Io sono Leggenda [Morgana, Angela, Semiramide] - Versione stampabile +- ClaymoreGDR Forum - Gioco di Ruolo di CLAYMORE (https://www.claymoregdr.org) +-- Forum: Gioco di Ruolo di CLAYMORE (/Forum-Gioco-di-Ruolo-di-CLAYMORE) +--- Forum: TERRE DEL NORD (/Forum-TERRE-DEL-NORD) +--- Discussione: Io sono Leggenda [Morgana, Angela, Semiramide] (/Thread-Io-sono-Leggenda-Morgana-Angela-Semiramide) |
RE: Io sono Leggenda [Morgana, Angela, Semiramide] - DarkGreen - 27-06-2014 03:32 PM Parlato | Pensato Le sue dita rimanevano come incollate sui suoi deltoidi lesi, rannicchiate su di essi, quasi per trovare conforto al suo piagnisteo . Gli occhi, stanchi, andarono a guardare il basso, notando il lago di sangue su cui giaceva. Il suo yoki aumentava a vista d’occhio, così il suo corpo andava a mutarsi sempre di più, divenendo mostruoso e orrido. Lentamente, portò le mani dinnanzi al viso, osservando quella pelle simile al cuoio che stava sostituendo la sua, candida e impropria. “Allora è così…” lasciò scivolare le braccia a terra, colpendo la pozza rossa e schizzando sangue intorno “ è così che va a finire… è così che merito di diventare. Ho avuto tanta, tanta premura per loro e poi tanta, troppa paura per reagire come ho sempre voluto.” narrava a se stessa, con voce rauca e appesantita dal solo sforzo di parlare “Sono divenuta schiava della mia insicurezza, serva ripugnante di individui che non mi hanno mai regalato niente di consolatore, o l’hanno fatto poco prima di sparire e abbandonarmi in un destino segnato nel fango… E ora? Ora che sono qui ad annegare in un ennesimo e terribile corpo, cosa spero di ottenere? Quale preghiera spero di ricevere? Quale folle si getterà nello stesso mare di sangue in cui perisco?! Nessu-..no..” Voltò lievemente il capo dietro di sé, scorgendo le sue due compagne di missione. “ Il mio volto è deformato e la mia mente è caotica. Potrei raggiungere il limite da un momento all’altro e diventare una creatura priva di intento o amore.” diede loro uno sguardo pietoso, quasi tenero e docile, reso comunque disgustoso da quel suo nuovo aspetto in procinto di peggiorare. “Non ho nessuno da cui poter ricevere conforto, non l’ho mai avuto. Una fine vale l’altra e la sofferenza è l’unico esito che mi spetta, qualunque siano le mie incerte scelte. Non gioverò mai a nessuno, nemmeno restando in questa vuota vita.” si rivolse di nuovo con il capo verso il basso. “Adesso vorreste uccidermi, non è vero?” [b]--------------------------------------------------- Yoki utilizzato : 60 %/ 70% Stato fisico : Ferita leggera al petto/ Ferita leggera alla schiena/ Ferita media al collo / Ferita media al braccio sinistro/ Ferita media alle spalle/ Ferita leggera sopra l'occhio sinistro/ Ferita media al petto/ Ferita grave alla gola/ Iridi d'oro, vene marcate intorno al viso, denti aguzzi, massa muscolare raddoppiata Stato psicologico : Intenta ad esporre un proprio monologo, come esame dei suoi (apparentemente) ultimi momenti di ragione, e di confessare il suo stato travagliato alle compagne/ Spaventata, arresa, triste e pessimista Abilità utilizzate : Percezione yoki (passiva)[/b] RE: Io sono Leggenda [Morgana, Angela, Semiramide] - Claire83 - 29-06-2014 11:45 PM Pensato-Parlato Quando entrò nell'abitazione, lo spettacolo che si presentò davanti ai suoi occhi era tutto, tranne quello che avrebbe voluto vedere. Ci volle più di un secondo affinchè la numero trentadue prendesse coscienza di quello che era accaduto dentro quella stanza. Si era scatenato l'inferno. C'era sangue sparso qua e là, c'era il cadavere di un uomo le cui carni erano state dilaniate dai due yoma che si erano introdotti con prepotenza dentro l'abitazione. Adesso, essi erano morti, riversi per terra sul pavimento della stanza e questo non poteva che essere un segno di vittoria, ma il suo sguardo si posò su un'altra persona lì presente: Semiramide. Era andata alla sua ricerca sperando di poterla aiutare, ma al posto della guerriera timida ed insicura che aveva conosciuto, c'era una guerriera totalmente diversa. Il suo corpo si era trasformato, era ricoperta di sangue e di ferite per tutto il corpo ma quando incontrò i suoi occhi e vide il suo volto, ebbe un sussulto. Il suo viso era marcato da vene profonde ed i suoi denti erano diventati aguzzi. Se l'aspetto avrebbe potuto ingannarla, gli occhi di Semiramide non potevano mentire. Era completamente delusa, sconfitta, abbandonata a se stessa ed impotente al pari di un uccello ferito a cui sono state recise le ali. Morgana, ascoltò una per una, ogni singola parola pronunciata da Semiramide. Pur avendo una spada, si sentiva ugualmente impotente. Davanti a lei, non c'era uno yoma da uccidere ma una compagna che stava per superare il limite. Nelle sue parole lesse pessimismo e la sfiducia ed insicurezza più totali. Perchè le allenavano e le facevano combattere duramente se poi alla fine, rischiavano di diventare anch'esse dei mostri? Era un gioco perverso e sadico quello degli uomini in nero e loro, non erano altro se non delle schiave al loro servizio. Non se la sentiva di puntare la spada contro la propria compagna, non ce l'avrebbe mai fatta. È vero, la conosceva davvero poco per considerarla una sua amica, lei che si affidava esclusivamente alla sua spada, ma avrebbe voluto salvarla dalla condizione in cui versava. Tra tutte le parole che Semiramide aveva pronunciato, ce n'era una che le era ben rimasta impressa in mente: insicurezza. Sapeva bene che avere sfiducia in se stessi poteva solamente causare dei mali. Probabilmente, quella ragazza non aveva avuto la fortuna di avere come lei, almeno per un po', una famiglia sostitutiva che la facesse sentire protetta e serena. Cercò quindi di fare quanto poteva per poterla aiutare. Strinse la mano libera dalla spada a mo' di pugno e si rivolse a Semiramide. Smettila di pensare che sei inutile e rinnega la tua insicurezza! Ella ti sta divorando l'animo lentamente senza che nemmeno tu possa rendertene conto. Sei una guerriera e ti sei battuta con onore, e non pensare che io adesso ti veda come un mostro. Davanti a me vedo solo una ragazza triste ed affranta, in cerca di sicurezza e di amore. La vedi questa cicatrice che segna il mio volto? Questa ,mi ricorda tutti i giorni che ho un motivo per vivere e per combattere, ed anche tu, ne hai uno. Aggrappati alla tua vita, non lasciarla andare, amati e non rinnegare te stessa. Non ci sarà mai nessuno che riuscirà ad amarti più di quanto tu possa fare. Ti prego, resisti e combatti! Era difficile e complicato essere lucidi in quel momento. Era accaduto tutto così in fretta ma quello che si augurava di fare, pronunciando quelle parole, era instillare quantomeno una qualche forma di sprone nella sua compagna, cercando di sottrarla dalle braccia di quel mostro che la stava divorando. Citazione:Yoki:20% RE: Io sono Leggenda [Morgana, Angela, Semiramide] - BlackGhost - 02-07-2014 12:17 AM Spoiler (Click to View) Angela rimase molto colpita da come Morgana cercò di convincere la loro compagna a non Risvegliarsi. L'aveva conosciuta soltanto da quando aveva avuto inizio la missione, eppure le parlò come se stesse parlando ad una persona cara, ad un'amica... ad una sorella. "Come fosse una sorella..." Il suo pensiero cadde automaticamente sulla sua perduta sorellina che tanto desiderava ritrovare, ma questa nuova vita non le poteva concedere il lusso di andarsene e di iniziare a cercarla. Era una guerriera dell'Organizzazione, e come tale doveva eseguire ordini. Così è sempre stato e così sarà. "No, questa non è vita." Tornò a preoccuparsi di Semiramide, che per colpa di quella vita si stava condannando con le proprie mani. "Non posso lasciarglielo fare!" Assopì il proprio yoki e conficcò la spada nel pavimento. Voleva che la guardasse negli occhi e che lì vi trovasse l'argento caratteristico delle guerriere dell'Organizzazione, non l'oro demoniaco. Dopodiché fece qualche passo verso il corpo deforme di Semiramide, certa che da qualche parte, sotto tutti quei muscoli, si trovasse ancora quell'impacciata ed insicura guerriera che aveva conosciuto durante il viaggio. "Respira profondamente. Calmati. Pensa alle parole di Morgana e a cosa realmente vuoi. Hai detto che non vuoi soffrire, che non vuoi morire, che non vuoi Risvegliarti. Queste sono le cose che noi tutte dobbiamo e vogliamo fare: non soffrire, non morire e non Risvegliarci." Citazione:Yoki utilizzato: 20% > 0%; RE: Io sono Leggenda [Morgana, Angela, Semiramide] - Cort - 04-07-2014 10:06 PM Per motivi tecnici dovremo probabilmente rallentare. Chiedo scusa a tutti per eventuali prossimi ritardi del Narratore. RE: Io sono Leggenda [Morgana, Angela, Semiramide] - Narratore - 05-07-2014 04:09 PM Le vostre parole sembrano giungere al cuore di Semiramide ma purtroppo la vostra compagna non è più in grado di invertire il processo. Vedete i suoi occhi brillare di un dorato intenso e poi è tutto confusione. C'è una violenta esplosione e venite catapultate all'esterno dell'abitazione, che nel frattempo è crollata su sé stessa. Angela, Morgana, siete finite in mezzo alla neve e siete doloranti ma per fortuna nessuna ferita o contusione di nota. Quello che però vi deve preoccupare è la creatura alta cinque metri che troneggia su ciò che restava dell'abitazione. La polvere le lambisce la parte inferiore del corpo, coprendola completamente. Ne intravedete la parte superiore, orribile e mostruosa, deformata e inumana. Il volto di Semiramide non è più riconoscibile. Tutto ciò che resta della guerriera è una chioma bionda e ribelle, ultimo segno della perduta umanità. Vorreste muovervi ma è come se il vostro corpo non rispondesse. Non avevate mai visto nulla di simile. Semiramide, sei confusa: senti dentro te l'eco delle voci delle tue compagne che sussurra al tuo cuore, spaventato ma allo stesso tempo ricco di sensazioni ed emozioni nuove. Per la prima volta da quando diventasti una guerriera ti senti davvero libera. Libera di essere come vuoi, di fare ciò che vuoi, di andare dove vuoi. Spinta da questo improvviso impulso ti allontani rapidamente, demolendo tutto ciò che trovi sul tuo cammino. Senza rendertene conto ti allontani dalle altre due, provocando involontariamente una grossa caduta di macigni e neve, che vi separa definitivamente. La missione è conclusa, ma quale prezzo avete pagato! Semiramide ha perso la sua umanità... e ora, Angela e Morgana, dovrete fare rapporto all'Organizzazione. Non vi consolerà il ritrovamento di una piccola scarsella di pelle, appartenuta alla vittima degli yoma, piena del denaro che aveva intenzione di darvi nel caso lo aveste salvato... Nuova turnazione: Semiramide Angela Morgana Note: ultimo giro di post. Semiramide, descrivi il nuovo aspetto della tua guerriera da Risvegliata, se vuoi anche con un'immagine. Poi descrivi mentre ti allontani senza meta fra le terre del Nord. La prossima missione che farai riprenderà direttamente dal tuo ultimo post. Angela, Morgana, parlate fra di voi, se volete, e tornate a Staph per consegnare il denaro e il rapporto. Data la situazione immagino potrebbe essere necessario più di un post per ciascuna, ma fatene almeno uno a testa. Quando avete finito mandatemi un messaggio e concluderemo la missione. RE: Io sono Leggenda [Morgana, Angela, Semiramide] - DarkGreen - 05-07-2014 10:34 PM Parlato | Pensato | Parlato da altri Con inaspettato stupore, le lacrime di Semiramide furono bloccate nel loro triste flusso da Morgana, che le parlò dolcemente : “Smettila di pensare che sei inutile e rinnega la tua insicurezza! Ella ti sta divorando l'animo lentamente senza che nemmeno tu possa rendertene conto. Sei una guerriera e ti sei battuta con onore, e non pensare che io adesso ti veda come un mostro. Davanti a me vedo solo una…” Si distrasse dal discorso. L’impatto fu decisamente forte, tanto da lasciarla con un’espressione attonita, tanto da annegare in quel mare di buon senso che la compagna, come una sorella che consola l’altra, le stava versando sui sensi. “…Non ci sarà mai nessuno che riuscirà ad amarti più di quanto tu possa fare. Ti prego, resisti e combatti!” Le mancò il tempo di deglutire, che anche Angela prese a testimoniare la sua fede : "Respira profondamente. Calmati. Pensa alle parole di Morgana e a cosa realmente vuoi. Hai detto che non vuoi soffrire, che non vuoi morire, che non vuoi Risvegliarti. Queste sono le cose che noi tutte dobbiamo e vogliamo fare: non soffrire, non morire e non Risvegliarci." Gli occhi ripresero a scaricar tensione, mentre le sue mani si stringevano in forti pugni, che intrappolavano il sangue, giacente a terra, tra le nocche. Era una pioggia di petali in fiore, che pioveva dolcemente di fronte a lei; un calore mai avuto la sosteneva con altera e pietosa forza. “Io…” Avvertì il suo cuore battere come non mai. “..i-io..” Tutte le sue membra fremevano, come una foglia secca in procinto di cadere. “.. io sono…” Una valanga di sensazioni nuove, calde, meravigliose si abbatté sulla sua schiena, travolgendole tutto l’essere in un aureo alone di perturbante e indescrivibile magnificenza. “… Io sono contenta.” Abbozzò un tenero sorriso, il più amabile e candido che mai aveva trovato posto sulle sue labbra, e che ora decorava il più macabro degli aspetti, il volto di chi è giunto finalmente al limite della sofferenza. E il tutto fu avvolto dalla luce, bianchissima, pura, splendida (o almeno così la vedeva); il cuore si fece leggero, così pure la mente, spoglia di qualsiasi male, vuota dei rimorsi più profondi che da sempre l’avevano afflitta. Ogni sua ferita, anche mortale, fu alleviata, curata, guarita completamente. Il riscatto era compiuto. Ora, quel che rimaneva di una povera e instabile fanciulla dalla sorte avversa altro non era che un massiccio corpo, dalla fisionomia più fiorente e inquietante che mai. Una folta chioma d’oro dominava il suo capo; essa era simile sia alla criniera di un maestoso leone, sia ai raggi abbaglianti del sole, simbolo di un potente comando acquisito, di una rinascita rassomigliante ad una nuova alba. Gli occhi erano vuoti, contornati dalle malinconiche palpebre rossastre, mentre la bocca era ancor più particolare : il labbro superiore permaneva e, sotto di esso, sporgevano le gengive, mantenenti una dentatura prettamente umana; nella parte inferiore della fauce, al contrario, si prolungavano verticalmente due lunghi canini animaleschi. La mandibola era sostenuta da compatti legamenti che la ricongiungevano agli zigomi; le guance rimanevano vuote, senza pelle a rivestirle, mettendo in evidenza la rimanente dentatura. Del collo c’erano l’ossatura in vertebre e i muscoli a sostenerlo; le clavicole erano, anch’esse, scuoiate. La gabbia toracica si reggeva nuda, sproporzionatamente enorme, con l’intero costato in evidenza; i seni, privi di rivestimento, rimanevano legati sulle costole, sostenuti da lembi di muscolo. Incredibilmente nerboruti erano gli avambracci, ricoperti di vene in rilievo; le braccia, più sottili e lunghe, erano piumate, come pure le mani (quest’ultime di dimensioni notevolmente grandi). Gli addominali erano scolpiti e le cosce grosse, mentre le gambe somigliavano alle zampe posteriori di una belva selvatica, piegate all’indietro. Spoiler (Click to View) La capanna era finita in frantumi. Dinnanzi alla bestia di distendeva la via innevata. Due guerriere erano distese lì, scaraventate. Ma cosa rimanevano di preciso nella mente del mostro? Compagne? Alleate? Ricordava le loro preghiere, le loro voci piene di fiducia, quella poesia che le aveva invaso l’anima, l’importanza che lei aveva assunto per loro. Era libera, dalla schiavitù della vita, dalle radici marce del suo passato, da sé stessa. Padrona della sua esistenza risorta, regina delle immense valli che avrebbe imparato ad attraversare con passi potenti.. e con la voglia di addentare la carne più succulenta, di riempirsi lo stomaco come mai aveva avuto l’opportunità di fare. Si voltò di scatto e balzò via, verso le più vaste terre pronte ad accoglierla, lasciandosi alle spalle il calvario e i grossi macigni che fece crollare a causa dell’improvviso congedo. Volse lievemente indietro il viso sfigurato , lasciando chee la brezza gelida soffiasse tra il crine. “Io sono contenta." Yoki utilizzato : 80% / risveglio Stato fisico : Ferita leggera al petto/ Ferita leggera alla schiena/ Ferita media al collo / Ferita media al braccio sinistro/ Ferita media alle spalle/ Ferita leggera sopra l'occhio sinistro/ Ferita media al petto/ Ferita grave alla gola/ Iridi d'oro, vene marcate intorno al viso, denti aguzzi, massa muscolare raddoppiata----> perfetto Stato psicologico : Euforica Abilità utilizzate : Percezione yoki (passiva) RE: Io sono Leggenda [Morgana, Angela, Semiramide] - BlackGhost - 08-07-2014 09:35 AM Spoiler (Click to View) Tutto venne illuminato da una accecante luce e ne seguì una forte esplosione che scaraventò le due guerriere fuori dall'abitazione. Stordita, Angela tentò di rialzarsi, ma fallì miseramente accasciandosi di nuovo sulla neve. La schiena le doleva come se fosse stata spezzata in due e la testa le sembrava dovesse scoppiare da un momento all'altro, del resto, aveva sfondato un muro di solida pietra. Fece passare qualche istante prima di provare una seconda volta a rimettersi in piedi, ma quando il suo sguardo cadde sulla gigantesca creatura che si ergeva imponente al posto dell'abitazione, rimase impietrita sul posto. "Semiramide..." Mentre fissava l'ormai irriconoscibile viso di Semiramide, questa iniziò a muoversi, allontanandosi definitivamente dalle sue ex compagne. Le ultime parole di Semiramide invasero i pensieri di Angela mentre fissava la piccola borsa piena di denaro presa dal corpo dell'uomo dilaniato dagli yoma. Era quello il prezzo dell'umanità perduta della compagna? "Lei valeva molto di più di questa borsa, così come tutte noi." Un forte senso di malinconia la pervase, ma avvertì anche dell'altro. Nel suo profondo sentiva crescere una primordiale rabbia. Citazione:Yoki utilizzato: 0%; RE: Io sono Leggenda [Morgana, Angela, Semiramide] - Claire83 - 09-07-2014 03:45 PM Pensato-Parlato Scioccamente, Morgana credeva nel potere delle parole. Nella numero trentadue, albergava ancora quell'animo da stolta e testarda ragazzina che sperava di poter cambiare il mondo. Pensava che infondere sicurezza nella sua compagna di missione, avrebbe potuto arrestare la sua spaventosa e quanto mai inaspettata trasformazione. Purtroppo però, le sue parole non avevano avuto effetto un effetto salvifico. Accadde tutto in pochi istanti. Dapprima gli occhi di Semiramide brillarono di un dorato intenso ed a questo seguì una terribile esplosione, in seguito alla quale, Morgana si ritrovò scaraventata per terra nella neve insieme ad Angela. Era dolorante ma stava comunque bene. Il suo sguardo andò verso quella che era stata un tempo Semiramide. Adesso era una creatura imponente, e dal volto mostruoso ed irriconoscibile. L'unico segno rimasto a contraddistinguere la sua vecchia anima, erano i suoi lunghi capelli biondi. Riuscì malamente a capacitarsi che ormai era tutto finito. Avrebbe voluto alzarsi ed andare verso di lei, ma si sentiva come paralizzata. Restò immobile a fissarla. Non aveva mai visto una simile creatura ed anche se quella, era stata fino a poco tempo prima una guerriera come lei, fu assalita da un profondo timore. A questo però si accompagnò anche dell'altro. Se nella precedente missione, la fine del combattimento le aveva fatto tirare un sospiro di sollievo, in questo caso, l'unico sentimento che troneggiava dentro di lei era l'amarezza. Si sentiva inutile ed impotente proprio come nel momento in cui aveva vissuto la morte dei suoi cari. Cercò di stringere i pugni e riportando la mente al passato, cominciarono a scenderle delle lacrime lungo il viso. Con tutta la voce che aveva in gola urlò delle parole verso Semiramide, mentre andava via. Semiramideeeeeeeeeeeee, ovunque tu andrai, non dimenticarti mai chi sei stata e di noi! Sperava che anche se avesse perso definitivamente la sua umanità, avrebbe portato quelle parole dentro di sè. Poi, rivolgendosi ad Angela le disse Angela. È quindi così che siamo destinate a diventare noi? Non voglio perdere la mia umanità, i miei ricordi, non voglio regalare loro anche questo! Ci hanno già tolto abbastanza. Avevamo tutte una vita felice o dolorosa che fosse e loro ci hanno comprato e ci usano come dei burattini, quasi come se non avessimo più l'anima. Li detesto e posso affermare che da oggi ho ancora più nemici di quanto pensassi di avere. Non mi resta più nulla fuorchè la mia vita e da questo preciso istante, combatterò anche per difendere la mia umanità. Citazione:Yoki:20% RE: Io sono Leggenda [Morgana, Angela, Semiramide] - BlackGhost - 13-07-2014 10:32 PM Spoiler (Click to View) "È proprio così che la devi pensare. Combatti per te stessa, combatti per ciò che vuoi. Semiramide... ha perso la propria umanità, ma allo stesso tempo si è guadagnata la libertà da questa vita infernale. Ma a quale prezzo." Fece una pausa e guardò Morgana dritta negli occhi. "Io non lascerò che mi trasformino nel mostro definitivo. Io non lascerò che portino via anche i ricordi della mia vita passata, perchè sono l'unica cosa che mi rammentano di possedere ancora una parte umana." Distolse lo sguardo e chiuse per un momento gli occhi, riflettendo sulla situazione. Lei e Morgana non avevano più niente da fare in quel posto dimenticato da Dio, e come brave guerriere dell'Organizzazione sarebbero dovute correre a Staph con il denaro e fare rapporto su quanto era accaduto. Tuttavia, entrambe sembravano condividere una profonda ostilità verso gli Uomini in Nero, e nella mente di Angela sfiorò l'idea di disertare, di fuggire da quella prigionia e di fare ciò che le andava di fare. Ma dove andare? Staph poteva crederle morte in missione, come poteva benissimo credere che fossero scappate. Anche se Morgana avrebbe voluto appoggiare la sua idea, soltanto in due non avrebbero avuto la forza di difendersi da eventuali gruppi di loro simili mandati da Staph per ucciderle. No, non potevano scappare. Non ancora. "Rientriamo. Ci aspetta un lungo viaggio." Citazione:Yoki utilizzato: 0%; RE: Io sono Leggenda [Morgana, Angela, Semiramide] - Claire83 - 15-07-2014 03:23 PM Pensato-Parlato da altri-Parlato Sin dall'inizio, Angela le aveva fatto una buona impressione. Tra loro tre, era indubbiamente quella più decisa e sicura. Era stata un'ottima caposquadra non c'era nulla da ridire. Non erano riuscite a salvare l'umano ma il prezzo che una di loro aveva pagato, era anche maggiore della perdita di una vita umana. In quanto guerriere, venivano mandate a proteggere e tutelare gli esseri umani dagli yoma ma non c'era nessuno a proteggerle. La loro era una misera condizione da cui potevano sfuggire con difficoltà ed il risveglio, non era di certo l'opzione migliore. Vagare per lande sconosciute e desolate, senza aver forse memoria di chi si era state, nè della vita passata, non era di certo quello che Morgana si augurava potesse avvenire in futuro. Le parole di Angela, aprirono uno spiraglio di luce in quell'immensa oscurità che era appena calata su di loro. Sebbene Angela, fosse una guerriera fredda e per certi versi distaccata, anche lei, come Morgana, voleva restare attaccata alla propria umanità e difenderla strenuamente. Era il loro ultimo baluardo da difendere. È proprio così che la devi pensare. Combatti per te stessa, combatti per ciò che vuoi. Quella ragazza dagli occhi di ghiaccio, la pensava esattamente come lei. Morgana non aveva nessuna amica, nè aveva avuto nessun altro accanto a parte i suoi familiari. Era una ragazza solitaria, spesso anche diffidente, ma cominciò a nascere dentro di lei, l'idea che Angela avrebbe potuto essere una probabile alleata in quel mondo fatto di combattimenti e morte. Anche lei come me, brama la libertà. Ascoltò con attenzione le sue parole, era tempo però di rientrare a "casa". Avevano dato loro una nuova vita ed un posto in cui vivere ma ad un prezzo elevato. Come a corroborare ciò che aveva detto la sua caposquadra, Morgana le si rivolse dicendole Abbiamo perso una compagna, ma abbiamo ancora la consapevolezza che non desideriamo a lungo condurre questa vita. Promettimi che combatterai come me per restare in vita, fin quando non giungerà il giorno in cui potremo essere delle donne libere, senza dover continuamente stare alla mercè di questi macellai. Detto questo, fece fluire un po' di yoki per cercare di rigenerare la ferita alla spalla riportata durante il combattimento. Tra la malinconia per la perdita di Semiramide e la brama di libertà, si incamminò insieme alla compagna per fare ritorno a Staph. Citazione:Yoki: da 20 a 30% e da 30% a 0% per rigenerazione. RE: Io sono Leggenda [Morgana, Angela, Semiramide] - Cort - 15-07-2014 04:54 PM Ritornate a Staph e fate rapporto. Non una parola di conforto, nemmeno un rimprovero, ma un Cort stranamente serio e impassibile. Solo, vi ordina di non parlare con nessuna delle altre guerriere di quanto avete visto. Cort recupera il denaro, lo conta, poggia distrattamente la scarsella in un punto indefinito della sua scrivania e vi congeda. La missione si è conclusa... ma per ora l'unica libertà che avete ottenuto è quella di poter ritornare nelle vostre celle per godere di un altro giorno in cui siete sopravvissute. Fine della missione. |