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QUEST The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
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01-06-2015, 08:50 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 01-06-2015 08:51 PM da La X di Miria.)
Messaggio: #141
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Spoiler (Click to View) Portò la lama davanti a sé e riuscì a parare gli artigli appena in tempo. La spada mandò scintille, gli artigli stridettero sul piatto. I suoi polsi si flessero indietro: di questo passo la sua resistenza era destinata a spezzarsi.
Angelica snudò le zanne e le vene del viso si ingrossarono. La spada veniva pian piano verso di lei e le scesero le lacrime. Il corpo le formicolò dappertutto, iniziò a scricchiolare e ad espandersi.
Sangue e Yoki scorrevano impetuosi, le davano alla testa.
Brutta merda, brutta merda, burtta merda.
Contrasse le pupille per lo sforzo e in un bagliore di lucidità vide una via di fuga.
Avrebbe provato a piegarsi: il più possibile sulla gamba destra e quanto poteva su quella sinistra, ferita dagli artigli. Si sarebbe creata una asimmetria sul suo corpo, che avrebbe visto la parte sinistra più rialzata rispetto alla destra. Avrebbe lasciato che il mostro vincesse la sua resistenza, appoggiando il piatto della lama sulla spalla e facendo passare l'elsa sotto gli artigli del mostro. Così facendo la spada si sarebbe posizionata nella stessa direzione degli artigli, che ormai erano liberi di allungarsi, e avrebbe fatto da rampa per deviarli verso l'alto.
Se Angelica fosse riuscita nel suo intento, si sarebbe occupata di tranciare gli artigli alla gamba, così da potersi muovere, anche se in maniera limitata. Di seguito avrebbe mirato alla mano restante, finendo poi lo Yoma una volta per tutte.
Citazione: |
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04-06-2015, 12:26 AM
Messaggio: #142
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
"Smettiamola di perdere tempo!" Furono gli unici e fugaci pensieri di Dua in un momento sì critico per le tre piccole Guerriere ma ormai prossimo ad una conclusione, o così si supponeva almeno. Ad ogni modo in quel momento le emozioni come anche il flusso di pensieri erano come offuscati da una cortina di fumo che annebbiava la mente e la coscienza più logica -per quanto non fosse certo una qualità apprezzabile della ragazza- di Dua; dato l'enorme incremento di Yoki esploso nel suo corpo in così poco tempo, e specialmente la quantità a cui raramente era giunta, la relazione tra pensiero-azione si faceva più breve e precario. Da una parte, però, era una cosa positiva perché la cosa avrebbe dovuto concederle più velocità di reazione avendo meno tempo a disposizione per pensare. Sarebbe dovuto essere tutto più istintivo. Così il taglio che si era procurata fuggendo dal suo precedente nemico fece divampare il dolore come un incendio e altrettanto velocemente si spense, grazie all'adrenalina che scorreva potente nelle sue vene; Dua porta a termine, nonostante tutto, la sua offensiva ma non fa altro che fendere l'aria. Dunque, lo yoma si era spostato indietro con un balzo agile: era l'ora di braccarlo come un animale, e impalarlo con la spada. Portando la spada parallela rispetto al terreno, Dua si preparò a sferrare un fendente deciso; concentrò la forza delle braccia e aiutandosi con uno scatto in avanti cercò di farsi trovare a portata del mostro, con forze abbastanza forza da aprirgli la cassa toracica visto che ad accompagnare l'affondo non vi era solamente la parte superiore del corpo ma anche quella inferiore (scaturita dallo scatto in avanti). Citazione:Yoki: 50% |
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05-06-2015, 04:21 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-06-2015 04:27 PM da Claire83.)
Messaggio: #143
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Pensato Era giunta all'improvviso, senza nemmeno che lei se ne rendesse conto e quando le era apparsa in tutta la sua affascinante bellezza, la guerriera ne era rimasta indubbiamente colpita. A parte l'aspetto familiare, ciò che l'aveva più catturata era stato il modo di fare di quella ragazza, così irruente e sicura, proprio in quei momenti di solitudine e smarrimento, era stata lei a rassicurarla e consentirle di andare avanti. Eppure, nonostante Morgana avvertisse quella forte diversità rispetto a quella ragazza, ne era attratta quasi magicamente e si sentiva parte di lei. L'aveva avvertita più volte come un vento dolce e leggero, le aveva scompigliato i capelli, accarezzato il volto, l'aveva avvolta nel suo caldo abbraccio e fatta sentire protetta ed amata. Erano sensazioni quelle che non avvertiva più da tempo. Come poteva sottrarsi a lei? C'erano stati dei momenti in cui aveva provato a farlo, ma era stato del tutto inutile, poichè quella grande forza che aveva calamitato la sua attenzione, riaffiorava ogniqualvolta cercava di scacciarla. Avrebbe potuto rinnegare l'Organizzazione mille e mille volte, ma non le sarebbe stato altrettanto facile fare la stessa cosa con quell'altra parte di lei. Non poteva rinnegare se stessa. Nel momento in cui si sentiva sull'orlo di un baratro, era stata proprio quella ragazza a tenderle la mano, a sfiorarle le mani, stringendo un patto di sangue con lei. Da quell'istante Morgana non era stata più la stessa guerriera di prima, e tutte le sue certezze erano state spazzate via in un solo istante. Ma se alcune erano sparite, altre le avevano rimpiazzate. Strana era quella forza che sentiva scorrere nelle vene, quella sete di sangue e quel desiderio di essere diversa da quella che un tempo era stata, o forse, era stato solo un semplice ritrovare quella se stessa che, fino a quel momento era rimasta sopita. Anche in quel momento, quello slancio che aveva impiegato nel combattimento, era il frutto di ciò che stava nascendo all'interno del suo animo: un irrefrenabile desiderio di distruzione. Quando aveva visto tutti quegli yoma, era scattato qualcosa dentro di lei, un misto di rabbia e di furia omicida tanto da spingerla a lanciarsi nella mischia, senza esitazione. La ragione, aveva lasciato il posto all'istinto. Un unico fendente ben assestato le aveva regalato la vittoria sullo yoma che stava per attaccare Dua. Il corpo del mostro era stato tranciato senza pietà, mentre il sangue schizzava in un vigoroso getto tutto intorno a lei. Muori bastardo. I suoi occhi si accesero di una luce diversa, quasi innaturale, e la sua espressione divenne ancora più feroce. Il cuore cominciò a pulsarle vigorosamente e l'adrenalina scivolò lentamente dentro il suo corpo. Non era ancora soddisfatta, sentiva ancora sete di sangue e di uccisioni. Non diede nemmeno uno sguardo al corpo dello yoma che aveva appena ucciso, non meritava nulla fuorchè disprezzo. Si stava per disporre in modo da poter aiutare Dua, ma la numero trentadue fu subito oggetto delle attenzioni dello yoma più grosso. Non aveva mai visto uno yoma del genere, e supponeva che fosse più forte rispetto ai precedenti che aveva affrontato. Non poteva però perdersi in inutili congetture. Oramai lui si trovava a pochissima distanza da lei e l'unica cosa da fare sarebbe stata ucciderlo al più presto. Lasciò scorrere la forza demoniaca dentro di lei, lentamente lo yoki cominciò a pomparle attraverso il corpo, il volto si deformò maggiormente ed i denti divennero aguzzi. Gli sorrise con una smorfia e senza fiatare, provò ad effettuare uno slancio dal basso verso l'altro, spostandosi leggermente verso sinistra, in modo da non riuscire a rientrare nella traiettoria del Divoratore, se lui avesse provato ad attaccarla frontalmente. Avrebbe quindi piegato le ginocchia, per effettuare appunto questo salto, imprimendo forza nelle gambe per dare maggiore slancio al salto. Avrebbe cercato quindi di saltare e di menare un fendente veloce trasversale da destra verso sinistra e dall'alto verso il basso, in direzione della testa del Divoratore. Non voleva adottare una via di mezzo, nè colpirlo in altri punti: desiderava esclusivamente farlo fuori il prima possibile. Fatto questo, avrebbe cercato immediatamente ancor più di spostarsi al lato sinistro del mostro. Citazione:Yoki: da 25% a 35% |
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11-06-2015, 03:24 PM
Messaggio: #144
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Spoiler (Click to View) In grande difficoltà, Angelica concepisce una strategia che dovrebbe consentirle dapprima di ridurre la pressione esercitata dagli artigli dello Yoma, per poi passare quindi al contrattacco. Tuttavia, è il demone stesso a ritrarre sua sponte gli artigli che premevano contro la spada della numero 39, e non lo fa certo per fare un favore alla guerriera: il mostro infatti approfitta del fatto che gli artigli dell'altra sua mano sono ancora conficcati in profondità nella gamba di Angelica per dare uno strattone con il braccio e sbilanciare così la guerriera (la quale piegandosi gli ha involontariamente, ma non poteva certo prevederlo, agevolato il compito). Risultato, Angelica si ritrova per terra, distesa sul fianco destro, in una posizione tutt'altro che favorevole. Per sua fortuna, la ragazza ha abbastanza presenza di spirito da riuscire a quel punto a mozzare con un fendente di spada gli artigli dello Yoma che le bloccavano la gamba, cosa che le consente di recuperare la sua libertà di movimento. E le servirà, perchè l'avversario non perde tempo e le punta contro l'altra mano deciso a darle il colpo di grazia. Angelica ha solo pochi istanti prima che il mostro faccia allungare nuovamente i suoi artigli verso la sua testa: riuscirà a trovare un modo per sfangarla?
Nel frattempo, Dua è decisa ad eliminare il suo avversario il più velocemente possibile, e pertanto si lancia in un affondo contro di lui. L'Idea è quella di infilzare il demone come uno spiedino, ma lo Yoma ancora una volta si salva grazie alla sua agilità, spostandosi dalla traiettoria dell'attacco della numero 37 quel tanto che basta a far si che la spada della guerriera strusci contro il suo fianco destro senza infliggere alcuna ferita degna di nota, solo una semplice escoriazione. Il demone tuttavia non riesce ad evitare che, spinta dallo slancio, Dua gli finisca addosso, urtandolo e facendolo cadere lungo disteso per terra, di schiena. Non proprio quello che Dua aveva sperato, tuttavia adesso la guerriera, in piedi sopra lo Yoma, è certamente in una posizione di vantaggio e può tentare di finire il suo avversario. Ce la farà? O lo Yoma troverà il modo di salvarsi anche stavolta? Intanto, Morgana, alle prese con il Divoratore, prova anche lei ad uccidere l'avversario con un sol colpo, in modo tale da poter poi presumibilmente accorrere in aiuto delle sue compagne. Tuttavia, il mostro si rivela essere piuttosto agile nonostante la sua stazza, e si salva dall'acrobatica offensiva della guerriera tuffandosi in avanti con una capriola, cosa che gli consente di portarsi alle spalle della caposquadra. Praticamente, i due avversari hanno finito per scambiarsi le posizioni. A quel punto, il Divoratore si gira di colpire Morgana alla schiena con gli artigli della mano destra. Riuscirà la guerriera a difendersi? Turnazione Invariata. Citazione:Mappa |
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15-06-2015, 12:43 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-06-2015 12:48 AM da La X di Miria.)
Messaggio: #145
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Allentò la stretta sulla spada, ma con suo grande stupore lo Yoma ritrasse gli artigli, e tirò gli artigli ancora conficcati nella gamba, facendole perdere l'equilibrio. Atterrò malamente sul fianco destro e il dolore alla gamba le mozzò il fiato. Con orrore udì gli artigli affondare viscidi nella carne: rinsaldò la presa sulla spada e li tranciò di netto con gli occhi allucinati. Dai cinque moncherini esplosero fiotti di sangue ma lo Yoma non mandò nemmeno un grido: protese l'altra mano contro di lei, pronto a trafiggerla.
Angelica avrebbe provato a rotolare a sinistra, cercando di ignorare il dolore alla gamba, e dopo una prima rotazione sulla gamba ferita avrebbe piantato la destra a terra sfruttando il piccolo slancio e le braccia per rialzarsi su quella gamba, tenendo il ginocchio sinistro a terra. Di seguito avrebbe tentato di mozzare gli artigli prima che lo Yoma li ritiraesse. Citazione:Yoki: 40% |
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15-06-2015, 05:11 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-06-2015 10:31 PM da Lachesi.)
Messaggio: #146
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Era frustrata, perché non riusciva ad ucciderlo? Frustrazione che portava alla disperazione e, in seguito, ad una cieca furia. La vista del sangue, le urla di battaglia delle compagne, l'adrenalina e lo Yoki in circolo facevano fare cose stupide; specialmente per una ragazzina emotivamente instabile come Dua, la quale specialmente in quei momenti assorbiva le informazioni sensibili con una... Certa importanza. Non sapeva come gestire quella mole di dati impressionante, o meglio, non riusciva a filtrarle visto che la quantità di Yoki che aveva in circolo era alta. Semplicemente lo Yoma non voleva saperne di morire ma... Perché? Perché doveva essere così coriaceo, attaccato alla sua patetica esistenza in modo quasi morboso? Alla fine, se avesse cessato di esserci, qualcuno se ne sarebbe accorto? I suoi compagni non lo avrebbero certo pianto, nessuno avrebbe sofferto dalla sua scomparsa, probabilmente a loro non importava nemmeno che lui fosse lì a terra sofferente. Dunque, poteva essere questo il motivo per cui si ostinava così tanto a combattere per la sua vita? Per ricordare in ogni secondo della vita dei suoi compagni che lui era là, pronto ad infastidirli? ...Alla fine, di chi stava realmente pensando Dua? Dello Yoma o di sé stessa? L'idea che se fosse sparita nessuno ne avrebbe nemmeno tenuto conto, la faceva arrabbiare enormemente, per non parlare di quel fastidioso, sporco bastardo di uno Yoma che non aveva la decenza di morire. Ora però quel lurido verme infame, figlio di una cagna, era a terra. Poteva fissarlo dall'alto in basso, troneggiare sul suo corpo e martoriarlo, ed era quello che aveva intenzione di fare. Per prima cosa, con la gamba sinistra, avrebbe tentato di schiacciare e spezzare il polso destro dello Yoma con un colpo secco del tallone; lo avrebbe tenuto fermo con il peso del suo corpo. E poi si sarebbe divertita a spaccargli il cranio a calci con la gamba destra, tre in tutto, e se proprio non ci voleva crepare... Beh poteva sempre decapitarlo. Citazione:Yoki: 50% |
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17-06-2015, 10:19 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-06-2015 10:21 PM da Claire83.)
Messaggio: #147
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Il nemico giunge alle spalle. Può assumere qualsiasi tipo di sembianza, dalla più angelica e dolce, a quella più terrificante e mostruosa; può avere il volto di uno sconosciuto o semplicemente quello di un viso amico. Arriva quando meno te l'aspetti, quando la partita sembra ormai vinta, quando pensi che null'altro potrà scalfirti:egli decide di pugnalarti alle spalle. Proprio in quel momento scivola lento e sinuoso nel corpo, lo spirito di sopravvivenza, invitando l'ignaro spettatore a non mollare la presa, ma lo incita ad afferrare la vita, stringendola a sè come fosse una splendida e fragile donna che, sull'orlo di un precipizio è in procinto di scivolare. Pareva che il primo tentativo di attacco al Divoratore fosse andato male. Il mostro dalle notevoli dimensioni, si era dimostrato ben più agile di quanto Morgana avesse pensato. Nonostante la guerriera desiderasse porre fine immediatamente alla vita del Divoratore, egli con notevole impegno aveva evitato l'attacco della numero trentadue, con un' inaspettata capriola. Adesso, i giochi erano cambiati: era lui a tenere il coltello dalla parte del manico. Morgana si trovava adesso di spalle rispetto al nemico. E questo era quanto. Era un'occasione appetibile per il Divoratore e di sicuro non se la sarebbe fatta sfuggire di mano. Di lì a poco, infatti cercò subito di attaccarla alle spalle. Era arrivato finalmente il momento di dimostrare a se stessa di che cosa sarebbe stata capace. Era arrivato il momento di lanciarsi nel vuoto, afferrando quella parte di lei che stava cercando di tenderle la mano. E così fu. Come un'artista, scomparve lentamente dal palco per lanciarsi direttamente nel cerchio. Essendo disposta di spalle rispetto allo yoma, cercò di spostarsi velocemente dapprima in avanti sulla sinistra, per muoversi dalla traiettoria del Divoratore ed avrebbe cercato di mettersi in posizione frontale rispetto allo yoma. Avrebbe quindi tentato di scattare in avanti e menare un fendente da destra verso sinistra in corrispondenza dello stomaco del mostro. L'idea di Morgana era quella di tranciargli in due il corpo trasversalmente. Citazione:Yoki: 35% |
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22-06-2015, 02:38 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-06-2015 02:40 PM da Narratore.)
Messaggio: #148
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Spoiler (Click to View) All'ultimo istante, Angelica si salva rotolando fuori dalla traiettoria degli artigli dello Yoma (i quali colpiscono dunque soltanto il pavimento). Se la ragazza avesse esitato anche solo per un momento di più, adesso il demone starebbe festeggiando la sua vittoria. Invece, la numero 39 non solo riesce a salvarsi, ma anche a mozzare gli artigli del mostro prima che questi faccia in tempo a ritrarli. Certo, Angelica ha anche avuto un po' di fortuna: lo Yoma era così sicuro di avere la vittoria in tasca, che l'inaspettata schivata della guerriera lo ha lasciato interdetto per qualche secondo. Un tempo assai breve, e tuttavia sufficiente alla numero 39 per mettere a segno il suo contrattacco. A quel punto, il demone si ritrova con le armi spuntate e la situazione precedentemente a lui favorevole improvvisamente capovolta a suo svantaggio. Di conseguenza, lo Yoma decide che continuare a combattere non gli conviene più e tenta quindi di darsi alla fuga: fulmineo, scatta dunque verso destra diretto all'uscita più vicina (quella da cui sono arrivate le guerriere) con l'ovvia intenzione di mettersi in salvo dilenguandosi nel labirinto. Riuscirà Angelica ad impedirgli la fuga, nonostante la gamba ferita le impedisca di correre?
Contemporaneamente, Dua riesce finalmente ad avere la meglio sul suo avversario e ad eliminarlo. L'Essere finito a terra a causa dell'attacco precedente della numero 37 si rivela fattore determinante per la sconfitta dello Yoma, che da quella posizione non riesce a difendersi adeguatamente dagli attacchi di Dua. Prima che lo stivaletto metallico della guerriera gli fracassi il cranio rispedendolo nell'inferno da cui era arrivato però, il demone ha il tempo per colpire Dua alla coscia destra in un estremo tentativo di difesa. Ciò non serve a salvargli la vita in quanto la guerriera riesce ugualmente ad infliggergli il colpo di grazia, ma se non altro gli da la consolazione di essere almeno riuscito ad infliggere dolore alla sua avversaria [Ferita Media].
Intanto, Morgana è alle prese con l'offensiva del Divoratore. Grazie alla sua agilità, la guerriera schiva gli artigli del mostro e parte al contrattacco cercando di tagliare in due il Divoratore con un fendente trasversale all'altezza dello stomaco. Il demone allora tenta un balzo all'indietro per salvarsi, ma la cosa gli riesce solo in parte: evita di essere tagliato a metà, ma subisce tuttavia una profonda ferita da taglio che gli attraversa tutto l'addome. Ringhiando un po' per il dolore e un po' per la rabbia, il Divoratore allora si scaglia di peso contro la guerriera e la travolge con la sua mole, atterrandola. I due avversari sono ora distesi per terra, uno sopra l'altra. Cosa farà Morgana a questo punto?
Turnazione Invariata. Citazione:Nota del Master: Questo è il conteggio dei punti limite che le vostre guerriere hanno accumulato finora. Citazione:Mappa |
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26-06-2015, 11:25 PM
Messaggio: #149
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Spoiler (Click to View) Ruotò sul lato e si rialzò appena in tempo per levare la spada da terra e calarla sugli artigli della bestia. Un ghigno si disegnò sul volto di Angelica: ora lo Yoma non aveva più difese. Il mostro, preso alla sprovvista dalla sua reazione, fece qualche passo a sinistra e corse in direzione dell'uscita. La ragazza fece per inseguirlo ma la fitta alla coscia le ricordò i cinque fori lasciati dagli artigli della bestia. Ormai era andato e lei, zoppicante com'era, non avrebbe potuto stargli dietro. Ma con gli artigli spuntati non costituiva una gran minaccia. Meglio rimediare alle ferite. Concentrò lo yoki sulla coscia sinistra e intanto si guardò attorno: Dua era ormai riuscita a sopraffare il proprio avversario, ma quest'ultimo le aveva trafitto la gamba. Morgana invece era stesa a terra col Divoratore sopra di sé. Una volta risanata la coscia, Angelica avrebbe puntato il Divoratore, mirando a sorprenderlo alle spalle prima che ferisse gravemente la caposqudra. Citazione:Yoki: 40% |
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29-06-2015, 09:36 PM
Messaggio: #150
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Il corpo dello yoma, o meglio, la faccia iniziò a spaccarsi sotto gli stivaletti di metallo di Dua; il cranio parve spezzettarsi come un vaso di creta e di certo le ossa cigolanti, emettevano lo stesso rumore di pietra rotta e calpestata. La poltiglia di carne e sangue che componeva la testa iniziò a schizzare sul pavimento insozzando di cervella e facendo ammuffire tutto ciò che sporcava; gli odori, il tanfo e i effluvi mefitici della polpa marcia eppure ancora viva del mostro erano insopportabili. Il bulbo oculare ai primi colpi saltellò su quella faccia deformata dello Yoma, ancora attaccato da qualche filamento collegato al cervello, e rimbalzò un poco come una biglia sulle scale, poi si spaccarono i lati della testa ed alla fine sopraggiunse la morte. A quel punto, Dua, priva di fiato iniziò a sentire una sensazione di viscidume colarle sulla gamba destra; dapprima, ingenuamente, pensò si trattasse di qualche pezzo del nemico che era andato a sporcarle la veste ma quando abbassò lo sguardo riconobbe invece i colori delle sue interiora. -..Uh?- Avendo quasi la vista sdoppiata agitò un poco il capo come a voler chiarire quei pochi pensieri che le giravano per la testa, inibiti in gran parte dalla massiva quantità di yoki in circolo nel suo piccolo corpicino. Quell'inarrestabile energia demoniaca era come un getto d'acqua estremamente forte che andava a raschiare il fondo del barile, unto e sudicio, riportando a galla quelle macchioline scure e sporche alla vista di chiunque. Sentendo mancare la forza alle proprie gambe, la ragazza le cui sembianze parevano tutte meno che umane, cadde in ginocchio sul cadavere dello Yoma come in contemplazione; si coprì con la mano l'occhio sinistro, confusa, riconoscendo in quel volto spappolato sé stessa. Sentì dei passi dietro di lei e voltandosi di fretta vide lo Yoma correre, pareva veloce mentre i suoi sensi erano estremamente lenti ed assopiti; si voltò in direzione della sua compagna, temendo fosse stata atterrata, ed invece la vide sana e salva... ...Ma aveva rinunciato alla sua caccia. La cosa la fece arrabbiare, non solo sembrava passato un secolo da quando tutto quello aveva avuto inizio ma lei ci aveva addirittura rinunciato! Si volse quindi verso Morgana e la vide in una situazione leggermente complicata, quel mostro ben più grande di Dua stava come disteso sopra la caposquadra; avrebbe potuto strapparle il volto in un morso! Doveva fare qualcosa, provò ad alzare la spada ma era troppo pesante e lenta, l'elsa le scivolò dalle mani; cercò quindi di rialzarsi, goffamente, cercando di non far girare troppo la sua testa delicata. Sentì una fitta alla coscia e si ricordò della ferita; mugugnando qualcosa decise di lanciarsi, evitando una corsa che sarebbe potuta risultare difficoltosa, facendo più forza sulla gamba sinistra verso il Divoratore. Voleva placcarlo, spostarlo, dare qualunque piccolo vantaggio e spazio di manovra che potesse fornire a Morgana per finire il bersaglio. Sapeva che, forse, era troppo debole per gettare un colosso simile a terra con il suo fisico gracile ma era pur sempre qualcosa. Citazione:Yoki: 50% |
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07-07-2015, 04:21 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 07-07-2015 04:36 PM da Claire83.)
Messaggio: #151
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Pensato Era più furbo di quanto Morgana potesse immaginare. Il fendente che la guerriera aveva diretto sullo stomaco del mostro, aveva sì fatto centro, ma non nel modo in cui la numero trentratrè aveva sperato che andasse. Quel mostro non solo era di mole estremamente notevole ma, almeno fino a quel momento aveva anche dimostrato di essere più agile, anche di lei. Aveva centrato il bersaglio, ma la sua tattica non aveva creato grosse difficoltà al Divoratore che con un balzo, era riuscito a mettersi in salvo per l'ennesima volta. Dannazione! C'era un misto di delusione e sconfitta nei pensieri di Morgana ma nonostante avesse fallito, la guerriera ammirava la tenacia che quel grosso yoma stava dimostrando di possedere durante il combattimento. Non voleva proprio demordere ed era testardo almeno quanto lei. Ma più che una gara di testardaggine, quella era una lotta per la sopravvivenza. Adesso il Divoratore si trovava disteso su Morgana: una posizione decisamente scomoda e fastidiosa per la guerriera. Avrebbe potuto arrendersi e soccombere sotto quel pesante masso che la stava opprimendo o lottare strenuamente per liberarsi dal mostro situato sopra di lei. Da quella posizione, sarebbe stato impossibile rialzarsi e quindi non provò nemmeno a farlo. Con il braccio sinistro cercò di stringere a sè il mostro, come per abbracciarlo, mentre con l'altra mano libera avrebbe cercato di sollevare la spada, rilasciando un altro po' di yoki, tentando di infliggere un colpo secco dietro la schiena del Divoratore. Da quel finto abbraccio, solo uno ne sarebbe uscito vincitore e quello, avrebbe voluto essere lei. Citazione:Yoki: da 35% a 40 % Punti Limite: 9/17,5 |
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13-07-2015, 11:11 AM
Messaggio: #152
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Mentre Angelica è alla prese con la rigenerazione, Dua, malgrado sia anch'essa ferita, decide di provare a soccorrere Morgana alle prese con il Divoratore, e si getta contro quest'ultimo nella speranza di riuscire in qualche modo a spostarlo da sopra la compagna. Nel frattempo, Morgana afferra il mostro con il braccio sinistro stringendolo a sè, mentre con il destro cerca contemporaneamente di vibrare un colpo di spada sulla schiena del Divoratore, senza rendersi conto del sopraggiungere di Dua.
Miracolosamente, la spada di Morgana NON colpisce Dua, abbattendosi sulla schiena del Divoratore a meno di mezzo centimetro alla destra della numero 37, il cui eroico (quanto avventato) gesto si rivela pressochè ininfluente, dato che Dua è troppo gracile per smuovere con il suo peso il robusto demone. Più successo ha invece il colpo di Morgana, che come si è detto si abbatte sulla schiena del mostro infliggendogli un'altra profonda ferita. A quel punto il mostro, che non è ancora morto, è però abbastanza indebolito da far si che le due guerriere non abbiano troppe difficoltà ad abbatterlo successivamente.
Quindi, le guerriere possono finalmente fermarsi a riposare. La battaglia è finita, gli Yoma sono (quasi) tutti morti, e loro se la sono cavata, anche se non senza subire danni.
Una volta finito di rimettersi in sesto, le guerriere decidono di dare la caccia all'ultimo demone, quello sfuggito ad Angelica, ma dopo una breve ricerca si rendono conto che lo Yoma non si trova più nel labirinto. E' fuggito, salvandosi così la pellaccia. Difficile comunque che rimanga in zona dopo quello che è successo, è molto più probabile che si trasferisca da un'altra parte a fare... quello che fanno gli Yoma di solito. Dopo essersi rimesso in sesto, si intende. In ogni caso, la missione delle guerriere può dirsi conclusa per il momento. Dopo una breve sosta al villaggio, non resta loro che separarsi per fare ritorno ai rispettivi distretti di competenza...
Avete diritto ad un ultimo post conclusivo.
Turnazione: - Morgana - Dua - Angelica |
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13-07-2015, 04:17 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-07-2015 04:19 PM da Claire83.)
Messaggio: #153
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Parlato Finalmente era giunta la quiete dopo la tempesta. Il Divoratore era stato abbattuto ed ora giaceva per terra, ormai privo di vita. La battaglia finale era arrivata dopo un lunghissimo periodo di tempo in cui gli animi delle tre guerriere erano cambiati. Morgana stessa non si sentiva più la stessa. Più che dall'incontro col Divoratore, la sua vita era cambiata grazie alla parte più profonda ed oscura di sè. Era partita al pari di un viaggiatore sicuro, munito di zaino e vivande, ma tutte le sue convinzioni erano crollate pian piano. E proprio nei momenti in cui si era sentita più sola, era arrivata una nuova amica a farle compagnia. Era riuscita a colpire il grande mostro in un disperato tentativo di salvarsi ed a sua volta, anche Dua, aveva cercato di aiutarla, nonostante fosse ferita. Anche Angelica era sana e salva. Avevano portato a termine una missione difficile e complessa. Potevano ritenersi soddisfatte, nonostante i momenti di discussione che erano sorti durante la missione. Morgana aveva cercato di fare del proprio meglio, e di essere una degna caposquadra, anche se spesso, i suoi atteggiamenti protettivi erano stati fraintesi. Ma questo ormai, era storia passata. Aveva gettato quello zaino pesante alle spalle, ed ora attendeva esclusivamente un agognato momento di pace. Si sentiva confusa e stanca, ma colma di una nuova linfa. Non sapeva come avrebbe gestito quella voce che, a tratti, era uscita prepotentemente da lei, che la incitava ad uccidere e che, nonostante a tratti la spaventasse, non riusciva a reprimere. Avrebbe potuto uccidere altri yoma, ma non sarebbe stato altrettanto semplice sopprimere una sua parte. È giunto il momento di tornare a Staph...grazie di tutto. Furono solo queste la parole che Morgana riuscì a pronunciare. Non c'era null'altro da aggiungere. E si avviò così con un nuovo zaino in spalla ,verso un nuovo viaggio, carica di nuove speranze e consapevolezze. Citazione:Citazione:Yoki: da 40 a 0% |
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13-07-2015, 08:41 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-07-2015 07:48 PM da Lachesi.)
Messaggio: #154
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Non riusciva quasi a crederci, finalmente era uscita da quelle catacombe e da quell'inferno; finalmente era riuscita ad ammirare le stelle e la volta celeste dopo il lungo e tortuoso cammino percorso nelle viscere di una terra troppo stretta per contenere anche il suo corpicino fragile. Fu come essere venute al mondo una seconda volta, tre se Dua avesse voluto contare anche il risveglio in seguito alla sua trasformazione; il punto rimaneva che si sentiva come se fosse stata mondata da qualcosa ma forse non era esattamente qualcosa di positivo. Più che altro, aveva perso qualcosa. Le stelle, belle e luminose, loro care erano lì rimaste: fisse nel velluto nero della notte, abbellite da tenero pizzo di neve; non erano cambiate, loro, erano restate le stesse. Forse imperturbabili dalle gracili esistenze mortali di quelle terre pesanti ed inutili. Ciò che era cambiato erano gli occhi che le osservavano, stanchi e delusi, feriti da una lunga battaglia che le aveva scorticato l'anima. Dua era stata pulita, ma non nell'acqua cristallina che rifletteva quegli oggetti inamovibili e luminosi che illuminavano anche la più oscura delle notti bensì nel fango dell'onta. Per poco Morgana non le aveva troncato la vita ed Angelica aveva semplicemente fatto fuggire uno degli Yoma, il quale ovviamente avrebbe continuato a mietere vittime; non aveva mai davvero lavorato con delle compagne ma era questo ciò che si sarebbe sempre dovuta aspettare? E da Elise cosa si sarebbe dovuta attendere, dunque? Forse era stato meglio perderla, il suo ritrovamento poteva aspettare l'eternità. Non erano riuscite ad adempiere al loro compito. A Dua non restava che alzare lo sguardo interrogativo al cielo e lasciare che le stelle riempissero i suoi due occhi luminosi con delle risposte che, ovviamente, non avrebbe mai trovato in quegli astri silenziosi. Le ultime parole di Morgana furono di congedo, un grazie e nemmeno un saluto; forse non si sarebbero mai più riviste, una di loro tre sarebbe potuta morire molto in fretta ma non poteva dire di avere la certezza che loro si sarebbero mancate, che guardando quel cielo scuro rivolgessero il loro pensiero alle altre due. Il legame che tra le tre si era instaurato era alquanto labile; non di quelli che non ti lasciano dentro nulla ma quelli che sono sottili fili di lana che si torcono con poco. Molto poco. E ciò che più la disturbava era che, forse, a nessuna importava davvero di stringere e saldare quel filo rosso che le legava. Sorrise a Morgana salutandola con la propria mano, poco a poco però quel sorriso si spense; forse la caposquadra non avrebbe nemmeno notato quel cambio, forse si sarebbe voltata e non l'avrebbe notato ma infondo Dua a cosa doveva quel sorriso? Alla donna che l'aveva quasi uccisa senza chiederle come stava, o chiederle scusa, cosa avrebbe dovuto fare? Dua aveva preteso così a lungo di essere perfetta e di piacere ad ogni costo alle altre che ora non sapeva più chi lei fosse, e se quelle persone avessero meritato davvero quei gesti. -Forse ci rivedremo...- Disse in un sussurro, rivolgendosi dunque anche ad Angelica, mentre anche lei prendeva le distanze da quella missione che per lei era stata tutto meno che soddisfacente: avevano lasciato vivere uno Yoma, e lei ne aveva risparmiati fin troppi a questo punto della sua vita, aveva scoperto un lato delle persone egoista ed egocentrico che non le era piaciuto affatto -il suo compreso- e da cui non si sarebbe più liberata. Era questo l'aspetto realmente demoniaco, non il suo Yoki, questo lo sapeva bene ora. Non era certa che avrebbe mai rimesso gli altri davanti a sé stessa, forse avrebbe continuato a farlo ma non riusciva più a credere che le persone fossero delle buone persone; era stato più facile non riesumare i problemi passati, lasciando che l'ingiustizia fosse impunita. Kelsier? Forse non lo avrebbe nemmeno più rivisto e tutto l'affetto che aveva finto nei confronti della Guerriera era pertanto vano e superfluo. Le alte sfere, così avevano deciso, e lei non poteva farci nulla ma solo assaporare un retrogusto estremamente amaro di delusione per ciò che avrebbero potuto fare ma che avevano scelto deliberatamente di non fare, per evitare problemi. "O forse no, e questo sarebbe un addio." Citazione:Yoki: 0% |
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16-07-2015, 07:07 PM
Messaggio: #155
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Impegnata nella rigenerazione, Angelica non poté far altro che assistere alle battute finali di quello scontro. Dua si avventò sullo Yoma per liberare Morgana, ma la caposquadra, senza accorgersi del tentativo di Dua, vibrò un colpo alla schiena dello Yoma. Angelica ebbe un sussulto, ma il colpo non aveva raggiunto la compagna. Il Divoratore, ridotto in fin di vita, non ebbe modo di proteggersi dai colpi mortali delle due.
Finalmente era tutto finito. O quasi. Una volta rimessesi in sesto diedero la caccia allo Yoma che era fuggito, ma non ci volle molto per capire che non si trovava più in quel luogo. Angelica si sentì ferita nell'orgoglio, ma d'altra parte si rassicurò col fatto che non avrebbe potuto inseguirlo in quelle condizioni. E anche se non voleva ammetterlo del tutto a se stessa si era sentita sollevata: a un passo dalla morte, vederlo fuggire, sentirsi fuori pericolo l'aveva riempita di gioia. L'unica cosa a cui aveva pensato poi era rimettersi alla svelta, come l'unica cosa a cui aveva pensato lo Yoma era stato salvarsi invece che finirla. Salutò le sue compagne con un cenno del capo e poche parole; era stata una missione difficile e la stanchezza le opprimeva il corpo e lo spirito. Chissà se si sarebbero riviste e quali esperienze avrebbero vissuto in futuro: col pensiero augurò buona fortuna ad entrambe, incamminandosi sulla via del ritorno. Citazione:Yoki: 0% |
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16-07-2015, 10:40 PM
Messaggio: #156
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Quest Terminata.
Presto riceverete un MP con la valutazione. Nel frattempo, se non lo avete già fatto, provvedete ad aggiornare la vostra scheda PG con il capitolo relativo alla missione appena conclusa.
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