poteva resistere. Uccidili, uccidili tutti...senza pietà. La voce le portò un volto e quel volto, le diede più forza e coraggio di quanto pensasse di averne. Sfruttando la posizione favorevole in cui era situata, decise di sorprendere il nemico. Avrebbe potuto lanciarsi nella mischia e compiere un gesto sacrificale, ma ciò non sarebbe servito. Avrebbe prevalso il numero, e lei, non desiderava questo. Osservò per un attimo la situazione che gli si parava davanti, in silenzio, come un felino nascosto dalla vegetazione che analizza paziente le vittime, prima di partire all'attacco. Dua era circondata da due yoma, poi c'era il Divoratore, mentre Angelica stava per vedersela con l'altro yoma rimasto che l'aveva attaccata. Quella voce sparì e si tramutò in azione. Con un scatto veloce, Morgana, mantendosi sempre in direzione diagonale, cercò di portarsi al lato dello yoma che aveva diretto i suoi artigli contro Dua e flettendo leggermente le gambe per darsi una spinta verso l'alto, avrebbe tentato di menare un fendente dall'alto verso il basso, dalla testa fino a scendere lungo il corpo della bestia, in modo tale da tranciare in due il suo corpo. Nel caso in cui fosse riuscita ad ucciderlo, si sarebbe disposta in direzione frontale rispetto allo yoma vicino al Divoratore. Citazione:Yoki: 25% |
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19-05-2015, 10:39 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-05-2015 10:41 PM da La X di Miria.)
Messaggio: #138
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Col suo balzo riuscì a schivare tutti gli artigli, ma ciò la mise in salvo solo per poco. Si ritrovò contro un muro, chiusa da i due Yoma in entrambe le direzioni.
Angelica lanciò loro occhiate nervose, tenne la spada puntata in mezzo a loro. Quelli si avvicinarono snudando le zanne e scattarono assieme. Angelica si lanciò a destra e fendette il muso al primo, si voltò verso l'altro ma quello fece partire gli artigli che le trafissero la coscia. Le mancò il fiato, la gamba si irrigidì e il sangue ruscellò dalle ferite. Con gli occhi lucidi lo vide sollevare l'altra mano, puntata contro il suo cuore. Le guance le si sciolsero e il cuore si compresse: era bloccata. Stordita dal dolore e dall'angoscia non vide altra possibilità che difendersi. Avrebbe portato il piatto della spada contro il suo petto, in modo da riparare sia quello che la testa, sperando di salvarsi da più artigli possibile. Citazione:Yoki: 35% |
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24-05-2015, 06:13 PM
Messaggio: #139
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Dua era riuscita a decurtare la vita dello Yoma come una tessitrice faceva tagliando il filo che a lungo aveva filato, fu quasi semplice ed ormai la Guerriera si stava abituando alla sensazione che aveva mentre la sua lama scivolava tra i vari strati di carne del mostro. Ora però le cose andavano a complicarsi, ovviamente, prima di tutto doveva badare all'offensiva nemica e seconda cosa doveva stare ugualmente attenta all'attacco di Morgana. Presumibilmente si sarebbe portata alla sua sinistra, era infatti più spostata da quel lato da quel che poteva ricordarsi lei, per cui tentare una fuga da quel lato era troppo rischioso o avrebbe rischiato di intralciare il lavoro di Morgana; dunque restava la destra, presso un altro Yoma (3)! E se, questa volta, Dua anziché retrocedere avesse avanzato? Dopotutto, a dire il vero, era un percorso abbastanza obbligato: scattare a destra per evitare gli artigli e tentare un fendente orizzontale sullo Yoma. Eppure era un gioco rischioso, sarebbe potuta finire molto male quell'azione, specialmente vicina a quel Divoratore; avrebbe tanto voluto essere forte, veloce e resistente ma più di così, doveva esserlo più di così. Doveva sopravvivere! Più Yoki avrebbe rilasciato e più sarebbe stata vicina al completamento della sua missione, doveva redimersi in qualche modo; il cuore prese a battere forte nel suo petto, il battito cardiaco fu l'unica cosa che poteva udire per qualche attimo, infine lentamente non solo il suo volto fu deforme ma anche il suo corpo. Non era la prima volta che giungeva a rilasciare così tanto Yoki ma non voleva rischiare, doveva contrattacare ed in fretta. Yoki: 30% > 50% Stato fisico: Situazione regolare. Volto deforme causa rilascio Yoki, iridi feline e muscoli del corpo in rilievo. Stato psicologico: Scarica di adrenalina Abilità utilizzate: Percezione dello yoki (attiva sugli yoma) |
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28-05-2015, 12:21 PM
Messaggio: #140
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Angelica si fa scudo con la sua arma riuscendo così per il rotto della cuffia a salvarsi momentaneamente dagli artigli dello Yoma, i quali infatti colpiscono l'indistruttibile lama della claymore anzichè la tenera carne della guerriera. Tuttavia, la numero 39 è in grossa difficoltà: a giudicare dalla pressione esercitata dagli artigli del mostro sulla lama, ed allo sforzo che a lei costa trattenerli, Angelica può dedurre che la forza fisica del demone supera decisamente la sua. Non sarà facile tenerlo a bada. Comunque, la ragazza ha quantomeno guadagnato un pò di tempo, se non altro. Riuscirà a trovare un modo per ribaldare la situazione?
Dua intanto aumenta il livello del suo yoki e tenta di schivare l'attacco dello Yoma (#4) spostandosi sulla destra con l'intento di assalire poi direttamente il mostro in avvicinamento (#3) confidando che Morgana si occupi dell'altro*. Tuttavia, la distanza ravvicinata non consente alla numero 37 di evitare completamente gli artigli dello Yoma (#4), i quali la colpiscono di striscio al fianco sinistro [Ferita: Leggera]. Sarebbe potuta andare peggio, comunque. A quel punto, Dua tenta ugualmente di portare il suo attacco all'altro demone (#3), ma quest'ultimo si rivela piuttosto agile, e schiva il fendente orizzontale della guerriera con un piccolo balzo all'indietro per poi contrattaccare immediatamente con gli artigli della mano sinistra che indirizza verso il basso, mirando alle gamba destra di Dua. Come risponderà la guerriera? Nel frattempo, lo Yoma che ha colpito di striscio Dua (#4), ritrae gli artigli e prova ad attaccare nuovamente la numero 37, stavolta usando entrambe le mani. Purtroppo per lui, concentrato com'era su Dua non si accorge in tempo del sopraggiungere di Morgana alla sua destra, e la caposquadra ha così gioco facile nel coglierlo di sorpresa e nel tagliarlo a metà con il suo attacco, uccidendolo all'istante. A quel punto, la caposquadra vorrebbe andare in aiuto di Dua, ma non può farlo perchè si trova di fronte l'imponente Divoratore. Il mostro, dopo essere rimasto ad osservare l'evolversi della situazione, ha infatti finalmente deciso di entrare in azione ed ha scelto proprio Morgana come sua avversaria. Come lo fronteggerà la numero 32? Citazione:*Nota del Master: Lachesi non ha scritto esplicitamente contro chi fosse diretto quel fendente orizzontale, per cui spero di aver interpretato correttamente le sue intenzioni. Nuova Turnazione: - Angelica - Dua - Morgana Mappa molto amatoriale.. eccetera, #3 Citazione: |
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