La Mezzademone Misteriosa [Victoria-Wolfsoul-Bethesda_Fan]

[WolfSoul]

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Luna era convinta di essersi tolta di mezzo il gruppo di bamboccioni che erano venuti a rovinarle l'incarico, invece, con sua sorpresa, si rese conto che oltre che testardi quei soldati erano anche idioti.

Con chissà quale arroganza e intelletto Alan si ripresentò pieno di se a minacciare tre claymore con una manciata di uomini dalle apparenti abilità combattive più che discutibili.

Anche Crystal, seppur con tono molto pacato e cortese, era palesemente infastidita schernendo con belle parole il gruppo di uomini e invitando Abigail a rimanere dove fosse.

-Luna- sussurrò la compagna a labbra strette
-Io mi occupo di loro, tu e Abigail ponetevi a difesa di Jon e Rael per coprire entrambi i fronti e coordinatevi per un eventuale contrattacco, ma voglio che tu rimanga sempre a loro difesa, d'accordo? Ci muoveremo insieme al mio segnale-

Perfetto, proprio come avrei voluto fare. E' il momento di dare una lezione a questi imbecilli.

-Pronta? Via!- e la compagna scattò nella sua offensiva.

Luna avrebbe aumentato il suo yoki al 30% arretrando fino a Jon e Rael ponendosi esattamente sulla traiettoria di tiro del gruppo di Alan.

Abigail, tu tieni a bada quei due idioti dal tuo lato, attenta che non passi nulla, usa lo yoki se necessario, io mi occuperò di questo fianco.
Jon! state dietro di me e non muovetevi per nessun motivo, di a Rael di non preoccuparsi e chiedigli di obbedire. Adesso diamo una bella lezione a quei idioti. Disse Luna guardando con occhi pieni di rancore Alan digrignando i denti e arricciando il naso.

Avrebbe prestato attenzione al gruppo di soldati sulla collina dalla quale potevano essere scagliati varie munizioni, frecce, coltelli e una lancia.

Nel caso avrebbe potuto li avrebbe intercettati, altrimenti, non si sarebbe fatta scrupoli a fare da scudo col proprio corpo prestando attenzione a coprire i suoi punti vitali con la spada, dopotutto ne aveva passate di peggio di qualche freccia.

Ogni tanto avrebbe anche dato una controllata con la coda dell'occhio ad Abigail, dopotutto dal quel lato c'era sempre una lancia che poteva essere scagliata, tuttavia era fiduciosa nelle capacità della compagnia.


Condizioni fisiche: Illesa, occhi dorati, denti aguzzi e vene sul volto.
Condizioni psicologiche: Infastidita dall'arroganza di Alan
Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva], olfatto straordinario [Passivo]
Yoki in uso: 30% - [7,5/27,5 PLM]

[Narratore]

Con chissà quale arroganza e intelletto Alan si ripresentò pieno di se a minacciare tre claymore con una manciata di uomini dalle apparenti abilità combattive più che discutibili? Difficile a dirsi ma comunque, come minacciato e, forse, a causa dello spavento per la vostra mossa, non appena vi muovete i tre arcieri scoccano le loro frecce contro Rael e Jon ma tutte quante vengono intercettate grazie alla claymore e all’armatura di Crystal, alla quale riesce anche ad abbattere il suo primo bersaglio (5) così come aveva progettato. Tuttavia la sua mossa non può aver seguito in quanto gli uomini e Alan, intimoriti da quella mossa, balzano all’indietro.
 
Luna riesce senza problemi a prendere posizione e, trovandosi di fronte due guerriere mal disposte nei loro confronti e una Rael indubbiamente pronta ad aggredirli, i due uomini di Alan decidono dopo essersi guardati negli occhi di lasciar cadere a terra i coltelli appena recuperati e di arretrare da voi di qualche passo:
 
Basta così! Ne abbiamo avute abbastanza.
 
Dichiara uno dei due.
 
Improvvisamente Jon emette una sorta di rantolo, il suo respiro si fa affannoso, impallidisce e, lasciando cadere la sua gruccia, si porta entrambe le mani al petto, cadendo a terra. Rael si gira e, nei suoi grandi occhi d’argento si legge la disperazione:
 
PAPA’! No! Papà! Cosa hai? Parla! Parla… ti prego!
 
Così gridando, la selvaggia mezza demone si china immediatamente sul patrigno, ma è subito chiaro che non ha la più pallida idea di cosa fare:
 
Aiuto! Aiuto, vi prego! Farò quello che volete ma aiutate… Aiutate papà!
 
Implora Rael, rivolgendosi a chiunque possa prestare soccorso al suo patrigno, mentre lacrime di disperazione scorrono sul suo volto.
 
Sforzandosi, Jon riesce a sussurrare:
 
Rael… vieni qui… devo dirti… una… cosa…
 
Nel frattempo, mentre Crystal sta decidendo il da farsi, con la coda dell’occhio riesce a intravvedere in mezzo alla foresta un altro gruppetto di persone che sembra si stiano avvicinando: il grido disperato di Rael ha come effetto collaterale quello di far accelerare il passo a quelle persone.
Osservando meglio, Crystal è in grado di riconoscere in mezzo a quella piccola folla sia Jagger che il Capovillaggio e, cosa più importante, questi uomini non sembrano armati...
 
 
Turnazione
Crystal
Luna
 

Citazione:SUGGERIMENTO @Victoria: la tua azione era bella e ben descritta però… oltre a un alto valore di Agilità, per eseguire azioni complesse come quella che hai illustrato ci vuole un valore alto in Comando. Per questo motivo ho fermato Crystal dopo la prima azione che, se vogliamo, era quella più immediata a parte la parata delle frecce. Se ha bisogno di chiarimenti, mandami pure un MP.

[Victoria]

Legenda:
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Parando le frecce e liberando altro yoki nel suo corpo, Crystal caricò i quattro uomini innanzi a sé e, spiccato un balzo, atterrò dritta sulla faccia dell'uomo, probabilmente lasciandogli danni non indifferenti.
A quel punto, vedendo i rimanenti essere indietreggiati intimoriti, si bloccò fissandoli con sguardo rabbioso e zanne sguainate, il respiro rotto che alzava e abbassava le spalle ingrossate, come se fosse sul punto di scattare per sbranarli.

-PAPA’! No! Papà! Cosa hai? Parla! Parla… ti prego!- il grido di Rael squarciò il momento di statica tensione generatosi e Crystal si voltò di scattò sbarrando gli occhi.

No... no, no, no...
Credette fosse stato ferito da qualche coltello degli altri due, ma poi li notò adagiati inermi sul prato. E allora che stava accadendo? Jon era a terra che si stringeva il petto.
Si girò di nuovo verso Alan e gli altri, come a tentare di capire se le fosse sfuggito qualcosa da loro; fu in quel momento che riuscì a notare dei movimenti nella foresta, riconoscendo Jagger e il Borgomastro, Tobias. Con gli occhi dorati ora lucidi di disperazione, intravide una vaga speranza di salvezza nel loro non essere armati.

-Aiuto! Abbiamo un uomo a terra! Aiutateci!- gridò azzerando lo yoki.

Era paralizzata, non sapeva cosa fare o come comportarsi.
Totalmente inerme in quella situazione, ripose tutta la speranza nei soccorritori.

Citazione:Yoki utilizzato: da 40% a 0% - Punti Limite: 2,5/30
Stato fisico: ottimo
Stato psicologico: bloccata, non sa come comportarsi
Abilità utilizzate: percezione dello yoki (passiva), lettura dello yoki (innata, passiva)

[WolfSoul]

Narrato
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Mentre Crystal partiva alla carica del gruppo di Alan, Luna prese posizione in difesa di Jon e Rael, i due uomini armati di coltello che erano li di fianco, alla vista di due guerriere evidentemente irritate decisero di lasciar perdere posando i coltelli a terra.

Basta così! Ne abbiamo avute abbastanza.

Luna stava quasi per tirare un sospiro di sollievo quando improvvisamente Jon cominciò a rantolare cadendo a terra e portandosi le mani al petto.

Rael cadde improvvisamente nel panico.

Oh no! Che sia un attacco di cuore?

PAPA’! No! Papà! Cosa hai? Parla! Parla… ti prego!
Aiuto! Aiuto, vi prego! Farò quello che volete ma aiutate… Aiutate papà! urlava Rael chinata su Jon disperata e in cerca di aiuto.

Cosa possiamo fare? Rael tuo padre prendeva qualche medicina? Se si corri a prenderla subito!

Rael… vieni qui… devo dirti… una… cosa… Disse invece Jon avvicinandosi a Rael.

-Aiuto! Abbiamo un uomo a terra! Aiutateci!- Gridò anche Crystal con sorpresa di Luna prima di capire che stava arrivando altra gente.

Luna non sapeva cosa fare, abbassò il suo yoki e con ansia attendeva chissà quale miracolo per risolvere la situazione.



Condizioni fisiche: Illesa.
Condizioni psicologiche: Presa un po' dal panico.
Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva], olfatto straordinario [Passivo]
Yoki in uso: 0% - [7,5/27,5 PLM]

[Narratore]

Al grido disperato di Crystal, in drappello di uomini appena arrivato accelera il passo arrivando in breve nella zona dello scontro e, data una rapida occhiata alla situazione, una donna apparentemente di mezza età si stacca dal gruppo e corre verso Jon e Rael.
Nel frattempo, la mezza demone, ascoltando la richiesta del patrigno, avvicina la sua testa a quella di Jon e costui le sussurra qualcosa, alzando la sua mano destra e carezzandole teneramente i capelli biondo rossicci poi, dopo alcuni istanti, Abigail e Luna possono sentire Jon emettere un ultimo, sonoro, rantolo per poi accorgersi che la sua testa e la sua mano scivolano lentamente a terra…
 
PAPAAAAA’!!
 
Grida disperatamente Rael mentre la donna le arriva vicino. Forse intuendo quello che voleva fare, Rael si scosta per lasciargli spazio ma, nonostante lei si affanni sul corpo di Jon, cerchi di fargli ingoiare dell’acqua e di fargli respirare qualcosa che aveva preso da una boccetta che teneva in una sacca, il corpulento uomo barbuto non dà più segni di vita:
 
Mi dispiace bambina… non posso più fare nulla…
 
Sono le parole tristi della donna, la quale sembra effettivamente contrariata per non essere riuscita a rianimare Jon. A quel punto Rael nasconde la faccia nella barba del patrigno, lo abbraccia come può e scoppia in un pianto disperato.
 
Nel frattempo, mentre il drappello di uomini si disperde per esplorare la zona, il Borgomastro Tobias e Jagger si avvicinano alla zona dove Crystal stava combattendo con Alan e i suoi. Prima che qualcuno dica qualcosa è proprio quest’ultimo che rompe il silenzio, dicendo con voce concitata:
 
Mastro Tobias! Eravamo riusciti a sorprendere l’Incatenata ma questa ci ha attaccati e ha ucciso Jordy il cacciatore poi quando, nonostante tutto, eravamo riusciti a intrappolarla, queste claymore si sono messe in mezzo e ci hanno impedito di fare giustizia, forse perché è una di loro visto che ha gli stessi occhi d’argento! Vi chiedo di emettere una sentenza di morte per quella mezza yoma! Deve pagare per l’omicidio di Jordy!
 
Il Capovillaggio ascolta con espressione severa le accuse di Alan, mentre Jagger guarda quest’ultimo malissimo. Dopo alcuni istanti di riflessione, mastro Tobias volge lo sguardo in direzione di Rael e la guarda per un po’ piangere sul corpo del padre adottivo, prima di rivolgersi verso Crystal e chiederle col consueto tono pacato che lo contraddistingue:
 
E’ andata così, signorina?
 
Attendendo poi una risposta, mentre l’espressione di Alan si fa confusa: forse pensava che gli credessero sulla parola…
 
 
Turnazione
Luna (in quanto l’azione da lei avviene prima)
Crystal

[WolfSoul]

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Pensato
Raaka


Sentendo la richiesta di Crystal la folla in arrivo si affrettò mentre una donna di mezza età si staccò dal gruppo per raggiungere Jon e Rael.

Rael si avvicinò a Jon che le sussurrava qualcosa mentre le accarezzava la testa per poi emettere un ultimo rantolo prima di morire.

Rael cadde in un disperato pianto mentre faceva spazio alla donna che tentò invano di soccorrere Jon sul quale Rael tornò di nuovo a piangere alla conferma della soccorritrice.

Nel mentre Jagger e il capovillaggio si avvicinarono ad Alan in cerca di spiegazioni.

Mastro Tobias! Eravamo riusciti a sorprendere l’Incatenata ma questa ci ha attaccati e ha ucciso Jordy il cacciatore poi quando, nonostante tutto, eravamo riusciti a intrappolarla, queste claymore si sono messe in mezzo e ci hanno impedito di fare giustizia, forse perché è una di loro visto che ha gli stessi occhi d’argento! Strillava Alan cercando di giustificare la sua condotta.

Più Alan però parlava e più Luna osservandolo sentiva l'ira salire.

Quel maledetto bastardo, è tutta colpa sua, è a causa della gente come lui che il mondo è un posto crudele. Pensava tra se e se osservandolo con sguardo pieno di odio e rancore.

Cominciò a respirare più forte, il battito cardiaco le accelerava, era tesa come una corda di violino.

Luna, non farlo, rilassati!

Adesso gli faccio vedere io... maledetto bastardo... parlò tra se e se

Digrignò i denti cominciando a respirare anche con la bocca, il naso era arricciato e lo sguardo d'ira.

Vi chiedo di emettere una sentenza di morte per quella mezza yoma! Deve pagare per l’omicidio di Jordy!

Non fece in tempo a finire la sua frase che Luna scattò come un fulmine verso di lui cercando di colpirlo in pieno volto con un pugno molto violento, il suo intendo era di metterlo k.o con un colpo magari lasciandolo segnato a vita.

Non poteva ucciderlo ma avrebbe fatto in modo che si sarebbe ricordato quel momento per tutta la sua misera e lurida vita.



Condizioni fisiche: Illesa.
Condizioni psicologiche: In preda alla collera.
Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva], olfatto straordinario [Passivo]
Yoki in uso: 0% - [7,5/27,5 PLM]

[Victoria]

Legenda:
narrato
parlato
pensato
parlato da altri



Crystal osservò con concitata impazienza la donna che soccorreva e cercava di rianimare Jon, per poi dischiudere la bocca e lasciare che il dolore si impadronisse del suo volto quando Rael si aggrappò al patrigno supino e privo di vita.

-Mastro Tobias!- intervenne Alan :-Eravamo riusciti a sorprendere l’Incatenata ma questa ci ha attaccati e ha ucciso Jordy il cacciatore poi quando, nonostante tutto, eravamo riusciti a intrappolarla, queste claymore si sono messe in mezzo e ci hanno impedito di fare giustizia, forse perché è una di loro visto che ha gli stessi occhi d’argento! Vi chiedo di emettere una sentenza di morte per quella mezza yoma! Deve pagare per l’omicidio di Jordy!-

Si voltò, con gli occhi leggermente inumiditi, verso gli uomini quando, se avesse visto Luna lanciarsi irata, avrebbe cercato di fermarla gridando un :-No, Luna! Non ne vale la pena- e provando a prenderla per un braccio.

Dopodiché, ormai voltata e sentita la domanda del Borgomastro, gli avrebbe risposto con tono affranto, prima di emettere un leggero sospiro :-Più o meno, signore. Sono arrivati qui in dodici, equipaggiati da armi e armature, provvisti di cinque cani e due torce. Ci hanno usate per arrivare alla ragazza, Rael, per farsi giustizia da soli. Ma il nostro compito è di riportarla a Staph, abbiamo degli ordini e non vi possiamo transigere. Rael è scappata nel bosco per allontanarli dal suo patrigno, venendo seguita da nove di loro. Personalmente, le loro intenzioni erano più che chiare e non potevo permettere che a quell'uomo, Jon, capitasse qualcosa, perciò ci siamo divise anche noi e ho provveduto a disarmarli e a buttare la torcia nel fiume. Sinceramente, ciò che dice Alan, che Rael li ha attaccati, è falso: noi e Rael altro non abbiamo fatto che difenderci da loro che avevano intenzioni ostili, cosa che abbiamo fatto anche quando "ci siamo messe in mezzo"- avrebbe citato guardando per un attimo l'uomo :-Loro hanno puntato le frecce contro Jon e Rael che gli faceva da scudo, perciò noi abbiamo reagito: Luna difendendoli e io spezzando le frecce e contrattaccando, mi pareva evidente che altro modo non ci fosse che renderli inoffensivi, per evitare il peggio. Purtroppo non è andata come mi aspettavo- concluse osservando la terra rammaricata :-Se mi posso permettere, Mastro Tobias- e avrebbe nuovamente rivolto lo sguardo su Alan :-La sua richiesta non può essere accolta. Come ho già detto, noi dobbiamo riportare Rael a Staph e se non siete d'accordo temo dovrete parlarne coi nostri superiori. Inoltre, anche in questo caso come ho già specificato, noi e Rael altro non abbiamo fatto che difenderci, mi dispiace che quell'uomo ci sia andato di mezzo, e anche i cani, ma personalmente non capisco cos'altro vi aspettaste, spero solo che tu- lo indicò severamente :-Non sperassi in realtà che ci scappasse il morto per avere una freccia in più al tuo arco di vendetta. Infine, noi non l'abbiamo protetta semplicemente perché è come noi, considerando che in realtà noi siamo come voi, noi siamo nate umane, ciò che ci è successo poteva capitare a qualunque delle vostre figlie o sorelle, ma perché voi eravate maldisposti nei nostri confronti. Se posso permettermi ancora una volta, ora noi avremmo da dare a quest'uomo una degna sepoltura e anche voi- avrebbe atteso una risposta, ma era più che evidente che Crystal non fosse intenzionata a lasciare Rael alla loro giustizia.
Come sempre ferma, avrebbe mostrato, dall'apertura ampia delle spalle e dalla schiena dritta, la sua decisione solennemente.

Citazione:Yoki utilizzato: 0% - Punti Limite: 2,5/30
Stato fisico: ottimo
Stato psicologico: addolorata, ma sincera e irremovibile
Abilità utilizzate: percezione dello yoki (passiva), lettura dello yoki (innata, passiva)

[Narratore]

C’è un momento di massima tensione quando Luna, in preda all’ira, tenta di avventarsi su Alan, mossa sventata dalla Caposquadra che gentilmente ma fermamente le impedisce di compiere un atto che, dato il clima del momento, avrebbe potuto comportare chissà quali conseguenze.
 
Puah! Voi non siete simili a noi! Siete soltanto delle UGH…
 
Qualunque insulto volesse sputarvi contro Alan, viene bruscamente interrotto da Jagger il quale ha preso il posto di Luna e ha sferrato un robusto gancio destro alla faccia del compaesano, mandandolo lungo disteso a terra, mentre Mastro Tobias riprende la parola, con tono calmo ma fermo:
 
Non posso negare che Jordy sia stato ammazzato, ma se un serpente morde l’uomo che lo prende a calci, di chi è la colpa?
Quel bandito di Jordy non era solito usare il cervello e, francamente, sono molto deluso e contrariato che tu abbia fatto altrettanto e ti sia messo in caccia senza prima consultare me o Jagger. Forse avremmo potuto evitare spargimenti di sangue e forse a quel poveraccio non sarebbe venuto un colpo, comunque…
 
Il Borgomastro osserva ancora per alcuni istanti Rael, china a piangere sul corpo di Jon, per poi continuare:
 
E’ pur vero che, fosse anche per difesa, l’Incatenata ha comunque ucciso un uomo perciò, ho deciso di consegnarla alle claymore affinché la portino con loro. Considerando quello che sono e quello che fanno, non riesco a immaginare sorte peggiore per una ragazza nata e cresciuta libera e che perderà tutto questo per il resto dei suoi giorni.
 
Mastro Tobias si gira infine verso di voi:
 
Vi concedo comunque il tempo che vi serve per dare sepoltura a quell’uomo, poi credo che potremo considerare chiusa la questione. Addio!
 
Conclude il Borgomastro, togliendosi il cappello in segno di saluto, ma col tono di chi non gradisce repliche, dando una voce ai suoi uomini che raccolgono il corpo di Jordy, le armi rimaste a terra e un ancora mezzo stordito Alan il quale viene spinto via senza molta gentilezza dallo stesso Jagger, il quale comunque vi rivolge un ultimo saluto.
 
Dopo pochi minuti, siete rimaste solo voi tre, assieme a Rael che sembra aver esaurito le lacrime e ora sta canticchiando una nenia, cullando il corpo esanime del patrigno tra le sue braccia…
 
 
Turnazione
Crystal
Luna

[Victoria]

Legenda:
narrato
parlato
pensato
parlato con altri



Bene, pare che il capo villaggio sia d'accordo con me sul chiudere qui definitivamente la faccenda e Alan ha comunque avuto il pugno che si merita. In un certo senso posso tenermi soddisfatta...

-Addio signori-

Dando le stesse spalle che oramai gli abitanti le davano, sarebbe andata verso Rael mostrando calma e tenerezza e, se lei glielo avesse permesso, l'avrebbe abbracciata in modo materno :-Mi dispiace tanto piccola. Lui vivrà sempre nel tuo cuore. Dimmi dove vuoi seppellirlo e noi lo faremo. Puoi portare con te ciò che vuoi. Sii forte, so quanto fa male- avrebbe concluso con voce addolorata poco prima che assumesse un tono strozzato.

Se la ragazzina avesse voluto seppellirlo, avrebbe fatto cenno a Luna e Abigail di aiutarla con le loro spade e successivamente cercato qualche fiore e una pietra per incidere il nome di Jon su di essa.

Citazione:Yoki utilizzato: 0% - Punti Limite: 2,5/30
Stato fisico: ottimo
Stato psicologico: addolorata, cerca di essere dolce e comprensiva con Rael
Abilità utilizzate: percezione dello yoki (passiva), lettura dello yoki (innata, passiva)

[WolfSoul]

Narrato
Parlato
Parlato da altri


Luna si stava scagliando contro Alan quando si sentì bloccata da qualcosa, in preda all'ira come era, d'istinto si girò verso chi l'aveva bloccata con l'intento di liberarsene con un destro diretto in faccia e proseguire nel suo intento quando si accorse che quella persona era proprio Crystal.

Fermò il pugno a pochi centimetri dal suo viso guardandola con quel volto intriso di odio, occhi spalancati, sopracciglia inarcate naso arricciato e denti digrignanti, il suo respiro era accelerato, quasi un affanno.

-No, Luna! Non ne vale la pena-

Continuò a guardarla per qualche istante, come se cercasse negli occhi della caposquadra della comprensione per cosa stava provando poi gradualmente si calmò rilassando la muscolatura tesa e tornando a osservare Alan mentre Crystal spiegava la situazione al borgomastro e cercando di far capire alla folla che le claymore tutto sommato non erano i mostri che credevano ma umane quanto loro.

Puah! Voi non siete simili a noi! Siete soltanto delle UGH…

Quel verme di Alan non fece in tempo a terminare il suo insulto che Jagger prese il posto di Luna tirando un destro come si deve sul volto di Alan mandandolo a terra.

Non posso negare che Jordy sia stato ammazzato, ma se un serpente morde l’uomo che lo prende a calci, di chi è la colpa?
Quel bandito di Jordy non era solito usare il cervello e, francamente, sono molto deluso e contrariato che tu abbia fatto altrettanto e ti sia messo in caccia senza prima consultare me o Jagger. Forse avremmo potuto evitare spargimenti di sangue e forse a quel poveraccio non sarebbe venuto un colpo, comunque…

E’ pur vero che, fosse anche per difesa, l’Incatenata ha comunque ucciso un uomo perciò, ho deciso di consegnarla alle claymore affinché la portino con loro. Considerando quello che sono e quello che fanno, non riesco a immaginare sorte peggiore per una ragazza nata e cresciuta libera e che perderà tutto questo per il resto dei suoi giorni. Proferì calmo e impassibile il borgomastro.

Vi concedo comunque il tempo che vi serve per dare sepoltura a quell’uomo, poi credo che potremo considerare chiusa la questione. Addio! Terminò quindi quest'ultimo dando l'impressione di non ammettere repliche.

Poi la folla cominciò ad allontanarsi e anche se Luna si era relativamente calmata sentì l'impellenti bisogno di gettar fuori tutto ciò che si era tenuta dentro in quei momenti.

Verme maledetto! Prega qualunque dio tu voglia di non incontrarmi di nuovo, perché strapperò la tua lurida e misera vita da questa terra!

Per poi voltarsi verso Rael e assistere a quella tragica scena di addio tra lei e Jon.

Crystal si avvicinò alla bambina cercando di abbracciarla.

-Mi dispiace tanto piccola. Lui vivrà sempre nel tuo cuore. Dimmi dove vuoi seppellirlo e noi lo faremo. Puoi portare con te ciò che vuoi. Sii forte, so quanto fa male-

Per qualche istante quella scena fece riaffiorare nella mente di Luna immagini dei suoi genitori, di come erano morti e di come anche lei, in quel bagno di sangue e interiora, si era chinata sui loro corpi senza vita piangendo, non c'era nessuno ad abbracciarla però in quel momento, nessuno a confortarla, nessuno a dirle di essere forte.

Si sentì torcere le budella e voleva quasi scoppiare a piangere, ma con chissà quale sforzo disumano riuscì a sopprimere tutto in un singhiozzo lasciando cadere solo una piccola lacrima dall'occhio destro lungo la cicatrice.

C-Crystal Disse con la voce spezzata

Vorrei parlare un attimo con te appena puoi.

Attese quindi di essere sola con Crystal e cominciò a parlare.

Non è giusto tutto questo, non lo posso accettare, non possiamo costringere questa ragazza a venire con noi se non vuole, è nata libera ed è giusto che continui ad esserlo se vuole.

Io vorrei raccontargli tutto quello che deve sapere su cosa è e cosa la aspetta,
ogni cosa, poi potrà scegliere il suo destino, essere libera con tutte le sue conseguenze, o venire con noi e diventare una guerriera, almeno finché vorrà esserlo.

Glielo dobbiamo, è una ragazza in gamba, è giusto che sappia la verità. Concluse guardando la compagna con sguardo molto serio.


Condizioni fisiche: Illesa.
Condizioni psicologiche: Triste.
Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva], olfatto straordinario [Passivo]
Yoki in uso: 0% - [7,5/27,5 PLM]

[Narratore]

Rael non reagisce all’abbraccio di Crystal rimane ferma a fissare il corpo del suo patrigno con i suoi grandi occhi d’argento dai quali traspare solo dolore e tristezza…
Poi, quando la Caposquadra distoglie la sua attenzione per prestare ascolto alla richiesta di Luna, la selvaggia mezza demone si alza di scatto e, sotto lo sguardo vigile di Abigali, facendo sferragliare le sue catene e anzi, in alcuni casi, sfruttandole per crearsi un appiglio, si arrampica agilmente sugli alberi vicini, iniziando a strapparne i rami più bassi e non troppo spessi.
In breve, un cumulo di legna divelta viene raccolto dalla ragazza nella piccola radura antistante la casa e raggruppata da Rael a formare una catasta stretta e lunga quanto un uomo. Fatto questo, la ragazza, senza sforzo apparente, raccoglie il corpo del patrigno e lo adagia con molta delicatezza su quella che potrebbe essere una pira, carezzandogli e baciandogli l’ampia fronte e incrociandone le braccia sul petto.
Poi, sempre sorvegliata dalla Numero 44, la ragazza entra in casa e ne esce poco dopo portando con sé un paio di lampade a olio e un grosso vaso… dopo un attimo di esitazione versa il contenuto delle lampade e del vaso -sempre olio- parte sul corpo di Jon e parte sulla catasta di legna. Una volta finito, Rael raccoglie la torcia spenta prima da Crystal e, con essa, rientra in casa e ne esce pochi istanti dopo aver evidentemente riacceso il lume nelle braci ardenti del camino e, con esso, appicca il fuoco all’improvvisata pira funebre, la quale si incendia immediatamente.
Il fuoco arde, consumando in pochi minuti tanto la legna che il corpo di Jon. Rael rimane in silenzio fissando ora il fuoco ora il fumo nero e acre che si leva da esso. Quando le fiamme cominciano a scemare, con un sospiro Rael si gira verso Crystal e Luna, osservandole in silenzio e con l’espressione neutra, le braccia distese lungo il corpo come se, in quel momento, le sue catene pesassero molto di più.
 
Quale sarà ora la reazione delle Guerriere? Crystal consentirà a Luna di spiegare “la verita” a Rael? E, se sì, quest’ultima saprà accettarla o creerà di nuovo problemi alle tre compagne?
 
 
Turnazione
Crystal
Luna

[Victoria]

Legenda:
narrato
parlato
pensato
parlato da altri



Si scostò appena da Rael per osservare il suo volto impassibile.
A volte, quando anche il dolore diveniva troppo e neanche le lacrime bastavano più a urlarlo, solo un falso distacco rimaneva all'esterno.

-C-Crystal, vorrei parlare un attimo con te appena puoi- la caposquadra guardò stranita e interessata Luna, per poi annuirle.

-Non è giusto tutto questo, non lo posso accettare, non possiamo costringere questa ragazza a venire con noi se non vuole, è nata libera ed è giusto che continui ad esserlo se vuole. Io vorrei raccontargli tutto quello che deve sapere su cosa è e cosa la aspetta, ogni cosa, poi potrà scegliere il suo destino, essere libera con tutte le sue conseguenze, o venire con noi e diventare una guerriera, almeno finché vorrà esserlo- incrociò le braccia al petto :-Glielo dobbiamo, è una ragazza in gamba, è giusto che sappia la verità-

Tornò a osservare i movimenti di Rael, la quale si stava prodigando per costruire una pira per Jon. Evidentemente non voleva il loro aiuto, preferiva rimanesse un funerale più intimo. Probabilmente si era abituata così: arrangiandosi.

Sospirò prima di voltarsi verso la compagna :-Luna, tu mi metti in una scomoda posizione. Saranno guai per me se non porterò a termine con successo neanche questa missione- abbassò ulteriormente la voce per farsi udire solo da lei :-Ho già mentito all'Organizzazione e mi è andata bene, ma non posso farlo ancora a così breve distanza di tempo, peraltro i villici sono dei testimoni e non saprei che scusa additare. Siamo tre contro una e la mia specialità è la percezione, temo non risulterei convincente e nemmeno tu col tuo fiuto. Non vorrei sembrarti egoista, ma ho fatto una promessa e non posso permettermi di morire fino ad allora, inoltre io penso veramente l'Organizzazione possa essere utile a Rael. Al di là delle percosse e degli insulti che riceverà, Rael imparerà a controllarsi e diventerà graduata in breve se riuscirà ad abituarsi alle regole e, una volta fatto ciò, potrà intraprendere la strada che più crede. Se anche ora la lasciassimo libera, rischierebbe di morire o peggio risvegliarsi e l'Organizzazione le metterebbe alle calcagna qualcun'altra e, fidati, la troveranno. Se vuoi comunque essere sincera con lei va bene, lo capisco e in un certo senso sono d'accordo, ma io le mostrerò il risvolto della medaglia-

Avrebbe atteso la decisione di Luna altrettanto convinta delle sue parole e, se ella avesse scelto di dire la verità a Rael, l'avrebbe fatto anche lei.

Citazione:[b][i]Yoki utilizzato: 0% - Punti Limite: 2,5/30
Stato fisico:[/i][/b] ottimo
Stato psicologico: dispiaciuta per Rael; comprende le intenzioni di Luna ma rimane della propria opinione
Abilità utilizzate: percezione dello yoki (passiva), lettura dello yoki (innata, passiva)

[WolfSoul]

Narrato
Parlato

Tutto sommato la caposquadra non aveva tutti i torti, anche se Rael se ne fosse andata via non sarebbe passato poco prima che l'organizzazione le avrebbe messo altre guerriere alle calcagna, priva di nozioni sulla sua natura e senza addestramento le sarebbe risultato difficile potersi difendere e nascondere.

Tirò un sospiro e si avvicinò lentamente a Rael fermandocisi accanto.
La guardò negli occhi per qualche istante e gli fece una carezza sul capo per poi sedersi a terra accanto a lei girata verso il corpo ardente di Jon.

Sai Rael, quasi tutte le guerriere come noi hanno perso la loro mamma e il loro papà, per l'organizzazione è più facile prendere le orfane perché non hanno più nessuno al mondo.

Sarò sincera con te perché meriti di sapere la verità e cosa ti aspetta, per questo ti chiedo di prestare attenzione alle mie parole, anche se all'inizio ti confonderanno un po'.
L'organizzazione ci ha preso da piccole quando eravamo rimaste orfane e ha messo la carne e il sangue degli yoma nei nostri corpi per renderci più forti addestrandoci per combattere gli yoma, per questo sei molto più veloce e forte di una persona normale.

L'organizzazione uccide gli yoma dei villaggi che richiedono aiuto in cambio di denaro.

Tuttavia piccola Rael dall'altra parte della medaglia questo potere che abbiamo lo paghiamo a caro prezzo.
Il fatto di essere mezze yoma ci consente di attingere dalla forza degli yoma quando ne usiamo il sangue, noi lo chiamiamo yoki e ci alleniamo costantemente nel controllarlo, immagino tu ne abbia usato un po' per liberarti quando ti avevano rinchiusa.

Usare lo yoki quindi ci rende più forti e ci permette di uccidere anche gli yoma più forti a patto che anche noi siamo forti abbastanza, ma se non si controlla questo potere può prendere il controllo sul tuo corpo e la tua mente.

Più yoki sprigioniamo e più il nostro corpo muta in quello di uno yoma, come hai visto prima e più diventiamo forti e veloci.
Tuttavia quando ne perdiamo il controllo e ne usiamo troppo il nostro corpo umano non sopporta lo sforzo e così ci trasformiamo a nostra volta in un mostruoso yoma assetato di carne, lo chiamiamo risveglio.

Questo però non ci rende dei mostri come le persone normali dicono, possiamo scegliere Rael, possiamo essere dei mostri se ci facciamo sopraffare dall'ira e dal rancore oppure possiamo essere umane e proteggere chi amiamo o vivere da umane come i nostri genitori avrebbero voluto, siamo molto più umane di molte persone la fuori a volte.

Ora tu Rael hai una scelta davanti a te.
Puoi scegliere di proseguire per la tua strada d'ora in poi da sola, contando sulle tue sole forze, noi ti lasceremmo andare, tuttavia, all'organizzazione non piacciono i fallimenti, quindi noi verremo punite probabilmente, ma non è quello che mi preoccupa. Il fatto è che quasi sicuramente daranno l'incarico di venirti a prendere ad altre guerriere e non so chi manderanno, non è facile fuggire dall'organizzazione.

Seconda scelta, torni con noi all'organizzazione, loro ti addestreranno e ti insegneranno a sviluppare le tue capacità e a controllare lo yoki, l'addestramento è duro e gli insegnanti non sono gentili affatto, ma senza un minimo addestramento sono sincera... ho paura che tu potresti risvegliarti perché da inesperte è molto facile perdere il controllo.

Quando avrai terminato l'addestramento e sarai una guerriera, potrai scegliere se continuare a servire l'organizzazione, oppure andare via, anche se all'organizzazione non piacerà affatto probabilmente, ma almeno avrai imparato come difenderti...

Luna si fermò li, avrebbe potuto continuare a parlare per ore, tuttavia forse aveva già parlato troppo, le cose più importanti le aveva dette e certo, anche se il futuro di Rael non sembrava affatto roseo, quelle erano le sue possibilità, una volta che l'organizzazione toccava una ragazza era marchiata a vita e non era facile andarsene.

Lo so Rael non è facile... ma nella vita bisogna essere forti. Si alzò lentamente mentre il suo tono si fece più stanco, un po' amareggiato.

Se verrai all'organizzazione però sappi che avrai un'amica che veglierà su di te finché potrò, se hai bisogno di un po' di tempo per pensarci fai pure. disse chinandosi all'altezza della giovane e donandogli un sincero sorriso.

Poi si alzò e si allontanò di qualche passo tornando accanto a Crystal e tornando a osservare il corpo di Jon che ardeva e che le faceva tornare tristi ricordi alla mente.



Condizioni fisiche: Illesa.
Condizioni psicologiche: Triste.
Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva], olfatto straordinario [Passivo]
Yoki in uso: 0% - [7,5/27,5 PLM]

[Narratore]

Turno Extra concesso a Crystal per darle la possibilità di replicare alle parole di Luna o, nel caso, di esprimere la sua opinione a Rael


Turnazione
Crystal
Narratore

[Victoria]

Legenda:
narrato
parlato
pensato
parlato da altri



Crystal si limitò ad ascoltare le parole di Luna e ad osservare le reazioni di Rael per capirne la natura.
Concordava con le affermazioni della compagna e, in realtà, riteneva che avesse detto tutto ciò che c'era da dire, tuttavia si sentì in dovere di dire anche la propria.

-Conosciamo molto bene tutte il dolore per la perdita delle persone che amiamo e ti mentirei se ti dicessi che sono stati anni facili quelli dell'addestramento, ma è anche vero che ci ha fortificato il carattere e che è indispensabile dopo quello che hanno fatto al nostro corpo, se non vogliamo perderci per sempre. Noi stesse e la nostra memoria è tutto ciò che ci è rimasto. Sarò franca Rael, io non voglio costringerti con la forza a venire con noi, ma, oltre a pensare che è la cosa migliore per te al momento, non posso rischiare di venire epurata. Ho fatto una promessa a due compagne e questa spada è l'unico oggetto che mi rimane di una di loro. Inoltre, se proprio difendere gli umani per il resto della vita non fa per te, potrai sempre cercare di andartene, non è facile ma è fattibile, te l'assicuro. So che questi umani non si sono comportati bene, né con te né con noi, ma esistono anche persone buone e generose, ho avuto la fortuna di conoscerle, e il tuo patrigno era tra queste- fece una breve pausa prima di porle la domanda finale :-Dunque, Rael, qual è la tua decisione?-

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Stato fisico: ottimo
Stato psicologico: tranquilla
Abilità utilizzate: percezione dello yoki (passiva), lettura dello yoki (innata, passiva)

[Narratore]

Rael sembra confusa dalle vostre parole: vi guarda alternativamente ora Crystal, ora Luna, con i suoi grandi occhi d’argento carichi di stupore. Forse avete usato un linguaggio troppo complicato per una ragazza la quale, probabilmente, non ha ricevuto un’istruzione vera e propria, a parte quel poco che i suoi genitori adottivi potevano insegnarle.
Tuttavia, dopo aver riflettuto per un po' sulle vostre parole, Rael si gira a osservare per l’ultima volta i resti ancora fumanti della pira paterna, mormorando:
 
Papà ora è nel vento, assieme a mamma… loro sono con me ogni volta che soffia vento…
 
La selvaggia mezzademone si gira verso di voi, avvicinandosi con lo sguardo deciso e l’espressione seria, ma non ostile:
 
Ora sono sola, ma ho promesso a papà che vengo con voi e che non uccido più uomini. Va bene sì?
 
Rael si interrompe con espressione pensosa, come se stesse cercando di mettere assieme le parole che servono per esprimere i suoi pensieri.
 
Dite che è difficile? Non importa, per me sempre tutto difficile.
 
Poi Rael rivolge il suo sguardo verso Crystal e Abigail, indicando nel contempo Luna con l’indice della mano sinistra, chiedendo:
 
Lei detto mia amica, anche voi amiche mie, sì?
 
Sì!
 
Risponde con entusiasmo Abigail, al che Rael osserva attentamente Crystal, attendendo evidentemente anche la risposta della Caposquadra.
 

Citazione:Dopo la risposta di Crystal, potete mettervi in marcia per tornare a Staph. Come all’andata, il viaggio durerà sei o sette giorni, con il paesaggio che cambia dalle boscose colline delle Terre dell’Ovest, alle pianure delle Terre Centrali, per finire nuovamente col deserto di Staph. Avete due post a testa per raccontare del viaggio, in modo che possiate eventualmente parlare fra voi e/o tentare una discussione con Rael. La vostra nuova compagna, a parte osservare curiosamente il paesaggio mutevole, risponderà quasi sempre con un cenno del capo o usando dei monosillabi, a meno che non sia necessaria una risposta più complessa, nel qual caso mi inserirò io nel discorso. In generale, Rael manterrà un contegno molto riservato anche se non vi creerà problemi. Concludete i vostri turni quando arriverete in vista del Quartier Generale. Se vi servono informazioni o ritenete di aver bisogno di un turno in più per concludere i vostri discorsi, contattatemi pure via MP.

 
 
Turnazione ( x2 )
Crystal
Luna
Narratore (solo nel caso in cui venga fatta una domanda precisa a Rael)

[Victoria]

Legenda:
narrato
parlato
pensato
parlato da altri



La domanda della ragazzina fece intenerire e infine anche Crystal si lasciò sfuggire un piccolo sorriso :-Certo. Devi promettermi una cosa però, Rael: non dire all'Organizzazione che hai ucciso degli umani. E' una regola e, se quando sarai una guerriera la trasgredirai, ti uccideranno. Promesso?- sperava di essere stata il più comprensibile possibile per la nuova compagna :-Siamo in partenza, perciò se hai qualcosa che vuoi portare con te questo è il momento giusto-
Avrebbe atteso l'ulteriore risposta per poi incitare :-Bene e ora in marcia! Abbiamo davanti a noi sette giorni di cammino-

Sembrava che la missione si fosse risolta nel migliore dei modi, tranne per la morte di Jon, l'unica vera pecca, ma almeno sta volta non si sentiva responsabile.

Girò sui tacchi e, capeggiando il gruppetto, si inoltrò nuovamente nella foresta, certa che sarebbe stata seguita.
Era fiera di se stessa per come era riuscita a gestire la situazione, anche se ogni tanto era stata molto vicina al perdere la pazienza con gli umani; inoltre era stata fortunata a ritrovarsi delle compagne tranquille, si era fidata di loro e loro di lei, era così che doveva funzionare una squadra. Comunque non aveva di che lamentarsi, finora nei gruppi non aveva mai avuto problemi.

-Abigail- la chiamò dopo pochi minuti di viaggio :-Preferirei non facessi alcun cenno sulle scelte che abbiamo proposto a Rael ai superiori o io e Luna potremmo avere problemi. Puoi farlo?- se avesse ricevuto una risposta positiva avrebbe ringraziato, mentre si sarebbe limitata al silenzio in caso contrario.

Il tragitto per le Terre Centrali fu piacevole, un po' le dispiaceva tornarsene a Staph. Chissà dove l'avrebbero spedita... chissà se l'avrebbero mandata a Alphonse, prima o poi... e chissà dov'era Nina. Sperava solo stesse bene e nascosta agli occhi dell'Organizzazione, anche se non era facile.
Le bastava notare ogni volta di occhi incuriositi di Rael nei confronti del paesaggio per riacquistare un po' di serenità.

Avrebbe cercato di proseguire spedita facendo solo soste brevi fino alla seconda sera (magari dopo aver trovato una radura o qualcosa del genere), durante la quale si sarebbe prodigata nel cercare qualcosa da mangiare e da bere, soprattutto per loro tre, che erano a digiuno da almeno quattro giorni. Non sapeva le compagne, ma lei stava iniziando ad avvertire un po' di fame, una sensazione diversa da quella più profonda che provava da bambina.
Se qualcuna si fosse offerta di aiutarla avrebbe accettato volentieri.

Dopo il pasto, Crystal alzò lo sguardo al cielo notturno. Come sempre fioriva in lei un senso di nostalgia e sicurezza, soprattutto nell'appoggiare gli occhi sulla Grande Stella.
In quel momento però non voleva concentrarsi su pensieri tristi perciò, alzatasi dall'erba sulla quale si era seduta, si rivolse alla compagna dalla cicatrice :-Luna potresti venire con me un attimo? Vorrei parlarti-

Se avesse acconsentito, avrebbe chiesto alle compagne di aspettarle lì e si sarebbero allontanate un po'.

Una volta abbastanza lontane da non essere udite, cominciò a bassa voce dandole ancora le spalle :-Non vorrei sembrarti indiscreta e forse è solo una mia impressione...- si voltò per guardarla negli occhi :-Da come parli mi sembra di capire che un giorno aneleresti ad abbandonare l'Organizzazione. Come penso avrai intuito, è anche un mio desiderio-

L'avrebbe lasciata rispondere con calma, in silenzio, soppesando le sue parole per decidere se e come andare avanti.

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[WolfSoul]

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Rael sembrava un po' confusa, non capiva appieno le parole di Luna e Crystal, ma sembrava aver capito le cose più importanti almeno, si girò verso ciò che rimaneva del corpo di Jon e disse:

Papà ora è nel vento, assieme a mamma… loro sono con me ogni volta che soffia vento…

Al sentire quelle parole Luna chiuse per un istante gli occhi pensando ai suoi genitori mentre la brezza le accarezzava il volto, quasi come i suoi amati genitori facevano quando era piccola.
Tirò un piccolo sorriso, un eco di lontani sentimenti che ormai non sono altro che ricordi.

-Bene e ora in marcia! Abbiamo davanti a noi sette giorni di cammino-

A distrarla dai suoi pensieri fu' Crystal che era pronta per tornare a Staph.

Il gruppo cominciò a camminare e Luna non si rese quasi conto che la missione sembrava effettivamente finita e che, anche se Jon non ce l'aveva fatta, la missione era stata effettivamente un successo e nessuna sua preoccupazione si era realizzata.

Crystal chiese ad Abigail di evitare di parlare troppo su ciò che era stato detto mentre il gruppo proseguiva nel cammino con un buon passo.

Passarono per le terre centrali, era sempre un piacere viaggiare attraverso posti in cui la natura regnava sovrana e ancora più piacevole passare le notti ad osservare la luna e le stelle.

La seconda sera Crystal dopo aver procurato del cibo per il gruppo chiese stranamente a Luna di parlargli in privato.
Luna che se ne stava li un po' in disparte a fissare il cielo mentre dondolava la gambe incrociate e canticchiava qualche melodia della sua infanzia tornò improvvisamente seria alzandosi e seguendo Crystal che inizialmente le diede le spalle:

-Non vorrei sembrarti indiscreta e forse è solo una mia impressione...- si voltò poi per guardarla negli occhi
-Da come parli mi sembra di capire che un giorno aneleresti ad abbandonare l'Organizzazione. Come penso avrai intuito, è anche un mio desiderio-

Luna rispose subito senza mostrare nemmeno un istante di imbarazzo o spiazzamento:

Beh non credo che l'organizzazione piaccia a molte, se non a qualche guerriera pazza o esaltata...
Dopotutto sappiamo tutte cosa ci hanno fatto, come ci hanno trattate, come ci trattano tutt'ora. Ci fanno credere di essere importanti per loro ma alla fine non ci vuole molto per passare oltre quel velo di menzogne e capire che per loro siamo solo dei soldati per fare soldi.

Ovviamente un giorno sceglierò di tornare libera, lo aspetto dal giorno in cui mi hanno presa, ma finché posso diventare più forte per imparare a controllare il mio potere al cento per cento, per imparare a difendermi dagli yoma e da chi il giorno che me ne andrò verrà ad uccidermi mi sta bene.

Quando sarò forte abbastanza da essere indipendente me ne andrò, e non chiederò il permesso a nessuno, sarà il riscatto della pessima scelta che deci quel giorno chiedendo aiuto alla persona sbagliata... concluse abbassando lo sguardo evidentemente pensierosa.

Attese quindi una eventuale replica di Crystal prima di tornarsene dalle altre.



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[Victoria]

Legenda:
narrato
parlato
pensato
parlato da altri



-Beh non credo che l'organizzazione piaccia a molte, se non a qualche guerriera pazza o esaltata...- Crystal sorrise mestamente all'iniziale affermazione di Luna.
Minerva, a parer suo, non era né pazza né un'esaltata, ma sinistramente fedele all'Organizzazione e certa dei suoi principi.

Dopotutto sappiamo tutte cosa ci hanno fatto, come ci hanno trattate, come ci trattano tutt'ora. Ci fanno credere di essere importanti per loro ma alla fine non ci vuole molto per passare oltre quel velo di menzogne e capire che per loro siamo solo dei soldati per fare soldi.

-Ovviamente un giorno sceglierò di tornare libera, lo aspetto dal giorno in cui mi hanno presa, ma finché posso diventare più forte per imparare a controllare il mio potere al cento per cento, per imparare a difendermi dagli yoma e da chi il giorno che me ne andrò verrà ad uccidermi mi sta bene-

Sì, capisco... pensò tra sé e sé accennando appena un movimento del capo in segno d'assenso.

-Quando sarò forte abbastanza da essere indipendente me ne andrò, e non chiederò il permesso a nessuno, sarà il riscatto della pessima scelta che feci quel giorno chiedendo aiuto alla persona sbagliata...-

-Concordo con te, Luna, perché è ciò che sto aspettando anche io, ma il vero motivo per cui ti ho chiesto di seguirmi è per farti una proposta- a quel punto si avvicinò un poco alla compagna per precauzione, continuando a mantenere un tono basso :-Non so se tu abbia mai avuto la sfortuna di incontrare Minerva, la Numero 10. Ella è una guerriera totalmente devota all'Organizzazione, per lei non esiste altro, nemmeno le sue stesse compagne. Non ti perdona alcun errore e il suo sguardo è perennemente intollerante ed altezzoso. Per quel che mi riguarda, ho dovuto aver a che fare con lei durante il mio test- fece una breve pausa sospirando, non le era mai facile parlare di quell'evento doloroso. Era una ferita ancora aperta, sanguinante e bruciante fino all'anima.
-La mia compagna di missione... Shirley- pronunciò il suo nome dopo un attimo d'incertezza. Nel suo nome era intrinseco un dolore profondo :-Non si è presentata. Aveva perduto poco prima la sua migliore amica, l'unica che le desse coraggio, e la paura l'ha spinta a ribellarsi agli accoliti e a scappare nel sotterraneo. Sono stata mandata a cercarla e a riportarla dal Maestro Duncan, ciò che non avevo capito era che tutto era già stato deciso: Shirley era una traditrice andava punita-

Si voltò di scatto allontanandosi di qualche passo.
Le mani nei capelli, stringenti le ciocche chiare, e gli occhi sgranati :-Capisci?! Era solo una novizia, aveva solo avuto un momento di debolezza e per questo doveva pagare con la vita!- scosse la testa, come se fosse lì, nel sotterraneo :-Per un motivo così insignificante... una vita è stata spenta- mostrando alla compagna il solo fianco, la guardò con occhi tristi e cupi :-Ho provato in ogni modo a dissuadere l'ordine di Minerva, con ogni argomentazione, ma lei è stata irremovibile e...- alzò le mani aperte, osservandole :-Ho dovuto ucciderla io, con queste mani- lasciò poi ricadere le braccia sconsolata :-Di lei mi è rimasta solo la sua spada. E' stata la signora Semirhage in persona a darmela. L'unico gesto gentile e appena comprensivo che abbia mai ricevuto in quella prigione- alzò la testa e tornò vicina a Luna :-Scusa se ho divagato. Qualche tempo fa sono stata mandata in missione a uccidere una disertrice, costei si è rivelata essere Mina, la novizia scomparsa durante il test e migliore amica di Shirley. Inutile dirti che è stato un colpo... inizialmente volevo fare il mio dovere... anche mossa dal rancore... ma non ce l'ho fatta dopo che abbiamo ricordato quella ragazzina fragile e minuta. Mi ero promessa che un giorno avrei ucciso Minerva, l'avrei fatto per Shirley, per questo devo diventare più forte, ma il mio obiettivo è cambiato dopo l'incontro con Mina- gli occhi della giovane si fecero decisi e si puntarono fissi su quelli della compagna, come a scrutarle l'anima :-Distruggerò l'Organizzazione cosicché nessuno dovrà più soffrire a causa sua e nessuna giovane dovrà più subire ciò che abbiamo subito noi. Ma per fare questo ci vorrà qualche guerriera in più di me e Mina. Luna, pensi potrai unirti a noi un giorno?- nel chiederlo la sua espressione si ammorbidì e le mostrò un piccolo sorriso speranzoso.

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Stato fisico: ottimo
Stato psicologico: scossa nel parlare di Shirley, spera Luna possa aderire alla loro causa
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La conversazione continuava e dopo che Luna finì di dire la sua Crystal continuò:

-Concordo con te, Luna, perché è ciò che sto aspettando anche io, ma il vero motivo per cui ti ho chiesto di seguirmi è per farti una proposta- a quel punto si avvicinò un poco alla compagna per precauzione, continuando a mantenere un tono basso
-Non so se tu abbia mai avuto la sfortuna di incontrare Minerva, la Numero 10. Ella è una guerriera totalmente devota all'Organizzazione, per lei non esiste altro, nemmeno le sue stesse compagne. Non ti perdona alcun errore e il suo sguardo è perennemente intollerante ed altezzoso. Per quel che mi riguarda, ho dovuto aver a che fare con lei durante il mio test- fece una breve pausa sospirando, non le era mai facile parlare di quell'evento doloroso. Era una ferita ancora aperta, sanguinante e bruciante fino all'anima.
-La mia compagna di missione... Shirley- pronunciò il suo nome dopo un attimo d'incertezza. Nel suo nome era intrinseco un dolore profondo.
-Non si è presentata. Aveva perduto poco prima la sua migliore amica, l'unica che le desse coraggio, e la paura l'ha spinta a ribellarsi agli accoliti e a scappare nel sotterraneo. Sono stata mandata a cercarla e a riportarla dal Maestro Duncan, ciò che non avevo capito era che tutto era già stato deciso: Shirley era una traditrice andava punita-


Si voltò di scatto allontanandosi di qualche passo.
Le mani nei capelli, stringenti le ciocche chiare, e gli occhi sgranati
-Capisci?! Era solo una novizia, aveva solo avuto un momento di debolezza e per questo doveva pagare con la vita!- scosse la testa, come se fosse lì, nel sotterraneo
-Per un motivo così insignificante... una vita è stata spenta- mostrando alla compagna il solo fianco, la guardò con occhi tristi e cupi -Ho provato in ogni modo a dissuadere l'ordine di Minerva, con ogni argomentazione, ma lei è stata irremovibile e...- alzò le mani aperte, osservandole
-Ho dovuto ucciderla io, con queste mani- lasciò poi ricadere le braccia sconsolata
-Di lei mi è rimasta solo la sua spada. E' stata la signora Semirhage in persona a darmela. L'unico gesto gentile e appena comprensivo che abbia mai ricevuto in quella prigione- alzò la testa e tornò vicina a Luna
-Scusa se ho divagato. Qualche tempo fa sono stata mandata in missione a uccidere una disertrice, costei si è rivelata essere Mina, la novizia scomparsa durante il test e migliore amica di Shirley. Inutile dirti che è stato un colpo... inizialmente volevo fare il mio dovere... anche mossa dal rancore... ma non ce l'ho fatta dopo che abbiamo ricordato quella ragazzina fragile e minuta. Mi ero promessa che un giorno avrei ucciso Minerva, l'avrei fatto per Shirley, per questo devo diventare più forte, ma il mio obiettivo è cambiato dopo l'incontro con Mina- gli occhi della giovane si fecero decisi e si puntarono fissi su quelli della compagna, come a scrutarle l'anima
-Distruggerò l'Organizzazione cosicché nessuno dovrà più soffrire a causa sua e nessuna giovane dovrà più subire ciò che abbiamo subito noi. Ma per fare questo ci vorrà qualche guerriera in più di me e Mina. Luna, pensi potrai unirti a noi un giorno?- nel chiederlo la sua espressione si ammorbidì e le mostrò un piccolo sorriso speranzoso.

Luna ascoltò tutta la storia di Crystal con attenzione, senza distogliere mai lo sguardo dagli occhi della caposquadra, uno sguardo freddo e penetrante, come se nemmeno una parola di quelle dette l'avesse toccata minimamente, ma quando Crystal smise di parlare, Luna senza dire nulla, si avvicinò alla compagna  liberando per qualche istante dal suo volto spento un sorriso e la abbracciò tenendole una mano dietro la schiena e l'altra dietro la testa facendogliela appoggiare sulla sua spalla.

Non ci sono parole di conforto per quelle come noi Crystal,
il giorno in cui sono morti i miei genitori non volevo nessuno che mi dicesse belle parole, false speranze, l'unica cosa che avrei voluto è che qualcuno mi abbracciasse così che avrei potuto versare tutte quelle lacrime sulla spalla di qualcuno, e non sulla gelida neve o rinchiusa in una gabbia. La voce di Luna nonostante il gesto affettuoso rimase fredda e con un tono unico, vista da fuori era come se di Luna ce ne fossero due, quella del subconscio distrutta e sola e quella fredda e insensibile, ma Luna aveva bisogno di quella maschera che aveva creato quasi inconsciamente per sentirsi protetta, per distaccarsi dalla gente.

Lasciò la compagna e fece un passo indietro:

Quello che hai in mente tu non è un'impresa da poco, ci vorranno molte di più di tre guerriere, in tal caso, avremo sicuramente modo di combattere insieme.




Condizioni fisiche: Illesa.
Condizioni psicologiche: Serena
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