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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
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21-12-2011, 10:03 PM
Messaggio: #61
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Non dovevano sapere altro. Da quell'uomo, cercato tra diverse difficoltà e diversi imprevisti, non avrebbero dovuto sapere nulla più di quanto era stato già detto. E a dire il vero, nemmeno avrebbero dovuto sapere tutto ciò, erano semplici tramiti tra lui e Domino.
Domino capirà ... Ma noi...? Poi un nuovo scossone, troppo forte da sopportare, e un'altra caduta rovinosa. I muscoli si tendono pian piano, prima le braccia, e poi le gambe. Il solito sforzo minimale per rimettersi in piedi. E poi, sgomento. Uno yoki spaventoso, così vasto da essere persino impossibile da localizzare con precisione. Poteva essere a pochi passi, più su o più in giù. A pochi metri, più a poppa o più a prua. Sopra la nave, o sotto la nave. Dentro la nave, o fuori dalla nave. Una vampata di panico, che fu impossibile spegnere con la razionalità . E... E adesso...? Pochi istanti di terrore, e poi urla strazianti. Il passato che riemerge all'improvviso, sotto forma di immagini che le paralizzano la mente. Deduco quindi che ti arrenderai così, all'idea che morirai senza salvare nessuno? La voce della follia, per una volta, diventava voce della ragione. Dissidia la riportava sulla strada di una guerriera, quella di una donna che ha non ha più nulla da perdere. Terra sapeva che non c'era benevolenza in quella voce, ma solo suadenza e provocazione, con la speranza di caderne schiava. Ma fu comunque felice di quella parte di sè, forse per la prima volta. «C-che diavolo sta succedendo là fuori?! Non voglio morire! Non voglio morire!» Non c'era più tempo. Morire era ormai una prospettiva, più che un tenue dipinto nell'animo. In pochi istanti, la n.41 liberò la spada dal fodero, e recise con un fendente netto le sbarre della prigione in cui era rinchiuso l'uomo. L'Assassino. Quindi mise la lanterna nelle mani di Saphelia, e sorrise. "C'è uno yoki spaventoso qui. Tieni salda questa lanterna, e usala per trovare una via d'uscita. Scappa nonappena sarà possibile, e decidi tu cosa farne di quest'uomo. Io proverò ad attirare i suoi occhi su di me, del resto sono l'unica delle due che possa percepirlo." Quindi provò a mostrare un sorriso più convinto. "Ci rivediamo a riva." Ancora una volta tese i muscoli, ma stavolta prima le braccia. E saltò dritto per dritto, sfondando le travi di legno per raggiungere il ponte. Ci volle poco, pochissimo. E mentre atterrava, i suoi occhi scintillarono nelle tenebre di una tempesta. Condizioni Fisiche: Perfette. Condizioni Psicologiche: Decisamente vittima del panico, ma decisa a dare una possibilità di salvezza alla sua compagna. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] Yoki in utilizzo: 0% |
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22-12-2011, 08:52 PM
Messaggio: #62
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Narrato
Parlato Pensato Parlato da altri L'uomo disse che Domino fù chiaro, Terra e Saphelia non dovevano sapere altro, Domino avrebbe capito. Non appena l'uomo finì di parlare un nuovo scossone colpì la barca, fù forte, abbastanza da far cadere di nuovo le guerriere a terra che però si rialzarono quasi subito, dal ponte si potevano udire urla strazianti persino da lì sotto, cosa poteva esserci lassù di così terribile? L'uomo nella cella disse preoccupato: «C-che diavolo sta succedendo là fuori?!» Le pareti dell'imbarcazione scricchiolavano con un forte rumore, tutto tremava così tanto da far cadere le ultime lanterne rimaste accese, l'unica a rimanere accesa fù quella nelle mani di Terra. L'uomo evidentemente in preda al panico cominciò a urlare dicendo: «Non voglio morire! Non voglio morire!» Fù in quel momento che Saphelia vide la compagna sguainare la grande spada e recidere le sbarre del prigioniero, subito dopo, Terra mise la lanterna nelle mani di Saphelia e disse: "C'è uno yoki spaventoso qui. Tieni salda questa lanterna, e usala per trovare una via d'uscita. Scappa nonappena sarà possibile, e decidi tu cosa farne di quest'uomo. Io proverò ad attirare i suoi occhi su di me, del resto sono l'unica delle due che possa percepirlo." Uno yoki?! E di chi? Dannazione... Se solo non avessi assunto il farmaco... Le sorrise a disse di nuovo: "Ci rivediamo a riva." Subito dopo balzò di colpo sfondando le travi e sparendo nell'ombra. Saphelia rimase lì per qualche istante... Cosa faccio? Abbassò per poco lo sguardo, per poi rialzarlo, questa volta con un volto quasi sorridente e disse fra se e se a bassa voce. Pfh! E io che ci stato addirittura pensando... Si girò verso l'uomo e gli disse: Sei libero ora, cerca di salvarti, hai avuto una seconda possibilità , non sprecarla morendo. Mise la mano dietro la schiena in cerca della sua spada quando con dispiacere si ricordò che l'aveva lasciata nella botte. Fece una smorfia scocciata e disse di nuovo tra se e se a bassa voce quasi come per auto-riprendersi: Santo cielo che sbadata... Si girò di nuovo verso l'uomo e gli disse: Tu, vieni con me. Lo prese con forza e se lo appoggiò piegato sulla sua spalla destra. Mi dispiace il modo barbaro, ma non ho tempo di riportarti la lanterna e da solo non mi riusciresti a stare dietro. Così iniziò a correre indietro il più veloce possibile prestando attenzione a dove metteva i piedi, dopotutto ora la strada la sapeva e quindi sarebbe dovuto risultare più facile tornare indietro, con il braccio sinistro alzato per far luce con la lanterna e quello destro che teneva il busto dell'uomo saldo alla spalla. Doveva tornare indietro a tutti i costi e recuperare la sua spada. Condizioni Fisiche: Eccellenti Condizione Psicologica: Concentrata su quello che l'uomo avrà da dire. Abilità in uso: Nessuna a causa dell'effetto del farmaco Yoki in utilizzo: 0% |
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08-01-2012, 06:04 PM
Messaggio: #63
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Sibilo nella Tempesta
Musica di sottofondo <div style="background: #fef6d2; border: 1px solid #efe3ae; margin: 6px 0px 0px 0px; padding: 6px 8px 6px 10px;"><embed src="http://www.youtube.com/v/wU-UBWAA5Us" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" height="25" width="60"></div>Terra ricade sonoramente sul ponte della nave accompagnata da numerose schegge di legno che non le hanno permesso di tornare all'aria aperta illesa: i vestiti della giovane guerriera appaiono in alcuni punti strappati e sotto, la pelle si colora di rosso grazie a delle piccole ferite. Nulla di grave per una guerriera, non grave quanto la situazione che le si para dinnanzi agli occhi una volta che i suoi piedi tornano a toccare a terra. Urla strazianti si levano mentre il sangue delle vittime viene trasportato dal vento, raggiungendo così il volto della combattente, intenta a capire cosa stia accadendo sul ponte di quella sciagurata nave. La fonte di yoki si fa sempre più intensa e grande intorno alla giovane, che assiste impotente per alcuni istanti alla morte dei marinai, per mano di invisibili attacchi; tutti tentanto di fuggire rintanandosi nella stiva, ma uno di loro viene diviso a metà in modo improvviso, inspiegabilmente. Le due parti del corpo dell'umano riversano a terra di una pozza di sangue poi, il silenzio. Tutto pare essere cessato. Solo il rumore della pioggia e delle onde increspate dal vento disturbano la quiete che si è venuta a creare dopo la morte dell'uomo; non un movimento, non un solo attacco, solo l'enorme energia demoniaca che invade ogni cosa. Sopra la testa di Terra nuvole nere che rendono il panorama quasi crepuscolare. La guerriera avanza portandosi al centro della scena quando, alla sua sinistra, una sagoma completamente nera emerge dalle acque velocemente: nera come la pece, brilla sotto l'incessante pioggia che rende tutto ancora più confuso, mentre si allunga verso il cielo. Pare essere un enorme verme dalle fauci terrificanti che in velocità si porta ad un palmo di naso dalla guerriera. Gli occhi completamente bianchi e privi di pupille scintillano, mentre dai lati di quello che sembra essere il suo lungo corpo iniziano a fuoriuscire lunghi aculei, ancora intrisi di sangue. «Claymoresss...» <img style="float: left; padding-right: 6px; padding-bottom: 0px;" title="Sibilo nella Tempesta" src="http://i44.tinypic.com/168zztx.jpg" alt="Sibilo nella Tempesta" />La voce serpentesca della creatura si eleva sopra ogni altro tipo di rumore, facendo tremare tutta l'imbarcazione, che oscilla quando l'enorme corpo della bestia si appoggia ad essa facendola inclinare sempre più velocemente. Le enormi fauci si aprono dinnanzi a Terra, raggiungendo un'ampiezza di circa 3 metri. L'olezzo che fuoriesce è qualcosa di immondo, e le tre file di denti aguzzi che risiedono minacciose all'interno della sua bocca non sono di certo paragonabili a qualsiasi cosa la guerriera abbia mai visto in vita sua. Terra sente le travi sotto i suoi calzari inclinarsi sempre di più e la pioggia peggiorerà di certo la situazione facendola scivolare direttamente tra le fauci del mostro se non agisce tempestivamente. La nave potrebbe addirittura ribaltarsi ed uccidere tutti quanti! Non ha molto tempo per pensare, deve agire. Intanto Saphelia pare essere a metà del percorso quando, udendo quella strana voce, si ritrova a dover fare i conti con l'inabilità di percepire lo yoki per via del farmaco inibitore. L'inclinazione improvvisa della barca sul lato sinistro spezza però il suo incedere e i suoi pensieri, facendola cadere per l'ennesima volta; insieme a lei anche il prigioniero manca di equilibrio battendo la testa, finendo per perdere i sensi. La situazione si sta facendo pericolosa! Saphelia deve fare una scelta. Turnazione WolfSoul Jurking1985 |
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09-01-2012, 01:09 AM
Messaggio: #64
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Narrato
Pensato Parlato Parlato da altri Saphelia continuava a correre per cercare di tornare dove aveva lasciato la spada il più presto possibile, era all'incirca a metà strada quando all'improvviso udì una voce, era terrificante: «Claymoresss...» Sembrava quasi un modo di parlare serpentesco, infatti, la cosa oltre a spaventare la guerriera la soprese molto, cercò di percepire qualche fonte di yoki, ma nulla, non ci riuscì, il farmaco continuava ancora a fare il suo effetto. Improvvisamente una forte inclinazione della nave la fece cadere di nuovo, sembrava come se qualcosa di enorme si fosse posizionato sull'imbarcazione facendogli perdere il suo normale equilibrio, inoltre, insieme alla giovane guerriera, cadde anche il prigioniero sbattendo la testa, l'urto fù così forte per lui da fargli perdere i sensi. Saphelia si rialzò subito... Dannazione! Cos'altro è successo ora! Vide il prigioniero li vicino che aveva perso i sensi e pensò: Santo cielo che palla al piede... ma non posso lasciarlo qui a morire! Sbuffò tra se e se e lo recuperò rimettendoselo sulla spalla. Devo Sbrigarmi! Ora muoversi non era di certo cosa facile, con il pavimento un pò umidiccio e tutta quella pendenza una sola distrazione sarebbe valsa per una bella scivolata per terra, così, Saphelia mentre teneva con il braccio destro l'uomo, si appoggiava al muro sulla sua sinistra con il braccio per aiutarsi con l'equilibrio. La situazione, nonostante Saphelia non sapeva cosa stesse succedendo, sembrava molto grave, non c'era un attimo da perdere, Saphelia doveva recuperare la sua spada. Condizioni Fisiche: Eccellenti Condizione Psicologica: Preoccupata dalla situazione. Abilità in uso: Nessuna a causa dell'effetto del farmaco Yoki in utilizzo: 0% |
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09-01-2012, 02:00 PM
Messaggio: #65
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Scorse ancora del sangue. Anni dopo quel giorno in cui la sua vita, la sua vecchia vita, le fu portata via per sempre, il sangue tornò a scorrerle davanti agli occhi. L'unica differenza, stavolta, è che lei avrebbe dovuto in qualche modo impedirlo. Si era impegnata con tutte le proprie forze per raggiungere una abilità tale da salvare quante più vite possibile, e invece si ritrovò ad atterrare sul ponte di una nave i cui marinai venivano sventrati a poco a poco da attacchi che nemmeno riusciva a vedere. Le schegge che le si conficcarono nella carne furono l'ultimo dei suoi pensieri, e forse nemmeno quello, troppa era l'adrenalina e troppa era la paura per accorgersi di un dolore puramente fisico. Lievissimo, per di più.
Io sono la tua unica speranza. La voce suadente di una bestia, che in confronto a ciò che percepiva non appariva come poco più di un cucciolo. Ingoiò a fatica l'ennesimo tentativo di Dissidia di prendere il controllo, e mentre gocce di sangue e gocce di pioggia le dipinsero il viso, il cielo più scuro che avesse mai visto fece lo sfondo di un quadro bellissimo. E carico di sofferenza. Non c'è alcuna speranza, Dissidia. Ma questo non significa che mi arrenderò. Poi, un improvviso silenzio, come se anche la pioggia stessa si vergognasse del proprio rumore. La morte aveva avuto il sopravvento in quello spettacolo, era il suo momento. E dopo qualche istante, arrivarono le musiche solenni. La pioggia riprese a suonare più forte che mai, accompagnando i colpi dei suoi passi su quel palco insanguinato. E infine, la vide. L'acqua sulla sua sinistra iniziò a gorgogliare più veloce di quanto già non fosse, e Terra per riflesso strinse ancora un po' la presa sull'elsa di una spada che le sembrò improvvisamente inutile. Che cosa poteva fare, lei, da poco graduata, contro un mostro di quelle dimensioni che per di più sapeva già di avere a che fare con una guerriera? Prendere tempo. Niente di più. Si avvicinarono le fauci, sempre di più. E la nave prese ad inclinarsi come ad invitarla a quel banchetto di cui lei sembrava dover essere il dolce. Non l'olezzo di morte la turbò, non gli aghi sporchi di sangue, e nemmeno le dimensioni di quella sorta di serpente marino. Lo yoki, più di ogni altra cosa, le impediva di trovare una via d'uscita, oltre al fatto di trovarsi proprio nel territorio di caccia dove i predatori non lasciano mai scampo alle proprie prede. In un gesto di puro istinto, saltò verso il bordo destro della nave, dove avrebbe potuto rimanere più o meno agilmente in equilibrio e non scivolare. Ancora una volta i suoi occhi d'argento brillarono nella notte, mentre con attenzione cercavano di studiare il corpo del nemico che gli si parava di fronte. Sta calma, Terra. Osservalo, osservalo attentamente. Trova anche solo il più piccolo spiraglio per guadagnare tempo. Sorrise. "Quello è un soprannome che ci danno gli esseri umani. E tu non mi sembri tale." Doveva per forza giocarsi il tutto per tutto. "Non mi era stato detto che avrei incontrato uno Yoma, e non rientra nella mia missione eliminarti. Hai avuto il tuo pasto, puoi tornare a strisciare in fondo al mare se vuoi." Sapeva che non se la sarebbe cavata in quel modo, ma ormai il suo obiettivo era uno solo, e doveva perseguirlo con ogni mezzo. Il suo corpo è estremamente lungo, ma sembra comunque essere molto veloce. Non posso cercare uno scontro duraturo, gli basterebbe distruggere la nave e farmi cadere in acqua insieme ai suoi resti. L'unico vantaggio è che non sembra avere arti per afferrarmi, e se quegli aculei possono soltanto allungarsi in una direzione, la testa rimarrà sguarnita. Enorme, minacciosa, letale. Ma sguarnita. A poco a poco, cercò di portarsi in un punto che le desse linea retta su due punti di riferimento. Le fauci immonde di quel mostro, e l'albero maestro. "Che ne dici?" Attese. E in cuor suo, sperò senza speranza che Saphelia avesse trovato un modo di svegliarsi da quell'incubo. Condizioni Fisiche: Lievissime ferite, che non le provocano alcun impedimento. Condizioni Psicologiche: Concentrata su un unico obiettivo: guadagnare quanto più tempo possibile per Saphelia e gli eventuali superstiti. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] Yoki in utilizzo: 0% |
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12-01-2012, 05:47 PM
Messaggio: #66
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Alle parole di Terra il mostro, rimasto per il momento a bocca asciutta, richiude le temibili fauci, appoggiato ancora con il suo enorme peso sull'imbarcazione, facendole raggiungere un equilibrio. Pare che la nave sia riuscita ad evitare l'inabissamento.
«Un passssto che non sazia, il mio... Condannata a ssstrisssciare nelle profondità osssscure e sssssolitarie... Non possssso lasssciarti andare donna guerriera, non ho mai assssaporato il gusssto delle vossstre carni...» Lentamente dalla sua informe bocca fuoriescono due lingue rosse ricoperte di uno strano liquido viscoso, caratterizzate da purulente piaghe dalle quali sembra fuoriuscire quella incolore sostanza. Queste si avvicinano a te con movimenti sinuosi e rivoltanti, gocciolando al passaggio, fino a che l'estremità di quella sulla destra non raggiunge la tua guancia, toccandola; pare stia assaporando il sangue umano che ti aveva investito poco prima. «Di che cossssa sssa il tuo...?» Ritrae le due lingue richiudendole velocemente tra le fauci in un'esplosione di bava, mentre il cielo torna a tuonare, illuminando a tratti tutto intorno. Se abbassi lo sguardo, puoi notare come il tratto centrale della nave sia ora ricoperto di bava e liquido viscoso, che a poco a poco, con estrema lentezza, scivola seguendo l'inclinazione dell'imbarcazione. La bestia ti guarda con i suoi occhi pallidi, in attesa di una risposta. Nella stiva intanto la manciata di uomini che è riuscita a salvarsi corre disperatamente, incapace di tranquillizzarsi. Non hanno idea di dove andare o rifugiarsi; qualcuno urla, altri arrivano addirittura a chiudersi nelle botti, altri ancora si rannicchiano in un angolo con la testa fra le gambe nel tentativo di rigettare la realtà che li ha brutalmente investiti. Saphelia assiste a tutto questo sbalordita, arrivando finalmente alla stretta scala che porta sul ponte. Il farmaco è ancora in circolo, ma senti in cuor tuo che qualcosa là fuori ti sta aspettando. Turnazione WolfSoul Jurking1985 |
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13-01-2012, 07:19 PM
Messaggio: #67
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Narrato
Parlato Pensato Dopo tutto quell'andare di fretta finalmente Saphelia giunse dove aveva lasciato la spada. Nella stiva Saphelia poté assistere al terrore dei marinai che, per un motivo a Saphelia ancora sconosciuto, erano completamente in preda al panico; alcuni si erano messi nelle botti, altri erano rannicchiati nei angoli con la testa tra le gambe, una scena non molto rassicurante. Ma cosa diavolo sta succedendo dannazione! Devo subito trovare la mia spada. Si avvicinò alla parete e mise giù il prigioniero facendolo sedere e appoggiandolo al muro, poi, senza perder tempo, si avvicinò a delle casse e delle botti e cominciò a spostare tutto in cerca di ritrovare la sua tanto agognata lama. La scarsa luce rendeva ancora più difficile la ricerca quando all'improvviso un fascio di luce prodotto da un lampo le fece saltare agli occhi con un riflesso un qualcosa di metallico. Allungò la mano nella direzione del riflesso e spostando la roba che era di mezzo riuscì a trovare la sua spada. Finalmente! Impugnò la sua fedele arma e senza badare ad altro si girò in direzione delle scale che portavano al ponte della nave. Sento uno strano presentimento... Abbassò lo sguardo per un attimo e socchiuse gli occhi, inspirò ed espirò lentamente e li riaprì. Forza! Dopodiché cominciò a correre salendo le scale pronta a qualsiasi cosa le sarebbe capitata. Condizioni Fisiche: Eccellenti Condizione Psicologica: Un pò nervosa dall'atmosfera che si respira, ma comunque con sangue freddo e nervi saldi. Abilità in uso: Nessuna a causa dell'effetto del farmaco Yoki in utilizzo: 0% |
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13-01-2012, 09:06 PM
Messaggio: #68
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Un primo, piccolissimo successo, era stato raggiunto. Lo Yoma, dopo aver mostrato tutta la sua maestosità , aveva risposto alla provocazione di Terra, evitando temporaneamente l'inabissamento della nave e dando qualche istante in più a Saphelia per cercare una via di fuga. Ma non c'era molto di cui sorridere, e la n.41 ne era ben consapevole.
Devo sfruttare a mio vantaggio l'albero maestro, e anche la sua struttura fisica. Puoi anche essere veloce, ma io resisterò fino alla fine. Lo sguardo rimaneva fisso verso la testa del mostro, anche quando raggiunse la posizione che aveva studiato quando si era diretta al bordo opposto della nave. Questi si mostrò aperto al dialogo, e poco dopo portò le sue lingue disgustose verso il volto della guerriera. Inorridì, quando dovette restare impassibile e farsi lavare via il sangue da quell'orrido muscolo, per non innervosirlo. E appena questo fu ritratto, Terra si strappò un lembo di vestito, ormai fradicio, all'altezza della coscia. Evidentemente neanche la pioggia le sembrò sufficiente per lavare via quella sensazione che la stava quasi paralizzando. "Sono pronta a fartelo assaggiare, se è questo ciò che desideri." Immobile e bellissima, mentre un lampo illuminò la paura e la voglia di vivere sul suo volto. "Provo tristezza per te, qualunque cosa tu sia. Nè voglia di rivalsa, nè di vendetta, solo tristezza." Non era solo una recita per raggiungere il proprio obiettivo, si sentì davvero colma di angoscia nell'osservare quel mostro, e nell'ascoltare le sue parole. "Nessun essere vivente dovrebbe sentire la propria esistenza come una condanna. Nè tantomeno scontarla in completa solitudine." A quel punto non sentì altra scelta, se non di proseguire su quella linea, e continuare a sperare che le cose non degenerassero troppo in fretta in uno scontro che l'avrebbe vista sfavorita su ogni fronte. Dissidia la chiamava sempre più forte, ma lei non volle rispondere in alcun modo. E mentre la bava dello Yoma scivolava più lontana, Terra le lanciò un'ultima provocazione. "Ti lascerò assaggiare le mie carni, se è questo ciò che desideri. Ma cosa cambierà , una volta che ne avrai apprezzato o detestato il sapore? Tornerai nelle profondità , sola come prima, in attesa che arrivi una guerriera più forte di me ad eliminarti. Senza alcuna pietà ." Sorrise. "Ora scegli, creatura disperata. Affrontami in duello, giurandomi che quando mi avrai sconfitta smetterai di vedere la tua vita come una condanna. Oppure lascia che ti liberi da questo peso, e porti sempre con me un pezzo di questo dolore. Io avrò vinto in ogni caso." Piantò la spada nelle viscere di un asse, e si sedette in attesa che quel mostro le rispondesse. Le mani candide a stringere l'elsa, ed un dolore sordo a stringere il cuore. Condizioni Fisiche: Lievissime ferite, che a poco a poco svaniranno. Condizioni Psicologiche: Un misto di paura, e di tristezza. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] Yoki in utilizzo: 0% |
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14-01-2012, 05:52 PM
Messaggio: #69
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Saphelia risale velocemente quegli scalini nonostante l'ingombrante spada tenuta in mano che, ad ogni passo verso la superficie, oscilla riflettendo l'espressione determinata della sua padrona. Le ombre danzanti e i sinistri rumori sono ora un ricordo, quando finalmente la guerriera torna a respirare. Una folata di vento mista a pioggia investe le sue membra, scoprendo finalmente il suo viso e i lunghi capelli che ora fluttuano mossi dal vento. Il nuovo atto della macabra tragedia sta per avere inizio: Terra è seduta sul ponte della nave mentre contrasta la pendenza tenendo salda la presa sulla spada, conficcata ora nel legno, mentre dalla parte opposta la creatura più spaventosa che Saphelia avesse mai visto giace ancora appoggiata alla nave.
«Finalmente... vuoi accomodarti anche tu, Claymoresss...?» dice la creatura rivolgendosi a Saphelia facendo schioccare le fauci nell'ennesima esplosione di bava. Il muso mostruoso si volta poi in direzione di Terra, distante una decina di passi dalla numero 31. «Una condanna? Ti sssbagli... è ormai da tempo immemore che infesssto questi oceani e nessssuno è mai riussscito ad uccidermi.» Il corpo della bestia, rimanendo appoggiato, assume una forma ad esse ergendosi. La testa va all'indietro e gli aculei terribili, ormai completamente ripuliti dall'acquazzone incessante, brillano sotto i potenti lampi che rischiarano il vostro palcoscenico. Notate un curioso movimento delle sue fauci che vibrano velocemente, quando all'improvviso il corpo scatta in avanti come una molla e da esse fuoriesce fulmineo un getto: Terra si salva dall'essere completamente ricoperta dallo sputo grazie alla posizione strategica assunta, riparandosi dietro l'albero maestro. Non sembra essere poi così sveglia la creatura. «Hai ossssato sssfidarmi, stupida ragazzina...ssss...» dice ritornando nella posizione iniziale, curvando ancora il suo corpo, come se stesse per preparare un altro attacco. Gli aculei scintillanti iniziano a muoversi e a vibrare anch'essi, quando la bocca comincia nuovamente il suo rituale. Vedendo come il suo precedente attacco avesse fatto un buco nell'acqua, decise di ripiegare sul'altra guerriera. «Ne ho anche per te...» un altro getto, più forte questa volta che va a colpire Saphelia, la quale viene investita completamente e scaraventata all'indietro. «L'abissso è casssa mia... sssiete entrambe invitate...» Turnazione WolfSoul Jurking1985 |
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15-01-2012, 05:20 PM
Messaggio: #70
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Narrato
Parlato Pensato La scena che Saphelia vede pararsi d'innanzi ai suoi occhi non è di certo qualcosa di aspettato, infatti, la giovane guerriera, non appena risale le scale per ritrovarsi sul ponte nota una sagoma immensa, qualcosa che non aveva mai visto. Ma cosa diavolo è quella bestia? Sembrava essere un mostro marino quando a Saphelia tornarono in mente le parole della compagna riguardanti quell'immensa fonte di yoki. Terra aveva parlato di una grandissima fonte di yoki... ma qui intorno non vedo nessun'altro che possa emanare yoki... Una bestia non ha yoki... Che io sappia lo yoki appartiene solo agli yoma e a noi claymore... Saphelia era molto confusa, molti pensieri le balenavano nella mente, errati o magari fondati, tutto quel pensare e pensare non fece altro che distrarla, distrarla da quell'essere che senza perder tempo la attaccò. La giovane guerriera infatti non fece nemmeno in tempo a prestare attenzione a cio che la belva disse che fù investita da un potente getto che la scaraventa all'indietro mandandola a sbattere addosso a una parete di legno della nave con la schiena. L'urto fù abbastanza forte, ma nulla di gravissimo, o almeno nulla di così grave da impedire a Saphelia di combattere. Scosse un attimo la testa per riprendersi e si rialzò con una piccola smorfia di dolore. Dannazione, qualunque cosa tu sia sembra che hai molta fretta di toglierci di mezzo. Si girò verso la compagna che stranamente era seduta appoggiata alla sua spada e le disse: Hey Terra cosa ci fai lì? Tutto bene? Poi si girò di nuovo verso l'enorme bestia e riprese a dire alla compagna: Questa bestia non mi sembra molto amichevole, non credo sia cosa saggia starsene seduti. Detto questo rimase in piedi proprio dove si era alzata in attesa della risposta della compagna, dopotutto, se proprio avrebbe dovuto combattere contro quel mostro non era di certo cosa saggia farlo da sola. Condizioni Fisiche: Buone, schiena leggermente dolorante dall'urto, ma che non dà nessun impedimento. Condizione Psicologica: Un pò preoccupata da quello che sembra a tutti gli effetti essere un avversario molto ostile. Abilità in uso: Nessuna a causa dell'effetto del farmaco Yoki in utilizzo: 0% |
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15-01-2012, 08:06 PM
Messaggio: #71
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
La vide riemergere dall'oscurità , come se nulla stesse succedendo, ed evidentemente priva di accompagnatori. Non era esattamente ciò che si sarebbe aspettata di vedere, e la cosa la turbò notevolmente: se Saphelia non era fuggita, probabilmente nemmeno gli altri eventuali superstiti avevano lasciato la nave. Una smorfia amara sottolineò la nascita dell'ennesimo problema.
Dannazione. Dannazione. Dannazione. Sentì montare un inedito senso di livore nel suo animo, e fu sul punto di dargli fiato prima che quella bestia decidesse finalmente di risponderle. E non le piacque per nulla. "Sbaglio a definirla una condanna? Parole tue, non mie. E non credere che il tempo passato a strisciare in fondo al mare sia testimone della tua forza: più esso scorre, più cresce la possibilità di incontrare finalmente qualcuno più forte di noi. E' una delle più antiche leggi della natura, anche più antica di te." Quindi la vide iniziare a muoversi in un modo peculiare, e si zittì osservandola con la massima attenzione. Ci siamo! Quel liquido viscoso che l'aveva sfiorata poco prima questa volta non la raggiunse, grazie all'albero maestro che si frapponeva tra lei e le fauci immonde dello Yoma. Provò una punta di soddisfazione, quella creatura poteva avere un limite, ed era quello intellettivo. O perlomeno, strategico. Un piccolo, effimero, ridicolo barlume di speranza. A quel punto, la bestia rivolse l'attenzione verso la compagna, e Terra ne approfittò per osservare ancora quell'attacco. Elevazione. Arretramento. Vibrazione. Scatto. Un attacco rapidissimo, ma composto di fasi concatenate. Devo costringerlo a rifarlo, voglio capirne anche la durata dei preparativi. Ho bisogno di più informazioni. Saphelia ormai era ricoperta dalla bava, eppure con estrema noncuranza si rivolse a lei. Hey Terra cosa ci fai lì? Tutto bene? Questa bestia non mi sembra molto amichevole, non credo sia cosa saggia starsene seduti. Era troppo. Sentì la voglia di urlarle contro tutta la frustrazione che aveva provato ad ogni passo falso della n.31, sentì la rabbia crescerle come poche volte era successo. Da quando erano arrivate ad Alessandro, Saphelia non aveva fatto altro che complicare le cose, o semplicemente lasciare passivamente che fosse lei ad agire. Non si era preoccupata di camuffarsi, l'aveva costretta a stratagemmi assurdi per portarla a bordo, e ora che le aveva chiesto di cercare una via di fuga si presentava sul ponte nonostante sapesse che la fonte di yoki di quel mostro era spaventosa. Quindi, per chiudere il cerchio, non si accorse nemmeno che Terra fosse lì a tentare di impedire che la nave affondasse. Sta calma, Terra. Perdere la calma ora potrebbe costarti la vita. Se si fosse lasciata andare, il mostro avrebbe saputo. Per quanto stupido, avrebbe saputo che la n.41 non poteva muoversi da lì. Decise, a quel punto, di ignorare le domande della sua compagna, e non degnarla di una risposta. Scusami, Saphelia. Un lampo, ed un'idea. "La tua casa ha bisogno di una ripulita. Vediamo se quella tua bava schifosa impedirà alla mia compagna di raggiungermi qui." Un tuono, ed un sorriso. Condizioni Fisiche: Ci sono ancora schegge conficcate nelle carni, qua e là . Condizioni Psicologiche: Cerca un difficile connubio tra rabbia e concentrazione. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] Yoki in utilizzo: 0% |
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18-01-2012, 02:57 PM
Messaggio: #72
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Saphelia si rimise in piedi con nonchalance come se tutta quella bava vischiosa non l'avesse nemmeno investita, né dato problemi di ogni sorta, come se nemmeno l'impatto della schiena contro il parapetto della nave. Indispettita, la creatura si agita nuovamente dinnanzi agli occhi di entrambe facendo smuovere la nave; se c'è una cosa che odia è sbagliare colpo e, avendo già fatto un buco nell'acqua con Terra, la strafottenza di Saphelia è riuscita a farla adirare.
Le lame del suo corpo cominciano a muoversi velocemente e questa volta anche le squame del suo corpo vengono sollevate, facendo assumere alla bestia un'aria ancora più minacciosa e mastodontica. Le fauci tremano mentre il resto del corpo segue l'ennesima procedura: il capo si ritrae ancora di più fino a quando si rigetta nuovamente in avanti, in direzione della No.31 che viene nuovamente investita da capo a piedi, tornando nuovamente a sbattere violentemente contro la balaustra, che però questa volta non regge l'impatto: Saphelia cade fra le onde increspate dal vento impetuoso che accolgono il suo corpo a braccia aperte, sparendo nel buio dell'abisso; con lei, la spada, ancora stretta nel pugno. Il corpo della creatura si ritrae, mentre le squame vengono riabbassate e le lame cessano di muoversi e tremare. «IDIOTA! AHAHAHAAH» La voce del mostro riecheggia tutt'intorno altisonante; è talmente forte che la nave vibra per il suono che che ha provocato. «Ora... tocca a te...» dice sibilando rivolgendosi a Terra. «Hai intenzione di ssssstartene ancora lì ssssseduta?» Turnazione Jurkin1985 WolfSoul [SIZE="1"]Note del Master@WolfSoul: La tua guerriera è caduta in mare. Nel prossimo turno dovrai ruolare sott'acqua, in preda al mare in tempesta. Interpreta al meglio la situazione e soprattutto la tua guerriera.[/SIZE] |
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19-01-2012, 01:16 PM
Messaggio: #73
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
In mare. Gettata in mare da un attacco poderoso, molto più intenso di quanto non fosse stato il primo. La creatura si stava evidentemente irritando, e questo poteva giocare tanto a favore quanto contro nel combattimento che stava per scatenarsi.
I preparativi per l'attacco sembrano di diversa durata, mi resta solo da capire come possa difendersi mentre si posiziona per il getto. Ce la puoi fare, Terra. Doveva convincersi, sì. Doveva convincersi che ci fosse una via d'uscita, che ci fosse un appiglio di speranza a cui aggrapparsi per non sprofondare nell'abisso che quel mostro ormai chiamava casa, e dove adesso rischiava di finire Saphelia. Vederla sparire tra le onde le placò la furia repressa pochi istanti prima, e forte fu l'istinto di correre in suo aiuto. Ma non posso ancora muovermi da qui. Ora che erano rimaste sole, lei e la bestia, doveva giocare d'astuzia più che mai. Il suo peso stava bilanciando una nave già paurosamente inclinata, doveva per forza costringere lo Yoma ad avvicinarsi a lei. Più si fosse mosso verso il centro, più la nave avrebbe ritrovato un minimo di stabilità . "Sì, ne ho tutte le intenzioni. Dovrai venirmi a prendere se vuoi assaggiare le mie carni!" Nella sua testa vide per qualche istante diversi scenari, e ben pochi di questi la misero in qualche modo a proprio agio. Ma doveva rischiare il tutto per tutto e attirare le fauci di quel serpente maledetto su di sè, in modo da potersi finalmente muovere in libertà . E per farlo, come aveva pianificato fin da quando i loro occhi si erano incrociati, avrebbe avuto bisogno dell'albero maestro. Sbrigati a tornare su, dannazione. Seduta su di un lato del veliero, con la spada conficcata i una trave e il corpo martoriato dalla pioggia, Terra contemplò il mondo circostante con tutta la concentrazione di cui era capace. Canta con l'acqua dal cielo, suona con l'acqua del mare. E infine, danza con le onde, su questa nave infame. L'Armonia le sembrò l'unica via d'uscita. E dopo pochi istanti, ergendosi con le braccia appoggiate sull'elsa della spada, iniziò a seguire il movimento ondulatorio delle onde. Un passo avanti, un passo indietro, per addolcire i movimenti del veliero in preda alla furia degli elementi, e al peso di quel mostro. Doveva cercare quanta più stabilità possibile, e fu per questo che affidò al suo ballo disperato una richiesta d'aiuto alla Natura. "Ti va' di ballare?" Lo guardò dritta negli occhi, e mostrò tutto il proprio orgoglio. "Non in questo luogo finirà la mia storia. Tu sarai soltanto un altro capitolo." Eccola, Terra. Terra dell'Armonia. Condizioni Fisiche: Le escoriazioni sono ormai un ricordo. Condizioni Psicologiche: Si gioca il tutto per tutto, compresa una tecnica che ancora non padroneggia. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] Yoki in utilizzo: 0% |
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19-01-2012, 11:56 PM
Messaggio: #74
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
----------------------------------------------------------------- Narrato Parlato da altri ----------------------------------------------------------------- Terra sembrò quasi impassibile alle parole di Saphelia che, sentendosi ignorata si sentì un pò frustrata. Evidentemente la compagna era molto concentrata a come cercare di salvarsi le penne, e stare dietro l'albero maestro sembrava essere l'unico posto al riparo dal mostro. Tuttavia era comprensibile, quella bestia era terrificante. Con Terra che sembrava non volersi smuovere da li e quel mostro d'innanzi ai suoi occhi, Saphelia non sapeva come agire quando la sua attenzione venne catturata dalle parole della compagna. "La tua casa ha bisogno di una ripulita. Vediamo se quella tua bava schifosa impedirà alla mia compagna di raggiungermi qui." Saphelia non capì inizialmente ciò che la compagna aveva in mente, se la bestia avesse veramente accettato questa piccola "sfida" sarebbe stata attaccata di nuovo, quindi a che pro tutto cio? Forse Terra voleva studiare il suo avversario, o forse qualcos'altro, Saphelia non ebbe tempo di continuare a cercare una risposta che la bestia fece la sua mossa. Tutto successe in pochi istanti, le fauci della bestia tremarono, il suo corpo si caricò di nuovo all'indietro per poi andare di scatto in avanti, il tutto per dare più potenza al colpo. Fù tutto velocissimo, Saphelia non fece nemmeno in tempo a rendersi conto di tutta quella bava lanciatagli addosso che già ne era stata investita, il colpo fù più forte del primo, così forte che la giovane guerriera non riuscì a reggerlo e venne di nuovo sbalzata via contro la balaustra della nave che, data la violenza dell'impatto, non resse e si spezzò lasciando cadere Saphelia in quel mare così ostile. Pochi istanti vengono catturati dalla giovane numero 31, quel colpo che gli viene contro, una piccola caduta nel vuoto e poi, un veloce cambio di temperatura, si senti improvvisamente più fredda di prima, quell'infinitamente piccollo intervallo di tempo in cui il freddo dell'acqua nella quale era caduta arrivò al cervello prima che essa si accorgesse di non essere più a bordo della nave. Dopo qualche frazione di secondo ne fù consapevole, era caduta in mare, mare che quel giorno sembrava non conoscere pace e quiete, tuttavia, quello che si parò agli occhi di Saphelia li sotto non era terribile come si rivelava in superficie. Nonostante una forte corrente la investiva come un silenzioso vento in un prato senza fine, la giovane numero 31 trovò comunque tempo per ammirare il paesaggio: un'enorme distesa d'acqua cristallina che si distendeva finché la sua vista glielo permetteva per terminare con una parete più scura d'acqua, sotto i suoi piedi l'acqua si faceva sempre più scura dove regnava l'oscurità . Infine alzò gli occhi verso l'alto e tornò a quella che era la sua precaria situazione, la caduta in acqua l'aveva fatta scendere di qualche metro, all'incirca 3, li sopra sembrava tutto più ostile, il cielo nero e tempestoso dava alla superficie dell'acqua un colore scuro e sinistro mentre si distorceva costantemente e veniva spesso ricoperta di schiuma prodotta delle onde, uno scenario tanto affascinante quanto spaventoso quello del mondo marino. Dopo questo piacere per gli occhi, finalmente Saphelia si accorse di non avere le branchie, sentì lo sforzo che faceva a trattenere il respiro e così si affrettò a tornare in superficie, doveva tornare assolutamente a bordo, Terra aveva bisogno del suo aiuto. La corrente non era di certo favorevole e le rendeva la risalita molto difficile, ma Saphelia ci mise tutta la forza che il suo fisico gli permetteva senza l'uso dello yoki, spingeva con gambe e braccia nella speranza di non morire lì affogata, aveva una promessa da mantenere e non poteva di certo diventare pasto per i pesci. Condizioni Fisiche: Buone, schiena leggermente dolorante dagli urti, ma che non dà nessun grande impedimento. Condizione Psicologica: Inizialmente affascinata dalla bellezza del mare, ma successivamente preoccupata per la sua incolumità e della sua compagna. Abilità in uso: Nessuna a causa dell'effetto del farmaco Yoki in utilizzo: 0% |
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27-01-2012, 09:52 PM
Messaggio: #75
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Immersa nell'oscurità di quel mare senza pace, senza suoni, senza riflessi. La lotta disperata di una ragazza contro la natura impetuosa e selvaggia, che la spinge giù, che la trascina in una danza mortale nella quale nessuno vorrebbe mai trovarsi. Enormi bolle portate via dalla corrente che si diverte a trasportare la fanciulla che, con coraggio, si oppone; il desiderio di rivalsa e di fratellanza la spinge ad andare avanti ad ampie bracciate, ma sembra essere così immobile in quella vastità marina, dimora di creature immonde e senza pace.
La risalita è difficile, ma non impossibile. Gli occhi aperti, il respiro che viene trattenuto, sigillato, una miriade di bolle raggiungono la superficie; manca poco, veramente poco alla guerriera. Ancora qualche bracciata e può tornare a respirare, ma qualcosa l'afferra, si attorciglia con forza alla sua caviglia destra e la riporta giù velocemente in un turbinio di bolle scatenate e frizzanti. L'oscurità da cui stava fuggendo, l'avvolge nuovamente fulminea, quando improvvisamente si ritorna a respirare. Alle spalle di Terra, un sottile tentacolo violaceo, lungo almeno 20 passi tiene sospesa in aria Saphelia per una gamba. Si muove, portando la giovane guerriera sopra la testa della compagna ancora seduta sul ponte della nave. Gocciola fredda sul capo di Terra, cosciente, spaventata, ma viva. «Non sssarà il mare ad inghiottivi... ssssolo a me spetta questo onore!» Il corpo della bestia si alza totalmente, finendo di pesare sull'imbarcazione che ritorna in equilibrio, ondeggiando vistosamente. La nave si inclina pericolosamente e, mentre il lato sinistro sul quale era poggiata la creatura si innalza, il lato su cui è seduta Terra raggiunge quasi le increspate onde, che arrivano a ricoprire parte del ponte. E poi ancora, ma al contrario, come se la nave si fosse trasformata in una catapulta. Il tempo di ritornare in alto, che la bestia allunga due dei numerosi artigli del suo corpo di direzione della numero 41, nel tentativo di colpirla in pieno petto. Turnazione Jurking1985 WolfSoul |
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27-01-2012, 10:55 PM
Messaggio: #76
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Spoiler (Click to View) Che aspetti? Coraggio! Uno spostamento d'aria, improvviso, accompagnato da qualche spruzzo che non veniva dal basso. Furono sufficienti per farla voltare di scatto. Un tentacolo violaceo, forse la coda, forse l'ennesima protuberanza di quella creatura disgustosa. Terra ne seguì i contorni con lo sguardo, ergendosi sotto di esso ed accogliendo con sollievo la vista del corpo della compagna. «Non sssarà il mare ad inghiottivi... ssssolo a me spetta questo onore!» Un battito di ciglia. Per riflettere. Non mi servi appesa lassù. Mi servi qui a tenere salda la nave! Improvvisamente, la creatura lanciò il suo attacco. Non con la bava, ma con quegli aghi che la n.41 sperava non potessero raggiungerla in quella direzione. E lo scagliò quando uno sbalzo violentissimo della nave poteva trasformarla in un bersaglio volante da colpire con la massima violenza. Fu l'aria intorno a lei ad avvertirla del pericolo. ...Att...ta...Sbal...za...t... Fece pressione sui piedi nel momento in cui l'inclinazione la stava per scagliare via, e continuando la sua danza si esibì in una giravolta piena di eleganza, e di timori. Ora il tentacolo le stava di fronte, e la creatura alle spalle, ma aveva visto partire gli artigli in tempo. Spiccò un salto all'indietro, inarcando la schiena come ad esaltarne la forma sinuosa ed elegante, mentre sotto di essa una delle escrescenze del nemico le lacerò il vestito donandole una scollatura mozzafiato. Un rivolo di sangue che sarebbe presto stato lavato via dal mare, o dalla pioggia, le colò da poco sotto una spalla. Canta con lei. Sentila nel profondo. Il battitò del suo cuore rallentò, dilatando il tempo fino a farle paura. Un istante di panico fatale, che non le permise di sfruttare la corrente generata dal suo movimento per muoversi più in fretta di quanto non potesse fare normalmente. Atterrò con entrambi i piedi su quell'albero maestro che ormai stava per diventare parallelo alla superficie marina. Sei pazza! Non puoi combattere su quel pezzo di legno, farai affondare la nave! Non le rispose. Il contatto con l'albero non fu che il tempo di fargli assorbire il salto, e servirsi della sua posizione per scagliarsi a tutta velocità contro il tentacolo che teneva stretta la sua compagna. In cuor suo si aspettò che il mostro le lanciasse addosso altri aculei per cercare di fermarla... Ma sperò che non fosse così pronto, che rimanesse un istante di troppo colto di sorpresa... O semplicemente, di essere più rapida. In ogni caso, con o senza Saphelia, sarebbe atterrata di lì a poco sul lato. Quella nave ormai era una bilancia, e fino a che almeno la compagna non fosse riuscita a tenerla ferma il più possibile, Terra ne era l'ago. Condizioni Fisiche: Un taglio di una ventina di centimetri sotto la spalla, non troppo profondo Condizioni Psicologiche: Difficile definirle, sembra per questo voler escludere tutto dalla sua mente. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] Yoki in utilizzo: 0% |
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28-01-2012, 12:28 AM
Messaggio: #77
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Narrato
Pensato Ce la stava per fare, riusciva a vedere sempre più chiara la superficie dell'abisso in cui era caduta, uno sforzo da non poco quello della giovane Saphelia con tutta quella corrente. Era vicinissima, così vicina che si era quasi convinta di essersi salvata quando improvvisamente qualcosa le si avvinghiò alla caviglia destra e la tirò con forza verso il basso. Quasi come un bambino a cui viene strappato il giocattolo preferito Saphelia guardava con disperazione la luce della superficie sparire, allungò il braccio sinistro verso l'alto come per tendere la mano a un qualcosa che l'avrebbe tirata fuori da li salvandola, ma nulla, veniva sempre più inghiottiva dall'oscurità . Stava per perdere fiato, da un momento all'altro avrebbe aperto la bocca per cercare l'aria che li sott'acqua non avrebbe trovato, cominciava a sentire il sapore della morte seguito da una sensazione di rammarico per un qualcosa che non aveva ancora portato a termine quando inaspettatamente nel momento in cui sfinita prese fiato, quel fiato che le avrebbe dovuto riempire i polmoni d'acqua e ucciderla invece sembrò ridonargli la vita, aprì gli occhi e si ritrovò sospesa in aria trattenuta da uno dei tentacoli della bestia. Stupita dall'accaduto cominciò ad ansimare con forza, quasi come per accaparrarsi l'agognato ossigeno che sott'acqua le era stato negato, riprese fiato e cominciò a guardarsi intorno per ambientarsi dopo quel trauma. Era appesa a testa in giù per la gamba destra, proprio sopra la compagna Terra che in quel momento con lo stupore di Saphelia sembrava quasi danzare come se niente fosse. Scosse un attimo la testa quasi come per svegliarsi da quel brutto sogno: Ma cos- Cosa sta combinando? La nave era in uno stato di equilibrio delicatissimo, oscillava come una bilancia in cerca di un equilibrio con cui fermarsi, inoltre, la presenza di quella bestia enorme rendeva Saphelia più irrequieta di quanto mostrava. Abbassò lo sguardo verso le gambe per cercare di analizzare quella sua strana situazione di "prigionia", non c'era altro da fare, doveva tagliare il tentacolo, e per farlo avrebbe dovuto piegarsi su di se con gli addominali per permettere alla spada di mozzare il tentacolo della bestia. Rialzò lo sguardo verso l'alto per controllare di nuovo la compagna quando notò che in quella strana danza la compagna con un salto si era posata sull'albero maestro e con un salto successivo si stava dirigendo verso di lei, evidentemente voleva aiutarla a liberarsi da quella morsa, così attese ancora prima di agire per conto proprio nell'attesa di vedere cosa stava per fare la compagna. Condizioni Fisiche: Buone, schiena leggermente dolorante dagli urti, ma che non dà nessun grande impedimento. Condizione Psicologica: Un pò traumatizzata dalla scampata morte, ma successivamente concentrata sul come agire. Abilità in uso: Nessuna a causa dell'effetto del farmaco Yoki in utilizzo: 0% |
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30-01-2012, 05:46 PM
Messaggio: #78
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Mezame
Musica di sottofondo <div style="background: #fef6d2; border: 1px solid #efe3ae; margin: 6px 0px 0px 0px; padding: 6px 8px 6px 10px;"><embed src="http://www.youtube.com/v/BUmrc4RadMI" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" height="25" width="60"></div>Saphelia si stava fidando della compagna. Lo aveva fatto all'inizio della missione; lo stava facendo anche ora. Nonostante fosse di grado inferiore, Terra sapeva il fatto suo. Movimenti eleganti ed armoniosi spezzavano l'aria e la pioggia incessante, mentre il sinuoso e leggiadro corpo si libra in volo senza sforzo alcuno, arrivando a liberare Saphelia con un fendete pulito e preciso che va a recidere il violaceo tentacolo. La caposquadra cade sul ponte della nave in un clangore di spade e stivali, mentre il disumano ruggito della creatura appena colpita squarcia l'aria. Si dimena scuotendo il corpo sinuoso mentre le fauci schioccano sonoramente quando tenta di ritornare in sé. Il tentacolo viene immediatamente ritratto nelle profondità marine lasciando dietro di sé una scia di sangue violaceo che va ad imbrattare le due guerriere. La numero 31 non riporta alcuna ferita, se non un leggero dolore al petto per l'impatto avvenuto. Intanto, Terra, riesce ad atterrare sul parapetto pericolante. «Maledetta! Adesssso basssta giocare...!» Improvvisamente il corpo squamoso della bestia si allunga in direzione di Saphelia, riversa a terra dopo la liberazione da parte della sua compagna, mentre tre delle affilatissime lame si allungano velocemente, schizzando in direzione di Terra, con l'intenzione di colpirla alla gamba sinistra, all'addome e alla spalla, sempre dello stesso lato. Entrambe vi ritrovare in una situazione pericolosa: se non preparate subito una difesa o contromossa finirete direttamente tra le fauci del mostro o trafitte. Se Saphelia riesce a schivare l'attacco, la testa del mostro andrà a sfondare quel lato della nave e con esso il parapetto sul quale è poggiata Terra. La velocità è la caratteristica principale del vostro nemico; senza dubbio è più veloce di entrambe e tentare di schivarlo sarà un'ardua impresa. Come agirete? Vi ho fatto una piccola mappa molto semplice per rendere le posizioni attuali delle guerriere e del nemico: Spoiler (Click to View) WolfSoul Jurking1985 |
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31-01-2012, 03:16 PM
Messaggio: #79
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Narrato
Parlato da altri Si poteva fidare di Terra, una guerriera dalle ottime abilità nonostante il basso rango, con un fendente pulito Saphelia viene liberata dal tentacolo che la teneva per aria riportando solo un leggero dolore al petto causato dall'impatto. La bestia, frustrata e iraconda dopo il colpo, emette ruggiti orrendi mentre il suo corpo si dimena e le sue parole vengono pronunciate con un sincero disprezzo per Terra. «Maledetta! Adesssso basssta giocare...!» Subito dopo il corpo del mostro si allunga verso Saphelia a grande velocità mentre tre affilatissime lame vengono scagliate verso Terra, l'attacco è veloce e non c'è molto tempo per decidere cosa fare, Saphelia aveva in mente di provare a schivarlo, ma se la schivata sarebbe riuscita quella carica inarrestabile avrebbe colpito in pieno il parapetto sul quale Terra era poggiata. Tuttavia non c'erano molte altre scelte, parare quel colosso era totalmente fuori discussione. Osservò il movimento del nemico e nel momento in cui aprì le sue fauci verso di lei saltò con forza verso sinistra cercando di allontanarsi il più possibile dalla traiettoria del mostro. In cuor suo sperava che Terra potesse essere abbastanza veloce da riuscire a salvarsi da quell'attacco. Condizioni Fisiche: Normali, schiena e petto leggermente doloranti, ma che non danno nessun grande impedimento. Condizione Psicologica: Preoccupata per la sua sorte e quella della compagna. Abilità in uso: Nessuna a causa dell'effetto del farmaco Yoki in utilizzo: 0% |
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31-01-2012, 09:38 PM
Messaggio: #80
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Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]
Sembrava averla dimenticata, la paura che attanagliò il suo animo quando percepì per la prima volta l'esistenza di quella creatura. E ancora di più, quando la vide. La sua ferma risolutezza nell'affrontare quel mostro e la tensione delle prime schermaglie l'avevano messa quasi a suo agio. Quasi appunto, e soltanto in superficie. Dentro di lei, Dissidia continuava a lavorarla ai fianchi, a ricordarle ad ogni istante quanto fosse disperata quella situazione, e quanto tutti i suoi artifici non sarebbero stati sufficienti a portare a casa la pelle.
Non questa volta. Lo spruzzo violentissimo che la colpì in pieno petto accompagnò il successo della sua prima mossa. Saphelia era libera di agire, e la nave era rimasta al suo posto. E dallo stesso istante in cui lo Yoma ebbe finito di lanciare il suo urlo lancinante per passare al contrattacco, il tempo nella mente della n.41 iniziò a perdere di significato. ...No...n......Ri...la...rti... Con la voracità di un predatore affamato, che in quello scherzo della mente le sembrò il passo di un uomo stanco, il nemico si scagliò versò Saphelia con il chiaro intento di divorarla. E nello stesso istante, tre aculei si diressero verso di lei. Lenti, inevitabili. E' veloce! Un'onda che si infrange contro il legno, e un battito cardiaco. Ma impreciso. Si è mosso dopo aver preso la mira. Gocce di pioggia che le cadono alle spalle, e un altro battito. Posso farcela, e posso farcela da sola! Un lampo di luce, luce soffice e rivelatrice che le accese ogni vena. Dove non arrivò la testa, ormai illusa dalla disperazione, arrivò il sangue. Quando gli occhi si accorsero davvero di ciò che stava accadendo, le sue vene brillarono fino a squarciare le tenebre del suo animo. Io non morirò. Una pulsione più intensa, gonfiando il cuore fino al suo limite estremo. E dentro quello scintillio di vita, a poco a poco, emersero le ombre. Piccole e insignificanti, prima, dannatamente grandi poi. Ad ogni battito, un numero incredibile di tunnel iniziò a scavarle dentro l'anima. In un reticolo complicatissimo, alle sue vene splendenti si sommarono e si intrecciarono delle arterie oscure, buie come un cielo privo di stelle, che si attaccarono ad ogni sua fibra iniettandovi dentro altro sangue. Un veleno potentissimo, e seducente. Noi non moriremo. Sentì le carni esplodere, andare in pezzi, e poi tacere. Un impetuosa cascata di energia la travolse, per poco non rischiò di annegare, ma attraverso quelle acque torbide riuscì ad intravedere la luce del sole. La superficie era vicina, bastava un respiro. Quando aprì gli occhi, dipinti di un oro più splendente dei denari che aveva visto da bambina, il nemico era alle porte.E l'Armonia era svanita. Distruggiamolo, Dissidia - Al tuo servizio, Terra. Scattò verso quell'albero che l'aveva protetta fino ad ora, come faceva ogni albero nei suoi sogni e nei suoi desideri. Non sentì, in quella folle euforia, il pezzetto di carne che le volò via dalla spalla sinistra, nè quello che le fu sradicato dal fianco che tentava di fuggire. Non era una schivata la sua, era un contrattacco in piena regola. Il tempo tornò nuovamente a farsi anonimo, mentre l'aria le accarezzò il volto ormai rigato dallo Yoki e decorato da dei denti aguzzi; dopo interminabili e brevissimi istanti, sotto gli occhi di quel chiaroscuro blasfemo che aveva dentro il corpo e dentro l'anima, appoggiò il piede destro su una trave, e sfruttò l'energia cinetica per scivolare lateralmente. La spada era saldamente nella sua mano, e penetrò il legno di quel tronco maestoso senza opporre resistenza: quando ebbe finito di attraversarlo, la gamba sinistra arrestò il movimento. Un respiro fulmineo, prima di spiccare il volo. Verso la vetta dell'Albero Maestro, per spingerlo dritto per dritto sopra il corpo del nemico. Ora sono libera di muovermi, ci sei tu a bilanciare la nave, mostro! Non paga di aver trafitto il suo unico alleato fino a quel momento, lo trafisse una seconda volta. Quando il tronco avesse raggiunto le carni dello Yoma, dentro ci sarebbe stata anche la sua spada. Condizioni Fisiche: Un taglio sotto la scapola, e due pezzi di carne di piccole dimensioni staccati dall'addome e dall'altro lato della spalla. Mobilità ridotta sul braccio sinistro. Condizioni Psicologiche: Indefinibili, tra l'euforia demoniaca dello Yoki e la paura di morire. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] Yoki in utilizzo: 30% Musica di sottofondo: <embed src="http://www.youtube.com/v/OnIMQElwqUk" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" height="25" width="60"> |
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