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Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
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17-01-2013, 07:23 PM
Messaggio: #21
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Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
Rimaste Seayne e Alicia davanti alla finestra, Saphelia seguì quindi Harold - che aveva acconsentito alla proposta con un cenno del capo - fino alla porta, che l'uomo aprì.
Gli schiamazzi della folla urlante entrarono nubito nelle orecchie di Saphelia, urla amorfe e rabbiose che si placarono - senza però zittirsi - vedendo la Guerriera e il Capovillaggio uscire di casa; vedendo di avere l'attenzione dei compaesani, Harold alzò allora le braccia e gridò: «Amici! Le Claymore hanno accettato di verificare le vostre accuse sulla famiglia di Whitby! Cercano un coraggioso che le accompagni fino alla baita: chi vuole offrirsi?!?» Purtroppo, le risposte non furono incoraggianti: qualcuno gridò «Nessuno!!», altri urlarono «Ci pensiamo noi, a quei mostri!!», «Abbiamo diritto alla nostra vendetta!!», «Perché fidarci delle Streghe?!?!!», «Tanto lo sappiamo che sono tue amiche, Capovillaggio!!! Non ammazzeranno mai quelle bestie!!». Fu così per qualche secondo... finché una voce strascicata fece zittire tutti. «... Sce le porto io, sce le porto.» A dirlo fu un ometto tarchiato, barbuto e malcurato, rosso sulle guance e che barcollava. Lo stesso uomo che Harold aveva indicato loro dalla finestra: Wit, l'estrattore di torba, il capo carismatico di quel gruppo di fanatici. Il Capovillaggio stesso lo guardò con tanto d'occhi, e gli chiese schifato: «... TU?!? Credi forse di convincerle come hai fatto con i nostri compaesani, Wit? Sappilo, bestia: caschi male.» «Fo**i*i, maeshtrino.» rispose Wit senza nemmeno guardarlo, e si diresse barcollante verso Saphelia «Vi accompagno, te e le tue amisce... Ma ad una condiscione.» Il suo alito puzzava fortemente di vino, Saphelia poté odorarlo bene nonostante l'uomo di fatto le alitasse sui seni tanto era basso. «Guahrda che lo scio che sciete pappa e cicchia col maeshtrino.» l'ammonì Wit «Ma mica sciono shtupido: voi shtreghette sciete le uniche che posshono accopparli.... Sce scianno di doverli accoppare.» Harold grugnì ironico al sentire Wit negare di essere stupido, ma non lo interruppe. «Lo fassho per il bene noshtro... e voshtro: sce ci morite voi, quanti bravi omini sci crepano, ad ammassharli noi? Quindi, niente shtorielle: dovete chonvinscermi che sciete convinte che sciono shtati quei tre... e non a parole. Io voglio una... una cosha che sci capishca che vi sciete accorte che sciono loro!... Che parola ushava il maeshtrino, a dirsci che non dovevamo toccharli?...» «Una prova.» gli ricordò freddo Harold «Ma se non ci sono prove, Wit? Le accompagnerai lo stesso?» «SCI SHONO!!» protestò barcollando irato l'ometto contro il Capovillaggio, per poi guardare Saphelia negli occhi «Li ho vishti, vishti con i miei occhi: i bambini con Candice, Lem con Whitby... e mia moglie era andata a scercare LUI, quando me l'hanno ammasshata!! SCIONO LORO, E DEVONO AVER LASCIATO... COSE!!!» «BASTA FALSITA', BESTIA!!» gli gridò a quel punto Harold furente, agitandogli contro un pugno. «FO**I*TI, MAESHTRINO DEL CA**HO, E VA' DA QUALCHE PARHTE DOVE LE COSHE SCI RISOLVONO SHCRIVENDO PAROLE, TU E IL PRETE!!!» La folla tornò a quel punto a urlare, ma Wit dopo la sfuriata non continuò la sua arringa: prese invece Saphelia per le braccia, e la guardò con occhi lucidi. «... Allora, sci shtai?» Turnazione: WolfSoul Master Nardo e sagaraluca21, le vostre pg rimarranno a guardare alla finestra finché Saphelia non le richiamerà eventualmente, come da accordi presi tra le vostre pg. Quindi, per comodità , questo turno lo faremo solo io e WolfSoul. Citazione:@sagaraluca21: ~ Tips: Mi sembra che tu ti stia facendo una solenne confusione. |
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17-01-2013, 08:13 PM
Messaggio: #22
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Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
Narrato
Parlato Parlato da altri Saphelia e Harold uscirono dalla casa, in quel momento la folla vedendo uscire i due placo le urla e gli schiamazzi, ma senza azzittirsi, poi Harold si pronunciò: «Amici! Le Claymore hanno accettato di verificare le vostre accuse sulla famiglia di Whitby! Cercano un coraggioso che le accompagni fino alla baita: chi vuole offrirsi?!?» Non vi fù nessuna risposta inizialmente se non parole volanti tra i cittadini «Nessuno!!» «Ci pensiamo noi, a quei mostri!!» «Abbiamo diritto alla nostra vendetta!!» «Perché fidarci delle Streghe?!?!!» «Tanto lo sappiamo che sono tue amiche, Capovillaggio!!! Non ammazzeranno mai quelle bestie!!» E continuarono finché una voce poco soave si distaccò dalle altre: «... Sce le porto io, sce le porto.» Disse Wit perso nell'alchol «... TU?!? Credi forse di convincerle come hai fatto con i nostri compaesani, Wit? Sappilo, bestia: caschi male.» Replicò Harold con tono di disprezzo. «Fo**i*i, maeshtrino.» rispose Wit senza nemmeno guardarlo, e si diresse barcollante verso Saphelia «Vi accompagno, te e le tue amisce... Ma ad una condiscione.» Saphelia rimase immobile con la testa alta e il busto eretto, come per dimostrare superiorità . «Guahrda che lo scio che sciete pappa e cicchia col maeshtrino.» l'ammonì Wit «Ma mica sciono shtupido: voi shtreghette sciete le uniche che posshono accopparli.... Sce scianno di doverli accoppare.» «Lo fassho per il bene noshtro... e voshtro: sce ci morite voi, quanti bravi omini sci crepano, ad ammassharli noi? Quindi, niente shtorielle: dovete chonvinscermi che sciete convinte che sciono shtati quei tre... e non a parole. Io voglio una... una cosha che sci capishca che vi sciete accorte che sciono loro!... Che parola ushava il maeshtrino, a dirsci che non dovevamo toccharli?...» «Una prova.»«Ma se non ci sono prove, Wit? Le accompagnerai lo stesso?» Rispose freddamente Harold. [COLOR="#ff8c00"]«SCI SHONO!!»«Li ho vishti, vishti con i miei occhi: i bambini con Candice, Lem con Whitby... e mia moglie era andata a scercare LUI, quando me l'hanno ammasshata!! SCIONO LORO, E DEVONO AVER LASCIATO... COSE!!!» [/COLOR] Replicò Wit «BASTA FALSITA', BESTIA!!» Gli urlò Harold irritato [COLOR="#ff8c00"]«FO**I*TI, MAESHTRINO DEL CA**HO, E VA' DA QUALCHE PARHTE DOVE LE COSHE SCI RISOLVONO SHCRIVENDO PAROLE, TU E IL PRETE!!!» [/COLOR] Poi prese per le braccia Saphelia fissandola negli occhi e disse: «... Allora, sci shtai?» Saphelia cominciava ad irritarsi, quell'uomo era un'ignorante e inoltre puzzava di vino fino ai piedi. Cercando di non perdere il controllo lo continuò a fissare negli occhi e senza smettere usò la mano sinistra, anche se il braccio era tenuto da Wit, per togliere la mano dell'uomo dal suo braccio destro, il tutto in un movimento lento ma con forza, voleva dimostrargli che non si doveva permettere un certo atteggiamento con lei, Saphelia era sicura della sua superiorità , sia fisica, che intellettuale. Non mi pare che siete nella situazione di dettare condizioni, tu non sai quanto uno yoma può essere pericoloso. rispose Saphelia a bassa voce all'uomo. Alzò la testa alla folla e a gran voce disse: Noi siamo qui per fare il nostro lavoro! Come voi fate il vostro! Mandate avanti la vostra famiglia, gli assicurate del cibo e una vita serena! Gli yoma sono delle bestie senza scrupoli e senza cuore! Pensate ai vostri figli e ai vostri cari! Vorreste proteggerli da qualunque cosa! Ma non potete proteggerli dagli yoma. Quelle luride bestie possono camuffarsi ed aquisire le sembianze delle loro vittime, potrebbe essere persino qui, tra di voi! Ed è per questo che ci siamo noi! Noi possiamo percepirli e riconoscerli persino nel loro camuffamento, noi abbiamo l'addestramento e la forza necessaria per affrontarli! Non guardateci come mostri, un tempo noi guerriere eravamo delle bambine proprio come le vostre figlie, abbiamo scelto la nostra strada, molte di noi hanno perso tutto, eppure, abbiamo scelto questo difficile cammino, per poter difendere chi non può, per difendere voi! In quel momento un ricordo dei suoi genitori e del suo fratello gli balenò in mente, abbassò leggermente lo sguardo, i suoi occhi da decisi e freddi si assottigliarono. Mi dispiace molto per i cari che avete perso, vi capisco profondamente, permetteteci quindi di vendicare i vostri cari e di proteggere le persone a cui tenete. Fece una piccola pausa Aiutateci ad aiutarvi, abbiamo bisogno di qualcuno che conosca bene la zona, vi ricompenseremo con un futuro di serenità per il vostro villaggio. Saphelia non sapeva da dove gli erano uscite quelle parole, all'inizio era arrabbiata, agitata, ma dopo aver finito di parlare si sentiva più serena, speranzosa, come se qualcosa o qualcuno nel profondo del suo animo l'avesse confortata. Condizioni Fisiche: Eccellenti. Condizioni Psicologiche: Spera che la gente del posto si riveli ragionevole in modo da poter iniziare la ricerche. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] Yoki in utilizzo: 0% |
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17-01-2013, 08:55 PM
Messaggio: #23
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Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
Non erano quelle, le parole che della gente convinta di essere nel giusto voleva udire.
Non era quello, il modo di trattare il capo carismatico di quella gente, un uomo ascoltato molto più dell'isolato Capovillaggio. E infatti, più che le parole i villici compresero i gesti, di Saphelia: una donna fredda e arrogante che si credeva superiore a loro, che diceva essere come le loro figlie ma si comportava come fosse la figlia del disprezzato Capovillaggio, un essere mezzo Yoma che dava loro lezioni su come difendersi dagli Yoma. Al vedere Wit respinto in malo modo ed al sentirsi apostrofare senza rintegno, la folla esplose. «CAGNA!!» «MOSTRO!!!» «ANIMALE!!!» «STREGA!!!» «YOMA!!!» «YOMA!!!» «YOMA!!!» Vomitarono insulti, e quasi subito dopo... caddero pietre. Una, dieci, cento. Una lapidazione cieca e rabbiosa. Impallidito, il Capovillaggio prese per un braccio Saphelia mentre con quello libero si riparava dalla grandinata. «... Torniamo a casa mia!! Presto!!!» Wit, nel frattempo, era stato soccorso da un paio di amici e, ad alcuni metri di distanza da Saphelia, stava gridando qualcosa di inudibile - perché coperto dalle grida della gente - mentre dai suoi occhi cadevano lacrime. Turnazione: WolfSoul Nardo sagaraluca21 se Saphelia deciderà di rientrare, l'azione riprenderà dopo che, corsi dentro casa, Harold risbarra la porta sotto il lancio di pietre; Seayne e Alicia, se mai volessero accorrere, raggiungeranno al massimo la porta che i due saranno rientrati. Se invece Saphelia rimarrà fuori, riusciranno a raggiungerla. Citazione:@Wolfsoul: Saphelia subirà delle lievi ferite dalla lapidazione, alla testa e, se si riparerà anche al braccio usato per farlo. |
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18-01-2013, 12:37 AM
Messaggio: #24
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Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
Narrato
Parlato Parlato da altri Non appena Saphelia finì di parlare la folla esplose in insulti di vario genere: [COLOR="#ff8c00"]«CAGNA!!» «MOSTRO!!!» «ANIMALE!!!» «STREGA!!!» «YOMA!!!» «YOMA!!!» «YOMA!!!»[/COLOR] Una massa di ignoranti e pezzenti cominciò a pensare Saphelia mentre la sua frustrazione aumentava, non capivano che Saphelia e le sue compagne erano li per aiutarli, non capivano. Saphelia era ormai abituata ad essere chiamata mostro, strega, cagna la irritò particolarmente, ma una parola, una sola non dovevano dire, e la dissero. Yoma... Yoma... Yoma... Yoma... Cominciò a farneticare tra se e se a bassa voce. I cittadini cominciarono a scagliare pietre, sempre di più, il capovillaggio spaventato prese per il braccio Saphelia e gli disse: «... Torniamo a casa mia!! Presto!!!» Saphelia si girò verso l'uomo e con un sorriso sinistro che stava per sparire gli disse: La prego entri in casa e si metta al riparo. Detto questo spostò il braccio per farsi lasciare dall'uomo. Definirmi come quelle luride beste che hanno ucciso i miei genitori, mio fratello. Non dovevate! In preda alla rabbia Saphelia partì contro la folla a mani nude, non avrebbe usato la spada, ne tantomeno li voleva uccidere, voleva solo dargli una lezione, uno per uno puntava a chiunque gli sbraitava contro e lanciava pietre, puntando con forza moderata e precisione alle parti dello stomaco in modo da metterli K.O. Non riuscì a capire ciò che Wit gli urlava contro, così, avrebbe lasciato illeso solo lui, in modo da sentire ciò che aveva da dire. Condizioni Fisiche: Eccellenti. Condizioni Psicologiche: Arrabbiata con la folla. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] Yoki in utilizzo: 0% |
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18-01-2013, 12:10 PM
Messaggio: #25
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Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] Per un poâ era sembrato che tutto andasse bene⦠Seayne dalla finestra non riusciva a sentire quello che Saphelia, il Capovillaggio e la folla dicevano. Certo, câerano stati alcuni attimi concitati, soprattutto in uno scambio di battute tra Mastro Harold e Wit, ma tutto era sembrato svolgersi come era auspicabile⦠fino a un certo punto! Infatti, dopo uno scambio di battute tra Saphelia e Wit, questâultimo la prese per le braccia; la caposquadra, forse non gradendo quel gesto, si tolse di dosso le mani dellâuomo e disse ancora qualcosa, arringando la folla⦠che evidentemente non prese bene quelle parole. Infatti Seayne potè notare che la turba iniziò nuovamente a schiamazzare e, cosa che turbò Seayne non poco, iniziò a lapidare la compagna e il Capovillaggio. NO! Esclamò Seayne quando vide la scena, mentre con lâocchio della mente rivide se stessa, incatenata nella gabbia su ruote che la conduceva al cospetto degli inquisitori di Rabona, mentre la folla la faceva bersaglio di insulti e⦠di peggio. -Non lascerò che succeda di nuovo⦠non⦠di nuovo!- Quando la guerriera albina si accorse che Mastro Harold, evidentemente spaventato, cercava di trascinare via Saphelia, probabilmente con lâintenzione di rifugiarsi in casa, Seayne prese la sua decisione: Alicia! Vieni con me! Dobbiamo riportare al sicuro Saphelia e Mastro Harold! Disse alla compagna, partendo subito dopo con tutta la velocità di cui era capace senza usare lo Yoki, in direzione della porta, per lanciarsi poi allâesterno nel tentativo di soccorrere la compagna e il Capovillaggio. Seayne era cosciente di non sapere cosa di preciso avesse scatenato la reazione rabbiosa della gente, però⦠-Un problema alla volta! Intanto mettiamo in salvo quei due, poi si vedrà !- Pensò la guerriera albina, allâoscuro delle intenzioni della caposquadra. Citazione:Yoki Utilizzato: 0% |
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21-01-2013, 09:35 PM
Messaggio: #26
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Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
Pensato Parlato Testo normale
Alicia dallâinterno vide la sua compagna Saphelia procedere insieme al capo villaggio verso la folla,che aveva continuato a strepitare fino al loro arrivo,inizialmente la folla e lo stesso Wit sembravano dar retta al capo villaggio e alla sua compagna,tuttavia la situazione degenerò improvvisamente,forse per un gesto o delle parole sbagliate di Saphelia,il vetro e la lontananza gli avevano impedito di sentire,maledizione,pensò Alicia,avremmo dovuto pensare a che discorso fare a quella folla di stupidi ignoranti,e adesso?se non ci vogliono aiutare cosa potremmo fare? Alicia non poteva saperlo,ma la situazione era ben più grave di quello che sembrava,la folla si era a tal punto arrabbiata che iniziò a raccogliere delle pietre e a scagliarle contro la sua compagna e Harold,che cavolo sta succedendo là fuori,li stanno lapidando e non risparmiano nemmeno il loro capo villaggio,devono essere molto stupidi,oppure molto disperati. Improvvisamente venne riportata alla realtà da un no pronunciato a gran voce da Seayne,non staccò gli occhi dalla finestra in quanto la sua attenzione era focalizzata sul fatto che Harold aveva afferrato per un braccio Saphelia per trascinarla al riparo dalle pietre. Seayne prontamente suggerì di andare a dargli man forte per portare al sicuro la compagna e Harold,si è meglio muoversi e in fretta,disse Alicia,penseremo più tardi al da farsi,si ci sarà da pensare molto a cosa fare,ora che non abbiamo più neanche una possibilità di aiuto da parte loro,maledizione,Alicia immediatamente si girò e se ne andò dalla finestra seguendo la compagna il più velocemente che poteva,non possiamo perdere tempo,una cosa che però non potevano sapere era che la loro compagna non aveva nessuna intenzione di rientrare,ma di fare qualcosa di peggiore per aggravare ancora la situazione. Yoki utilizzato:0% Stato fisico:ottimale Stato mentale:preoccupata per la situazione venutasi a creare e per Saphelia e la sua sicurezza |
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22-01-2013, 12:56 AM
Messaggio: #27
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Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
La folla ovviamente si spaventò nel vedere incedere Saphelia, e la sassaiola si fece meno intensa; quando poi Saphelia colpì allo stomaco il primo villico - un uomo grande e grosso in prima fila - e questi cadde a terra accasciato, si levarono i primi urli e la lapidazione cessò del tutto.
La Guerriera colpì poi un secondo uomo di grandi dimensioni, quindi un ragazzo che stava cercando di colpirla alla testa con una pietra, quindi un signore brizzolato alto e magro. Fu a quel punto che Seayne e Alicia raggiunsero l'uscio di casa, mentre Saphelia stava per levare il pugno su una quinta persona - un signore che agitava i pugni fuori di testa -, mentre il resto della folla si stava dando ormai alla fuga terrorizzata; Harold, vedendole arrivare, le raggiunse bianco in volto, gridando: «Per le Dee misericordiose, fermatela!!!» Nel frattempo anche il quinto uomo s'era accasciato a terra, e Saphelia ora avanzava verso quello che rimaneva della folla - una cinquantina di persone indecise se fronteggiare quella donna o disperdersi con disonore. Turnazione: Nardo sagaraluca21 WolfSoul precedenza a Seayne e Alicia per lasciar loro decidere se aiutare, fermare - o fare altro riguardo a - Saphelia Citazione:@WolfSoul: ~ Warning: ignorare le note esplicite del Master non è MAI bene. Nel post precedente, a piè pagina avevo scritto in QUOTE (quindi diverso dal resto della scrittura) quanto segue: |
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22-01-2013, 01:16 PM
Messaggio: #28
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Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] Arrivata allâesterno, Seayne fu sconvolta nel vedere la caposquadra abbattere la gente a suon di pugni: quattro paesani giacevano a terra e un quinto stava per essere colpito, mentre il resto della gente non solo aveva smesso di scagliare pietre ma, di fronte alla furia di Saphelia, sembrava che stesse per darsela a gambe. Ombre! Escamò la guerriera albina, assistendo alla furia della compagna, mentre le tornavano in mente i terribili istanti che aveva vissuto nelle segrete di Rabona quando la sua rabbia, sobillata dal demone che era in lei, aveva cercato di prendere il controllo della sua anima⦠-Cosa ti è successo Saphelia? Cosa ti hanno fatto?- Per le Dee misericordiose, fermatela!!! Il grido disperato di Mastro Harold riportò Seayne alla realtà . Per quanto Seayne sospettasse che la caposquadra fosse stata provocata, non poteva lasciarla continuare: la situazione minacciava di degenerare ulteriormente, dal momento che Saphelia, abbattuto il quinto uomo, senza mostrare intenzione di fermarsi si dirigeva verso quel che rimaneva della folla⦠Alicia! Mettiti tra lei e la gente! Io provo a bloccarla! Mastro Harold! Soccorrete Wit per favore! Disse la guerriera albina. Nella confusione infatti, Seayne aveva perso di vista lâuomo ubriaco e non poteva al momento permettersi di cercarlo né di chiedere ad Alicia di farlo: fermare la furia della caposquadra era più importante di tutto in quel momento! Sarebbe bastato infatti un colpo sbagliato per causare danni seri, se non peggio, a un umano e mettere nei guai tanto Saphelia quanto loro due. Però Wit era necessario alla loro caccia e non potevano lasciarselo sfuggire. Così Seayne si fiondò alla spalle della caposquadra, tentando di infilare le sue braccia sotto le ascelle della compagna, per cercare di bloccarla nella classica presa per le spalle o, al limite, tentando di fermarla cingendole i fianchi. Fermati Saphelia! Basta così! Calmati! Abbiamo bisogno di te! Disse Seayne con voce ferma, rivolgendosi allâinfuriata compagna nella speranza di scuoterla dalla sua rabbia, cercando di farla ragionare⦠Citazione:Yoki Utilizzato: 0% |
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24-01-2013, 08:56 PM
Messaggio: #29
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Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
Pensato Parlato Testo normale
Le due guerriere raggiunsero l’uscio della porta quando ormai era troppo tardi,la situazione si era trasformata da disastrosa in catastrofe,le persone avevano smesso di lanciare pietre,ma in compenso Saphelia aveva iniziato a menare pugni,ne ha già abbattuti quattro,pensò Alicia,mi chiedo che gusto ci sia a prenderli a botte,sono deboli inoltre ciò non fa altro che aggravare la situazione già complicata,che sciocca,dovrebbe controllare di più la sua rabbia. La sua concentrazione venne catturata da una parola che disse Seayne mentre osservavano la terribile situazione,”ombre”,ma che significa?io non vedo particolari ombre se non quelle proiettate dai corpi colpiti dal sole,non mi sembra un particolare rilevante,più tardi gli chiederò,appunto per Alicia,chiedere a Seayne che vuol dire con ombre,ora non mi resta che riportare alla ragione e alla calma Saphelia,sembra un animale impazzito,è meglio porre fine a tale situazione prima che qualcuno si faccia male sul serio. Il suo pensiero venne anticipato dalle parole di Seayne,che gli diceva di andare a posizionarsi fra la folla e Saphelia,non me lo lascio ripetere due volte disse Alicia,la sua intenzione era quella di eseguire uno scatto grazie ad una piccola percentuale di yoki liberata durante la corsa,per mettersi davanti la compagna e fermargli i pugni,per farla smettere e riconcentrare sulla missione cosa molto più importante che prendere a botte degli stupidi esseri come loro,se i suo tentativo fosse fallito Alicia aveva pensato di dargli un piccolo spintone per farla cadere a terra. Questo era il suo piano,e decise di attuarlo subito per poter continuare con la missione,infatti si mise a correre liberando improvvisamente lo yoki per accellerare,le sue iridi divennero dorate,ma non gli importava,ora la priorità era riavere la loro compagna nella squadra e non in mezzo a una sottospecie di scazzottata. Yoki utilizzato:5% Stato fisico:ottimale,iridi dorate per lo yoki Stato mentale:decisa a riportare alla ragione la compagna,in quanto dal suo punto di vista il menare pugno inutilmente era da pazzi,inoltre è curiosa della parola pronunciata da Seayne |
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25-01-2013, 04:13 AM
Messaggio: #30
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Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
Narrato
Parlato Parlato da altri Uno dopo l'altro, chiunque capitava sotto le mani di Saphelia, cadeva a terra fuori combattimento, la lapidazione al primo cittadino colpito cessò totalmente tra il panico della folla e la disperazione del capovillaggio che pregò ad Alicia e Seayne di intervenire. Saphelia ne aveva messi a terra quattro e stava per dirigersi verso il resto della folla quando improvvisamente si sentì prendere dalle spalle da sotto le ascelle, Saphelia immaginò che le compagne erano intervenute per bloccarla, lo notò anche dalla forza con la quale veniva tenuta, infatti, Alicia le si era piazzata davanti per bloccarla e Seayne la teneva per le spalle. Fermati Saphelia! Basta così! Calmati! Abbiamo bisogno di te! Disse Seayne. Saphelia non cercò di liberarsi, avrebbe potuto probabilmente, ma rimase immobile, si dimenava, forse per cercare di liberarsi da quell'ira che l'assaliva. Nel mentre le compagne la bloccavano, Saphelia, ancora iraconda, tirò un urlo liberatorio verso la folla, come se quello che aveva fatto non le era ancora bastato, come se con quell'urlo volesse fargli del male. Io non sono uno yoma! Non sono un mostro come loro! Non permettetevi mai più! Mai più! Di paragonarmi a loro pezzenti! Dopo di che, qualcosa cambiò, si sentì improvvisamente leggera nell'animo, come se si fosse liberata di un peso che da un pò la incatenava, tornò in se, e rilassò i muscoli che erano tesi, abbassò il capo e in preda al senso di colpa chiese scusa alle compagne per il comportamento avuto, sapeva che probabilmente per questa sua bravata avrebbero potuto passare dei guai. Vi-vi chiedo scusa Fece una pausa in silenzio Non avrei dovuto farlo, sono stata un pessimo esempio, mi assumerò la piena responsabilità dell'accaduto, vi prego di perdonarmi. Saphelia non si era comportata nel modo migliore, ma i ricordi e gli incubi che le attanagliavano la mente le avevano offuscato la ragione, darle dello yoma, paragonarla a quei mostri senza pietà che le avevano portato via i suoi cari era stato un trauma troppo forte per lei che aveva ceduto alla rabbia e aveva perso il suo autocontrollo, autocontrollo del quale non avrebbe mai dubitato in quanto aveva una mente molto disciplinata. Condizioni Fisiche: Alcuni lividi e tagli sul volto e in testa a causa delle pietre, altri lievi tagli e lividi sparsi per le parti del corpo colpite dai sassi. Condizioni Psicologiche: Ira placata e senso di colpa per l'accaduto, ma non per chi ha picchiato, bensì per le conseguenze che ci sarebbero potuto essere. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] Yoki in utilizzo: 0% |
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26-01-2013, 11:30 PM
Messaggio: #31
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Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
Trattenuta nella sua furia da Seayne e Alicia, Saphelia si calmò e recuperò il suo autocontrollo, scusandosi con le compagne per lo scatto d'ira; la frittata, per così dire, era però ormai fatta: impauriti dalla Guerriera, un pò tutti i villici se la stavano dando a gambe, compresi pochi coraggiosi che presi i malmenati cercavano di trascinarli con loro.
Harold le raggiunse presto dopo essersi guardato intorno per un pò, e scuotendo il capo disse loro con mestizia: «Wit non c'è.» annunciò «Non l'ho proprio visto, anzi, da... Insomma, credo che sia stato uno dei primi a fuggire.» In quello spiazzo sempre più deserto, il vento invernale fischiò sordo. «Ho il timore che sia stato tutto compromesso, comunque... Certo, posso dirvi dove abita Wit, cercarlo con voi dai suoi amici, anche chiedere ad altri di farvi da guida... Ma dubito vi ascolterebbero, ormai. Intendete comunque andare da sole dalla famiglia di Whitby, nel bosco?» Turnazione invariata Citazione:@sagaraluca: ~ Tips: Controlla più attentamente il senso compiuto di quello che scrivi. Citazione:@sagaraluca: ~ Tips: Il minimo Yoki utilizzabile è il 10%. Sei un player di una certa esperienza, fa' attenzione a certi dettagli. Citazione:@WolfSoul: ~ Tips: La tua giocata-pestaggio è ai limiti del tuo Profilo Psicologico e di Background. Non cade nell'errore, tranquillo (è solo un Tips, come vedi), ma è in contrasto con questa frase del Profilo Psicologico di Saphelia: |
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27-01-2013, 08:35 PM
Messaggio: #32
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Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] Io non sono uno yoma! Non sono un mostro come loro! Non permettetevi mai più! Mai più! Di paragonarmi a loro pezzenti! Urlò Saphelia allâindirizzo di quel che rimaneva della folla e, subito dopo Seayne potè avvertire chiaramente i muscoli della caposquadra che si rilassavano tra le sue braccia. -Ecco il motivo di questa esplosione di rabbia! Povera Saphelia, senza volerlo questi idioti devono averle riportato alla mente dei ricordi molto, molto dolorosi per leiâ¦- Mentre Seayne lasciava andare la compagna, questa chinò il capo e si rivolse a lei e Alicia: Vi-vi chiedo scusa⦠Non avrei dovuto farlo, sono stata un pessimo esempio, mi assumerò la piena responsabilità dell'accaduto, vi prego di perdonarmi. Seayne si spostò lentamente, fino a portarsi di fronte a Saphelia, lieta che la caposquadra avesse ripreso il controllo di se stessa, ma ancora leggermente turbata da quanto aveva visto⦠-Ombre! Come posso rimproverarla, come? Anche se so che è sbagliato, io⦠una parte di me apprezza quello che ha fatto!- Così, come aveva fatto la prima volta che si erano incontrate, Seayne fissò i suoi occhi tristi in quelli della compagna, cercando nel contempo di prendere Saphelia per le mani in un gesto che voleva trasmettere solidarietà e, rivolgendole un lieve sorriso, le disse. Non ti preoccupare Saphelia, per quel che mi riguarda non câè nulla da perdonare! Fu in quel momento che Mastro Harold fece la sua ricomparsa, annunciando che lâubriaco Wit probabilmente era stato uno dei primi a fuggire di fronte alla rabbia di Saphelia e temendo che, oramai, il dialogo con i suoi concittadini fosse stato oramai compromesso. Che fare? Il Capovillaggio si mise comunque a loro disposizione, qualora le tre avessero deciso di fare ancora un tentativo con Wit o avessero tentato di trovare una guida tra i popolani⦠Mentre il vento invernale fischiava negli spazi tra le case, Alla guerriera albina venne unâidea: si girò in direzione dellâuomo e gli disse: Mastro Harold, vi chiedo unâultima cortesia: andate a riferire a Wit, ai suoi amici e chiunque ritenete opportuno che lo sappia, che adesso io, da sola, mi recherò nelle vostra chiesa per rendere omaggio alla salma del giovane Jan. Se a qualcuno interessa veramente liberare questo villaggio dagli Yoma, qualunque aspetto abbiano assunto quei mostri, che venga pure a incontrarmi lì. Riferite pure loro che, sotto la pace della vostra chiesa e nel rispetto dei vostri morti, dò la mia parola dâonore che ascolterò le loro parole e non torcerò un capello a nessuno. Indipendentemente da ciò che sono ora, io sono nata in queste terre, in un villaggio che sorgeva in mezzo a una foresta a nord di Pieta, che è stato distrutto dagli Yoma. Per questo, desidero con tutta me stessa liberarvi dallâincubo che vi minaccia. -E speriamo che mi ascoltinoâ¦- Lâidea forse non era il massimo, ma bisognava tentare in qualche modo ricucire i rapporti con il resto dei popolani, forse un gesto distensivo da parte delle guerriere sarebbe servito allo scopo. A quel punto Seayne si rivolse alla caposquadra. Questa è la mia idea Saphelia! Se non sei dâaccordo accetterò la tua decisione ma, ti prego, lasciami tentare! Concluse la guerriera albina, rimettendosi comunque alla decisione della compagna più alta in grado. Citazione:Yoki Utilizzato: 0% |
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30-01-2013, 09:42 PM
Messaggio: #33
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Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
Pensato Parlato Testo normale
Dopo aver percepito la rabbia e la disperazione di Saphelia,Alicia ne rimase sorpresa,non pensavo che potesse provare tali emozioni,gli lasciò andare lentamente i polsi,sopprimendo nel frattempo lo yoki,lentamente le iridi tornarono argento e nelle vene non sentì più scorrere lo yoki. Immediatamente la sua compagna si scusò per quello che aveva fatto,non importa,pensò Alicia,può capitare di perdere il controllo,gli posò la mano sinistra sulla spalla e gli tese la mano destra per sancire che per lei era tutto a posto,intanto gli disse:ora è acqua passata,non importa quel che è successo,o quello che puoi aver fatto,ora bisogna provvedere a continuare con la missione,inoltre perdere il controllo può capitare. Ad Alicia veramente non importava quel che aveva fatto la compagna,per certi versi era un sentimento umano arrabbiarsi,quindi questo gli ricordava che in parte erano ancora umane,metà yome e metà umane,non siamo mostri,ma nemmeno esseri umani,siamo un ibrido,che ha il meglio delle due specie,o almeno questo è quello che credo io,riflettè Alicia,nel mentre Harold ne aveva approfittato per avvicinarsi a loro e comunicargli che Wit era sparito. In seguito Seayne espose le sue intenzioni,riguardo a cosa fare per tentare di risolvere la situazione,il piano mi sembra davvero rischioso,non c’è altro modo?procedere con la missione da sole sembra improbabile,in quanto non sappiamo neanche dove andare,cosa si potrebbe fare?e va bene,sarà meglio accettare il suo piano. Seayne se questa è una tua decisione,io non posso impedirtelo,anche se potrebbe essere sconveniente ora comparire davanti a loro,ma se sei convinta di riuscire a fare qualcosa,questo è quello che suggerisco io,ovveroi trovare un posto nascosto per me e Saphelia,e abbastanza vicino per tenerti d’occhio e intervenire tempestivamente nel malaugurato caso che succeda qualche disguido,cosa ne dite voi due?disse rivolgendosi alle sue due compagne. Nel frattempo,mentre aspettava una loro risposta chiese ad Harold:lei per caso conosce un posto sicuro,lontano da sguardi indiscreti,da cui noi due potremmo tenere d’occhio la situazione?non so una specie di sottotetto della chiesa o altro,ci sarebbe molto utile. Yoki utilizzato:0% Stato fisico:ottimale Stato mentale:preoccupata per la sorte della compagna in quanto il suo piano gli sembra poco sicuro,ma felice di aver riavuto la solita Saphelia con loro |
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31-01-2013, 02:55 AM
Messaggio: #34
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Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
Narrato
Parlato Pensato Parlato da altri Le compagne di Saphelia invece di prendersela per il gesto incauto della caposquadra mostrano comprensione, ciò sorprese Saphelia che apprezzò il gesto. Non ti preoccupare Saphelia, per quel che mi riguarda non c’è nulla da perdonare! Disse Seayne lasciandola andare e piazzandoglisi d'innanzi. ora è acqua passata,non importa quel che è successo,o quello che puoi aver fatto,ora bisogna provvedere a continuare con la missione,inoltre perdere il controllo può capitare. Replicò anche Alicia mettendogli la mano sinistra sulla spalla e tendendogli la destra. Saphelia essendo molto introversa non amava molto il contatto fisico, dopotutto, nonostante il feeling con le compagne le conosceva da pochissimo, così, evitò di prendere la mano della compagna, si limitò a dare due leggere pacche sulla spalla sinistra di Alicia dicendo: Vi ringrazio, stò bene ora, torniamo alla missione. Poco dopo giunse Harold che attirò l'attenzione delle guerriere «Wit non c'è.» annunciò «Non l'ho proprio visto, anzi, da... Insomma, credo che sia stato uno dei primi a fuggire.» Dannazione, l'ho perso di vista. «Ho il timore che sia stato tutto compromesso, comunque... Certo, posso dirvi dove abita Wit, cercarlo con voi dai suoi amici, anche chiedere ad altri di farvi da guida... Ma dubito vi ascolterebbero, ormai. Intendete comunque andare da sole dalla famiglia di Whitby, nel bosco?» Aggiunse il capovillaggio. Saphelia rimase in silenzio a riflettere per qualche istante finché la compagna Seayne non ebbe un idea. Mastro Harold, vi chiedo un’ultima cortesia: andate a riferire a Wit, ai suoi amici e chiunque ritenete opportuno che lo sappia, che adesso io, da sola, mi recherò nelle vostra chiesa per rendere omaggio alla salma del giovane Jan. Se a qualcuno interessa veramente liberare questo villaggio dagli Yoma, qualunque aspetto abbiano assunto quei mostri, che venga pure a incontrarmi lì. Riferite pure loro che, sotto la pace della vostra chiesa e nel rispetto dei vostri morti, dò la mia parola d’onore che ascolterò le loro parole e non torcerò un capello a nessuno. Indipendentemente da ciò che sono ora, io sono nata in queste terre, in un villaggio che sorgeva in mezzo a una foresta a nord di Pieta, che è stato distrutto dagli Yoma. Per questo, desidero con tutta me stessa liberarvi dall’incubo che vi minaccia. Questa è la mia idea Saphelia! Se non sei d’accordo accetterò la tua decisione ma, ti prego, lasciami tentare! Saphelia si mise a riflettere qualche istante. Non è male come idea... cercare di avvicinarsi all'animo della gente pregando per i loro cari... ma non sò se possa funzionare. Quella gente è così ignorante e cocciuta, inoltre, il fatto che Seayne sia albina non migliora per nulla le cose. Poi si fermò un attimo, pensando all'errore che aveva commesso. Beh... tuttavia non potrebbe mai andare peggio di quello che ho combinato io, sono stata una idiota. Pensò fra se e se evidentemente amareggiata e delusa da se stessa. Assorta nei suoi pensieri venne interrotta da Alicia che chiese ad Harold: Seayne se questa è una tua decisione,io non posso impedirtelo,anche se potrebbe essere sconveniente ora comparire davanti a loro,ma se sei convinta di riuscire a fare qualcosa,questo è quello che suggerisco io,ovveroi trovare un posto nascosto per me e Saphelia,e abbastanza vicino per tenerti d’occhio e intervenire tempestivamente nel malaugurato caso che succeda qualche disguido,cosa ne dite voi due? lei per caso conosce un posto sicuro,lontano da sguardi indiscreti,da cui noi due potremmo tenere d’occhio la situazione?non so una specie di sottotetto della chiesa o altro,ci sarebbe molto utile. Chiese di nuovo al capovillaggio. La tua idea non è cattiva Seayne, hai tutta la mia approvazione per tentare, ma sarò sincera, non vedo molte probabilità di successo, beh, sicuramente andrai meglio di me, ho provato a comunicare con loro, ma non c'è stato nulla da fare. Disse abbassando il capo di nuovo amareggiata. Tuttavia, come ha già detto Alicia, non posso permetterti di andare da sola, sono responsabile di voi come caposquadra e devo poter intervenire in caso di necessità , perciò, io e Alicia necessitiamo urgentemente di un posto dal quale tenere d'occhio la situazione senza esser viste dagli altri. Saphelia non era contentissima del lavoro svolto fin'ora, tuttavia, confidava nelle qualità delle compagne per dare una svolta positiva alla missione, confidava particolarmente in Seayne, la quale trattava Saphelia con particolare rispetto e bontà d'animo, o almeno era ciò che Saphelia intuiva dal comportamento della compagna. Condizioni Fisiche: Alcuni lividi e tagli sul volto e in testa a causa delle pietre, altri lievi tagli e lividi sparsi per le parti del corpo colpite dai sassi. Condizioni Psicologiche: Un pò amareggiata dal suo errore, ma tuttavia fiduciosa nelle compagne. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] Yoki in utilizzo: 0% |
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31-01-2013, 04:57 PM
Messaggio: #35
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Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
«Ah... Nessun problema: lo cercherò volentieri.» rispose loro Harold, visibilmente rinfrancato «Lasciate solo che chieda a padre Gerold di condurvi in chiesa... Un attimo...»
Il Capovillaggio le lasciò dunque sulla piazza per bussare all'attigua chiesa, e quando il portone ligneo si aprì, prese a parlottare attraverso lo spiraglio; un minuto dopo, quello si spalancò e ne uscì il prete del villaggio. Padre Gerold si rivelò essere un uomo sui trenta, trentacinque anni, corti capelli castani stempiati e un'altrettanto corta barba ben curata; vestiva un lungo abito nero con topra una mozzetta violacea, un medaglione dorato raffigurante le Due Dee in preghiera al collo. L'uomo le raggiunse assieme al Capovillaggio tenendo le mani giunte, ma nell'aprir bocca le aprì un poco, rivelando una flebile voce tremolante. «Il Divino agisce per vie imperscrutabili... Ero rimasto il solo, a sostenere il Capovillaggio contro la follia dei nostri poveri compaesani! Mi ha spiegato la faccenda: seguitemi, vi condurrò dal povero Jan, c'è pure uno stanzino attiguo da cui poter ascoltare...» Fu così che mastro Harold le salutò per andarsene a cercare Wit per le case del villaggio, mentre come pianificato le tre Guerriere seguirono il prete fin dentro la chiesa. L'interno si rivelò povero ed essenziale, una sola navata quadrangolare dalle pareti bianche, panche e inginocchiatoi, statue lignee delle divinità , e in fondo un altare, un leggio e una fonte battesimale in pietra. Ma padre Gerold le accompagnò a lato della zona di culto, attraverso una porta oltre la quale si ritrovarono in una stanza relativamente ampia e totalmente spoglia, in cui al centro c'era una specie d'altare in pietra... e, sopra ad esso, il cadavere d'un giovane. Il ragazzo era ancora vestito con abiti pesanti, salvo il petto che era nudo e vistosamente ricucito in modo non lineare: lo squarcio doveva essere stato... barbarico; Jan - perché era palese si trattasse di lui -, aveva lunghi capelli neri che gli ricadevano a ciocche sulla fronte, e un viso magro reso bianco dalla morte. I vestiti erano macchiati di sangue in più punti, e le suole dei suoi stivali erano coperte da un denso strato di fango rossastro e rappreso. «Dobbiamo ancora prepararlo per il funerale...» si scusò il prete «Lo hanno portato qui ieri, e le sue ferite erano... orribili. Tantopiù, qui solo io m'intendo di medicina, e avendo pure gli uffici divini da fare, capirete...» Padre Gerold s'avviò quindi verso l'altro capo della stanza, dove aprì una porta con strani intarsi sulla parte alta, che portava ad uno sgabuzzino pieno di panni, erbe e tutto quanto serviva per ricomporre un corpo. «Ecco: se ho ben capito, due di voi non vogliono farsi vedere... Credo qui andrà bene: vedete questi buchi, questi intarsi? Servono per ascoltare dall'altra stanza, nel caso si debba chiudere la porta e ci sia qualcuno dentro. Necessità per i tristi eventi, temo...» In ogni caso, era l'ideale. Fu così che, mentre Saphelia e Alicia si rinchiudevano nello stanzino e Seayne rimaneva sola col cadavere, padre Gerold se ne andò ad attendere Wit - sperando che fosse arrivato - fuori dalla chiesa. E passarono minuti. E altri minuti. E molti altri. Forse le tre Claymore furono prese da sconforto, temendo che il Capovillaggio avesse fallito... quando, con un lieve cigolio, la porta che dava sulla chiesa vera e propria s'aprì. E vi fece capolino Wit, barcollante ma dagli occhi sospettosi e guizzanti. Notò Seayne, e aggrottò la fronte. «La tisshia coi capelli bianchi... Il fethente non mi ha detto buscie, allorha. Di che volevi pharlarhe?... Basshta che non shi shia quella lì che picchiah...» Chissà come l'avrebbe presa Saphelia, oltre la porta dello stanzino. Turnazione invariata |
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01-02-2013, 03:43 PM
Messaggio: #36
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Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] La tua idea non è cattiva Seayne, hai tutta la mia approvazione per tentare, ma sarò sincera, non vedo molte probabilità di successo, beh, sicuramente andrai meglio di me, ho provato a comunicare con loro, ma non c'è stato nulla da fare. Con queste parole Saphelia, pur nutrendo dei forti dubbi sulle possibilità di accordarsi con la gente di Lore, diede comunque il suo benestare alla proposta di Seayne. Tuttavia, prestando orecchio alle osservazioni di Alicia e facendo appello alle proprie responabilità nei confronti delle compagne più basse in grado, la caposquadra dichiarò di non poter lasciarla andare da sola e suggerì di trovare un posto dal quale lei e Alicia potessero tener sotto controllo la situazione, pronte a intervenire in caso di necessità . Va bene! In fin dei conti io e Alicia abbiamo fatto la stessa cosa quando sei andata a parlare tu prima! Le rispose Seayne, accettando il suggerimento delle compagne. Lâidea della guerriera albina piacque anche al Capovillaggio, il quale si disse disponibile a cercare per loro Wit, ma prima chiese loro di attendere un attimo, mentre lui andava a parlare con padre Gerold, il sacerdote del villaggio, per spiegargli la situazione. Poco dopo il sacerdote, assieme a Mastro Harold raggiunse le tre guerriere: lâattenzione di Seayne venne attratta dal medaglione con le due dee che portava al collo, mentre padre Gerold rivolgeva alle tre uno strano saluto, il cui significato sfuggì alla giovane. Tuttavia, apparentemente, sembrava che il prete fosse lieto della loro presenza, essendo rimasto oramai soltanto lui ad appoggiare il Capovillaggio e, evidentemente istruito da Mastro Harold, non perse tempo a condurle allâinterno della chiesa, ove si trovava la salma del giovane Jan e, fortunatamente, anche uno stanzino dal quale sarebbe stato possibile ascoltare. A quel punto Mastro Harold le salutò per andarsene a cercare Wit, mentre Seayne e le sue compagne seguivano padre Gerold dentro la chiesa. Lâinterno dellâedifico era molto semplice ed essenziale -Probabilmente riflette lo spirito delle persone di questo villaggio: gente semplice e concretaâ¦- Ragionò Seayne mentre il sacerdote si dirigeva a lato della zona di culto, attraversando una porta che dava su una stanza relativamente ampia e totalmente spoglia nella quale, al centro, c'era una specie d'altare in pietra, sul quale era disteso il cadavere d'un giovane: Jan. Il ragazzo indossava ancora quel che rimaneva dei suoi abiti insanguinati, lacerati sul petto ove spiccava un orribile squarcio ricucito alla meno peggio da padre Gerold, lâunico al villaggio che si intendeva di medicina. Anche gli stivali del ragazzo erano sporchi di fango rossastro, probabilmente perché intriso dal sangue del giovane. Neanche fossero loro tre le parenti del giovane, il prete si affrettò a giustificarsi per non essere ancora riuscito a preparare il corpo di Jan per il funerale, poi si affrettò a indicare loro uno stanzino laterale, uno sgabuzzino ove padre Gerold teneva il necessario per ricomporre i corpi Ecco: se ho ben capito, due di voi non vogliono farsi vedere... Credo qui andrà bene: vedete questi buchi, questi intarsi? Servono per ascoltare dall'altra stanza, nel caso si debba chiudere la porta e ci sia qualcuno dentro. Necessità per i tristi eventi, temo... Credo che possa andare bene! Grazie padre Gerold! Gli rispose educatamente Seayne A quel punto, mentre Saphelia e Alicia si rinchiudevano nello stanzino, padre Gerold prese congedo e se ne andò ad attendere Wit fuori dalla chiesa. Seayne rimase sola col cadavere del giovane Jan. La guerriera albina rimase silenziosa, in raccoglimento vicino al corpo del ragazzo per alcuni istanti, poi le sue labbra mormorarono una semplice orazione: Grande Stella del Nord, ti prego, accogli lâanima di questo povero ragazzo nellâimmensità del tuo cielo⦠Dopodichè la guerriera diede unâocchiata più attenta al corpo del giovane: Jan aveva lunghi capelli neri che gli ricadevano a ciocche sulla fronte, e un viso magro reso bianco dalla morte. -Povero ragazzoâ¦- Pensò Seayne mentre, senza quasi rendersene conto, la sua mano destra si allungò verso il volto del giovane, scostandogli lentamente i capelli dalla fronte. Mentre i minuti passavano, la giovane rimaneva a vegliare il corpo di Jan ma poi, forse perché ingannata da un gioco di luci, o forse per via della tensione accumulata, o ancora perchè la sua anima in pena, ancora turbata da quanto accadutole a Rabona, le giocò un brutto scherzo, Seayne ebbe lâimpressione per un istante che il corpo dai capelli neri che giaceva sullâaltare fosse quello di Stephan! Fu un attimo, solo un attimo, ma bastò per riportare alla mente della guerriera innamorata i fugaci, bei momenti che aveva vissuto grazie al suo giovane attore e la conclusione amara e tragica della loro storia: una lacrima rigò una guancia di Seayne, che la terse via con il dorso della mano, in un gesto carico di rabbia. -Maledizione a me! Devo concentrarmi sulla missione! Non posso permettermi di farmi distrarre dai miei problemi! Non qui! Non ora!- Pensò la guerriera albina, infuriata con se stessa. Seayne trasse un lungo respiro, estrasse la sua claymore dal fodero, poggiandola a terra a portata di mano e poi si sedette a terra, sistemandosi con la schiena contro una parete della stanza, rilassando i muscoli e cercando di ritrovare la calma, condizione indispensabile se Wit fosse venuto. Tuttavia i minuti passavano lenti, senza che nessuno si facesse vivo, finchè Seayne esaurì la sua riserva di pazienza. -Forse la mia non è stata una grande idea, dopotutto. Bene, basta così!- Delusa, Seayne si alzò, rimise la spada nel fodero ma, mentre stava per dirigersi allo sgabuzzino per chiamare le compagne, con un lieve cigolio, la porta che dava sulla chiesa vera e propria s'aprì. Seayne si girò per vedere chi fosse e vide Wit fare capolino, barcollante ma con gli occhi sospettosi e guizzanti. Lâuomo la notò e aggrottando la fronte si rivolse a lei: La tisshia coi capelli bianchi... Il fethente non mi ha detto buscie, allorha. Di che volevi pharlarhe?... Basshta che non shi shia quella lì che picchiah... Non câè, Mastro Wit, potete stare tranquillo! Gli rispose Seayne, mantenendo il tono della voce mite. Poi, mentre sentiva rifiorire la speranza, la guerriera albina si girò su se stessa per fronteggiare lâuomo e riprese: Innanzitutto vogliate accettare le mie condoglianze per la vostra perdita. E poi⦠Mi è stato detto che voi conoscete la foresta come le vostre tasche, insomma siete un esperto e io⦠beh, devo ammettere che abbiamo bisogno di voi! Certo, io e le mie compagne potremmo cercare di esplorare la foresta da sole, e probabilmente alla fine riusciremmo a trovare lo Yoma però⦠Ci metteremo molto tempo, il bosco è grande e quel mostro sicuramente ucciderà ancora! Anzi, nel caso peggiore potrebbe nascondersi o scappare, per poi tornare a tormentarvi quando ce ne saremmo andate. Dobbiamo fermarlo, e dobbiamo farlo presto! Io non voglio che questo - disse la guerriera indicando con un dito il cadavere di Jan - accada ancora! La voce di Seayne si fece via via più appassionata. Non stava recitando: in quel frangente il suo buon cuore aveva preso il sopravvento sulla sua anima amareggiata. Guardatelo! Non voglio che altre mogli, mariti, genitori o figli piangano la morte dei propri cari. Io posso promettervi che quando troveremo lo Yoma io e le mie compagne faremo di tutto per ucciderlo, chiunque esso sia! Ma ora vi chiedo: siete disposto ad aiutarci, Mastro Wit? Non ve lo domando per noi guerriere o per Mastro Harold, ma per i vostri compagni, i vostri amici e per tutti gli abitanti di Lore che hanno perso una persona cara a causa dello Yoma! Dopodichè Seayne tacque, attendendo la risposta di Wit e sperando che le sue parole avessero fatto presa sullâuomo apparentemente ancora alticcio. Citazione:Yoki Utilizzato: 0% |
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04-02-2013, 07:54 PM
Messaggio: #37
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Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
Pensato Parlato Testo normale
Il capo villaggio fu così gentile da chiedere al prete della città di fare strada alle tre guerriere verso la chiesa,e non solo,andò anche a cercare Wit su richiesta di Seayne. Il prete accettò con un certo tremolio della voce di far strada alle guerriere fin nella chiesa,una volta all’interno Alicia ne rimase delusa,si aspettava qualcosa di più,ma era un semplice luogo munito degli accessori essenziali,nella navata laterale vi era uno stanzino,in cui vennero accompagnate,esso era un luogo spoglio in cui si ergeva una specie di altare in pietra,su cui era adagiato il cadavere di un giovane. Il prete si scusò con loro per il fatto che il cadavere dovesse ancora essere ancora sistemato,infatti si poteva notare un grande squarcio sui vestiti con ben in mostra delle ferite ricucite non linearmente,povero ragazzo,era ancora abbastanza giovane,quelle ferite sono spaventose,possono essere state fatte solo da una creatura. Poco dopo l’uomo indicò alle guerriere uno stanzino attiguo,dal quale potevano tranquillamente seguire una conversazione,grazie all’ausilio di buchi sull’intarsio della porta,l’interno dello sgabuzzino conteneva panni,erbe e tutto quello che serviva per ricomporre un corpo,bene,per fortuna esiste una stanza del genere,la ringrazio padre,ci sarà utilissima,Saphelia sarà meglio iniziare a mettersi in posizione. Dopo essersi rivolta a Saphelia si rivolse a Seayne dicendole:mi raccomando,stai attenta,dubito che tenterebbe di farti del male,ma non si sa mai,detto questo la guerriera si avviò verso lo stanzino,una volta al suo interno chiusero la porta alle loro spalle e attesero che accadesse qualche cosa. Passarono parecchi minuti prima che accadesse qualche cosa,per occupare il tempo Alicia aveva pensato di chiudere gli occhi e meditare,per sgombrare la mente da pensieri inutili e concentrarsi solo sulla missione,quando ormai Alicia aveva iniziato a infastidirsi per il tempo di inattività un lieve cigolio della porta l’avvisò che stavano per avere un ospite. Non potendo vedere Alicia non potè fare altro che tendere l’orecchio,e quando la misteriosa figura che era entrata parlò,capì che era Wit,certo non poteva esserne certa,ma quale essere normale avrebbe parlato in quel modo se non un ubriacone come Wit? Le sue uniche parole furono una domanda,ovvero se c’era anche Saphelia,immediatamente Alicia spostò gli occhi sulla compagna nello stanzino per vedere la sua reazione,intanto sentì che Seayne rassicurava Wit,benone,ora vediamo cosa ci dice. Yoki utilizzato:0% Stato fisico:ottimale Stato mentale:preoccupata sulle possibili azioni di Saphelia contro Wit,ma nel contempo speranzosa nel suo autocontrollo |
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06-02-2013, 01:32 PM
Messaggio: #38
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Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
Narrato
Parlato da altri Lo stanzino che padre Gerold aveva trovato alle guerriere era ottimo, non vi era possibilità di guardare ma almeno si poteva ascoltare grazie a degli intarsi sulla porta della stanza. Seayne lasciò le due guerriere li dentro per attendere il possibile arrivo di Wit, passarono vari minuti, così tanti da far perdere le speranze alle guerriere quando un lieve cigolio fece capire alle guerriere che qualcuno era entrato dal portone principale, Saphelia rimase in ascolto con attenzione per capire chi fosse finché non udì quella vocaccia di Wit che con fare prepotente entrò dicendo: [COLOR="#ff8c00"]La tisshia coi capelli bianchi... Il fethente non mi ha detto buscie, allorha. Di che volevi pharlarhe?... Basshta che non shi shia quella lì che picchiah...[/COLOR] Al sentire le ultime parole di Wit Saphelia ripensò all'errore che aveva commesso di cedere alla rabbia, e se ne autocommiserò, aveva sempre tenuto un comportamento rispettoso e educato, ma qualcosa stava cambiando ora in lei. Scacciò via i pensieri e tornò a concentrarsi su ciò che aveva da ascoltare, così, accostò l'orecchio a uno degli intarsi e ascoltò. [COLOR="#ff8c00"]Innanzitutto vogliate accettare le mie condoglianze per la vostra perdita. E poi… Mi è stato detto che voi conoscete la foresta come le vostre tasche, insomma siete un esperto e io… beh, devo ammettere che abbiamo bisogno di voi! Certo, io e le mie compagne potremmo cercare di esplorare la foresta da sole, e probabilmente alla fine riusciremmo a trovare lo Yoma però… Ci metteremo molto tempo, il bosco è grande e quel mostro sicuramente ucciderà ancora! Anzi, nel caso peggiore potrebbe nascondersi o scappare, per poi tornare a tormentarvi quando ce ne saremmo andate. Dobbiamo fermarlo, e dobbiamo farlo presto! Io non voglio che questo accada ancora! Guardatelo! Non voglio che altre mogli, mariti, genitori o figli piangano la morte dei propri cari. Io posso promettervi che quando troveremo lo Yoma io e le mie compagne faremo di tutto per ucciderlo, chiunque esso sia! Ma ora vi chiedo: siete disposto ad aiutarci, Mastro Wit? Non ve lo domando per noi guerriere o per Mastro Harold, ma per i vostri compagni, i vostri amici e per tutti gli abitanti di Lore che hanno perso una persona cara a causa dello Yoma![/COLOR] Disse Seayne. Al sentire le parole di Seayne Saphelia si chiese cosa avessero di tanto diverso da ciò che lei aveva già detto in precedenza alla folla, ma poi riascoltandole nella propria mente capi che probabilmente era stato il modo in cui le aveva dette che era diverso, il suo modo di fare freddo e distaccato stava prendendo sopravvento sulla sua persona ed evidentemente ne stava condizionando anche i suoi sentimenti e parole, non se ne fece una colpa, ciò che aveva detto l'aveva affermato con sincerità e bontà d'animo, se la gente non era abbastanza intelligente da capire che le sue vere intenzioni erano di aiutarli non erano di certo problema suo. Condizioni Fisiche: Alcuni lividi e tagli sul volto e in testa a causa delle pietre, altri lievi tagli e lividi sparsi per le parti del corpo colpite dai sassi. Condizioni Psicologiche: Un pò combattuta nell'animo tra la persona che era e quella che sta diventando. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] Yoki in utilizzo: 0% |
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08-02-2013, 11:27 PM
Messaggio: #39
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Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
Wit ascoltò rimanendo presso la porta, chiaramente birillo eppure attento quanto bastava; i suoi occhi lucidi si mossero da Seayne a Jan e poi tornarono su Seayne, aggrottando le sopracciglia: stava ascoltando.
Rimase in silenzio così per qualche secondo dopo che la Guerriera finì di parlare, qualche lungo secondo. Alla fine, aprì bocca. «... Dishi le shtesshe coshe di quella lì.» Inutile chiedere di chi parlasse. «Vorrhà dirhe che purhe io ti dirò quello che ho detto a lei... Non picchiarhmi, perhò.» L'appunto fu stizzito. «Io shi ho penshato, quando shete arrhivate: vi ha chiamate il fethente, e lui vi avrhà rhaccontato la sua shtoriella ti tisshi col cappussho nella foreshta... O erha uno? Quello lì, inshomma...» «Cioè, io non shi schommetto nemmeno un fiashco d'idromele che voi vogliate andarhe alla foreshta perh farh fuori gli Yoma: volete parhlare coi Whitby. E io non voglio che chrepiate, però: che crhedete, che rhinunci a vederh ammashate quelle beshtie perh ridhere a un pallhone gonfiatho?» Mugugnò nel dirlo, e agitò le braccia nervoso. «L'ho dettho a quellha lì: voi throvate una provha che shon stati Whitby e i shuoi - li trhoverete: li ho VISHTI, dannato bashtardo d'un fethente di quel pallona gonfiatho! -, e io vi porhto dove volethe. Voglio esshere sherto che non andiate a farvi ammashare tenendo le shpade in fodhero davanthi a lorho.» Una richiesta già nota a Saphelia - ma ora anche Seayne e Alicia la poterono udire. Ora stava alla Guerriera albina decidere che rispondergli... sempre che le altre due fossero rimaste buone buone nel ripostiglio. Turnazione invariata |
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09-02-2013, 06:09 PM
Messaggio: #40
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Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] Pur essendo ancora chiaramente brillo, Wit sembrava comunque prestare attenzione alle parole di Seayne, mentre i suoi occhi guizzavano da lei, al cadavere del giovane, per poi tornare su di lei, mentre meditava sulle parole che la guerriera albina gli aveva rivolto… Poi, dopo alcuni istanti che a Seayne sembrarono non passare mai, Wit le rispose: Dishi le shtesshe coshe di quella lì. Il riferimento alla caposquadra era evidente. Prima che Seayne potesse replicare, con la voce ancora evidentemente impastata, Wit proseguì: Vorrhà dirhe che purhe io ti dirò quello che ho detto a lei... Non picchiarhmi, perhò. La stizza che la giovane avvertì nella voce dell’uomo la infastidì, tuttavia non era il momento di dare in escandescenze, così Seayne incrociò le braccia dietro la schiena e gli rispose, sempre sforzandosi di mantenere mite il tono della sua voce: Non dovete preoccuparvi di questo, Mastro Wit! Ho dato la mia parola che non alzerò un dito su di voi, e intendo mantenerla! Seayne non avrebbe mai saputo se le sue parole avessero rassicurato l’ubriacone o se, in preda ai fumi dell’alcool Wit avrebbe parlato comunque, in ogni caso, l’uomo proseguì: Io shi ho penshato, quando shete arrhivate: vi ha chiamate il fethente, e lui vi avrhà rhaccontato la sua shtoriella ti tisshi col cappussho nella foreshta... O erha uno? Quello lì, inshomma... Cioè, io non shi schommetto nemmeno un fiashco d'idromele che voi vogliate andarhe alla foreshta perh farh fuori gli Yoma: volete parhlare coi Whitby. E io non voglio che chrepiate, però: che crhedete, che rhinunci a vederh ammashate quelle beshtie perh ridhere a un pallhone gonfiatho? L’uomo si accalorava nel parlare, agitando nervosamente le braccia… -Non vuole che crepiamo? Questa non me l’aspettavo! Certo, quest’uomo è convinto che i Whitby siano gli Yoma ma… e se avesse ragione? Forse perché sono albini come me e li hanno ostracizzati non ho pensato che, forse, potrebbero essere veramente loro! E poi… Forse è perché Wit sa che solo noi possiamo affrontare gli Yoma, ma sembra veramente che gli importi che non ci facciamo ammazzare… almeno finchè gli Yoma sono in giro.- Mentre questi dubbi si facevano strada nella mente di Seayne, Wit conclusela sua tirata. L'ho dettho a quellha lì: voi throvate una provha che shon stati Whitby e i shuoi - li trhoverete: li ho VISHTI, dannato bashtardo d'un fethente di quel pallona gonfiatho! -, e io vi porhto dove volethe. Voglio esshere sherto che non andiate a farvi ammashare tenendo le shpade in fodhero davanthi a lorho. Seayne riflettè per alcuni istanti sulle ultime parole di Wit: cosa rispondere? Forse le possibilità che la missione delle guerriere potesse procedere in maniera più spedita era legata a quanto avrebbe detto. Seayne trasse un profondo respiro e, cercando di mettere nelle sue parole tutta la passione di cui era ancora capace, rispose: Mastro Wit, voi siete convinto che i Whitby possano essere gli Yoma e io vi dico che potreste aver ragione! Una prova che loro sono colpevoli dite? Allora portateci da loro! Noi guerriere possiamo sentire gli Yoma, se gli arriviamo vicino: è come una sensazione, un odore sgradevole che voi uomini non potete sentire. Gli Yoma lo sanno e cercano di nascondere a noi questa sensazione. Per questo dobbiamo arrivare vicino a loro per sentirli! Perciò vi chiedo ancora: potete portarci fino alla loro capanna nel bosco? La prova certa della loro colpa l’avremo non appena io e le mie compagne gli arriveremo vicino e, a quel punto… cercheremo di risolvere il vostro problema una volta per tutte! Saremo anche, come dite voi, Mezze-Yoma, ma lo siamo diventate per poterci vendicare degli Yoma che hanno distrutto le nostre vite! Hanno ucciso i nostri cari e le persone a cui volevamo bene! Io ho perso i miei genitori e tutto il mio villaggio per colpa di quei mostri! Gli Yoma sono ciò che più odiamo al mondo! Per questo la mia compagna vi ha preso a pugni: si è infuriata quando l’avete chiamata Yoma! Perciò vi dico: se i Whitby sono davvero degli Yoma non avremo nessuna pietà di loro! -E se non sono loro, anche se tu ti arrabbierai e te ne andrai, a quel punto potremo sempre chiedere a Whitby di farci da guida! Se Mastro Harold ha ragione, sarà ne suo interesse aiutarci!- Pensò Seayne, mentre si sfilava il bracciale destro dell’armatura e toglieva il guanto dalla mano, porgendola poi a Wit; non s'era quasi accorta che due lacrime avevano rigato il suo volto, quando aveva ripensato ai suoi e al suo villaggio natìo… Siete d’accordo con me Mastro Wit? Possiamo contare sul vostro aiuto? Gli chiese, sperando in una risposta positiva da parte dell’uomo Citazione:Yoki Utilizzato: 0% |
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