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TEST Twilight [WolfSoul-1Lehyon-teletha]
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03-10-2013, 10:28 PM
Messaggio: #3
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Twilight [WolfSoul-1Lehyon-teletha]
Narrato
Pensato Parlato Parlato da Uomini in Nero Un altro caldo giorno, un altro duro allenamento. O almeno questo credeva Riven prima di cominciare il nuovo giorno. L’uomo si chiamava Peter ed entrò nel dormitorio delle ragazze con cantando una strana nenia con la stessa intonazione delle campane. All’inizio, Riven, cercò di ignorare quel suono tanto sgradevole ed irritante che a poco a poco si avvicinava sempre di più disturbando il suo sonno. Ma proprio quando sembrava fosse riuscita nell’intento di riprendere sonno Peter la svegliò bruscamente e la buttò giù dal letto. [b]“Che diavolo….?!”[/b] L’imprecazione fu soffocata in gola quando Riven alzò lo sguardo, era un uomo basso, non di bell’aspetto e continuava a cantare una strana ed irritante litania. La ragazza rimase un pò sorpresa nel vederlo. Rimase qualche istante lì seduta osservando l’uomo che andò a svegliare un’altra ragazza. “Pare che oggi si farà qualcosa di diverso…” Si rialzò e cominciò a prepararsi indossando la sua tuta. “Sto diventando un cavolo di poeta senza nemmeno volerlo.” A sentire quella battuta, un piccolo sorriso si dipinse sul volto di Riven. Prima di andarsene, raccolse la sua benda e se la legò al braccio. Peter ordinò alle ragazze di seguirlo e Riven cominciò a seguirlo insieme ad altre due ragazze. La prima alta, coi capelli lunghi e mossi, la seconda era più bassa con una lunga treccia. L’uomo fece strada alle tre ragazze per una lunga serie di vicoli che sembravano tutti uguali tra loro. Continuava senza tregua, come se avesse la mappa stampata nella testa e continuava a cantare quella sua litania irritante ed incomprensibile e Riven si passò una mano sulla faccia. Il gruppo arrivò finalmente a destinazione: Una porta nera che spezzava la monotonia di una parete spoglia. Peter si ferma accanto ad essa, smettendo con la sua nenia si girò verso le ragazze. “Luna Cecilia Cecilia Luna Luna e Cecilia Riven” “E questa dovrebbe essere una presentazione?” Peter diede loro qualche informazione accompagnate da cenni per indicare di chi stava parlando e senza attendere il minimo cenno di comprensione da parte delle ragazze le spinse dentro dentro la porta una dopo l'altra. “Che modi…” Si trovarono a camminare in un corridoio semibuio, illuminato solo da fioche torce dall’area funerea poste a intervalli regolari scanditi da cupi quadri dai soggetti macabri. Arrivarono in un'altra stanza, ampia e quadrata, dalle pareti nere e ornate di scaffali pieni di libri e di altri quadri. Un grande quadro era appeso alla parete di fondo. Sotto il quadro vi era un vecchio uomo seduto su una poltrona nera. Indossava raffinati abiti neri, folti capelli e una rigogliosa barba dello stesso colore. I suoi occhi sono coperti da una benda nera. L’uomo cominciò a parlare in rima e le parole criptiche dell'anziano uomo in nero non furono chiare a Riven, che guardò con aria interrogativa le compagne sperando che potessero chiarire. Ma a chiarire la confusa ragazza fu un altro uomo in nero, più alto e e più apprezzabile degli uomi visti in nero fin’ora. “Poco lontano da qui sorge una cittadina. Vi ci vorranno due giorni ad arrivarci, dirigendovi sempre a Nord-Ovest. Il sindaco ha chiesto un intervento urgente, e tale dovrà essere il vostro arrivo. Ritengo che qualsiasi informazione potrà venire meglio dalla bocca di chi di dovere piuttosto che dalla mia.” Quelle parole lasciarono Riven in un misto di confusione e sorpresa. “Una missione? à il giorno del test, finalmente?” L’uomo augurò alle ragazze buona fortuna e le congedò. Le tre percorsero la strada a ritroso e all'uscita dalla Galleria incontrarono nuovamente Peter con tre claymore fra le sue braccia. “Prendete quella che vi pare, tanto sono uguali.” Disse prima di andarsene. Luna fu la prima a scegliere la sua Claymore e fece capire alle altre compagne che era pronta a partire. Riven fu la seconda a prendere l’arma. Era senza simbolo ed era affilata. Rimase a contemplarla qualche secondo vedendo immagine riflessa sul corpo della lama. Un mezzo sorriso cominciò decorarle il volto. “Io sono pronta, andiamo?” La sia prima missione stava per avere inizio. Condizioni Fisiche: Normali Condizioni Psicologiche: Emozionata, pronta a cominciare. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] Yoki in uso: 0% |
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