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Claymore - Capitolo Extra 6 Pt.2 - Versione stampabile

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Claymore - Capitolo Extra 6 Pt.2 - claymorejean n.9 - 22-03-2020 03:50 PM

Tempo dopo. Luisella e Deneve.


LUISELLA:
Credo di averti insegnato
tutto quello che potevo e tu
sei stata una buona allieva.
DENEVE:
(con il fiatone)
Non chiamarmi in quel modo,
io non sono certo Raffaella...
LUISELLA:
Chi è che stai offendendo?
(sorridendo)
DENEVE:
... 
LUISELLA:
Comunque...queste sono per te.
(le lancia due spade, dalla lama
più piccola rispetto le Claymore)
DENEVE:
(le prende e le guarda)
Ma queste...
LUISELLA:
Sono fatte dello stesso materiale
delle "Claymore", ma sono più
versatili e meno pesanti, adatte
al combattimento con due spade.
Il tuo fisico si è irrobustito 
parecchio in questo anno ed hai
sviluppato una forza tale che ti 
permetterà di utilizzarle al meglio.
(se ne va)
DENEVE:
...Luisella del Sud...io riuscirò a 
batterti un giorno. Questa è una
promessa. 
LUISELLA:
(fa un mezzo sorriso, andandosene)
...


Poco tempo dopo; Deneve si trova sulla Collina delle Anime, vicino a Rabona. Dove decide di riporre, infilzandole nel terreno, la propria Claymore e quella di Undine (accanto all'altra di Undine).


DENEVE:
Perdonami Undine, ho preso
la tua spada senza riportarla
per otto anni. 
(si ferisce l'indice con la lama
per incidere il simbolo di 
Undine su un pezzo di stoffa
che lega ad una delle spade
riponendola sul fianco sinistro
accanto all'altra)
HELEN:
(arriva da dietro)
Ah, eccoti finalmente! Si può
sapere che cosa avevi di tanto
importante da fare? Venivi a 
Rabona solo per dormire...
DENEVE:
Uh? Helen...
HELEN:
Già, ihihihih. Sei pronta?
DENEVE:
Sì, andiamo.


Mentre le due vanno a Rabona; ad Ovest una figura sta lavandosi la faccia in un ruscello. 
CLAIRE:
(capelli lunghi, avvolti in una coda)
Se non ti dispiace vorrei che 
venissi anche tu.
IRENE:
(dietro di lei, seduta su 
un macigno che mangia 
una mela)
Vuoi che venga anch'io?
CLAIRE:
Sì, vorrei farti conoscere le
mie compagne...ti ho già 
parlato di loro, ma vorrei che
le vedessi di persona. In
effetti è passato quasi un anno
dall'ultima volta che ci
siamo viste...
IRENE:
Se ti fa piacere, ma non credo
che vogliano vedere una guerriera
come me.
CLAIRE:
Non fare la modesta, sono 
sicura che sarebbero entusiaste
di vedere una guerriera come te
e poi mi hai salvato la vita.
IRENE:
(fa un mezzo sorriso)
...Parli proprio come Teresa.
(si alza)
D'accordo, verrò con te.
CLAIRE:
(prende la giacca e la indossa
così come la Claymore che 
ripone sulla schiena)
Miria vuole parlarci.
(sorride)


Le due si incamminano verso Rabona.


FINE


A Rabona, qualche tempo dopo la Battaglia Finale; Galatea è in piedi davanti a Clarice che, invece, è inginocchiata a terra con il fiatone. 


CLARICE:
Anf...Anf...
GALATEA:
Hai una grande capacità
mentale, questo ti permette
di utilizzare al meglio la 
sintonizzazione dello Yoki 
per percepire e controllare
in parte lo Yoki delle altre
persone.
CLARICE:
...Anf...anf...
GALATEA:
Sei riuscita a far tornare
indietro Miata e l'hai fatto
completamente da sola. 
Questo è la prova che 
possiedi capacità mentale
e un forte spirito. 
CLARICE:
Sì, però...sono molto lontano
da te...
GALATEA:
Non pretendere troppo, sei
diventata più forte mentalmente
e ti sei allenata duramente per
arrivare a questo livello. Ora
sei in grado di combattere
come se fossi tutt'uno con
Miata. Hai raggiunto quasi
lo stesso livello di condivisione 
mentale di Alicia e Beth che, 
però, erano gemelle...devi 
essere fiera di te stessa.
CLARICE:
Devo ringraziare te!
(si rialza e la abbraccia)
Grazie! Grazie! 
GALATEA:
Ah...prego...
CLARICE:
Comunque vorrei allenarmi
anche nel combattimento...se
non riesco ad abbattere nemmeno
gli Yoma, non sono utile in un
vero combattimento...
GALATEA:
Per quello credo di non esserti
molto d'aiuto. Con questi occhi
le mie capacità fisiche sono 
peggiorate...potresti chiedere ad
Agatha, ma so che non è qui in
questo momento. In alternativa 
puoi parlarne con Raffaella...so
che è venuta per vedere come 
stanno le piccole Tirocinanti.
CLARICE:
Ah, grazie! Vado subito da lei!
(si allontana, correndo)
GALATEA:
(sottovoce)
Speriamo che non ci vada
troppo pesante...


Mentre corre, Clarice incontra Audrey che sta aiutando alcuni abitanti a ricostruire una casa.
AUDREY:
Ehi, dove vai così di fretta?
CLARICE:
Hai visto Raffaella? Galatea
mi ha detto che è in città, ma
non riesco a percepire la sua
aura...
AUDREY:
Deve essere in biblioteca, passa
spesso del tempo lì.
CLARICE:
Grazie! 


Clarice saluta Audrey e corre verso la biblioteca dove Raffaella è in piedi che sta sfogliando alcuni libri.
CLARICE:
Oh...ehm...disturbo?
RAFFAELLA:
(alza lo sguardo)
...Tu sei la ragazza dai capelli
scuri. Clarice, giusto?
CLARICE:
A-Ah...sì! Sì!
(annuisce più volte)
RAFFAELLA:
Che cosa cerchi?
CLARICE:
Ecco io volevo...
(imbarazzata)
...volevo chiederti se potessi
insegnarmi ad utilizzare al
meglio la spada...volevo 
diventare più forte!
(imbarazzata, ma decisa)
RAFFAELLA:
(chiude il libro)
...D'accordo.
CLARICE:
(le brillano gli occhi)
Ti...ti aspetto in casa!
(si allontana)
GALATEA:
(appoggiata al muro, appena
fuori dalla porta)
Non mi aspettavo che accettassi
così facilmente...per caso ti ha 
ricordato te quando eri giovane?
RAFFAELLA:
(esce, con il libro in mano)
...
GALATEA:
(sospira, mettendole una mano 
sulla spalla e andando via)


Raffaella e Clarice iniziano il loro allenamento.


RAFFAELLA:
(le lancia una spada di Rabona
mentre ne tiene una per sè)
...
CLARICE:
(la prende)
Pensavo che fosse meglio
utilizzare la Claymore, in fondo...
RAFFAELLA:
Sarebbe del tutto inutile...la tua 
forza fisica è meno di quella di
un essere umano, anche se ti
abituassi al peso non riusciresti
a maneggiarla con sufficente 
forza. Per gli Yoma e per
alcuni Risvegliati basta anche
una normale spada a trafiggere
il corpo o ferirli gravemente. 
CLARICE:
(abbassa la testa)
...Capisco...
RAFFAELLA:
La tecnica per abbattere gli Yoma
dovresti già conoscerla. Anche se
ognuno di noi la modifica secondo
le proprie capacità. 
CLARICE:
(impugna la spada con entrambe 
le mani e inizia ad attaccarla)


Clarice attacca Raffaella che, però, risponde con tranquillità a tutti i suoi colpi parandoli con la propria spada. Ad un certo punto Raffaella prende tra l'indice ed il pollice della mano sinistra la lama della spada di Clarice e punta la sua alla gola della guerriera.
CLARICE:
(a bocca aperta)
...
RAFFAELLA:
(lascia andare la spada e 
toglie la propria)
...
CLARICE:
(abbassa la testa)
Mi dispiace...so di non essere...
RAFFAELLA:
Va a riposarti, tra poco si farà
notte, riprenderemo domani.
CLARICE:
(annuisce)
D'accordo...
(va al piano di sopra a dormire)
GALATEA:
(appoggiata allo stipite della porta)
Non credi di andarci un pò
troppo pesante con lei?
RAFFAELLA:
Mi ha chiesto lei di insegnarle
e dalla sua espressione ho 
visto la giusta determinazione.
GALATEA:
(si sposta e le passa vicino)
Stai facendo ciò che Luisella
ha fatto con te e so che, in
cuor tuo, ne sei felice.
RAFFAELLA:
...
GALATEA:
(la sua espressione si fa
più seria)
...lei sta male, vero?
RAFFAELLA:
...?!...
GALATEA:
Sono cieca, ma non stupida...
quella parte di biblioteca è 
dedicata a libri di cure.
RAFFAELLA:
...è come trent'anni fa, mi 
sembra di rivivere ciò che ha
sopportato mia madre per tanti
anni, ma all'epoca non capivo.
GALATEA:
E' come avevi detto...l'Organizzazione
è ancora qui. Detesto ammetterlo, ma
è come se lo fosse...
RAFFAELLA:
...quando il mio villaggio a Sud
fu attaccato e distrutto lei non
era più lì...mai avrei pensato che
fosse stata presa dall'Organizzazione.
Ed ora la ritrovo qui...bella e gentile
come allora...mi sento impotente...
GALATEA:
Io credo che dovresti semplicemente
starle accanto...è quello che vorrei
io, se sapessi che non mi resta molto.
RAFFAELLA:
Sì...ho capito.


Nel cuore della notte, Clarice si sveglia e prende la spada che le ha dato Raffaella iniziando ad allenarsi in solitaria, mentre la stessa guerriera la guarda senza farsi vedere per poi andarsene. Il mattino seguente; Clarice è pronta ad allenarsi di nuovo con Raffaella.
CLARICE:
(la attacca)
...
RAFFAELLA:
(para i colpi)
Avresti dovuto riposare ieri notte.
CLARICE:
...gulp...mi hai...
RAFFAELLA:
Comunque hai fatto progressi, 
continua così e potrai diventare
forte, magari diversa dalle altre, ma
forza non è contrario di diversità.
CLARICE:
Dici...dici davvero?!
RAFFAELLA:
(annuisce)
...
Impara a maneggiare bene
quella spada e cerca di 
impedire al nemico di muoversi
liberamente, così potrai abbatterlo
senza problemi. 
CLARICE:
(annuisce, seria)
Certo!


Raffaella esce di casa e trova sempre Galatea ad aspettarla.


GALATEA:
Va da lei.
Credo che "capelli
scuri" abbia capito ciò che 
deve fare...comunque tra
poco tornerà Agatha e tua
sorella ha detto di avere del
lavoro da fare con la 
ricostruzione di Rabona.
RAFFAELLA:
...
Ciò che mi hai detto vale
anche per te, Galatea.
GALATEA:
Lo terrò a mente.


Raffaella se ne va. Clarice continua l'allenamento da sola, successivamente si misura con Sid (da cui aveva imparato l'utilizzo ed il lancio del coltelli) e Gark, battendoli entrambi.
SID: 
(a terra)
Non avrei mai creduto che 
potessi arrivare a questi livelli
in così poco tempo...ma, del
resto, le Claymore sono guerriere
straordinarie...
(sorride)
GARK:
(con il fiatone, sospira)
Ero contento che ci fosse una
guerriera simile agli umani in
fatto di forza...ora mi devo
ricredere...
CLARICE:
(imbarazzata)
Ma no...non sono certo al
livello delle altre e poi anche
voi siete forti!
SID:
Beh...
(si alza)
Almeno hai imparato qualcosa
anche da noi...
CLARICE:
Ci sono molte altre cose che
vorrei imparare, quindi conto
sul vostro aiuto...
(sorridendo)
MIATA:
(scende dalle scale)
Mamma...
(la abbraccia)
CLARICE:
Ehi...
(le accarezza la testa)
GARK:
(guarda Miata)
Anche se è passato poco 
tempo, non avrebbe dovuto
diventare più grande?
CLARICE:
Noi guerriere diventiamo grandi
lentamente anche se..nel caso
di Miata non credo sia più 
possibile visto che si è 
Risvegliata da bambina...
GARK:
Certo, capisco. 
SID:
Beh, io e Gark andiamo, abbiamo
del lavoro da fare.
CLARICE:
Io e Miata aiuteremo con la
ricostruzione della parte Nord
della città, è quella che ha subito
maggiori danni.
SID E GARK:
(annuiscono e vanno fuori)
...
SID:
Se penso che quella mocciosa
era più bassa di me quando è
arrivata qui per la prima volta...
GARK:
Te la prendi sempre per poco.
SID:
Sta zitto! Tu non hai certi problemi.
GARK:
(sospira)
Andiamo ad aiutare Ganes...


Intanto, Clarice e Miata escono, dirigendosi a Nord della città, mano nella mano. Clarice sorride a Miata che ricambia.


FINE