Ultimi film visti

[Nemas]

John Wick

Mpfh.... Mai dare ad una leggenda mafiosa in pensione un motivo di vendetta.
Era da molto che non ne vedevo uno così.
Non ha deluso affatto le aspettative.

[Kiryu]

Amerian Sniper: Clint Eastwood è uno dei miei registi (e attori preferiti). L'ho adorato nei film western (in particolare in quelli con Sergio Leone), nella saga dell'Ispettore Callaghan e anche in altri film come Gran Torino (quest'ultimo stupendo). Ora vi lascio immaginare che io avevo grandi aspettative su questo film. E sono state ripagate. NO. Il film è tratto da fatti davvero accaduti mostrandoci la storia del cecchino Chris Kyle. Cecchino americano davvero esistito. Fin da subito il film ci fa capire che questo Chris è un guerrafondaio convinto che addirittura ritiene chi è contro la guerra sia solo un idiota e che i soldati che sono contenti di ritornare a casa siano solo dei codardi senza spina dorsale. Ora capendo questo pensavo che il caro Clint ci avrebbe mostrato un film molto critico facendoci vedere come la guerra piò rovinare una persona. E invece no. Come ho già detto questo Chris può benissimo essere paragonato ad un assassino visto che è contentissimo di andare a sparare a delle persone anche se si tratta di donne e bambini. E anche dall'articolo linkato da Aurelio questo Kyle era un assassino a tutti gli effetti e anche un gran razzista. Ma viene decorato come un eroe. E perché? Ah già. E' americano. E se sei americano puoi anche essere un maniaco stupratore ma finche uccidi per il tuo paese sei sempre un eore. Ridicolo a dir poco ridicolo. E inutile che ci si giri in torno è cosi. Il film pur mostrandoci che Kyle è anche peggio deelle persone che affronta (Mustafa era un santo al confronto. Almeno lui uccideva solo militari e lo faceva per dinfedere il suo paese. E difenderlo veramente. Gli americani in Iraq non hanno difeso nulla. Smettiamola di dire ste scemenze. Hanno solo fatto i loro interessi economici uccidendo tanti innocenti ed avendo pure la faccia di culo nel mostrare gli iracheni come cattivi quando non gli avevano fatto assolutamente nulla. Ma che andassero a quel paese loro e il loro patriotismo di sta cippa) c'è lo vuole spacciare come un eroe quando poi un eroe lui non è. Mentre le persone che uccide sono tutte nel torto. Un film cosi ridicolo me lo sarei aspettato da registi mediocri come Roland Emmerich, Michael Bay. Ma cavoli da Clint Eastwood regista che ci ha regalati capolavori di guerra come "Flags of Our Fathers" e "Lettere da Iwo Jima" mi aspettavo tantissimo.

Spoiler (Click to View)

Il finale è ridicolo. Cioè dovrei provare pietà per quest'uomo? Per uno che si divertiva a uccidere? Questa non è la morte di un eroe. Questo è karma cari miei. Hai ucciso e ti sei divertito a farlo e per punizione verrai ucciso a tua volta.

Storie pazzesche: Immaginatevi degli eventi reali che succedono quotidianamente. Un viaggio in aereo, un matrimonio, il sequestro di una macchina, un incidente stradale. Bene. Mettete tutte queste situazioni nella follia più sfrenata. Ecco, questo è "Storie pazzesche". Un film che nella sua assurdita riesce ad essere geniale in ogni sui episodio. Consiglio a tutti la visione perché se la merità.
Fight Club: Capolavoro. Punto. Me lo sono rivisto con un amico ed è stata una vera goduria.
"Tu non sei il tuo lavoro, non sei la quantità di soldi che hai in banca, non sei la macchina che guidi, né il contenuto del tuo portafogli, non sei i tuoi vestiti di marca, sei la canticchiante e danzante merda del mondo"
Frase che racchiude tutto il messaggio del film. I beni materiali sono futili. Sei un ricco industriale con una casa grande come una reggia e un conto in banca che supera quello del vaticano? Rimani un signor nessuno e continui a non contare nulla. Se uno è messo meglio di te nella società non devi mai abbassare lo sguardo di fronte a lui. Anzi se vuoi devi pure prenderlo a botte. Sono le tue azioni che ti rendono grande. Non gli oggetti in tuo possesso.
Waterworld: Prendete Mad Max, dategli le branchie, mettetelo in mezzo al mare. Ecco Waterworld. Piccolo cult che secondo me si merita una visione.

[Claire83]

@Nemas : Wick spacca! Basta solo che guardi la mia firma ^^
@Kiryu: Io onestamente sono rimasta davvero perplessa riguardo alla critica cinematografica fatta su American Sniper. All'inizio, è vero che Clint ci presenta il cecchino con tutte le sue perplessità e con l'esitazione e la paura che prova nel "premere il grilletto".
Pian piano che si va avanti nella visione del film, tutto questo resta solo un puro ed esclusivo miraggio.
Non ho proprio visto tutta questa esaltazione di Bradley Cooper, anzi, viene davvero messo in luce per quello che è.
La sua vita, diventa una sorta di rincorsa alla guerra, diventa un folle e cieco sostenitore di una fantomatica giustizia che ha come fulcro ed obiettivo quello di uccidere il maggior numero di nemici possibili.
In questa follia che, parliamoci chiaro, in guerra è purtroppo propria di molti soldati e civili, perde di vista la moglie, la sua famiglia ed il lume della ragione.
Ora vorrei sapere COSA la critica non abbia compreso di tutto ciò. Se alla fine del film, vengono riportate le immagini finali di commemorazione di Bradley, non significa che Clint lo assurga a mito ed esempio. Anzi, penso che smantella proprio questo "grande eroe americano".
Il fatto è che spesso, per via di un retaggio morale fin troppo presente nella nostra cultura, dimentichiamo che la guerra è guerra.
In battaglia si vive di due cose: paura e  spirito di sopravvivenza.
Io non l'ho visto come mito, come un uomo da emulare. Credo che Eastwood, abbia semplicemente voluto raccontare la storia di un uomo che, folle o meno, abbia voluto ad ogni costo perseguire il suo obiettivo, ma non lo esalta.
Ho notato più volte che ha posto l'accento sul fatto che Cooper è assente nei confronti della famiglia e che, al suo ritorno, i danni che ha avuto sono maggiori del numero di uccisioni compiute.
La guerra è sbagliata, ma non la facciamo noi. La fanno i potenti che decidono quale Paese attaccare in virtù di un subdolo interesse (come ad esempio il petrolio) che verrà insabbiato e mascherato con altre stupide motivazioni. C'è un fatto però che spesso ci dimentichiamo che spesso noi la sosteniamo con le nostre azioni, ma questo è un altro discorso.
Il fatto che poi gli americani per via del patriottismo sostengano i propri soldati, non deve dare stupore. Non lo fanno anche gli altri Stati? Purtroppo sì, è una costante comune.
Il tentativo di quest' uomo di aiutare i reduci di guerra come lui è una tipica forma di redenzione.
E ciò spiega tutto. Invece di discutere sul personaggio in sè, penso che i critici dovrebbero discutere più sugli effetti della guerra, perchè credo che siano proprio quelli che Clint abbia voluto evidenziare.
Eppure, nonostante di questa guerra se ne parli sempre e la si critichi di continuo, c'è tutt'oggi una fame assurda. Strano ma vero.

[Kiryu]

(08-02-2015 03:42 PM)Claire83 Ha scritto:  @Kiryu: Io onestamente sono rimasta davvero perplessa riguardo alla critica cinematografica fatta su American Sniper. All'inizio, è vero che Clint ci presenta il cecchino con tutte le sue perplessità e con l'esitazione e la paura che prova nel "premere il grilletto".
Pian piano che si va avanti nella visione del film, tutto questo resta solo un puro ed esclusivo miraggio.
Non ho proprio visto tutta questa esaltazione di Bradley Cooper, anzi, viene davvero messo in luce per quello che è.
La sua vita, diventa una sorta di rincorsa alla guerra, diventa un folle e cieco sostenitore di una fantomatica giustizia che ha come fulcro ed obiettivo quello di uccidere il maggior numero di nemici possibili.
In questa follia che, parliamoci chiaro, in guerra è purtroppo propria di molti soldati e civili, perde di vista la moglie, la sua famiglia ed il lume della ragione.

Tutto vero ma il problema è che in questo film tutto ciò non ci viene mostrato. A me ha dato l'impressione che il film ci voglia dire che Kyle sta nel giusto nel fare tutto ciò.

Citazione:Ora vorrei sapere COSA la critica non abbia compreso di tutto ciò. Se alla fine del film, vengono riportate le immagini finali di commemorazione di Bradley, non significa che Clint lo assurga a mito ed esempio. Anzi, penso che smantella proprio questo "grande eroe americano".

Commemorazione d'ata a un'uomo che non se la merita.

Citazione:Il fatto è che spesso, per via di un retaggio morale fin troppo presente nella nostra cultura, dimentichiamo che la guerra è guerra.
In battaglia si vive di due cose: paura e  spirito di sopravvivenza.

No. Qui ci ricordiamo quanto la guerra sia sbagliata e di come alla fine gli unici che ci guadagnano sono i ricchi. E diciamocelo qui in Italia non c'è lo stesso patriotismo che c'è in America. Un Italiano del proprio paese se ne sbatte altamente. Giustamente dico io.

Citazione:Io non l'ho visto come mito, come un uomo da emulare. Credo che Eastwood, abbia semplicemente voluto raccontare la storia di un uomo che, folle o meno, abbia voluto ad ogni costo perseguire il suo obiettivo, ma non lo esalta.
Ho notato più volte che ha posto l'accento sul fatto che Cooper è assente nei confronti della famiglia e che, al suo ritorno, i danni che ha avuto sono maggiori del numero di uccisioni compiute.

Aggiungiamo però che verso la fine lo vediamo che alla fine si riappacifica con la famiglia.

Citazione:La guerra è sbagliata, ma non la facciamo noi. La fanno i potenti che decidono quale Paese attaccare in virtù di un subdolo interesse (come ad esempio il petrolio) che verrà insabbiato e mascherato con altre stupide motivazioni.

Se però le persone invece di tenere bassa la testa come pecore al pscolo direbbero "Andateci voi potenti in guerra. Noi c'è ne freghiamo" molte guerre non sarebbero successe.

Citazione:Il fatto che poi gli americani per via del patriottismo sostengano i propri soldati, non deve dare stupore. Non lo fanno anche gli altri Stati? Purtroppo sì, è una costante comune.

Non tutti. Alcuni se ne fregano proprio del patriotismo. In altri e presente ma non come in America.

Citazione:Il tentativo di quest' uomo di aiutare i reduci di guerra come lui è una tipica forma di redenzione.

Ma allo stesso tempo odia chi ha paura della guerra ed è felice di essere stato congedato.

Citazione:E ciò spiega tutto. Invece di discutere sul personaggio in sè, penso che i critici dovrebbero discutere più sugli effetti della guerra, perchè credo che siano proprio quelli che Clint abbia voluto evidenziare.
Eppure, nonostante di questa guerra se ne parli sempre e la si critichi di continuo, c'è tutt'oggi una fame assurda. Strano ma vero.

Un film che denuncia la guerra in ogni sua crudeltà e ci mostra tutti i suoi oribbili effetti è "La Sottile Linea Rossa". American Sniper non fa niente di tutto ciò. Io nel vederlo non ci ho visto nessuna denuncia alla guerra.

[Claire83]

Cinquanta sfumature di grigio.





Ne hanno fatto una propaganda spropositata ed alquanto smodata, ma diciamo che, non appena il tema di un film è il sesso, stranamente suscita curiosità ed interesse in molte persone.
Non ho mai letto i libri, ma me ne hanno parlato persone che conosco. Sono rimasta anche perplessa quando da alcune recensioni, ho letto che la serie di libri scritti da E. L. James, è stata definita come best-seller.
Ho pensato immediatamente che, perdonate la volgarità o la franchezza(?) la gente fosse straaffamata di sesso. Cosa può piacere ad una donna, nel vedere che un'altra donna venga legata, picchiata ed usata esclusivamente come oggetto sessuale?
Nonostante siamo nel 2015 e si cerchi spesso di dire che siamo avanti con i tempi, che bisogna essere aperti mentalmente, c'è molta inibizione mentale purtroppo.
Questo film, dovrebbe quindi dare una sorta di "piccola spinta" a cercare di superare i propri "limiti".
La critica, è questo quello che dice. Aprire la mente ad un nuovo mondo.
Be', siccome questa è una recensione, la critica oggi voglio farla io.
Immaginate di essere una studentessa universitaria, timida ed impacciata ed alle prime armi, che un giorno, per una piccola casualità, ha l'opportunità di intervistare un uomo un po' più grande di lei, bello ricco ed affascinante. Davanti al quale, praticamente ogni ragazza sverrebbe.
Immaginate che quest'uomo, così inafferabbile e misterioso, cominci a provare una sorta di interesse per voi, che vi faccia sentire amate vi riempia di attenzioni e vi faccia sentire protette.
Probabilmente, a parte la scintilla che è scattata dal punto di vista dell'attrazione fisica, potrebbe cominciare a nascere in voi, un sentimento diverso. Questo potrebbe essere l'uomo che avete sempre immaginato e cercato.
Aggiungete anche che lui vi dica, nel bel mezzo del coinvolgimento fisico e mentale, che non è l'uomo per voi, che dovete stargli lontane. Scatta invece, immediamente il meccanismo inverso: lui deve essere vostro.
Fin qui, non mi sembra, a parte la ricchezza smodata di Mr Grey, di aver descritto una situazione totalmente irreale, e chiunque lo neghi, mente solo a se stesso.
Le donne spesso sono attratte da tipi complicati, misteriosi e difficili ed ugualmente vale anche per gli uomini nei confronti delle donne.
C'è però un grande paradosso: Innamorati, si ma schiavi no.
Come può una donna, innamorata di un altro uomo, firmare un contratto per diventare la sua schiava sessuale? Non avere praticamente quasi più disposizione del proprio corpo e cederlo totalmente ad un altro? Mischiare dolore e piacere, come fosse una cosa totalmente normale?
Diventare una sottomessa, per soddisfare qualsiasi perversione e piacere del proprio"signore".
I bigotti storceranno il naso e diranno che è assolutamente inconcepibile, contro natura etc.
La gente più ardita dirà che, perchè no, gli è balenata in mente l'idea di provare queste pratiche così estreme. Io credo che in un'epoca in cui, purtroppo, anche il sesso è diventato "virtuale" e credetemi non so come possa piacere, perchè la realtà è sempre e decisamente meglio, non ci sia da stupirsi.
A me questa storia ha messo molta tristezza, perchè questa donna si autoconvince che con l'amore che prova può riuscire a salvare quest'uomo dalle sue manie e perversioni, inculcate a sua volta da gente più malata di lui.
Lo so che molti sono andati a vedere il film pensando" Chissà quali e quante scene di sesso ci saranno o che cosa stavolta userà su di lei", ma pochi si sono davvero posti il mio interrogativo.
Per piacere ad un uomo, bisogna fare davvero tutto ciò che lui vuole?
Bisogna farsi trattare male, perchè a lui piace? Bisogna, mettere la propria dignità di donna sotto i piedi?
Purtroppo questo film è solo una metafora, perchè è inutile essere ciechi ed avere le bende di prosciuto sugli occhi( non è il caso di Anastasia Steel), ma molte donne usano il sesso per riuscire ad ottenere ciò che vogliono. Ormai è quasi una prassi questa. Anche se, fidatevi, non vi diranno mai che loro sono così, ma si gireranno nauseate dall'altro lato. Perchè la società è così.
Fatta di ipocrisia e falso perbenismo.
Be', se i numeri ed i libri venduti contano, quello che ho appena scritto non è una pura fandonia ma si basa su dati di fatto.
Mi piacerebbe immaginare che, ci sia qualche donna che, veramente conscia della propria femminilità, strappi (metaforicamente parlando) quel contratto e che scelga di vivere un amore sano e non malato, dove non ci sono padroni o sottomessi ma dove il piacere venga reciprocamente dato.

Ps. dimenticavo. A me il film è piaciuto, perchè ci ho letto tutto quello che ho scritto sopra. Questa canzone di Annie Lennox è davvero spettacolare <3

[Claire83]

The imitation Game

Ci sono dei film che aprono nuovi mondi ed orizzonti, e The imitation Game è appunto uno di questi.
Non conoscevo la storia di Alan Turing, non ne avevo mai sentito parlare e mi ha colpito veramente tanto.
Avevo sempre e solamente studiato il secondo conflitto mondiale da un unico punto di vista: quello dei libri di storia o di qualche saggio.
Invece, grazie a Morten Tyldum, l'ho visto da un 'angolatura diversa. I conflitti sono fatti di battaglie, sangue, medaglie al valore, strategie, forza fisica, ma possono essere vinte anche grazie all'intelligenza ed all'umiltà di pochi uomini.
Alan Turing, era uno di questi.
Nessuno nei libri di storia ci ha mai parlato di questo.
Nessuno ci ha mai parlato di come ci siano state tante vittorie, vinte grazie ad una macchina geniale.
La storia è ambientata in Inghilterra ed Alan è un ragazzo qualunque, ma dotato di intelligenza e genialità straordinarie. Dopo essersi laureato in matematica, viene "ingaggiato" dai servizi segreti britannici per decriptare i codici segreti nazisti ,codificati tramite una macchina il cui nome è Enigma.
Alan è un ragazzo umile, molto schivo e solitario ma che crede in ciò che fa.
Decide quindi, di progettare una macchina( che non è altro l'antenato del nostro computer) che sarà in grado di decodificare i messaggi segreti dei nazisti.
Inizialmente, la sua idea viene reputata stupida e folle e di altrettanta difficile realizzazione.
Il suo carattere non lo aiuta decisamente a portarla avanti, fin quando grazie anche ad un'amica, interpretata dalla straordinaria Keira Knigtley, riesce ad ottenere l'aiuto dei suoi compagni di lavoro ed i finanziamenti per far funzionare la macchina che ha progettato.
Il resto, si può tranquillamente leggere nei libri di storia. 
Questo film ha vinto l'Oscar per la migliore sceneggiatura, che a mio giudizio è stato strameritato.
Non bisogna impiantare storie con scenari megagalattici o con effetti straordinari e che stupiscano lo spettattore per vincere un Oscar, a volte basta semplicemente raccontare una storia semplice e vera.
L'unica "pecca" di quest' uomo, è stata la sua omossessualità, perchè un tempo, come forse anche oggi, la diversità non è sinonimo di bellezza ma di condanna, perchè lo stabilisce un tizio qualunque o un governo, che si arroga il diritto di porsi come "voce della verità".
E le pecore eseguono.
In ogni caso, giudizio o non giudizio, a torto o a ragione, come ribadisce più volte una frase del film:
"Sono le persone che nessuno immagina che possano fare certe cose quelle che fanno cose che nessuno può immaginare..."

[Anonimo Sulla Terra]

Vizio di forma: il film narra le vicende di un detective privato tossicodipendente hippie che indaga sulla scomparsa di un noto magnate del settore edilizio. Questo non è altro che l'inizio di un'avventura letteralmente ''fuori di testa''. Onestamente valutare questo film è difficile, e tanto: primo perché la trama è un vero groviglio di eventi apparentemente sconnessi, senza alcuna logica, e tanti, tanto che alla fine è difficile rimettere a posto tutte le tessere del mosaico. Quindi, personalmente, è necessario una seconda e terza visione per comprendere appieno la trama e le connessioni delle varie sotto trame. è sicuramente un film giallo noir (benché l'elemento noir è veramente minimo, più onirico) complesso, e ciò farà veramente piacere agli amanti del genere. Ma non è soltanto la complessità della trama a lasciar a bocca aperta lo spettatore, spiazzandolo, rendendolo incapace di valutare ciò che ha appena visto; ciò che ti spiazza veramente è. . . . TUTTO! Si avete letto bene. . . . OGNI COSA di questo film vi spiazza; ogni personaggio qui è fuori di testa! Non è presente nessuna persona sana di mente: ci sono i tossico dipendenti; poliziotti depressi; arrivisti; sbandati; ninfomani. . . . . praticamente assisterete al teatrino dei vizi del genere umano. Ma tutto ciò ha una logica (almeno penso): siamo agli inizi degli anni 70, in cui comincia il decadimento del fenomeno hippie; un'epoca muore e ne nasce un'altra, dove interi quartieri verranno distrutti per essere rimpiazzati da grandi centri commerciali o ville; vedrete persone sbandate alla ricerca di un posto in questo nuovo mondo. E penso che questo sia il punto centrale del film: vedere come le persone reagiscono alla fine di un'era e l'inizio di un'altra. Il protagonista incarna la figura dello sbandato, incapace di trovare un proprio posto nel mondo e di dimenticare la sua vita passata, così come la sua ex che è esattamente come lui: due anime gemelle destinate a non stare mai insieme. . . . perché sono troppo uguali. Menzione d'onore è per il poliziotto apparentemente inflessibile interpretato Josh Brolin, che pian piano rivelerà aspetti della propria personalità. . . . . decisamente atipici. La regia è veloce, molto scorrevole, a tratti frenetica, focalizzandosi molto non solo sui personaggi, ma anche sull'ambiente che li circonda, come li influenza. La colonna sonora è ottima e perfettamente azzeccata con lo stile del film, con brani allegri dal ritmo serrato. Ho cercato di descrivere il film nella maniera più comprensibile possibile, ma Vizio di forma è una pallottola che passa il tuo cervello da parte a parte: spiazzante, esagerato e intricato. Può non piacere, ma per capirlo non basta vederlo una sola volta: si perderebbero molte cose.
Kingsman: vidi il trailer mesi fa e capì che era un film ironico, stile parodia dei ben noti film di spionaggio. Ieri sono andato a vederlo. . . . . ho riso tanto ma il film mi è piaciuto più di quanto credessi. Se la trama non brillerà di originalità, la regia e gli attori compenseranno tranquillamente: Colin Firth è una garanzia, visto che in ogni ruolo che interpreta si impegna sempre, e benché qui interpreti la classica spia mentore, i suoi modi da perfetto gentiluomo inglese, filosofo con una citazione sempre pronta di vecchi classici del cinema inglese e della letteratura (Hemingway), flemmatico rendendolo un personaggio con una propria identità. Il cattivo è anche qui Samuel L Jackson e ,benché ha recitato in ruoli da antagonista migliori,  la sua interpretazione è buona grazie ad alcune chicche in cui vengono smontati i canoni dei film di spionaggio e il suo piano per ''salvare il mondo'' è folle ma allo stesso tempo più logico di quanto sembri. Ma è la regia la vera punta di diamante del film: ritmo veloce, scanzonato giusto per rimarcare lo stile parodistico del film, con gran cura delle scene d'azioni che sono veloci e per nulla confusionarie. Il regista ci regala poi delle chicche semplicemente folli e geniali, tipo le ''esplosioni cerebrali'' e chi ha visto il film sa di cosa parlo, rendendola la visione assai godibile. . . . con anche piccoli spunti di riflessione, rendendo il film non solo un mero strumento di risate. Quindi tra una citazione di Bond, Bourne, Hemigway e My Fair Lady, Kingsman non reinventa il genere spionaggio, ma lo prende in giro usando la figura delle spie impeccabili con i vestiti fatti su misura, insomma un film ironico da non prendere sul serio. . . . . tranne in certi punti xDD. Se vete amato X men L'inizio, amerete pure questo piccolo gioiellino. . . . dello stesso regista ^^.

[Claire83]

Cloud Atlas




Cloud Atlas, tradotto letteralmente, "L'atlante delle nuvole", è un film molto particolare, con un intreccio altrettanto singolare.
Non poteva essere dato un titolo più rappresentativo per questo film, tratto appunto dall'omonimo libro.
In effetti sia le nuvole che gli atlanti, simboleggiano pienamente il significato del film/libro, in bilico tra un' apparente staticità ed un continuo movimento.
Ci sono storie diverse, ambientate in epoche diverse, con personaggi altrettanto diversi, che vivono tra epoche presenti, future e passate che nulla sembrano avere in comune.
Inizialmente, la storia non prende subito forma. Cloud Atlas non è il tipico film che si riesce a comprendere all'inizio, ma bisogna seguire con attenzione le vicende di ogni singolo personaggio per riuscire a comprendere l'invisibile filo che li lega tutti.
Ma veniamo alle storie che vengono raccontate ed ai relativi protagonisti.
La prima storia è ambientata durante il 1849, ed il protagonista è Adam, un avvocato recatosi nelle isole Chatam per concludere un accordo commerciale. Qui, il giovane, assiste ad una scena raccapricciante:la fustigazione di uno schiavo di colore, che lo sconvolge non poco.
Con un piccolo "salto nel tempo", giungiamo nel 1936 ed ad attenderci c'è una nuova storia ed altri nuovi protagonisti.
Questa volta incontriamo un compositore ed un giovane musicista di nome Robert, molto brillante e creativo che compone una melodia a cui dà il nome di Atlante delle Nuvole. Questa "collaborazione" tra il vecchio artista ed il giovane compositore, avrà dei risvolti inaspettati.
Viaggiando ancora nel tempo,1973, incontriamo una giornalista di nome Rey che andrà alla ricerca di scottanti verità riguardanti l'insicurezza di una centrale nucleare.
Anche qui, l'elemento sorpresa la farà da padrone.
2012. Un tale di nome Cavendish viene segregato contro la sua volontà in una casa di riposo a causa di diverse vicende.
Anno 2144. La protagonista di questa storia è la giovane Somni, un clone che lavora come altre come lei in un fast food. In un mondo distopico e quasi anestetizzato dalla realtà, la ragazza comincerà a desiderare la ricerca di se stessa e comprenderà che il mondo in cui vive non è così perfetto come le hanno fatto credere.
Anno 2321 Siamo nel futuro più futuro che ci sia ed anche più diverso da come in genere lo immaginiamo. Il mondo è profondamente cambiato e sembra quasi essere ritornato ad uno stato selvaggio ed incontaminato. Qui incontriamo Zachry e Meronyma, due persone diverse ma che saranno anch'esse legate dal filo invisibile che unisce gli altri protagonisti delle storie precedenti.

Cloud Atlas è un film che lascia tanti dubbi ed interrogativi, ma al tempo stesso risponde a delle domande che ci poniamo.
In fin dei conti, può capitare di chiedersi che senso possa avere la vita e se siamo nati per compiere una missione o perseguire un obiettivo.
La nostra esistenza è davvero casuale o è legata a qualcosa di più intimo e profondo, un disegno più grande di noi?
Ciò che mi ha colpito particolarmente è stato il modo in cui sono stati sviluppati i sentimenti all'interno del film. In ogni epoca, essi viaggiano e se, inizialmente sembrano disperdersi, trovano via via una loro ragion d'essere. Amore, odio, rabbia, vendetta, pace...scorrono sulla stessa linea, ripetendosi infinitamente e dondolandosi tra passato, presente e futuro.
Credo che la bellezza di questa opera risieda proprio in questo: la vittoria del tempo.
Le emozioni che ciascuno vive scorrono come un fiume, destinato a confluire nell'immensità di un oceano e nemmeno la morte riesce ad arrestarle.
Perchè nonostante la vita sia così effimera e fugace, i sentimenti la rendono immortale.

[Kiryu]

Sono un po' in arretrato per quanto riguarda i film da recensire e alcuni non me li ricordo nemmeno XD
Quindi parlerò solo di quelli che mi ricordo.
Lo Hobbit la battaglia delle Cinque Armate: Fra i film de Lo Hobbit questo per me è il più brutto. "Un viaggio innaspettato" era bellissimo, "La desolazione di Smaug" era pieno di difetti. Questo ci sono dei momenti di pura noia. Di per se l'inizio non è nemmeno male. Ed è anche bello vedere come l'avidità ha completamente corrotto l'anima di Thorin. Ma il vero problema del film è che si concentra solo ed esclusivamente sulla battaglia dei cinque eserciti. E su 2 ora di film quasi un'ora e mezza è solo concentrata sulla battaglia arrivando alla lunga ad annoiare tanto che mi chiedevo quando sarebbe finita. Insomma troppa azione e poca trama alla lunga annoiano. In particolare me. E' questo è uno dei tanti difetti. Sinceramente non sono particolarmente soddisfatto della conclusione dell'opera.
Birdman: Birdman è un vero è proprio capolavoro. La storia è incentrata Riggan Thomson attore che in passato in gioventù era stato Birdman. Famoso supereroe dei fumetti di cui è stata fatta una trilogia al cinema. Birdman ci mostra di come una maschera sia in grado di superare l'attore che la indossa. Il film mette fin da subito in chiaro una cosa. Se Riggan Thomson è famoso, se i tre film su Birdman hanno avuto successo, non è per merito suo ne per la qualità dei film. L'unico meritò è dovuto al fatto che sono film incentrati su un personaggio famoso. Niente di più niente di meno. Infatti tutti si ricordano di Riggan per essere stato Birdman. Ma nessuno si ricorda di altri suoi meriti ne ha mai detto se è un bravo attore o meno. Proprio per questo l'attore si da al teatro per dimostrare di essere un grande attore cercando disperatamente di scrollarsi di disso l'immagine di Birdman che continua a tormentarlo. Riggan rappresenta il passato che non vuole andarsene e che vuol dimostrare che al contrario di quello che molti pensano ha ancora qualcosa da dire. E per farlo molte volte arriva ad ignorare gli altri, pensando principalmente a se senza rendersi conto che cosi facendo ferisce chi gli sta intorno. Bellissima a mio avviso l'idea di mostrarci lo scontro interiore di Riggan delle sue doppie personalità. Una che vuole liberarsi della figura di Birdman per dimostrare di essere un grande artista contro l'altra che invece vuole l'esatto opposto. Ovvero la sua parte avida che è interessata solo al successo facile e alla glora, non importa come. Che infatti non perde occasione per cercar di convincerlo a ridiventare Birdman. Inutile dire che la scelta di Michael Keaton non è stata per nulla fatta a caso dato che la storia del protagonista di Birdman è la copia incolla di quella di Michael Keaton. Attore che ha fatto Batman nei due film di Tim Burton, figura che molto spesso la oscurato (se chiedete ad alcune persone chi è Michael Keaton la maggior parte di loro vi dirà che è stato Batman nei film di Tim Burton ma quasi nessuno se lo ricorda per altri suoi ruoli).
L'Ultimo Lupo:

Questo è il film di Wolfsoul. Scherzi a parte.
Tralasciando il titolo tradotto male (il vero titolo dovrebbe essere "Il Totem del Lupo"). L'Ultimo Lupo è tratto da un libro autobiografico dello scrittore Jiang Rong che da come fa intedere il film molti degli eventi che accadono li ha vissuti di persona. Il film è ambientato nella mongolia degli anni 60. La storia ci mostra l'esperienze dello studente Che Zen che andato in Mongolia per studi vivrà sulla sua pelle le crudeltà di quel paese e in particolare la violente lotta tra i nuovi coloni contro i lupi. Inutile dire che il film mostra il lupo per quello che è. Non una creatura che semina morte (come è spesso identificarlo, sbagliando a mio avviso) ma come una specie che ha l'unico scopo di sopravvivere e che viene perseguitata senza pietà. Il film è davvero ben fatto. Fotografia meravigliosa e scene ricche di phatos. In particolare quelle dei lupi. E' impossibile non provare empatia per loro o addirittura riuscire a capire i sentimenti che provano.

[Nemas]

Per chi non lo sa, se andate al secondo tempo delle 10:30 spendete 5€ invece di 8,50 €.

Un po' tardi come orario ma almeno spendi di meno...

[Nemas]

TED 2


mi avevano detto che sbellicava più del primo!
Ma per me non è stato così! Carino ma niente di che!
Per quanto mi riguarda potreste anche risparmiarvi i soldi per vederlo.

[Claire83]

Purtroppo ho visto il primo Ted e non mi è piaciuto per nulla. Per questo motivo, ho decisamente evitato di andare a vedere il seguito. Certi film sono davvero un insulto all'intelligenza umana.

[Victoria]

Ted 2

il primo era stato orribile dal mio punto di vista.
Maschilista, privo di trama, insensato... un film demenziale che sembrava interessante dal trailer ma che, appunto, era solo demenziale, di una comicità insapore.
Per questi motivi era restia ad andarlo a vedere ed inizialmente avevo rifiutato, ma poi, piuttosto che passare una serata in casa, mi sono convinta ad uscire e... rivelazione!
La trama aveva acquistato un senso, era stato aggiunto un tema molto in voga quale la giustizia (non ovviamente così approfondita per non perdere la demenzialità di fondo) e, almeno dal mio punto di vista, aveva ampliato il target anche ad un pubblico più femminile.
Certe scene mi hanno fatto davvero schifo, e chi l'ha visto più immaginare, ma in altre mi ha fatto morir dal ridere.
Sono rimasta basita quando ho trovato un'attrice come Amanda Seyfried, che avevo ignorato inspiegabilmente nel trailer, insomma io l'avevo vista in Letters to Juliet, potete capire la differenza.

Insomma, io l'ho molto più apprezzato di quel primo film su cui avevano costruito tanti castelli e che non mi aveva lasciato assolutamente nulla, a parte forse un senso di degrado.
Non è che sia un film che consiglierei, ma se volete passare una serata in compagnia e senza troppe pretese, si può fare, sempre restando che i gusti sono gusti.

[Nemas]

L'attacco dei giganti, il FILM


I verità non sono altro che la metà degli episodi della prima serie uniti tutti insieme.
Ma la cosa buona è che hanno tagliato tutti i pezzi psicologici dei personaggi, lasciando solo i pezzi legati alla battaglia e alla azione senza risparmiare un colpo!


PIXEL

Le risate sono assicurate!
E' nostalgico se uno ha provato i vecchissimi videogiochi di quei tempi.

[Nonna_Tsunade]

Tomba delle Lucciole 


Un film uscito nel 1988 giapponese i  contemporanea con il film "Il mio vicino Totoro" infatti anche questo è stile anime. 
L'epoca in cui tutto si svolge è durante la seconda guerra mondiale in Giappone e narra la storia di questo bambino e della sua sorellina e come lottano per sopravvivere ai bombardamenti, fame e sete. Ve lo consiglio ma vi dico subito che fa piangere 

[Nemas]

Eccome! T_T T_T T_T
Ma bellissimo comunque!

Spoiler (Click to View)

Loro due divenuti ormai fantasmi che raccontano la propria storia!
La cosa più triste è che sono bloccati lì! Soli! Neppure i genitori ci sono!
Non possono andare oltre! 

[Nonna_Tsunade]

Ho pianto come una bambina T_T era troppo bello