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QUEST Il Bosco delle Lacrime [Victoria]
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30-03-2015, 08:29 PM
Messaggio: #21
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RE: Il Bosco delle Lacrime [Victoria]
Hai l’impressione che gli occhi neri di Jimmy si raddolciscano quando ti allontani dal suo capezzale e lo senti mormorare:
Sta attenta… Crystal…
Preso dunque congedo anche da Doc, ti appresti a ritornare da Rooster Cogburn ma, quando ritorni nella piazza, il guercio Borgomastro non è più in vista. Che fare? Per tua fortuna il vecchio Jack è sempre al tuo fianco e, capite le tue necessità, ti guida verso l’abitazione dell’amico. Standogli vicino, capisci che Jack è impaziente di vederti partire alla caccia dello Yoma, tuttavia si trattiene ed evita di farti pressioni al riguardo.
Arrivate in breve davanti alla casa del Borgomastro mentre Rooster sta congedando un gruppo composto da cinque uomini. L’omone si gira verso di voi, vi vede e si avvicina.
Allora ragazzina! Ho fatto come mi hai chiesto e tu? Hai parlato con Jimmy? Hai saputo qualcosa di utile?
Ti dice col suo inconfondibile vocione poi, anticipando una tua possibile domanda, conclude:
Hai ancora poco più di un’ora di luce: che pensi di fare? |
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30-03-2015, 09:04 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 31-03-2015 03:08 PM da Victoria.)
Messaggio: #22
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RE: Il Bosco delle Lacrime [Victoria]
Legenda:
narrato parlato pensato parlato da altri Con le parole di Jimmy nel cuore, udite all'ultimo istante prima di uscire, Crystal si diresse a lunghe falcate fuori dall'abitazione. Non aveva perso di vista l'obbiettivo e aveva impellente bisogno di parlare col Borgomastro, che però sembrava sparito... si morse il labbro, ma, intuendo i suoi bisogni, Jack le venne in soccorso e la scortò all'abitazione di Rooster, notandolo congedarsi da un gruppo di cinque uomini. Non ci mise molto - come al loro primo incontro del resto - ad accorgersi del duo :-Allora ragazzina! Ho fatto come mi hai chiesto e tu? Hai parlato con Jimmy? Hai saputo qualcosa di utile?- il suo vocione le riempì le orecchie, quasi facendola sorridere. Non si sentiva più in imbarazzo in loro presenza, pian piano era riuscita a sciogliere la tensione e l'emozione ed ora quel suo modo di fare la divertiva. Era un tipo molto alla mano. -Hai ancora poco più di un'ora di luce: che pensi di fare?- Quell'informazione le bastò per prendere la decisione definitiva. Aveva notato che Jack prudeva dall'impellente bisogno che si mettesse in marcia per il bosco, ma soprattutto dopo essere venuta a conoscenza di certi dettagli da Jimmy non si sentiva sicura ad abbandonare la città, non senza averla scandagliata. Non doveva dimenticare che lo Yoma era affamato. Si schiarì la voce e prese a parlare :-Ho parlato con Jimmy. Il ragazzo dice che lo Yoma era vestito con abiti di cuoio, un cappello e delle scarpe. Inusuale da parte di un mostro che ha mantenuto le proprie sembianze. Dice che ha notato una siepe, una siepe curata ove ci sarebbero dovute essere solo erbacce- che fosse un suo nascondiglio? Questo indizio pareva non avere senso, ma Crystal credeva alle parole del giovane :-Ciò che mi preoccupa sono i suoi vestiti. Potrebbe star vagando per il bosco, cercando di avvicinarsi alla città- guardò il vecchio Jack, parlandogli ora direttamente :-So che vorreste che partissi subito, che lo ammazzassi, ma non posso rischiare di abbandonare la città e metterla in pericolo. Lo Yoma è affamato e forse si sta dirigendo qua, perciò...- spostò nuovamente lo sguardo su Rooster :-Questa notte ho deciso che girerò la città, assicurandomi che non vi si nasconda alcuno Yoma e domattina, alle prime luci, mi metterò in viaggio, ma ho una richiesta: vorrei un mantello lungo, col cappuccio, se possibile. E' uno Yoma furbo, vorrei cercare domani di sembrare un umano e non una guerriera dell'Organizzazione che gli sta dando la caccia- Avrebbe dovuto pensare a come nascondere la spada, anche, ma di quello si sarebbe preoccupata una volta ricevuto (se l'avrebbe ricevuto) l'indumento. Ora vi erano problemi più impellenti, perciò attese. Citazione:Yoki utilizzato: 0% «ciò che feci per sopravvivere uccise la mia anima»
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01-04-2015, 10:28 PM
Messaggio: #23
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RE: Il Bosco delle Lacrime [Victoria]
Il Borgomastro si gratta la corta barba, pensieroso…
Un mantello eh? Riflettè per alcuni istanti Beh, penso si possa fare! Ripassa di qui subito dopo il tramonto! Adesso scusami ma ho alcune faccende urgenti da sbrigare!
Ciò detto, si leva il cappello in segno di saluto e si dirige in una strada laterale che costeggia la sua casa, entrando poco dopo in quella che somiglia a una stalla. Poco dopo senti chiaramente un nitrito e vedi uscire Rooster al galoppo su di un cavallo dal pelo bruno/rossiccio che diventa nero all’estremità delle zampe, sulla coda e sulla criniera. L’uomo si dirige verso la piazza e poi lo vedi prendere la direzione che lo porterà all’uscita della città.
Sta andando dagli altri allevatori di cavalli…
Il buon, vecchio Jack Elder anticipa ancora una volta la tua possibile domanda.
Anche se compriamo i cavalli da allevamenti più a sud, molti come me hanno le loro fattorie dove tengono i loro cavalli attorno al centro abitato… Sai, non c’è spazio per tenere le mandrie in città e quindi, se non mi sbaglio, Rooster è andato da loro per portargli le tue raccomandazioni.
Jack tossisce un paio di volte, poi riprende
Adesso vado anch’io! Hai ragione quando dici che vorrei vederti già andare a cacciare quel maledetto ma… Beh! Credo tu sappia cosa fare molto più di me. Attenderò tue notizie a casa mia! Non mi deludere!
Il vecchietto cerca di sembrare rude, senza peraltro riuscirci molto bene, soprattutto quando ti dà una piccola pacca sul braccio sinistro con la sua mano destra: in fondo, ai suoi vecchi occhi che ti guardano pieni di speranza, potresti effettivamente sembrare una ragazzina.
Detto questo, anche lui si dirige verso il centro della piazza ove vedi che ad attenderlo ci sono gli altri suoi due nipoti, che lo aiutano a salire sul suo cavallo, prima di allontanarsi assieme a lui in groppa alle loro cavalcature.
Come diceva Rooster, hai ancora poco più di un’ora di luce, prima che il Borgomastro faccia ritorno: che pensi di fare? |
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02-04-2015, 11:17 AM
Messaggio: #24
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RE: Il Bosco delle Lacrime [Victoria]
Legenda:
narrato parlato pensato parlato da altri Crystal annuì comprensiva :-La ringrazio- Rooster le fece un leggero inchino e si diresse in una stradina laterale, dalla quale ne uscì poco dopo in groppa ad un cavallo dal manto tra il sauro e il baio, ma dai calzini e crini neri. Lo osservò allontanarsi verso la piazza e poi fuori dalla città :-Che splendida creatura- mormorò la giovane dando voce ai propri pensieri. Aspetta! Fuori dalla città?! -Sta andando dagli altri allevatori di cavalli- le disse subito Jack :-Anche se compriamo i cavalli da allevamenti più a sud, molti come me hanno le loro fattorie dove tengono i loro cavalli attorno al centro abitato… Sai, non c’è spazio per tenere le mandrie in città e quindi, se non mi sbaglio, Rooster è andato da loro per portargli le tue raccomandazioni- Nonostante l'anziano le avesse specificato che le fattorie erano attorno al centro abitato, Crystal era già in apprensione. E se invece di venire in città, avesse optato per una fattoria? Più isolata e sicura... scosse energicamente la testa, stava precedendo troppi ipotetici passi dello Yoma, magari nemmeno si sarebbe spostato dalla sua zona sicura! In cuor mio, lo spero davvero -Adesso vado anch'io!- le annunciò Jack :-Hai ragione quando dici che vorrei vederti già andare a cacciare quel maledetto ma... Beh! Credo tu sappia cosa fare molto più di me. Attenderò tue notizie a casa mia! Non mi deludere!- La biondina annuì ancora una volta, ben consapevole dello stato d'animo dell'uomo :-Non la deluderò e, mi raccomando, non si allontani mai dai suoi nipoti- Una leggera pacca, un tocco, sul braccio da parte di Jack la lasciò di sasso. Lo osservò tornare dai nipoti e allontanarsi in groppa ai cavalli, il tutto probabilmente con sguardo attonito. Era da anni, 10 anni che non avvertiva un tocco gentile su di sé da parte di un umano e ora si sentiva scossa, si sentiva... bene, incredibilmente bene. Di nuovo Crystal scosse il capo e sospirò profondamente, non doveva lasciarsi andare a certe debolezze. Rialzò la testa e guardò avanti, in un punto indefinito. D'accordo! Si sarebbe diretta fino alle porte della città con attivata la sua percezione, dopodiché avrebbe deciso la prossima mossa, o magari avrebbe riposato le gambe per qualche minuto. Citazione:Yoki utilizzato: 0% «ciò che feci per sopravvivere uccise la mia anima»
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02-04-2015, 02:51 PM
Messaggio: #25
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RE: Il Bosco delle Lacrime [Victoria]
Rimasta sola, decidi quindi di ritornare verso le porte della città, focalizzando un po’ meglio la tua percezione, temendo un’incursione dello Yoma sotto mentite spoglie. Quello che però ti riporta alla realtà è l’atteggiamento che alcuni cittadini di Guernica tengono nei tuoi confronti: noti infatti che circa metà della gente che incroci, cercando di nascondere un evidente turbamento, o si affretta a cambiare lato della strada, oppure ti cede il passo salvo poi allungare le falcate, forse per allontanarsi da te il più in fretta possibile… Va però anche detto che l’altra metà dei cittadini non mostra segni di pregiudizio nei tuoi confronti.
Arrivi abbastanza velocemente alla porta della città, senza che la tua percezione abbia rilevato lo Yoma e nemmeno tracce del suo passaggio. Va detto che le mura cittadine non sarebbero in grado di trattenere il mostro se quest’ultimo decidesse di scavalcarle. Mentre sondi l’area circostante con i tuoi sensi, noti che vicino all’ingresso, sulla parte destra di chi entra c’è uno spiazzo con un pozzo e un abbeveratoio per dissetare tanto gli uomini che i cavalli e, vicino ad essi, è collocata un’ampia panchina in legno sulla quale, al momento, non c’è seduto nessuno…
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02-04-2015, 09:00 PM
Messaggio: #26
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RE: Il Bosco delle Lacrime [Victoria]
Legenda:
narrato parlato pensato parlato da altri Oh no. No che non l'aveva dimenticato, come poteva d'altronde? Come poteva dimenticare che gli esseri umani avevano paura di chi era diverso da loro? E come biasimarli se anche lei si sentiva tremendamente diversa? Forse quasi... sbagliata, ma questo era ciò che era adesso. Perciò quando, passando tra le folle, Crystal notò l'atteggiamento scostante di una parte dei cittadini, lei continuò imperterrita a camminare a testa alta e schiena dritta. Loro non capivano, potevano, ma era più semplice così. Discriminare chi è diverso da te è sempre più facile che accettarlo. Ad ogni modo, in breve arrivò alle porte della città e dello Yoma nessuna traccia. Doveva essere serena o più preoccupata? Scrollò le spalle e, vedendo una panchina accanto all'entrata, decise che una pausa le avrebbe fatto bene. Non si sentiva stanca, le gambe non le dolevano, ma camminava da quella mattina e aveva tutta l'intenzione di stare all'erta quando sarebbe calato il buio, perciò si decise ad avvicinarsi per sedersi e nel frattempo avrebbe dato un'occhiata in giro da quella postazione. Quanto sarebbe stata lì? Non molto, una mezz'ora al massimo, se si fosse stancata prima di star seduta si sarebbe di certo alzata. Ma Crystal era una tipa paziente, giusto? Chissà se lo sarebbe stata anche sotto pressione... Citazione:Yoki utilizzato: 0% «ciò che feci per sopravvivere uccise la mia anima»
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04-04-2015, 02:47 PM
Messaggio: #27
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RE: Il Bosco delle Lacrime [Victoria]
Dopo esserti sfilata la claymore ed esserti assestata un po’ meglio il gonnellino dell’armatura le quali, effettivamente, costituiscono un ingombro non da poco nel sedersi, ti accomodi sulla panchina e rimani là, persa nei tuoi pensieri, accorgendoti a malapena delle persone che vanno e vengono sulla strada finché…
Finché la tua attenzione viene attirata da una ragazza a cavallo la quale si avvicina, scende di sella e lega il suo animale all’abbeveratoio, e poi di dirige esitante verso di te: è vestita con una robusta camicia chiara e pantaloni, infilati in un paio di alti stivali; i lunghi capelli castani sono raccolti in una coda di cavallo e la sua pelle appare leggermente abbronzata, probabilmente perché vive tutto il giorno all’aria aperta Sembra più giovane di te e la riconosci immediatamente: è la nipote di Jack!
Buonasera signora! Io… io mi chiamo Kathy e volevo ringraziarla per essere stata gentile e comprensiva con il nonno lui… lui ha sofferto molto. So che siete venuta perché vi hanno mandato qui e che la città dovrà pagare per il vostro intervento ma…
La vedi abbassare i suoi occhi castani e arrossire imbarazzata
Oh! Scusatemi! Vi stavate riposando e io vi sto disturbando! Buona serata!
Strana visita… la ragazza sembrava volerti dire qualcosa ma poi si è bloccata. Chissà, forse voleva darti un’occhiata curiosa, in fondo è la prima volta che ti vede da vicino, e ha usato una valida scusa. Oppure voleva solo ringraziarti per il tuo atteggiamento gentile nei confronti del burbero nonnetto, nonostante i pregiudizi che la gente comune nutre nei vostri confronti.
La ragazza gira sui tacchi e sembra dirigersi verso il suo cavallo… a meno che tu non abbia intenzione di fermarla.
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04-04-2015, 03:54 PM
Messaggio: #28
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RE: Il Bosco delle Lacrime [Victoria]
Legenda:
narrato parlato pensato parlato da altri Chissà come sarebbe stato... Ci avrebbe impiegato molto? E chi avrebbe avuto la meglio? Inizia a fremere e a sentire l'emozione, era impaziente di passare all'azione, consapevole che questo poteva anche comportare la morte. Ah! Di cosa stava parlando? Dello scontro con lo Yoma, ovviamente. Crystal si era appena seduta e già la sua mente era al lavoro, ma questa volta non su possibili strategie o altro, ma sul duello che avrebbe affrontato a breve. Era la sua prima prova da guerriera graduata. Generalmente come test, le novizie dovevano combattere con uno Yoma, appunto. Lei no, lei doveva, probabilmente, ma alla fine aveva dovuto cercare Shirley e non aveva avuto luogo alcun combattimento. Non capiva come avevano fatto quelli dell'Organizzazione a darle il numero 42. Certo, non era basso, ma a una guerriera che si era chiaramente opposta all'esecuzione di una novizia che chiamavano traditrice e che nemmeno si era fatta valere sul campo di battaglia non poteva andare quel numero. Il 47, al massimo! Si passò una mano tra i capelli biondi, quasi albini, e alzò il capo guardando avanti a sé. Fu in quel momento che la sua attenzione venne richiamata da qualcosa o, meglio, qualcuno, e quel qualcuno altri non era che la nipote di Jack. La riconobbe subito con la sua pelle vagamente olivastra, i capelli lunghi, castani, legati in una coda alta e l'abbigliamento tipico di chi abita in una fattoria. Cosa...? Pensò alzando un sopracciglio quando, dopo aver lasciato il cavallo all'abbeveratoio, la notò avvicinarsi a lei. Raddrizzò la schiena, chiaramente voleva dirle qualcosa e infatti la fanciulla aprì bocca :-Buonasera signora!- la guerriera, seppur più grande ma ancora molto giovane, spalancò gli occhi e anche questo certamente fece sì che la ragazzina balbettasse :-Io... io mi chiamo Kathy e volevo ringraziarla per essere stata gentile e comprensiva con il nonno, lui... lui ha sofferto molto. So che siete venuta perché vi hanno mandato qui e che la città dovrà pagare per il vostro intervento ma...- Crystal la ascoltò senza fiatare e riprendendo un'espressione più decorosa, finché lei non abbassò gli occhi scuri e continuò rossa in volto :-Oh! Scusatemi! Vi stavate riposando e io vi sto disturbando! Buona serata!- Immediatamente Kathy fece dietrofront e tornò dal suo cavallo, ma prontamente la guerriera si alzò in piedi :-No, aspetta!- un gesto impulsivo forse, ma non voleva che la ragazzina si sentisse in imbarazzo davanti a lei, anche perché lei stessa si sentiva imbarazzata :-Non mi hai disturbata. Resta, se vuoi, ma...- accennò un timido sorriso :-Chiamami Crystal e dammi del tu- Aveva come il sesto senso che Kathy volesse dirle qualcosa di importante... già, ma cosa? L'avrebbe scoperto. Citazione:Yoki utilizzato: 0% «ciò che feci per sopravvivere uccise la mia anima»
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06-04-2015, 04:04 PM
Messaggio: #29
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RE: Il Bosco delle Lacrime [Victoria]
Kathy alle tue parole rassicuranti si ferma e si volta verso di te, questa volta esibendo un lieve sorriso, mentre il suo rossore imbarazzato si dissipa velocemente.
Grazie Crystal! Ti dice, questa volta senza esitare. La ragazza si avvicina a te e ti guarda negli occhi, senza mostrare apparentemente timore. Prende un respiro e continua:
Probabilmente avrai sentito che anni fa c’era stato un attacco di un altro Yoma. L’ultima sua vittima era stata mio padre. Lui e Rooster erano molto amici, al punto che io, Jimmy e Sam lo chiamiamo affettuosamente “Zio”. Dopo la sconfitta del mostro, scoppiò una furiosa lite tra il nonno, Rooster e il Capo Villaggio di allora. Quell’uomo era molto tirchio e a parere di molti attese troppo per chiamare voi, per non pagare: sette persone morirono nel frattempo! Mi venne raccontato poi dal nonno che il Borgomastro litigò con l’uomo in nero che venne a riscuotere il compenso e solo l’intervento del nonno che pagò la differenza permise di appianare la discussione. La cosa degenerò ulteriormente quando si seppe che il Capo Villaggio di allora cercò di vendere all’uomo in nero alcune bambine per abbassare il prezzo. Fu la scintilla che fece traboccare il vaso e quell’uomo meschino venne linciato dalla folla.
Da allora, Rooster è stato il nostro Borgomastro e il nonno si è preso cura di noi, dato che nostra mamma è morta mettendo al mondo Sam, il nostro fratello più piccolo.
Kathy fa una pausa per guardarti, prende fiato e prosegue.
Forse puoi capire il dolore del nonno e nostro quando Jimmy è stato attaccato da questo nuovo Yoma! Mentre tutti noi eravamo al capezzale di Jimmy, Zio Rooster non ha perso tempo a chiamarvi e, non appena mio fratello fu fuori pericolo, lui e il nonno si misero d’accordo sul come raccogliere il compenso senza pesare sulla comunità.
Ancora una volta, Kathy si ferma: dall’espressione dei suoi occhi sembrerebbe che sia in ansia per qualcosa.
Questà è la storia! Ma ti ho raccontato tutto questo perché… Perché voglio esserti d’aiuto! Il nonno mi ha detto che vuoi sorvegliare la città stanotte! Io la conosco come le mie tasche, lascia che ti faccia da guida e se avverti la presenza del mostro io correrò a nascondermi e non ti sarò d’ostacolo! Ti prego! Voglio fare la mia parte per vendicare mio padre e Jimmy!
A queste ultime parole i suoi occhi brillano di rabbia e le sue guance avvampano ma questa volta di passione, non di imbarazzo! Com’è diversa Kathy da Shirley anche se, probabilmente, la cavallerizza non ha la più pallida idea di cosa voglia dire trovarsi faccia a faccia con gli Yoma!
Esaudirai la sua richiesta? |
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06-04-2015, 05:10 PM
Messaggio: #30
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RE: Il Bosco delle Lacrime [Victoria]
Legenda:
narrato parlato pensato parlato da altri La guerriera, come era solita fare, ascoltò in silenzio il racconto di Kathy riguardante il precedente Borgomastro e la vicenda dello Yoma, senza tralasciare la tragiche azioni causate da quell'idiota. Vendere ragazzine per il solo scopo di abbassare il prezzo e così condannarle? Imperdonabile. E non aveva problemi a dire che aveva avuto ciò che si meritava. Tuttavia non capiva il perché le stesse dicendo tutto ciò, poi però la fanciulla si fermò, pareva... in ansia. Alzò d'istinto un sopracciglio: Avanti, sputa il rospo. -Questa è la storia! Ma ti ho raccontato tutto questo perché… Perché voglio esserti d’aiuto! Il nonno mi ha detto che vuoi sorvegliare la città stanotte! Io la conosco come le mie tasche, lascia che ti faccia da guida e se avverti la presenza del mostro io correrò a nascondermi e non ti sarò d’ostacolo! Ti prego! Voglio fare la mia parte per vendicare mio padre e Jimmy!- Crystal la fissò mantenendo quell'espressione ambigua e probabilmente non molto rassicurante. Capiva, dopo tutto quello che aveva e stava passando la sua famiglia, che volesse rendersi utile... vendicarsi, ma non aveva la minima idea di quello in cui stava andando a cacciarsi e, sfortunatamente, la stessa Crystal non lo sapeva. Tuttavia... come poteva biasimarla? Perfino lei quando era solo una bambina, ancora più giovane di Kathy, non aveva avuto dubbi nel momento in cui aveva dovuto uccidere quello Yoma dalle sembianze del nonno, quello Yoma che aveva ucciso il nonno. Era forse l'incoscienza della gioventù ad accomunarle? E poi tu te la cavi con la percezione, riusciresti a captarlo in tempo, le bisbigliò una vocina. Ma io non posso mettere in pericolo la vita di un civile, di una ragazzina per di più! Senza contare quanto questo demone era astuto... inoltre, chi le avrebbe assicurato che davvero Kathy si sarebbe messa al riparo? Chi le avrebbe assicurato che, magari, non si sarebbe paralizzata dalla paura? Beh, forse un modo per averne un anticipo l'aveva. -Tuo nonno sa di questa richiesta?- assunse uno sguardo gelido, un'espressione abbastanza dura da capire se avrebbe retto all'incontro con lo Yoma :-Il mio compito è salvare le persone, non metterle in pericolo. Tu non hai idea dell'aspetto di questo demone, delle zanne colanti di bava, gli occhi gialli che ti scrutano pieni di bramosia e degli artigli pronti a sviscerarti per nutrirsi di te. Pensi di poter reggere a tutto questo e a non emettere un fiato quando ti sarai nascosta?- Lei lo sapeva. Si sbagliava, non era vero che non sapeva in quello in cui si stava cacciando. Non poteva prevederne la situazione, ma di certo non sarebbe scappata, non avrebbe avuto paura. Avrebbe agito con lo stesso sangue freddo della notte in cui aveva dato fuoco alla capanna e al nonno-Yoma. Citazione:Yoki utilizzato: 0% «ciò che feci per sopravvivere uccise la mia anima»
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07-04-2015, 09:08 PM
Messaggio: #31
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RE: Il Bosco delle Lacrime [Victoria]
Kathy arretra di un passo davanti alla dura e fredda espressione del tuo volto
No… No… il nonno non sa nulla di questo. Era una mia idea. Vedi, il nonno era orgoglioso di Jimmy: lui è forte, gentile, coraggioso ma ora… ora anche se si riprenderà dalle ferite rimarrà mutilato per sempre. Io e Sam siamo cresciuti nella sua ombra ma adesso… adesso volevo mostrare al nonno e a zio Rooster che potevano contare anche su di me…
Kathy si interrompe per asciugarsi con una manica delle lacrime che nel frattempo hanno iniziato a sgorgare dai suoi occhi.
Io… io volevo solo farti da guida per la città che non credo tu conosca: di certo non avevo intenzione di rimanere nei pressi se e quando tu avessi trovato lo Yoma. So bene che un umano non può affrontarlo, altrimenti non ci sarebbe bisogno di guerriere come te, giusto?
Kathy ritrova il coraggio di guardarti negli occhi
Ma ti capisco… ti sarei d’intralcio se dovessimo esser colte di sorpresa o nel caso tu dovessi combattere. Perdonami Crystal! Non ti disturberò più. Buona fortuna…
Trattenendo palesemente il pianto, con l’espressione delusa, Kathy si gira e inizia a camminare verso il suo cavallo.
Citazione:Se non le dici qualcosa o non fai nulla per trattenerla, Kathy risalirà sul suo cavallo e, dopo averti rivolto un cenno di saluto, partirà al galoppo uscendo dalla città. |
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07-04-2015, 09:41 PM
Messaggio: #32
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RE: Il Bosco delle Lacrime [Victoria]
Legenda:
narrato parlato pensato parlato da altri Oh, cosa ho fatto? Adesso si sentiva tremendamente in colpa. Lei non era il tipo che trattava male le ragazzine. Era fredda, in certe occasioni, ma non poteva esserlo con Kathy. Al vedere gli occhi lucidi le si strinse il cuore. Era stata troppo cattiva. -Kathy aspetta!- le parole le uscirono da sole e allungò una mano come a volerla trattenere, ma senza toccarla. Santo cielo, quanto era imbranata! -Io...- si grattò il capo imbarazzata senza riuscire a guardarla. Di certo agli occhi di Kathy doveva essere un bel po' stramba. Prima la trattava con gentilezza, poi era tremendamente scostante e ora tornava sui suoi passi. Si sarebbe voluta battere una mano in faccia, ad ogni modo... :-Non volevo essere cattiva- ricominciò riuscendo ora a guardarla negli occhi e con un sorriso abbastanza... dolce? Sì, sperava che lo fosse. -Ma sai benissimo anche tu quanto la situazione sia critica e non voglio che tu, vedendo lo Yoma, abbia così paura da non riuscire ad andare a nasconderti. Se dovesse succederti qualcosa- e qui divenne più seria :-Non me lo perdonerei mai- aveva già una vita sulla coscienza. Non sapeva che effetto avrebbe avuto sulla sua psiche avere anche quella di una bambina. -Io posso capire la tua voglia di vendicarti, Kathy, non sono parole vane- Sia che la ragazzina si fosse voltata di nuovo verso di lei o meno, Crystal si inginocchiò e tornò a sorridere debolmente :-Ma non devi pensare di essere l'ombra di tuo fratello. Sei così giovane, hai tutta la vita per dimostrare chi sei e non è mettendo a rischio la tua stessa vita che otterrai ciò che vuoi. Tuo nonno vi adora, tanto quanto voi adorate lui, non pensare di valere meno di Jimmy. Ti chiedo scusa, ti ho trattata ingiustamente, puoi perdonarmi?- chiese incoraggiante :-E poi... avrei una domanda: quanto distano le fattorie dalla città?- Sperava che Kathy non la odiasse, anche se avrebbe capito. Cattiva Crystal, cattiva! Citazione:Yoki utilizzato: 0% «ciò che feci per sopravvivere uccise la mia anima»
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08-04-2015, 09:52 PM
Messaggio: #33
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RE: Il Bosco delle Lacrime [Victoria]
Kathy si ferma e si volta verso di te: due grosse lacrime le stavano scivolando sul volto, ma la sua espressione da triste si è fatta pensierosa, forse sta riflettendo sulle tue ultime parole
Forse… Forse hai ragione tu… Crystal.
Ti dice, mentre si asciuga il volto sempre con la manica della camicia.
Quanto successo a Jimmy mi ha turbata forse più di quanto volessi ammettere e forse mi sono fatta trascinare dalla rabbia di mio nonno nei confronti dello Yoma, senza pensare al pericolo che avrei potuto correre...
Kathy riesce a rivolgerti un lieve sorriso.
Ti perdono Crystal, non preoccuparti! Il tuo rimprovero di poco fa non è nulla se paragonato a quelli del nonno quand’è davvero arrabbiato!
Quel ricordo deve essere tutto sommato piacevole per Kathy la quale sembra rasserenarsi del tutto e sorride in maniera aperta. Poi, ricordandosi della tua ultima domanda, ti risponde:
Le fattorie con gli allevamenti dei cavalli si trovano tutte un po’ più a sud della città. Poco oltre la strada che parte da qui c’è un incrocio e se prendi l’altra strada col cavallo al passo in mezz’ora alle prime ci arrivi. In tutto le fattorie sono sei, compresa quella del nonno. Ma la strada per raggiungerle tutte e proseguire verso sud non è molto diritta, per questo gli abitanti di Guernica, se hanno fretta, usano la scorciatoia del bosco, quella dove Jimmy è stato aggredito.
Detto questo, Kathy sembra avere davvero l’intenzione di andarsene, infatti la vedi dirigersi verso il suo cavallo e slegarlo dall’abbeveratoio; poi ha come un ripensamento e, tenendo l’animale per le briglie, ritorna verso di te
Seguirò il tuo consiglio Crystal! Farò la brava e tornerò a casa! In bocca al lupo per la tua caccia!
Poi, dopo alcuni istanti di silenzio, Kathy abbassa lo sguardo e arrossisce nuovamente:
Volevo… volevo chiederti un’ultima cosa Crystal: com’è… essere come te? |
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09-04-2015, 05:52 PM
Messaggio: #34
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RE: Il Bosco delle Lacrime [Victoria]
Legenda:
narrato parlato pensato parlato dagli altri -Forse... forse hai ragione tu... Crystal- La ragazzina si voltò e la guerriera poté vedere due lacrimoni decorarle il visetto e si sentì ancora in colpa, non doveva proprio essere così diretta. Tuttavia la sua espressione mutò in una più pensierosa e ben presto si asciugò le guance, rasserenandola. -Quanto successo a Jimmy mi ha turbata forse più di quanto volessi ammettere e forse mi sono fatta trascinare dalla rabbia di mio nonno nei confronti dello Yoma, senza pensare al pericolo che avrei potuto correre...- le sorrise :-Ti perdono Crystal, non preoccuparti! Il tuo rimprovero di poco fa non è nulla se paragonato a quelli del nonno quand’è davvero arrabbiato!- Crystal rise piano. Rise poco, ma di una risata cristallina come quella di quando era piccola. Il buon, vecchio, burbero Jack! Doveva essere un nonno tanto severo quanto buono. Già... un nonno... -Le fattorie con gli allevamenti dei cavalli si trovano tutte un po’ più a sud della città. Poco oltre la strada che parte da qui c’è un incrocio e se prendi l’altra strada col cavallo al passo in mezz’ora alle prime ci arrivi. In tutto le fattorie sono sei, compresa quella del nonno. Ma la strada per raggiungerle tutte e proseguire verso sud non è molto diritta, per questo gli abitanti di Guernica, se hanno fretta, usano la scorciatoia del bosco, quella dove Jimmy è stato aggredito- Recuperato il buon umore e aver tranquillizzato la sua voglia di vendetta, Kathy tornò dal suo cavallo ma, prima di andarsene, tornò indietro :-Seguirò il tuo consiglio Crystal! Farò la brava e tornerò a casa! In bocca al lupo per la tua caccia!- -Grazie Kathy. Mi raccomando fai attenzione- le sorrise pensando che se ne sarebbe andata, invece la ragazzina rimase lì, ferma, e, abbassando lo sguardo, arrossì :-Volevo... volevo chiederti un'ultima cosa Crystal: com'è... essere come te?- La giovane sbatté le palpebre più volte, sinceramente sorpresa dalla domanda e rimase zitta per qualche istante non sapendo come rispondere. Com'è essere come te? Quelle parole le rimbombarono nella testa e si rabbuiò. Ecco cosa doveva dirle :-Ti lascia il vuoto- la guardò con un sorriso e uno sguardo malinconici :-Ti senti vuota. Sai di essere in un corpo che è tuo, ma non è tuo. Rimpiangi il ricordo di quando eri una bambina e gli altri umani ti guardano con disprezzo, ti ripudiano nonostante un tempo eri come loro. Non è bello, Kathy, si sta male, ma sapere di essere ciò che sei, di fare ciò che fai per salvare le persone allevia il dolore perché noi, tutte noi, ci sentiamo ancora umane- le appoggiò una mano sul capo, accarezzandole i capelli :-Questo è ciò che io sento- Citazione:Yoki utilizzato: 0% «ciò che feci per sopravvivere uccise la mia anima»
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11-04-2015, 02:56 PM
Messaggio: #35
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RE: Il Bosco delle Lacrime [Victoria]
Gli occhi di Kathy si sgranano alle tue ultime parole e subito dopo in essi ti pare di intravvedere… pietà?
OH! Ti chiedo scusa Crystal! Io… credevo fosse… bello essere forti come te! Riuscire a combattere tenendo in mano quella grande spada con una mano sola, mentre io non riuscirei a sollevarla neanche usando tutte e due le braccia! Insomma… perdonami! Io… non volevo rattristarti…
Ti dice con la voce strozzata dalla vergogna e dall’imbarazzo. Quasi a voler spezzare quel clima teso, Kathy risale velocemente in sella al suo cavallo ma, una volta salita in groppa ti sorride apertamente e ti propone:
Crystal! Quando avrai finito il tuo lavoro fatti accompagnare alla nostra fattoria! Per farmi perdonare ti farò cucinare la più grande e succulenta bistecca di cavallo che tu abbia mai mangiato! A presto!
E dopo averti salutato con un cenno della mano la ragazza tira le redini del suo cavallo e si dirige al piccolo trotto verso l’uscita della città. Rimani di nuovo da sola ma la tua attesa non dura a lungo: infatti, quando il sole oramai sta iniziando a tramontare, vedi ritornare Rooster Cogburn il quale, vedendoti, fa arrestare la sua cavalcatura vicino a te e ti saluta alzando leggermente il suo cappello con una mano, ma senza toglierlo.
‘Sera ragazzina! Ho saputo che hai approfittato di questo tempo per riposare un po’! Hai fatto bene! Adesso se ti va andiamo a prendere il mantello che hai chiesto!
Detto questo, l’uomo punta i talloni nei fianchi del cavallo, mettendosi al passo, come se si aspettasse che tu lo segua. Subito dopo il suo vocione risuona nuovamente:
Hai fame? Se vuoi posso chiedere al vecchio Jeremiah di procurarti qualcosa per cena prima che tu esca per la ronda notturna! |
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11-04-2015, 08:29 PM
Messaggio: #36
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RE: Il Bosco delle Lacrime [Victoria]
Legenda:
narrato parlato pensato parlato da altri Crystal vide Kathy, palesemente in imbarazzo e rattristata dalla sua spiegazione, rimontare velocemente in sella ma, invece di andarsene, le fece un largo sorriso :-Crystal!- esclamò piena di entusiasmo :-Quando avrai finito il tuo lavoro fatti accompagnare alla nostra fattoria! Per farmi perdonare ti farò cucinare la più grande e succulenta bistecca di cavallo che tu abbia mai mangiato! A presto!- -Grazie Kathy- le sorrise solare :-A presto e fai attenzione!- rispose con un cenno di mano. La vide allontanarsi al trotto del suo bel cavallo verso l'uscita della città. Mangiare una di quelle splendide creature? Non se ne parlava proprio! Ma le venne da ridere al pensiero, un buonumore che tuttavia svanì in fretta: lei non era lì per una visita di piacere. Una volta ucciso lo Yoma, sarebbe dovuta tornare in fretta all'Organizzazione. Era in missione, non in vacanza. Tale idea la fece sospirare dal dispiacere, avrebbe rivisto volentieri il faccino di Kathy e parlato un'ultima volta col vecchio Jack, se non altro per vederlo contento. Oh, e anche Jimmy per dargli sollievo e poi... -Rooster!- esclamò, sorpresa solo nel tono di voce. L'uomo, appena tornato dal giro, le si avvicinò o come di consueto alzò il cappello il segno di saluto :-'Sera ragazzina! Ho saputo che hai approfittato di questo tempo per riposare un po'! Hai fatto bene! Adesso se ti va andiamo a prendere il mantello che hai chiesto!- Crystal lo seguì al passo del suo cavallo :-Le notizie girano piuttosto in fretta qui- ridacchiò sotto i baffi. -Hai fame? Se vuoi posso chiedere al vecchio Jeremiah di procurarti qualcosa per cena prima che tu esca per la ronda notturna- -Siete molto gentile- lo ringraziò :-Se non è una scomodità, accetterei volentieri- d'altronde era da quando aveva lasciato l'Organizzazione che non mangiava e, anche se in quanto mezza Yoma non necessitava di molto cibo e poteva resistere per vari giorni, qualche boccone di certo non le avrebbe fatto male, anzi forse le avrebbe assicurato qualche energia in più, anche considerando che era la sua prima volta fuori dalle mura di Staph :-Ma nulla di elaborato o in grande quantità, noi guerriere non mangiamo molto per costituzione- Su, su. Non mancava molto e poi avrebbe potuto dare il via alla caccia! Quest'attesa palpitante ma necessaria stava accrescendo sempre più la sua eccitazione! Citazione:Yoki utilizzato: 0% «ciò che feci per sopravvivere uccise la mia anima»
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12-04-2015, 04:17 PM
Messaggio: #37
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RE: Il Bosco delle Lacrime [Victoria]
Rooster emette quello che potrebbe sembrare un grugnito d’assenso e poi tiene il cavallo al passo con te, finché non ritornate davanti alla sua casa.
Puoi attendere un attimo?
Ti chiede l’omone e, senza attendere una risposta, scende da cavallo e riporta l’animale nella stalla di fronte alla sua casa, uscendo pochi istanti dopo. A quel punto Rooster si dirige alla porta della casa, simile nell’aspetto a quella di Doc, ma più piccola, e la spalanca, tenendola aperta per te e seguendoti all’interno subito dopo, annunciando il suo arrivo con un:
JEREMIAH! Aggiungi un posto a tavola! Abbiamo un’ospite!
Alle sue parole un uomo vecchio quanto Jack Elder ma più alto di lui di almeno due spanne, tutto pelle e ossa, con i capelli color ferro, e gli occhi leggermente sporgenti fa capolino nell’ampia sala centrale, rispondendo a tono:
E chi diavolo è questa volta… OH!
Jeremiah ha un sobbalzo quando ti vede e ti fissa, con gli occhi che, se possibile, si sono fatti ancora più sporgenti.
Su Jeremiah! Non restare lì imbambolato! La nostra ospite si ferma solo per un boccone di cena! Sei riuscito a procurare quello che ti ho chiesto?
Hai l’impressione che Jeremiah non sia molto contento di vederti tuttavia, al richiamo del Borgomastro si riscuote e risponde:
Certo! Non è stato troppo difficile! Se serve per la… signora qui presente, credo che andrà benissimo!
Detto questo, Jeremiah sparisce dietro una porta, per ricomparire dopo pochi istanti reggendo tra le mani una pentola fumante dalla quale esce un profumino a dir poco appetitoso e la appoggia al centro di una tavola sistemata a metà strada tra il centro della stanza e la parete opposta all’ingresso, apparecchiata per due persone. Subito dopo Jermiah entra ed esce da un’altra stanza, portando con se questa volta un lungo mantello grigio scuro, che poggia su una poltrona, quindi si avvicina alla porta d’ingresso, prende un cappello molto simile a quello di Rooster e se lo calca sulla testa, prima di aprire l’uscio. A quel punto Rooster gli chiede:
Non ceni con noi Jeremiah?
No, grazie! Risponde il vecchio Vado alla locanda qui vicino a farmi un goccio! Se hai bisogno di me mi troverai là!
Jeremiah richiude la porta dietro di sé e Rooster scuote il capo, togliendosi il cappello e il cappotto leggero, dopodiché si avvicina al tavolo e rimescola il contenuto della pentola con un mestolo in legno.
Uhmm… Spezzatino! Ottimo!
Il Borgomastro ti fa cenno di accomodarti e attende che tu lo faccia, prima di sedersi a sua volta. Serviti pure! Non fare complimenti! Ti dice, attendendo che tu ti prenda quanto desideri dalla pentola, per poi servirsi a sua volta. Poco dopo aver iniziato a mangiare, Rooster ti dice:
Ti chiedo di perdonare il vecchio Jeremiah! E’ rimasto solo anni fa quando l’altro Yoma ha ucciso sua moglie e, purtroppo, non avevano avuto figli! Aveva cominciato a bere come una spugna finché non ho deciso di prenderlo con me! Io non ho una moglie e sono fuori casa tutto il giorno: lui si occupa di tenermi a posto la stamberga, cucina e quando ha tempo fa qualche lavoretto in giro. È molto abile sai? L’idea funzionò e a poco a poco Jeremiah si rimise a posto ma ora che è spuntato un altro Yoma i brutti ricordi gli sono tornati fuori… inoltre, come hai potuto notare, non nutre particolare simpatia per quelle come te…
Citazione:Durante la cena non accade nulla di particolare: lo spezzatino cucinato da Jeremiah è ottimo e sei libera di chiedere altre informazioni a Rooster, se ne hai bisogno. In caso contrario terminate la cena e giunge il momento per te di metterti in caccia. |
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12-04-2015, 05:28 PM
Messaggio: #38
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RE: Il Bosco delle Lacrime [Victoria]
Legenda:
narrato parlato pensato parlato da altri Crystal seguì Rooster fino a casa sua, simile nell'aspetto a quella di Doc, ma più piccola. Dopo aver lasciato il cavallo nella stalla, l'uomo spalancò letteralmente la porta e a gran voce disse :-JEREMIAH! Aggiungi un posto a tavola! Abbiamo un'ospite!- Questo famoso Jeremiah altri non era che un ometto sull'età di Jack, ma ben più alto e secco e con due occhi sporgenti che, appena si posarono su di lei, ebbe l'impressione si fossero fatti ancora più grandi. Udì le parole di Rooster incitare l'altro ad apparecchiare, ma l'attenzione di Crystal era tutta per il nuovo soggetto al quale era ovvio non piacesse più di tanto. Beh, insomma, prima o poi avrebbe dovuto incontrare da vicino qualcuno a cui la sua natura non andava a genio e se conosceva bene i tipi come lui, a breve se si sarebbe tenuto alla larga. Sparì per pochi istanti, tornando poi con una bella pentola fumante che col solo profumo le stuzzicava un appetito inesistente, un profumo che le pareva di conoscere bene... Jeremiah poi andò in un'altra stanza, uscendone questa volta con un mantello grigio da lei richiesto e infine, afferrando un cappellaccio, s'avvicinò alla porta. -Non ceni con noi Jeremiah?- sentì chiedere da Rooster. Anche Crystal lo guardò in attesa. -No, grazie! Vado alla locanda qui vicino a farmi un goccio! Se hai bisogno di me mi troverai là!- e in uno sbattere di porta se ne andò. Vide di scorcio Rooster scuotere la testa, mentre lei andava a liberarsi del peso della Claymore per appoggiarla ad un angolo della stanza, dove non avrebbe dato fastidio. -Uhmm... Spezzatino! Ottimo!- La guerriera si illuminò e a passi veloci, come quelli di una bambina, raggiunse la tavola :-Siediti pure! Non fare complimenti!- -Sapevo di conoscere questo profumo!- esclamò quasi ammaliata dalla carne nella pentola :-Quando ero piccola mio nonno me lo cucinava ogni volta che poteva!- Quella missione si stava rivelando sempre più un viaggio nel passato e quella novità era assolutamente ben gradita! Entusiasta si sedette e mangiò volentieri per quel che poté. Purtroppo, anche se era una prelibatezza a cui associava bei momenti col nonno, fu costretta a prenderne solo una piccola porzione e in breve si sentì piena. Quando era una bambina ne mangiava molto di più! Che amarezza... A spezzare il filone di pensieri intervenne Rooster :-Ti chiedo di perdonare il vecchio Jeremiah! E’ rimasto solo anni fa quando l’altro Yoma ha ucciso sua moglie e, purtroppo, non avevano avuto figli! Aveva cominciato a bere come una spugna finché non ho deciso di prenderlo con me! Io non ho una moglie e sono fuori casa tutto il giorno: lui si occupa di tenermi a posto la stamberga, cucina e quando ha tempo fa qualche lavoretto in giro. È molto abile sai? L’idea funzionò e a poco a poco Jeremiah si rimise a posto ma ora che è spuntato un altro Yoma i brutti ricordi gli sono tornati fuori… inoltre, come hai potuto notare, non nutre particolare simpatia per quelle come te…- Crystal poggiò le mani in grembo :-Sì, l'avevo notato. Immagino provi ribrezzo per chi, come me, porta in corpo il sangue di una creatura che ha ucciso la moglie- sospirò :-Non lo biasimo- volse il capo a Rooster abbozzando un sorriso :-E' stato un gesto molto bello il tuo. Hai salvato una vita- E lei allora cosa avrebbe dovuto fare? Si sarebbe dovuta odiare e ripudiare? Nel suo corpo giacevano le carni di quei mostri che avevano ucciso il nonno, eppure, nonostante l'effettivo risentimento che provava per se stessa, non si sarebbe impiccata da un giorno all'altro, ma avrebbe combattuto per sterminare gli Yoma, sterminarli tutti! -Beh- annunciò alzandosi da tavola :-E' il momento che mi metta al lavoro anch'io. La ringrazio per il pasto e ringrazi anche il signor Jeremiah- disse esibendo un inchino formale, poi girò i tacchi e andò a posizionare la schiena dietro le spalle, era pronta ad andare. Il piano? Mh... in effetti a quel punto l'aiuto di Kathy le sarebbe potuto tornar utile, ma in mancanza della ragazzina, avrebbe bazzicato in giro per la città in attesa di qualcosa o di niente. Citazione:Yoki utilizzato: 0% «ciò che feci per sopravvivere uccise la mia anima»
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13-04-2015, 09:48 PM
Messaggio: #39
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RE: Il Bosco delle Lacrime [Victoria]
Rooster divora la sua cena con un appetito da farti invidia e poi, una volta finito, attende qualche minuto e poi si accende una pipa, fumando tranquillamente e sbuffando ogni tanto qualche anello di fumo. Quando nota i tuoi preparativi però, è lesto ad alzarsi e non appena sei pronta apre la porta della casa per te:
Beh… più di qualcuno di noi avrebbe voluto essere d’aiuto. Ma nonostante le nostre parole sappiamo benissimo che non possiamo combattere contro uno Yoma. Ora è tutto nelle tue mani! Spero tu abbia successo e non solo per veder morire quel maledetto ma anche perché mi sembri una brava ragazza! Perciò in bocca al lupo e… non preoccuparti per Jeremiah! Sono sicuro che anche lui spera in fondo che tu riesca a liberarci da questo mostro.
Con queste parole di congedo, esci dalla casa di Rooster Cogburn e, fatti pochi passi, ti ritrovi nell’ampia piazza di Guernica: il brusio di sottofondo della città è sovrastato dal rombo dell’acqua del fiume che taglia in due la piazza, illuminata da una splendente luna quasi piena.
In questo momento non vedi persone in giro anche se pensi che, sentite le parole di Jeremiah, più tardi gli avventori abbandoneranno la o le taverne per tornarsene a casa: ma ora siete sole tu e la città, con uno Yoma da snidare e uccidere… |
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14-04-2015, 03:58 PM
Messaggio: #40
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RE: Il Bosco delle Lacrime [Victoria]
Legenda:
narrato parlato pensato parlato da altri Già fatti alcuni passi, Crystal si girò per annuire incoraggiante. Una brava ragazza? Dopo tanti tempo si sentiva considerata umana da quelli della sua stessa razza e ciò quasi la commuoveva. Era contenta. Non aveva perduto se stessa, anche dopo tutte le fatiche affrontare, tutte le torture. E finalmente ne aveva avuto la conferma. Forse continuando a vivere da essere umana non sarebbe stata esattamente come era adesso, ma Crystal ne era certa: era rimasta fedele a sé, era esattamente chi doveva essere, come doveva essere. -Ci vediamo domattina- disse a voce mite e, con un ultimo sguardo colmo di riconoscenza, si avviò verso la piazza. In giro non c'era anima viva, attorno a lei solo lo scrosciare del fiume che nascondeva ogni rumore umano. In cielo una luna quasi all'apice della sua completezza risplendeva con vigore. -Una notte perfetta per una caccia- Un sorriso increspò le sue labbra. Un sorriso diverso da tutti i suoi altri. Un sorrisetto sghembo. Un'aria leggera le scompigliò i corti capelli; aveva ancora del tempo prima che le taverne venissero abbandonate da uomini più o meno ubriachi. Chissà che faccia avrebbero fatto se avesse irrotto durante una bevuta... S'avviò di nuovo alle porte e da lì avrebbe percorso tutto il perimetro della città da dentro le "mura". Voleva capire quanto fosse grande Guernica e i suoi spazi, fatto ciò avrebbe approfondito le aree più interne. Crystal non era tipo da bazzicare senza meta. Citazione:Yoki utilizzato: 0% «ciò che feci per sopravvivere uccise la mia anima»
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