Braveheart [La X di Miria]

[Narratore]

Angelica non perse tempo e caricò lo Yoma, spostandolo con un deciso calcio alla parte bassa dell'addome. Quello, colto completamente alla sprovvista, si vide rotolare via senza nemmeno capire cos'era successo, mentre il re si rimetteva faticosamente in piedi, accettando eventuali mani porte in aiuto. 
Bel colpo, grazie. Ora finiamolo.
Borbottò una volta saldo sulle gambe, nonostante fosse evidente che era allo stremo e numerose ferite fossero visibili un po' ovunque, prima tra tutte una al volto che sembrava impedirgli di tenere aperto l'occhio destro. Nonostante tutto, prese un profondo respiro, sollevò a due mani la sua spada e attaccò lo Yoma ancora stupito dal colpo ricevuto, ma in via di ripresa. Angelica doveva sbrigarsi a decidere che fare: aiutarlo? Fermarlo? Andare ad aiutare gli altri? L'uomo con la spada, se la novizia si fosse voltata indietro, sarebbe stato visibile appena uscito dal vicolo, che cercava goffamente di correre col pesante fardello in braccio.

[La X di Miria]

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Pensato Parlato da altri

Prese la rincorsa e sferrò un calcio con la punta del piede, tanto forte da far rotolare lo Yoma lontano dalla sua preda. Di seguito, porse una mano al re e lo aiutò a rialzarsi: Bel colpo, grazie. Ora finiamolo.
Diverse ferite gli si aprivano su tutto il corpo, in particolare Angelica fu colpita da quella all'occhio destro. Ma già brandiva la spada, pronto a finire lo Yoma.
Con la coda dell'occhio, Angelica si accorse che l'uomo di prima stava tornando con la sua spada.
Bene. Ma prima finiamo qui.
Avrebbe affiancato il re nel suo ennesimo assalto.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato Fisico: Ferite numerose e leggere sulla schiena.
Stato Psicologico: Decisa ad aiutare il re.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)

[Narratore]

Il re caricò, ma lo Yoma non si fece cogliere alla sprovvista e schivò lateralmente. Il movimento, però, reso goffo dalla ferita al ventre, lo mandò dritto contro Angelica, che se lo ritrovò all'improvviso tra le braccia. Mantenne per un pelo l'equilibrio, ma era precario e qualcosa andava fatto, alla svelta, prima che il mostro potesse capire cos'era successo e attaccare.

Citazione:NOTA: Ti suggerirei di aggiungere qualche dettaglio in più alle tue azioni. A volte non è facile, ma aiuta moltissimo a farmi capire cosa intendi fare esattamente, e di conseguenza la mossa ha più probabilità di successo (posto che ne abbia). Niente di grave, soprattutto quando non hai grandi informazioni da parte mia ed è comprensibile. Approfitto per informarti che lo Yoma t'è andato addosso con la spalla sinistra contro il tuo petto, quindi siete perpendicolari l'uno all'altra. 

[La X di Miria]

Sebbene fosse rimasto stordito dal colpo ricevuto, lo Yoma fu rapido ad evitare l'attacco del re. Prima che Angelica potesse fare qualsiasi cosa, la bestia le piombò addosso, colpendola di fianco. Doveva spostarsi o avrebbe finito con l'inchiodarla a terra. Perciò provò a ruotare le spalle verso sinistra, così da lasciare cadere il mostro. Nel contempo avrebbe caricato il braccio, e quando si fossero ritrovati paralleli, lo avrebbe colpito alla tempia, sfruttando la carica guadagnata nella rotazione.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato Fisico: Ferite numerose e leggere sulla schiena.
Stato Psicologico: Esclusivamente concentrata sulla serie di azioni da compiere.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)

[Narratore]

Angelica reagì con prontezza e rovesciò a terra il mostro con un pugno micidiale. Il re intervenne immediatamente, allontanando forse un po' bruscamente la novizia e finendo il mostro. Nel frattempo, l'uomo con la claymore arrivò a consegnarla ad Angelica. 
Bene. Vogliamo andare?
Un rapido sguardo al gruppo di combattenti avvertì Angelica dell'urgenza insita in quella domanda apparentemente cortese: tre Yoma affrontavano ora appena una mezza dozzina di civili, che stavano battendosi coraggiosamente ma perdevano terreno costantemente. Il loro intervento era indispensabile, c'era solo da decidere come si sarebbe lanciata nella mischia la novizia. 
Uno Yoma, a sinistra, pareva illeso ma era in difficoltà contro tre avversari. Più a destra, un altro Yoma stava alla pari con il suo nemico umano, pur essendo ferito gravemente in più punti. Infine, tra loro due, gli umani restanti si battevano con scarso successo contro il più grosso e feroce degli Yoma, che contava diverse piccole ferite ma nessuna di rilievo. Angelica poteva attaccarne uno qualsiasi, considerando che gli umani erano tra lei e gli Yoma e avrebbe dovuto aggirarli o passare loro attraverso.

[La X di Miria]

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Parlato Parlato da altri

Lo Yoma finì a terra: Angelica fece per attaccare di nuovo, ma il re intervenne, mettendo fine alla questione.
Intanto il cittadino si era trascinato fino a loro con la Claymore tra le mani: la guerriera si levò i vestiti con cui si era camuffata e, presa la sua arma, lanciò l'ascia all'uomo: Prendi questa: ti sarà più utile.
Bene. Vogliamo andare?
Angelica si voltò verso gli ultimi combattimenti: Io vado da quello a destra. Guardò il re e l'altro. A voi consiglierei quello a sinistra. Anche se era più in forze, in cinque potevano sopraffarlo, e lei, con quello di destra, avrebbe combattuto meglio senza la preoccupazione di ferire degli umani. Poi, tutti insieme, avrebbero potuto accerchiare quello più grosso al centro.
Avanti, conto su di voi! Fategli vedere chi comanda qui. E subito scattò a destra: sarebbe passata di fianco all'uomo e avrebbe provato un fendente dall'alto diretto alla testa dello Yoma.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato Fisico: Ferite numerose e leggere sulla schiena.
Stato Psicologico: Concentrata sullo Yoma.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)

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Mi sono permessa di toglierle gli abiti presi all'inizio, perché ormai con la spada non ha più molto senso tenerli.

[Narratore]

Angelica non perse tempo: ordinato ai suoi due compagni di prendere lo Yoma sulla sinistra, si liberò del travestimento e attaccò il mostro a destra, tentando di ucciderlo all'istante con un fendente dall'alto. Purtroppo quello si era accorto del suo lungo giro per raggiungerlo, e bloccò la spada con una grossa mano artigliata, mentre con l'altra teneva lontano l'umano che era il suo unico avversario fino a un attimo prima. La presa dello Yoma era salda, e la novizia non riusciva a liberare la claymore, ma in compenso il mostro non poteva reagire a causa dell'umano. Come ne sarebbe uscita Angelica?

Citazione:NOTA: Giusto una piccola precisazione. Avevo a suo tempo scritto che Angelica sostituiva i suoi abiti con quelli del paesano, ma mi rendo conto che poteva semplicemente indossare le vesti larghe sopra alla tuta, quindi come vedi ho considerato corretta la tua interpretazione. Niente di trascendentale, volevo solo evitare incomprensioni.

[La X di Miria]

La lama si bloccò quando aveva ancora il colpo carico nelle braccia. Angelica si accorse di aver chiuso gli occhi: li riaprì a terra, li alzò e vide lo Yoma stringere la sua spada tra gli artigli. Digrignò i denti e continuò a fare pressione. Voleva che la bestia concentrasse la forza nel contrastare in avanti la lama e non nel trattenerla. Al momento opportuno, avrebbe subito smesso di premere e avrebbe sfilato la spada verso il basso. Con l'altra mano lo Yoma teneva occupato uno dei cittadini, perciò sarebbe rimasto senza difese per pochi istanti, abbastanza perché lei potesse tentare di trafiggerlo al ventre e poi di nuovo, al cuore.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato Fisico: Ferite numerose e leggere sulla schiena.
Stato Psicologico: Tesa nel cogliere il momento adatto per agire.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)

[Narratore]

Angelica non demorse e continuò a spingere, costringendo lo Yoma a un confronto isometrico. Poi, improvvisamente, sfilò la spada dalla sua presa, lasciandolo come previsto confuso per un attimo: prima che si rendesse conto di cosa era successo, l'aveva trafitto al ventre con la lama, colpendo trasversalmente. La novizia sfilò la spada e tentò un secondo attacco, mirando più in alto, ma il mostro non era ancora sconfitto e le allungò contro tutti gli artigli della mano con cui bloccava la spada, tentando di allontanarla. Non c'era il tempo di lanciare il secondo affondo, a meno di non rischiare di essere centrata: come avrebbe reagito Angelica?

Citazione:NOTA: Questo è un mezzo Suggerimento, tienine conto. Va bene che tu faccia assunzioni, ma cerca di non farle suonare come dati di fatto scontati: potresti avere brutte sorprese, soprattutto se il Master decide che è un caso di autoconclusione. Spesso la linea è sottile, perciò cerca di tenerti in zona sicura per quanto possibile. Grazie.

[La X di Miria]

Fece scorrere la lama verso il basso e lo Yoma si ritrovò a spingere contro il nulla. Un attimo dopo la sua spada gli morse il ventre, affondando di lato. Angelica la estrasse e provò a colpire di nuovo, ma il mostro non si fece prendere alla sprovvista e fece partire gli artigli della mano tutti assieme. Nella sua mente scattò un unico impulso: schivare. Sarebbe scattata all'indietro rendendosi conto della situazione solo quando si sarebbe trovata lontana dal mostro. Se però quello l'avesse colpita e bloccata, avrebbe riprovato il secondo attacco, sempre che le condizioni giel'avessero permesso.
Riuscita ad allontanarsi, se gli artigli dello Yoma si fossero conficcati a terra, ne avrebbe approfittato per scattare e staccargli la mano all'altezza del polso. In caso contrario avrebbe corso in avanti, aspettando che lo Yoma li allungasse di nuovo: al momento giusto si sarebbe abbassata, allungandogli la spada contro il tallone. Se fosse riuscita a recidergli il tendine il mostro non avrebbe più potuto rialzarsi.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato Fisico: Ferite numerose e leggere sulla schiena.
Stato Psicologico: Concentrata. Non pensa coscientemente, non c'è alcun ragionamento in atto nella sua mente, ma segue l'istinto che le suggerisce possibilità a seconda di ciò che vede.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)

[Narratore]

Angelica non perse tempo a pensare e scattò all'indietro, riuscendo a schivare quasi completamente l'attacco avversario. Quasi, perché un artiglio le morse il braccio sinistro, lasciando un graffio lungo ma superficiale (ferita leggera). Gli artigli dello Yoma non si conficcarono per terra, ma la novizia ebbe ugualmente il tempo di tornare indietro e recidergli la mano: il mostro urlò di dolore e si voltò improvvisamente del tutto verso di lei, sfruttando la rotazione per assalirla con la mano destra e con la bocca irta di zanne. Così facendo ignorava il suo avversario umano, ma metteva forse in difficoltà Angelica... come avrebbe reagito la novizia?

[La X di Miria]

Riuscì a mettersi in salvo, ma un artiglio la graffiò per buona parte del braccio sinistro, strappandole un gemito. Appena toccò terra scattò subito in avanti, calò la spada sulla mano dello Yoma e gliela staccò di netto. Con un ruggito la bestia ruotò verso di lei, Angelica captò la mano del mostro pronta ad investirla e le sue zanne protendersi contro di lei. Non aveva avuto tempo di cambiare posizione, perciò avrebbe sollevato con due mani la spada di piatto, cercando di bloccare la mano e le zanne del mostro. Se ci fosse riuscita, avrebbe provato a girare la spada dalla parte del filo, così da dividergli il muso.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato Fisico: Ferite numerose sulla schiena [leggere], lungo graffio sul braccio sinistro [leggero]
Stato Psicologico: Tesa, istintiva.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)

[Narratore]

Citazione:Mi scuso per il ritardo, come avvisato ho avuto qualche problema. Fortunatamente riesco a postare oggi.

Angelica reagì rapidamente con una parata che riuscì perfettamente, impedendo allo Yoma di raggiungerla. Una volta sbattuto contro il piatto della spada, però, il mostro si ritirò, vanificando il resto della tattica della novizia. Naturalmente, la sua incertezza fu breve, e tornò subito all'attacco cercando di aggirare le difese di Angelica con un morso dalla parte opposta, mentre la mano tentava di insinuarsi dietro la spada. Un attacco un po' goffo, ma pericoloso perché proveniente da due lati: come si sarebbe difesa la novizia?

[La X di Miria]

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Pensato

Lo Yoma impattò contro la spada e non riuscì a ferirla. Forse si accorse delle intenzioni di Angelica o forse agì solo d'istinto, fatto sta che si affrettò a scansarsi senza che lei potesse colpirlo. Angelica ebbe il tempo di trarre un solo respiro: lo Yoma l'attaccò a destra con un morso e a sinistra con la mano che gli restava.
I pensieri si addossarono sconnessi: Testa, veloce, lama, no tempo.
Aveva deciso di mirare alla testa ma lo Yoma era stato fin troppo rapido a tornare all'attacco: calcolò che non avrebbe fatto in tempo a ruotare la lama da sinistra per abbatterla a destra.
Perciò, dalla posizione in cui le sue mani si trovavano, si sarebbe limitata a farle scendere: avrebbe calato la spada dalla parte dell'elsa, mirando alla testa dello Yoma col pomo appuntito.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato Fisico: Ferite numerose sulla schiena [leggere], lungo graffio sul braccio sinistro [leggero]
Stato Psicologico: Concentrata, istintiva, pronta a colpire.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)

[Narratore]

Angelica reagì rapidamente, d'istinto. Il risultato fu una pesante botta dritta sulla fronte dello Yoma, e la novizia poté udire chiaramente qualcosa rompersi: doveva avergli fratturato il cranio. Tuttavia quello non era un mostro per niente, e non era ancora morto. La sua mano superstite, già avviata, mancò il bersaglio originale a causa dello spostamento, ma graffiò la spalla sinistra di Angelica, lasciando quattro profondi sfregi (ferita leggera). Per forza d'inerzia lo Yoma iniziò poi a crollarle addosso disordinatamente, senza attaccarla veramente a causa della contusione ma rischiando ugualmente di trascinarla verso terra. Finirgli sotto non era una prospettiva allettante, perciò bisognava che si facesse venire in mente qualcosa alla svelta per evitarlo.

[La X di Miria]

Angelica picchiò sulla fronte dello Yoma e le ossa scricchiolarono, ma non poté evitare del gli artigli del mostro: le si infissero nella carne e la spalla avvampò di dolore. Lo Yoma, stordito, si stava accasciando tutto su di lei, perciò sarebbe scattata indietro per liberarsi e poi l'avrebbe finito piantandogli la spada nella nuca.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato Fisico: Ferite numerose sulla schiena [leggere], lungo graffio sul braccio sinistro [leggero], quattro ferite da artiglio sulla spalla sinistra [leggere]
Stato Psicologico: Concentrata, dolorante per le ferite.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)

[Narratore]

Una rapida semipiroetta si concluse con la punta della spada di Angelica nella nuca dello Yoma, che crollò a terra senza un suono e lì rimase. Finalmente la novizia poteva tirare il fiato, ma un grido attirò la sua attenzione: guardando nella direzione da cui proveniva avrebbe potuto vedere l'ultimo Yoma ancora in piedi azzannare alla gola il re, che tentava disperatamente una difesa oramai impossibile. Forse c'era ancora speranza di salvarlo... e con lui i pochi sopravvissuti. Angelica poteva sentire la stanchezza e il dolore delle ultime battaglie, ma doveva fare qualcosa... giusto?

Citazione:I pochi sopravvissuti guardano la scena inorriditi poco lontano, mentre re e Yoma sono isolati a una decina di metri dalla tua posizione. Conta che dovrai scavalcare qualche cadavere nel caso che tu voglia raggiungerli.

[La X di Miria]

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Pensato

Riuscì a liberarsi e tornò alla carica, mentre lo Yoma stava precipitando a terra: gli infisse la lama nella nuca e lo inchiodò al suolo in uno scroscio di sangue. Angelica fissò la sua testa, schiacciata a terra, che galleggiava in una fanghiglia violacea. Sentiva le spalle sia alzavano e abbassavano veloci, poteva scorgerlo dalla sua ombra che si proiettava lunga sul terreno; le ferite bruciavano, specie quella alla spalla, ormai la tuta era ridotta ad uno straccio insanguinato. In più quest'ultima lotta era stata la più impegnativa.
Speriamo che almeno gli altri...
Un grido la fece trasalire: l'ultimo Yoma spalancò le fauci sulla gola del re, che si agitava inerme.
L'avrebbe ucciso. Nessuno faceva niente e lei era troppo lontana...
Non può morire... Liberò la spada.
Avrebbe fatto appello a tutte le sue energie, sarebbe fiondata contro lo Yoma, avrebbe tolto ogni freno allo yoki, pur di raggiungere lo Yoma e di colpirlo prima che potesse uccidere il re.

Citazione:Yoki utilizzato: 0% > 20%
Stato Fisico: Ferite numerose sulla schiena [leggere], lungo graffio sul braccio sinistro [leggero], quattro ferite d'artiglio sulla spalla sinistra [leggere]. Se riesce a liberare lo yoki senza problemi: iridi dorate e vene in rilievo ai lati degli occhi.
Stato Psicologico: Stanca, debilitata dalle ferite, ma la vista del re le ha fatto dimenticare la debolezza.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)

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Non ho specificato dove intende colpirlo perché Angelica è concentrata nel salvare il re, quindi tirerebbe un colpo a caso sullo Yoma perché il dolore gli impedisca di ucciderlo.

[Narratore]

Angelica si lanciò in un attacco disperato, ma non aveva possibilità di riuscita: per quanto avesse liberato probabilmente più Yoki di quanto avesse mai fatto in vita sua, la distanza da coprire era eccessiva. Quando il suo colpo partì, il re era già morto, la sua gola divorata a tre quarti dal mostro. Come consolazione, la novizia poté restituire allo Yoma pan per focaccia, sfruttando la posizione perfetta per colpire d'istinto al collo e spiccargli la testa dal corpo con un singolo fendente che in qualche modo godé di una precisione invidiabile. A questo punto, gli Yoma erano tutti morti, ma la fatica ebbe la meglio e Angelica si accasciò al suolo, sfinita. I pochissimi sopravvissuti umani - giusto una mezza dozzina - le si fecero intorno a capannello, probabilmente preoccupati, per quanto lei non sapesse esattamente dire, riuscendo a fissare solo il terreno. Le servivano un paio di minuti per riprendersi... e fare il punto della situazione. 

Citazione:NOTE: nel prossimo turno non puoi muoverti (puoi descrivere il movimento di questo turno, ovviamente, ma non puoi spostarti dalla tua posa inginocchiata a terra). Sfruttalo per fare un post di riflessione: introspezione psicologica e punto della situazione saranno il focus ideale. Puoi tentare di alzarti a fine turno, se ritieni di esserti ripresa. Giudicherò io se ce la fai.

Dopo le istruzioni, una piccola nota sullo Yoki e sulle note (vorrai scusarmi, ma è quello che è) a pié di pagina. Non è un errore ma più che altro un'imprecisione tecnica parlare di spingere lo Yoki al massimo quando di fatto ne liberi una quantità relativamente bassa. Certo, è il tuo massimo o quasi, ma difficilmente Angelica se ne rende conto, dato il suo valore di Percezione: il "massimo" dello Yoki rimane l'80%, quindi suona strano. Ripeto che comunque non è un errore, ma lo segnalo per informazione. Sulla stessa linea, a livello di GdR liberare lo Yoki (a meno di non tentare rilasci tipo 0-80% in un secondo) è considerata azione autoconclusiva permessa (quindi non serve "tentare", ci riesci e basta) anche se sopprimerlo può essere qualcosa da ruolare (ma solo se oltre il limite). Certo, non è affatto errore, ma è inutile che tenti di fare qualcosa se sai già che riuscirai a farla. Questo tanto per facilitarti il compito, insomma. Infine, le note a pié di pagina. Probabilmente lo saprai che sono vietate dal Regolamento, ma quando usate come hai fatto tu vengono passate. Solitamente è preferibile un MP al proprio Master, ma se ne usi una ogni tanto in casi particolari non preoccuparti, al massimo riceverai un appunto come questo. 

Dopo questo preoccupante post di spiegazioni, che rimane solo informativo (per te e chiunque leggerà la quest) concludo con un ultimo indizio: come detto nella narrazione, non puoi guardare gli uomini attorno a te, ma puoi avere un'idea di quanti sono avendoli scorti precedentemente. Ovviamente puoi usare o meno quest'informazione. Se ti serve qualcosa, mi trovi come sempre via MP. Grazie.

[La X di Miria]

Angelica partì all'attacco spingendo le gambe al massimo: lo yoki cominciò a pervaderle il corpo, le tempie e il cuore presero a pulsare, sentì la pelle del viso che si tirava, una nuova forza fluirle nelle mani, nelle gambe, da tutte le parti . Lo stomaco si rivoltò per la nausea, il disagio per quell'energia estranea la spaventò, si sentì spaesata nel suo stesso corpo.
Lo Yoma era ormai a un passo dall'affondare le zanne, l'angoscia di non riuscire a raggiungerlo glielo fece apparire sempre più lontano, aumentò l'agitazione, aggiunse frustrazione, in un vortice che le fece perdere l'orientamento.
Il mostro squarciò la gola del re e in quella vista Angelica trovò la rabbia per menare un ultimo fendete al collo della bestia. La testa dello Yoma schizzò a terra e il suo grosso corpo si accasciò con quello del re.
Nessuno fiatava, c'era solo lei che ansimava come un cavallo, in piedi e con gli occhi sgranati sui due cadaveri. Sudori freddi le bagnarono il viso, le resero le mani viscide e la spada le cadde di mano. Sbiancò di colpo e prese a stirare le labbra nervosa, come fosse stata indecisa se piangere o ridere.
Alla fine piombò al suolo e il contatto con la terra calda ebbe il potere di calmarla, almeno in parte. Lo yoki si ritirò assieme all'agitazione che aveva scatenato e lei perse conoscenza per pochi istanti.
Quando riaprì gli occhi, si accorse che gli uomini rimasti le si erano riuniti attorno.
Gli Yoma erano sconfitti e un villaggio era salvo, anche se a prezzo di molte vite: questo era un bene. Ma il re era morto e con lui forse anche tutte le possibilità di portare la missione affidatale. In altre condizioni si sarebbe fatta prendere dallo sconforto, ma forse avrebbe trovato la forza di cercare una soluzione: ora non aveva nemmeno la forza per disperarsi, sentiva solo stanchezza, dolore alle ferite e muscoli intorpiditi.
Rimase a terra senza nemmeno provare ad alzare la testa.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato Fisico: Ferite numerose sulla schiena [leggere], lungo graffio sul braccio sinistro [leggero], quattro ferite d'artiglio sulla spalla sinistra [leggere].
Stato Psicologico: Sfinita, dolorante per le ferite e priva di qualsiasi forza.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)