- Tsk! - C'era da aspettarselo, pensò Sasha, quando la risvegliata femmina ruppe gli indugi e le si scagliò contro. Lo sapeva che quella specie di tregua non dichiarata non poteva durare, sarebbe stato sciocco illudersi del contrario. Anzi, in tutta onestà doveva ammettere di essere un po' sorpresa che la creatura non avesse agito prima. Meglio così comunque, se non altro le guerriere erano riuscite a mettere fuori combattimento tutti i sicari umani senza alcuna difficoltà. Ma quella era stata poco più che una scaramuccia, la vera battaglia iniziava ora.

- Sayo! Camilla! Ripiegate! Raggiungete Angela e la sua squadra, e ditele che abbiamo a che fare con dei risvegliati! - Ordinò a quel punto la numero 7, mentre contemporaneamente compiva un balzo all'indietro per tentare di schivare l'attacco della risvegliata. Non aveva senso che le sue due compagne rimanessero lì, quei due mostri erano ben al di là della loro portata. Due guerriere di basso rango come Sayo e Camilla non sarebbero state in grado di fornirle alcuna assistenza in una battaglia contro simili avversari, si sarebbero soltanto fatte ammazzare inutilmente. Almeno, unendosi alla squadra della numero 14 avrebbero avuto qualche possibilità in più. E a proposito di Angela... Sasha si domandò se la compagna avrebbe compreso il significato del termine "risvegliati" e si sarebbe regolata di conseguenza. Chissà. La numero 7 supponeva che una numero 14 dovesse quantomeno aver udito quel termine in precedenza, o che almeno fosse in grado di comprendere che non era nulla di buono.

Comunque, prima di preoccuparsi per Angela, Sasha doveva preoccuparsi di se stessa. Ad essere onesta, persino una guerriera di alto rango come lei non era sicura di poter gestire da sola due risvegliati di quel livello. Per fortuna che per il momento la stava attaccando soltanto la donna. Doveva assolutamente approfittare di quel dono insperato. Prima avrebbe cercato di eludere l'attacco della donna, poi, qualora vi fosse riuscita, avrebbe cercato un modo di contrattaccare subito. Se le fosse riuscito di eliminare la donna prima che l'uomo decidesse di gettarsi anche lui nella mischia, allora la numero 7 avrebbe potuto farcela.

Alla terza assenza ingiustificata sarà escluso dalla quest. Per favore, se qualcuno di voi sa perché è assente me lo comunichi, purtroppo non ho ricevuto indicazioni in tal senso da Cort quindi devo far saltare il turno per non rallentare ulteriormente la quest. Grazie.

Lanciandosi giù dalla finestra, le tre inseguono il sindaco tra le strade deserte, e anche quando lo perdono di vista la scia di Yoki le guida nella direzione giusta. Tuttavia, sembra che si stia dirigendo verso un punto particolare... Kaira è la prima a notarlo.

Ha senso: che voglia portarle verso gli umani o verso gli altri Yoma, rimane una trappola. E per quanto stiano riducendo le distanze, rischiano di caderci in pieno... che strategia adotteranno a questo punto?

Sasha evita l'offensiva di Semiramide con agilità e ordina alle altre due di ripiegare per unirsi all'altro gruppo. Camilla, incerta sulle prime, capisce rapidamente che l'ha fatto perché non hanno speranze di competere con quegli avversari e inizia a ritirarsi, assumendo che Sayo la segua. 

La guerriera più forte non ha grossi problemi a schivare la goffa carica di Sem, ma spreca la sua occasione di contrattacco per preoccuparsi delle sue sottoposte. La Risvegliata ha così il tempo di rimettersi in guardia, pronta allo scontro.

 

 

 

Così sbottò tra sé e sé Clade all’udire quello che, sebbene all’apparenza suonasse alle loro orecchie come un ordine, pareva essere null’altro che l’indiretto manifestarsi della frustrazione provata dalla loro caposquadra. E la capiva: lei stessa in passato si era ritrovata ad inseguire la propria preda, per dipiù fallendo nel farlo.

Era frustrante ed umiliante, soprattutto quando ciò accadeva per la primissima volta. Dopotutto, vista la loro natura notoriamente aggressiva, nessuna guerriera in prima battuta si aspetta mai la fuga del mostro. Nella loro mente tutto si traduce in un bianco e nero: morire o uccidere.

La gestione di ciò che sta nel mezzo ecco, è qualcosa di difficilmente contemplato…

 

Ma la questione in quel punto per Clade era tutta su cosa andare a fare. Angela aveva appena lanciato la sua arma nel tentativo di frenarlo, privandosi così però dei mezzi per combattere. No, l’idea in quel momento non le piaceva per nulla a dire il vero.

Clade poteva comunque dare il proprio contributo a suo modo. Avrebbe dovuto utilizzarla.

 

Così come aveva fatto nel corso del suo allenamento, Clade iniziò a dirottare gran parte del proprio yoki nelle gambe, potenziandone la muscolatura. Allontanato ogni effetto di surriscaldamento degli arti, quello che la guerriera sentiva dal suo corpo era l’incredibile sforzo nel dominare una forza di per sé sconosciuta. Come un cavallo selvaggio appena domato, la sua velocità da lì in avanti per qualche secondo sarebbe stata totalmente al suo servizio.

 

Facendo in questo modo la cacciatrice si diede la spinta più forte che poté, cercando di ridurre il più possibile la distanza tra le parti. Non poteva sperare in uno spint per più di qualche secondo, ma Clade sperava sinceramente che i suoi sforzi sarebbero stati sufficienti.

 

Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva); Saimyosho – Gambe (attiva)

Sasha rimase colpita dall'atteggiamento di Doozar, perché era la prima volta che le capitava di incontrare un risvegliato capace di intrattenere una conversazione civile. Quelli con cui aveva avuto a che fare in passato si erano rivelati tutti delle bestie assetate di sangue con le quali era impossibile anche solo tentare di ragionare. Alla ragazza sembrò quindi naturale rispondere alla creatura presentandosi a sua volta. - Io sono Sasha l'Inevitabile, la numero 7 dell'Organizzazione. - Disse. E non aggiunse altro perché non ne ebbe il tempo: la donna infatti si scagliò nuovamente contro di lei come una furia, ignorando persino le parole del suo compagno che le chiedeva di fermarsi. A proposito di bestie assetate di sangue. - Hmph. - Sbuffò la numero 7, mentre compiva un balzo laterale per schivare anche questo nuovo assalto della donna. Fortunatamente la risvegliata non sembrava essere in grado di competere con la sua agilità, per cui Sasha era convinta di poterla gestire senza troppi problemi. Per il momento la guerriera stava ancora temporeggiando, ma al prossimo assalto della donna non si sarebbe più limitata solamente a schivare...

Inizialmente Sayo era esitante riguardo al lasciare Sasha da sola a combattere contro i nuovi nemici ma, da come le aveva immediatamente ordinato di ritirarsi, sembrava che quegli avversari fossero al di fuori della sua portata. Rimanendo, sarebbe risultata essere molto probabilmente solo un peso per la compagna e alla fine decise di seguire gli ordini.

Si mise quindi a correre per raggiungere il più rapidamente possibile l'altro gruppo con un pensiero fisso in testa. Sasha aveva definito quei due dei risvegliati. Questa era la prima volta che la guerriera sentiva tale termine e non aveva la minima idea di quello che volesse dire. Avrebbe voluto avere delle spiegazioni al riguardo ma, al momento, la sua priorità era trovare Angela e le altre per metterle al corrente della situazione e successivamente fornire supporto alla numero sette. Quindi cercò di pensare il meno possibile alla cosa e continuò per la sua strada.

Posso capire gli impegni personali, ma come già detto non voglio rallentare ulteriormente la quest, perciò passiamo al prossimo in turnazione. 

Semiramide sembra capire l'ordine di Doozar stavolta e, benché indubbiamente di malavoglia, abbandona lo scontro con Sasha e si lancia all'inseguimento delle altre due.

 

C’era riuscita! Era davvero riuscita a prenderlo!

Clade ancora una volta non poté che rimanere estremamente sorpresa dai risultati del proprio allenamento. Anche se per pochi secondi, le era sembrato letteralmente di volare sul selciato della strada, come se i suoi passi non incontrassero attrito nel ripetersi l’uno dopo l’altro.

Ovviamente però, come per ogni altra cosa, il contrappeso di un tale potere c’era… e anche questa volta si era fatto puntualmente sentire, una volta passata l’euforia iniziale! La fatica provata era stata tale da arrivare a mozzarle il respiro per una frazione di secondo, proprio nell’istante in cui lo yoki aveva ripreso a fluire normalmente nel corpo della guerriera. Le parole di ammonimento di Semirhage risuonarono nella mente della combattente.

 

Un dolore però richiamò subito l’attenzione di Clade, distogliendola puntualmente dai propri pensieri. Disperato per l’atterramento subito difatti, lo yoma stava tentando di liberarsi dimenandosi e graffiandola. Per il momento le sue braccia non avevano subito alcun danno, ma di certo entrare in contatto fisico con uno yoma non era mai una buona idea, per quanto si potesse essere forti.

Clade doveva agire al più presto.

 

Con uno scatto la guerriera si tirò leggermente su con le ginocchia, puntando gli occhi verso le gambe del nemico, appena sotto di lei. Per evitare ogni ulteriore fuga dell’obbiettivo, non potendo in quel momento assicurarsi di colpire con certezza un punto vitale, la soluzione migliore sarebbe stata quella di riuscire a mozzargliene almeno una.

 

Senza esitazione dunque, Clade alzò la lama della propria fidata spada, pronta a calarla con quanta più potenza possibile sugli arti inferiori del mostro. La guerriera avrebbe dato un colpo secco, deciso, stando al contempo però attenta a non esporsi inutilmente ad un eventuale contrattacco della creatura.

In quel caso infatti, Clade avrebbe abbandonato istantaneamente ogni tipo di offensiva, buttandosi a lato. Se c’era una cosa che in quel momento Clade proprio non voleva, era procurarsi qualche buco extra nel corpo. Soprattutto vista l’evoluzione degli eventi attorno a loro…  

 

C’era bisogno di rimanere in forma dal primo all’ultimo secondo in quell’inferno di città…

 

Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)

- Bene. Ora che la pazza si è finalmente tolta dai piedi, veniamo a noi due. - Disse Sasha, rivolta al risvegliato di nome Doozar, una volta che la donna si fu allontanata. La guerriera era un po' preoccupata dal fatto che quella bestia assetata di sangue stesse ora inseguendo le sue compagne, ma confidava nel fatto che, qualora Sayo e Camilla fossero riuscite a ricongiungersi con la squadra di Angela, allora poi trovandosi in cinque contro una sarebbero riuscite a trovare il modo di gestire, se non di eliminare direttamente, la risvegliata. 

Il vero problema però non era lei, ma bensì l'uomo che le stava di fronte. La numero 7 aveva assistito in silenzio al battibecco tra i due mostri, ed il fatto che l'uomo di nome Doozar fosse riuscito a convincere la donna ad obbedirgli (sia pure di malavoglia) stava senza ombra di dubbio a significare che tra i due era lui il più potente. Dunque, aveva a che fare con un avversario che non poteva permettersi di sottovalutare. Se voleva sconfiggerlo, avrebbe dovuto fare sul serio e combatterlo con tutta la sua forza fin dall'inizio, senza trattenersi. - Sai, tutto questo è contrario al mio senso estetico e preferirei davvero evitare di doverlo fare... - Disse Sasha, mentre aumentava il livello del suo yoki fino ad assumere connotati da Yoma e a far raddoppiare la sua massa muscolare. La numero 7 odiava assumere una forma mostruosa, cosa che considerava un vero e proprio insulto alla sua bellezza, e ancora di più odiava il pensiero di essere vista da qualcun altro mentre si trovava in quello stato a dir poco indecoroso. Fu una vera fortuna quindi che non ci fosse nessuno lì nei paraggi che potesse assistere alla scena. Beh, a parte Doozar. Ma lui bastava farlo fuori per risolvere il problema, o no? - ... Ma contro un avversario del tuo calibro temo di non poter fare troppo la schizzinosa! - Concluse Sasha, prima di scagliarsi a tutta velocità contro il risvegliato. Doozar era ancora in forma umana, ragione per cui attaccarlo immediatamente prima che avesse avuto il tempo di trasformarsi sembrava la migliore occasione per la numero 7 di eliminarlo. Doveva assolutamente approfittarne. La guerriera avrebbe dunque tentato di decapitarlo con un singolo fendente orizzontale all'altezza del collo appena egli fosse stato a portata della lama della sua spada. Sarebbe stato fantastico se ci fosse riuscita. In caso contrario avrebbe cercato un'altra opportunità per colpire, ovviamente stando ben attenta alla reazione di Doozar.

Nessuno dei due nemici si era immediatamente messo all'inseguimento delle due guerriere, permettendo così alle due di allontanarsi senza problemi dal luogo dello scontro. Successivamente uno dei due nemici si mise al loro inseguimento ma ormai le guerriere erano riuscite a guadagnare un buon vantaggio. Nel breve periodo quindi le due non avrebbero avuto problemi, almeno in teoria, ma prima o poi quel'essere le avrebbe raggiunte e senza rinforzi non avrebbero potuto uscirne vive. Non rimaneva che continuare a correre sperando di trovare l'altro gruppo prima di essere raggiunte.