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[In Missione] Scheda di Angela (BlackGhost)
13-01-2011, 11:50 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-02-2015 02:26 PM da Hughes.)
Messaggio: #1
[In Missione] Scheda di Angela (BlackGhost)
Nome: Angela

Anni: 19 anni
Altezza: 1,70 m
Peso: 57 kg
Arto dominante: destro
Tipologia guerriera: attacco

Profilo Fisico: Angela ha i capelli mossi e lunghi fino a metà schiena, senza alcun laccio o treccia ad incatenarli, ma lasciati liberi di essere cullati dal vento e con la tipica colorazione bionda delle sue compagne. Il suo sguardo è freddo e ostile come il ghiaccio, distante e irraggiungibile come il cielo, uno sguardo che sa guardare aldilà delle apparenze e che sembra ricordare costantemente un lontano e triste passato. Nessuno era in grado di sostenere quello sguardo che sembrava poter essere in grado di trapassare ogni cosa, nessuno era mai riuscito ad ammirarli per più di qualche secondo senza inevitabilmente sentirsi a disagio, messo a nudo.

Occhi argentei alla costante ricerca della verità.

Profilo Psicologico: Angela è introversa, distaccata e solitaria. Parla solo se lo ritiene necessario e non ama conversare con le sue compagne se non le ritiene degne d'attenzione e preferisce non legare con nessuna di loro, a meno che questa le dimostri di meritarselo. Per lei, gli umani sono solo da salvare e da non uccidere e gli yoma delle immonde e disgustose creature da sterminare.
Il ricordo della guerriera che le aveva salvato la vita da piccola ed il ricordo della sua sorellina, la spingono a diventare sempre più forte e abile nei combattimenti e nel profondo del suo cuore è sempre viva la speranza di poter rivedere, un giorno, la sua amata sorella. Mostra di avere passione e spirito solo per gli scontri che ormai sono tutto ciò che le resta e nei quali vi ripone sempre anima e corpo, ed è qui che si rivela la vera personalità di Angela: rabbia, odio, dolore riaffiorano in lei mentre combatte, facendo di Angela una tempesta... difficile da essere controllata. Eseguire ordini che ritiene andare contro i suoi principi non è nella sua natura. L'Organizzazione l'avrà fatta diventare ciò che è adesso, ma il suo spirito è libero come lo è sempre stato, fin da quando era bambina, e diventare una marionetta costretta a fare cose che non vuole fare è fuori discussione!

Storia Personale: Angela è nata e cresciuta nella gelida Pieta, città incastonata tra le montagne del Nord. Viveva in una piccola baita poco al di fuori della città assieme ai suoi genitori e alla sua adorata sorellina minore. Approfittando delle rare giornate limpide, senza le solite tormente di neve, Angela trovava sempre un modo per scappare di casa per avventurasi fra le montagne e le grotte della zona; nessuno riusciva mai a fermarla, faceva sempre ciò che il suo cuore le diceva di fare non curandosi degli innumerevoli pericoli della zona e nemmeno dei continui rimproveri di sua madre e suo padre. Non aveva mai lasciato Pieta, non aveva mai visitato altre città ma per lei era più che sufficiente perché quelle montagne e la sua famiglia erano le uniche cose che contavano per lei. Ogni notte le piaceva ammirare le stelle, il cielo del Nord era uno spettacolo affascinante quando non c'erano le nuvole, tant'è che costringeva sua sorella a stare alzata fino a tardi solo per farle compagnia, nonostante fosse ancora troppo piccola per sostenere certi orari.
Il giorno in cui sua sorella compì sei anni, Angela a quel tempo ne aveva nove, decise di portarla con sé nel suo luogo preferito, una rupe da dove si poteva ammirare una vista mozzafiato sull'intera città, ma la cosa che più le piaceva di quella rupe era la presenza di un albero sulla sua sommità: spoglio e con pochi rami che aggiungeva un tocco di malinconia al paesaggio. Angela estrasse da una tasca un coltellino e incise le iniziali dei loro nomi sulla sua corteccia, era quello il regalo di compleanno per la sua sorellina. Felice del regalo che le aveva fatto, le due si sedettero ad ammirare il panorama, appoggiate al tronco dell'albero. Dopo qualche ora, le due bambine erano quasi arrivate a casa e sua sorella, ancora euforica per via del suo compleanno, non vedeva l'ora di riabbracciare mamma e papà e iniziò a correre in direzione della baita. Angela capì subito che c'era qualcosa che non andava. La porta di casa era spalancata e i suoi genitori le avevano detto di chiuderla sempre per mantenere il calore del camino in casa, eppure era là, completamente aperta. Quando tutte e due si trovarono alla soglia di casa, sui loro volti mostrarono un'espressione di puro terrore alla vista dei corpi dilaniati dei loro genitori e del mostro che li stava divorando. Angela riuscì ad agire e prese sua sorella per il braccio e inizio a correre come mai aveva fatto in vita sua, trascinando la piccola lontano da quell'orrore.

"Devo correre, correre, correre..."

Angela se lo ripeteva in continuazione, ma stava correndo troppo velocemente per sua sorella e quest'ultima cadde a terra stremata e in lacrime. Angela le urlò di alzarsi e di continuare a correre ma sua sorella era paralizzata dalla paura, ed è a quel punto che le si gelò il sangue... percepì una presenza oscura e terrificante alle sue spalle. Non appena voltò la testa si trovò di fronte il mostro che aveva ucciso sua madre e suo padre e in quel momento pensò solo a dover proteggere la sua sorellina, l'ultima cosa che le era rimasta, l'unica cosa che le importasse. Si fece coraggio e tutta tremante, urlò al mostro di andarsene, con tutto il fiato che le era rimasto in gola. Il mostro si leccò le labbra ancora sporche del sangue del precedente pasto ed eccitato all'idea della seconda portata. Angela voleva trovare il coraggio per difendere la sua sorellina e, infine, prese una decisione. Fissò intensamente negli occhi sua sorella che intanto continuava a piangere e ad urlare e le disse di correre in città e di non voltarsi mai. A quelle parole e a quello sguardo la piccola tornò in sé e riprese a scappare, solo a quel punto allora, Angela si voltò e corse verso quella bestia ad occhi chiusi mostrando i pugni... sapeva che sarebbe morta ma non le importava.
Angela riaprì gli occhi e vide che la testa del mostro era rotolata sino ai suoi piedi e il corpo ancora sorretto dalle gambe, sgranò gli occhi quando vide che una donna in armatura con un enorme spada sporca di sangue era in piedi accanto a lei. Il corpo del mostro cadde a terra con un tonfo assordante e la misteriosa guerriera, come se niente fosse, si diresse verso un uomo in nero che sembrava aver assistito all'accaduto. La strana e inquietante figura mostrò un sorriso molto compiaciuto e tese la mano alla bambina, dicendole di venire con lui. Angela a quel punto fu invasa da mille emozioni contrastanti fra loro: non sapeva se piangere dal dolore o dalla felicità, se urlare di rabbia o mostrare gratitudine... ma di una cosa era certa... sarebbe diventata fredda, impassibile e forte come la guerriera che le aveva salvato la vita e con il passare del tempo, fece suo questo carattere.

Così morì la spensierata e allegra bambina di Pieta... così nacque una nuova guerriera dagli occhi di ghiaccio.
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