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Mi ha seguito fino a casa [DarkGreen-Nemas]
25-09-2012, 08:03 PM
Messaggio: #1
Mi ha seguito fino a casa [DarkGreen-Nemas]
[SIZE="5"]Mi ha seguito fino a casa[/SIZE]
[SIZE="4"]...posso tenerlo?[/SIZE]

Il cielo è limpido, il sole appena sorto diffonde le sue prime timide luci sulla terra e gli ucc... no, non v'è alcun uccellino che possa cantare a Staph. Purtroppo per le novizie, l'unico che canta nella base dell'Organizzazione è Peter, stonato cronico. Fra le sue note sconnesse e gli insulti delle ragazze svegliate da quella melodia infernale, l'uomo in nero carica due porte, e ci manca poco che bussi con la testa. Le stanze sono quelle di Semiramide e Cerezya, e per sicurezza l'accolito interrompe quel suo cantare tanto odioso per passare a una forma di espressione a lui ben più congeniale: le urla.
Avanti, poltrone! Giù da quelle brande, se non volete che vi ci tiri io a calci nel didietro!
Così le due sono costrette ad alzarsi, prepararsi sommariamente e inseguire l'impaziente Peter, che già scompare dietro un angolo. Ammirare l'alba non si può: il percorso che eseguono è completamente al chiuso, corridoi si alternano a sale e ad altri corridoi senza apparente fine, ma ad un tratto l'uomo si ferma. Si ferma davanti a un muro, su cui spicca un'unica, inquietante porta nera.
Eccoci qua, signorinelle. Il vecchio non è noto per la sua pazienza, andate.
Consiglia, ma in realtà è un ordine: lo rende chiaro con una manata che infila entrambe all'interno, dopodiché la porta viene sbattuta alle loro spalle. Non ci sono scelte: le due avanzano in un corridoio dritto, le cui pareti nere sono ricoperte di cupi quadri alternati a fiaccole che faticano a rischiarare il lungo ambiente. In fondo, un'altra porta nera, attraversata la quale possono ammirare il quadro più grande di tutti: dritto di fronte a loro, il ritratto a grandezza naturale di un uomo con una folta barba nera, abiti nobiliari e gli occhi coperti da una benda. Sotto di esso, lo stesso uomo, in carne e ossa e con quarant'anni di più, siede su una poltrona nera, identica a quella del dipinto. Dalle sue labbra escono parole oscure, nel tono e nel significato:

Innocente creatura
la vita con te dura
può esser alle volte
difficoltà tu molte
da grande affronterai
se a non fidarti mai
presto non imparerai.

E' un altro uomo in nero, che prima è passato inosservato in quanto stava sistemando i libri in uno scaffale laterale, ad avvicinarsi per dare maggiori indicazioni:
Dovrete recarvi a Retone, un villaggio a due giorni di marcia a nord di qui. La gente ha cominciato a morire e dovrete trovare lo Yoma responsabile di questi omicidi. Sempre ammesso che sia uno Yoma... be', di solito è così. Buona fortuna.
Con queste parole, le congeda. Ripercorsa a ritroso la Galleria, trovano all'entrata due claymore prive di simbolo ma affilate... niente scherzi o allentamenti, stavolta: la loro prima missione ha inizio.

Citazione:Descrivete il vostro incontro con gli uomini in nero e la prima parte del viaggio. Concludete a mezzogiorno, il Narratore vi fornirà ulteriori indicazioni.

Turnazione
DarkGreen
Nemas
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25-09-2012, 10:34 PM
Messaggio: #2
Mi ha seguito fino a casa [DarkGreen-Nemas]
Parlato | Pensato | Parlato da altri

Le fastidiose grida fecero sì che Semiramide scendesse dallo scomodo letto. I suoi occhi sfumati di rosso erano più assonnati che mai, voleva tornarsene con la testa sul cuscino. Ma le prorompenti urla dell’uomo erano talmente insopportabili che le fecero passare la voglia di tutto ciò. Infilò, tanto velocemente quanto invogliata, l’armatura e uscì sull’uscio della porta. Là vide Peter che faceva cenno di muoversi. Appena un passo dopo l’ingresso alla sua camera, si accorse della presenza dell’altra compagna, Cerezya. Il suo aspetto non era dei migliori, d’altronde come il suo. “Buon giorno..” disse timidamente alla collega. “Seguitemi, su!” insisteva l’uomo. Ad ogni passo il colore dei muri graduava fino a giungere tonalità scure. Giunte su una porta cupa ed isolata, Peter le invogliò ad entrarci dentro. Semiramide, anche se con un po’ di timore, vi entrò insieme a Cerezya, spinte da una pacca sulla loro schiena. La ragazza procede sospettosa, fino a giungere di fronte ad un enorme quadro, che le mette i brividi. Rimasta per qualche istante a scrutare il quadro, la sua attenzione viene attirata da alcune parole pronunciate dal soggetto del ritratto, accomodato proprio sotto di esso. “..se a non fidarti mai presto non imparerai…” ripeteva sotto voce gli ultimi versi. “Cosa vuol dire? Pensa Semiramide, pensa!” rifletteva mordendosi il labbro inferiore. Ed ecco che arrivò un altro uomo che ne riattirò di nuovo l’attenzione.
“A Retone… uno yoma, eh? Dobbiamo stare attente.. non è così?” disse riferendosi a Cerezya, accorgendosi poi, di aver fatto un commento inopportuno.Visibilmente imbarazzata, girò immediatamente la testa dall’altro lato, per evitare di guardarla di nuovo negli occhi. Il misterioso uomo in nero dalla lunga barba, le fece uscire dalla camera e ripercorsero il lungo corridoio. Sull’entrata ecco due claymore, che sarebbero servite per la prima missione. Ciascuna delle due ne prese una ed iniziarono il loro cammino verso il nord della città. “Finalmente!” pensava Semiramide grattandosi sulle tempie “Metterò in atto ciò che sono le mie vere capacità… speriamo bene.” . E mentre ipotizzava su come avrebbe potuto esporre al meglio le sue doti da novellina, fissava con uno sguardo perso e distratto Cerezya. “Emh… scusa, ero sommersa nei miei pensieri..”.Già a dirla, sembrava una scusa. Semiramide si fermò un attimo a ragionare e poi la seguì con una breve corsetta, per non rimanere indietro, mentre arrossiva nuovamente. “Quando la smetterò di comportarmi da idiota?” ragionava massaggiandosi la parte rasa della nuca. Camminò per molto tempo ancora, senza dirle altra parola, guardando solo l’orizzonte che appariva ai loro occhi, fino a quando il sole si iniziò a fare più insistente ed i suoi raggi si poggiavano dritti sul volto delle due guerriere. Era mezzogiorno. “E’ già mezzogiorno” pensava Semiramide puntando gli occhi al cielo con una lieve smorfia, a causa della luce solare. “Ci rimane ancora molto da camminare… ma resisteremo, ovvio che resisteremo.”.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Buono
Stato psicologico: Leggermente perplessa ed immersa nei pensieri, ma al contempo vogliosa di mettersi in gioco
Abilità utilizzate: Nessuna
Tecniche utilizzate: Nessuna
27-09-2012, 04:17 PM
Messaggio: #3
Mi ha seguito fino a casa [DarkGreen-Nemas]
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pensato



Il sonno lieve di
Cerezya venne interrotto dal grido stonato e disgustoso di Peter.
Quel miserabile faceva così ogni maledetta mattina.
Cerezya non riusciva quasi più a sopportarlo.
A volte pensava che uno di questi giorni, lo avrebbe preso riducendolo in un modo che non avrebbe più avuto nemmeno la forza per cantare.
Piter aprì la porta della sua stanza urlando:

Avanti, poltrone! Giù da quelle brande, se non volete che vi ci tiri io a calci nel didietro!

Cerezya rimase seduta nel letto in silenzio guardando confusa la porta socchiusa della sua stanza.


Poltrone?


Non era la parola ad averla confusa ma il modo in cui l’aveva pronunciata.

Poltrone; al plurale.
Questo quindi voleva dire che: non sarebbe stata da sola, sarebbe stata con una compagna.
Un senso di disagio attanagliò le viscere di Cerezya, mandandola subito in agitazione.
Non le piaceva la compagnia. anche se si trattava di una compagna.
Soltanto quando stava da sola riusciva a stare in pace con se stessa.
A questo punto però non c’era altro da fare.
Quello schifoso di Peter aveva detto di alzarsi, quindi, c’era un lavoro da fare.
Alzandosi dal letto Cerezya cominciò a mettersi l’armatura.
Appena pronta, uscì dalla sua stanza.
Peter l’aspettava in fondo al corridoio.
Appena fatti pochi passi un’altra porta si aprì facendo uscire un’altra guerriera.
Cerezya provo un senso di imbarazzo appena la vide.
Le sembrava di averla gia vista da qualche parte ma chi era?
Poi infine ricordò.
Ah… Semiramide
Non che sapesse molto sul suo conto, conosceva solo il suo aspetto e il nome.

“Buon giorno..”


Cerezya voltò lentamente il capo a guardarla provando un senso di imbarazzo.

Piegò leggermente il capo in un segno di saluto silenzioso.
Seguirono Peter per un i corridoio della base.
Cerezya sentì un senso di chiuso e imprigionamento passando per quei corridoio.
Era come se degli occhi invisibili la spiassero da ogni angolo.
Cerezya e Semiramide giunsero infine davanti ad una porta nera inquietante.

Eccoci qua, signorinelle. Il vecchio non è noto per la sua pazienza, andate.


Peter aprì la porta e le spinse dentro.

Cerezya si voltò di scatto guardandolo in cagnesco.

[b]-Non toccarmi!- disse con odio. –nessuno mi può toccare capito? Nessuno!!-[/b]


Ma la porta venne subito richiusa alle loro spalle.

Come aveva osato quel verme provare anche solo a toccarla?
Come si era permesso?
Attese un istante per calmarsi, infine tornò su suoi passi.
Insieme, Cerezya e Semiramide proseguirono per il corridoio.
L’attenzione di Cerezya si soffermò su dei quadri appesi alle pareti.
Avrebbe voluto vedere che cosa c’era dipinto, ma la poca luce emanata dalle fiaccole non faceva vedere gran che.
Giunte infondo al corridoio, giunsero davanti a un'altra porta nera.
Appena la varcarono Cerezya si trovò davanti ad un quadro di grandezza ad uomo.
Ritraeva un’ uomo con un folata barba scura che indossava degli abiti nobiliari.
Abbassando lo sguardo, entrambe notarono lo stesso uomo del ritratto in carne ed ossa. Seduto su una poltrona nera.
Dalle sue labbra uscirono delle parole incomprensibili:
Cerezya lo guardò interrogativa. Che cosa voleva dire??
Solo la parte finale attirò la sua attenzione.

se a non fidarti mai

presto non imparerai.

Cioè se non avesse imparato a non fidarsi di niente e di nessuno avrebbe rischiato di mettere a repentaglio la propria vita?

Mentre ci pensava notò in quel momento di un altro uomo in nero che era impegnato a mettere a posto dei libri in uno scaffale laterale.
Si avvicinò a Cerezya e Semiramide e disse:

Dovrete recarvi a Retone, un villaggio a due giorni di marcia a nord di qui. La gente ha cominciato a morire e dovrete trovare lo Yoma responsabile di questi omicidi. Sempre ammesso che sia uno Yoma... be', di solito è così. Buona fortuna.

Una missione a Retone quindi.

Situato al nord con due giorni di marcia da qui!

Cerezya guardò con una punta di disgusto l’uomo in nero.

Un informazione più chiara no vero?
Aveva detto che poteva essere uno yoma ma non ne era certo.
Più confuso di così.

Se non è uno yoma ad uccidere la gente allora cosa può essere?


Mentre pensava a questo, Semiramide si voltò a guardarla domandandole di stare attenta.

Cerezya allontano il volto mentre un lieve rossore nel suo volto per l’imbarazzo le si tingeva.
Rimase in silenzio senza dire niente.
Semiramide si girò di scatto. Sembrava anche lei imbarazzata.
Finalmente uscite da quel posto, ripercorsero il corridoio arrivando finalmente all’uscita.
Per sorpresa di Cerezya trovarono appoggiate alla parete due spade Claymore.
Cerezya ne prese una osservando attentamente la lama affilata.
Nessun allenamento, stavolta si sarebbe passati direttamente all’azione.

Bene! Sarà una buona occasione per vedere quanto sono forte al momento.


Si accorse che Semiramide la stava osservando e volto di scatto lo sguardo imbarazzata.


“Emh… scusa, ero sommersa nei miei pensieri..”


Guardò per un attimo Semiramide, sentendosi un po’ a disagio.


Che tipa strana


Non volendo perdere altro tempo Cerezya si incamminò insieme a Semiramide all’esterno.

Ora fuori, Cerezya senti come se un grosso peso le fosse stato tolto dal cuore.
Fuori! Credeva che mai più avrebbe potuto sentire una simile sensazione, appartenuta alla sua vecchia esistenza.
Il cielo prima scuro cominciò a dipanarsi.
Un cielo azzurro e un sole accecante, le pervase.
Cerezya in quel momento si sentì particolarmente serena.
Proseguirono il viaggio indisturbate. Cerezya non seppe quanto tempo fosse passato dalla loro partenza.
Alzando gli occhi al cielo cercando di coprirsi con una mano per non essere accecata, constatò dall’angolazione del sole che doveva essere circa mezzo giorno.

“non mi dispiace camminare un po’ mi voglio allontanare il più possibile da quel buco schifoso dove sono stata”
pensò infine con disprezzo.


[b]Yoki:0%[/b]


[b]Fisico:ottimo.[/b]


[b]Psiche: la sua prima missione la fa con una compagna e questo la mette a disagio.[/b]

[b]Contenta di essere uscita dall’organizzazione e il suo spirito sene un senso di libertà dopo essere uscita.[/b]


Abilita: percezione yoki: attiva- perimetro a cerchio esteso in torno a se.
28-09-2012, 04:20 PM
Messaggio: #4
Mi ha seguito fino a casa [DarkGreen-Nemas]
La prima parte del viaggio si svolse in silenzio, con l'unica eccezione delle impacciate scuse di Semiramide. Il sole diventava sempre meno clemente ad ogni passo, e a quell'ora batteva come non mai. Tuttavia le due procedettero nel loro cammino, e nel tardo pomeriggio del giorno seguente giunsero a destinazione: il villaggio di Retone non era grande, ma si presentava bene. Case in mattoni di fango e dai tetti di paglia sorgevano ben distanziate l'una dall'altra, divise in quattro isolati dalle due vie principali. Nell'intersezione fra queste si apriva un'ampia piazza al cui centro si ergeva una dimora più grande, probabilmente quella del sindaco. La gente per le strade non era molta, data l'ora, ma non ci volle molto perché si radunasse all'entrata sud del villaggio al grido di:
Le Claymore sono arrivate!
Così le due si trovarono di fronte un capannello di gente, soprattutto bambini e anziani, curiosi di vedere quelle creature quasi leggendarie... uno di essi si fece avanti, un uomo non più giovane ma ancora capace di camminare per conto suo, che si avvicinò un po' timorosamente.
Benvenute a Retone. Io mi chiamo Tagar e sono il sindaco. Voi siete le Claymore che abbiamo chiamato, giusto?

Turnazione
DarkGreen
Nemas


Tips: Per entrambi: in teoria non dovreste conoscervi. Ma ve la passo buona, supponendo che vi siate viste ogni tanto durante gli allenamenti. Comunque non è una cosa da dare per scontata, le presentazioni solitamente vanno fatte. Attenti anche all'interpretazione: prima di tutto, non avete nessuna "armatura", quelle che indossate sono semplici tuniche e, a meno che non si consideri armatura la placca sulle spalle, il termine preferibile è appunto tunica o tuta. Altro piccolo errore di interpretazione, o meglio, uno a testa: i muri del quartier generale che sfumano nel nero possono essere interessanti (lo considereremo per la nuova tinteggiatura) ma non ne ho mai fatto parola, quindi sono un inserimento aggiuntivo; inoltre ho detto che la giornata è limpida, Nemas, quindi il sole non spunta da dietro nessuna nuvola. So che è evocativo, ma teniamo presente le condizioni atmosferiche presentate, per favore. Inoltre Peter ha finito col beccarsi una frase che non ha mai detto da parte di DarkGreen (errore grave aggiungere frasi a altri personaggi, vedete di evitarlo) e un lavoro come spaccatimpani giornaliero presso le celle delle novizie da Nemas. Ora, perché l'ha fatto una volta non generalizziamo. Anche questo è un errore, anche se non significativo. Un paio di consigli sulla forma: DarkGreen, posso capire il presente storico, ma cerca di usare sempre lo stesso tempo, semplifichi le cose. Nemas, cosa intendi con "Seguirono Peter per un i corridoio della base."? Controlla quello che scrivi, per favore, anche se comprensibili alcune tue frasi vanno praticamente decifrate, e la cosa rallenta. Quella era solo un esempio, e dato che utilizzi Word non ti dovrebbe costare molto fare una scansione degli errori, in modo da semplificare le cose a tutti. Ricorda che anche la forma conta in valutazione. Altra cosa, vi prego di aggiungere una formattazione differente per il parlato altrui, in modo da capire subito chi sta parlando e non fraintendere passaggi. Consiglio inoltre di fare attenzione alla formattazione usata, master pignoli potrebbero farvi pagare caro l'aver scritto un passaggio narrato in formattazione da parlato o altre cose simili (vedi -Non toccarmi!- disse con odio. –nessuno mi può toccare capito? Nessuno!!- nel post di Nemas, ad esempio). Per finire, una nota sui resoconti: allora, la parte sulle tecniche può essere esclusa se non se ne utilizza alcuna, e dato che non ne avete proprio, potete semplicemente ometterla. Ma se preferite, lasciatela. Nelle abilità, qualcuno vuole che la Percezione sia sempre segnalata in quanto non si può "disattivare". Io non mi faccio problemi se non la segnalate, ma tenete presente che non segnalarla equivale a non percepire alcuno Yoki. Ma soprattutto, questa è un'abilità passiva, non attiva. Fate attenzione, perché se lo sbagliate spesso questo errore può diventare grave.

Ora, spero di aver detto tutto e di averlo detto chiaramente. Perdonatemi per il Tip chilometrico, ma ho voluto essere il più chiaro possibile, e dato che gli errori commessi erano simili non ho ritenuto di separarvi. Se non avete capito qualcosa o avete bisogno di qualsiasi cosa non esitate a contattare Ufizu via MP. Grazie.
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29-09-2012, 03:38 PM
Messaggio: #5
Mi ha seguito fino a casa [DarkGreen-Nemas]
Parlato | Pensato | Parlato da altri

Non volava una mosca. Quel silenzio, aggiunto al sole che batteva con furore, era poco sopportabile per Semiramide, impacciata per le sciocchezze fatte. I raggi si facevano sentire sempre più forte. “Dannato sole..” pensava la guerriera, assumendo un’espressione corrucciata a causa della troppa luce emanata e che cadeva sui loro volti. “Non possiamo farci scoraggiare da una simile piccolezza! Se ci fermassimo ora, sarebbe tutto sprecato..”. Facendosi coraggio, senza essere trascinata da pensieri inutili, camminò per ancora un giorno, fino a giungere alla meta, Retone. Appariva abbastanza semplice e ben organizzato.
Le case erano in mattoni ed i tetti in paglia. Una grande piazza era posizionata nello spazio centrale che divideva le due vie in cui si trovavano quattro gruppi di case, disposte in modo ordinato. Al centro della piazza si trovava un’abitazione ben più grande. Semiramide si guardava intorno “Beh, avrei pensato fosse peggio.. buon per noi.”. La gente in circolazione, era poca durante quell’ora.
“Le Claymore sono arrivate!” gridò qualcuno, vedendole. Tutti si sistemarono attorno le due, osservandole in modo curioso e sorpreso. “Cosa c’è che non va? Perché ci fissano insistentemente?” rifletteva la ragazza, sentendosi circondata “In fondo.. non siamo poi così tanto diversi da loro..” . Nel frattempo un uomo sulla soglia della vecchiaia si avvicinò loro in modo insicuro e leggermente turbato, dicendo “Benvenute a Retone. Io mi chiamo Tagar e sono il sindaco. Voi siete le Claymore che abbiamo chiamato, giusto?” . Semiramide fece cenno d’approvare. “Ok, ora le cose si fanno più serie.”.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Buono
Stato psicologico: Seria e pronta a proseguire con la missione
Abilità utilizzate: Percezione yoki (attiva)
30-09-2012, 01:10 AM
Messaggio: #6
Mi ha seguito fino a casa [DarkGreen-Nemas]
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-parlato-
Parlato da altri.


Il silenzio sarebbe stato assoluto se non fosse stato per il rumore dei loro passi.

Cerezya camminava indisturbata per quel terreno a lei sconosciuta con Semiramide.
Era rimasta chiusa dentro quella prigione di pietra umidità e muffa –che era la loro organizzazione- da troppo tempo.
Visitare il mondo esterno era un vecchio sogno della sua vita passata. Anche se fosse passato tanto tempo, era contenta che anche in questa situazione gli si fosse avverato.
La luce del sole di mezzo giorno, sbatteva come non mai. Lei non le dispiaceva.
Quel calore nel suo corpo di mezzo demone le trasmetteva una sensazione che credeva di avere perso. Non se lo sapeva spiegare, sentiva solo che pensava d’averla persa, invece era ancora con lei. Infine Cerezya e Semiramide giunse a Retone.
Cerezya nell’osservare il villaggio lo trovò piacevole.
Piccolo, semplice, le case fatte con mattoni e tetti di paglia.
Più in là al centro del paese di Retore, un edificio più grande si distingueva dagli altri.

“quello deve essere l’edificio del sindaco”
pensò.

La gente si accorse di loro non appena giunsero all’entrata del villaggio.

Immediatamente, gli abitanti gridarono a tutto il paese che le Claymore erano arrivate.

“non potevano starsene semplicemente zitti?”
Cerezya si sentì imbarazzata.

La gente cominciava ad uscire dalle case dirigendosi all’entrata dove Cerezya e Semiramide erano appena arrivate. Cerezya si sentì a disagio.

I loro sguardi pieni di curiosità o di qualsiasi altra espressione, la mettevano in imbarazzo.
Un uomo venne fuori dal gruppo e si presentò davanti a loro.

Benvenute a Retone. Io mi chiamo Tagar e sono il sindaco. Voi siete le Claymore che abbiamo chiamato, giusto?


Cerezya annui insieme a Semiramide.

Tirando un sospiro per calmarsi parlò:

-dicci tutto quello che sai, compresi i particolari-
e dopo quelle poche parole, Cerezya tornò silenziosa.


Yoki:0%

Fisico:Ottimo.


Psiche: Gli sguardi degli abitanti la mettono a disagio. E' la prima volta che parla con persone normali e non c’è molto abituata.


Abilità: percezione yoki – passiva.
30-09-2012, 12:10 PM
Messaggio: #7
Mi ha seguito fino a casa [DarkGreen-Nemas]
Tagar si guardò intorno un po' preoccupato, storcendo il naso alla vista di tutta quella gente.
Non qui.
Mormorò, in modo da farsi sentire solo dalle due novizie. Poi si voltò e si incamminò verso la costruzione al centro della città. Una volta giunti al suo interno, l'uomo richiuse la porta alle loro spalle e si andò ad accomodare su una sedia.
Bene, ora possiamo parlare. Non vorrei che scoppiasse il panico alle mie parole....
Con un gesto stanco, si piegò in avanti e pose il mento sulle mani giunte.
Ecco... la gente ha cominciato a sparire la settimana scorsa. Da allora si sono verificate tre morti confermate e... ieri c'è stato un disperso. Le vittime erano tutte prive delle interiora... uno spettacolo orribile. I primi due sono morti insieme, erano una coppia che viveva poco lontano da qui....
Fece una pausa, come in riflessione. Poi continuò.
Ora che ci penso, avevano anche un figlio... no, un attimo... erano due? Credevo ci fosse un bambino solo, eppure quando siamo arrivati ce n'erano due... ed erano sopravvissuti entrambi ai genitori. Non abbiamo indagato, perché sono creature innocenti... poveri piccoli, erano disperati!
Si fermò di nuovo, ma questa volta non sembrava intenzionato a proseguire. Avevano raccolto alcune informazioni... sarebbero bastate?

Turnazione invariata
Trova tutti i messaggi di questo utente
30-09-2012, 02:40 PM
Messaggio: #8
Mi ha seguito fino a casa [DarkGreen-Nemas]
Parlato | Pensato | [COLOR="darkgreen"]Parlato da altri
[/COLOR]

“Non qui.” Disse Tagar, dirigendosi verso la grossa abitazione. Semiramide proseguiva dietro di lui, guardandosi ancora intorno. Appena entrati, il sindaco chiuse la porta e si sedette su una sedia.
”Bene, ora possiamo parlare. Non vorrei che scoppiasse il panico alle mie parole....” disse l’uomo assumendo una posizione che dava del serio. “Bene, ed ora apprendi ogni singola parola.” pensava Semiramide che si era fatta tutt’orecchi. Iniziò a raccontare loro la storia, seguito poi da una pausa di meditazione. “Stramaledettissimi yoma” borbottò sottovoce la guerriera, sentendosi come un fuoco di rabbia arderle dentro il corpo, fuoco abrogato dopo qualche istante dalla sua psiche d’acciaio.
Ora che ci penso, avevano anche un figlio... no, un attimo... erano due? Credevo ci fosse un bambino solo, eppure quando siamo arrivati ce n'erano due... ed erano sopravvissuti entrambi ai genitori. Non abbiamo indagato, perché sono creature innocenti... poveri piccoli, erano disperati!. Dopo aver detto ciò s’interruppe nuovamente, però senza più continuare, questa volta. Semiramide inarcò un sopracciglio pensando “E questo, dove può portarci?” , poi si voltò verso Cerezya, sussurrandole “Credi che ci bastino solamente queste informazioni?”. Infine disse, riferendosi all’uomo “Perdoni, ma, queste informazioni sembrano leggermente superficiali.. non credo possano portarci a delle conclusioni serie..”. Finita la domanda, iniziò a grattarsi le mani, in attesa di una risposta che sperava avrebbe portato ad una descrizione più dettagliata.

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Stato psicologico: Sospettosa e curiosa allo stesso tempo
Abilità utilizzate: Percezione yoki (passiva)
01-10-2012, 01:15 AM
Messaggio: #9
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"pensato"
"parlato Semiramide"
palrato del sindaco.


Cerezya e Semiramide furono portate a casa del sindaco.
Appena chiusa la porta Cerezya si sentì sollevata. Finalmente lontana da quegli sguardi indiscreti.
Il sindaco si allontanò dalla porta e si accomodò su una sedia.

Bene, ora possiamo parlare. Non vorrei che scoppiasse il panico alle mie parole....

Cerezya attese in silenzio.

Ecco... la gente ha cominciato a sparire la settimana scorsa. Da allora si sono verificate tre morti confermate e... ieri c'è stato un disperso. Le vittime erano tutte prive delle interiora... uno spettacolo orribile. I primi due sono morti insieme, era una coppia che viveva poco lontano da qui....

Bene! Se le interiora delle vittime erano state divorate, questo confermava che era stato uno yoma.
Le prime vittime dunque erano una coppia che morì insieme?

Cerezya riflette, ma la sua linea di pensiero venne interrotto dalla voce del sindaco.

Ora che ci penso, avevano anche un figlio... no, un attimo... erano due? Credevo ci fosse un bambino solo, eppure quando siamo arrivati ce n'erano due... ed erano sopravvissuti entrambi ai genitori. Non abbiamo indagato, perché sono creature innocenti... poveri piccoli, erano disperati!

“Un altro bambino?” Cerezya era perplessa.

La coppia era morta, la gente del villaggio sapeva che avevano un figlio.
Appena arrivano trovano la coppia massacrata e due bambini sopravvissuti.
I conti non tornavano per niente e il sindaco, aveva aggiunto che non avevano voluto indagare su di loro per paura di spaventarli.
Grosso errore! Un secondo bambino che compare all’improvviso. Qui la cosa non ha proprio senso.
Semiramide si voltò verso Cerezya.
Lei sostenne il suo sguardo.

“Credi che ci bastino solamente queste informazioni?”

Cerezya riflette. Ovviamente non lo era.

-Cosa strana è il secondo bambino comparso all’improvviso- sussurrò di rimando.

“Perdoni, ma, queste informazioni sembrano leggermente superficiali.. non credo possano portarci a delle conclusioni serie..”

Cerezya attese un attimo prima di rispondere e infine domandò:

-chi sarebbe il secondo bambino che avete trovato?-


Yoki:0%

Fisico:ottimo

Psiche: la storia del secondo bambino che compare all'improvviso non la convince.

Abilità: percezione yoki- passiva
02-10-2012, 04:13 PM
Messaggio: #10
Mi ha seguito fino a casa [DarkGreen-Nemas]
Il secondo bambino?
Tagar portò una mano al mento, riflettendo.
Fatemi pensare... non credo di averlo mai visto prima di un paio di settimane fa. Ci sono alcuni orfani che vagano per le strade, e purtroppo non si può far nulla per loro... ma questo non l'avevo proprio mai visto. Credo l'abbia trovato il figlio di quei due da qualche parte... sì, dev'essere andata così. Ecco... potrei indicarvi il luogo dove li abbiamo fatti alloggiare, se vi interessa così tanto. Ma vi imploro, non siate troppo dure con quei poveri piccoli. Hanno da poco perso tutto, in fondo.
Così dicendo si levò dalla sedia, in attesa della risposta delle due novizie.

Turnazione
Nemas
DarkGreen
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02-10-2012, 07:24 PM
Messaggio: #11
Mi ha seguito fino a casa [DarkGreen-Nemas]
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-parlato-
parlato altri


Il secondo bambino?
Fatemi pensare... non credo di averlo mai visto prima di un paio di settimane fa. Ci sono alcuni orfani che vagano per le strade, e purtroppo non si può far nulla per loro... ma questo non l'avevo proprio mai visto.


Gli occhi di Cerezya brillarono.
Poteva essere?

“che sia proprio uno dei due?” pensò.


Credo l'abbia trovato il figlio di quei due da qualche parte... sì, dev'essere andata così. Ecco... potrei indicarvi il luogo dove li abbiamo fatti alloggiare, se vi interessa così tanto. Ma vi imploro, non siate troppo dure con quei poveri piccoli. Hanno da poco perso tutto, in fondo.


Il sindacò di alzò dalla sedia in attesa di una risposta.

Cerezya sorrise.
Un sorriso insolito, che trasmetteva una certa sicurezza ma allo stesso tempo timore.
Una calma gelida l’avvolgeva, permettendole così di non balbettare, mentre parlò.

-Si grazie!-
disse con una voce calma e lieve.

-Sarebbe opportuno se possibile, parlare con i superstiti, altrimenti il mostro non ve lo troveremo.-

“sto arrivando lurido verme!”

Cerezya si voltò verso Semiramide.

-Tu cosa fai? Vieni? Oh.. hai altre domande da fare?-



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Psiche:Sicura del fatto che lo yoma possa essere il bamino estraneo ritrovato insieme all'altro.
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02-10-2012, 09:36 PM
Messaggio: #12
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Parlato | Pensato | Parlato da altri

"Il secondo bambino?” si chiese Tagar iniziando a ponderare sulla situazione “Fatemi pensare... non credo di averlo mai visto prima di un paio di settimane fa. Ci sono alcuni orfani che vagano per le strade, e purtroppo non si può far nulla per loro... ma questo non l'avevo proprio mai visto. Credo l'abbia trovato il figlio di quei due da qualche parte... sì, dev'essere andata così. Ecco... potrei indicarvi il luogo dove li abbiamo fatti alloggiare, se vi interessa così tanto. Ma vi imploro, non siate troppo dure con quei poveri piccoli. Hanno da poco perso tutto, in fondo.” . Il sindaco si alzò dalla sedia, come in attesa di una sentenza dalle ragazze.
“Si grazie!” disse la compagna, formulando una sua domanda.
“Ma certo!”, Semiramide ebbe come un lampo nella sua mente “Potrebbe essere lui la causa di quest… ma no, non arrivare a conclusioni così affrettate!”. Puntò lo sguardo in alto per qualche istante, frugando, nella sua testa, qualche possibile risposta alla questione. “Un secondo bambino sconosciuto che, forse, può aver divorato i genitori adottivi. Ma non il figlio. Perché non anche lui? E’ strano da parte di mostri senza scrupoli e perennemente affamati di carni… ma potrebbe esserci utile..”. Distorse la vista dal soffitto e si ritrovò Cerezya che le chiedeva “Tu cosa fai? Vieni? Oh.. hai altre domande da fare?”.
“Sì, certo. Si può sapere di più sul conto del loro vero figlio? Qualcosa su di lui potrà sempre servirci..”.

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05-10-2012, 03:51 PM
Messaggio: #13
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Il sindaco si avviò con calma all'esterno dell'abitazione, invitando le due novizie a seguirlo. Mentre camminavano, rispose alla domanda di Semiramide:
Informazioni? Che genere di informazioni? E' soltanto un bambino come tutti gli altri: gioca, si diverte, curiosa un po' ovunque... be', dovrei parlare al passato. Ora è in uno stato di profonda tristezza... stato condiviso da suo "fratello". Mi dispiace non poter essere più preciso, ma forse se mi diceste cosa cercate potrei esservi di maggiore aiuto....
Parlava a bassa voce, cercando di farsi udire solamente da loro due. La strada da percorrere sembrava lunga, perciò avrebbero avuto il tempo di interrogare oltre Tagar.

Turnazione
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06-10-2012, 02:09 PM
Messaggio: #14
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Semiramide si avviò, anch’ella, insieme alla compagna dietro Tagar, che faceva cenno di seguirlo. Dopo di che, il sindaco rispose alla questione posta dalla ragazza. “Informazioni? Che genere di informazioni? E' soltanto un bambino come tutti gli altri: gioca, si diverte, curiosa un po' ovunque... be', dovrei parlare al passato. Ora è in uno stato di profonda tristezza... stato condiviso da suo "fratello". Mi dispiace non poter essere più preciso, ma forse se mi diceste cosa cercate potrei esservi di maggiore aiuto....” disse a voce bassa, per evitare di farsi sentire al di fuori delle due. “Se il figlio era presente all’assassinio, può darsi abbia compreso la realtà dei fatti. Beh.. c’è ancora molta strada da fare… proverò ad avere chiarimenti.” pensava Semiramide camminando. Poi decise di chiedere
“Il figlio conosciuto, ha assistito alla scena della morte dei genitori? Oppure era d’altre part…” S’interruppe improvvisamente. A cosa servivano tutti quei chiarimenti, quando poteva perfettamente percepirne (o almeno cercare di percepire) l’aura negativa? “…No, anzi, nulla.” . Con lo sguardo rivolto oltre, sospirò, pensando a cosa l’avrebbe attesa, o meglio, le avrebbe attese.

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06-10-2012, 06:17 PM
Messaggio: #15
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E' soltanto un bambino come tutti gli altri: gioca, si diverte, curiosa un po' ovunque... be', dovrei parlare al passato. Ora è in uno stato di profonda tristezza... stato condiviso da suo "fratello". Mi dispiace non poter essere più preciso, ma forse se mi diceste cosa cercate potrei esservi di maggiore aiuto...

"soltanto un bambino! Certo come no?"

Cerezya sghignazzò. Proseguivano indisturbate mentre il sindaco le faceva da strada.
Uno dei due bambini, era sicuramente il mostro da uccidere, ma la cosa che rendeva perplessa di più Cerezya era: perchè non ha ucciso anche l'altro bambino?
Cerezya pensò subito che forse per passare più inosservato, lo yoma aveva deciso di risparmiare il bambino umano.

"un bello stratagemma yoma! Peccato che questo non potrà salvarti da noi"

L'ansia la attenagliava, tra non molto sicuramente sarebbe stato il momento di combattere.

Cerezya guardò un istante il sindaco, tirando un grosso sospiro per calmarsi gli domandò

-Stanno sempre insieme i due bambini? Dove li avete portati di preciso? Dai loro parenti?- E dopo queste brevi domande, Cerezya tornò silenziosa.


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Psiche: ansiosa di volere combattere e concludere la missione.
Ansia per il combattimento.
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07-10-2012, 09:22 PM
Messaggio: #16
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Parenti? Magari. I poverini non ne avevano alcuno al di fuori dei genitori... il poverino. Figuriamoci l'altro, anche se avesse avuto dei parenti non avremmo potuto trovarli. Stanno sempre insieme, sì, si fanno forza a vicenda, per quanto riguarda il luogo... be', fra poco vedrete coi vostri occhi.
Replicò Tagar a Cerezya dopo aver squadrato per un istante Semiramide. Infatti poco dopo giunsero a una costruzione bassa e squadrata, oltre i confini della città.
Eccoci. Questo è un vecchio granaio, che però non usiamo più. Non è il massimo, ma non abbiamo potuto far di meglio per loro.
Si avvicinò alla porta e la spinse lievemente.
Tom! Jerry! Avete visite!
Chiamò verso l'interno. Poi, voltandosi verso le due novizie:
Siate comprensive con loro....
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08-10-2012, 02:35 PM
Messaggio: #17
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Parlato | Pensato | [COLOR="darkgreen"]Parlato da altri
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“Parenti? Magari. I poverini non ne avevano alcuno al di fuori dei genitori... il poverino. Figuriamoci l'altro, anche se avesse avuto dei parenti non avremmo potuto trovarli. Stanno sempre insieme, sì, si fanno forza a vicenda, per quanto riguarda il luogo... be', fra poco vedrete coi vostri occhi.” disse Tagar rivolgendosi a Cerezya per darle una risposta alla sua domanda. Dopo un po’ arrivarono di fronte alla costruzione in cui si trovavano i “bambini”. Era un edificio di piccole dimensioni, un granaio abbandonato, per esattezza. “Lasciare delle creature innocenti qua.. beh, non proprio del tutto innocenti.. una di loro potrebbe essere causa della tragedia…” pensava la guerriera osservando il piccolo fabbricato “ Ah..mi chiedo con quale crudeltà il destino gioca con le vite altrui.. o almeno spero sia quello…”. Tagar si avvicinò accostando leggermente la porta d’ingresso e chiamando i fanciulli per nome. “Tom e Jerry.. dunque si chiamano…” ripeteva Semiramide tra se e se. “Siate comprensive con loro....” disse l’uomo alle due.
“Essere comprensive.. e come? Ammettiamo che uno sia uno yoma.. cosa dovrei fare, a quel punto? Comprendere?!” rifletteva nervosamente voltando lo sguardo più volte in tutte le direzioni.
“Ora posso sperare solo che la percezione mi porti alla conclusione..” pensò ancora, scrutando intorno, cercando di avvertire la presenza dell’ipotetico yoma.

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Stato psicologico: Visibilmente nervosa ma sempre decisa a risolvere tutto al più presto
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08-10-2012, 04:34 PM
Messaggio: #18
Mi ha seguito fino a casa [DarkGreen-Nemas]
Parlato da altri / "pensato"


Parenti? Magari. I poverini non ne avevano alcuno al di fuori dei genitori... il poverino. Figuriamoci l'altro, anche se avesse avuto dei parenti non avremmo potuto trovarli. Stanno sempre insieme, sì, si fanno forza a vicenda, per quanto riguarda il luogo... be', fra poco vedrete coi vostri occhi.

Sempre insieme dunque!
Questa affermazione attanaglio le viscere di Cerezya. Se davvero c'era la probabilità che uno di loro fosse lo yoma, avere il bambino umano tra i piedi avrebbe potuto complicare molto le cose nel lavoro.
Poteva esserci anche il rischio, che lo yoma avrebbe potuto usarlo come scudo! Era inutile comunque farsi problemi ora.
Quando sarebbe stato il momento avrebbe agito sulla cosa migliore da fare.
Tagar portò infine, Semiramide e Cerezya nel luogo dove avevano portato i bambini.
Un granaio fatiscente, costruito oltre i confini della città.

"un granaio?"


Cerezya si guardò intorno valutando la distanza dalla piccola città.

"E' come se gli abitanti volessero tenersi a debita distanza da loro! Lo sapevo hanno paura di averli vicini"

Cerezya non potè evitare di sentire un po' di dispiacere per quei bambini (ovviamente per quello che doveva essere umano).
Eccoci. Questo è un vecchio granaio, che però non usiamo più. Non è il massimo, ma non abbiamo potuto far di meglio per loro.

Cerezya lo guardò torvo.

"Si certo!" pensò sarcastica. "almeno non avete provato ad ucciderli nel sonno"

Il sindaco si avvicinò alla porta e la aprì.
Tom! Jerry! Avete visite!
Dunque è così che si chiamavano.
Siate comprensive con loro....

"Comprensive? E come?"

Adesso doveva contare solo sui suoi poteri percettivi per vedere se il mostro era davvero uno di loro.



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Psiche: Agitata per la battaglia. Dispiaciuta per il bambino umano costretto a vivere da precluso.
Abilità: percezione-yoki (attiva)
10-10-2012, 04:36 PM
Messaggio: #19
Mi ha seguito fino a casa [DarkGreen-Nemas]
Dal granaio, alle parole del sindaco, emersero due piccole figure, talmente appiccicate l'una all'altra da parere, a prima vista, una sola: due bambini di un'età apparente compresa fra i sei e i nove anni, con le facce sporche e vestiti piuttosto poveri, che aprirono timidamente la porta, accennando appena a mettere il naso fuori. Fu però sufficiente perché le due novizie cogliessero un sentore. Più che una vera percezione, infatti, era un traccia vaga, non chiara. La cosa certa era però che provenisse da quei due. Mentre il sindaco si piegava per rassicurarli sul fatto che erano soltanto due signorine buone venute a far loro qualche domanda, le due avrebbero potuto trovarsi in disaccordo con tale sentenza....

Turnazione invariata

Tips: Per entrambi: la Percezione è un'abilità passiva, e come tale va segnalata. Perciò scrivere Percezione (attiva) è un errore. Ricordo che per dirigerla in una certa direzione bisogna indicarla dopo aver indicato l'uso dell'abilità. DarkGreen per prima ha commesso questo errore, nel post #14. Non l'avevo notato e mi scuso di non averlo segnalato a tempo debito. Ma Nemas, avendo già gestito una guerriera, dovrebbe sapere di questa regola, e non farsi trascinare dall'inesperienza della sua compagna. In ogni caso, commesso una volta durante il test non si considera un errore grave, fate solo attenzione a non ripeterlo ora che ve l'ho segnalato.
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11-10-2012, 02:30 PM
Messaggio: #20
Mi ha seguito fino a casa [DarkGreen-Nemas]
Parlato | Pensato | Parlato da altri

“Che vuol dire?” si chiedeva sottovoce Semiramide, tremante.
I due bambini si fecero finalmente vedere.. beh, farsi cogliere appena. Restavano attaccati l’uno alla’altro, decorati da una condizione fisica non tanto buona, sicuramente di pari passo con quella psicologica. La loro pelle era sporca, date l’allontanamento da tutto il mondo esterno che li temeva.
“Non può essere..” pensava la ragazza fissandoli con occhi sbarrati. Di fatti sentiva qualcosa provenire da loro, ma non sapeva cosa fosse per l’esattezza.
Le ricordavano tanto le condizioni di miseria passata, ma soprattutto, le ricordavano vagamente i suoi deceduti fratelli, che pativano la solitudine, chiusi in casa, isolati dal resto della gente, abbracciati per paura, per affetto o per non morire di freddo durante l’inverno. Il morivo del loro isolamento in quel caso era dovuto al contrario della situazione attuale : loro rimanevano chiusi in casa per paura dello yoma; i bambini, ora in causa, motivano il loro distaccamento per sospetto di essere loro stessi dei demoni. Pur notando la differenza, Semiramide sentiva dolore in quella ferita ancora aperta nel suo passato.
Intanto sentiva Tagar spiegar loro che le due guerriere fossero interessate solo a qualche domanda. “ E se.. fossero davvero loro…?” si chiedeva ancora, girandosi verso la compagna, cercando d’incrociare il suo sguardo, come per trovare un minimo sicurezza e approvazione di quel che a stento riusciva a percepire.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Buono
Stato psicologico: Scocertata e insicura di ciò che deve compiere, anche se non ne è certa completamente
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