L’Innocente [DarkGreen]

[Narratore]

Alle tue parole, i due tizi hanno un sussulto, come se non ti avessero notata oppure a causa del fatto che ti sei rivolta sicuramente a loro, non essendoci nessun altro nelle vicinanze.

Poi, per un singolo istante, hai l’impressione che i due abbiano un lieve moto di sollievo quando affermi che la casa di Ned Warner è pulita. Forse che sono sollevati dal fatto che la piccola Daryn non sia lo yoma?
Subito dopo dei due è la donna, probabilmente Nancy, a prendere timidamente la parola:

Ce… Certo, signorina Dox… Per… Ah! Per arrivare al porto dovete tornare alla piazza principale e prendere la grande strada a sinistra… Se… se la percorrerete fino in fondo arriverete al porto… non potete sbagliare…

Mentre la donna parla, la tua percezione focalizzata sui due individui che ti stanno davanti indica chiaramente che  Nancy, anche se non è lei il mostro, indubbiamente è stata a contatto di recente con il demone mentre l’uomo, Ralph o presunto tale, ti sembra pulito:

Beh, Nancy, io  devo rientrare. Ti ringrazio ancora per il tuo aiuto: Lena ci teneva a quel ricamo e sono convinto che sarà contenta di sapere che lo stai finendo tu, ovunque la sua anima si trovi.

Dice l’uomo in un sussurro di voce, forse convinto di non farsi sentire da  te, non sapendo quanto fine sia l’udito di quelle come te. Poi sembra effettivamente arretrare oltre l’uscio, a meno che tu non sia interessata a dire o fare qualcosa per fermarlo.

[DarkGreen]

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Dei due tipi, dapprima attoniti, poi fiocamente entusiasti per la buona novella da casa Warner, è pseudo-Nancy a prender parola per rispondere:

⟪Ce… Certo, signorina Dox… Per… Ah! Per arrivare al porto dovete tornare alla piazza principale e prendere la grande strada a sinistra… Se… se la percorrerete fino in fondo arriverete al porto… non potete sbagliare…⟫

⟪Bene. Mi affretto allora ad incamminarmi verso questa direzione. Meglio far largo anticipo che leggero ritardo, specie in circostanze come queste.⟫

La presenza fisica della donna brulicava di residuali sentori di yoma, denotando una vicinanza recente con lo stesso. Pseudo-Ralph era invece lindo.

“Mmh…” allentò il focus della percezione “Ma sì, ovvio che sei Nancy.”

⟪Beh, Nancy, io  devo rientrare.⟫ irruppe con timidezza l’uomo.

“Centro.”

⟪Ti ringrazio ancora per il tuo aiuto: Lena ci teneva a quel ricamo e sono convinto che sarà contenta di sapere che lo stai finendo tu, ovunque la sua anima si trovi.⟫

“Bah, secondo Jos la sua anima è ancora ben operativa e calata nel suo stesso corpo, faccia un po’ lei…”

Ralph (ormai era evidente che fosse lui) si rimise entro l’ingresso per rientrare in casa ed Eudoxa portò garbatamente la mancina al petto, rivolgendosi a Nancy, ma lanciando anche qualche veloce occhiata all’altro.

⟪Mille grazie per le indicazioni. Le anime delle vittime mi assisteranno in questa mia missione, lo posso sentire ben forte dentro di me. Partendo da Clea, passando poi per Eriond, Godred, Lena e finendo con il povero Thom. La loro infausta fine sarà vendicata.⟫

Facendo con eleganza spallucce, se ne andò per la via del porto, verso la piazza e a sinistra, come detto.

“Ma che mi è saltato in mente?!” rise un poco tra sé e sé, in modo quasi impercettibile, bloccando il gagliardo singulto in gola “Che bontà pietosa, Dox. O penseranno che sia una furfante, oppure che sia la chiave della loro salvezza. Ma nella paura chi mai dubiterebbe di una parola di consolazione, falsa o vera che si dimostri infine? Niente da farsi: mi è sempre piaciuto questo lavoro.”

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Ottimo. Si segnala solo l’insignificante taglietto sul pollice e sul mignolo sinistro
Stato psicologico: Sempre stabile, con un pizzico di cinico sarcasmo
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki attiva, focalizzata sulle due persone di fronte a lei --> passiva

[Narratore]

E così ti avvii lungo la strada che porta al porto di Duchamp… Come puoi facilmente constatare, nessuno ostacola la tua marcia e così giungi indisturbata alla tua nuova meta.

Il porto in realtà è composto da due banchine, le quali si trovano una alla tua destra e una alla tua sinistra. Quella a destra è la più larga e robusta delle due e il motivo è presto detto: infatti su di essa è ormeggiato un grosso natante basso e largo sul quale vengono caricati dei blocchi di pietra di varie dimensioni ma che sembrano aver già subito delle lavorazioni di squadratura. Questi blocchi sembrano provenire direttamente dalla zona della cava tramite una apposita strada che non incrocia le vie cittadine e sulla quale i blocchi di pietra vengono spinti a viva forza dagli uomini aiutati facendo rotolare sotto i blocchi stessi dei piccoli tronchi arrotondati allo scopo.
L’altra banchina invece sembra adatta all’ormeggio di imbarcazioni di piccole o medie dimensioni e, effettivamente, su di essa è ormeggiata una piccola nave a due alberi. In testa alla banchina, separate da essa da una stradina che corre lungo il profilo della riva, noti cinque costruzioni miste in legno e pietra, tutte uguali che hanno tutta l’aria di essere i magazzini del porto.

Ovunque tu volga lo sguardo vedi degli uomini indaffarati a svolgere il proprio lavoro e che, per ora, non ti degnano di uno sguardo o, più probabile, non si sono ancora accorti di te. Ma è proprio guardando in direzione dei magazzini che la tua attenzione è attratta da una minuta figura che fa capolino da una di quelle strutture e sembra guardare nella tua direzione: a una prima occhiata diresti che sembra indossare una sorta di giacca tutta rattoppata e portare un berretto calcato sulla testa e, ti sembra, entrambi un po' troppo larghi per quella che sembra essere la sagoma di un… ragazzino?

Già, si direbbe proprio un ragazzino il quale, quando sembra rendersi conto che lo stai fissando, si ritrae di colpo sparendo, per ora, dalla tua vista…

[DarkGreen]

《Parlato》 | "Pensato"  |《Parlato da altri》


Il tragitto verso il porto si rivela essere quieto e in poco tempo la sua visuale è fiancheggiata da due banchine, una preposta al carico delle grosse pietre delle vicine cave su di una robusta imbarcazione, l’altra per ormeggi più leggeri.
Le crespe dell’acqua solleticano la fantasia di Eudoxa, in qualche modo.
Tra le veloci mosse affaccendate dei pietrosi uomini di mare, sulla fila di depositi lungo la riva la guerriera scorge una presenza sfuggente.

“Timmy? Dai, sei tu. Travestito malissimo, ma sei tu.”

La percezione yoki riprende a concentrarsi, impuntandosi sul lontano corpo del ragazzo, che si dilegua dalla morsa dello sguardo argenteo.

“Scappa scappa. Tanto se ti becco ti becco…”

A passi lunghi si approssima ai magazzini, onde almeno avvertire in modo più chiaro la sua aura.

“Sempre ammesso sia lui, ma ho pochi dubbi. Se non si tratta del nostro giovanotto, allora è un amico. Tanto bene, dovrà parlare.”

Ma se si fosse avvicinata troppo, una probabile rocambolesca fuga l’avrebbe attesa subito dopo aver squadrato nuovamente la sua sagoma. Meglio coprire l’evidenza e, una volta raggiunta una distanza esigua dal tipetto – che fosse nascosto o meno – esordire con un classico del suo ormai assodato repertorio:

⟪Scusa ragazzino! Sto cercando la casa di Ned Warner, sai dirmi dov’è? Devo ispezionarla. Sai, la gente pensa sia lì il mostro. Ora vado a controllare, chissà che non abbiano ragione…⟫

Poi lo avrebbe guardato con aria stupita, indicando in direzione del centro del paesello.

⟪…perché io qualche traccia l’avverto già da quelle parti lì, però penso siano tracce di yoma adulto, boh, forse sbaglio. È di là che abita?⟫

A vuoto o meno che andassero, le sue parole sarebbero dovute risuonare per quell’angolo ove il presunto Timmy si celava, avrebbero dovuto raggiungere le sue orecchie.


⟪Tsss, che mal di testa, mamma santa...⟫

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Ottimo. Si segnala solo l’insignificante taglietto sul pollice e sul mignolo sinistro
Stato psicologico: Vigile
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki (passiva) ---> attiva, in direzione di "Timmy"

[Narratore]

Il ragazzino non sembra voler collaborare né prestare ascolto alle tue parole.
Infatti si lancia di corsa tra i magazzini e, visto che tu lo segui a grandi passi ma non di corsa, nonostante la lunghezza maggiore delle tue gambe, la distanza tra voi due aumenta, anche se di poco… Strano, il piccoletto avrebbe dovuto allontanarsi molto di più.
La tua percezione, focalizzata sul ragazzino, ti rivela che ha su di sé tracce di yoki ma troppo deboli per essere lui lo yoma anche se, di sicuro, è stato a contatto con lui di recente.

Improvvisamente una sensazione dolorosa alle piante dei piedi ti rende chiaro perché il ragazzino non ti ha seminata: dietro i magazzini il terreno è cosparso di sassi più o meno aguzzi, pezzi di metallo arrugginiti e pietre rozzamente squadrate più o meno grandi…
Si direbbe che dietro ai magazzini ci sia come una sorta di discarica dei residui di lavorazione della roccia: il terreno è irregolare e probabilmente per questo il ragazzino non si è lanciato a rotta di collo ma, tenendolo d’occhio, noti che sta superando le costruzioni e si dirige verso un vicino tratto di costa il quale sembra esser stato fatto con materiali di riporto della cava stessa.

Non una bella notizia per te che sei a piedi nudi…

Citazione:Per adesso non hai nessuna ferita degna di nota ai piedi: solo qualche graffio e qualche puntura insignificanti ma tali da attirare la tua attenzione!

[DarkGreen]

《Parlato》 | "Pensato"


⟪Ragazzino! Perché scappi?! Sono qui per aiutarvi tutti!⟫

La sua fuga furfantesca, ma curiosamente breve, si rivelò del tutto retorica.

“Mi hai sentita, bastardo, eccome se mi hai ben sentita. Fingi pure di fare orecchio da mercante, con me non reggi.”

Tempo di finire il pensiero, realizzando intanto il fatto che le sue tracce di yoki non erano tali da poter essere definito uno yoma (e quindi Timmy), un fastidio acuminato attenagliò i suoi piedi.
Stava infatti camminando su un terreno cosparso di scarti metallici e sassi acuminati.

⟪I miei piedini…⟫

Qualche perla di sangue affiorò dalla sua pelle candida. Non che il dolore fosse particolarmente acuto, critico ed intollerabile…

⟪Ahia… i miei poveri pied-⟫

E lì scoppiò a piangere, sommessa e con una certa malinconica grazia, facendo spuntare qualche ritmico singhiozzo. Le lacrime c’erano eccome, e meglio: nell’atto di strofinarsi gli occhi contriti a volto chino, qualche goccioletta sapida finiva con l’essere dritta dritta spalmata sulla fronte, al solito posto.

A momenti, non sapeva neanche lei più perché lo facesse, ma la cosa la divertiva ancora troppo.

⟪Anche questa ora!⟫ sollevò il viso per guardare il moccioso ⟪Non basta questo dolore, adesso anche le mie appendici oblunghe degli arti inferiori! Che sciocca che sono!⟫

Nonostante ciò, avanzò di nuovo a larghi e svelti passi, cauta – pur fingendo di traballare e con le nocche di tanto in tanto a tenersi le tempie – , senza perdere di vista l’obiettivo. Con gli occhi irrorati di fasullo, pietoso risentimento.
Giunta a una distanza di una decina di metri, si fermò.

⟪Me ne vado a riva, a sciacquarmi i piedi! Come potrei mai correre e salvare questa povera gente indifesa con dei tagliuzzi così molesti!?⟫

Quindi si inoltrò nella riva lacustre.

⟪Ahiaahiaahiahiahia! Bruciabruciabrucia!⟫

Il bruciore era blando, nulla di troppo drammatico come voleva far apparire.

“Devo farlo più spesso, metter le caviglie ammollo. Così piacevole…”

⟪Menomale che tutto sommato devo solo andare da Warner. E chi ce la fa a spostarsi oltre in questa condizioni?!⟫ esclamò a voce alta, in modo da essere udita dal mascalzone.

Attivando la propria potenzialità rigeneratrice, prese a rimarginare quelle insulse ferite che aveva addosso (pollice, mignolo e piante dei piedi), nel frattempo che la sua percezione si rese di nuovo generale e aspettando che egli si preparasse a fare le sue nuove mosse.
In base a queste ultime, si sarebbe in qualche modo nuovamente mobilitata.

“Beh, ancora il sole è con noi. Vediamo, al tramonto manca…”

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Discreto. Si segnalano ferite leggere da taglio ai piedi ed i soliti taglietti sul pollice e sul mignolo sinistro
Stato psicologico: Sorpresa ma ineffabile; intenzionata a rigenerare e levarsi di dosso le glabre ferite che riporta, specie quelle nuove.
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki attiva, in direzione di "Timmy" --> passiva; Yokiyori (rigenerazione delle ferite superficiali presenti alle piante dei piedi e alle dita)

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Che ore abbiamo fatto in quest? Ho un po’ perso la cognizione temporale…

[Narratore]

Vediamo, al tramonto mancano… circa quattro ore, a occhio e croce.

Il pensiero si completa nella tua testa in maniera quasi automatica, mentre metti a mollo i tuoi piedi e, nel contempo, ti concedi una pausa per sanare quei fastidiosi, per quanto innocui, tagli.
La cosa ti richiede solo qualche minuto, così lasci che la tua Percezione vaghi libera, alla ricerca del tuo avversario e… Funziona!

Infatti, nella direzione verso la quale il ragazzino è scappato, avverti la netta traccia di uno yoki, nascosta dietro un rozzo tumulo, distante da te circa un centinaio di metri, costituito da alcuni massi rozzamente squadrati e spezzati: probabilmente si sono rotti durante le lavorazioni o l’estrazione dalla cava e sono stati buttati lì per rinforzare la linea di costa. Assieme alla traccia più forte, hai l'impressione di sentire anche alcune eco di energia demoniaca...
Guardando meglio, hai l’impressione di vedere spuntare, in cima al tumulo stesso, il berretto del ragazzino che inseguivi: per il resto, non accade nulla…

[DarkGreen]

《Parlato》| "Pensato"



Le sue ferite si rimarginarono in fretta.
Quattro ore al tramonto, ovvero tempo a sufficienza per escogitarle tutte, o quasi, previa noia ovviamente.
Un flusso diabolico abbastanza consistente catturò la sua attenzione: proveniva proprio dal punto in cui il ragazzino si trovava. Un’altra presenza era in sua compagnia, com’era di già immaginabile.

"Timmy bello, dimmi che sei tu."

Avvicinarsi ulteriormente in modo troppo vistoso non sarebbe stata una buona idea.
Alzando un po’ la voce, iniziò a dondolare le braccia a destra e a sinistra, oscillando il bacino in modo ripetitivo e lento.

⟪Hey…⟫

Ed in modo altrettanto lento, quasi impercettibile (tanto che sembrava far parte della sua coreografia), con passo da granchio avanzava ogni tanto sempre di più, accorciando la distanza che la separava dai tipetti.

⟪… ragazzi, almeno sapete dirmi dov’è che vive Ned Warner? Mi dovrei sbrigare ma che dolooore… Però vedete che da qua non vi sentooo!!⟫

Nel frattempo, la sua concentrazione andava focalizzandosi in modo insistente su quello yoki, esalato là dietro l’ammasso di blocchi squadrati.
Un, due, tre, quattro, cinque passi larghi, saltellati, da più di un metro l’uno. Sei, sette, otto… Chissà fino a quanto sarebbe riuscita a contare, prima che uno di loro si sarebbe accappottato in una nuova corsa...

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Ottimo
Stato psicologico: Stabile ma incuriosita dallo yoki avvertito
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki (passiva) ---> Attiva, in direzione dei ragazzini

[Narratore]

Piano piano, un passetto alla volta, raggiungi il limite del tumulo senza ottenere risposta e senza che accada nulla…
Dalle indicazioni che ti dà la tua Percezione, ti sembra di capire che lo yoma ti aspetta dall’altra parte o, almeno, non sembra essersi mosso da quando l’hai individuato e, proprio per questo motivo, sei sicura che il ragazzino che ti spiava da sopra il tumulo non è Timmy, in quanto la fonte di energia demoniaca non si è mai trovata lì.

Si direbbe che lo yoma l’abbia studiata bene: per combattere non potrai muoverti lentamente anzi, con ogni probabilità dovrai correre e saltare e, se il terreno dall’altro lato del tumulo sarà simile a quello che c’è qui, subire danni ai piedi potrebbe essere inevitabile.

Comunque, davanti a te si presentano due possibilità: o aggirare il tumulo proseguendo su questa stradina dissestata, dando però tempo al tuo avversario di prepararsi ulteriormente, oppure saltare direttamente sul tumulo e affrontare di getto quel che ti si presenterà dall’altra parte.
Cosa farai?

[DarkGreen]

⟪Parlato⟫  |  "Pensato"


L’aura dello yoma sembrava starsene immobile nel punto stesso in cui l’aveva individuata, quand’ancora era ad una cinquantina scarsa di passi distante. La ragazza era di fatti giunta proprio in prossimità del tumulo in modo del tutto indisturbato. Ma il focolaio di energia si trovava probabilmente oltre tale collinetta artificiale.
E per raggiungere l’altra parte, avrebbe dovuto verosimilmente sfasciarsi i piedini su un sentiero mal ridotto come quello precedente.

“Non ci penso proprio. Oppure oppure…”

Oppure avrebbe potuto balzare sulla sommità del tumulo, accorciando tempi e accrescendo quell’effetto sorpresa che, in maniera incosciente o consapevole, apprezzava tanto.

⟪Giovanotti, ma dove siete?! Volete giocare a nascondino? Con me?! ORA???⟫

Dopo aver allentato la sua concentrazione percettiva, iniziò a far fluire un po’ del proprio yoki, puntando soprattutto alle gambe, si piegò ad angolo quasi retto sulle ginocchia irrigidendo i quadricipiti e poi balzò, non solo per raggiungere la cima dell’ammasso di fronte a sé, bensì anche per sollevarsi di un paio di metri (se non di più) al di sopra di esso e così scrutare velocemente lo scenario circostante.

⟪Onorata, accetto!!⟫

Ogni mossa futura sarebbe dipesa da quel che avrebbe avuto modo di constatare, seppure nel giro di qualche breve istante.

Citazione:Yoki utilizzato: 0% --> 10%
Stato fisico: Ottimo ; pupille leggermente dorate e dilatate, muscoli delle gambe in tensione
Stato psicologico: Determinata e in qualche modo avventata
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki attiva, in direzione dei ragazzini --> passiva

[Narratore]

Decidi quindi di spiccare un potente balzo la cui parabola ti proietta ben al di sopra del tumulo irregolare, con l’intenzione di vedere ciò che ti aspetta dall’altra parte…
Il che è presto detto: accovacciato sopra il tumulo c’è il ragazzino che avevi visto e inseguito ma, soprattutto, dall’altro lato dell’ammasso di rocce e rottami, a circa quattro metri da esso, vi sono alcune figure.

Non hai bisogno di concentrare la tua percezione per capire che una di esse, un ragazzino apparentemente un po' più grande degli altri è lo yoma, mentre altri quattro ragazzini sono schierati a circa un metro davanti a lui, in linea tra loro e distanti circa mezzo metro l’uno dall’altro.

Per alcuni istanti, mentre ti vedono volare oltre la roccia, sembrano rimanere tutti interdetti ma, subito dopo, la voce di Timmy… cioè del demone, sferza l’aria:

Cosa state facendo, stupidi! Tiratele contro adesso se ci tenete ai vostri genitori!

Al che, quattro visini tristi e spaventati si voltano verso di te e i quattro ragazzini iniziano a caricare quelle che sembrano essere quattro fionde, puntandotele contro.

Inoltre, lo yoma “travestito” da Timmy punta le dita delle sue mani nella tua direzione, iniziando nel contempo a mutare forma…

Citazione:Occhio all’atterraggio! Ricordati anche che c’è un bambino in cima al tumulo. Quest’ultimo però, per ora, non farà nulla. 

[DarkGreen]

《Parlato》 | "Pensato"  |《Parlato da altri》


Elevandosi in alto, nella sospensione precaria del suo svelto salto, notò il ragazzino di prima sotto di sé, a carponi.

⟪Cosa state facendo, stupidi! Tiratele contro adesso se ci tenete ai vostri genitori!⟫ irruppe una voce.

Infatti, alle spalle di costui, sotto il tumulo, un’altra esigua marmaglia di giovani a puntar degli aggeggini (“Fionde? Che mocciosini.”) contro la guerriera, obbedendo e facendo da barriera al capo-branco, ovvero Timmy. Proprio lui, con tutto il suo alone di yoma e risaltare tra le altre insulse presenze.

Non c’era tempo per riflettere. Prima dell’atterraggio e sfruttando l’eventualità della posizione accovacciata del ragazzino dinanzi – con l’accortezza di non coinvolgerlo, e quindi tranciarlo di netto, con la sua azione –, caricando la forza nel braccio destro, Eudoxa sferrò un rapido fendente obliquo, con lo scopo di sballottare e perciò immobilizzare la banda grazie all'onda d'urto derivata.

Nel frattempo aveva però notato come Timmy stesse iniziando a metamorfizzarsi nel mostro che in realtà era.

Citazione:Yoki utilizzato: 10%
Stato fisico: Ottimo ; pupille leggermente dorate e dilatate, braccio destro in maggiore contrazione muscolare
Stato psicologico: Concentrata
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki (passiva)

[Narratore]

Il tuo fendente in aria, nonostante l’uso dello yoki, non ha potenza sufficiente per mandare gambe all’aria la banda dei ragazzini sottostante, tuttavia un paio di risultati li ottieni…

In primo luogo, la tua lama intercetta o devia i proiettili delle fionde scagliati dai ragazzini e poi la tua mossa spaventa il ragazzino in cima al tumulo al punto che il piccolo si appiattisce letteralmente a terra, con le mani premute sul suo cappellaccio in un istintivo gesto di protezione. Questo ti permette di atterrare sulla cima del roccione senza correre rischi di far del male al piccolo né tantomeno di essere intralciata da lui.

Delle improvvise grida provenienti da sotto attirano la tua attenzione: infatti gli altri quattro ragazzini, presi in mezzo fra te e lo yoma, sembrano essere andati nel panico e fuggono in maniera disordinata, liberando il campo di battaglia:

Stupidi incapaci! Quando avrò sistemato questa seccatrice farò i conti anche con voi!

Grida contro di loro lo yoma, ormai completamente trasformato, il quale però non sembra aver fretta di attaccare e si limita, per ora, a tenere le dita delle mani puntate contro di te in attesa, probabilmente, della tua prossima mossa…

Citazione:L’idea del fendente con spostamento d’aria non era male, però questa sarebbe una tecnica di combattimento da sviluppare e acquisire (mi ricordo che in passato un’altra guerriera ci aveva provato). Potrebbe essere un’idea per quando Eudoxa avrà i requisiti per sviluppare una tecnica tutta sua.

[DarkGreen]

⟪Parlato⟫  |  "Pensato"


Eudoxa atterrò in relativa tranquillità.

Messosi il ragazzetto lungo lungo per terra, spaventato, gli altri rincularono disorientati, dileguandosi, senza però cadere come la guerriera aveva previsto. Il fendente non era ancora abbastanza potente da sortire tale effetto, benché perlomeno la traiettoria dei sassolini venne ugualmente deviata.

Timmy (o quel che ne era ormai di lui), rimproverando e minacciando i suoi sudditi e rivestendosi di mostruosa e autentica scorza, puntò le sue dita verso Eudoxa. L’intenzione sembrava abbastanza prevedibile.

⟪Oh, oh…⟫

Balzò di nuovo, con forza, lasciando fluire lo yoki alle gambe, questa volta oltrepassando il ragazzino dinanzi per poter giungere al di sopra di Tommy.

“Le dita, che splendida parte del corpo… lunghe, affusolate, tenaci…”

Lo squadrò in modo fugace.

“Come piacciono a me…”

Protendendosi in avanti, indirizzò la sua traiettoria d’atterraggio in direzione dello yoma, caricando energia nel suo destro e sferrando quattro rapidi fendenti, con l’intento di tranciargli le dita, o il polso, o il braccio intero.

“... da staccare.”

Citazione:Yoki utilizzato: 15%
Stato fisico: Ottimo ; pupille leggermente dorate e dilatate, gambe irrobustite, braccio destro di nuovo in contrazione muscolare
Stato psicologico: Determinata a "disarmare" nell'immediato Timmy
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki (passiva)

[Narratore]

Già: le dita, che splendida parte del corpo… lunghe, affusolate, tenaci…
Quando ti lanci sulla verticale dello yoma, questi reagisce d’istinto scagliando in alto, verso di te, tutte le dita estensibili della sua mano destra…

Nella sua fretta però il demone non ha tenuto conto della possibilità che tu potessi difenderti, perciò i tuoi fendenti fanno a pezzi i cinque aculei diretti verso di te:

AAAAGH! Dannata strega!

Ti urla contro il mostro, mentre balza all’indietro per sottrarsi al tuo possibile fendente dall’alto, schizzando sangue viola in tutte le direzioni a causa del violento agitarsi del moncherino che una volta era la sua mano destra e sputando bestemmie e insulti rivolti per lo più alla tua persona.

Tutto bene quindi? Purtroppo no, perché nella tua strategia d’attacco hai dimenticato un particolare importante…
Te ne rendi conto quando atterri: un dolore lancinante ti assale, partendo dalle piante dei piedi! Infatti, sei piombata a piedi nudi e con tutto il tuo peso caricato dalla forza del balzo sul pavimento fatto di sassi più o meno aguzzi e residui di lavorazione delle cave, riportando danni più seri di quando ci hai camminato sopra prima (Ferita MEDIA da perforazione alle piante dei piedi).

Per tua fortuna lo yoma, scosso dalla ferita subita, non è pronto a contrattaccare ma puoi scommettere che questa situazione non durerà a lungo.

Citazione:Ho anticipato il tuo attacco mentre la tua guerriera era in volo altrimenti Eudoxa avrebbe fatto la fine del pollo allo spiedo! Ricordati che gli yoma possono colpire a distanza se gliene dai la possibilità.

[DarkGreen]

⟪Parlato⟫  |  "Pensato"


Colpo riuscito, dita mozzate, schizzi di sangue violaceo ovunque.

Piedi infilzati dai rottamacci sul suolo, all’atterraggio inevitabile. Come aveva potuto dimenticarseli?

⟪Oh…!⟫

Il dolore fu così osceno da annebbiarle la vista per qualche nanosecondo.
Così turpe che sorrise per sfogo, tra vene in volto rigonfie. Non riusciva neanche a biasimarsi per tale deleteria dimenticanza...

⟪Guarda Timmy, guarda cos’ho fatto ai miei piedini per venire a trovarti… e ora tu stai là fermo?⟫ gli si rivolse, con una dolcezza fuori luogo.

Lo yoma, intanto, era a contorcersi dal suo di dolore, brontolando e maledicendo la strega.

"Perlomeno ti ho fottuto un po'. E questo mi allieta... Soffriamo insieme."

Dagli occhi le scese una lacrima, tanto era il fastidio alle piante dei piedi, ormai a mollo in una pozza di sangue.

⟪Vedi cosa provo io per te? Ragazzino caro, quanta strada ho fatto e che grande male adesso! Fatti abbracciare…⟫

Pompandosi di yoki e sopportando il dolore, strinse saldamente l’elsa della claymore tra le irrobustite mani e, sollevata la spada e protesa questa dietro di sé, scagliò un altro e ancor più vigoroso fendente, tale da poter esser trasportata lei stessa dalla traiettoria della lama fiondata, contando così sulla forza delle sole braccia (rese coriacee e potenti dall’energia demoniaca) e sulla collaborazione di tutto il corpo, trascinato dall’arma in quell’energico attacco.

Cosa ne sarebbe conseguito?

La sua idea, abbastanza impulsiva, era quella di finire addosso al mostro, magari ledendolo con la veloce lama, oppure semplicemente assalendolo di tutto peso.

Almeno, questo le era sembrato essere l’unico modo per muoversi in fretta, avendo ambedue i piedi in condizioni di momentaneo impedimento e un tantino "stimolata" da un simile tedio.

Citazione:Yoki utilizzato: 30%
Stato fisico: Discreto, ferita MEDIA da perforazione alle piante dei piedi; pupille dorate e dilatate, vene in rilievo sul viso, denti aguzzi, muscolatura rigonfia, soprattutto e in maniera più importante sulle braccia
Stato psicologico: Infastidita dalla lesione ai piedi e concentrata a portare a termine il nuovo attacco
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki (passiva)

Spoiler (Click to View)

A causa di impegnoni, fino al 18 novembre non riuscirò a postare. 

[Narratore]

Timmy o, per meglio dire, lo yoma che ne aveva assunto le sembianze, tra il dolore all’arto menomato e il tuo incedere in bilico tra il sofferente e il furioso, reagisce d’istinto scagliando il suo attacco…

E' tutta una questione di frazioni di secondo: la punta della tua claymore incide l’addome del mostro, aprendogli un profondo taglio in diagonale nella pancia dal quale subito dopo i suoi intestini iniziano a scivolare fuori. Forse proprio per questo, all’ultimo momento le dita della mano sinistra che lui aveva scagliato in direzione della tua testa vengono deviate a causa del guizzo di dolore del demone…

E questo ti salva la vita perché, delle cinque dita artigliate, due ti mancano, una ti procura un profondo taglio sulla guancia destra (Ferita LEGGERA), mentre le ultime due si conficcano nella tua spalla sinistra (Ferita MEDIA). A causa però del danno subito, lo yoma ritira di colpo tutti gli artigli e con la mano sana e quella menomata tenta di richiudere lo squarcio sul ventre.

AAAARGHH! NOOOO! AIUTOOOO! MALEDETTAAAA! STO MORENDOOO!

Grida lo yoma in preda al panico. Che farai adesso? Il demone non è ancora morto anche se non sembra che camperà ancora a lungo.

[DarkGreen]

《Parlato》 | "Pensato" |《Parlato da altri》


Eudoxa riuscì a lacerare il ventre del mostro e la visione delle interiora riversate a terra in una cascata dai colori crepuscolari sollecitò in lei un’indomita eccitazione. Una specie di panacea alla sua pena.
Ma anche un preludio a nuove doglie.
La sua guancia venne perforata da una delle sue falangi superstiti, in un attacco non completamente riuscito ma affatto vano, mentre altre due dita penetrarono nella sua spalla mancina.

⟪Aaaahhhhhh!⟫ esclamò, in seguito all’istantanea fulminazione delle due nuove fitte.
Ma, più che travaglio, sembrava essere un grido di piacere, macchiato di soave sofferenza.

⟪AAAARGHH! NOOOO! AIUTOOOO! MALEDETTAAAA! STO MORENDOOO!⟫ faceva eco lui, nella più cupa disperazione, provando inutilmente a trattenere la grave emorragia.

⟪Oh Timmy…⟫

Il suo sangue scarlatto cadeva a goccioline sul suolo, mescendosi all’altro violetto.

“Che bizzarra meraviglia di colori così affini…”

Cadde in ginocchio davanti al suo teatro di puro dolore.

⟪Oh Timmy…⟫ gli si avvicinò, da genuflessa, a larghi ‘passi’, infliggendo di volta in volta lo spadone al suolo per meglio trascinarsi ⟪So che non sei più per davvero Timmy, piccolo caro, fanciullo morente. Che vita che hai avuto… sappi che per me resti ugualmente Timmy, non importa cosa.⟫

La spalla doleva tanto, ma non aveva voglia di desistere dal suo desiderio di avere il pieno controllo del suo strazio.

⟪Certe volte, Timmy,⟫ con orgogliosa fatica si rialzò appena davanti allo yoma, nel tentativo di spintonarlo bruscamente per così gettarlo a terra, per poi affondare il suo ginocchio destro sulla e dentro la pancia lesa, a costo di rompergli le dita che su di essa erano poste e mettendosi a cavalcioni su di esso ⟪chiudere gli occhi può aiutare a dimenticare le tante lacrime che ci lasciamo scivolare via.⟫

A causa delle ferite e della sua condizione alterata, a voce di Eudoxa era grottesca e distorta, per quanto melliflua fosse la cantilena che prese a intonare, nonché la stessa che cullò Daryn quello stesso pomeriggio:

⟪Nir u lar-la Tiu kkù la- ish
Che bellezza questo sonno
che ti culla sul dolce mare
e si veste di splendore.
Ecco il più bel bonario amore,
è il sorriso della tua mamma,
dalla cima del cielo…⟫

Già saldamente impugnava la presa della sua claymore, la cui elsa acuminata avrebbe ripetutamente colpito il volto del demone, infilzandolo ed estraendosi di continuò, marchiandolo di profondi tagli che andavano dall’intera superficie della fronte al setto nasale, da un occhio all’altro, dagli zigomi al mento, alle tempie. Se solo, in effetti, la debolezza di questi sarebbe stata sufficiente a far sì che tutta questa macabra azione avesse avuto tutto il suo seguito.

⟪Prendi sonno, Timmy, finalmente questo brutto sogno finirà.⟫

Cadevano intanto altre due lacrime dalle sue gote venose.
E lei rideva.

Citazione:Yoki utilizzato: 35%
Stato fisico: Discreto, ferita MEDIA da perforazione alle piante dei piedi; ferita LEGGERA da taglio alla guancia; ferita MEDIA da doppia perforazione alla spalla sinistra; pupille dorate e dilatate, vene in rilievo sul viso, denti aguzzi, muscolatura rigonfia, soprattutto e in maniera più importante sulle braccia
Stato psicologico: Incantata dalla sofferenza dello yoma e determinata a peggiorarla con determinate 'premure'
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki (passiva)

[Narratore]

Timmy, chiamiamolo così visto che per te è sempre lui, urla e praticamente sviene per il dolore quando affondi il ginocchio nello squarcio delle sue viscere, il che ti rende facile l’opera di sforacchiamento della testa del malcapitato demone.

Infatti, dopo un paio di sussulti del mostro, il suo corpo si affloscia completamente e, data un’occhiata a quel che rimane della sua testa, non occorre essere il dottore di Staph per capire che Timmy è morto.

E adesso? A parte la generosa (per te) quantità di yoki che ti circola in corpo, il tuo fisico è tormentato da fitte di dolore che vanno letteralmente dalla spalla sinistra ai piedi… Certo, lo yoki rilasciato ti aiuta a sopportare la sofferenza ma sai che non potrai continuare così a lungo e sei altrettanto sicura che se tu dovessi estinguere l’energia demoniaca il tormento si farà sentire eccome!

Forse è il caso di provvedere, approfittando del fatto che, per il momento, nessuno sembra essere nei paraggi…

[DarkGreen]

⟪Parlato⟫  |  “Pensato”  |  “Voce mentale indistinta”


Eseguire le sue torturanti intenzioni e dacciò uccidere l’avversario fu tutt’altro che difficile, viste le penose condizioni di quest’ultimo. L’intensità dei suoi lamenti andò a scemare, mano a mano che il deturpamento lancinante del suo volto gli fece definitivamente perdere sia l’identità, sia gli ultimi sprazzi di vita o dicasi tale.
Ed Eudoxa rimase per qualche lungo istante ad ammirarlo, quel suo capolavoro di fori ed organi riversati in un lago di sangue putrido, nel quale anche lei gaiamente s’inzuppava, ansimante di stanchezza e apparenti ‘residui’ di confuso dolore.
Gaiamente… la sua foggia grottesca obnubilava la sensazione delle fitte che, da sobria guerriera senza tutto quello yoki in circolo, avrebbe patito in modo molto più fiaccamente umano.
Improvvisamente, non riusciva a smettere di pensare alla propria carne lacera, al sanguinamento in corso, alle vene e arterie recise, ai suoi nervi palpitanti, al calore che investiva la sua pelle.
Abbandonare la sua forma mostruosa avrebbe significato affondare in una tormenta di spasmi. Non che le fosse estraneo il tollerare inflizioni e punizioni corporali ma, di certo, quel che le toccava ora sopportare superava ogni sua esperienza di ripristino curativo.
“Chissà… chissà se quei piccoli leccapiedi sono ancora nei dintorni…” pensò, riferendosi agli scagnozzi dello yoma. Certo è che la voglia di esibizionismo sembrava non abbandonarla nemmeno in condizioni così critiche.

Come ultimo sforzo, prima di accasciarsi nei fluidi viola che imbrattavano la terra, con voce gutturale e potente, gridò:

⟪AAAAAAAAHHHHH!!!! TIMMY SI STA RIALZANDO E VUOLE VENDICARSIIII!!! SOCCORSO!!! CHIAMATE SOCCORSI!!! LO YOMA È QUIIIIII!!!! AAAAAARRRHHHHH-⟫

Si adagiò sul suolo, accanto alle viscere calde di ‘Timmy’, con una grazia che faceva a pugni con le sue finte grida di aiuto e con il suo stato miserevole.
Nell’attesa che qualcuno accorresse e notasse l’esangue panorama, la guerriera iniziò a rigenerare le proprie ferite – per quanto le riuscisse –, scalando la percentuale di yoki, al fine di ritornare ad una stasi ordinaria. Ma, ad ogni livello in meno di percentuale energetica in circolo, il dolore aumentava, cingendo d’assedio la naturale tolleranza che la guerriera aveva ad esso. E facendo sempre più male.

Cullata dal proprio affaticato battito cardiaco e intontita dal tormento fisico sempre crescente, anche Eudoxa chiuse gli occhi e, affianco a quel ‘bambino’ perduto che aveva doverosamente fatto fuori ed il cui sangue copioso impregnava i corpi di entrambi, cercò – benché possa apparire assurdo – di prendere sonno.

“Qualcuno verrà a trovarti” sentiva tra e nelle nebbie della sua testa come una confusa voce di donna “ e renderà di carne lacera nuova virtù.”

Citazione:Yoki utilizzato: 35% --> in progressiva discesa
Stato fisico: Discreto, ferita MEDIA da perforazione alle piante dei piedi; ferita LEGGERA da taglio alla guancia; ferita MEDIA da doppia perforazione alla spalla sinistra; pupille dorate e dilatate, vene in rilievo sul viso, denti aguzzi, muscolatura rigonfia (tutti i tratti deformi a causa dello yoki risultano in graduale attenuazione).
Stato psicologico: Soddisfatta ma consapevole del proprio stato affatto ottimale; decisa ad allarmare il circondiario e, nel frattempo, a rigenerarsi alla meno peggio; stordita.
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki (passiva); Rigenerazione attiva