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QUEST The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
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02-05-2015, 04:00 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 02-05-2015 05:00 PM da Claire83.)
Messaggio: #133
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Spoiler (Click to View) Più che l'ignoto, temeva le conseguenze di quell'attacco ma ad ogni modo, non era quello il momento per avere timore. La paura avrebbe solamente contribuito a confonderle le idee e non le avrebbe dato una chiara e giusta visione della situazione. Non era il fatto che ricoprisse il ruolo di caposquadra a darle la forza di agire in quel momento, piuttosto, era la sua stessa coscienza e la pasta di cui era fatta a motivarla a non tirarsi mai indietro anche nelle situazioni più difficili. Un guerriero deve sempre tenere a mente che il rischio fa parte del suo mestiere e della sua vita e che, l'esitazione non è una saggia, bensì stolta compagna in alcuni casi. Ma a cosa o chi avrebbe dovuto affidarsi in quel momento? Alla spada? Alle sue compagne? O a se stessa? Qualunque sarebbe stata la risposta corretta, tutte o forse nessuna, l'avrebbe scoperto solo in un secondo momento. Avanzò quindi verso la stanza nella quale si trovavano gli yoma ed Angelica la seguì. Dua, invece rimase indietro rispetto a loro. Timore, vigliaccheria o semplice tattica? Morgana non poteva saperlo ed onestamente non era quello il momento adatto per entrare nella testa di un'altra guerriera; in ogni caso lei ed Angelica si trovavano di fronte a dei nemici, alcuni dei quali maggiormente agguerriti. In particolare, c'era un tipo di yoma, diverso dagli altri che non aveva mai visto. Non voleva mettere in pericolo la sua compagna. Dunque, qual era la scelta migliore da prendere? Avventarsi direttamente contro quei mostri non sarebbe stata la scelta più saggia, poichè sarebbero state solo delle vittime sacrificali. Angelica poi, era appena graduata e di certo, non avrebbe voluto lasciarci la pelle dopo aver appena terminato il test. L'unica scelta sensata da compiere in quel momento, era indietreggiare per poi pensare ad un immediato contrattacco. Lo yoma più grosso quanto a stazza rispetto agli altri, cominciò ad aprire le "danze", partendo da un insulto. Rispetto alle volte precedenti, aveva comunque dimostrato di avere più fantasia, dato che finora avevano ascoltato solamente dei miseri grugniti dagli altri. Ignorò quasi ogni singola parola di quel mostro dalla grande strazza ma, non potè fare a meno di soffermarsi sulla parola "puttane". Era veramente familiare per Morgana, dato che era quello l'appellativo con cui veniva chiamata la madre dopo aver subito lo stupro. E lei, non era che la figlia di "una puttana". Quell'atteggiamento arrogante e quella parola che detestava profondamente, le fecero salire in corpo una gran rabbia. Non le importò più che fossero in minoranza numerica, nè tantomeno di cosa sarebbe potuto accadere. E sopratutto, non si sentì più sola. L'unica cosa che desiderava era mettere a tacere quella bocca che parlava a sproposito. Lui era un ciccione e lei una guerriera; e questo era palese, sia per lei che per la sua "amica". In un istante, gli yoma posizionati alle "ali" attaccarono sia lei che Angelica e protesero i loro artigli verso le due guerriere. Morgana cercò di arretrare velocemente, sprigionando un po' di yoki, in modo da portarsi lontana dalla traiettoria degli artigli che erano tesi verso di lei ed avvertì anche Angelica, in modo che entrambe potessero schivare l'attacco e coordinarsi al meglio, evitando di scontrarsi mentre arretravano. Mentre andava indietro, cercò di tranciare gli artigli con un colpo dal basso verso l'alto. Angelica, arretra e contrattacca! Sperava che le sue intenzioni sarebbe andate a buon fine. Avrebbe voluto essere veloce ed inafferabile al pari del vento. Con quello spostamento diagonale, avrebbe voluto portarsi al lato sinistro di Dua, ma non strettamente vicina, in modo quindi da lasciare spazio anche anche ad Angelica, sperando in qualche modo che gli yoma avrebbero potuto attaccarle in maniera uniforme. La fortuna non le aveva baciate, ma bisognava pure condurla dalla loro parte, no? Citazione:Yoki: 25% |
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