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Occhio per Occhio [Lochnir - Hankegami]
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22-12-2012, 03:45 PM
Messaggio: #83
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Occhio per Occhio [Lochnir - Hankegami]
Citazione:"parlato" "... Hanf! Hanf!!..." Lei continuava a correre tra gli alberi e i rami spezzati, il segno del passaggio della preda, ma il suo cuore stava battendo forte ed i suoi polmoni le stavano facendo male; pure la spalla destra pareva farle più male di prima, dolorosamente pulsante. Le gambe - pure loro! - tremavano ad ogni tensione, e lei sentiva suadente il dolce pensiero di fermarsi, come a riva poco prima. A riva! A riva, ove l'aere è soffice, dove 'l mostro... era... lontano... Il mostro! Come poteva dimenticarsene? Era a causa sua che aveva lasciato la riva, perché era fuggito, fuggito per tornare nel suo giardino! E lei non intendeva, non voleva affatto permetterglielo. Era stanca, era impaurita, non voleva più ombre ma solo il Sole del suo giardino; e lui, lui voleva rovinarglielo, lui e tutti gli esseri come lui!! Non sparivano!! Non spariva!! Non spariva!! Non spariva!!! Era quello che le faceva più paura: non spariva, non spariva più, e lei non sapeva perché; eppure era vero: i rametti che stava seguendo ne erano la prova. Non spariva, ma fuggiva per poi tornare a spargere incubi nel suo giardino! Quasi inciampò nel correre. Perché le gambe non le obbedivano, pure loro? Le sue stesse gambe!! Fo... Forza... E... nergia... Lo capiva, lo comprendeva istintivamente; e, lì per lì, fece l'unica cosa possibile: liberare altro Yoki. Sentì il cuore battere forte, le vene pulsare e ingrossarsi, nuova forza sgorgare e giungere ai suoi muscoli dolenti. Ma rallentò invece il passo della corsa. Le era tornata la paura. Lo... bu... io... Se ne rendeva conto, forse perché la stanchezza rendeva acuti i sensi: non era così che era sprofondata nella Notte, che aveva rivissuto i suoi incubi. Non era così, che aveva saputo chi fosse? Fu quasi sul punto di mettersi a camminare: stava per... tornarci? Lo... buio... Guardò avanti: la foresta, il Sole oscurato dagli alti rami, la selva selvaggia aspra e dura. E i rametti. I rametti spezzati. Il mostro. "U... Uh..." Mugolò, combattuta tra due paure: aveva pure iniziato a piangere, e due lacrime ora cadevano lungo le guance. Il buio... o il mostro? Le gambe le tremarono, nonostante lo Yoki, e lei quasi inciampò, ancora. Il mostro... Il mostro avrebbe rovinato il suo giardino! Il buio, invece... ci sarebbe caduta? Scoprì che le faceva più paura il mostro. Si morse il labbro inferiore. Si... Si cadrò... Resalirìa... Credo... Non ci era già tornata, dopotutto? Le gambe ripresero ritmo, e lei tornò a correre, le lacrime presto asciugate dal vento in faccia, gli occhi fissi sul sentiero che emanavano luce disperata dalle iridi. Lei tornò a correre: avrebbe scacciato il mostro dal giardino, a qualunque costo. Perché dal buio poteva tornare, ma il giardino una volta rovinato non avrebbe saputo come restaurarlo. E lei lo voleva, un suo posto al Sole. Lo Yoki fluì tranquillo, e con quella forza lei riprese a correre. "... Hanf! Hanf!!..." Citazione:Yoki utilizzato: 30% (+10%) ___________ Di queste case Non è rimasto Che qualche Brandello di muro Di tanti Che mi corrispondevano Non è rimasto Neppure tanto Ma nel cuore Nessuna croce manca E’ il mio cuore Il paese più straziato |
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