Nascosto nel Buio [Xyz10 e Nemas]

[Narratore]

Il sindaco sembra un pochino scosso dalla tua reazione e inizia a balbettare, però si fa forza ed esclama:

«Il datore di lavoro sono... sono io! E ho deciso così! Perché... perchè... siete troppo care!»

Afferra i fogli, li sistema e li riappoggia, per poi riprenderli e ripetere. Sembra agitato, ma solo per via del fatto che siete voi a mettergli ansia. Anche con la vostra percezione non riuscite a riscontrare alcuna traccia di yoki in lui.

«Insomma... sono convinto che siate in gamba, ma proprio per questo eravamo disposti a pagare profumatamente... nonostante... ecco.. alla gente non faccia piacere... nel senso che siete molto... bizzarre.»

Abbozza un'espressione imbarazzata, che vi fa capire che probabilmente condivide questa opinione su di voi.

«Ma se per uno yoma eravamo disposti a pagare qualsiasi cifra pur di non dovercela vedere da soli, contro degli psicopatici possiamo sguinzagliare la nostra guardia cittadina... e loro costano molto meno, e sono pagati al mese, non come voi, a missione! Se possiamo risparmiare, tanto meglio! Ma se dovessimo cambiare idea parleremo ancora una volta con quel simpatico uomo in nero che vi ha mandato qua... e sono sicuro arriveremo ad un nuovo accordo... ma per il momento scusatevi tanto con lui per il tempo perso... e scusa anche a voi... e grazie di tutto... sì, grazie ancora... ecco... potete andare...»

Turnazione invariata

[Xyz10]

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Com’era prevedibile, il sindaco non era affatto uno Yoma; non aveva nemmeno la più infima traccia demoniaca addosso: se davvero era coinvolto in tutta quella storia, non aveva mai avuto a che fare direttamente con il mostro. Sempre che ve ne fosse uno, uno di quelli che era loro compito uccidere. L’uomo condivideva questa teoria: era arrivato a concludere, in un modo non meglio definito, che non c’era alcun essere che minacciava la sua cittadina, e che tutti i membri della misteriosa setta erano umani. Per questo le aveva congedate dall’incarico: confessò poco dopo che preferivano non doverle pagare, dato che i loro servigi erano decisamente troppo cari. E, visto che il nemico non era uno Yoma ma dei comuni esseri umani, aveva deciso di risolvere la questione coi suoi uomini, che costavano di gran lunga meno che ben due Guerriere dell’Organizzazione. Almeno era un motivo valido.
Dopo averle riempite di elogi, di ringraziamenti e di scuse, fece intendere che quella era la sua decisione definitiva e che dunque potevano tornare a Staph. Nel caso la situazione in futuro precipitasse, avrebbe di nuovo contattato il loro “simpatico” superiore, e le avrebbe assoldate di nuovo.

~ Molto bene. Addio, dunque.

Aveva come la sensazione che avrebbe dovuto dirgli “Arrivederci”, ma tant’è.

Una volta fuori dall’edificio, camminò per qualche centinaio di metri in direzione delle porte della città, ma prima di arrivare voleva infilarsi in un vicolo, o comunque in un posto al riparo da occhi e orecchie indiscrete.
Là intendeva discutere con Ambrosia sul da farsi. Era una decisione che avrebbero dovuto prendere entrambe.

~ E adesso che facciamo? Che qualcosa non quadri è evidente: se questa era una situazione normale, ora ero già tornata in quella sala; il problema è che la missione è conclusa.
Ci stavo pensando da prima: ci hanno sempre insegnato che la missione è la cosa più importante, e in ogni caso anche se uccidiamo uno Yoma in queste condizioni, nessuno ci pagherà, visto che nessuno ne avrebbe chiesto l'esecuzione. Se continuiamo le indagini è come se disubbidissimo agli ordini, e non so quanto ne sarebbero felici..

Fece una pausa di riflessione per qualche secondo, mordendosi ansiosamente le labbra.

~ È stato tutto molto strano sin dall'inizio.. L'aveva detto anche il soldato, ricordi? Sembra che tutti i corpi ritrovati non siano vittime di Yoma. Secondo me c'è qualcosa di più di quello che appare, ma anche così, noi teoricamente ora dovremmo lasciare questa città..

In un modo o nell'altro, avrebbero potuto commettere dei gravi errori. Già immaginava il burbero Uomo in Nero che la rimproverava per aver fallito, additandola di nuovo come nullità, esattamente come qualche giorno prima.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Indecisa sul da farsi e spaventata dalle conseguenze.

[Nemas]

"pensato"
-Parlato-

Bizzarre? Il sindaco aveva detto a loro bizzarre?
Un fiamma di autentica ira bruciò dentro Ambrosia!
Come osava quell' uomo dire che delle Claymore fossero bizzarre?
Ambrosia strinse i pugni.

-Stia attento a ciò che dice sindaco- esclamò Ambrosia con una punta d'ira. I suoi occhi lampeggiavano -Rispetto innanzi tutto sia per noi mezze-demoni che per gli uomini chiaro?-

E insieme a Fobos segui la sua compagna usciendo fuori dall' edificio.
Stavano per passare le porta della città quando improvvisamente la sua compagna si guarda attorno per vedere che nessuno la vedesse a scatto rapida nascondendosi dentro un vicolo.

"che gli prende?" Pensò Ambrosia confusa.

Ambrosia si guardò intorno per assicurarsi che nessuno li stesse osservando.

-Fobos?- disse in un sussurro. -Seguimi! in fretta!- E ambrosia scatto verso il vicolo.

Il piccolo husky osserva per un attimo la sua padrona e partendo con uno scatto la segue.

Appena Fobos fu entrato nel vicolo, Ambrosia sbirciò fuori per assicurarsi che nessuno avesse visto niente.

-Che cosa c'è? che ti prende?- domandò alla sua compagna.

E questi ifine le spiegò il suo disagio.

-Lo sò.. tutto questo non convince nemmeno me-

Ambrosia rimase a pensare a una soluzione.

-Potremmo spiegare all'uomo in nero; che comunque gli abitanti del vilaggio hanno insistito nel nostro aiuto per proteggersi- Non che fosse una grande idea, ma al momento non le veniva altro in mente.

-Però se è un'umano a chiderlo non ci possono rimproverare per questo.
Il sindaco come dici tu potrebbe esserne invischiato in quella setta. Lui ci ha detto che siamo a posto e possiamo andare, ma delle guardie e degli abitanti che mi dici? se provassimo a domandarlo a loro? Se loro a dispetto del sindaco insistessero perchè vogliono che rimaniamo qui?- disse guardando Syhlvia

-La missione sarebbe terminata certo, ma questo non ci viterebbe di rimanere un'attimo qui per riprendere le forze- Con gli occhi fissi a terra, Ambrosia cercò di riflettere.

-Credo che la cosa più saggia sia rivolgersi a qualcuno che sia al di sotto del sindaco e chiedergli cosa ne pensa lui di questa faccenda e se vuole comunque che stiamo qui o meno! Solo così potremmo continuare ad indagare-



Yoki:0%

Fisico:ottimo

Psiche: Riflessiva sulla situazione.

Abilità: Percezione yoki-passiva.

[Narratore]

Dopo questo breve scambio di battute, riparate dall'ombra del vicolo, restate a fissarvi per qualche secondo. La preoccupazione della prima guerriera è ricambiata da qualche proposta da parte della seconda; sarebbe il caso di un ulteriore scambio di opinione, per decidere meglio cosa dovete fare.

Turnazione invariata

[Xyz10]

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Neanche Ambrosia era del tutto convinta dalla faccenda: questo licenziamento improvviso puzzava anche a lei. Ad ogni modo, la Numero 39 non sembrava preoccupata quanto lo era Syhlvia, che aveva paura di sbagliare e d’esser rimproverata o peggio declassata; la compagna tentò infatti di trovare una soluzione: secondo lei, la cosa migliore da fare era trovare qualche altro committente. Magari gli abitanti stessi o i soldati desideravano avere le due Guerriere a difenderli ancora per un po’.

~ Non è una brutta idea. Però, ecco, nel caso dovrebbero pagare ben due Guerriere, che è esattamente il motivo per cui il sindaco ha sciolto il contratto.

Ci rifletté su per qualche secondo. Era davvero possibile trovare qualcuno così facoltoso da pagare entrambe le loro quote? No, era improbabile; anche se forse, se tutto il popolo l’avesse desiderato, il sindaco avrebbe dovuto cambiare idea.

~ Beh, possiamo provarci. Almeno abbiamo qualcosa da menzionare nel nostro rapporto.

Che era la cosa più importante.
Quell'idea, se non altro, era una giustificazione abbastanza credibile: i superiori non potevano avere nulla da dire in contrario, perché le due avrebbero fatto anche più di quanto era necessario in quelle anomale situazioni.

~ Vediamo.. c’erano dei soldati all’entrata della città. Non saranno pezzi grossi, ma comunque potremmo cominciare da loro. O avevi già qualcos’altro in mente?

Magari nel frattempo aveva già pensato a un possibile nuovo committente, e in tal caso l’avrebbe seguita. Altrimenti la destinazione successiva sarebbe stata le porte della città.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: L'idea di Ambrosia le sembra una buona scusa da raccontare a Cort, quindi accetta.

[Nemas]

-Syhlvia non ritengo sia il caso di preoccuparci per il fatto se gli abitanti ci possano pagare o meno- rispose Ambrosia cercando di risolvere i dubbi della sua compagna.
-non si tratta di yoma, praticamente stiamo facendo questo lavoro gratis! Se spiegassimo questo alla gente, forse potremmo agire più liberamente. Certo solo a quelli che pretendono il nostro aiuto-

Ambrosia cominciava a spazientirsi. Detestava quando la cose si complicavano in quel modo!
Fobos al suo fianco rimaneva seduto in silenzio guardando il punto dove erano entrati. Forse per assicurarsi che nessuno li stesse osservando.

~ Vediamo.. c’erano dei soldati all’entrata della città. Non saranno pezzi grossi, ma comunque potremmo cominciare da loro. O avevi già qualcos’altro in mente?

Ambrosia alzò il capo.

-I soldati?- Ambrosia ci pensò su -Non saprei. E se lavorassero per il sindaco? se sapessero quello che lui fà? Se facessero parte anche loro della setta? Io proporrei di andare da quei soldati che ci hanno mostrato il corpo mutilato, loro mi sembravano a posto-

Ambrosia aspettò un commento da Syhlvia prima di cominciare ad agire.


Yoki:0%
Fisico:ottimo
Psiche: riflessiva
Abilità:percezione-yoki passiva

[Narratore]

State per mettervi in marcia quando, poco vicino a voi, sentite un rumore sordo; vi voltate, allarmate, verso l'origine del suono: è un omino incappucciato, basso e tozzo; da sotto il mantello estrae velocemente un oggetto cilindrico... è una pergamena.

«Buongiorno. Questa è una lettera dell'Organizzazione. Non fate facce stupite, non c'è bisogno di sapere come faccia l'Organizzazione a sapere con cotanta celerità l'esito delle vostre movenze, daltronde capirete che è nostro dovere tenere d'occhio le nostre guerriere.»

L'omino parla lentamente e con fare pacato, rivolgendovi queste parole a prescindere che vi sentiate stupite o meno. Vi porge la pergamena e la leggete rapidamente:

"Il vostro lavoro è finito. Tornate a Staph e fate rapporto. Cort"

E questo è quanto. Il basso individuo fa un mezzo inchino prima di lasciarvi sole nel vicolo. Non risponde a nessuna delle eventuali domande che potreste volergli fare. Ancora una volta siete rimaste in una situazione un po' imbarazzante, ma forse questo vi è di maggior aiuto per la scelta delle vostre future azioni. Avendo comunque la libertà di procedere come meglio desiderate, resta che l'ordine di rientro vi è giunto - forse anche prima del previsto - e che ignorarlo potrebbe portare a delle conseguenze.


Turnazione:
Nemas;
Xyz10

[Nemas]

"pensato"
-parlato-



Propio nel momento in cui Ambrosia finì il suo discorso, ecco apparire dal vicolo un uomino basso e tozzo. Vestito in abiti scuri e pesanti teneva la testa nascosta sotto un cappuccio.

"quell'abito!" pensò Ambrosia. "sanno gia di noi!?" Non ci potevano essere dubbi. Quell'uomo era dell'organizzazione.


«Buongiorno. Questa è una lettera dell'Organizzazione. Non fate facce stupite, non c'è bisogno di sapere come faccia l'Organizzazione a sapere con cotanta celerità l'esito delle vostre movenze, daltronde capirete che è nostro dovere tenere d'occhio le nostre guerriere.»

L'uomo estrasse dalla veste una pergamena.
Ambrosia la prese e lesse cosa c'era scritto:

"Il vostro lavoro è finito. Tornate a Staph e fate rapporto. Cort"

Ambrosia rilesse una seconda volta prima di essere sicura di ciò che c'era scritto.
L'uomo fece un leggero inchino e si congeda all'istante.
Ambrosia rimase ferma a guardare il punto del vicolo dove l'uomo se ne era andato.
Voltando il capo guardando la sua compagna le porse il foglio con la nota dell'organizzazione.

-Questo semplifica le cose- disse rivolta a Syhlvia. Però qualcosa non andava affatto. La guerriera se lo sentiva dentro.
Troppi misteri, troppe cose non stavano quadrando.



-Con questo purtroppo non abbiamo scelta. Dobbiamo ritirarci. però..- Ambrosia abbassò la voce per evitare che qualcuno le sentisse.

-Possiamo comunque provare ad avvertire le guardie. Se loro lo volessero potrebbero richiamarci. Inventandosi la scusa dello yoma potremmo forse ritornare. Propongo ugualmente che dovremmo rivolgerci prima alle guardie che ci hanno mostrato la vittima-

Ambrosia si preparò ad uscire con Fobos al suo fianco.

-E' c'è un ultima cosa che credo di doverti dire- disse rivoltà a Syhlvia. -Hai dimenticato che quando ci siamo incontrate, ti avevo parlato di esseri molto più forti e pericolosi degli yoma stessi? Siamo compagne e in un certo senso credo sia opportuno doverci aiutare. Saresti colta impreparata se non lo sapessi e rischieresti la vita, credimi sulla parola-



Yoki:0%
Fisico:ottimo
Psiche: riflessiva. Confusa. Come ultima opportunita per cercare di aiutare la gente della città decide di rivolgersi alle guardie della cittadina.
Abilità: percezione-yoki-passiva

[Xyz10]

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Le due ragazze stavano per decidersi sul da farsi - Ambrosia aveva convinto Syhlvia a continuare la missione, accampando la scusa che il popolo desiderava che rimanessero a proteggerli – quando un tonfo proveniente dall’entrata del vicolo mise all’erta i loro sensi: voltandosi, le due scoprirono che un uomo aveva fatto capolino nella viuzza. Non era un umano qualunque, però: era un Uomo in Nero.
Vedere lì quell’ometto incappucciato la stupì non poco: eppure s’era assicurata, prima di svoltare nel vicolo, che nessuno le stesse guardando, né tantomeno pedinando. I suoi dubbi, comunque, vennero liquidati con una semplice frase: l’Organizzazione sapeva sempre dov’erano le sue Guerriere. E questo, in qualche modo, era inquietante.
Il sinistro uomo, ad ogni modo, era venuto per consegnare una lettera: la porse ad Ambrosia, che la lesse ad alta voce. In poche parole, quella pergamena sanciva la fine della missione. Bisognava dunque tornare a Staph e fare rapporto a Cort, che era anche il mittente della missiva.
Dopo essersi assicurato che la lettera fosse stata recapitata, l’uomo sparì così com’era venuto, e loro rimasero lì, nel vicolo, basite.

¬ La lettera è originale, non ci sono dubbi. Che io ricordi, nessuno ha mai parlato né di Staph, né di Cort; invece il mittente sapeva benissimo entrambi i nomi.

Non ci volle molto perché potesse arrivare a tali conclusioni.
Anche Ambrosia ne sembrava convinta: tentò di sdrammatizzare con un “questo semplifica le cose”, che era anche vero. Se prima potevano decidere come meglio credevano, ora non avevano alcuna scelta. Era un ordine di rientro ufficiale da parte del loro superiore, non poteva essere ignorato.
La Numero 39 propose comunque di avvertire le guardie del - probabile – pericolo, e dire loro che nel caso avessero voluto richiamarle, loro avrebbero accettato.
Syhlvia non era molto d’accordo, non più almeno. La pergamena parlava chiaro: avvertire i cittadini non rientrava nelle cose da fare. E, in più, ora aveva avuto la prova che le dicerie sull’Organizzazione – quelle del tipo “sanno sempre dove sei e cosa fai” – erano vere. Si sentiva osservata come mai prima d’ora.
Non ebbe il tempo di controbattere, comunque, che la compagna riprese il suo discorso, continuando quello di qualche ora prima, sulle creature più forti degli Yoma. Stando a quanto diceva, poteva benissimo lasciarci la pelle contro uno di questi, se non era preparata nemmeno un minimo; di certo farsi sbudellare non rientrava tra i suoi piani futuri, ecco.
Ci rifletté un attimo. Le stava facendo un favore, secondo le sue parole, e a quanto pare era un grosso favore. In qualche modo doveva ricambiarla.
Abbassò la voce: nessuno, tranne Ambrosia, doveva sentirla, nemmeno quel tipo incappucciato.

~ Facciamo così. Se me lo dirai, ti lascerò andare ad avvertire le guardie e non lo dirò nel rapporto, se lo desideri così tanto. Poi però torneremo immediatamente a Staph. La lettera parla chiaro, nessuno ci ha detto di farlo. E in più, ci stanno osservando.

Ne era sicura. Le stavano ancora osservando.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Si sente osservata, e ciò la turba.

[Narratore]

Il vostro discorso non è ancora finito, perciò fate pure un altro giro di botta e risposta. Mi introdurrò in seguito.

Turnazione invariata.

[Nemas]

-parlato-
"pensato"


-Stai bene attenta, perchè non lo ripeterò una seconda volta!- avvertì Ambrosia.

Ambrosia si guardo intorno, assicurandosi che nessuno le stesse osservando.
Avvicinandosi alla sua compagna, parlò con voce flebile assicurandosi che solo loro due potessero sentire.

-Questi mostri si chiamano: Risveglaiti!- disse infine. Ambrosia attese una piccola pausa per assicurarsi che la sua compagna avesse sentito chiramanete quel nome.

-Sono quello che rimane di noi Claymore, quando veniamo divorate dal mostro che si cela in noi!
Se noi guerriere superiamo il limite del nostro yoki, rischiamo di trasformarci in modo permanente in mostri giganteschi, senza più umanità pieni di immensa potenza yoki e di un irrefrenabile sete di angue umano-

Ambrosia rimase in silenzio, sperando che la sua compagna avesse chiaramente sentito tutto, parola per parola.

-Ora sai cosa sono i risvegliati- disse infine. -Di solito le guerriere di basso rango non affrontano mostri di questo genere- esclamò.
-A me invece però è capitatà la sfortuna di dovermi imbattere in uno di essi. Eravamo in tre nella caccia, ne siamo uscite per miracolo-

Ambrosia constatò che era meglio non dire niente riguardo al fallimento della missione.

-Se sarai sola, ti conviene scappare. Nello stato in cui sei, mi spiace dirtelo hai poche probabilità di salvarti!
Sei una tipa avventata molto più di me, sii furba e cerca di valutare bene quello che ti ho detto. perchè se sarai di nuovo così avventata, un girono potresti pentirtene!-

-Ora sia tutto! Sei sodisfatta?- domandò alla sua compagna.


Yoki:0%
Fisico:ottimo
Psiche: Spiega dei risveglaiti alla sua compagna.
Abilità:Percezione yoki attiva.

[Xyz10]

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Il discorso si stava facendo interessante. Entrambe le ragazze si guardavano intorno, prima di parlare, per assicurarsi che nessuno – men che meno il tipo incappucciato – le stesse sorvegliando; e comunque, quando iniziavano a parlare, lo facevano sussurrando. Era evidente che si trattava di frasi che dovevano rimanere segrete, che dovevano restare nell’oscurità di quell’angusto vicolo.

Esistevano mostri più forti, più feroci e più potenti degli Yoma. Si chiamavano Risvegliati, ed erano ciò che rimaneva delle Claymore quando superavano il limite dello yoki. Erano esseri giganteschi e potentissimi, con uno Yoki fuori dal comune, però non avevano più nemmeno un briciolo di umanità; avevano infatti le stesse caratteristiche degli Yoma, compresa la loro voglia di interiora umane.

Queste furono, all’incirca, le parole che Ambrosia voleva tener nascoste al resto del mondo; e francamente era la scelta migliore. Persino Syhlvia, la temeraria Syhlvia, era turbata, e neanche tanto in profondo, da questa rivelazione; ricordava bene la fatica che aveva fatto per eliminare gli Yoma che aveva affrontato, e pensare che questi esseri, queste Guerriere Risvegliate, erano ancora più potenti!
Le sovvenne il ricordo della missione d’iniziazione, quella nella caverna: quella volta, mentre si rigenerava, aveva avvertito un’enorme aura demoniaca, che però era subito sparita. Non aveva ancora fatto l’abitudine con la Percezione, non aveva ancora capito quale aura fosse “standard” e quale no, però era certa che fosse lo Yoki più potente che avesse mai avvertito. Hayez stesso, a fine missione, aveva detto che “solo una Numerata poteva sapere cosa fosse quell’essere”, ma in effetti nessuno glielo aveva ancora rivelato.
Che fosse davvero un Risvegliato? Ma un essere del genere non avrebbe dovuto fare a pezzetti chiunque e distruggere ogni cosa? Almeno stando alla descrizione che le forniva Ambrosia, doveva esser così. E allora, era davvero una Guerriera che aveva superato il limite?
Che poi, era questa la condizione necessaria per diventare uno di quei cosi? Superare il limite? Diamine, poteva accadere in ogni singola battaglia.
Aveva già provato anche quella sensazione, una volta: lo Yoki che scorreva nelle sue vene, irrefrenabile. Aveva fatto una fatica immensa per tornare normale, e alla fine ci era riuscita. Quindi, anche quella volta sarebbe potuta diventare una Risvegliata?

La compagna continuò il suo discorso, dicendo che lei aveva provato in prima persona quello che raccontava; erano in tre, e ne erano uscite per miracolo. Se continuava ad essere così avventata – sosteneva Ambrosia – Syhlvia ci avrebbe lasciato la pelle contro uno di quei mostri. La sola cosa da fare, era scappare.

C’era una domanda che doveva fare: quelle parole premevano per uscire dalla sua bocca.

~ C’è.. possibilità di contrastare mostri del genere?

Era turbata da quella rivelazione, ma al tempo stesso ne era incuriosita. Una tale forza da tenere a bada tre Guerriere: doveva assolutamente misurarsi con uno di quei mostri!
Anche se probabilmente Ambrosia aveva ragione: sarebbe stato soltanto un suicidio.
E questo non faticava ad ammetterlo.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Turbata, ma in qualche modo al tempo stesso eccitata, dalla rivelazione.

[Narratore]

Le tenebre del vicolo coprono le vostre voci, per fortuna: sono informazioni riservate ed è bene che non vengano udite da orecchie indiscrete. Ad ogni modo, a prescindere dalla risposta che Ambrosia vorrà dare alla sua compagna, è tempo per le due guerriere di muoversi: quanto ancora volete stare nel vicolo a chiacchierare?


Turnazione
Nemas (per rispondere alla domanda di Syhlvia e per avvicinarsi alle guardie)
Narratore

[Nemas]

Ambrosia si grattò la testa imbarazzata!

-Bhe...Syhlvia- cercò di dire. -Sono tremendamente potenti ovvio, ma non invincibili questo è certo- disse infine.
-non ho gran che da dirti al riguardo, dato che non sono un' esperta, ma ti posso dire quello che penso sul mio punto di vista- la guerriera fissò dritto negli occhi la sua compagna.


-Uccidere Yoma e se possibile anche quelli bullimici. Capisci? accumulare forza ed esperienza sul campo.
Bisogna far parte delle migliori se vuoi sperare di sopravvivere. Non sempre sarai con qualcuno e alla fine li dovrai affrontare da sola.
Nel nostro attuale livello, possiamo fare ben poco. e qundi diventare più forti è l'unica alternativa-

Questo era tutto ciò che poteva dire a Syhlvia.

-bhe.. questo è tutto ciò che posso dirti al momento. Ora come ho detto prima, vado a cercare le guardie. Direi che sia ora poi, stiamo perdendo troppo tempo.
Tu libera di rimanere o di andartene.
spero di averti aiutato, chissà forse ci rivedremo fra queste terre, chissà. Andiamo Fobos-

Seguita dal cane, la guerriera uscì dal vicolo dirigendosi verso le guardie all'uscità della cittadella.

Yoki:0%
Fisico:ottimo
Psiche:riflessiva. Impegnata a spiegare dei risveglaiti a Syhlvia
Abilità: percezione yoki attiva-passiva.

[Narratore]

Di certo questi Risvegliati devono essere essere molto potenti, ma per fortuna anche molto rari, dato che non capita spesso di avere la fortuna di sentirne parlare o la sfortuna di incontrarli. Una cosa è certa: l'Organizzazione ha sempre fatto in modo di celarvene l'esistenza, e senza l'iniziativa di Ambrosia, la sua compagna non ne avrebbe sentito parlare, forse, ancora per molto.

Hai qualche istante per riflettere sulle parole della guerriera, quando, seguita dal suo fedele cane, si avvia verso le porte cittadine, poco distanti. Arrivata a pochi metri dalle guardie di turno, Ambrosia viene squadrata con diffidenza, la stessa con la quale siete state accolte al vostro arrivo in città. Ti osservano, rigide, pensando che tu voglia passare oltre: si fanno da parte e ti lasciano libero il passaggio. Quando però vedono che ti fermi vicina a loro, comprendono che in realtà vuoi qualcosa. A questo punto non possono che restare in muta attesa, aspettando che tu dica qualcosa.

Sihlvia, intanto, è libera di agire come meglio crede.


Turnazione:
Nemas
Xyz10

[Nemas]

-parlato-

Ambrosia era seccata. Era da un pò che non faceva più un'autentica caccia agli yoma.
Ne sentiva in parte la mancanza.
In certe circostanze sentiva il bisogno di menare con la spada. Almeno doveva farlo per mantenersi in forma.
Si era avvicinata ad un grande segreto, e per la avventatezza di Syhlvia aveva fallito.
Questo la irritava tremendamente. Ma una cosa che aveva scoperto. Nei riguardi di se stessa.
Era che le cose non erano così semplici come le avevano sempre fatto credere.
Oh no! Sotto quella superficie che aveva sempre creduto l'unica facciata possibile, c'era un intrigo ed un'intreccio estremamente complesso da decifrare.
Ormai era evidente.
Il fatto di avere scoperto: segreti sui risvegliati che nessuno le ha mai detto niente. Sette strane che venivano fatte sotto le città.
Questi misteri la tentavano molto.
Ma come si era dimostrato, incappare in uno di questi segreti, comportava anche dei rischi, e in molti casi potevi rimetterci la vita.
Si raccomandò a se stessa che avrebbe prima affinato le propie capacità, e poi avrebbe cominciato ad indagare più affondo in queste faccende.
Con Fobos a fianco la guerriera si diresse verso le guardie dell'uscita cittadina.
Doveva fare attenzione e scegliere le parole adeguate.
Se facevano parte della setta era meglio non rischiare di dire qualcosa di inappropriato.
Poi le venne un'idea.
Prima di avvicnarsi alle guardie avvicino il viso a Fobos susurrandogli.

-Quando gli saremo vicini, annusali! riconosci se sono stati nelle fogne-

La guerriera si avvcinò alle guardie.
Prima di dare il suo avvetimento aspettò che Fobos compisse ciò che gli aveva detto. Doveva essere sicura che non facessero parte della setta.
Fobos alzò il capo annusando l'aria che li circondava.

Yoki:0%
Fisico:ottimo.
Psiche: rflessiva. Non essendo sicura della vera identità delle guardie, decide di farsi aiutare dall'odore di Fobos. aspettando prima di dare il suo avvertimento.
Abilità:percezione-yoki-passiva.

[Xyz10]

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Le parole che Ambrosia proferì erano esattamente quelle che sperava di sentire.
Esistevano Guerriere in grado di eliminare quei mostri, quei Risvegliati. Erano esseri assurdamente potenti, eppure anche questi – come li aveva chiamati? Bulimici..? - potevano morire. Immaginare però che una sola cacciatrice potesse eliminarli, era pura fantascienza; la compagna faceva parte di una squadra di tre elementi, quando aveva dovuto affrontare un Risvegliato, quindi era evidente che serviva la collaborazione di altre guerriere, per sconfiggerli.

Decise che doveva assolutamente affrontarne uno, doveva vedere coi propri occhi questa immensa potenza che raccontava. Voleva sentire la scarica di adrenalina che si prova in momenti come quelli: combattere qualcosa di virtualmente invincibile doveva essere l’esperienza più eccitante che una Guerriera poteva provare.
C’era un piccolo dettaglio che però non doveva trascurare: bisognava sopravvivere ad essa. Sopravvivere per raccontarla, e, perché no, magari per provarla un’altra volta.
Lo sguardo di Syhlvia si fece convinto, quando quel pensiero passò per la sua mente: d’ora in poi, aveva un nuovo obiettivo. Diventare più forte, molto più forte di com’era ora, e combattere contro quei mostri, per provare in prima persona quella fantastica sensazione che ora poteva soltanto immaginare.

Nel frattempo, mentre lei era immersa nei suoi pensieri, Ambrosia si era congedata, lasciandola sola nel vicolo: come stabilito, stava andando ad avvertire le guardie cittadine.
Non poteva rimanere là per molto, comunque: l’ordine di rientro, che Syhlvia stringeva ancora tra le mani, incombeva su di loro. Ambrosia si sbagliava: non era libera di fare ciò che voleva, doveva tornare a Staph. Entrambe dovevano farlo, Cort era stato chiarissimo.
Essendo lei quella con grado inferiore, aveva la responsabilità della missione, o quantomeno si sentiva di averla. Non poteva permettere che Ambrosia ignorasse un ordine così esplicito, o avrebbe fallito nel suo compito di caposquadra. Non poteva lasciare andare la Numero 39 a combinare chissà quali casini, che forse avrebbero pure violato gli ordini dei superiori. Era sua responsabilità evitare che ciò accadesse.
Avevano concordato di avvertire le guardie, e questo glielo avrebbe permesso: ma nient'altro. Di ulteriori iniziative avrebbe dovuto rispondere personalmente, e per giunta al burbero Cort. Non voleva rischiare di commettere errori.
Proprio per questo motivo, la ragazzina uscì dalle tenebre della viuzza. Guardandosi intorno, notò che Ambrosia era ormai arrivata all’ingresso più vicino, così la seguì, ancora fantasticando su un epico combattimento contro uno di quei Risvegliati.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Eccitata dalla rivelazione: ora ha un nuovo obiettivo per diventare più forte. Contemporaneamente sente la responsabilità della missione sulle sue spalle, e non può permettere che Ambrosia non faccia immediatamente ritorno a Staph.

[Narratore]

Il cane annusa l'aria, soddisfatto. Poi ti guarda con fare interrogativo, lasciandoti intendere che forse non ha capito quel che gli chiedi, o forse perché non ha trovato quel che volevi che trovasse. In entrambi i casi non hai avuto nessun elemento di conferma ai tuoi dubbi, che perciò si rivelano infondati e privi di qualsiasi logica. Prima che ti venga in mente di prendere altre iniziative vieni avvicinata dalla tua compagna e insieme vi avvicinate alle guardie. Appena siete abbastanza vicine da potersi rivolgere a voi, notando in voi qualche dubbio - dato che le state fissando - una delle due vi chiede se c'è qualche problema:

«Salve, Claymore, possiamo aiutarvi?»

In realtà non c'è poi molto che possano fare per voi. Volete parlarci? Se sì, fatelo, oppure prendete la strada per Staph. In entrambi i casi, a voi la parola.


Turnazione
Xyz10
Nemas

[Xyz10]

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Fu costretta ad interrompere presto le sue fantasticherie. Peccato, stava per eliminare quell’enorme Risvegliato.

Non ci volle poi molto perché potesse raggiungere Ambrosia, infatti, siccome si era fermata – per chissà quali motivi – a qualche metro dalle guardie. In realtà, sembrava aver sussurrato qualcosa al suo cane, ma da quella distanza non poteva udirne le parole con certezza. Poco male.
La raggiunse, e con lei si avvicinò alle due guardie cittadine poco più avanti che, notando che si erano nuovamente fermate, domandarono loro se avessero bisogno d’aiuto. Si rivolse a loro anche in un modo piuttosto gentile, a dire il vero, nonostante sapesse chi aveva di fronte. Le piaceva esser trattata con riguardo.
Comunque, lei non aveva nulla da dirgli: perciò fece un cenno ad Ambrosia, come a dire “Parlaci tu”.

A prescindere dalla risposta del soldato, una volta terminato il discorso, la Numero 29 sarebbe tornata, insieme ovviamente alla compagna, a Staph, perché così recitavano gli ordini.

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[Nemas]

-parlato-

Ambrosia si era accorta che la numero 29 la aveva infine seguita. Gli ordini dicevano di rientrare e probabilmente lei non se ne sarebbe voluta andare via da sola.
Notando che Fobos non aveva cambiato carattere nel avere annusato le guardie probabilmente non facevano parte della setta.
Decise infine di rivolgersi a loro scegliendo in maniera accurata le parole da dire senza dare troppi sospetti.

-Abbiano svolto il nostro compito, ma se dovessero ripetersi altre delitti strani, prego contattateci! Non è necesario poi che il sindaco lo sappia, non è bravo in queste cose e potrebbe causare problemi durante il lavoro. meglio se ci contattate direttamente voi-

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