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QUEST Il Mercante di Lido [GioRix] - Versione stampabile

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RE: Il Mercante di Lido [GioRix] - Narratore - 14-06-2018 04:54 PM

... e infatti le lance erano niente più che pezzi di legno con una punta di metallo, completamente prive di alcuna traccia di Yoki. Triela dovette rassegnarsi al fatto che non sarebbe stato così semplice trovare indizi: probabilmente poteva considerarsi fortunata di aver scoperto qualcosa. A questo punto il sole era ormai quasi scomparso oltre l'orizzonte, e Oliver stesso faticava a sopprimere gli sbadigli.
Ne vuoi una, per caso? Sennò io chiuderei.
Il fabbro era evidentemente stanco, ma cercò comunque di fare affari. Evidentemente il modo migliore per procurarsi clienti a Lido doveva essere una continua insistenza, perché la guerriera aveva incontrato due su tre dei mercanti più gettonati della città e le era piuttosto chiaro che erano gente tosta. Ciò nonostante, forse sarebbe stato meglio evitare di aggirarsi per le strade di notte, e sicuramente Willem a quest'ora sarebbe stato poco disponibile ad ascoltarla.


RE: Il Mercante di Lido [GioRix] - GioRix - 17-06-2018 12:26 AM

Triela esaminò le lance, annuendo un paio di volte tra sé e sé quando appurò che non sembravano esserci tracce di yoki su di esse. Questo scagionava uno dei due uomini, certo, ma ora la ragazza non aveva più la certezza che il suo obbiettivo fosse passato anche da Willem.

Poco male, al limite quando domani passerò da lui non troverò nulla.

Ne vuoi una, per caso? Sennò io chiuderei.

Triela sorrise alle parole dell'uomo.

No, grazie, non stavolta. Non la tratterò oltre, signor Oliver. Grazie di aver collaborato nonostante l'orario, mi è stato molto utile. Le auguro una buona nottata.
Concluse la ragazza, facendo un accenno di inchino.

Eseguite le dovute cortesie, la ragazza si girò e avanzò verso l'esterno. Una volta uscita all'aperto lasciò che la prima brezza notturna le accarezzasse la pelle, facendole ondeggiare pigramente i capelli. Si incamminò quindi verso l'edificio di Grenda, riflettendo nel mentre sulle informazioni ottenute.

Dunque, a questo punto direi che la cosa migliore da fare sia focalizzare la ricerca su quell'uomo. Sulle due donne per ora non ho informazioni. Riguardo all'altro uomo, se ha davvero controllato quelle lance sembrerebbe essere pulito. Perciò dovrei cercare un uomo strano, che sembra parlare a vanvere, con una cotta di maglia e un mantello blu. Inoltre sembrava volersi unire ad una spedizione. Domani dovrò scoprire anche se le spedizioni per il deserto sono tutte in mano ai nomadi, o se ci sono delle compagnie mercantili che percorrono quelle tratte. Certo, avendo preso un mantello blu è probabile che sia unito ai primi, ma non sarebbe saggio escludere a priori l'alternativa. Bene, per il momento non posso fare altro. Ritiriamo quel vestito e andiamocene a dormire.

Ormai arrivata dinnanzi all'edificio, Triela si guardò attorno in cerca della prima commessa disponibile. Se non ve ne fossero state all'esterno, si sarebbe rassegnata a bussare all'entrata secondaria da cui era uscita, sperando che qualcuno all'interno la notasse.


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RE: Il Mercante di Lido [GioRix] - Narratore - 17-06-2018 06:40 PM

Dopo aver salutato Oliver, che provvide immediatamente a chiudere bottega, Triela si incamminò distrattamente verso la filanda di Grenda, che a sua volta stava chiudendo i battenti. Non trovando commesse all'esterno, si diresse alla porticina secondaria da cui era stata fatta uscire e bussò. Dovette attendere qualche istante, ma presto Jenny, la ragazza che l'aveva accolta la prima volta, le si presentò davanti col mantello già pronto.
Oh, eccovi. Temevo che sareste passata domattina, ormai. Spero che questo sia di vostro gradimento.
Le porse l'indumento, che pareva della taglia giusta e fatto in modo da pendere da un lato, così da lasciare lo spazio per l'elsa della claymore. Un lavoro degno della fama di Grenda, insomma: a provarlo, Triela si sarebbe accorta di come calzasse a pennello.
Purtroppo stiamo chiudendo, perciò se servissero altri adattamenti - o se voleste acquistare qualcos'altro - vi pregherei di tornare domani mattina. Grazie.
La commessa attese pazientemente in caso la guerriera avesse domande, dopodiché si sarebbe ritirata chiudendo la porta secondaria.


RE: Il Mercante di Lido [GioRix] - GioRix - 18-06-2018 11:29 PM

Triela accennò un sorriso al volto ormai familiare della commessa che le aveva aperto la porta.

Buonasera.

Oh, eccovi. Temevo che sareste passata domattina, ormai. Spero che questo sia di vostro gradimento.

Ah, scusate il ritardo allora, ero persa nella mia ricerca.
Disse Triela lanciando un'occhiata alla via deserta alle sue spalle.
Ma in fondo, forse è meglio così. Per lo meno non vi causerò problemi con la clientela.

Così dicendo, la ragazza allungò una mano in direzione del suo nuovo abito, scambiandolo con i documenti e l'attrezzatura per scrivere prestatagli da Grenda.
Si infilò il mantello, controllando che non s'impigliasse nell'armatura e che la claymore potesse venir sfilata agevolmente. Appurato che le dimensioni erano state ben calibrate, provò ad alzare il cappuccio, notando immediatamente un fastidioso dettaglio che non aveva calcolato.

Ohibò, i codini m'impacciano. Immagino che dovrò disfarli se voglio usare appieno questa cappa. Poco male, non saranno molte le occasioni in cui non lo terrò calato.

Purtroppo stiamo chiudendo, perciò se servissero altri adattamenti - o se voleste acquistare qualcos'altro - vi pregherei di tornare domani mattina. Grazie.

La guerriera annuì un paio di volte.
Sì, direi che ci siamo. Mi sembra abbia fatto un ottimo lavoro, e che non siano necessare altre lavorazioni, grazie mille.
Riguardo a quelle carte, invece, sono per la signora Grenda. Come aveva richiesto, le ho firmate tutte. Vi rendo anche penna ed inchiostro. Ah, e questo è il compenso pattuito per il vestito.
Disse la ragazza, estraento la giusta quantità di bera dalla scarsella. Attese qualche istante, in modo da dare il tempo a Jenny di contare eventualmente il denaro, e poi continuò il discorso.
Se è tutto in regola, la lascio andare. Buonanotte, e grazie ancora per lo splendido lavoro.

Accomiatatasi, Triela girò i tacchi e, facendo frusciare il suo nuovo mantello, s'immerse nel buio della notte. La lunga giornata l'aveva sfinita più mentalmente che fisicamente, ma vista l'ora tarda anche il suo corpo iniziava a lamentare una certa richiesta di sonno. Per questo motivo, la ragazza scelse di non procedere oltre con la sua ricerca e di concludere così la giornata.
Con il buio come unico compagno, Triela s'incamminò verso casa.


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Stato Psicologico: Stanca, decide di rimandare la cerca al giorno seguente.
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RE: Il Mercante di Lido [GioRix] - Narratore - 21-06-2018 04:34 PM

Una volta che Jenny ebbe contato il denaro e ricevuto le carte da consegnare a Grenda, le due si salutarono e Triela si avviò verso il proprio rifugio con un nuovo mantello e alcune informazioni sulla persona che stava cercando. Non erano ancora abbastanza, probabilmente, ma ormai era tardi e sarebbe dovuta tornare l'indomani. Il viaggio fu tranquillo e senza problemi, anche perché non c'era nessuno per strada data l'ora, e così la guerriera poté fermarsi e riposare fino al mattino seguente. A quel punto, avrebbe dovuto decidere il da farsi: aveva ancora un paio di piste da seguire.

Citazione:Hai piena libertà di descrivere ciò che Triela ha fatto durante il viaggio di ritorno e la notte, ammesso che resti nel plausibile. Se hai dubbi al riguardo chiedi pure a Ufizu via MP. Se non intendi fermarti al tuo "covo" a lungo, puoi considerare di essere tornata a Lido durante il prossimo post, in modo da non rallentare eccessivamente la quest.



RE: Il Mercante di Lido [GioRix] - GioRix - 24-06-2018 01:03 AM

Il viaggio non fu troppo difficile. Gli occhi di Triela, ormai abituati alla scarsa luce presente nel suo rifugio dopo il tramonto, la guidarono nella giusta direzione senza grossi problemi. In effetti la sua abitudine di accendere raramente un fuoco, unita alla sua tendenza di addormentarsi piuttosto tardi, sembravano averle facilitato la marcia notturna.
Ad ogni modo, la ragazza era troppo stanca per soffermarsi ad ascoltare i familiari suoni del bosco notturno, né tantomeno aveva energia sufficiente per permettersi percorsi alternativi.
Seguendo la strada più diretta, arrivò presto in vista della sua piccola cascata.



La ragazza osservò con astio le ripide rocce che la separavano dalla sua meta. Quella barriera naturale, che di solito le permetteva di dormire sonni tranquilli, era ora un fastidioso ostacolo. Non che non avesse la forza di superarlo, solo... Non aveva proprio voglia di compiere quello sforzo.

Triela tirò un sospiro rassegnato.
Se solo quella mattina avesse calato la scaletta, si sarebbe risparmiata quel cruccio.
Pentita di quella leggerezza, la ragazza risalì rapidamente la parete con qualche balzo, sbucano infine nella sua piccola radura.
Si diresse immediatamente verso il suo giaciglio, dove iniziò a spogliarsi di mantello ed armatura. Una volta alleggerita, si sedette accanto al falò. Erano giorni che non lo accendeva, ed i rimasugli anneriti di quattro grossi ciocchi le stavano stavano ormai diventando familiari. Decise di non disturbarli nemmeno quella sera.
Finalmente, un po' malinconica, decide di assaporare per un'ultima volta la tranquillità del primo luogo che, dopo lungo tempo, aveva chiamato casa.
Abbracciò con lo sguardo i suoi pochi averi, protetti dal maltempo dalle sporgenze naturali ai lati della conca. Si avvicinò alla parete sul fondo, e bevve un sorso dalla fonte che ivi sgorgava.

Uhm, sa proprio di ferro.

Nonostante questo, le piaceva quell'acqua.
Si voltò infine verso il centro della radura, percorrendo con lo sguardo il piccolo torrente che dai suoi piedi scorreva verso valle, il suo corso fermato dallo sbocco in un piccolo laghetto. A quell'ora le acque dovevano essere gelide, ma in fondo le guerriere non soffrono molto il freddo, e poi...

Un ultimo bagno lo voglio fare. 

Sfidando il buonsenso, Triela si sfilò i vestiti, indugiando per qualche istante prima di sfilarsi il guanto sinistro. Ancora una volta, esitò prima di sciogliere i capelli, lanciando poi i nastri che li legavano sui vestiti già adagiati sul terreno. Infine, immerse il suo corpo in un doloroso ma rinvigorente abbraccio.
Si lasciò galleggiare placidamente per un po', assaporando la sensazione del flebile vento che le accarezzava il volto, i seni e l'addome. Il resto del corpo, invece, era stretto nella morsa delle acque. La ragazza avrebbe potuto sforzarsi di trovare una posizione che lasciasse emergere una porzione più ampia delle sue carni, ma accantonò subito l'idea. Tutto sommato, questo era uno dei rari momenti in cui poteva dimenticarsi delle condizioni del suo corpo.
Non importava se la pelle fosse morbida o avesse la consistenza del cuoio. Non importava se fosse liscia come il petalo di una rosa, o resa ruvida dalle innumerevoli cicatrici. La sensazione di inadeguatezza e di differenza nella percezione a seconda dell'arto, che la perseguitava ogni istante della giornata impedendogli di dimenticare il suo passato, era ora piacevolmente ovattata. Ogni cosa era ugualmente ricoperta da una patina di ghiaccio, che gelava le sensazioni così come i pensieri.
Gli occhi della guerriera vagarono per lunghi minuti per le vie delle stelle. Ogni tanto scorgeva una costellazione, ma non vi si soffermava. Lasciava che il suo sguardo passasse oltre ancor prima che il nome degli astri potesse sovvenirgli. Non ve ne era bisogno, voleva solo mirarle.

Quando finalmente il freddo iniziò a farsi insopportabile, Triela decise di uscire dall'acqua. Sì strizzò i capelli, constatando amaramente che non aveva nulla con cui asciugarsi. In genere faceva il bagno durante il giorno, e lasciava che le gocce che le rigavano il corpo evaporassero sotto i raggi del sole. Ora come ora, dovette accontentarsi di utilizzare i suoi stessi vestiti come asciugamano. Dopo essersi asciugata, stese i tessuti bagnati sull'erba, sperando che il vento bastasse a renderli utilizzabili entro la mattina seguente.
La ragazza si guardò attorno ancora un po', alla ricerca dei nastri per capelli che aveva inavvertitamente lasciato cadere nell'alzare da terra la sua divisa. Non ebbe problemi a trovare il primo, ma non sembrava esservi alcuna traccia del secondo. Probabilmente di giorno lo avrebbe scorto senza problemi, ma cercarlo alla luce della luna sembrava un compito impossibile per lei. Dopo pochi secondi, decise di lasciar perdere.
Chissà, forse non voleva nemmeno ritrovarlo, quel nastro.
Raccolse i capelli in una singola e folta coda, facendo poi un ultimo giro attorno al piccolo specchio d'acqua.
Lentamente, quasi controvoglia, si avvicinò al giaciglio.
Prese il suo nuovo mantello, facendo scorrere per la prima volta il tessuto sulla nuda pelle. Non aveva ancora avuto modo di provarne la sensazione al tocco ma, nonostante il suo senso fosse ancora inibito dalla nuotata, il primo impatto non avrebbe potuto essere migliore.
Un sorriso compiaciuto, celato dall'oscurità della notte, le si dipinse sul viso.
Crogiolandosi nella piacevole sensazione, si avvolse nel capo come avrebbe fatto in una coperta, coricandosi infine sul pagliericcio. La malinconica acconciatura la costrinse a stendersi su un lato, mostrandole un'ultima volta la meraviglia che aveva scoperto.
Lentamente, i freddi colori della notte iniziarono a spegnersi, lasciando posto ad una calda ed avvolgente oscurità.



La mattina seguente, Triela venne svegliata dalle prime luci dell’alba.
Con un grosso sbadiglio, drizzò la schiena ed iniziò a stiracchiarsi. Mentre si guardava attorno con le palpebre socchiuse, nel tentativo di far abituare gli occhi alla luce del sole, notò con disappunto i risultati della sua procrastinazione. Si alzò con uno scatto, maledicendo sé stessa per non aver ancora preparato i suo pochi averi per il viaggio. Si avvicinò ai vestiti stesi, constatando sollevata che erano perfettamente asciutti. Se li infilò senza troppe cerimonie, recuperando anche il nastrino per i capelli che era ruzzolato poco più in là. Avvicinatasi alla fonte, si sciacquò il viso e si mise ad armeggiare con i capelli, ripristinando la consueta acconciatura.

Ed ora facciamo l’inventario.
Pensò la ragazza, muovendosi agilmente nella radura in direzione della piccola balestra. Senza preoccuparsi troppo di riciclare il materiale, tagliò le funi che la mantenevano fissata al suolo con qualche distratto colpo di spada.
Perfetto, dovrei avere da qualche parte delle corde che mi permettano di fissarla ad un fianco.

Spostò lo sguardo sul piccolo mucchio di rudimentali quadrelli che aveva costruito, e ne afferrò uno.
Questo dovrebbe bastare. Non avrò problemi a fabbricarne altri quando mi assegneranno il prossimo territorio e, se dovesse rendersi necessario, per fare scena uno è più che sufficiente.

Recuperò un paio di funi dal suo personale deposito, legando la balestra sopra l’armatura della coscia sinistra e foderando l’intercapedine con le ormai a lei familiari fibre vegetali, in modo che non facessero troppo rumore. Dopodiché provò a piegare il mantello, ottenendo così un pacchetto di tessuto poco voluminoso. Intrecciando altre corde, ne ricavò una sorta di rete da agganciare alla cintura, con cui le era possibile trasportare il mantello e poco altro a mo’ di tascapane.

Dovrei comprarmi una borsa vera e propria, oppure farne una con delle pelli. Beh, per il momento pare che io debba accontentarmi di questa. Dovrei avere ancora le mie vecchie calze da qualche parte e… basta, credo. O almeno, per il momento non mi viene in mente altro che potrei portare con me. Direi che posso partire.

Sbrigati gli ultimi preparativi, la giovane si guardò attorno ancora una volta e, in un ultimo barlume di irrazionale trasporto, sfoderò la spada. Quattro rapidi fendenti fecero sprizzare scintille dalla parete rocciosa sotto la quale aveva passato la notte. Un piccolo e bianco simbolo risaltava ora alla vista in mezzo all’uniforme grigio della pietra altrimenti totalmente liscia.
Dando le spalle a questo suo ultimo ricordo, Triela si allontanò dal suo santuario a passo spedito.



Una volta arrivata in città, Triela ripassò la scaletta che aveva pensato il giorno precedente.

Per prima cosa, direi di recarmi da Willem. Non ho idea di dove possa essere, ma per il momento direi che avviarmi verso il centro sia la scelta migliore. Magari potrò chiedere a qualche passante le indicazioni che mi servono. Se non avrò fortuna dovrò tornare da Rolf, temo. Per la faccenda delle rotte commerciali e dell’accampamento dei nomadi, questo Willem dovrebbe essere più che informato visto che in teoria ci lavora assieme.

Decisa sul da farsi, si incamminò verso il centro tentando la fortuna. Chissà, magari avrebbe persino incrociato per caso il negozio che la interessava, anche se aveva il sospetto che in realtà il falegname lavorasse nella parte più esterna della città.
Se non avesse trovato alcun indizio, si sarebbe diretta alla taverna come da programma.


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RE: Il Mercante di Lido [GioRix] - Narratore - 26-06-2018 10:37 PM

Dopo una nottata tranquilla e una mattinata indaffarata, Triela tornò in città prima di mezzogiorno con un piano pronto, anche se non precisissimo. Per sua fortuna, Willem fu ben più facile da scovare del previsto: bastò chiedere a un paio di passanti, vagamente sorpresi dall'insolita uniforme della ragazza, e fu spedita a un grande negozio con un'insegna che rappresentava un carro a due ruote. Di fatto, scoprì che la specialità del suo uomo era il carraio, e che era uno dei più influenti mercanti della zona: il suo negozio si trovava infatti nella piazza principale, come l'armeria di Oliver e la filanda di Grenda. Non ci sarebbe voluto molto a concludere anche che fosse la qualità, più che l'economicità, a garantire loro la fama che si erano conquistati. In ogni caso, Triela raggiunse la falegnameria in tarda mattinata, ma non c'erano commessi o apprendisti all'esterno: pareva che il lavoro fosse svolto all'interno e i clienti dovessero entrare se speravano di comprare qualcosa. Sicuramente c'era qualcuno, infatti si sentivano i suoni di conversazioni e un seghetto all'opera, ma quanto a presentazioni, sarebbero toccate alla guerriera.


RE: Il Mercante di Lido [GioRix] - GioRix - 27-06-2018 11:55 PM

Triela sorrise mestamente alla vista dell'insegna.

Eccolo. Non speravo davvero fosse così vicino, immagino di essere stata molto fortunata. Anche con i passanti, in effetti. In questa città paiono essere tutti abbastanza bendisposti nei confronti di noi guerriere. Per il momento, almeno.

La ragazza fissò per qualche istante l'entrata notando come, a differenza dell'edificio di Grenda, questa non avesse alcun bancone o personale esterno. Non vedendo alternative, decise di seguire i rumori della lavorazione del legno, molto simili a quelli già ascoltati a Torilo qualche tempo prima.
Senza attendere oltre, varcò la soglia, guardandosi attorno in cerca di un bancone o di qualunque cosa potesse sembrare il punto di riferimento principale.

Buongiorno. Sono Triela, una guerriera dell'organizzazione. Cerco il signor Willem, è qui?
Disse ad alta voce, cercando di attirare l'attenzione degli astanti.


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RE: Il Mercante di Lido [GioRix] - Narratore - 29-06-2018 01:34 PM

Forse la gente era bendisposta nei confronti di Triela perché l'aveva già vista in giro più volte, o forse semplicemente gli abitanti di Lido erano abituati a vedere persone di ogni genere e quindi si facevano meno problemi con le guerriere. Qualunque fosse la risposta, a lei interessava relativamente: aveva un lavoro da compiere e non intendeva subire ritardi. Così entrò nel negozio e immediatamente si fece notare. In effetti c'era un bancone, giusto a lato dell'entrata nel piccolo atrio che conduceva verso l'interno. Un paio di persone ben vestite - probabilmente mercanti - stava discutendo tranquillamente con l'uomo dietro al bancone, una persona alta e ben piantata con una folta barba ramata. Al vedere la ragazza, interruppero la loro conversazione per rivolgersi a lei. Fu l'individuo barbuto a risponderle:
Come mai cerchi Willem? Non mi risulta che le Claymore abbiano bisogno di falegnami.
Forse non era esattamente l'accoglienza in cui sperava: avrebbe dovuto convincere questo omone dallo sguardo truce, evidentemente.


RE: Il Mercante di Lido [GioRix] - GioRix - 02-07-2018 10:26 PM

Come mai cerchi Willem? Non mi risulta che le Claymore abbiano bisogno di falegnami.

Triela guardò per un istante i mercanti accanto all'uomo.

Non posso parlarne davanti a quest'uomo. Un conto è dare informazioni a chi mi deve aiutare, un altro è farlo con gente sconosciuta che potrebbe avere la bocca più larga del dovuto. L'utima cosa che voglio è che si spargano delle voci sulla mia ricerca. Meglio stare sul generale.

Avrei bisogno di alcune informazioni. Sto cercando un uomo, dovrebbe essere passato da qui tempo fa. Ad ogni modo, mi è stato riferito che il signor Willem è il gestore dell'attività, e quindi presumo sia il più informato. Se non è qui, o è occupato, posso attenderlo. Non ho fretta.
Concluse la ragazza con tono gentile, rimanendo leggermente discostata in modo da consentire ai tre uomini di riprendere il loro discorso.


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RE: Il Mercante di Lido [GioRix] - Narratore - 03-07-2018 06:52 PM

L'uomo fece spallucce al vedere che Triela non pareva insistere troppo nel vedere Willem subito, e le indicò una panca poco distante. Dopodiché, senza rivolgere nemmeno un altro sguardo, continuò il discorso con i clienti a voce più bassa, in modo che la ragazza non orecchiasse. Non aveva considerato l'udito superiore di una Claymore, ma tutto sommato lei capì ben presto che non si trattava di nulla che potesse interessarle: era una noiosa polemica sul costo delle botti per il vino che i due avevano acquistato, e presto divenne impossibile contenere i toni. I due se ne andarono sbattendo la porta dopo diverso tempo passato a ringhiare addosso all'omone barbuto, che comunque non concesse nemmeno un millimetro. Alla fine, la pazienza di Triela venne premiata con una specie di grugnito da parte del possente uomo:
Be'? Ancora qui? Ci tieni a vederlo, Willem. Avanti, vieni.
La portò in una stanza sul retro, dove un altro individuo stava lavorando assiduamente a una ruota, levigando attentamente i contorni e osservando i risultati dopo ogni movimento. Al contrario del collega, costui era basso e magro, con i capelli neri tirati all'indietro e una barba da un paio di giorni, che ogni tanto si grattava con fare infastidito.
Willem, c'è una... ehm... Claymore. Dice che vuole farti domande su qualcuno.
Dannazione, Eric, quante volte ti ho detto di non disturbarmi mentre lavoro? Fuori! Levati dai piedi immediatamente, o giuro che questo te lo ficco dove non batte il sole!
L'omino, Willem, esplose immediatamente in una tirata isterica agitando l'attrezzo con cui stava lavorando sulla ruota, ma l'altro doveva esserci abituato.
Senti, non l'avrei fatto, ma sembra urgente. Avanti, dalle un attimo, sono sicuro che non ti ruberà molto tempo.
Vai a scoparti uno Yoma, brutto figlio di una vacca! Cosa ci vuole una Strega con me? Eh? Vuole che le monti le rotelle sulla spada? Non è capace di usarla? Be'?
Eric pareva cominciare ad alterarsi, e sicuramente Willem non si stava rendendo simpatico. Forse sarebbe stato il caso di intervenire....

Citazione:Ho preferito accelerare un po' le cose per evitare di farti fare un post in cui Triela si girava i pollici. Se intendevi farle fare qualcosa per ingannare l'attesa, manda pure un MP a Ufizu. Grazie.



RE: Il Mercante di Lido [GioRix] - GioRix - 07-07-2018 12:04 AM

Triela prese ubbidientemente posto sulla panca, lasciando che il banale discorso dei tre uomini le passasse da parte a parte. Il prezziario dell'attività non sembrava essere di suo interesse.
Una smorfia infastidita della guerriera accompagnò il fracasso della porta che veniva sbattuta. Se non altro, quel rumore indicava che era finalmente giunto il suo turno.

Be'? Ancora qui? Ci tieni a vederlo, Willem. Avanti, vieni.

Triela sì alzò immediatamente, facendo un cenno di assenso con la testa. Lasciando che l'uomo le facesse strada, avanzò verso l'interno del negozio. Arrivata davanti a quello che presumette essere un Willem indaffarato sulla ruota di un carro.

Willem, c'è una... ehm... Claymore. Dice che vuole farti domande su qualcuno.

Dannazione, Eric, quante volte ti ho detto di non disturbarmi mentre lavoro? Fuori! Levati dai piedi immediatamente, o giuro che questo te lo ficco dove non batte il sole!

Il comportamento dell'uomo strappò un mezzo sorriso alla guerriera. Era abituata alla gente scorbutica, anzi, ci era in un certo senso affezzionata.

Senti, non l'avrei fatto, ma sembra urgente. Avanti, dalle un attimo, sono sicuro che non ti ruberà molto tempo.

Vai a scoparti uno Yoma, brutto figlio di una vacca! Cosa ci vuole una Strega con me? Eh? Vuole che le monti le rotelle sulla spada? Non è capace di usarla? Be'?

Triela si schiarì la gola, in modo da richiamare l'attenzione degli uomini.

Perdoni l'interruzione, signor Willem. Cerco solo delle informazioni su un uomo che potrebbe essere passato di qui tempo fa. Mi è stato suggerito di venire da lei. Ad ogni modo, che resti fra noi, la persona in questione è molto probabilmente uno yoma. Per questo richiedo la vostra collaborazione.

Dettò ciò, offrì un sorriso smagliante ai due astanti.


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RE: Il Mercante di Lido [GioRix] - Narratore - 08-07-2018 06:39 PM

Ah, certo, sì, ragionevole. Uno dei miei clienti, eh? Uno Yoma, dici? Certo, certo....
Willem sembrò calmarsi, ma fu solo l'illusione di un momento.
FUORI!
E fu così che Triela si ritrovò cacciata all'esterno con una foga che nemmeno una guerriera come lei fu in grado di calmare, tanto che Eric fu sbattuto fuori insieme a lei. Il possente umano tirò un lungo sospiro e infine si rivolse alla ragazza.
Be', se devo essere sincero non mi aspettavo di meglio. Ma hai detto che cerchi qualcuno? Forse posso aiutarti io. Come avrai notato, sono un po' più portato nel gestire la clientela, anche se Willem ha talento da vendere in quel che fa.


RE: Il Mercante di Lido [GioRix] - GioRix - 11-07-2018 06:00 PM

FUORI!

Whops.

L'urlo dell'uomo scosse un poco Triela. Non si aspettava un rifiuto del genere, soprattutto non dopo aver parlato di yoma. Sembrava che la testardaggine di alcune persone riuscisse persino a prevalere sulla paura ed il buonsenso, un'altra lezione di vita che la giovane guerriera si sarebbe probabilmente ricordata. O forse l'innata capacità della ragazza di trovare divertenti le situazioni più strane le avrebbe dato un'incentivo per provare a ripetere l'esperienza.
Cercando di reprimere il sorriso divertito che le stava irrigidendo i muscoli del volto, si lasciò ubbidientemente cacciare dalla stanza.

Be', se devo essere sincero non mi aspettavo di meglio. Ma hai detto che cerchi qualcuno? Forse posso aiutarti io. Come avrai notato, sono un po' più portato nel gestire la clientela, anche se Willem ha talento da vendere in quel che fa.

Triela annuì pensierosa alle parole dell'uomo, mentre riprendeva la sua consueta compostezza.

Uhm, sì, glie ne sarei grata. Solo, non capisco perché chi mi ha mandato qui non mi abbia avvisato della situazione. Ad ogni modo, spero di non averle causato troppi problemi.
Disse la ragazza lanciando un'occhiata alla porta. Poi, scuotendo leggermente il capo, tornò al suo discorso principale.
Riguardo alla mia ricerca, come dicevo sto cercando uno yoma. Non voglio che si spargano voci inutili, visto che ho ragione di credere che abbia lasciato la città parecchio tempo fa, quindi vorrei chiedere discrezione al riguardo...
Beh, stavo dicendo, l'uomo in questione dovrebbe essere parecchio strano, molto petulante sulla scelta della merce. Proveniva da centroterra e pare volesse unirsi a qualche carovana ed andare nel deserto. Probabilmente indossava un'armatura o uno di quei mantelli blu che usano i nomadi. Dovrebbe essere passato da qui circa un mese fa, se non prima. Ricorda per caso nessuno che possa corrispondere alla descrizione?


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Stato Psicologico: Divertita dalla reazione di Willem, seria mentre parla con l'altro uomo.
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RE: Il Mercante di Lido [GioRix] - Narratore - 13-07-2018 08:31 PM

Eric tirò un sospiro esasperato, senza nemmeno tentare di nascondere il fatto che il comportamento di Willem gli avesse dato ai nervi. Tuttavia, cercò di rispondere quanto più gentilmente possibile alla guerriera.
Temo di non aver mai visto una persona del genere. Diamine, me la ricorderei se fosse davvero come la descrivi. Ma i nostri clienti, per quanto avari e polemici, non sono mai stati così... appariscenti. 
Scuotendo la testa, l'uomo tentò di farsi venire in mente qualcosa, ma era chiaro che non avesse idea di come aiutarla.
L'unica cosa che posso dirti è che di nomadi ne passano dal nostro negozio, e che dovrebbe esserci una carovana in città. A parte quello, non so veramente cosa aggiungere.


RE: Il Mercante di Lido [GioRix] - GioRix - 16-07-2018 01:10 AM

Temo di non aver mai visto una persona del genere. Diamine, me la ricorderei se fosse davvero come la descrivi. Ma i nostri clienti, per quanto avari e polemici, non sono mai stati così... appariscenti.

Triela annuì un paio di volte, facendo segno di aver compreso.

Un buco nell'acqua. Beh, valeva comunque la pena controllare.

L'unica cosa che posso dirti è che di nomadi ne passano dal nostro negozio, e che dovrebbe esserci una carovana in città. A parte quello, non so veramente cosa aggiungere.

Capisco. Grazie comunque dell'informazione, signore. Riguardo a i nomadi, sa se sono gli unici che percorrono le tratte nel deserto? E non è che saprebbe indicarmi dove sosta la carovana di cui parlava? Magari loro hanno sentito qualcosa riguardo a quell'uomo.

Chiese gentilmente Triela, mostrandosi per niente infastidita dal fatto che il presunto yoma non pareva non essere passato di lì.


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RE: Il Mercante di Lido [GioRix] - Narratore - 16-07-2018 02:17 PM

Eric si grattò la folta barba per un momento.
Be', non posso dire di non aver mai visto qualcuno venire da Ovest per andare nel deserto, ma ad essere sincero credo che tutti si siano almeno uniti a una carovana. E' pericoloso vagare per le Terre dell'Est da soli... se non sei una Claymore!
Aveva fatto la battuta: ci rise su per un po', poi tornò serio.
In ogni caso, chiunque tu stia cercando probabilmente ha avuto a che fare coi nomadi, anche se non so se si tratti di questa carovana. C'è una zona dove sostano....
Eric le spiegò il percorso da fare: era uno spiazzo a Nord-Est della città, fornito di locande e stalle oltre che di alcuni mercanti che - a parere dell'omone - avevano avuto la buona ma controproducente idea di mettersi lì per attirare i nomadi.
Solo i disperati si affidano a quei principianti. Quando hanno bisogno di qualità, ti assicuro che le persone non hanno problemi a farsi qualche metro.
Rendendosi conto di aver dirottato il discorso, Eric si congedò con un mezzo inchino e tornò in negozio, aspettando giusto un momento sulla porta per assicurarsi che Triela stesse andando nella direzione giusta.


RE: Il Mercante di Lido [GioRix] - GioRix - 16-07-2018 11:49 PM

Triela sorrise di rimando alla battuta dell'uomo, congedandosi poi anch'essa con un leggero inchino.

Grazie mille della disponibilità, è stato gentilissimo.

Fece dargli le spalle quando, ripensandoci, si fermò un istante.

Ah, a titolo informativo, e nel caso le servisse una risposta pronta... non si può scopare uno yoma, non hanno la giusta attrezzatura.

Arricciando un'ultima volta le labbra in un sorriso divertito in direzione di Eric, finalmente la guerriera si voltò e s'incamminò verso la direzione indicatagli.
Mentre vagava per le strade cittadine, cercando il fantomatico spiazzo per le carovane, ebbe modo di riflettere sulle informazioni ottenute.

A quanto ho capito, sembra che non vi siano consorzi dell'entroterra che percorrono le tratte nel deserto. Questo restringe la mia ricerca alle carovane dei nomadi, il che è positivo. Il fatto che lo yoma non sia passato dal falegname potrebbe significare che non aveva bisogno dei suoi servigi. Considerando che probabilmente si è unito ad una spedizione, sarebbe naturale credere che non abbia avuto bisogno di carri e robe simili, e a quanto pare nemmeno di archi o altre armi. D'altro canto, se quello che ha detto il commesso è vero, persone poco informate o a cui non importa della qualità potrebbero fare acquisti dai mercanti della zona in cui mi sto recando. Se non scopro nulla prima, direi che potrei fare qualche domanda alle bancarelle.
Tra l'altro, stando alle informazioni ricevute dall'Organizzazione, le merci contaminate dovrebbero essere parecchie. Forse ai nomadi si è presentato come un mercante. Un'ipotesi azzardata, certo, ma potrebbe valere la pena tenerne da conto.

Rifuggendo ulteriori pensieri, Triela rimase concentrata sul suo obbiettivo: trovare lo spiazzo, provare ad individuare chiunque sembrasse il capo della carovana ed avvicinarglisi per parlare. Nel caso peggiore non avrebbe riconosciuto segni di qualcuno che sembrasse al comando, e in tal caso avrebbe dovuto chiedere informazioni a qualche altro nomade, ma sperava davvero di doversi risparmiare la fatica.


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RE: Il Mercante di Lido [GioRix] - Narratore - 18-07-2018 02:29 PM

L'uomo si fermò un attimo sull'uscio, interdetto, poi scoppiò in una risata fragorosa e salutò la ragazza sventolando una delle sue grosse mani. Triela si allontanò nella direzione indicatale, ragionando sulle informazioni ricevute nel frattempo e traendo alcune conclusioni riguardo la sua ricerca. Una volta giunta nello spiazzo, poté notare come in effetti ci fosse una gran quantità di carri e gente dalla pelle scura e tatuata, vestiti perlopiù in blu. Ovviamente c'erano anche persone dalla carnagione più chiara che stavano tentando di assicurarsi qualche cliente, ma la guerriera non ci mise molto ad individuare un particolare nomade, un uomo robusto a petto scoperto che stava dirigendo lo scarico delle merci come se ci fosse abituato. Molti passavano da lui a chiedere informazioni, il che suggeriva molto evidentemente che fosse lui a capo della carovana. Ora non restava che attirare la sua attenzione: pareva molto impegnato, e infatti non aveva nemmeno notato la Claymore, al contrario di qualche nomade che l'aveva salutata con un cenno del capo.


RE: Il Mercante di Lido [GioRix] - GioRix - 20-07-2018 11:32 PM

La guerriera ricambiò i cenni di saluto che vari nomadi le rivolsero mentre avanzava verso la piazza, guardandosi attorno nel tentativo di distinguere tra la folla una figura di spicco che potesse fare al caso suo.
Non fu affatto difficile per la guerriera individuarla, ma approcciarsi all'uomo sembrava un'impresa assai più ardua.

Sembra parecchio occupato. Non credo che mi farebbe dei problemi se gli chiedessi qualche informazione, ma vista la quantità di persone con cui deve costantemente parlare probabilmente verremmo interrotti parecchie volte.
Tuttavia... Non vedo alternative. Nel peggiore dei casi potrei chiedere un colloquio più tardi, ne varrebbe comunque la pena.

Appurato il da farsi, Triela avanzò in direzione del nomade a torso nudo, cercando di richiamare la sua attenzione ondeggiando la mano.


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Stato Psicologico: Decide di approcciare subito il capo dei Nomadi.
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