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QUEST Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
28-03-2013, 03:09 PM
Messaggio: #21
Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
Narrato

Pensato

Parlato


La risata di Morgana e l'atmosfera di ilarità che la sua "pessima imitazione" aveva suscitato in lei non era stata gradita dal pittore. Si reputava offeso non solo da come la ragazza aveva tentato di riprodurre maldestramente il suo strano parlare ma era altresì indignato dal fatto che Echidna, le fosse stata proposta come modella da rappresentare. La guerriera si rese conto che la situazione avrebbe potuto prendere una brutta piega, era consapevole che il suo atteggiamento era stato per certi versi esagerato ma l'aveva fatto in maniera del tutto priva di malizia, pensando di fare quasi una sorta di favore al pittore, come se rivolgersi nella sua stessa lingua ,potesse metterlo a suo agio e fargli capire la sua bendisposizione nei confronti dell'artista. Morgana si rese conto del grave errore commesso e le fu fatto notare anche dalla piccola scimmietta che la riprese, definendola "ritardata". Su quello poteva passarci anche sopra e decise di porgere le sue formali scuse al pittore, ma sull'altro punto e cioè quello che la sua compagna di missione risultasse "inadeguata" e "difettosa" non poteva assolutamente glissare. Sapeva poco o nulla dell'arte e dei pittori, aveva preso quell'incarico datole dagli uomini in nero come fosse quasi un gioco, non aveva nemmeno visto dei veri quadri se non nella stanza del vecchio prima che fosse loro ordinato di andare in quella città, ma in fin dei conti poco le importava di tutto ciò arte o non arte che fosse, quell'uomo dalla parlata buffa stava offendendo una sua compagna e ciò le aveva creato fastidio. Echidna non era sicuramente la tipica bellezza femminile che ci si poteva aspettare, era ancora poco più che una bambina acerba, pestifera, molto più bassa di lei ma pur sempre una ragazzina. Decise che il pittore andava fortemente ripreso, e lei aveva il compito di farlo perchè era anche vero che erano due ragazze in mano al potere altrui ma avevano sempre una dignità ed andavano rispettate.

Questo stolto pensa di trovarsi in un mercato , come se fosse un cliente che sceglie due mele mature e possa decidere quale sia marcia e quale no, a suo piacimento. Mio caro, stai commettendo un grave gravissimo errore.

La ragazza guardò Echidna, sorridendole e tentò di metterle una mano sulla spalla, in tal modo avrebbe voluto farle capire che era dalla sua parte. Era lei la più grande e doveva prendere le difese della piccola peste, che seppur aveva dimostrato di avere carattere da venderne, andava comunque protetta. Poi fissò il pittore negli occhi,come a sfidarlo,cercò di guardarlo per qualche minuto e rivolgendosi a lui, assumendo un tono serio e deciso, disse:


Comincio col porgerle le mie doverose scuse per averla in un certo qual modo indispettita per aver cercato di imitare il suo modo di proferire parola ma non era mia intenzione prendermi gioco di lei, era un modo per "familiriazzare" con lei. Un modo sicuramente errato ma pur sempre fatto con ingenuità

Lo disse con tono sinceramente dispiaciuto ma in seguito aggiunse, continuando con insistenza a fissarlo negli occhi:

Ma... mi pare di aver sentito che non le vada bene la mia compagna, non vorrei essermi sbagliata ma è FORSE COSì? Altezza, bellezza e femminilità, sono questi i canoni che lei segue per cercare modelle per i suoi dipinti e queste caratteristiche le cerca in due Claymore? In mezze donne i cui corpi sono stati squarciati? Le risparmio lo spettacolo di spogliarmi innanzi a lei ed alle sue assistenti, perchè non credo gradirebbe vedere come siano davvero i nostri corpi! Devo dire che lei è alquanto singolare, finora ho diciamo scherzato ma credo che offendere la mia compagna sia un pò troppo!! Non so che cosa sia l'arte per lei ma se è davvero un pittore il suo compito dovrebbe essere quello di immortalare la bellezza in maniera oggettiva quindi, la esorto educatamente a proseguire il lavoro che vuole portare avanti ed a porgere le sue scuse alla mia compagna, a prendere i pennelli o qualsiasi cosa diavolo lei usi ed a cominciare a dipingere.

Detto ciò, cercò di guardare Echidna in maniera rassicurante come a farle intendere

Non ti preoccupare, questo lo sistemo io.



Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Ottimale
Stato psicologico: Infastidita dall'atteggiamento del pittore ma pronta a difendere la sua compagna
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)
03-04-2013, 11:45 PM
Messaggio: #22
Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
{Parlato testo}

Difetto d'altezza?

Domanda, quasi nemmeno capendo, inizialmente ma poi celere a comprendere l'ovvio intendimento del pittore. Sgrana gli occhi e poi sospira con grande sforzo.

Oh oh oh...

Lo canzona.

Che grande osservatore....

Con tutto il sarcasmo possibile a condire le proprie parole, mentre le braccia vanno conserte al petto.

Se preferisci, ti aiuto io a difettart....

Ma viene interrotta dalle parole di certo più diplomatiche e posate della compagna, che stupendola, prende le sue parti. Rimane in silenzio, osservando Morgana per tutto il tempo e deglutendo, alla fine.
Si sente un poco strana e finisce dunque per non aver altro da dire all'artista, riuscendo a malapena a riporre lo sguardo ancora sulla figura dell'uomo. Si scrolla appena le spalle, come se non fosse abituata a quel modo di fare, a quella mano sulla spalla ed a quella vicinanza.
Si morde il labbro inferiore, appena, mentre socchiude gli occhi, caduta in un silenzio decisamente inusuale per lei..

Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: nulla da segnalare
Stato psicologico: Scossa e impreparata dallo spirito protettivo di Morgana.
Abilità utilizzate: percezione dello yoki (passiva)
Tecniche utilizzate: nessuna
05-04-2013, 06:37 PM
Messaggio: #23
Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
Il pittore rimase per un attimo interdetto dal discorso di Morgana, pur continuando a ignorare a bella posta la sua compagna. Infine, dopo un momento in cui non accadde nulla, voltò loro le spalle.
Non vi ho convocate pev spiegavmi come fave il mio lavovo. Non osate pvovavci i nuovo. Tuttavia ammivo la vostva tempva. E tu hai detto una cosa che mi incuviosisce. Seguitemi.
E si avviò a passo svelto, entrando nella sua dimora con le due ragazze che lo seguivano da presso invitando le guerriere a fare altrettanto.

Turnazione invariata
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06-04-2013, 03:34 PM
Messaggio: #24
Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
Narrato

Pensato

Parlato


Alle parole di Echidna, Morgana non potè fare a meno che sorridere, un sorriso non troppo vistoso, un sorriso di complicità e teso a dare una sorta di assenso a quello che la compagna aveva appena detto. Era pienamente consapevole che se non avesse preso le difese della giovane guerriera, quasi sicuramente ella avrebbe avuto una reazione spropositata, ma giusta. In effetti un qualsiasi sconosciuto, non poteva permettersi il lusso di denigrare e dileggiare una ragazzina appena conosciuta, portavano già un fardello troppo grande addosso perchè un estraneo si permettesse di offenderle. Si sentiva "grande", si sentiva "importante", ma quella sicurezza che le era scaturita da quella improvvisata difesa, fu una sicurezza passeggera, avrebbe dovuto ancora percorrere molta strada per diventare una vera "donna". Al sol pensare ciò, non potè fare a meno che considerarsi al tempo stesso una stupida, sapeva che il suo corpo sarebbe rimasto così per sempre e che una"donna" nel vero senso del termine non lo sarebbe mai stata, ma aspirava a qualcosa di più etereo, qualcosa di più metafisico, qualcosa che può essere raggiunto solo con un'immane forza interiore. Nel vedere la compagna che quasi si era allontanata mentre lei cercava di metterle la mano sulla spalla in segno di solidarietà e di vicinanza, trovò che le rassomigliasse, nemmeno lei amava molto il contatto fisico, essendo diffidente. Osservò Echidna deglutire, per le parole che aveva appena rivolto al pittore e questo la fece sorridere ancor di più.

Mi sa che anche la piccola peste è rimasta sorpresa dalla mia ventata di coraggio!

Le parole di Morgana aveva lasciato perplesso il pittore e lo avevano evidentemente irritato, dato che silenziosamente, aveva voltato loro le spalle. Vi fu un attimo di silenzio, un silenzio che lasciò perplessa anche la guerriera, che attendeva una qualche risposta da quel bizzarro artista, dalla parlata più eccentrica di lui stesso. La risposta tanto attesa arrivò, quel suo girare le spalle era il preludio e la conferma di quello che Morgana aveva intuito. Il pittore con fare seccato disse loro che non avrebbe accettato consigli su come svolgere il proprio lavoro, quasi minacciandole di non osare di ripetere più una simile cosa. Aveva tuttavia apprezzato "il loro forte spirito".

Certo che questi artisti sono proprio strani, eh? Prima si irrita perchè ho osato interferire sul suo lavoro ed adesso quasi quasi ci ammira per la nostra sfrontatezza! Devo dedurre che amerà le donne di carattere! Ahahaha, bhè buono a sapersi.

Ritornando ad assumere un'espressione in volto, dopo questo breve e malizioso pensiero,diede un'occhiata ad Echidna strizzandole l'occhio, cercando di sussurrarle all'orecchio :

Ce l'abbiamo in pugno!

Detto questo, fece finta di nulla e girò lo sguardo qua e là, come fosse una bambina che ha appena combinato una marachella ed assume un'espressione angelica, fischiettando. Poi aggiunse:

Signor pittore, saremo ben liete di seguirla, è per questo che siamo venute qui. Non volevo certo dirle come tenere i pennelli in mano, dato che lei lo sa meglio di me come si fa! Ahahahahah. Il mio era un invito dettato dalla curiosità, sa com'è sarei molto ansiosa di vedere come intenderà ritrarci. E poi, mi ha lasciato fortemente perplessa il suo comportamento nei confronti della mia compagna! Ad ogni modo, non ci siamo ancora presentate! Sa non vorrei che continuasse a chiamarci per "tu",non riuscendo nemmeno a capire a chi tra di noi lei si stia rivolgendo. Il mio nome è Morgana e questa ragazza che è con me si chiama Echidna, E-CHI-DNA!

Quelle sue parole erano dettate a richiamare l'attenzione dell'artista, che sembrava ancora voler ignorare la sua compagna. Morgana in maniera elegante ed educata stava tentando di ricordare che, bellezza o meno, le buone maniere, per quello che conosceva, non dovevano passare in secondo piano,pittore o chicchesia fosse lì presente. Sfoderò quindi uno dei suoi migliori sorrisi e seguì quella strana combriccola in attesa di sapere cosa avesse incuriosito il pittore di ciò che avevano detto.

Ma è decisamente duro di comprendonio questo pittore! Sarà forse l'odore dei colori che gli avrà dato alla testa?


Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Ottimale
Stato psicologico: Divertita dalla reazione del pittore e curiosa di sapere quale particolare avesse catturato l'attenzione dell'artista.
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)
11-04-2013, 03:18 PM
Messaggio: #25
Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
JACQUES_MATE SALTA IL TURNO

[1/3]: Non avendo ricevuto alcuna segnalazione mi vedo costretto a far saltare il turno. Prego di avvisarmi se e quando tornerai, Jacques_Mate, perché ti ho aspettato anche troppo. Grazie.
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11-04-2013, 03:28 PM
Messaggio: #26
Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
Non mi intevessano i vostvi nomi, solo i vostvi covpi.
Tagliò corto il pittore alle presentazioni di Morgana, che si ritrovò una incredibilmente silenziosa Echidna afferrata a una gamba prima che potesse capire come c'era finita. Attraversarono un atrio fra i discorsi inconcludenti e insensati dell'uomo, che a loro due non riusciva proprio di seguire, e le scuse mormorate dalle ragazze, che fecero a loro volta le presentazioni:
Io sono Susan. Potete chiamarmi Sue o Susie.
Disse quella che le aveva "salvate" dalla folla all'entrata.
E lei è Beatrice, o Bea.
Giunsero infine in un'ampia stanza circolare con la metà opposta a loro coperta da un'immensa tenda dai colori sgargianti. Il pittore batté le mani e le due assistenti tirarono il sipario, che si aprì su... un grande giardino fiorito, completo di statue e uccellini. C'era persino una fontana nel bel mezzo di tutto quel verde, con l'immagine delle dee gemelle dalle cui mani giunte uscivano zampilli d'acqua cristallina. Il pittore si voltò verso le guerriere spalancando le braccia: si trovava esattamente al centro della loro visuale, impossibile non notarlo.
Ecco a voi il mio ateliev en plein aiv! Adovabile, sì? Ova, se poteste mettevvi in posa, comincevemo subito!

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16-04-2013, 09:56 PM
Messaggio: #27
Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
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Parlato


Morgana rimase perplessa nell'ascoltare le parole del pittore. Aveva detto che a lui interessavano i loro corpi, glissando quindi sulle presentazioni. Inizialmente l'affermazione del pittore le fece storcere il naso, pensava che le presentazioni fossero comunque d'obbligo dato che "avrebbero lavorato insieme" ma ovviamente lui voleva servirsi del loro aspetto fisico per riprodurre le sue opere. L'espressione "i vostri corpi" iniziò a risuonarle nella mente quasi come fosse un rintocco di campana. Trovò alquanto superficiale quell'affermazione, in quanto le due ragazze non erano semplicemente dei corpi da esporre ma avevano anche un' anima, tuttavia era ben cosciente di trovarsi di fronte ad un pittore, in fin dei conti qual era il suo mestiere se non quello di riprodurre l'esteriorità? Oltre alle parole del pittore, la guerriera notò che la sua compagna era rimasta silenziosamente abbarbicata alla sua gamba. Le sembrava strano l'atteggiamento di Echidna, era quasi come se la ragazzina avesse bisogno di protezione. Sembravano quasi una madre ed una figlia e nel pensare ciò , Morgana non potè far a meno che sorridere. A tratti quella peste di Echidna le faceva tenerezza, forse quella ragazzina così irriverente aveva un fondo di fragilità, forse aveva perso come lei uno dei suoi genitori, e fu soprattutto il silenzio della compagna a sconvolgere Morgana. Quella stretta intorno alla gamba la mise comunque in imbarazzo, non amava il contatto fisico ma quella ragazzina le ispirava dolcezza.

Mi sa che mi ha scambiato per sua mamma, però questa ragazza riesce comunque a spiazzarmi ogni volta, a tratti sembra così ribelle a tratti invece sempre impaurita come un cerbiatto.

Mentre Morgana si interrogava sul comportamento della compagna, pensò che era necessario che le infondesse un pò di sicurezza.

Hai intenzione di starmi attaccata per tutto il tempo, piccola? So che stai comoda così appoggiata sulla mia gamba ma che ne dici se andiamo a seguire quel matto del pittore? Dai dai, che ora verrà il bello, diventeremo delle vere modelle!

Le strizzò l'occhio, tentando di accarezzarle i capelli, sorridendole maliziosamente. Il pittore aveva incominciato a parlare vistosamente, era alquanto logorroico.

Spero che la sua abilità nel dipingere sia pari a quella oratoria. Non fa altro che parlare di continuo , come se si sentisse il protagonista della scena. Quanto sono strani questi artisti! Ma forse non ha ancora capito che le vere attrazioni siamo noi!

Sorrise dentrò di sè a quel pensiero. Era talmente intontita a causa degli strani ed incomprensibili discorsi del pittore, quando ad un tratto le sue due assistenti si presentarono, dicendo i loro nomi.

Almeno queste due ragazze non sono delle bifolche!


Morgana fece un mezzo sorriso, ancora non riusciva a fidarsi di loro. Camminarono per un pò fino a quando giunsero in un'ampia stanza e quello che maggiormente catturò l'attenzione di Morgana, furono i colori sgargianti della tenda ivi contenuta. La ragazza sgranò gli occhi, piacevolmente sorpresa, quando le assistenti sollevarono la tenda , vi si aprì uno spettacolo che agli occhi della ragazza apparì straordinariamente meraviglioso. Era un giardino ricolmo di fiori quello che si apriva innanzi ai suoi occhi, vi erano statue ed uccellini. Il pezzo forte era costituito da una fontana con l'immagine di due gemelle dalle cui mani fuoriscivano dei zampilli. La ragazza rimase per quale minuto ferma, attonita nell'osservare quello scenario e non poteva credere ai suoi occhi. Quel luogo era come se fosse il luogo dei suoi sogni, pieno di verde, di fiori, la natura regnava ovunque. Spalancò la bocca in un'ulteriore espressione di stupore. Per lei quel posto non poteva che evocarle familiarità, amava la natura e sopratutto i fiori.

Spettacolareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!

Non prestò nemmeno attenzione alle parole del pittore, ma cercò di avanzare subito, trotterellando contenta verso quel giardino così rigoglioso. Sembrava quasi come se fosse invasata, era come se fosse una bambina a cui avevano regalato tutto ciò che potesse desiderare. Morgana era una persona abbastanza semplice, che era vissuta tra le cose semplici e quella vista le ridiede un'immensa gioia. Non potè fare a meno che annusare l'odore che promanava da fiori, si sentiva un pò come se fosse nel suo mondo. Non sapeva se quella fosse un trappola ma in caso lo fosse, per un'istante evitò di pensarci.

Pittoreeee lo sai che ti adoro???Mi hai fatto un gran regalo a portarmi qui! Questo posto è davvero un sogno!

Rientrando nella parte della modella, cominciò ad ancheggiare e rivolgendosi alla sua compagna le disse:

Scimmietta, hai visto in che posto ci hanno portate? Ora si che inizia il divertimento!

Proferì queste parole con un sorriso splendente, un sorriso di quelli che poche volte riusciva a sfoderare ed in questo caso non era un sorriso finto ma assolutamente autentico.

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Stato psicologico: Perplessa per l'affermazione del pittore e per l'atteggiamento della sua compagna ma completamente divertita e felice per l'inaspettata sopresa del giardino.
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18-04-2013, 01:51 PM
Messaggio: #28
Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
{Parlato testo}

Stretta stretta alla gamba di Morgana non fa che tener lo sguardo fisso e ostile verso il pittore, rimanendo in silenzio se non fosse per qualche sbuffo d'astio ad intervallare il suo fare taciturno. Alla fine, l'unica distrazione possibile che avrebbe potuto interrompere quella sgradevole sensazione si rivela proprio il giardino che l'artista mostra loro. Di colpo eccola sganciarsi dalla presa effettuata sulla compare ed avanzare prima d'un balzo e dunque con qualche passo verso la fontana.

Mmmh.. Ssssì.. Non male...

Mugugna, non volendo ricoprire di elogi il proprietario di questo bel posto come invece fa Morgana, entusiasta quanto lei e incapace di trattenere la gioia di una simile vista.
Si avvicina alla fontana, inclinando la testa di lato, passeggiando attorno e dunque ignorando, o essendosi proprio dimenticata, dell'ordine dato loro dal pittore.

Mmmmh...

Socchiude gli occhi e rimane perplessa a guardar la scultura da ninfeo, lasciando ben intuire che la lasci perplessa, come se non sapesse di cosa si tratti... Ed ecco che di colpo, hop!, con un piccolo balzo sale proprio con entrambi i piedi, sul bordo della fontana, mettendosi quasi sulle punte, avvicinandosi il più possibile alla scultura col proprio punto di vista, scrutandola da più lati, in quanto comincia ad aggirar lentamente l'opera scultorea, in equilibrio sul bordo.


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20-04-2013, 11:55 AM
Messaggio: #29
Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
Morgana e Echidna si mostrarono subito interessate al decantato "atelier en plein air" del pittore, finendo però per ignorare il proprietario di cotanta bellezza. Fortunatamente la prima si ricordò delle buone maniere giusto in tempo e lo ringraziò di cuore, anche se forse un po' esageratamente. Manco a dirlo, la più piccola seguitò imperterrita a ignorare entrambi, saltellando sulla fontana per studiarla, apparentemente molto interessata. Le due assistenti avanzarono lentamente nel giardino mentre il pittore, non senza una punta di seccatura nel tono, cominciava a impartire ordini:
Dato che la vostva, come dite, compagna sembva essevsi già scelta una posizione, possiamo cominciave da lì. Pvego, signovina, si ponga anche lei sulla fontana e poi vi divò come mettevvi in posa.
Che pensasse che le due non fossero capaci di eseguire due ordini consecutivamente? Forse, e dato il
comportamento di Echidna era difficile dargli torto. A Morgana non restava che fare come diceva... giusto?

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21-04-2013, 12:03 PM
Messaggio: #30
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Morgana si trovava quasi in una condizione estatica, continuava ripetutamente a guardarsi intorno, scrutando le meravigliose bellezze di quell' atelier completamente posto all'aria aperta, si girò a destra ed a sinistra, come se volesse quasi imprimere nella mente quell'immagine che stava osservando. Avrebbe voluto tranquillamente restare lì per sempre, del resto essendo cresciuta in mezzo ai fiori, non c'era ambiente migliore di quello. Andò indietro con la mente, ripensando al suo passato, a come conduceva l'esistenza prima di diventare una Claymore, e quel ricordo le diede nostalgia, aveva dovuto lasciarsi alle spalle tutto non per una libera scelta, ma per un'imposizione. O meglio più che imposizione, quella era l'unica strada conveniente in quel momento, l'unica che avrebbe potuto consentirle di vendicarsi e forse perchè no, un giorno di guadagnarsi la libertà. Cambiare "vita" non significa dimenticare ed annullare in un attimo chi si è stati , forse alcuni avrebbero azzerrato il passato, ma lei non riusciva e non poteva nemmeno farlo, era proprio il passato che la spingeva a sopravvivere, era la spinta propulsiva che la faceva lottare ed aggrapparsi alla vita ogni singolo istante. Ci sono diversi tipi di vendetta: quella per compensazione di una perdita che si è subita, quella per gelosia o per futili motivi, ma la forma peggiore di vendetta è quella che pur non riuscendo a far riavere ciò che si è perso, poichè ormai si è completamente soli e senza alcuno che possa garantirci protezione, è forse quella più forte e devastante, perchè è la forma di vendetta più nuda e cruda, quella che non ha alcun prezzo e che molto spesso conduce ad andare al di là di quelle che si pensa possano essere le proprie capacità. Morgana si fece completamente cullare da quei pensieri, come se null'altro potesse richiamare la sua attenzione, era compeltamente immersa in "se stessa".

Non c'è prezzo di sangue per restituirmi ciò che mi è stato rubato atrocemente, ma non sarò pienamente soddisfatta fino a quando non falcerò la vita di ogni yoma che incrocerò sul mio cammino

Sgranò gli occhi e sorrise, inebriata per un attimo da una qualche forma di delirio di onnipotenza. Nel frattempo la situazione intorno a lei si era evoluta, il pittore continuava a blaterare, mentre la sua compagna aveva repentinamente abbandonato la sua gamba per dirigersi verso la fontana. La guerriera non si era nemmeno accorta che Echidna aveva mollato la presa della sua gamba, si accorse di ciò che stava facendo solo in un secondo momento. Guardando qua e là, la vide ad un tratto balzare sopra la fontana , mettendosi in bilico sui bordi di essa. Non restò più di tanto sorpresa dalla mossa dell' altra guerriera ma quella scena la fece ridere. La ragazza si era avvicinata, tenendosi in bilico per scrutare le statue da vicino, ma sembrava quasi che fosse lei stessa un ornamento della fontana, quasi come se volesse scimmiottare le statue poste su di essa.

Ahahahahaha scimmietta, ma che cavolo fai? Sembri un tutt'uno con quelle due donne con le mani giunte! Attenta a non scivolare, non vorrei che rischiassi di farti un bagno inatteso!

Continuò a ridere, non riusciva a trattenersi, quella bizzarra situazione era decisamente strana. Riuscì tra le risate, a percepire anche una sorta di ordine impartito dal pittore, che la invitava a prendere la stessa posizione della compagna. In sostanza cominciava a capire che avrebbe dovuto atteggiarsi ad una sorta di scimmietta ammaestrata, cosa che la lasciava perplessa ma che al tempo stesso la divertiva, specie perchè conoscendosi , Morgana stessa avrebbe messo un' aggiunta al comando ricevuto.

Mio caro pittore, come lei desidera!

Strizzando l'occhio al pittore, cominciò a dirigersi vero la fontana, con passi lenti decisi e sinuosi, entrando come sempre nella parte della modella, non avrebbe voluto di certo sbagliare una virgola. Prima di prendere la posizione che gli era stata designata, cercò di cogliere un fiore in quell'immenso giardino, posizionandolo tra i capelli.

Ora si che sono pronta! Mwhahahahaha

Con l'agilità che la contraddistingueva, cercò di balzare sui bordi della fontana, sollevandosi come se fosse un farfalla, ovviamente in un punto un pò distante dalla compagna, in modo tale che la sua posizione non confligesse con quella di Echidna. Una volta posizionatasi su quella zampillante struttura, avrebbe poi assunto la stessa espressione facciale delle statue, a mani giunte, facendo sempre attenzione a calibrare le distanze e cercando di non cadere lei nella fontana, non avrebbe di certo voluto fare un buco nell'acqua durante sua prima prova da modella.


Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Ottimale
Stato psicologico: Letteralmente rapita dal giardino e pronta a mettersi in posa per l'inizio del "lavoro"
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)
24-04-2013, 01:48 AM
Messaggio: #31
Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
{Parlato testo}

Sì, sembra decisamente disinteressata agli ordini ed a quanto stia accadendo attorno a sè. Almeno, pare decisamente più presa da quella figura scultorea al centro della fontana. Fa quasi per dire qualcosa, ma ben presto s'avvede dell'approssimarsi del momento cruciale della missione, ovvero quella benedetta posa da assumere. Sbuffa, andando a balzare nuovamente ponendosi non lontano, anzi, quasi a fianco della compare, forse evidenziando, oltre che una diversità delle forme corporee anche quella evidente di statura. Ad ogni modo non si sa come il pittore possa davvero gradire il fatto che lei, di punto in bianco, si ponga a sedere a gambe incrociate proprio poco davanti alla ben più slanciata Morgana. China appena in busto in avanti e poggia il gomito sulla gamba, posando infine il mento proprio sul palmo: insomma, una posa che lasci ben intendere quanta insofferenza le rechi il solo ordine di dover star in una certa posizione impostale. Lo sguardo, poi, come se non bastasse, non pare nemmeno volersi troppo soffermare sull'artista, che di certo non troverà la sua simpatia (in maniera oltretutto vicendevole), anzi, balzando di qua in là nel pieno stile dinamico che di fatto ha proprio la piccola Claymore.

Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Ottimale
Stato psicologico: Insofferente per via della posa da assumere
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)
26-04-2013, 08:47 PM
Messaggio: #32
Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
Vedendo come si erano disposte le due, il pittore storse il naso. Squadrò per qualche istante le pose assunte - se posa poteva chiamarsi quella di Echidna - poi finalmente, dopo una lunga pausa, parlò.
Molto bene, signovina. Ova, se gentilmente la sua "compagna" la potesse vaggiungeve....
Lasciò la frase così, in sospeso, ma le assistenti sembrarono capire tutto: in un attimo furono addosso a Echidna, cercando di convincerla in ogni modo a posare come Morgana... quale sarebbe stata la reazione della poco collaborativa piccola peste?

Turnazione
Jacques_Mate
claire83


Citazione:Lascio comunque un turno a Morgana, anche se le sue azioni al momento sono parecchio limitate. Non preoccuparti se verrà qualcosa di corto, è comprensibile.
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29-04-2013, 01:32 AM
Messaggio: #33
Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
{Parlato testo}

All'avvicinarsi delle due aiutanti ecco che la giovanissima guerriera chiude gli occhi e sbuffa nuovamente.

Ho capito, ho capito!

Alzando una mano subito dopo.

Non avvicinatevi ulteriormente.

Poi riapre gli occhi fissando prima una poi l'altra ragazza.

Cioè, nel senso...

Alzandosi dunque e ponendosi di fronte a Morgana, la fissa prima di prenderle le mani con le proprie, in un certo senso, congiungendole con quelle della compagna a dividerle.
[COLOR="purple"]
Potreste comunque avvicinarvi[/COLOR]


sorridendo

Ma finireste mutilate di sicuro, ihi!

tutta contenta di questa sua esternazione mentre china appena il capo e rimane dunque in silenzio. Nonostante sia quasi speculare a Morgana, non si può certo dire che possa essere davvero una sorta di tangibile immagine riflessa, per via dell'eccessiva differenza corporea e di statura.

Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Ottimale
Stato psicologico: Stranamente calma (sospettosamente ubbidiente).
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)
30-04-2013, 09:37 PM
Messaggio: #34
Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
Narrato

Pensato

Parlato


Morgana si era messa in posa come per gioco, ma inaspettatamente quella posa era proprio quella che il pittore avrebbe voluto che lei assumesse. Sgranò gli occhi, stupefatta, nel tirare a caso aveva indovinato le intenzioni di quello strano personaggio. Ridacchiò, cercando di mantenere le mani giunte. Era decisamente poco credibile come "statua", quindi nonostante l'ilarità, cercò di mantenere un' espressione seria.

Per quanto riuscirò a stare così? Mi auguro che non dovremo stare per tutto il giorno a fare le belle statuine.

Continuando a ridacchiare, cercava al tempo stesso di stare in equilibrio, fortunatamente il fisico agile glielo permetteva. I suoi pensieri vennero interrotti dall'avvicinamento della compagna Echidna che , fissandola ,cercava di prenderle le mani. Morgana vedendosi osservata ebbe un pò di imbarazzo ma cercò anche lei di guardare la compagna negli occhi, la fissò intensamente assumendo per un attimo un'espressione seria ma quella posa così insolita la fece sorridere.

[COLOR="purple"]Oh mia cara, ora che siamo occhi negli occhi non posso fare a meno di notare quanto sia intenso il tuo sguardo! Aahahhaha ,suvvia dai non spaventare quelle due povere assistenti, non vedi che stanno già tremando? Tieni la tua rabbia esplosa per momenti propizi.
[/COLOR]

Le sorrise , rivolgendosi al pittore

Sei contento adesso? Ammettilo che siamo più affascinanti noi di quelle due statue! Ahahahaha. Ma per curiosità, quanto dovremo stare ancora così?

La ragazza si sentiva una statua vivente ma tutto sommato era divertita, almeno in questa "spedizione" aveva una compagna che la faceva ridere e la rallegrava.


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03-05-2013, 06:06 PM
Messaggio: #35
Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
Le due assistenti, apparentemente credendo alle parole di Echidna, preferirono ritirarsi alla chetichella, mentre il pittore cominciava a inveire. La sua parlata particolare tuttavia impediva di capire cosa stesse blaterando, così che alla fine Susan raccolse il coraggio e suggerì alle due guerriere:
Dice che dovete mettervi esattamente come le statue. Non fronte a fronte, ma schiena a schiena.
E detto ciò fuggì via a gambe levate, uscendo dal giardino. Probabilmente non sapeva chi temere di più, il padrone o la piccola guerriera. Pareva che avessero commesso un piccolo errore... allora perché l'artista l'aveva presa così male? Però potevano ancora rimediare....

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claire83
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05-05-2013, 03:55 PM
Messaggio: #36
Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
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Morgana restò in quella posa assolutamente divertita e continuò a guardare negli occhi la sua compagna con aria sorniona. Posare come modella non era poi così difficile, e poi la presenza di Echidna la rallegrava, erano due ragazzine che si divertivano a giocare facendo le modelle. Ma quella situazione non tardò a mutare, fino ad allora c'era stati diversi inconvenienti e le sembrava immediatamente strano che andasse tutto liscio come l'olio. La sua previsione non tardò ad avverarsi. Il pittore, improvvisamente cominciò a lanciare invettive senza un apparente e preciso motivo, continuando a blaterare in quella strana lingua che solo lui conosceva. Era come se la sua lingua si muovesse in modo agitato e frenetico, già era quasi impossibile comprenderlo quando parlava normalmente, figuriamoci in quelle condizioni in cui sembrava decisamente nervoso ed agitato. La guerriera cominciò a sbuffare, alzando gli occhi verso il cielo, non riusciva proprio a capire quell'uomo così strano e dal carattere poco incline all'armonia.

Che cosa c'è adesso che non và? Ne ha sempre una da dire questo pittore! Certo che secondo me è proprio fuori di testa, eh? Ora chissà cosa c'è che non gli và a genio! Mi auguro proprio che sia l'unico esemplare di artista ad essere così, altrimenti, si salvi chi può!

Morgana, cercò di assumere una posa diversa, mettendosi dunque a braccia conserte, per cercare di fargli capire che era decisamente stufa del comportamento che l'artista stava assumendo nei confronti delle due guerriere. Tese più volte le orecchie per cercare di comprendere, ma era alquanto difficile. Le venne un' illuminazione, un lampo di genio che forse poi tanto di genio non era. In caso avesse continuato a mantenere quell'atteggiamento così ostile, la ragazza, dopo un opportuno conto alla rovescia, sarebbe balzata dai bordi della fontana e avrebbe cercato di ammansire il pittore con modi che avrebbero potuto definirsi "ben poco signorili". Nel frattempo le due assistenti, alle parole di Echidna, si erano allontanate timorose. Morgana si rivolse al pittore, dicendogli:

Mio caro artista! Sarebbe così gentile da poter renderci palese le sue parole? Non riesco a comprenderla , cerchi di esprimersi più lentamente oppure ha forse bisogno di un intruglio di erbe come calmante? Sa, a volte possono fare dei miracoli, anche per gente come lei!

Iniziò quindi il conteggio mentale, e se la risposta del pittore non fosse stata quella che si aspettava, sarebbe passata al contrattacco. Aveva cercato di mantenere la calma per quanto fosse possibile ma con i folli e gli orsi è difficile ragionare.

Uno, due, tre...

Il suo conteggio venne interrotto da Susan, una delle assistenti, la quale disse che il pittore avrebbe voluto che, sempre mantenendo quella posizione, si sarebbero dovute posizionare non frontalmente come avevano fatto, ma di schiena. Detto questo, si dileguò meglio di come avrebbe potuto fare una lepre e Morgana stessa pensò che se avessero fatto una corsa, Susan avrebbe di certo battuto sul tempo la stessa lepre.

La ringrazio, gentile traduttrice!

Rivolgendosi poi al pittore, aggiunse :

Prenda esempio dalla sua assitente, non sia così burbero ed acido, con la calma e la pazienza si ottiene un ottimo risultato. Poteva dirlo subito che avremmo dovuto cambiare posizione! Ahahahhaa, si fa per dire!

Sperando di non aver esagerato con la solita ironia che la contraddistingueva, Morgana cercò di rimettersi a mani giunte, posiziandosi di schiena ed esortò la sua compagna a fare in egual modo.

Piccola scimmietta, mettiti di schiena come faccio io, il signore qui presente vuole che facciamo le brave bambine, dai su accontentiamolo, altrimenti comincerà di nuovo a blaterare in quella strana lingua! Di una cosa mi dispiace profondamente, non posso più guardarti negli occhi! Ahahahahaha.

Detto questo la ragazza, si calmò, sperando che accontentato quel brusco personaggio avrebbe finalmente potuto respirare. Di pazzi ce n'erano molti, ma quello che avevano di fronte li superava di gran lunga quanto a stranezza.

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08-05-2013, 12:44 PM
Messaggio: #37
Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
{Parlato testo}

Soddisfatta dalla reazione delle due ragazze Echidna ritrova una sorta di pace, quietandosi parzialmente. Poi quando ode quel farneticare del vecchio un ghignetto appare sul viso della guerriera. Lascia che la compagna si metta a sua agio, con le braccia conserte, se è quel che desidera, disinteressandone e piuttosto ponendo le proprie sul proprio bacino in atteggiamento di sfida.
Morgana l'anticipa redarguendo l'artista, a cui vengono destinate anche le parole di Echidna:

Ahahahahahahaha, ma che sta dicendo?

ridendo di gusto per la situazione, dunque udendo la traduzione di Susan.

Oh..

Stupita, rimane di stucco.

[COLOR="purple"]Tutto qui?
[/COLOR]

Inarcando un sopracciglio, sospettosa e strafottente mentre non si allarma della fuga dell'aiutante, rimanendo con gli occhi puntati sull'artista.

Sicuro che la tipetta lì non abbia dimenticato di aggiungere qualcosa?

Alludendo probabilmente a possibili insulti e coloriti verbi che hanno enfatizzato per bene l'espressione del maestro di pennelli.
All'ultima frase indirizzatale dalla compagna lancia un'occhiatina poco raccomandabile...

Falla finita con queste smancerie, spilungona...

dice ponendosi finalmente schiena contro schiena a Morgana

... O i miei occhi non saranno più la sola cosa che non potrai vedere. Ghihihi...

Sobbalzano appena le spalle durante la risatina ma le mani vengono finalmente unite nuovamente in preghiera, dando nell'insieme ad Echidna l'aspetto angelico di una pulzella in meditazione religiosa, in contrasto con la sua essenza ben poco serafica.

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10-05-2013, 04:14 PM
Messaggio: #38
Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
Molto bene!
Esclamò improvvisamente il pittore, soddisfatto dalla posa. Poi, afferrato un carboncino e postosi davanti a un cavalletto con un foglio disteso precedentemente su di esso, iniziò a definire lo schizzo del dipinto.
Il mio cavo amico Ufizu dice che non potete vestave a lungo. E' un vevo peccato che possa fave soltanto degli schizzi... ma non impovta! Vedvete che mevaviglia ne vevvà fuovi!
Sembrava che finalmente si fosse deciso a fare sul serio e da lì in avanti fece silenzio, concentrandosi sullo schizzo. Ma per quanto Ufizu gli avesse detto - o meglio, fatto dire - che non poteva tenersi due Claymore a tempo indeterminato, lui sembrava pensare di averne un sacco. Infatti il tempo scorreva e lui disegnava, cancellava, imprecava sottovoce e ogni tanto urlava qualcosa alle assistenti, che subito si adoperavano per accontentarlo... ma nel frattempo le due dovevano rimanere perfettamente immobili! Una vera seccatura....

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Jacques_Mate
claire83


Citazione:In questo turno, a meno che non vogliate distruggere la posa, non potrete muovervi. Tuttavia vi lascio comunque un post a testa di riflessione: vorrei che cercaste di fare un po' di introspezione psicologica sulle sensazioni delle vostre guerriere.
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13-05-2013, 11:09 PM
Messaggio: #39
Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
{Parlato testo}

Nell'immobilismo fisico e nel silenzio quasi totale, se non fosse per i bisbigli sincopati del pittore e lo scrosciar dell'acqua della fontana, è come se le sensazioni venissero prima ampliate, poi affievolite. Occhi chiusi, tutto nero. La calma regna sovrana. Seppur così parrebbe, ben altro accade nella testa della quattordicenne!
Sente distintamente il calore della guerriera a cui si sta poggiando di schiena, una trasmissione costante di contatto che la lascia irrequieta. Eppure non trema nè si sente schifata o altro... Solo decisamente impreparata per questo genere di situazioni. Stringe appena di più le mani giunte e strizza momentaneamente gli occhi, tornando nella posizione precedente anche in questi minimi particolari. Sente un calore che la mette decisamente a disagio, eppure sente di volersi quasi poggiare maggiormente, in questo tira e molla di sensazioni da cui nonostante voglia fuggire viene attratta irrimediabilmente. Se si concentra riesce persino a percepire il battito quasi sincrono del proprio e del cuore della compare. Tutto questo accade e sembra protrarsi all'infinito, tanto che lei perde la percezione del tempo: lo si potrebbe notare dal fatto che stia incredibilmente immobile per tutto il tempo necessario, cosa difficile a credersi per una come lei. Esternamente non ci sono decisamente fattori che possano ricondurre un osservatore a quali emozioni riempiono l'interiorità della giovane guerriera.

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Stato psicologico: a disagio eppure in una quiete incompresa.
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14-05-2013, 10:41 PM
Messaggio: #40
Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
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Sembrava che il pittore fosse rimasto soddisfatto della posa assunta dalle due ragazze e fu così che, finalmente, si mise a dipingere. Morgana, cercando di stare quanto più possibile immobile, lo osservava, quell'uomo le sembrava sempre più singolare e strano, molto più strano di quanto fossero due ragazze come loro che andavano in giro a caccia di yoma. Cominciò a disegnare alterando stati di euforia ad imprecazioni ed urla, sembrava ancor più invasato di quanto normalmente fosse. La guerriera pensò che il mestiere del pittore non fosse per nulla facile, di sicuro ci avrebbe perso la testa quanto lui. Osservava la mano dell'uomo muoversi, ora tratteggiava qualche schizzo ora lo cancellava, era instancabile ed intanto il tempo scorreva senza che lui potesse accorgersene. Una cosa in particolare la colpì tra i molteplici stati d'animo dell'artista, una cosa che esulava dalle reazioni esteriori, era qualcosa di più profondo. Pensò che quello strambo personaggio fosse animato dalla passione per il lavoro che svolgeva, che fosse " innamorato " della pittura. Fu indubbiamente un pensiero strano, che non aveva mai provato fino ad ora. Si chiese se anche lei provasse le stesse sensazioni quando combatteva, se fosse così bello ciò che stava facendo che avrebbe voluto che il tempo si arrestasse. Forse la passione per un lavoro o per una persona, possono essere così dilaganti da regalare la sensazione di eternità. Restò per un attimo in balia di quel pensiero, cogitando su di esso e pensò che forse era solo una sciocca a perdersi in pensieri più grandi di lei, ma al tempo stesso le sfuggì senza che neanche se ne rendesse conto, un mezzo sorriso.

Chissà se un giorno mi sentirò proprio come questo folle! Più lo osservo più sento che in questo momento vorrei sentire le sue stesse sensazioni.

Il tempo scorreva inesorabilmente, mentre la guerriera si perdeva come sempre nei suoi pensieri ma ad un tratto ci fu qualcosa che la interruppe. Echidna era appoggiata contro la sua schiena e stranamente era immobile e silenziosa. Questo fu un primo sintomo di stranezza, dato che era alquanto raro che la piccola peste stesse ferma e calma al suo posto. Poi, si aggiunse un' altra cosa che fece trasalire Morgana. Avvertì il battito accellerato della compagna in quel silenzio della natura, laddove regnavano solo i bisbigli del pittore e lo scorrere dell'acqua della fontana. Un brivido le percorse lungo la schiena, ignara della causa , non solo il battito ma anche l'atteggiamento che Echidna aveva avuto erano fortemente sospetti.

Che le è preso? Non si sentirà mica male?

Morgana si preoccupò ma al tempo stesso si sentì stranamente in soggezione, quel contatto ravvicinato con Echidna la faceva sentire in imbarazzo. Lei che era diffidente, e non amava il contatto fisico, era costretta a stare attaccata alla schiena di un'altra persona, che scherzo era mai questo? Ad un trattò arrossì e cercò leggermente di staccarsi ma in modo tale che fosse un distaccamento impercettibile ma tanto da permetterle di stare più tranquilla, al tempo stesso però per assicurarsi che stesse bene, si rivolse ad Echidna, dicendole:

Ehm, tutto bene scimmietta? Ti sento taciturna ... è alquanto insolito da te comportarti così! C'è qualcosa che non và? Posso aiutarti? Dimmi pure!

Dopo aver detto queste parole si sentì un poco più sollevata ma lo sarebbe stata completamente quando avrebbe ascoltato la risposta della compagna.


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Stato psicologico: In posa ma in soggezione a causa del contatto fisico con la compagna
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