Nascosto nel Buio II [Nardo - Sir_Alric]

[Narratore]

Mentre Olivia si servì da sola, trovando di ottimo gusto il pezzo di pollo che addentò per primo, succoso e delicato, Seayne preferì chiedere l'assistenza di Imoen, che con leggero inchino, provvide ai suoi bisogni.

~

Il cibo era tutto di qualità eccellente e le due guerriere rimasero completamente soddisfatte dal pasto che vollero mangiare. Una volta finito, Bernard si alzò e parlò col suo solito tono nervoso.

Bene, benissimo, ovvio! Spero sia stato tutto di vostro gradimento, certo che sì. Ora, gradite vedere i miei giardini o volete ritirarvi nelle vostre stanze?



Turnazione:
Sir_Alric
Nardo

[Sir_Alric]

Citazione:Narrazione | Pensiero | - Parlato -

Olivia lanciò a Seayne uno sguardo incuriosito, quando la sentì chiedere a Imoen di aiutarla a scegliere cosa mangiare. Si era già calata nel ruolo che avrebbe dovuto interpretare, o davvero aveva difficoltà a scegliere da sola? Lei, dal canto suo, era abituata a mangiare quello che poteva quando poteva, perciò non si era certo fatta problemi. Anche se aveva dovuto combattere contro il precoce senso di sazietà per poter fare onore alla tavola.

Terminata la cena luculliana, il padrone di casa chiese alle due guerriere se per caso desiderassero visitare i suoi giardini prima di ritirarsi nella loro stanza. Olivia, che era un'amante degli spazi aperti, fu lesta nell'accettare l'invito di Mastro Bernard. - In effetti sì, mi piacerebbe molto vedere questi famosi giardini. Il buon Alfred ce ne ha tessuto le lodi, e mi ha fatto venire la curiosità di vederli. - disse la ragazza, preparandosi a seguire il padrone di casa e aspettandosi che anche Seayne, che già in precedenza aveva espresso il desiderio di visitare ogni angolo della casa, facesse lo stesso.

Citazione:Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Di ottimo umore. Tranquilla. Decisamente sazia dopo essersi abbuffata.
Yoki: 0%
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki (Passiva).

[Nardo]

[-Pensato-]       [Parlato]          [Parlato da altri]

 

Come Seayne aveva sperato, Imoen fu molto abile nel calcolare le giuste porzioni di ogni pietanza, permettendo alla guerriera albina di assaggiare un po’ di tutto quel ben di dio anche se, alla fine di quel sontuoso pranzo, dire che Seayne era sazia, era dire poco.

 

Grazie Imoen…

 

Le disse Seayne, rivolgendole un lieve sorriso e chinando leggermente la testa in segno di ringraziamento, mentre Mastro Bernard si alzava dal suo posto, offrendo alle due guerriere la possibilità di visitare i suoi giardini oppure di ritirarsi nelle loro stanze. Olivia fu lesta nell’accettare la proposta…

 

-Perché no? Vista la ricchezza della casa, penso che i giardini non saranno da meno! E poi voglio vederli davvero! Inoltre sarà il caso di fare due passi per iniziare a smaltire l’abbuffata… In queste condizioni non riuscirei comunque a prendere sonno!-

 

In effetti Seayne, abituata alla vista delle foreste del freddo Nord, ove solo le piante più resistenti riescono a sopravvivere all’inverno e, per forza di cose, alle rade piante che crescono a stento nel deserto di Staph, ove coltivare giardini è un’impresa a dir poco difficile, era molto curiosa di vedere i  giardini di Mastro Bernard…

 

Concordo con Lady Olivia, Mastro Bernard! Anch’io sarò lieta di visitare i vostri giardini!

 

Disse sorridendo al padrone di casa, alzandosi dal suo posto e accennando un leggero inchino nei suoi confronti, continuando in tal modo la piccola recita che aveva iniziato chiedendo a Imoen di servirla a tavola.

Dopodiché attese che Mastro Bernard o Alfred facessero strada, lasciando comunque che Olivia la precedesse…

 

Citazione:

Yoki Utilizzato: 0%

Stato Fisico: Ottimale. Sazia come non lo è mai stata da quando è diventata una guerriera.

Stato Psicologico: Continua a provare la parte della gran dama per abituarsi progressivamente al ruolo che dovrà ricoprire. Non vede l’ora di vedere i giardini della casa.

Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva).

[Narratore]

La risposta da parte delle due guerriere fu positiva, quindi Bernard batté le mani eccitato e si diresse verso una porta laterale, facendo cenno alle due di seguirlo.

Su, forza, coraggio! Non ve ne pentirete, certo che no!

Alfred rimase un attimo sorpreso dalla veloce reazione del mercante, ma non rimase fermo a lungo. Si precipitò a fianco di Bernard, inchinandosi leggermente e indicando con grazie la direzione alle due guerriere.

Per di qua, mie Lady.

Imoen si limitò ad attendere Olivia e Seayne, seguendole a circa tre passi di distanza.

~

E infine arrivarono, precedute da un esaltato Bernard e da un Alfred stranamente sorridente; sembrava orgoglioso, in effetti.

Scesero per una scalinata che curvava verso destra e già da lì poterono godere di una vista mozzafiato. Un grande prato verde, con sprazzi di fiori e piante di tanti e più colori vivaci e brillanti, alberi in fiore grandi e piccoli, piccoli e grandi cespugli tagliati nelle forme animali e umane più disparati... Una meraviglia, non si poteva definire altrimenti.

Ecco qui! Sì, sì, è bello vero? Alfred qui s'è occupato di gestire e guidare i giardinieri nel lavoro che avrebbero dovuto fare e... Be', ecco il risultato! Ovvio, no?

Alfred quasi gonfiò il petto per l'orgoglio, ma mantenne un tono umile nel rispondere a Bernard, inchinandosi leggermente.

Voi mi ponete su un piedistallo che non merito, ma di questo vi ringrazio. Per me è stato solo un piacere e onore poter creare qualcosa di così bello. Anzi, chiunque abbia l'opportunità di posare gli occhi su una così meravigliosa visione, dovrebbe ringraziare voi per aver permesso, coi vostri mezzi, la sua creazione.

Bernard si limitò a fare spallucce, sorridendo.

Bah! Sapete che mi piacciono queste cose! E voi siete stato perfetto nel compito affidatovi! Niente di meno! Eh, sì!

I due uomini continuarono a parlare, al momento quasi dimenticandosi delle due ospiti. Imoen invece, si avvicinò leggermente e parlò a bassa voce, indicando verso una direzione.

Siete libere di girare per questo giardino, se lo desiderate. In quella direzione, seguendo il vialetto, troverete delle panchine in pietra. Sarò lieta di accompagnarvi se vorrete.


Turnazione:
Nardo
Sir_Alric

Citazione:Potete decidere di tornare in stanza oppure di girare per il giardino, in ogni caso Bernard e Alfred continueranno la loro discussione. Imoen vi seguirà, a meno che non le diciate altrimenti. Siete liberi di descrivere il giardino più o meno come volete, ovviamente senza esagerare e senza andare in conflitto con ciò che già vi ho descritto io. Considerate che il giardino è al chiuso, nonostante sia enorme. E' comunque ben illuminato.

[Nardo]

[-Pensato-]       [Parlato]          [Parlato da altri]

 

Mastro Bernard reagì come se fosse in preda all’eccitazione, alla costatazione che entrambe loro due desideravano vedere il giardino e si diresse verso un’uscita laterale incitandole a seguirlo mentre Alfred, colto di sorpresa, si affrettò a ricongiungersi col suo padrone, nel frattempo Imoen si metteva al passo leggermente dietro a loro. Così, guidate da un eccitato Bernard e da un Alfred che sembrava orgoglioso per qualche motivo, i due arrivarono al cosiddetto “giardino”…   

Già mentre imboccavano una scalinata che li avrebbe portati tutti a destinazione, l’olfatto di Seayne iniziò a percepire dei meravigliosi profumi che raramente, anche da bambina, aveva avuto occasione di sentire e, superata un’ultima svolta a destra, il giardino si mostrò in tutta la sua magnificenza: su un prato di erba verdissima, molto ben curato, erano incastonati, come tessere di un perfetto mosaico multicolore, cespugli di fiori dai colori meravigliosi e dai profumi inebrianti, dei quali Seayne fu in grado di riconoscere solo delle rose dai colori muliebri e dei fiori che crescevano nei campi, anche al Nord, in piena estate…

 

-Meraviglioso… Stupendo…-

 

Seayne era letteralmente senza parole, ma i tesori del “giardino delle favole” non finivano certo lì… Infatti, oltre ai fiori, erano disposti in perfetto ordine mandorli, ciliegi e altri alberi in piena fioritura che riempivano di colori e profumi anche l’aria, oltre che il suolo…

Neanche il tempo di adattarsi a quella nuova visione, che l’attenzione della guerriera albina venne catturata da alcune figure che aveva intravisto in mezzo agli alberi. Stava per richiamare l’attenzione degli altri, quando si accorse che quelle che aveva di fronte non erano altro che sculture… fatte con i cespugli stessi! Qualcuno infatti aveva accuratamente potato le piante, dando loro le forme più disparate sia umane che animali.

 

-Oh Grande Stella del Nord! Mi sembra di camminare in paradiso!-

 

L’attenzione della guerriera albina venne a quel punto attirata da uno scambio di battute tra Mastro Bernard e il maggiordomo Alfred, con il primo che riempiva di complimenti il secondo, evidentemente il vero ideatore e autore di quella meravigliosa opera che si stagliava davanti ai suoi occhi d’argento e con Alfred che non finiva di ringraziare il padrone per avergli dato la possibilità di realizzare quell’opera. Seayne si avvicinò ai due uomini, rivolse loro un inchino e, senza fingere stavolta, disse loro:

 

Miei signori! Mai in vita mia ho avuto la possibilità di posare il mio sguardo su un’opera tanto meravigliosa quanto delicata… Non trovo le parole per descrivere la magnificenza di quanto ci circonda. E non posso fare altro che esprimervi la mia profonda gratitudine per aver permesso a me e alla mia compagna di vedere e camminare in un luogo come questo! Voi Mastro Bernard siete un vero mecenate e voi Mastro Alfred, avete nel cuore l’anima di un vero artista, capace di trasformare un giardino in poesia!

 

Quando si rimise eretta, Seayne udì Imoen che avvisava lei e Olivia che erano libere di girare per il giardino e, se lo avessero desiderato, poco distante c’erano delle panchine su cui accomodarsi. Seayne si girò verso di lei e le rispose sorridendo:

 

Grazie Imoen, ma penso che camminerò un po’ fino al momento di ritirarsi per la notte. Non è necessario che mi accompagni ma fa come ritieni sia giusto.

 

Subito dopo Seayne iniziò a camminare in quella che sembrava in realtà essere una colossale serra, chiusa e ben illuminata per far sì che i tesori vegetali in essa contenuti non soffrissero l’inclemenza del clima, affascinata e rapita da quel caleidoscopio di immagini, colori e profumi che si estendeva a perdita d’occhio, senza pensare a nulla, quasi come se desiderasse perdersi in quel giardino, finché non l’avrebbero richiamata indietro o qualcuno le avesse rivolto la parola, riportandola alla realtà.

 

Citazione:

Yoki Utilizzato: 0%

Stato Fisico: Ottimale.

Stato Psicologico: Affascinata dal giardino. Desidera vagare in esso senza una meta precisa, senza pensare a nulla, finché le sarà concesso.

Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva).

[Sir_Alric]

Citazione:Narrazione | Pensiero | - Parlato -

- Wow... E' stupendo! - Esclamò Olivia, sinceramente impressionata, vedendo il famoso giardino di Mastro Bernard. Considerato il resto della casa, la ragazza si era immaginata che anche il giardino sarebbe stato una meraviglia, ma ciò che vide superò persino le sue già elevate aspettative. Ecco, magari giusto il fatto che fosse un giardino coperto, e non all'aperto come pensava lei, fu una piccola delusione, ma per il resto... C'era veramente di tutto, in quel giardino: moltitudini di fiori variopinti e profumatissimi, alberi fioriti d'ogni forma e dimensione, addiritura vere e proprie sculture vegetali fatte con dei cespugli potati in modo tale da far assumere loro la forma di persone o animali. Impressionante, davvero.

Olivia dopo pochi secondi stava già percorrendo il vialetto, senza prestare grande attenzione a cosa stessero facendo o dicendo gli altri (le sembrò comunque che si stessero scambiando complimenti sulla realizzazione del giardino). In quel momento era più interessata ad esaminare da vicino le meraviglie di quel luogo. In modo particolare i fiori che crescevano sul prato perfettamente curato. Sembravano essere profumatissimi, e Olivia aveva intenzione di odorarli TUTTI...

Citazione:Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Di ottimo umore. Tranquilla. Impressionata dal giardini di Bernard, lo sta esplorando per esaminarne le meraviglie da vicino.
Yoki: 0%
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki (Passiva).

[Narratore]

Giustamente meravigliate dal giardino di Bernard, decisero entrambe di avventurarvisi più all'interno; Imoen rimase ferma dov'era, rispettando la richiesta di Seayne, così le due guerriere ebbero il loro personale momento da sole, Olivia più avanti poiché era subito partita nella sua esplorazione.

~

Ad un certo punto, Imoen raggiunse Olivia e poi Seayne, avvertendole che le loro stanze erano state preparate per la notte e che avrebbero potuto ritirarsi a riposare, poiché all'alba avrebbero concluso la preparazione per la loro partenza verso Durenor.

~

Il sonno fu una favola, le due guerriere goderono di una comodità mai sognata prima, ove dormirono avvolte da morbidi pigiama forniti da Jaheira ed Esmeralda e il risveglio non fu da meno. Una sontuosa e succulenta colazione fu portata da Dynaheir e Maisha nelle loro stanze su eleganti vassoi in argento; frutta, dolcetti, latte, succo di frutta e acqua limpida, Seayne e Olivia avevano solamente l'imbarazzo della scelta.

~

Le due guerriere vennero quindi portate nella stanza dove avevano fatto il bagno la sera prima e vi trovarono Maisha, Jaheira, Emeraldas e Dynaheir, pronte con colori e trucchi vari; Imoen non era presente.

Le quattro ragazze lavorarono con velocità ed efficienza, ma ci misero comunque un paio d'ore, ore in cui Seayne e Olivia dovettero alternare momenti di totale immobilità a momenti in cui dovettero muoversi lentamente seguendo le direttive delle ragazze. Il risultato fu pazzesco.

Uno grande specchio fu posizionato davanti ad ognuna delle due guerriere e ciò che videro le lasciò senza parole.

Olivia ora aveva i capelli rosso scuro e un leggerissimo trucco chiaro le colorava leggermente le palpebre e le guance; una bellezza parecchio esplicita e di certo non mitigata dal vestito rosso che le misero addosso, stretto in vita e in seno, seppur l'effetto fu quello di alzare e mettere ancora più in bella mostra le sue grazie. Un gioiello giallo condì il tutto.

Seayne fu quella maggiormente "trasformata", per via del suo naturale pallore e del colore fin troppo chiaro dei suoi capelli. Ora i suoi lunghi ciuffi erano di un corvino profondo, lucenti e un trucco scuro dipingeva le sue palpebre. L'effetto era quello di una donna austera, di una bellezza misteriosa e seducente. Il suo vestito, di color argento, quasi ostentava la forma longilinea della guerriera e nonostante fosse meno esplicito e scollato di quello della compagna, non lasciava troppo spazio all'immaginazione.

Wow... Spero che sappiate come cavarvela con un uomo voglioso, poiché appena viste, sarete desiderate ardentemente da ogni uomo presente nel raggio di qualche centinaio di metri! Siete stupende.

Fu la voce di Imoen quella che Olivia e Seayne udirono e in effetti apparve poco dopo davanti a loro. Eseguì un leggero inchino e sorrise amabilmente.

Dynaheir, Emeraldas, Jaheira, Maisha, siete state incredibili, brave come sempre. Avete fatto un ottimo lavoro.

Le quattro ragazze sorrisero soddisfatte e dopo aver salutato calorosamente Seayne e Olivia, lasciarono la stanza. Imoen si rivolse quindi alle due.

Fuori è tutto pronto, la vostra... nostra guardia del corpo sta caricando i vostri bagagli sulla carrozza. Le vostre divise, armature e spade si trovano nel doppio fondo del baule più grosso. Vi sono stati messi anche vestiti simili a quelli che indossate e tutto il necessario per il trucco, ma a quello penserò io, non preoccupatevi. Se avete domande, sarò lieta di rispondervi mentre andiamo verso l'esterno... Alfred attende insieme a... a... alla guardia del corpo. Non ricordo il suo nome, ma vi prego di non badare alle sue... stranezze. Sembra un tipo a posto.

Imoen poi fece segno alle due di seguirla.


Turnazione:
Sir_Alric
Nardo

Citazione:Come avete certamente notato, ho dato un'accelerata al post. Descrivete ovviamente le varie parti saltate e concludete facendo, se dovete/volete, le domande a Imoen, che vi risponderà nel prossimo turno.

[Sir_Alric]

Citazione:Narrazione | Pensiero | - Parlato -

Terminato il tour esplorativo dei giardini di Mastro Bernard, le due guerriere si ritirarono infine nelle loro stanze. Dopotutto, dovevano pur riposare se volevano essere pronte per ciò che le attendeva l'indomani. Complici il morbido pigiama fornitole dalle domestiche ed il comodissimo materasso del letto, Olivia dormì come un sasso, e quando all'alba vennero a svegliarla, la ragazza si alzò dal letto completamente riposata. Onestamente, non ricordava di aver dormito così bene da.... Anzi no, in effetti non aveva mai dormito così bene in vita sua, prima di allora. 

Dopo colazione le domestiche condussero lei e Seayne nuovamente nella stanza dove il giorno prima si erano fatte il bagno, solo che questa volta lo scopo era preparare i travestimenti che le due guerriere avrebbero dovuto utilizzare mentre si spacciavano per prostitute... oh pardon, cortigiane, in quel di Durotar. Le domestiche ci impiegarono un paio d'ore a prepararle, e durante tutto quel tempo Olivia prestò la massima attenzione ad ogni fase dell'intero processo: imparare qualche trucco su come camuffarsi avrebbe potuto rivelarsi assai utile, in futuro...

Quando alla fine le ragazze la misero di fronte ad uno specchio per mostrarle il risultato del loro lavoro, Olivia non potè fare a meno di restare impressionata: i suoi capelli color biondo paglia erano stati tinti di un color rosso scuro, che si abbinava splendidamente all'abito anch'esso rosso che le avevano fatto indossare, il quale tra l'altro, essendo stretto in vita e sul seno, aveva l'effetto di mettere in risalto le sue forme. Come tocco finale, le ragazze le avevano messo un velo di trucco sulle palpebre e sulle guance, e le avevano dato un gioiello da indossare. Però... davvero niente male! Direi che sono pronta per recitare la parte... Pensò la ragazza, compiaciuta.

Anche Seayne subì una trasformazione. Anzi, nel suo caso il cambiamento fu ancora più radicale, dato che era lei quella il cui normale aspetto dava più nell'occhio. Ma adesso, con quei capelli corvini e quel vestito argenteo addosso, solo chi già la conosceva avrebbe potuto riconoscere la guerriera albina dietro quella bellezza austera e seducente.

Imoen disse loro che ogni uomo nel raggio di diverse centinaia di metri che avesse posato il suo sguardo su di loro le avrebbe desiderate ardentemente. Ovviamente la domestica lo disse con l'intento di fare loro un complimento, ma Olivia non potè fare a meno di sentirsi un brivido freddo scorrerle lungo la schiena: le era appena apparsa nella mente l'immagine di Goffredo, e con essa il ricordo di come il bellimbusto ci avesse sfacciatamente provato con lei per tutto il tempo in cui gli era stata a portata di moine. Un'esperienza abbastanza sgradevole. Cavolo, so che si suppone che io sia una cortigiana, e so anche che mi hanno agghindata in questo modo perchè attirassi l'attenzione, ma mi auguro di non ritrovarmi veramente con un'orda di sporcaccioni bavosi attaccata alla gonna. Sarebbe una seccatura incredibile riuscire a levarmeli di torno, indipendentemente da qualsivoglia informazione utile che dovessi riuscire ad estorcere loro. Pensò la ragazza, con un po' di preoccupazione.

A quel punto, comunque, non restava altro da fare che andare all'esterno, dove, come disse loro Imoen, la carrozza che le avrebbe condotte a Durotar era già in attesa insieme alla guardia del corpo che si stava occupando di caricare i loro bagagli. "Bene dunque. Seayne, vogliamo andare?" Chiese Olivia alla compagna, avviandosi dietro alla domestica. Il tempo del relax era finito, era ora di iniziare davvero la missione. Dal momento che la loro guardia era all'oscuro delle loro vere identità, Olivia si concentrò, preparandosi mentalmente a inziare la sua recita nel momento in cui avesse incontrato l'uomo...

Citazione:Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Di buon umore. Fresca e riposata. Impressionata dal suo aspetto dopo il "trattamento" ricevuto dalle domestiche (e da lei seguito con grande attenzione), attende di conoscere l'uomo che le accompagnerà a Durotar insieme ad Imoen.
Yoki: 0%
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki (Passiva).

[Nardo]

[-Pensato-]       [Parlato]          [Parlato da altri]

 

Dopo un tempo che per Seayne fu fin troppo breve, Imoen richiamò le due guerriere, avvisandole che le loro stanze erano state preparate per la notte, avvisandole che il giorno dopo avrebbero completato i preparativi per ripartire nella loro missione…

 

-Un bel sogno…E come tutti i bei sogni svanirà all’alba…-

 

Pensò Seayne iniziando a provare un po’ di rimpianto. Tuttavia, c’era ancora tutta la notte da godere e un’ennesima sorpresa attendeva Seayne dopo aver preso congedo da Olivia, Imoen, Alfred e, ovviamente, Mastro Bernard: infatti, giunta alla stanza assegnatale, trovò Esmeralda la quale le mise a disposizione un morbido pigiama, prima di lasciarla sola. Il tessuto morbido e pulito l’avvolse come un caldo abbraccio e improvvisamente tutte le emozioni provate quel giorno reclamarono il loro prezzo: in breve Seayne si sentì improvvisamente stanca come se avesse sostenuto un duro allenamento e letteralmente crollò nel letto, addormentandosi in breve tempo, cullata da una comodità che non aveva mai provato prima… e che probabilmente non avrebbe mai più provato neanche in futuro.

La voce di Maisha, l’altra sua cameriera, la destò la mattina dopo, portandole la colazione… e che colazione!

Su un vassoio in argento c’erano a sua disposizione: frutta, dolcetti, latte, succo di frutta e acqua limpida; Seayne si dissetò con un po’ d’acqua poi, senza esagerare – in fondo aveva fatto una cena eccezionale per una guerriera poche ore prima – sgranocchiò alcuni dolcetti, accompagnandoli con il succo di frutta.

 

Quand’ebbe finito, la guerriera albina si recò assieme a Olivia, come era stato loro richiesto, nella stessa stanza dove avevano fatto il bagno il giorno prima, là vi trovarono tutte e quattro le cameriere pronte a mettersi all’opera con sostanze colorate che – immaginò Seayne – servissero a tingerle i capelli e…

 

-E che altro?-

 

Le due ore che seguirono, ricordarono a Seayne quand’era bambina e giocava con la sua bambola preferita… solo che questa volta aveva l’impressione di essere lei nella parte della bambola, mentre alternava momenti di totale immobilità a momenti in cui doveva muoversi lentamente, seguendo gli ordini delle ragazze che lavoravano su di lei, cercando di capire quel che le stavano facendo, per tentare di cacciarselo in testa.

 

Alla fine, un grande specchio fu posizionato davanti a lei e a Olivia… con la coda dell’occhio Seayne vide una figura rossa là dove avrebbe dovuto esserci la sua compagna, ma la sua attenzione era focalizzata sulla figura riflessa davanti a lei…

 

OH! Non posso… crederci… Ma sono davvero…io?

 

La figura che la fissava dallo specchio aveva il volto che assomigliava al suo, ma ora i suoi lunghi capelli erano di colore nero profondo e lucente e un trucco scuro ne dipingeva le palpebre. Era bella, bella come le ricche dame che aveva avuto qualche volta l’occasione di vedere a Pieta… anzi, forse ancora di più. L'effetto era quello di una donna austera, di una bellezza misteriosa e seducente. Il suo vestito, di color argento, sembrava studiato apposta per mettere in evidenza la sua forma longilinea, esaltandone le curve, non troppo pronunciate a dire il vero, facendo in modo di renderla molto attraente come… donna!

 

Seayne rimase come imbambolata a rimirarsi… stava quasi per toccarsi il volto come per sincerarsi di essere veramente lei, ma si fermò per timore di rovinarsi il trucco, appoggiando invece la punta delle dita sullo specchio, avvicinando il volto come per rimirarsi meglio…

 

Wow... Spero che sappiate come cavarvela con un uomo voglioso, poiché appena viste, sarete desiderate ardentemente da ogni uomo presente nel raggio di qualche centinaio di metri! Siete stupende.

 

La voce di Imoen, che si era assentata fino a quel momento, la riscosse dalla sua contemplazione e, per la prima volta, il suo sguardo si posò su quella ragazza in rosso che altri non era che Olivia… Olivia ora aveva i capelli rosso scuro e un leggerissimo trucco chiaro sulle palpebre e le guance, fasciata in un vestito rosso, ornato da un gioello giallo, che esaltava la sua femminilità, molto più esplicita di quella di Seayne

 

Sei bellissima Olivia…

 

Le sussurrò Seayne mentre Imoen lodava il lavoro delle quattro ragazze le quali poco dopo presero congedo dalle due guerriere, salutandole calorosamente e Seayne ebbe una parola di sincero ringraziamento per ognuna di loro. Rimaste sole, Imoen si rivolse alle due guerriere

 

Fuori è tutto pronto, la vostra... nostra guardia del corpo sta caricando i vostri bagagli sulla carrozza. Le vostre divise, armature e spade si trovano nel doppio fondo del baule più grosso. Vi sono stati messi anche vestiti simili a quelli che indossate e tutto il necessario per il trucco, ma a quello penserò io, non preoccupatevi. Se avete domande, sarò lieta di rispondervi mentre andiamo verso l'esterno... Alfred attende insieme a... a... alla guardia del corpo. Non ricordo il suo nome, ma vi prego di non badare alle sue... stranezze. Sembra un tipo a posto.

 

Già, la guardia del corpo… Seayne aveva cercato, nei momenti di quiete, di abbozzare un’idea sul da farsi, ma la notizia che il loro “accompagnatore” era all’oscuro della loro vera identità aveva mandato la sua idea a farsi benedire, inoltre questa considerazione fece ricordare qualcosa alla guerriera albina, che si guardò nuovamente nello specchio….

 

Bene dunque. Seayne, vogliamo andare?

 

La richiamò Olivia

 

Oh! Sì, scusatemi, arrivo…

 

Rispose Seayne riunendosi alle due compagne che si erano già avviate. Quando le raggiunse Seayne si rivolse alla cameriera:

 

Imoen. Le ragazze hanno fatto un lavoro superbo… Io stessa stento a riconoscermi, ma c’è un particolare che nessun trucco potrà mai nascondere: mi riferisco al colore d’argento degli occhi miei e di Olivia. Io non conosco la nostra guardia ma, se è un tipo sveglio, potrebbe finire per notarlo. Per mascherarli abbiamo bisogno di uno dei sacchetti che avevamo alla cintura quando siamo arrivate; contiene una… medicina che maschera questo particolare. Riusciresti a farcene portare uno prima che incontriamo la guardia?

 

Seayne prese fiato per un momento, poi si ricordò ancora di una cosa…

 

Inoltre… Ho… avuto qualche problema nelle terre del centro e, come il mio aspetto è particolare, lo è anche il mio nome. Per questo vorrei, se non avete già detto alla guardia i nostri nomi, che mi presentaste come “Lanfear”. E’ un nome che è usato nelle terre del Nord da cui vengo e significa “Figlia della Notte”…   

 

 

Citazione:

Yoki Utilizzato: 0%

Stato Fisico: Ottimale.

Stato Psicologico: Finito il bel sogno, sta rientrando gradualmente nel suo ruolo e ricomincia poco a poco a concentrarsi sulla missione.

Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva).

[Narratore]

Oh, giusto! Quasi dimenticavo...

In risposta alle parole di Seayne, Imoen tirò fuori un sacchetto conosciuto dalle due guerriere e porse una pillola ad ognuna.

Grazie per avermelo ricordato, mia signora... Lanfear. Ora direi che i preparativi sono pronti, a meno anche Olivia non voglia un nome che aiuti la vostra... nostra copertura.

Comunque, ora che le guerriera avevano preso le pillole di soppressione dello Yoki, potevano stare tranquille. Il loro travestimento pareva ora perfetto.

~

Arrivarono infine fuori dalla villa e si trovarono davanti quella che sarebbe stata la loro carrozza. In realtà, più che carrozza era un carro che pareva adibito al trasporto merci, seppur tenuto in modo esemplare e dotato di intarsi e disegni ai lati che ne rendevano l'aspetto molto meno umile. Due cavalli erano stati legati sul davanti e Alfred diede il benvenuto alle due compagne con un leggero inchino ed un sorriso.

Siete splendide, i miei complimenti.

Alfred si voltò verso il carro e chiamò a gran voce il grosso uomo che stava caricando l'ultimo baule a bordo. Costui si voltò, si asciugò il sudore sulla fronte con la manica destra e si precipitò velocemente verso il loro gruppetto.

L'uomo era molto alto e piuttosto muscoloso, completamente pelato e con uno strano disegno blu sul viso. I suoi occhi castani comunque denotavano gentilezza, nonostante piccole e grosse cicatrici erano visibili sulle parti nude del suo corpo.

Eseguì un grosso inchino, quindi parlò con un forte accento marcato di chissà dove.

Questo grosso uomo è Minsc! Lieto di fare la vostra conoscenza, belle signore! Questo grosso uomo e Boo vi proteggeranno! Vero Boo?

Alfred trattenne a stento una risatina, come anche Imoen. Perché erano divertiti? Minsc sorrise, un sorriso onesto e spontaneo e parlò nuovamente, mentre da una delle larghe maniche del grosso uomo saltava fuori un piccolo criceto. Che fosse lui Boo?

Non vi preoccupate, le città pullulano sempre di malvagità e decadimento... Ma dove arriva Minsc, il male si ritira!

Nel frattempo, Alfred fece un leggero inchino e augurò buona fortuna alle due guerriere, dileguandosi poco dopo; Olivia, Seayne, Imoen e Minsc potevano ora partire.

Corazzato, affilato e pronto a partire! Minsc e Boo sono pronti!


Turnazione Invariata.

Citazione:Descrivete il vostro incontro con Minsc e se volete descrivete la salita sul carro. Dal prossimo turno, comincerà il viaggio verso Durenor.

[Sir_Alric]

Citazione:Narrazione | Pensiero | - Parlato -

Sentendo le parole della compagna, per la seconda volta nel giro di pochi minuti Olivia sentì un brivido freddo scorrerle lungo la schiena. Cavolo, le pillole per la soppressione dello Yoki! Dannazione, come aveva fatto a dimenticarsi di una cosa tanto importante? Era del tutto inutile camuffarsi per sembrare un'altra, se poi lasciava i suoi occhi d'argento in bella vista! Ma dove accidenti aveva la testa? Grazie agli dei Seayne se n'è ricordata. Stavo per fallire in modo imbarazzante prima ancora di aver iniziato. Pensò la ragazza, con un po' di vergogna, dato che lei stava per dirigersi all'esterno come se niente fosse solo per fare una figuraccia da perfetta imbecille. Non andava bene. Non andava bene per niente. Il fatto che stesse per commettere un simile stupido errore significava che non era abbastanza concentrata. E' questo era un male. Un grosso male. Datti una svegliata, Olivia! Non li puoi fare simili sbagli! Rimproverò a sè stessa, mentre ingoiava la pillola che Imoen aveva tirato fuori dal sacchetto. Era vero, doveva darsi una regolata, o avrebbe passato dei guai. Ok, ricominciamo. E stavolta cerchiamo di farla giusta. Pensò la ragazza, sempre rivolgendosi a se stessa. A quel punto, Olivia chiuse gli occhi e fece un respiro profondo per concentrarsi nuovamente. Davvero, stavolta. Andiamo. Si disse, riaprendo gli occhi...

All'esterno della villa, le due guerriere trovarono la carrozza (o era più un carro merci riadattato? Beh, non che avesse importanza, comunque. Era un mezzo di trasporto, e tanto bastava) ad attenderle, ed insieme ad essa anche la famosa guardia del corpo. Ma che...?!  Ad Olivia non ci volle molto per comprendere cosa avesse voluto dire Imoen, quando aveva affermato che l'uomo, che rispondeva al nome di Minsc, era un po' strano. La domestica non si riferiva al fisico massiccio dell'uomo, ne alla sua altezza, ne alle sue cicatrici, ne al curioso tatuaggio che aveva sul viso, e nemmeno al suo bizzarro modo di parlare, con quel forte accento che la guerriera non avrebbe saputo ricondurre ad alcuna specifica zona geografica. No, con ogni probabilità, ciò che lo aveva fatto apparire "strano" agli occhi della domestica era il fatto che Minsc... beh... parlava con un criceto. Eh già, proprio così. Ooookkkkeeeey... questa davvero mi mancava. Pensò Olivia, alquanto perplessa, quando se ne rese conto. Dunque, l'uomo che si supponeva teoricamente dovesse essere lì per proteggerle era un tipo strambo che conversava amabilmente con un roditore, uh? Dannato Kelsier. Ciò nonostante, al netto delle sue stranezze Minsc le dava l'idea di essere un tipo a posto, proprio come aveva detto Imoen, ragione per cui Olivia decise che avrebbe sorvolato sul rapporto ambiguo che l'uomone aveva con il suo criceto.

- Ooh! Però, guarda che fusto! Ora che lo vedo, mi sento già più al sicuro. Non sei d'accordo, Lanfear? - Disse Olivia, rivolgendosi principalmente a Seayne ma parlando in modo che la sentissero tutti. Senza poi attendere una risposta della compagna, la ragazza si avvicinò a Minsc - Il piacere è mio, Mastro Minsc. Il mio nome è Michelle... - Michelle? Un nome che si era inventata al momento. Visto che Seayne aveva deciso di usare un falso nome, aveva deciso di farlo anche lei. Non c'era una motivazione particolare dietro quella sua decisione, era più un suo capriccio. - ... e questa è la mia amica Lanfear... - indicò Seayne. - ... sono felice di avervi con noi, e sono certa che sarete di grande aiuto in caso dovessimo incontrare dei malintenzionati durante il nostro viaggio a Durenor. - disse Olivia, parlando con voce suadente e sorridendo in modo affettuoso. - E naturalmente, questo vale anche per il qui presente Boo. - aggiunse, rivolgendo un sorriso anche all'animaletto. Non che pensasse che il criceto avrebbe apprezzato le sue parole. Più che altro, stava cercando di far buona impressione sul proprietario, dato che sembrava essere parecchio affezionato alla bestiola.

A quel punto, Olivia attese una reazione da parte dei presenti, in particolar modo da parte di Seayne e di Minsc, dopodichè sarebbe salita a bordo del carro insieme alla compagna, una volta esauriti i convenevoli.

Citazione:Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Sostanzialmente di buon umore, anche se non le è piaciuto il fatto che stava per commettere un errore grossolano, e la cosa l'ha spinta a rimproverarsi. Cerca di fare buona impressione su Minsc, del quale ha deciso di ignorare le bizzarrie.
Yoki: 0%
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki (Passiva).

[Nardo]

[-Pensato-]       [Parlato]          [Parlato da altri]

 

In risposta alla richiesta della guerriera… mora, Imoen si ricordò d’avere con se uno dei due sacchetti delle pillole soppressori dello Yoki e ne porse una ciascuna alle due compagne, che l’ingoiarono senza indugi…

Dopo tanti anni dalla sua trasformazione, fu una strana sensazione per Seayne percepire l’energia demoniaca che era in lei affievolirsi a poco a poco, mentre i suoi occhi perdevano il tipico bagliore argentato, ritornando al colore grigio che avevano in natura e la sensazione di “vicinanza” di Olivia spariva: per qualche istante Seayne ebbe la sensazione di sentirsi debole e vulnerabile.

 

-Grande Stella del Nord! Possibile che mi sia talmente abituata a essere una mezzo demone, da sentirmi a disagio se il mio Yoki viene soppresso?-

 

Turbata da quei pensieri e sensazioni, si accorse a malapena delle parole di Imoen la quale richiamò l’attenzione delle compagne rivolgendosi a Seayne col nome che si era autoimposta. La guerriera del Nord si mise al passo con le due compagne, notando però che anche Olivia sembrava persa nei suoi pensieri.

Uscirono in fine dalla villa, laddove ad attenderle c’era il buon Alfred, che le accolse con l’ennesimo complimento galante, il quale era vicino a quello che sembrava un carro merci – Seayne da piccola ne aveva visti parecchi – il quale però sembrava tenuto molto bene e, inoltre, era decorato con intarsi e disegni su entrambe le fiancate; due cavalli erano già attaccati al traino: insomma , non era una carrozza, ma…

 

-Sempre meglio che camminare per miglia e miglia!-

 

Si disse Seayne, cercando di superare quei momenti di disorientamento, tentando di focalizzare la sua mente sugli aspetti “pratici” della missione

 

A un richiamo del maggiordomo, un grosso omone si precipitò verso di loro. Nonostante Seayne avesse vissuto in una comunità di minatori, quindi di uomini dai fisici robusti, dovette ammettere che il loro accompagnatore li batteva di gran lunga: era alto e muscoloso, calvo e con uno strano disegno di colore blu sul viso; piccole e grandi cicatrici sparse sul suo corpo lo indicavano come un combattente, però il suo sguardo faceva intuire un carattere gentile…

 

Questo grosso uomo è Minsc! Lieto di fare la vostra conoscenza, belle signore! Questo grosso uomo e Boo vi proteggeranno! Vero Boo?

 

Disse rivolto alle due compagne, esibendosi in un inchino

 

-Uh? Sono in due?-

 

Pensò Seayne facendo scorrere rapidamente lo sguardo tutt’attorno per vedere chi avesse risposto all’omone. Fu così che vide Alfred e Imoen i quali sembrava si stessero trattenendo dal ridere e vide sbucare un piccolo animaletto dalla manica di Minsc…

 

-Uno scoiattolo? No, sembra piuttosto un topolino o qualcosa del genere… Ma è questo il Boo di cui parla?-

 

Forse Alfred e Imoen stavano per ridere a causa dell’espressione stralunata che Seayne sentiva di avere in quel momento.

Olivia fu più lesta di lei a rispondere all’omone, lodandone la possanza fisica e presentandosi a lui come Michelle…

 

-Eh? Ah! Anche Olivia allora ha scelto un nome falso per se stessa!-

 

… presentandola poi a sua volta come, appunto, Lanfear. Seayne rivolse una riverenza all’uomo.

 

Sono anch’io lieta di conoscervi, Messer Minsc! Sono certa che, con voi… due al nostro fianco non avremo nulla da temere!

 

Poi, udendo le parole della compagna, si avvicinò a sua volta al grosso uomo, con l’intenzione di fare una piccola carezza all’animaletto, pronta però a ritrarsi se Minsc avesse reagito male a quell’approccio.

 

-Non è cattivo, ma se si rivolge alla bestiola come se fosse un umano… Beh, qualche problema ce l’ha! Spero non si arrabbi se provo a fare una coccola al piccolo Boo…-

 

Pensò la guerriera, provando un po’ di pietà per Minsc…

 

Non vi preoccupate, le città pullulano sempre di malvagità e decadimento... Ma dove arriva Minsc, il male si ritira!

 

Dopo quelle parole da parte del loro accompagnatore, Alfred si esibì in un ultimo inchino e salutò le due guerriere augurando loro buona fortuna.

 

Grazie, buon Alfred! Grazie di tutto! Spero ci si possa rivedere un giorno! Portate i nostri ringraziamenti a Mastro Bernard!

 

Gli rispose Seayne

 

Corazzato, affilato e pronto a partire! Minsc e Boo sono pronti!

 

E allora possiamo andare!

 

Esclamò Seayne arrampicandosi sul carro subito dopo Olivia per prendere posto. Dopodiché avrebbe allungato le mani per aiutare Imoen a salire se la cameriera ne avesse avuto bisogno.

 

Il giorno era giunto, il sogno era finito, la missione iniziava ora!

 

Citazione:

Yoki Utilizzato: 0% (Soppresso a causa del farmaco)

Stato Fisico: Ottimale.

Stato Psicologico: Inizialmente disorientata dalla soppressione dello Yoki a causa del farmaco.Sbalordita poi dalla comparsa di Minsc e del suo animaletto, prova un po’ di pietà per lui. Impaziente di iniziare la missione.

Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki soppressa a causa del farmaco

[Narratore]

Minsc non fece nessuna resistenza alle due ragazze, ma il piccolo criceto si nascose timidamente tra le maniche dell'uomo, provocando una sua risata.

Boo è timido davanti a tanta bellezza. Ma presto si abituerà e diventeremo tutti amici!

Così Minsc attese che le donne salissero sul carro, mentre al turno di Imoen la prese per i fianchi e la sollevò con la facilità con cui si solleva un bicchiere; dopo che le donne furono sul carro e Imoen ebbe chiuso le tende posteriori, Minsc fece partire finalmente il carro, parlando con allegria e col suo pesante accento.

Minsc vi condurrà con la spada e lo stivale! Boo si occuperà dei dettagli!

E così il viaggio verso Durenor cominciò.

~

Il viaggio durerà un paio di giorni, se tutto va per il meglio.

Fu Imoen ad interrompere il silenzio presente all'interno del carro. La ragazza non perdeva mai il sorriso e pareva contenta di trovarsi in quella situazione.


Turnazione:
Nardo
Sir_Alric

Citazione:Potete descrivere cosa fate/dite durante il primo giorno di viaggio, in cui non succederà nulla. Se vi affacciate, avete libertà di descrivere l'ambiente intorno a voi e potrete anche parlare con Minsc e Imoen.

[Nardo]

[-Pensato-]       [Parlato]          [Parlato da altri]

 

Imoen non ebbe bisogno dell’aiuto di “Lanfear” per salire sul carro, in quanto il possente Minsc la prese per i fianchi e la appoggiò sul pianale del veicolo. Poi, dopo che la cameriera ebbe chiuso le tende sul retro del carro, Minsc se ne uscì con una delle sue sconclusionate ma allegre frasi, e spronò i cavalli a partire.

 

Mentre si allontanavano da Holmgard, Lanfear, scostò un attimo le tende sul retro, per dare un’ultima occhiata alla città, il cui profilo si allontanava sempre di più. In fondo al suo cuore, la guerriera provava una punta di rimpianto…

 

… addio…

 

Mormorò a bassa voce, prima di sedersi nuovamente al suo posto.

Rimase in silenzio e a occhi chiusi per alcuni minuti poi, per tentare di scacciare la malinconia che l’aveva colta a causa del suo carattere incostante, cercò di concentrarsi sulla missione, richiamando in mente le istruzioni ricevute da Mastro Kelsier e cercando di pensare sul da farsi:

 

-Ovviamente la priorità è trovare il “Tasso che Ringhia” e Jason, per sapere da lui le informazioni che ci mancano. Mi chiedo se l’aspetto che ci hanno dato non serva più ad attirare l’attenzione su di noi, piuttosto che dissimularla, magari facendo in modo di distogliere gli occhi della setta da altre potenziali vittime… Non saprei… per una missione sotto copertura avrei scelto un travestimento meno… esplicito. E’ vero che non è per niente facile ora vedere in noi delle guerriere dell’Organizzazione, però… di sicuro non passeremo inosservate…-

 

Il viaggio durerà un paio di giorni, se tutto va per il meglio.

 

Fu Imoen la prima a rompere il silenzio, distogliendo Lanfear dalle sue riflessioni: la guerriera dai capelli corvini aprì gli occhi e la osservò: nonostante la situazione la loro “cameriera” era sempre sorridente  e, oltretutto, pareva contenta di trovarsi in quella situazione.

 

-Chissà come mai?-

 

Si chiese Lanfear, la cui curiosità era stata stuzzicata dall’atteggiamento di Imoen, ma d’altro canto la sua era anche sincera preoccupazione per la ragazza: quando le cose si sarebbero fatte pericolose, avrebbe dovuto anche pensare a un modo per evitare di esporla al pericolo. Fu così che, tentando di spostarsi per avvicinarsi a lei per quanto possibile, le chiese, con tono amichevole e rivolgendole il suo solito, lieve sorriso come avrebbe fatto con un’amica, ma badando a non farsi udire da Minsc:

 

Imoen, detto che sono contenta che tu sia con noi ma… Beh, tu sai chi siamo in realtà e, anche se non credo tu conosca tutti i dettagli, sai o puoi intuire cosa andiamo a fare a Durenor. Posso supporre che Mastro Bernard ti abbia detto di accompagnarci per aiutarci a mantenere la nostra “copertura”, ma l’idea che tu possa essere esposta al pericolo mi preoccupa… Però mi dai l’impressione che la cosa non ti spaventi e, se devo essere sincera, non ho mai conosciuto persone che fossero contente di trovarsi in una situazione del genere… Se non sono indiscreta, posso chiederti come mai?

 

Seayne / Lanfear era andata dritta al punto. Era inutile girare attorno alla questione e, in base alla risposta di Imoen – ammesso che avesse risposto – avrebbe forse potuto intuire le motivazioni della ragazza e, di conseguenza, iniziare a conoscerla e valutare quindi come comportarsi con lei una volta arrivate a Durenor…

 

Dopodiché, Lanfear se ne sarebbe stata tranquilla per godersi la quiete del viaggio tuttavia, se la conversazione fosse continuata, magari coinvolgendo anche Olivia / Michelle, avrebbe partecipato volentieri alla chiacchierata.

 

Citazione:

Yoki Utilizzato: 0% (Soppresso a causa del farmaco)

Stato Fisico: Ottimale.

Stato Psicologico: All’inizio del viaggio prova un po’ di malinconia, ma poi è incuriosita dall’atteggiamento positivo di Imoen e desidera capirne il perché, anche per iniziare a conoscere meglio la ragazza.

Percezione dello Yoki: Soppressa a causa del farmaco

[Sir_Alric]

Citazione:Narrazione | Pensiero | - Parlato -

Esauriti i convenevoli, le due guerriere ed il loro seguito salirono a bordo della carrozza e si misero finalmente in viaggio verso Durenor. Mentre si lasciavano alle spalle la grande città di Holmgard, Olivia, affacciata al finestrino della carrozza, osservava il panorama cambiare davanti ai suoi occhi, man mano che il tipico paesaggio spoglio delle terre dell'est cedeva il passo alle rigogliose foreste e alle vaste praterie di Toulouse. Assorta nei suoi pensieri, e dunque poco propensa ad iniziare o a partecipare ad una conversazione, la ragazza prestò scarsa attenzione a quello che facevano/dicevano gli altri, benchè di tanto in tanto si fermasse per un istante ad ascoltare. E fu in uno di quei frangenti che Olivia udì Seayne rivolgere una domanda alla loro... come definirla? Assistente? Imoen. La sua compagna voleva sapere come mai la ragazza non sembrasse minimamente intimorita o preoccupata dalla prospettiva di accompagnare le due guerriere nella loro missione, e perciò glie lo aveva chiesto senza tanti giri di parole. Anche Olivia, in effetti, trovava la cosa un po' curiosa, giusto un po', e così decise che avrebbe ascoltato la risposta di Imoen, e magari anche il resto della conversazione tra lei e Seayne, nel caso essa fosse proseguita. Altrimenti, sarebbe tornata a contemplare il panorama...

Citazione:Stato Fisico: Illesa. I suoi occhi hanno ripreso il loro originale color verde oliva in conseguenza dell'assunzione del farmaco per la soppressione dello Yoki.
Stato Psicologico: Di buon umore. Tranquilla.
Yoki: 0%
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki (Inibita dal Farmaco).

[Narratore]

Be', ecco...

Imoen balbettò per qualche istante, prima di sorridere nuovamente con calore, arrossendo.

Io non sono mai uscita da Holmgard... Mastro Bernard mi adottò quando ero poco più che un infante e da allora sono sempre stata al suo servizio. Ma ho sempre voluto andare fuori da quelle mura e la presunta pericolosità di questa missione accentua solo la mia eccitazione a riguardo.

La ragazza quindi fece cenno con la testa verso la direzione dove avrebbe dovuto trovarsi Minsc.

E poi, c'è lui a proteggermi, in caso della vostra mancanza. Dovrei essere relativamente al sicuro, poiché servo solo a rendere la vostra recita più credibile... Ma quando sarete occupate a fare quello per cui stiamo andando lì, io sarò altrove. Ne convenite, mia signora Lanfear?

Un nuovo sorriso illuminò il volto della giovane. Pareva non essere minimamente spaventata da ciò che attendeva il loro gruppo.

~

Il primo giorno di viaggio proseguì senza problemi, quindi dopo essersi fermata per qualche ora per consentire a cavalli, uomini e criceti di riposarsi, il carro ripartì. Le ore trascorsero piatte, fino a che Minsc all'improvviso non fermò tutto, esclamando ad alta voce:

Boo dice... Cosa?!

Dall'interno del carro, le tre donne sentirono il rumore di parecchi zoccoli e vari nitriti; qualche risata e oscenità fece capolino in tutti quei rumori. Altri esseri umani.

La voce di Minsc risuonò potente.

Spostati canaglia! Passa un eroe!

Una scrosciante risata risuonò potente, dovevano essere tanti i nuovi arrivati. La risposta alle coraggiose parole di Minsc non tardò ad arrivare, in tono sarcastico e divertito.

Certo, certo, come no. Noi siamo il famigerato gruppo dei Demoni Forsennati! E abbiamo deciso di rapinarvi. Cosa trasporti là dietro? Merci? Donne?

Imoen era visibilmente preoccupata, anche se cercò di mantenere un certo decoro. Tuttavia, la voce di Minsc risuonò nuovamente, sicura, con quel suo pesante accento di chissà dove.

Cambia percorso, o dovrò eseguire un pesante colpo di virtù!

Una nuova risata, quindi la stessa persona parlò ancora.

Sei grosso, certo... Ma sei da solo e noi siamo in dieci. A meno che tu non abbia un piccolo esercito all'interno del carro, ti conviene rimettere a posto quella grossa spada e arrenderti, poi sperare che io mi senta abbastanza buono da lasciarti tutto intero.

Cosa avrebbero fatto le due guerriere all'interno del carro? Da dietro non era ancora arrivato nessuno, probabilmente i briganti si trovavano davanti e ai lati del loro mezzo di trasporto.


Turnazione invariata.

[Nardo]

[-Pensato-]       [Parlato]          [Parlato da altri]

-No! Non… di nuovo!- 

Fu il primo pensiero di Seayne quando udì la spiegazione di Imoen. la quale fece riaffiorare alla mente della guerriera il volto terrorizzato di Rebecca, la figlia del Borgomastro di Trem dopo essersi trovata faccia a faccia con lo Yoma che si era intrufolato nel loro villaggio. Anche lei era sembrata sicura di se, all’inizio, ma poi…

Certo, Seayne avrebbe potuto fare finta di nulla, in fondo cosa doveva agli umani? Però Imoen e il suo patrigno erano stati gentili con lei e la sua compagna e quindi…

-Non posso ignorare la loro cortesia… dovrò cercare di evitare che Imoen finisca nei guai…-

Quindi, per evitare di turbare la loro cameriera, Lanfear si sforzò di non apparire turbata, le sorrise e le rispose:

Ne convengo! Quando sarà il momento ti lasceremo alle cure di Minsc… e di Boo! Ma tu non farti venire l’idea di fare l’eroina d’accordo? Voglio che alla fine tu torni da Mastro Bernard sana e salva!

=====

Il primo giorno di viaggio passò senza altre emozioni, così come la prima parte del giorno successivo, finché all’improvviso Minsc non fece arrestare bruscamente il carro e un rumore di cavalli, misto a voci umane che parlavano in termini non propriamente educati, giunse alle orecchie delle ragazze…

Un gruppo di banditi umani, che si definivano i “Demoni Forsennati” sembravano avere tutte le intenzioni di derubarli… o peggio: Minsc, evidentemente sicuro di se, minacciò quegli uomini ma questi, forti del loro numero – sembravano essere una decina – non ne erano granché impressionati.
All’interno del carro, Imoen sembrava spaventata, anche se cercava di non farlo vedere… Seayne- Lanfear comunque se ne accorse…

-Ombre! Questa non ci voleva! E adesso?-

Rapidamente, cercò di mettere assieme un piano d’azione: il suo Yoki era soppresso dal farmaco, però Seayne ricordava bene di come la sua compianta caposquadra Saphelia aveva malmenato a mani nude una piccola folla senza usare l’energia demoniaca, perciò era abbastanza confidente di riuscire, anche grazie alla presenza di Olivia, a far fronte alla situazione. Perciò, quando le venne un’idea, si affrettò a comunicarla alle compagne, sempre cercando di non farsi udire dall’esterno:

Olivia! Io e te tentiamo di sbirciare fuori cercando di non farci notare e senza fare nulla per adesso! Diamo la possibilità a Minsc di fare il suo lavoro, ma teniamoci pronte ad aiutarlo se sarà in difficoltà e a buttare fuori chi prova a mettere il naso qui dentro!

Imoen! Cerca di trovare due spille per noi: se dovremo combattere le gonne ci impacceranno, perciò dovremo appuntarci un orlo ai fianchi per avere le gambe libere (*). Poi, qualunque cosa succeda, cerca di restare dietro a noi due, d’accordo?

Ciò detto, Lanfear si tolse le scarpe per non scivolare e cercò di sbirciare fuori dalla parte frontale del carro, per tenere d’occhio Minsc, pronta a intervenire se fosse stato il caso, facendo nel contempo un cenno a Olivia di dare un’occhiata dietro: i nemici sembravano essere davanti e ai lati del carro, ma non si poteva mai dire.

Citazione:

Yoki Utilizzato: 0%- Soppresso dal farmaco
Stato Fisico: Ottimale.
Stato Psicologico: Tesa e concentrata nell’imminenza dello scontro.

Percezione dello Yoki: Soppressa dal farmaco

(*): L’atto è per certi versi simile a quando Galatea si strappa la gonna da un lato per essere libera di  muoversi quando combatte contro Miata prima e Agata poi. L’unica differenza sarebbe che, in questo caso, la gonna sarebbe fissata con una spilla di sicurezza al fianco anziché strappata (I vestiti costano!).

[Sir_Alric]

Citazione:Narrazione | Pensiero | - Parlato -

Heh. La risposta che diede Imoen le strappò un mezzo sorriso. Dunque erano la curiosità di vedere per la prima volta il mondo che si estendeva al di fuori delle mura di Holmgard, ed il brivido di vivere in prima persona un'avventura fuori dall'ordinario, le ragioni per le quali la giovane domestica di Mastro Bernard non era minimamente preoccupata all'idea di accompagnare le due guerriere nella loro missione sotto copertura. La sua eccitazione, insomma, aveva soppresso la paura. Olivia comprendeva bene i sentimenti di Imoen, perché essi non erano molto diversi dai suoi, dato che anche lei desiderava viaggiare e vedere il mondo. Anche se, nel suo caso specifico, la sua voglia di evadere dalla quotidianità era da intendersi in un senso più letterale. Comunque, Imoen era una ragazza coraggiosa, e ad Olivia iniziava a stare decisamente simpatica. Ragione per cui, la guerriera decise che avrebbe fatto tutto ciò che era in suo potere per assicurarsi che tornasse a casa sana e salva, e possibilmente senza un graffio.

*****

Il viaggio proseguì senza problemi per tutto il primo giorno (in effetti fu un po' una noia) e per parte del successivo, finché ad un certo punto... BAM! Come un fulmine a ciel sereno, un discreto numero di guai arrivò al galoppo. Letteralmente. Ad Olivia, Seayne, ed Imoen, dentro il carro, non ci volle molto per scoprire la ragione per la quale Minsc era stato costretto a fermarsi: Banditi! Una dannatissima banda di tagliagole (almeno una decina, stando alle parole che dall'interno del carro la guerriera aveva udito pronunciare a quello che probabilmente era il Capo dei predoni) che non avendo evidentemente nulla di meglio da fare, avevano deciso di venire a rapinare proprio loro. Tsk! Dovevo aspettarmelo. Fino ad ora era andato tutto fin troppo bene. Il viaggio tranquillo, il soggiorno extralusso... dovevo immaginare che il destino avrebbe prima o poi presentato il conto. Pensò Olivia, più irritata che preoccupata, nel rendersi conto della situazione. Che sfortuna, questa proprio non ci voleva. E adesso? Come avrebbero fatto a levarsi di torno quei briganti? Si domandò la guerriera. Intanto, Minsc rispondeva baldanzoso alle minacce dei banditi con minacce sue. Che tipo, non sembrava minimamente preoccupato dal fatto di trovarsi da solo contro dieci avversari. Se la sua fosse fiducia nelle proprie capacità o semplice avventatezza, restava comunque tutto da vedere.

A quel punto, Seayne decise che fosse il caso di tentare di sbirciare fuori dal carro senza essere viste. In effetti, era la cosa più logica da fare: prima di prendere qualunque iniziativa, dovevano avere un quadro più preciso della situazione. Informazioni, informazioni, informazioni. Erano la base di qualsiasi strategia efficace. A seconda di quanti fossero effettivamente i banditi (avevano detto di essere in dieci, ma chissà se era vero?), di quali fossero le loro posizioni ed il loro equipaggiamento, e di come fosse fatto l'ambiente circostante, avrebbero potuto (forse) elaborare un piano per riuscire a cavarsi d'impaccio. Olivia dunque annuì in risposta al cenno di Seayne, dopodichè si spostò in fondo al carro e provò a sbirciare all'esterno per scoprire se effettivamente da quella parte la via fosse ancora libera (i banditi parevano essere di fronte ed ai lati del carro, ma sarebbe stato stupido non accertarsene). Nel caso lo fosse stata, la guerriera si sarebbe tolta anch'essa le scarpe per evitare di fare il minimo rumore e avrebbe tentato di sgattaiolare fuori dal carro senza essere vista. Una volta fuori, sarebbe rimasta fuori dal campo visivo dei banditi (o almeno ci avrebbe provato), e avrebbe tentato di sbirciare da ambo i lati del carro per farsi un quadro più preciso sulla situazione e sull'ambiente circostante. Non aveva ancora idea di come agire, ma di una cosa era sicura: se i briganti avessero attaccato, e Olivia non dubitava che ne avessero tutta l'intenzione, allora restare all'interno del carro, dove i loro movimenti erano limitati dallo spazio ristretto, si sarebbe rivelato estremamente svantaggioso per combattere. Ecco perchè, se fosse riuscita a fare tutto quello che aveva deciso di provare a fare, avrebbe fatto cenno a Seayne di raggiungerla. Dovevano essere entrambe pronte a combattere, nel caso le cose si fossero messe male. O a fuggire, anche. Imoen... beh, a lei ci avrebbe pensato in seguito, una volta deciso che cosa fare.

Citazione:Stato Fisico: Illesa. I suoi occhi hanno ripreso il loro originale color verde oliva in conseguenza dell'assunzione del farmaco per la soppressione dello Yoki.
Stato Psicologico: Calma e concentrata. Si appresta ad andare in ricognizione, o almeno a provarci, così da avere un quadro più chiaro della situazione e poter decidere cosa fare dopo.
Yoki: 0%
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki (Inibita dal Farmaco).

 

[Narratore]

Al segnale di pericolo, Seayne e Olivia pensarono subito a come agire; il loro Yoki era soppresso, dovevano mantenere ad ogni costo la loro copertura e soprattutto, non potevano uccidere nessuno di quei banditi. Minsc pareva sicuro di sé, forse nemmeno se ne preoccupava davvero, ma le due guerriere preferirono dare un'occhiata all'esterno, per farsi un'idea più precisa di ciò che stava succedendo.

Seayne, dopo aver chiesto l'assistenza di Imoen riguardo ai propri vestiti indossati, azzardò un'occhiata fuori dal carro, dal davanti. Inizialmente, si ritrovò a fissare le grosse chiappe di Minsc, che evidentemente si era alzato per fronteggiare i banditi; fortunatamente la numero 23 riuscì a vedere qualcosa, grazie al fatto che il loro grosso accompagnatore aveva le gambe leggermente aperte. Davanti a lui, a circa un paio di metri dai cavalli che guidavano il loro carro, si trovavano tre uomini a cavallo, armati con corte spade e con indosso logore armature di cuoio.

Ehi, chi c'è lì?!

Purtroppo per Seayne, uno dei banditi la vide di sfuggita.

Sogni, razza di stupido? C'è quel grosso pelato.

No, no! Ho visto qualcosa, dietro di lui! Sembrava il viso di una bella ragazza!

Una bella ragazza? He he he, accertiamocene... Viktor, Juha, Claxon! Andate a controllare! Siate delicati, mi raccomando! Ha ha ha ha!

A quanto pare, i banditi s'erano accorti di loro. Seayne, dopo aver rimesso velocemente la testa all'interno del carro, notò che Imoen, nonostante fosse visibilmente più spaventata di prima, probabilmente dopo aver sentito le ultime cose dette dagli uomini all'esterno, si stava prodigando a fissare l'abito come le era stato chiesto poco prima, mentre teneva in bocca un altro paio di aghi fatti apposta; in pochi istanti finì e andò rapidamente da Olivia, che nel frattempo era andata a dare un'occhiata dietro al carro.

Olivia vide che dietro al carro non c'era ancora nessuno, ma sentì chiaramente che dal davanti avevano visto probabilmente la sua compagna; dopo pochi secondi, il rumore di zoccoli cominciò ad avvicinarsi e la numero 31 si rese conto che se fosse uscita ora dal carro, probabilmente sarebbe stata vista. Imoen finì anche con lei in pochi istanti, una ragazza dalle mille risorse, e Olivia si sentì più libera nei movimenti, nonostante il vestito risultasse ancora piuttosto scomodo; meglio di niente.

Dall'esterno, proveniente da dietro il carro, le tre donne all'interno sentirono i banditi scendere da cavallo. Entro pochi secondi sarebbero senza ombra di dubbio apparsi. Come si sarebbero preparate? Imoen si raggomitolò in un angolino, dalla parte opposta del carro; il suo sguardo era spaventato, ma anche speranzoso. Probabilmente confidava che per due guerriere dell'Organizzazione, non sarebbero stati un grosso problema un paio di banditi armati.

Creature malvagie, lasciate in pace le ragazze e affrontate la mia spada! Rrrraaaaaaaaaah!

A quanto pare, Minsc non aveva reagito bene agli ordini dati ai banditi e le due guerriere sentirono chiaramente un sobbalzo del carro; probabilmente il loro guardiano era saltato giù per correre incontro ai nemici. Numeri alla mano, Minsc ora si trovava contro almeno sette avversari armati. Probabilmente non avrebbe retto a lungo, ma le due guerriere al momento erano occupate.


Turnazione Invariata.

Citazione:Se avete domande o perplessità, scrivetemi pure un MP, cercherò di rispondere appena posso. MP a Kelsier, non a Narratore.

[Nardo]

[-pensato-]    [parlato]    [parlato da altri]



-Ombre! Mi hanno visto!-

 

Forse a causa di un’esitazione, o forse per la necessità di rendersi conto di persona di chi e cosa avessero di fronte, comunque fosse uno dei banditi l’aveva intravista e non aveva perso tempo a dare l’allarme agli altri, con estrema soddisfazione del loro capo che decise di mandare tre dei suoi a controllare.

Rimbalzando indietro, Seayne si avvide che Imoen, pur apparendo spaventata, si stava prodigando per fissarle la gonna come le aveva richiesto…

Brava Imoen!

 

Le disse cercando di farle coraggio, mentre la sua mente elaborava rapidamente quanto aveva visto:

 

-Banditi a cavallo, armati con corte spade e con indosso logore armature di cuoio che proteggono spalle e torso… Bene!-

 

La mente della guerriera iniziò a elaborare un piano mentre rimaneva immobile quel tanto che bastò a Imoen per finire il lavoro, dopodiché la cameriera si diresse rapidamente verso Olivia, per appuntarle il vestito, Seayne la seguì, avvicinandosi alla compagna, mentre dall’esterno s’udì chiaramente il rumore di cavalli che si spostavano. Pochi istanti dopo Imoen finì anche con Olivia e si ritrasse rapidamente dall’altra parte del carro, mentre dal retro giunse il rumore degli uomini che smontavano. Seayne stava per dire qualcosa ma…

 

Creature malvagie, lasciate in pace le ragazze e affrontate la mia spada! Rrrraaaaaaaaaah!

 

… Minsc decise di attaccare i banditi, balzando giù dal carro e facendolo sobbalzare. Seayne trattenne a stento un gesto di frustrazione conscia del fatto che, escludendo i tre banditi che stavano per venire da loro, il loro supposto protettore si stava scagliando da solo contro sette avversari! Ma non c’era tempo per pensarci ora, i tre banditi stavano per salire, perciò Seayne si rivolse nuovamente alla compagna, parlandole sottovoce per non farsi sentire da fuori:

 

Ascolta Olivia, dobbiamo prenderli di sorpresa! Hanno armi corte e vecchie corazze di cuoio che proteggono spalle e torso… Fai come vuoi ma io ti suggerisco di dargli un pugno secco sul naso, senza esagerare con la forza. In questo modo tra il dolore e gli occhi che lacrimeranno a causa della frattura, dovremmo metterli in condizioni di non nuocere quel che basta per sbarazzarci di loro, senza infliggergli danni troppo gravi…

 

Mentre parlava Seayne  mimò il gesto della mano col quale intendeva colpire il primo bandito che gli fosse capitato a tiro.

 

Mettiamoci subito dietro la tenda del carro, così li colpiremo di sorpresa e per prime quando salgono! Non se l’aspetteranno perché pensano d’aver a che fare con delle ragazze impaurite! Se dovessero entrare con l’arma in pugno bloccagli prima il braccio armato e poi colpisci con l’altra mano! Dopodiché li butteremo subito giù dal carro!

 

Concluse la guerriera mora. Ricordava bene il dolore e gli effetti causatigli dal tremendo pugno di Angela durante il loro duello e, facendo due più due, era abbastanza sicura che una frattura al setto nasale di un umano, inflitta da una guerriera non molto forte come lei,  sarebbe stata sufficiente a renderlo inoffensivo per un po’.

Si piazzò quindi subito dietro la tenda sul retro del carro, possibilmente sulla destra di Olivia, pronta ad aggredire il primo dei banditi che le si fosse parato davanti.

 

Citazione:

Yoki Utilizzato: 0%- Soppresso dal farmaco

Stato Fisico: Ottimale.

Stato Psicologico: Tesa e concentrata nell’imminenza dello scontro. Presta attenzione a controllare la forza quando sarà il momento di colpire, per non infliggere troppi danni all’avversario.

Percezione dello Yoki: Soppressa dal farmaco