La Negromante [Ophelia] - Versione stampabile +- ClaymoreGDR Forum - Gioco di Ruolo di CLAYMORE (https://www.claymoregdr.org) +-- Forum: Gioco di Ruolo di CLAYMORE (/Forum-Gioco-di-Ruolo-di-CLAYMORE) +--- Forum: TERRE DEL NORD (/Forum-TERRE-DEL-NORD) +--- Discussione: La Negromante [Ophelia] (/Thread-La-Negromante-Ophelia) |
RE: La Negromante [Ophelia] - Nina la Leonessa - 02-03-2017 10:33 PM [pensato] [parlato] Nina accettò di buon grado l’offerta di Juliet di tirarla su con una corda: non pensava infatti di avere forza e coordinazione sufficiente per spiccare al buio un balzo di un paio di metri in un pozzetto largo si e no un metro e mezzo.
Mentre risaliva però qualcosa le rodeva: si sentiva un’ingrata nei confronti del suo Capitano e, una volta fuori, la prima cosa che fece fu di dirle:
Capitano Juliet io… vi chiedo di perdonarmi ancora una volta! Quando avete accettato il patto con la regina lebbrosa io… beh, ho avuto paura che la cosa sarebbe potuta arrivare alle orecchie dei nostri superiori e che… ecco, mi avessero considerata vostra complice e consenziente, dal momento che sono sotto il vostro comando ed ecco… insomma… io…
Nina si fece forza: perché era così difficile dirlo?
Io ho avuto paura! Anche se so che potrebbe succedere per mano di un yoma io… non voglio morire! O almeno, non voglio essere ammazzata dalle nostre stesse compagne! Non riesco nemmeno a sopportarne l’idea…
Concluse Nina con la voce rotta dai singhiozzi. Si vergognava tantissimo ma almeno sentiva di essersi tolta un peso dalla coscienza grazie al fatto di essere stata sincera con Juliet.
Adesso mi sento meglio.
Per spezzare quell’atmosfera cupa e sperando che la sua Caposquadra potesse perdonarla Nina, cercando di rendersi utile, cominciò ad avanzare a tentoni verso la parete dove aveva detto a Juliet che si trovavano le chiavi.
Se non ricordo male, l’uscita dovrebbe essere a sinistra della parete…
Una volta raggiunto il muro che cercava, Nina si sarebbe mossa verso sinistra, cercando l’uscita.
Citazione: RE: La Negromante [Ophelia] - Narratore - 02-03-2017 10:43 PM Tirata fuori Nina, entrambe vi muovete a tentoni ed è la piccoletta a, ritrovare per prima la porta che dà all’esterno e, grazie a una delle chiavi che hai con te, riuscite ad aprirla e a uscire nell’aria fresca della notte. Per alcuni istanti vi godete entrambe la ritrovata libertà quando, dalla casa che sovrasta la vostra prigione, avverti una debole seppur netta traccia di yoki ma… Un momento: assieme a quella prima traccia, pochi istanti dopo hai l’impressione di sentirne una seconda. Una seconda traccia che all’inizio era talmente debole che tu stessa non eri sicura della sua esistenza ma che, poco per volta, sembra divenire via via sempre più forte… più forte… più forte… L’aura supera in poco tempo la potenza della seconda e sembra aumentare ancora ad un ritmo sempre più veloce. A quel punto hai l’impressione di udire delle grida di donna provenire dall’interno della casa. Ti accorgi anche che Nina sta guardando verso la casa con gli occhioni sbarrati: evidentemente anche lei deve aver percepito quell’aura e quelle grida e poi ti fissa con un’espressione mista di curiosità e timore dipinta sul volto, sembra quasi che attenda una spiegazione da te… RE: La Negromante [Ophelia] - Ophelia - 05-03-2017 06:48 PM Citazione:Narrato Appena tirata fuori Nina, quest'ultima prese la parola. "Capitano Juliet io… vi chiedo di perdonarmi ancora una volta! Quando avete accettato il patto con la regina lebbrosa io… beh, ho avuto paura che la cosa sarebbe potuta arrivare alle orecchie dei nostri superiori e che… ecco, mi avessero considerata vostra complice e consenziente, dal momento che sono sotto il vostro comando ed ecco… insomma… io… Io ho avuto paura! Anche se so che potrebbe succedere per mano di un yoma io… non voglio morire! O almeno, non voglio essere ammazzata dalle nostre stesse compagne! Non riesco nemmeno a sopportarne l’idea…" Juliet la guardò, annuendo, ma per il momento non rispose. Non ce l'aveva con lei, che sia chiaro... soltanto che voleva riprendere la questione in un momento migliore per affrontarla per bene. Ora dovevano trovare l'uscita: entrambe si mossero a tentoni nel buio, e non ci volle molto perchè una delle due la trovasse. In questo caso fu la ragazzina ad arrivare per prima; usarono una delle chiavi del mazzo e finalmente furono fuori, nell'aria fresca della notte. Una parte della guerriera si sentì sollevata, odiava gli spazi chiusi. Ma l'altra parte, quella più forte, sapeva bene che sarebbe ancora passato un po' prima che potessero uscire sul serio da quel posto: dovevano cercare Milena, e le streghe... Mentre pensava a questo avvertì una traccia di Yoki, proveniente dalla casa che sovrastava la "loro" prigione. Era debole, ma si faceva sentire. Poteva forse essere la novizia che cercavano? Poi sentì qualcos'altro. Un'altra traccia? Non ne era sicura... Solo che... No, adesso la sentiva, c'era un'altra traccia! E stava aumentando. Diventò più forte, sempre più forte. Juliet non riusciva a capire cosa stesse succedendo, ma la potenza di quella traccia superò l'altra precedentemente percepita, e aumentò ancora. A quel punto le parse di sentire delle grida femminili provenire da dentro la casa. "Ma che...?" Anche Nina stava guardando in direzione dell'edificio, con un'espressione spaventata; e dopo guardò Juliet, aspettandosi probabilmente qualcosa di simile ad una spiegazione. La verità era che non ci aveva capito niente neanche lei. "Non ho idea di cosa sia... So solo che dobbiamo andare lì. Hanno parlato di esperimenti sulle guerriere, forse sarà Milena" azzardò, grattandosi la testa. Ma quale delle due tracce? E l'altra a chi o cosa apparteneva? "...E qualcos'altro" aggiunse con una smorfia. Avrebbero cercato l'entrata alla casa, seguendo le tracce fino ad arrivare al luogo della loro provenienza, in guardia da ogni possibile pericolo: qualcosa c'era, e qualunque cosa fosse avrebbero dovuto fare attenzione. Citazione:Yoki utilizzato: 0% RE: La Negromante [Ophelia] - Narratore - 06-03-2017 11:04 PM Vi avvicinate alla porta della costruzione, una robusta casa a due piani, abbattendola senza problemi e, dopo essere passate attraverso un piccolissimo atrio, vi ritrovate in un ampio salone d’ingresso, sostenuto da sei colonne, le quali devono essere puramente ornamentali dato che sono molto esili, a ognuna delle quali è appesa una torcia il che garantisce, tra tutte e sei, una discreta illuminazione del salone. Esattamente di fronte a voi vi è una grande scala che porta al piano superiore mentre, sia a destra che a sinistra vi sono due porte chiuse però, davanti a quella alla vostra destra dal lato opposto rispetto a voi, quindi vicino alle scale, due esili figure sembrano quasi sorvegliare la porta chiusa, dalla quale continuano ogni tanto a provenire delle urla… Le due figure hanno un sussulto e emettono un sonoro gemito, probabilmente di spavento, al vostro arrivo: una sembra la ragazza che accompagnava Gwen, indossa infatti il saio verde, mentre l’altra ne indossa uno identico, di colore blu scuro. La ragazza con la tunica verde ha appena il tempo di allungare la mano destra tremante verso di voi che quello che sembra un violento spostamento d’aria fa spalancare la porta e, dalla stanza all’interno, un brillamento di luce quasi bianca sembra esplodere verso l’esterno, mentre la traccia di yoki che cresceva sempre di più ha superato di gran lunga l’altra traccia. Pochi istanti dopo, senti una voce gracchiante che implora: No… Ti prego… non farlo padrona… io sarò la tua umile schia… GH! Un rumore simile a quello di molte ossa che si spezzano interrompe quella supplica, mentre l’unico rumore che si sente poi è un pesante, affannoso respiro. La traccia di yoki più debole è scomparsa. GwEn? DoVe SeI? Io… Io Ho FaMe… TaNtA FaMe! Dice all’improvviso una voce femminile sconosciuta ma che parla con uno strano tono distorto. Altre grida di donna dall’interno, provenienti da due voci distinte, vengono interrotte da un rumore altrettanto strano… come quello di una scarpa che calpesta pesantemente del fango molliccio e appiccicoso. Le due figure all’esterno cercano, camminando all’indietro per non perdere di vista la stanza, di allontanarsi da quel locale dove dev’essere successo qualcosa di terribile. Capitano… quella è… la voce di Milena ma è… strana. Cosa succede? Non può essere il suo quello yoki… là dentro… Non sarà mica… diventata uno yoma? Ti dice Nina, palesemente turbata. L’unica cosa certa è che l’unico yoki che percepisci là dentro è paragonabile al tuo… forse un po' più forte... forse... RE: La Negromante [Ophelia] - Ophelia - 15-03-2017 07:12 PM Citazione:Narrato Fecero il giro e giunsero di fronte alla porta dell'edificio "principale", che abbatterono senza problemi. Un ingresso in gran stile, degno della caposquadra. Appena entrate, le guerriere si guardarono attorno: si trovavano in un ampio salone d'ingresso, decentemente illuminato ed ornato da sei colonne. Davanti a loro vi era una scala che portava al piano superiore, e sia a destra che a sinistra c'erano due porte chiuse, una delle quali sorvegliata da due figure - due delle "streghe" probabilmente. Era da lì che provenivano le urla. L'arrivo improvviso delle mezzedemoni spaventò le due ragazze, le quali trasalirono alla loro vista. Una delle due aveva il saio verde e sembrava quella che precedentemente aveva accompagnato Gwen, mentre l'altra indossava un saio di colore blu scuro. Ora avevano paura, eh... La ragazza con la tunica verde allungò una mano verso di loro, tremante, e Juliet fece in tempo a chiedersi cosa diamine volesse dire tutto ciò che la porta sorvegliata dalle due si spalancò come per un violento spostamento d'aria. Dall'interno della stanza proveniva una luce fortissima, e la traccia di Yoki che aveva iniziato a crescere mentre le guerriere erano fuori dalla prigione crebbe ulteriormente, superando di gran lunga la seconda. Una voce dall'interno stava implorando qualcuno o qualcosa. "No… Ti prego… non farlo padrona… io sarò la tua umile schia… GH!" Si interruppe con un rumore molto inquietante, come di ossa spezzate, e la traccia di Yoki più debole si spense. Ormai le cose si facevano sempre più chiare... "GwEn? DoVe SeI? Io… Io Ho FaMe… TaNtA FaMe!", echeggiò una voce distorta. Seguirono altre grida dall'interno della stanza, sembravano appartenere a due donne e anch'esse furono interrotte da un rumore spiacevole. Nel mentre, le due che finora avevano sorvegliato la stanza degli esperimenti si stavano allontanando lentamente, senza dare le spalle a quello che c'era all'interno - quello che pareva avere uno Yoki pari a quello della numero 32, se non maggiore. Juliet non se n'era accorta, ma stava sudando freddo. "Capitano… quella è… la voce di Milena ma è… strana. Cosa succede? Non può essere il suo quello yoki… là dentro… Non sarà mica… diventata uno yoma?" "CAZZO!" ringhiò a denti stretti, schiaffandosi una mano in fronte. "Non di nuovo, non a me!" Oh, lei sapeva già cosa c'era dentro quella stanza. Una guerriera che perde il controllo e diventa un mostro... sapeva cos'era. Quelle idiote volevano ottenere la giovinezza eterna, e invece ne avevano ricavato una risvegliata. Avrebbe estratto fulminea la spada, ma senza avanzare. Non ancora. Voleva prima tentare una cosa. "Nina" avrebbe richiamato la compagna, il nervosismo intuibile nella voce. "Potresti provare a... chiamarla? Prova a dirle qualcosa, vediamo se ti riconosce. Vediamo quanto è grave la situazione..." Si massaggiò una tempia cercando di calmarsi. "Non avvicinarti però" Citazione:Yoki utilizzato: 0% RE: La Negromante [Ophelia] - Nina la Leonessa - 16-03-2017 10:38 PM [pensato] [parlato] L’istinto di Nina le suggeriva di scappare a gambe levate da quel posto, soprattutto dopo aver visto le reazioni del Capitano Juliet di fronte a quella situazione strana e spaventosa.
Tuttavia, forse la paura di una punizione ben più dura di quella subita dopo il fallimento del suo primo test, forse la volontà di non lasciare da sola la sua Caposquadra, che si era mostrata sempre paziente, buona e gentile con lei e, forse, una piccola scintilla di orgoglio guerriero che brillava in profondità dentro di lei, qualcosa impedì ai piedini della piccoletta di dirigersi verso l’uscita.
Certo, Nina continuava ad avere paura e, a peggiorare la situazione, c’era lo strano vocione che ora Milena sembrava avere:
Che cosa ti hanno fatto Milena? Che cosa ti hanno fatto?
Con delle lacrime di dolore e rabbia che uscivano dai suoi occhioni, Nina mise mano all’impugnatura della sua claymore, con tutta l’intenzione di avventarsi sulle due donne avvolte nei sai che stavano arretrando dalla stanza, quando la richiesta del Capitano Juliet la fece rinsavire.
Ch… chiamarla…io? Va… va bene Capitano…
Nina si fece forza: si avvicinò un po’ di più alla porta ma senza entrare e disse a gran voce:
Milena, sei tu? Sono io, Nina! Ti ricordi di me? Cosa sta succedendo?
Poi, deglutendo vistosamente, la piccoletta concluse:
Mi hanno mandata a cercarti! Perché non vieni fuori così torniamo a casa assieme?…
Nina sospettava, viste anche le reazioni della sua Caposquadra, che Milena fosse veramente diventata uno yoma. Per questo aveva omesso di dire che c’era anche un’altra guerriera con lei.
Amiche d’accordo, compagna in pericolo pure ma la pelle era pur sempre la pelle e, finché Nina non avesse capito cosa stava succedendo, era meglio essere prudenti… molto prudenti.
Citazione: RE: La Negromante [Ophelia] - Narratore - 16-03-2017 10:42 PM Dopo alcuni istanti di silenzio, interrotto solo ogni tanto da quel rumore acquoso che avevate udito prima e da un paio di respiri affannosi, la strana voce risponde: NiNa? SeI DaVvErO Tu? AsPeTtA Un Po’, Ti PrEgO. AlL’ ImPrOvViSo Mi E’ vEnUtA UnA GrAnDe FaMe. PeR FoRtUnA QuI C’è’ TaNtO Da MaNgIaRe. AnZi, Ne VuOi Un Po’ AnChE Tu? NoN AvErE PaUrA, Lo YoMa E’ MoRtO… Dalle parole di Milena, è facile capire che la Neo-Risvegliata sembra essere in stato confusionale… NO! NO! PIETA’! Grida all’improvviso una sconosciuta voce di donna all’interno, suscitando la risposta di Milena: NoN PrEoCcUpArTi DoNnA. AvRò PeR VoI La StEsSa PiEtA’ ChE VoI AvEtE AvUtO CoN Me! Al che, due pianti di donna si sentono provenire distintamente dalla stanza in cui si trova Milena. Nina accenna a un passo in direzione della porta ma poi si ferma e, girandosi a guardarti con gli occhioni colmi di lacrime, sembra attendere i tuoi ordini… RE: La Negromante [Ophelia] - Ophelia - 19-03-2017 06:36 PM Citazione:Narrato "Ch… chiamarla…io? Va… va bene Capitano…" le rispose Nina, avvicinandosi alla porta di quella stanza sospetta. "Milena, sei tu? Sono io, Nina! Ti ricordi di me? Cosa sta succedendo? Mi hanno mandata a cercarti! Perché non vieni fuori così torniamo a casa assieme?…" Juliet annuì tra sè e sè: aveva fatto bene a non parlarle di lei... Anche se probabilmente quel mostro poteva comunque riuscire a percepirla. Tuttavia, dopo alcuni attimi di silenzio, la risposta di Milena fece intendere - o meglio, confermò - alla caposquadra che non ne sarebbero uscite tanto facilmente... "NiNa? SeI DaVvErO Tu? AsPeTtA Un Po’, Ti PrEgO. AlL’ ImPrOvViSo Mi E’ vEnUtA UnA GrAnDe FaMe. PeR FoRtUnA QuI C’è’ TaNtO Da MaNgIaRe. AnZi, Ne VuOi Un Po’ AnChE Tu? NoN AvErE PaUrA, Lo YoMa E’ MoRtO…" Era in stato confusionale... Che strana risvegliata, però: non era comandata a distanza da nessun suono di corno, e aveva la facoltà della parola; inoltre, aveva riconosciuto Nina. Non era comunque una bella situazione, tuttavia... Forse sarebbe stato meglio dell'ultimo "incontro" di Juliet con delle risvegliate? O forse peggio, visto che questo mostro era più intelligente di un gruppo di risvegliate mute ed incapaci persino di reagire ad uno sgambetto? All'improvviso si udì un altro grido provenire dall'interno. "NO! NO! PIETA’!" "NoN PrEoCcUpArTi DoNnA. AvRò PeR VoI La StEsSa PiEtA’ ChE VoI AvEtE AvUtO CoN Me!" A Juliet sembrò giusto. Quelle donne le avevano fatto questo, e ora la situazione si era ritorta loro contro. Sarebbe stata una buona lezione di vita se non fossero state tutte spacciate. Nina, indecisa sul da farsi, la guardò con le lacrime agli occhi. Juliet ci pensò per qualche istante. Forse potevano fare leva sull'intelligenza ed i ricordi di Milena, per quanto non esattamente sotto controllo al momento. Si sarebbe schiarita la voce prima di parlare, con tono quasi solenne. "Milena, mi chiamo Juliet. Ci hanno incaricate di ritrovarti, ora puoi tornare con noi. Potrai essere promossa e diventare una guerriera a tutti gli effetti, non sei felice?" Avrebbe fatto una pausa. "Perchè ora non ci dici tutto quello che è successo, cosa ti hanno fatto? Ma prima di tutto, possiamo avvicinarci?" Avrebbe atteso una risposta positiva alla seconda domanda, dopodichè, deglutendo, si sarebbe avvicinata alla stanza, non troppo velocemente, fino a poterne vedere l'interno. Passando accanto a Nina, le avrebbe mormorato: "Non far scappare quelle che cercano di allontanarsi, è per via di quel patto se ora non siamo come lei" Citazione:Yoki utilizzato: 0% RE: La Negromante [Ophelia] - Narratore - 21-03-2017 10:49 PM Dopo altri istanti di silenzio della Risvegliata, interrotti soltanto dal rumore umidiccio e dai singhiozzi delle due ragazze all’interno, Milena risponde: CiAo JuLiEt! DiCi ChE PoSsO DiVeNtArE UnA GuErRiErA Io? Mi PiAcErEbBe Ma Ho UcCiSo DeLlE UmAnE! NoN VoLeVo FaRlO, DaVvErO, Ma AvEvO CoSì TaNtA FaMe E LoRo… ErAnO… CoSì DeLiZiOsE… Dice la Risvegliata, come se iniziasse a rendersi conto appena adesso di quanto sta accadendo. Alla tua seconda domanda Milena Replica: ViENi PuRe AvAnTi JuLiEt! Le AmIcHe Di NiNa SoNo AnChE AmIcHe MiE! Se VuOi MaNgIaRe NoN FaRe CoMpLiMeNtI… PeRò SbRiGaTi! CoN La FaMe ChE Ho TrA PoCo FiNiRò TuTtO Il CiBo E DoVrEmO CeRcArNe AlTrO! Mentre Nina, sempre con l’espressione affranta, annuisce al tuo ordine e, estratta la sua claymore si dirige a riacchiappare le due ragazze fuggiasche, Milena prosegue con un tono di voce che sembra ancora più alterato di prima: QuEsTe MaLeDeTtE ErAnO D’AcCoRdO CoN UnO YoMa! DoPo AvErMi FaTtO SoFfRiRe La FaMe E La SeTe PeR GiOrNi, Mi HaNnO LeGaTa A Un TaVoLo E HaNnO InIZiAtO A TaGlIaRe La SuTuRa DeLlA CiCaTrIcE! Ma Mi SoNo LiBeRaTa E Ho UcCiSo Lo YoMa! Ho FaTtO Il MiO DoVeRe E AdEsSo MaNgIO! Mentre Milena parla, ti avvicini all’ingresso e, finalmente, la vedi… Un corpo di donna è tenuto in equilibrio dalle zampe anteriori della Risvegliata: dalla veste viola riconosci essere quello di Gwen Salmar, morta e col ventre squarciato nel quale Milena immerge le mani ogni tanto per estrarre brandelli di viscere che poi divora con voracità. All’estremità opposta del suo corpo da vespa, il suo pungiglione è piantato nello stomaco del corpo di un’altra ragazza dal saio grigio scuro, la quale ha le mani strette sul rostro che la inchioda a terra, ma si dibatte sempre più lentamente. Senza interrompere il suo pasto, a circa tre di metri da te, la Risvegliata Milena ti fissa con i suoi gialli occhi da demone… Citazione:@Ophelia: per darti un’idea delle proporzioni della Risvegliata, considera che la metà umana di Milena ha le dimensioni di un corpo umano normale. Ovviamente Milena non brandisce armi né indossa pezzi d’armatura. RE: La Negromante [Ophelia] - Ophelia - 24-03-2017 06:57 PM Citazione:Narrato "CiAo JuLiEt! DiCi ChE PoSsO DiVeNtArE UnA GuErRiErA Io? Mi PiAcErEbBe Ma Ho UcCiSo DeLlE UmAnE! NoN VoLeVo FaRlO, DaVvErO, Ma AvEvO CoSì TaNtA FaMe E LoRo… ErAnO… CoSì DeLiZiOsE… ViENi PuRe AvAnTi JuLiEt! Le AmIcHe Di NiNa SoNo AnChE AmIcHe MiE! Se VuOi MaNgIaRe NoN FaRe CoMpLiMeNtI… PeRò SbRiGaTi! CoN La FaMe ChE Ho TrA PoCo FiNiRò TuTtO Il CiBo E DoVrEmO CeRcArNe AlTrO!" Non riconosceva Juliet e Nina come nemiche: forse avrebbero potuto usare la cosa a loro vantaggio. Ciononostante, la caposquadra aveva uno strano presentimento... Dentro di sè sperava che "il cibo" non finisse subito, altrimenti chissà... A quel punto la risvegliata avrebbe potuto pensare a loro due come prossimo spuntino. Mentre Nina obbediva al suo ordine, estraendo la spada per andare a riprendere le fuggiasche, Milena continuò a parlare - stavolta con un tono adirato. "QuEsTe MaLeDeTtE ErAnO D’AcCoRdO CoN UnO YoMa! DoPo AvErMi FaTtO SoFfRiRe La FaMe E La SeTe PeR GiOrNi, Mi HaNnO LeGaTa A Un TaVoLo E HaNnO InIZiAtO A TaGlIaRe La SuTuRa DeLlA CiCaTrIcE! Ma Mi SoNo LiBeRaTa E Ho UcCiSo Lo YoMa! Ho FaTtO Il MiO DoVeRe E AdEsSo MaNgIO!" Okay, l'avevano tenuta a digiuno e riaperto le suture... E poi? Juliet non poteva credere che bastasse quello a renderle dei mostri. Passo dopo passo, si avvicinò all'ingresso di quella stanza: finalmente poteva vederla. Era... beh, mostruosa, come tutte le altre. Era quasi curioso come ognuna di loro avesse un suo aspetto originale, non ce n'erano due uguali. Dopo aver visto coi suoi occhi una risvegliata gigantesca, un insetto, persino un occhio... Ecco una vespa, una grande vespa. Sussultò nel vederla, ma cercò di non mostrarlo troppo e si ricompose subito. Gwen Salmar era morta, così come lo sarebbe stata di lì a poco l'altra ragazza impigliata nel grosso pungiglione del mostro. Cazzo. Sembrava che la caposquadra avesse un po' di damage control da fare. "Uh..." Si raddrizzò con la schiena. "So che sembrerà strano, ma... Potresti, per favore, lasciarci le teste di quelle che hai già ucciso? Solo quelle" Juliet quasi sbiancò nel riconoscere il fatto che stesse dando priorità al patto coi mendicanti per restare viva, nonostante si trovasse di fronte ad una risvegliata. "Ti spiego, alla Corte dei miracoli ci hanno catturate perchè avevano un patto con queste donne, intendevano consegnarci a loro completamente disarmate. Così io gli ho promesso di portargli le streghe... Beh, vive, così che potessero vendicarsi da soli per le loro perdite. Ma credo che anche le teste andranno bene, per quelle già morte. Sai, abbiamo dovuto farlo, le armi ci sono servite per liberarci dalla prigione. Altrimenti saremmo finite anche noi sotto le mani di chi ti ha fatto..." - la indicò con un gesto vago - "...questo, e non avremmo potuto terminare la missione." Avrebbe controllato bene le parole che diceva, per il momento. Era spinta da una curiosità verso l'essere, e vedendo quanto fosse ancora ragionevole intendeva cercare di carpire più informazioni possibili. "Comunque... Mi spiegheresti meglio cosa ti hanno fatto? Ti hanno tenuta a digiuno e riaperto la cicatrice, tutto qui? Ti hanno somministrato qualcosa? Riesci a tornare normale?" Non poteva farci nulla, era curiosa. E una valanga di domande utili e frasi volte a rabbonirla sarebbero state sicuramente più intelligenti di un attacco diretto. Come si dice: conosci il tuo nemico. In fondo, parlare era quello che le era sempre riuscito meglio. Citazione:Yoki utilizzato: 0% RE: La Negromante [Ophelia] - Narratore - 27-03-2017 09:28 PM Pur senza smettere di ingoiare avidamente le viscere di Gwen Salmar, Milena ti risponde: Uh? Le LoRo TeStE DiCi? PrEnDiTeLe PuRe, A Me NoN SeRvOnO! Alla tua domanda successiva, Milena improvvisamente si ferma e china il capo, socchiudendo gli occhi, come se stesse riflettendo: Io… Io… Sì! RiCoRdO… FaMe, TaNtA FaMe E SeTe, PoI Mi HaNnO PoRaAtA QuI, LeI Mi Ha PoRTaTa QuI… In un impeto di rabbia, la Risvegliata straccia in due il corpo di Gwen Salmar, lanciandone i pezzi in giro per la stanza: CrEdEvO Mi FoSsE AmIcA Ma QuAnDo Mi HaNnO PoRtAtA QuI Mi HaNnO LeGAtA Al TaVoLo. L’Ho PrEgAtA Di AiUtArMi Ma InVeCe LeI Si E’ MeSsA A RiDeRe! PoI E’ArRiVaTo Lo YoMa VeStItO Da DoNnA E Ha InIzIaTo A TaGlIaRe La SuTuRa! La voce alterata di Milena assume un tono strano ma, apparentemente, non minaccioso: RiCoRdO ChE AvEvO TaNtA PaUrA, E Ho SeNtItO TaNtO MaLe QuAnDo DaLlA FeRiTa Il MiO SaNgUe E Le MiE ViScErE HaNnO CoMiNcIaTo A UsCiRe FuOrI. Ho RiLaScIaTo TaNtO YoKi PeR CcRcArE Di GuArIrE E PoI… Uno strano sorriso zannuto si disegna sul volto quasi umano di Milena: UnA SeNaAzIoNe Di PiAcErE E Di EsTaSi MaI PrOvAtA PrImA Mi Ha CoLtO! NoN SoNo MaI StAtA MeGlIo In ViTa MiA… TuTtO Il DoLoRe ErA ScOmPaRsO SoLo ChE.. AvEvO AnCoRa TaNtA FaMe, AnCoRa PiU’ Di PrImA. Quasi a sottolineare le sue ultime parole, Milena ritrae il suo pungiglione dal ventre dell’altra ragazza e, usando le zampe, la trascina fino alla stessa posizione occupata prima dal corpo di Gwen poi, con entrambe le mani le squarcia il ventre e inizia a mangiarne le viscere. La ragazza ha un ultimo sussulto e poi si affloscia tra le zampe di Milena. Dopo alcuni istanti di affamato silenzio, ancora con la bocca piena, Milena riprende: CoSa VuOi DiRe CoN “ToRnArE NoRmAlE”? Io SoNo NoRmAlE, Io… Milena all’improvviso si blocca: ritrae le sue mani insanguinate e artigliate dal ventre della ragazza e se le guarda poi, con l’espressione sconvolta osserva lentamente il resto del suo corpo, per poi esplodere in un grido disperato che rimbomba tanto nella stanza che nel corridoio: No! NO! NNNOOOOOOOOOO! Con gli occhi felini e dorati che brillano d’ira, mentre il corpo esanime dell’ultima vittima le cade a terra, Milena urla: MOSTRO! VOI… A ME.. MOSTRO! IO… VI… UCCIDO! Milena si gira sulla sua destra, puntando a qualcosa che sta in quella direzione, ovvero alla tua sinistra. Due voci di donna iniziano a urlare disperatamente… Citazione:Per chiarezza: In questo preciso momento Milena ti sta dando il fianco sinistro. Citazione:SUGGERIMENTO: cortesemente, non utilizzare termini anglofoni nei tuoi post. Non è un errore ma stonano un po’ con la fluidità della narrazione. Grazie. RE: La Negromante [Ophelia] - Ophelia - 30-03-2017 05:36 PM Citazione:Narrato "Uh? Le LoRo TeStE DiCi? PrEnDiTeLe PuRe, A Me NoN SeRvOnO!" Juliet annuì, quasi soddisfatta. Certo, avrebbe preferito portarle vive dai mendicanti, ma così la risvegliata aveva reso le cose più facili: ora le due guerriere erano perfettamente pulite ed innocenti. I mendicanti si sarebbero accontentati degli scarti. "Io… Io… Sì! RiCoRdO… FaMe, TaNtA FaMe E SeTe, PoI Mi HaNnO PoRaAtA QuI, LeI Mi Ha PoRTaTa QuI…" Milena, furiosa, stracciò il corpo della Salmar e iniziò a lanciarne i pezzi in giro per la stanza. La caposquadra alzò un dito per dire qualcosa, ma un secondo dopo lo abbassò lentamente senza proferir parola: si limitò a spostarsi di poco giusto per evitare i pezzi volanti. "CrEdEvO Mi FoSsE AmIcA Ma QuAnDo Mi HaNnO PoRtAtA QuI Mi HaNnO LeGAtA Al TaVoLo. L’Ho PrEgAtA Di AiUtArMi Ma InVeCe LeI Si E’ MeSsA A RiDeRe! PoI E’ArRiVaTo Lo YoMa VeStItO Da DoNnA E Ha InIzIaTo A TaGlIaRe La SuTuRa! RiCoRdO ChE AvEvO TaNtA PaUrA, E Ho SeNtItO TaNtO MaLe QuAnDo DaLlA FeRiTa Il MiO SaNgUe E Le MiE ViScErE HaNnO CoMiNcIaTo A UsCiRe FuOrI. Ho RiLaScIaTo TaNtO YoKi PeR CcRcArE Di GuArIrE E PoI… UnA SeNaAzIoNe Di PiAcErE E Di EsTaSi MaI PrOvAtA PrImA Mi Ha CoLtO! NoN SoNo MaI StAtA MeGlIo In ViTa MiA… TuTtO Il DoLoRe ErA ScOmPaRsO SoLo ChE.. AvEvO AnCoRa TaNtA FaMe, AnCoRa PiU’ Di PrImA." Il racconto conteneva ancora particolari curiosi - uno Yoma vestito da donna? - tuttavia, ora Juliet riusciva a trovarci un nesso. Quello che era successo a Milena era l'aver superato il limite di Yoki, apparentemente di molto. Non c'entrava la fame, nè lo Yoma che aveva tagliato la sutura. La guerriera si guardò intorno, sentendosi quasi male: era quello che era quasi successo a lei... Anche lei aveva superato il limite, anche se in modo diverso. Quindi, questo poteva capitare a lei, come a tutte le altre guerriere. Loro sapevano già che superare il limite era assolutamente da evitare, altrimenti... Ma quello che seguiva l'"altrimenti" non le era mai stato spiegato. E così si trattava di questo... Wow. Avrebbe dovuto aspettarselo, erano pur sempre dei mostri a metà loro. E se scuoti la bestia troppo a lungo non puoi lamentarti di venirne divorato. Nel frattempo Milena stava continuando il suo "pranzo". "CoSa VuOi DiRe CoN “ToRnArE NoRmAlE”? Io SoNo NoRmAlE, Io…" La risvegliata si bloccò: non aveva ancora preso coscienza di quel che era diventata. Si guardò le mani, poi il resto del corpo, e lanciò un urlo straziante. "No! NO! NNNOOOOOOOOOO!" Va bene, Juliet poteva annotare mentalmente anche questo. Poverina, non la invidiava per niente. Terminare la propria vita così, e così giovane... Non l'aveva vista nella sua forma umana, ma non poteva essere molto più grande di Nina. "MOSTRO! VOI… A ME.. MOSTRO! IO… VI… UCCIDO!" gridò, puntando verso di lei. Eh? Con chi stava parlando? Voleva già attaccarla? Ma no, certo: stava parlando con loro, le due streghe rimaste... Stava puntando alla sua sinistra. Nina le aveva ritrovate? Sentì le loro voci gridare disperatamente... Ed ebbe un'illuminazione. "Nina, dove sei?" Si sarebbe spostata velocemente verso le voci delle due donne, cercando però di restare fuori dalla traiettoria della risvegliata camminando in prossimità del muro e verso la propria destra. Appena intraviste le streghe, avrebbe fatto loro cenno di scappare senza farsi vedere dal mostro. "Nina?" Aveva un'idea, anzi, ne aveva ben due, e voleva dirlo subito alla sua compagna mentre quelle due distraevano Milena. Citazione:Yoki utilizzato: 0% RE: La Negromante [Ophelia] - Narratore - 31-03-2017 09:26 PM Le due “streghe” rimaste, una col saio color ocra e l’altra color arancione scuro, non sono in realtà molto lontane, anzi: si trovano lungo il margine della parete verso il quale Milena si è girata e verso le quali scatta subito dopo. Nonostante il tuo gesto le due ragazze, paralizzate dal terrore non possono far nulla per evitare l’attacco della Risvegliata che le afferra per il collo, una per mano, alzandole da terra senza sforzo apparente. Le due ragazze urlano e si dibattono finché dai loro colli giunge un sinistro rumore: “SNAP!” E subito dopo, le due si afflosciano come fossero due grandi bambole di pezza. Quasi contemporaneamente, dall’esterno della stanza senti la voce di Nina che ti risponde: Sono qui Capitano Juliet! Le ho prese! Va… va tutto bene lì dentro? RE: La Negromante [Ophelia] - Ophelia - 08-04-2017 04:41 PM Citazione:Narrato Voltandosi, Juliet si rese conto che le due streghe erano ancora troppo vicine; si trovavano infatti lungo il margine della parete verso la quale Milena si era diretta. A nulla servì il suo gesto: le donne erano paralizzate dalla paura e la risvegliata fece di loro ciò che voleva, ancora una volta. Il cibo stava finendo. Dall'esterno della stanza arrivò la voce di Nina, la quale rispose alla sua chiamata. "Sono qui Capitano Juliet! Le ho prese! Va… va tutto bene lì dentro?" Juliet l'avrebbe raggiunta velocemente, senza attirare l'attenzione su di sè. "Non sembra totalmente andata... Nel senso, sono riuscita a parlarci. E' diversa dalle altre risvegliate che avevo visto", avrebbe mormorato alla sua compagna di viaggio per non farsi sentire da nessuno, guardandosi intorno. "Ho in mente un paio di cose. Posso convincerla a farsi "curare", se sai cosa intendo, ma dubito fortemente che sia così stupida. Per il momento si fida di noi, è un vantaggio. Possiamo farle credere quello che vogliamo... O almeno tentare. Se ciò non funzionerà..." Fece una pausa. "...Potremmo provare ad intrappolarla nelle prigioni" Non era troppo sicura di sè, più che altro perchè non conosceva affatto quel posto. Non era una foresta o una caverna: era una grande casa, che poteva potenzialmente nascondere qualcosa di molto utile, addirittura in grado di evitare o minimizzare lo scontro diretto. "Se solo riuscissi a fare un giro..." Avrebbe potuto? Non le andava di lasciare Nina da sola. Però... però era necessario. Non aveva scelta, doveva decidere in fretta. Il suo istinto da improvvisatrice le avrebbe detto cosa fare. Un momento, certo! Forse poteva far coincidere più piani in uno solo. Ma dovevano fare in fretta. "Nina, prendi quelle rimaste, portale in prigione e rinchiudile in quelle grate. Adesso!" Dopodichè sarebbe tornata fulminea davanti alla risvegliata, per controllare come andavano le cose. Qui sarebbe entrata in gioco la sua lingua. Doveva dare del tempo a Nina, quindi cominciò a parlare a Milena sperando di trattenerla. "Quando ero una novizia, una mia compagna andò in missione e sparì improvvisamente. Quando ritornò era molto cambiata... Era... beh, come te. Ci chiedevamo tutte cosa fosse successo, come fosse possibile. La portarono via, e quando tornò una settimana dopo... Era di nuovo lei" Un mare di fandonie ovviamente, ma la guerriera stava testando fin dove spingersi; ed era così risoluta che sembrava dire la verità. "Quando siamo diventate entrambe guerriere graduate ci hanno spiegato cosa succede. Si può tornare indietro, Milena. E nessuno saprà nulla" Citazione:Yoki utilizzato: 0% RE: La Negromante [Ophelia] - Narratore - 10-04-2017 10:31 PM La voce di Nina si fa sentire dall’esterno: Va... va bene capitano Juliet… le porto lì e poi torno a riferire… Nel frattempo, nella stanza, la scena davanti ai tuoi occhi è orrenda e triste al momento stesso. La ragazza con la tunica ocra giace in grembo a Milena, col ventre squarciato mentre la sua compagna è riversa a terra. Milena stessa piange disperatamente, emettendo un gemito ogni tanto con la sua strana voce stonata: sembra talmente triste e sconvolta che mangia con molto meno entusiasmo e foga di prima, come se avesse ribrezzo per quello che sta facendo ma che, comunque, non riesca a farne a meno: NoN DiRe BuGiE, JuLiEt! So MoLtO BeNe ChE NoN Si ToRnA InDiEtRo UnA VoLtA SuPeRaTo Il LiMiTe! E’ La PrImA CoSa ChE Ci InSeGnAnO! SoNo DiVeNtAtA UnO YoMa, AnChE Se NoN Ne Ho MaI ViStO UnO FaTtO CoSì, E TaLe ReStErO’ PeR Il ReStO DeLlA MiA ViTa! Ti risponde affranta Milena, continuando a piangere e sforzandosi di mangiare ma poi, dopo qualche istante, si blocca: il suo respiro è affannoso e, poco per volta, sembra assumere la tonalità di un sordo, basso ruggito; il corpo della ragazza sventrata cade a terra mentre Milena smette di piangere e stringe i pugni, mentre i suoi occhi sembrano brillare di più: MaLeDeTtI UmAnI! Vi FaRò SoFfRiRe CoMe Io Ho SoFfErTo! ScHiANtErO’ I CoRpI Di QuEsTe MaLeDeTtE CoNtRo Le LoRo CaSe, RaDeRò Al SuOlO La LoCaNdA ChE Mi Ha ReSpInTo, Vi UcCiDeRò CoMe CaNi! Mi VeNdIcHeRò Di TuTtI VoI! MI VENDICHEROOOOOOO! Milena finisce la frase urlando a pieni polmoni e, quasi ad accompagnare le sue ultime parole, hai per un istante la sensazione che un’altra vampata di yoki sia stata emessa dal corpo della Risvegliata, la quale si gira in direzione della porta, evidentemente intenzionata a uscire. Sembra che la sua coscienza umana, corrotta dalla rabbia, dalla paura e dal dolore per quanto le è capitato, stia per essere completamente sopraffatta dal suo lato bestiale… RE: La Negromante [Ophelia] - Ophelia - 13-04-2017 11:29 PM Citazione:Narrato "Va... va bene capitano Juliet… le porto lì e poi torno a riferire…" Juliet sospirò - ma non di sollievo - e tornò a Milena. Ormai pressocchè insensibile alla vista di corpi squarciati, non potè tuttavia evitare di tenere lo sguardo fisso sulla risvegliata; quest'ultima piangeva, così disperatamente da aver quasi perso l'appetito: stava infatti mangiando con molta meno foga rispetto a prima. "NoN DiRe BuGiE, JuLiEt! So MoLtO BeNe ChE NoN Si ToRnA InDiEtRo UnA VoLtA SuPeRaTo Il LiMiTe! E’ La PrImA CoSa ChE Ci InSeGnAnO! SoNo DiVeNtAtA UnO YoMa, AnChE Se NoN Ne Ho MaI ViStO UnO FaTtO CoSì, E TaLe ReStErO’ PeR Il ReStO DeLlA MiA ViTa!" le rispose la creatura, continuando a piangere. Juliet per il momento non disse nulla: la stava osservando, teneva conto di ogni suo piccolo movimento. Doveva trattenerla, dare tempo a Nina. Il suo piano probabilmente si sarebbe anche potuto rivelare una stronzata, ma era pur sempre qualcosa. La guerriera non era del tutto sicura di potersi battere uno contro uno contro una risvegliata (perchè sarebbe stato uno contro uno, dubitava che Nina potesse aiutarla), dato che la sua unica esperienza con quei mostri era una missione in cui era stata affiancata da più guerriere anche molto più in alto in graduatoria; per questo motivo si sentiva più incline ad evitare lo scontro diretto. Perchè scontrarsi direttamente con un orso? Sono grossi e possono farti a pezzi. Meglio preparare delle trappole. Era un colpo per il suo ego, ma Juliet era sicura di potersi rifare tranquillamente una volta arrivata in alto. Per il momento, purtroppo, la sua forza aveva dei limiti. Capirlo le avrebbe salvato la vita. La situazione era cambiata: Milena aveva smesso di piangere, e sembrava che l'aggressività stesse prendendo il sopravvento... "MaLeDeTtI UmAnI! Vi FaRò SoFfRiRe CoMe Io Ho SoFfErTo! ScHiANtErO’ I CoRpI Di QuEsTe MaLeDeTtE CoNtRo Le LoRo CaSe, RaDeRò Al SuOlO La LoCaNdA ChE Mi Ha ReSpInTo, Vi UcCiDeRò CoMe CaNi! Mi VeNdIcHeRò Di TuTtI VoI! MI VENDICHEROOOOOOO!" urlò, girandosi verso la porta. Inoltre sembrava anche aver emesso altro Yoki... non andava bene. Ancora una volta la caposquadra improvvisò. "MILENA NO!" avrebbe ruggito anche lei, cercando di attirare l'attenzione della risvegliata; e una volta ottenuta avrebbe continuato a parlare, risoluta come un leader. "Non è possibile tornare indietro? Come puoi dirlo, se i nostri corpi sono un mistero anche per noi stesse? Non sappiamo di cosa siamo capaci, sappiamo solo quello che ci viene detto dall'Organizzazione. E loro stessi ci nascondono delle cose!" esclamò. Non era falso: per quanto fedele all'Organizzazione, Juliet aveva già capito certi meccanismi... Avevano nascosto loro l'esistenza delle risvegliate, e chissà quante altre cose. "Perciò combatti! Non lasciare andar via la tua coscienza umana proprio adesso. Ti ci devi aggrappare! Pensa a chi sei. Dove sei nata? Com'era la tua infanzia? Quando sei diventata una guerriera? Chi erano i tuoi amici? Pensa a questo. Non lasciare che la tua identità ti scivoli dalle mani. Rispondimi" Per quanto fossero parole uscite di getto, Juliet sentì di aver detto delle cose giuste. Se Milena si fosse lasciata andare all'ira e alla vendetta, beh... Da lì ad attaccare anche le sue (ex) compagne il passo sarebbe stato breve. Doveva ricordare chi era. Citazione:Yoki utilizzato: 0% RE: La Negromante [Ophelia] - Narratore - 19-04-2017 05:36 PM Milena sembra bloccarsi per un istante e gira il capo verso di te: IO… L’espressione nel suo volto mostruoso sembra farsi pensierosa, come se ricordare le costasse un certo sforzo: Io SoNo NaTa A ReDcLiFfE, NeL SuD. ErO La PiU’ BeLlA BaMbInA DeL ViLlAgGiO, Ma GlI AlTrI BaMbInI ErAnO InViDiOsI Di Me E Mi EvITaVaNo O FaCeVaNo SoLo FiNtA Di VoLeRmI BeNe. NeSsUnO Mi Ha AiUtAtO O Ha PiAnTo PeR Me QuAnDo GlI YoMa HaNnO UcCiSo I MiEi E Mi HaNnO PoRtAtA ViA, SoLo NiNa… La Risvegliata gira di scatto la testa verso la porta, concentrando la sua attenzione in quella direzione: NiNa? NiNa DoVe SeI? PeRcHé’ SeI AnDaTa ViA? AsPeTtAmI Ti PrEgO, VeNgO AnCh’Io! Detto questo, Milena si scaglia contro la porta, abbattendone l’accesso per passare oltre. Da quel che ha detto sembra intenzionata a raggiungere Nina ma come reagirà la tua piccola compagna quando se la troverà davanti? E, soprattutto, come reagirai tu? Citazione:Puoi considerare che, se agisci subito, puoi intercettare Milena nell’ampio atrio della costruzione. RE: La Negromante [Ophelia] - Ophelia - 28-04-2017 05:42 PM Citazione:Narrato Milena si fermò e cominciò a pensare. Sembrava che la cosa le costasse un certo sforzo, non un buon segno ma forse poteva ancora essere trattenuta. "IO… Io SoNo NaTa A ReDcLiFfE, NeL SuD. ErO La PiU’ BeLlA BaMbInA DeL ViLlAgGiO, Ma GlI AlTrI BaMbInI ErAnO InViDiOsI Di Me E Mi EvITaVaNo O FaCeVaNo SoLo FiNtA Di VoLeRmI BeNe. NeSsUnO Mi Ha AiUtAtO O Ha PiAnTo PeR Me QuAnDo GlI YoMa HaNnO UcCiSo I MiEi E Mi HaNnO PoRtAtA ViA, SoLo NiNa…" La risvegliata si voltò di scatto verso la porta. "NiNa? NiNa DoVe SeI? PeRcHé’ SeI AnDaTa ViA? AsPeTtAmI Ti PrEgO, VeNgO AnCh’Io!" Ricordandosi improvvisamente dell'assenza di Nina e scordandosi di quella di Juliet, Milena si fiondò verso la porta, abbattendola. Sembrava seriamente intenzionata a cercare Nina, perciò la guerriera decise di agire subito. Non poteva permetterlo, e poi aveva la sensazione che la sua compagna sarebbe tornata dalle prigioni a momenti. Non era il momento di rovinare tutto. Lanciandosi come un'antilope, l'avrebbe intercettata prima che uscisse dall'edificio parandoglisi davanti. Con l'espressione più serena del mondo - che in quel momento le costava fatica - avrebbe ricominciato a parlare assicurandosi di avere la sua attenzione. "Nina tornerà a momenti, non è andata via. L'ho mandata a guardare meglio il posto per me, visto che finora non abbiamo visto molto, ho bisogno di più prove da mostrare ai superiori e io ero già occupata a tenerti compagnia." Sospirò e si guardò intorno. Non era inverosimile come scusa: Juliet voleva davvero guardare in giro, ma con una risvegliata tra i piedi non era esattamente il momento più adatto. "Comunque... Io vivevo nei boschi con la mia famiglia, non ho avuto molta interazione coi miei coetanei quando ero piccola. Anche i miei sono stati uccisi da uno Yoma... E' stato quello ad ispirarmi a diventare una guerriera. All'inizio ero livida, non facevo che pensare alla vendetta, ma ora..." In quel momento era sincera. "Ora è la vita ad essere importante per me. Mi piace vivere. Missione dopo missione, spero sempre e soltanto di tornare viva nel mio dormitorio. Voglio diventare più forte solo perchè così avrei più possibilità di restare in vita. Forse, dopotutto ho fatto una cazzata a mettere la mia vita in mano all'Organizzazione, eh?" Rise, amaramente. Chissà a che punto era Nina... Citazione:Yoki utilizzato: 0% RE: La Negromante [Ophelia] - Narratore - 02-05-2017 10:18 PM Milena questa volta non sembra apprezzare la tua intrusione e te ne accorgi quando la Risvegliata non arresta il suo impeto, travolgendoti e facendoti finire distesa con la schiena a terra. Il suo viso ancora vagamente umano assume un’espressione furente, i suoi pugni si stringono poco prima che Milena riprenda la sua marcia in direzione della porta dell’edificio. Mentre il suo corpo insettoide ti passa sopra, senza però calpestarti, noti che il suo pungiglione viene nuovamente esteso e, quando esso arriva sopra di te, la Risvegliata arresta i suoi passi, minacciandoti col suo rostro: Se Ci TiEnI VeRaMeNtE AlLa TuA ViTa, AlLoRa LeVaTi Di MeZzO! Và ViA! OrA! Il tono di Milena è di quelli che non ammettono repliche: da quella posizione le basta un attimo per piantarti in corpo il suo pungiglione. Tuttavia la Risvegliata ti ha lasciato spazio sufficiente per permetterti di strisciare via da quella posizione e allontanarti da lei. Un errore? Un ultimo gesto benevolo nei confronti di una compagna? Chissà. Sembra però che il tempo delle parole sia finito… Citazione:Ricapitolando: Juliet è distesa schiena a terra con Milena che la sovrasta. L’addome della Risvegliata è piegato verso la tua guerriera per permetterle di puntare il suo aculeo contro lo stomaco dell’avversaria, dal quale dista circa un metro e mezzo. Le zampe di Milena formano come una sorta di gabbia tutt’attorno, lasciando alla tua guerriera solo due vie d’uscita: o in avanti, sbucando nuovamente di fronte alla metà umanoide di Milena, oppure all’indietro, sfilandosi dalla Risvegliata nella sua parte posteriore. Juliet potrebbe estrarre la claymore e cercare di colpire Milena da sotto, ma il rischio di venir impalata dal pungiglione dell’avversaria è molto, molto alto. A meno che, ovviamente, tu non abbia un’altra idea… RE: La Negromante [Ophelia] - Ophelia - 05-05-2017 06:00 PM Citazione:Narrato Stavolta la Risvegliata non solo non si fermò, ma travolse direttamente la guerriera spedendola con la schiena per terra. Dall'espressione del viso, ancora vagamente umano, non sembrava più esattamente amichevole... Juliet, che non si aspettava tale reazione, restò come impietrita, con la tachicardia - specialmente quando vide il grosso pungiglione puntato contro il suo corpo. "Se Ci TiEnI VeRaMeNtE AlLa TuA ViTa, AlLoRa LeVaTi Di MeZzO! Và ViA! OrA!" Ad occhio e croce non erano parole buttate al vento: in quella posizione, con la guerriera intrappolata sotto di lei, Milena poteva davvero ucciderla in un istante. Juliet non avrebbe mai avuto il tempo materiale di estrarre la spada e attaccarla da là sotto, non senza perderci l'intestino. E lei teneva ancora a tutti i suoi organi. Non c'era altro da fare: doveva cercare di divincolarsi dalla parte di sotto, in modo da ritrovarsi il suo corpo mostruoso di spalle, e correre verso la stanza degli esperimenti. Non pensava che a quel punto la Risvegliata l'avrebbe inseguita, dato che quest'ultima sembrava intenzionata ad uscire dall'edificio; e non sarebbe corsa da Nina, non ancora: se Milena avesse deciso di seguirla l'avrebbe praticamente condotta da lei, e non sapeva se la sua compagna avesse concluso il compito che le aveva dato. Quindi, andando nella parte opposta a quella della Risvegliata, avrebbe contemporaneamente dato quell'occhiata in giro che avrebbe voluto dare dall'inizio, cercato qualcosa di utile nel caso e creato del tempo utile che sarebbe servito a lei a pensare a qualcos'altro e a Nina a finire il suo compito. Avrebbe tuttavia cercato di fare in fretta, perchè non poteva lasciare una risvegliata a piede libero. Citazione:Yoki utilizzato: 0% |