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QUEST The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
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01-09-2014, 04:22 PM
Messaggio: #23
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Pensato-Parlato Il sindaco rimase pienamente soddisfatto dei quesiti posti da Morgana ed Angelica. Dua, invece sembrò in difficoltà, chiese dell'acqua senza aggiungere altre domande a quelle poste in precedenza dalle sue compagne. A differenza di Angelica, l'altra guerriera sembrava starsene più sulle sue. Probabilmente, sarebbe occorso del tempo perchè si aprisse al dialogo. Morgana non pensava che la numero trentadue volesse escludersi volotariamente, piuttosto nei suoi gesti e comportamenti, leggeva insicurezza e timidezza. Non l'avrebbe di certo forzata a partecipare al dialogo, aspettava piuttosto che fosse lei a farlo, del resto, dopo aver posto le domande al sindaco, aveva lasciato alle sue compagne la possibilità di interloquire con lui, com'era giusto che fosse. In questo pensava di avere qualcosa in comune con Dua. Non amava molto relazionarsi con gli altri, a meno che non potesse farne a meno. Già da bambina un po' perchè era stata emarginata dagli abitanti del villaggio per via del suo passato, un po' per via del suo carattere introverso, tendeva ad isolarsi dagli altri. Quando osservava quella guerriera minuta e silenziosa, le sembrava come di rivedere per un breve istante, la sua immagine riflessa in uno specchio d'acqua. Era lì presente ma inafferrabile al tempo stesso. L'uomo dai capelli biondi tornò con le bevande che le guerriere avevano richiesto. Dopo averle distribuite alle tre guerriere, riprese a parlare. Disse che non possedevano una mappa del luogo in quanto era quasi sempre sommerso dalla neve e dunque era impossibile accedervi. Successivamente però, avevano notato che l'ingresso di quell'oscuro luogo era stato rimosso dalla neve ed in più, due torce erano state apposte ad illumnarne l'entrata. Indubbiamente questo è un lavoro da uomini, da esseri umani insomma...non penso che degli yoma si prenderebbero la briga di mettersi a spalare la neve e compiere un lavoro del genere. Ruthgard, proseguì ancora nel discorso, rispondendo alle ulteriori domande postegli. Disse che il primo gruppo di scomparsi era quello composto dal maggior numero di persone e che, probabilmente erano dei briganti. La sua perplessità nasceva però dal fatto che non si spiegava come mai dovessero essere aggrediti dei boscaioli o pellegrini, in tal caso se si fosse trattato di un rapimento, prima o poi, sarebbe stato chiesto indubbiamente un riscatto. Invece, nessuno si era fatto avanti, ecco perchè, avevano preferito rivolgersi a Staph. Molto arguto questo Ruthgard. Ci sono però degli elementi che mi lasciano perplessa. Perchè quel primo gruppo di uomini si è diretto in quel luogo? Forse lì dentro c'è nascosto qualcosa di estremo valore o, semplicemente l'hanno usato come nascondiglio? Se fossi un brigante mi rifugerei in quel luogo per non essere rintracciato. Non mi convincono però quelle torce. Perchè lasciare un chiaro segno di una probabile presenza umana all'ingresso di un possibile nascondiglio? Sembra quasi un invito ad entrare. Questa storia non mi convince. Non aveva altre domande da porre al momento. Non c'era null'altro da fare fuorchè ispezionare quelle catacombe. Prima l'avrebbero fatto, prima avrebbero svelato i misteri che si celavano dietro quella misteriosa storia. In quel "rassicurante" buio, avrebbero avuto la compagnia oltre che di se stesse, di alcune torce e corde, indispensabili per partire per quell'avventura. Per me puo' bastare. Ragazze se non avete altri dubbi o curiosità da sottoporre al sindaco, possiamo metterci in marcia, in caso contrario fatevi pure avanti. Sindaco, vi ringrazio per l'accoglienza e mi auguro che porteremo a termine la missione, tornando sane e salve. Gettò quindi uno sguardo eloquente verso Dua, aspettando che avrebbe sfruttato quell'occasione per vincere i suoi timori e collaborare al lavoro di squadra. Citazione:Yoki:0% |
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