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The Wreck [Lochnir - Hankegami]
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25-09-2011, 03:18 PM
Messaggio: #62
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The Wreck [Lochnir - Hankegami]
Citazione:"parlato" Appena uscì dalla nave, Divina percepì con chiarezza un vago sentore di Yoki - no, non quello di Laura: un altro - ed alzò la testa: in alto, ben visibili per il chiarore del Sole che filtrava dall'acqua in superficie, c'erano quell'appendice inutile della sua compagna, e... uno strano essere. Aveva piedi lunghi e palmati, e creste ossee anch'esse palmate lungo l'avambraccio; la bocca, poi... era fusa con il naso, in una protuberanza che a Divina ricordò qualcosa - ma non si ricordava cosa -; pure alla gola pareva avere qualcosa, ma la distanza e l'acqua negli occhi non la rendevano molto sicura di quanto vedeva. E quell'essere emetteva lo Yoki che stava percependo. ... Ma ch'è quel sinistro figuro? Om quasi par, e parte pisce... che sia mostro de' mare scuro? Esser com'angiol e tritone, com'elfo boschivo e Yoma? Però, sol quest'ultimo credea menasse sentor ch'or mar perméa. Perchè libro costui non noma? Ecco: il libro non lo nominava, quindi non poteva esistere. Però era lì, davanti ai suoi occhi. Forse... è come quell'eroe famoso ch'iscopre bestia metà om e toro, mai vista ne nomata d'alcun uomo. E lei non era forse un'eroina? Galvanizzata dalla prospettiva d'essere protagonista d'un mito - magari una volta tornata dal libro l'avrebbe ritrovato descritto in un nuovo capitolo! -, Divina osservò ora contenta lo strano mostro allontanarsi da Laura ed assestarsi in alto, lontano da lei: non vedeva che una preda messasi in posa per essere colpita. La numero Ventisei mise quindi la claymore davanti a se tenendola sotto l'elsa con la sua mano portante sinistra, e sorreggendola sotto il pommello col palmo della destra; a causa della sua bassa statura, la lama superava la sua testa di qualche buon decimetro. Preparatasi così, Divina iniziò a battere forte i piedi per risalire il più veloce possibile, mentre la corrente ascensionale - peso dell'armatura permettendo - le faceva guadagnare velocità : il suo obiettivo era trafiggere al busto il mostro, per poi prenderlo alla gola con la destra e trascinarlo fino in superficie per finirlo lì e portarne il cadavere a riva. Infatti pregustava di attaccarne almeno la testa ad una parete della sua stanza a Staph. Non le passò neanche per l'anticamera del cervello che lo Yoma potesse schivare il colpo ed attaccarla: lui esisteva per essere ucciso, punto (anche se, nel caso si fosse spostato e lei se ne fosse accorta, avrebbe virato per inseguirlo: era istintiva ed irrazionale, non cieca). Citazione:Yoki utilizzato: 0% ___________ Di queste case Non è rimasto Che qualche Brandello di muro Di tanti Che mi corrispondevano Non è rimasto Neppure tanto Ma nel cuore Nessuna croce manca E’ il mio cuore Il paese più straziato |
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