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Agli Altari dei Santi [Majin - clayfax - Vick]
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19-12-2011, 01:59 PM
Messaggio: #111
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Agli Altari dei Santi [Majin - clayfax - Vick]
Legenda:
Narrato Pensato "Parlato" "Parlato da altri" La risposta di Gaia non convinceva Camillah. Anche lei avvertiva qualcosa di strano, più una sensazione che altro. Le sembrava che Gaia tenesse nascosco qualcosa. Ripensando meglio alle sue parole la insospettì la parte che diceva "...l'hanno trafitto... prima che potessi..." Gaia tra noi tre è sempre stata la più veloce ed è proprio questo che non mi convince. Se avesse voluto sarebbe potuta intervenire rapidamente per tenere quei mostri alla larga dal gruppetto di uomini fino al nostro ritorno, soprattutto da Abbone, che doveva essere la persona più importante da proteggere. O è vero che non è riuscita a farlo o magari non ha voluto farlo o peggio... non c'era! Quest'ultima ipotesi le si formulò rapidamente in testa dal momento che precedentemente Gaia non aveva accettato di buon grado il compito che le aveva assegnato per proteggere gli uomini e si era dichiarata una "cacciatrice" e aveva anche aggiunto che non era nella sua indole aspettare. Forse sto esagerando, dubitare così di una compagna è quasi vergognoso se non si hanno le prove per farlo. Forse si stava accanendo su Gaia per trovare un pretesto per liberarsi egoisticamente dalle accuse e dalla punizione, visto che era di Gaia il compito di difendere quegli uomini. I pensieri erano piuttosto confusi e poco chiari. Quando però Lune chiese a Camillah che cosa avrebbero detto all'organizzazione si sentì gelare il sangue. Purtroppo non c'era molto da fare e di sicuro la cosa più corretta da fare sarebbe stata quella di raccontare la verità . Se sarebbero state punite se lo sarebbero meritate per il fallimento, anche se la minaccia degli yoma era stata risolta. "Credo che la cosa migliore da fare sia quella di raccontare la verità sull'accaduto. Non abbiamo molte altre scelte. In ogni caso la morte di padre Abbone verrebbe scoperta anche se la celassimo e questo peggiorerebbe la nostra posizione se mentissimo all'organizzazione." pronunciò queste parole con una punta di amarezza e di rassegnazione. Nel frattempo si concentrò nuovamente per rilasciare altro yoki. I suoi lineamenti iniziarono a ritornare ad essere dolci. Le vene visibili sul volto iniziarono ad essere sempre meno ricalcate e i denti tornarno alle loro sembianze di sempre. Lune invece sembrava irrequieta e Camillah poteva vederla mentre girava sul luogo delle uccisioni, come se fosse alla ricerca di qualcosa. Quando poi finì la sua ricognizione e lei si avvicinò, Camillah rimase turbata dalle sue parole sussurrate. Fidandosi della compagna decise di rispettare il suo volere e cercò di memorizzare ogni cosa: dalla posizione dei cadaveri a come erano morti. Cercò di imprimere nella sua testa ogni piccolo dettaglio, anche quelli che potevano essere insignificanti. Citazione:Yoki Utilizzato: 30% -> 20%. |
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