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Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
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31-12-2012, 05:37 PM
Messaggio: #3
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Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] Non trascorse molto tempo dal suo duello in arena con Alicia, che Seayne venne convocata da un uomo in nero che non conosceva: il suo nome era Brera, era più giovane di quelli che aveva conosciuto finora e il suo volto era incorniciato da una lunga chioma corvina. L’uomo l’informò che era stata richiesta per una missione nelle terre del nord; Sorpresa e grata che l’Organizzazione le offrisse un’altra opportunità , la guerriera albina indossò rapidamente la sua armatura, si recò in armeria, dove una nuova claymore col suo simbolo l’attendeva e seguì il superiore senza sollevare obiezioni. Le sorprese però non erano finite: infatti al gruppo si unì un’altra guerriera, una compagna che Seayne aveva già conosciuto… Alicia! Esclamò la guerriera albina quando la riconobbe, rivolgendole un sorriso e un cordiale saluto e cercando poi durante il viaggio, per quanto Seayne non fosse una persona molto loquace, di instaurare un dialogo con la compagna. Le due si diressero, come da ordini, a nord, fino a raggiungere, in una mattinata ornata da leggeri fiocchi candidi che scendevano dal cielo, accompagnati dal vento e illuminati da un sole che faceva casualmente la sua comparsa tra le nubi, un crocevia che portava al villaggio di Lore, un villaggio come tanti nel grande Nord, che sopravviveva opponendosi ostinatamente a un clima che, nel pieno dell’inverno, poteva diventare impietoso. -Quanto mi mancavano questi luoghi… Anche se non sono più umana mi sento… mi sento a casa!- Pensò Seayne guardandosi attorno, mentre i ricordi di una vita precedente e, indubbiamente, più felice le tornavano in mente, rendendo se possibile ancor più triste e malinconica la sua espressione. Tuttavia, non c’era tempo per indugiare su tali pensieri: al crocevia un’altra guerriera sembrava attenderle, accompagnata da un uomo – un altro supervisore? – vestito in modo che Seayne giudicò quantomeno… sfarzoso e stravagante! I particolari che le rimasero maggiormente impresssi furono il cappello a cilindro e gli strani occhialini scuri che l’uomo portava appollaiati sul naso. La guerriera, invece, portava i capelli legati in una coda, simile a quella di Alicia, ma i suoi occhi erano duri e freddi come il ghiaccio perenne dell’estremo nord. Prima che Seayne potesse dire o fare qualcosa, l’uomo sorrise alle nuove arrivate e disse: Numero 26, Seayne, e numero 32, Alicia... ben arrivate. Lei è la numero 23, Saphelia, mentre io mi chiamo Hayez. Seayne chinò leggermente la testa in segno di saluto: Lieta di conoscervi! Rispose educatamente. Prima che potesse aggiungere altro, Hayez continuò: Il Capovillaggio di Lore, il paese alle mie spalle, ci ha chiesto di recente un intervento: molti suoi compaesani sono stati trovati nei boschi circostanti disgraziatamente privi di budella, un pò troppi per pensare ad un solo Yoma. Caso semplice, vero? Preoccupa solo il fatto che abbia accennato ad una certa intemperanza da parte della sua gente... ma immagino sia normale, poveracci. Dubito ci sia altro da aggiungere: buona caccia, stanate gli Yoma e fateli fuori. Seayne ebbe l’impressione di rivivere una scena già vista… -Sta succedendo di nuovo! Uno… No, più yoma uccidono la gente, e un gruppo di umani che non sanno i pericoli che corrono credono di poter fare da soli! Stupidi incoscienti! Io…- Dimenticavo... Saphelia, questa volta sarai la Capogruppo, dato il tuo numero: lasciati alle spalle le brutte esperienze e non farti abbattere, d'accordo? Le ultime parole del superiore distolsero Seayne dai suoi pensieri che stavano alimentando la sua rabbia latente, riportando la sua attenzione sulla nuova compagna… -Eh? Anche Saphelia ha vissuto una brutta esperienza? Sarà per quello che il suo sguardo è così duro?- Dopo che Hayez se ne fu andato, l’attenzione di Saphelia si fissò sulle sue nuove compagne: Beh, le presentazioni le abbiamo fatte, come ha detto Hayez io sono Saphelia e sono la numero 23, ma il mio grado non fa di me una caposquadra per come la penso io, quindi, non siete obbligate a trattarmi come tale. Seayne non sapeva cosa pensare: sotto certi aspetti i pensieri della compagna erano affini ai suoi. Fissò i suoi occhi tristi in quelli duri e freddi di Saphelia e, dopo qualche istante, le disse. Allora, se per te va bene, Saphelia io ti tratterò come una compagna! E credo che se riusciremo ad agire di comune accordo, non avremo da temere nessun pericolo… Seayne lasciò volutamente la frase in sospeso, per far sì che la compagna ci riflettesse su. Poi, senza replicare alle parole della guerriera albina, Saphelia proseguì: Se siete d'accordo e non avete nulla in contrario vorrei cominciare ad incamminarmi verso il villaggio, prima iniziamo, prima finiremo. Per me va bene! Andiamo Alicia? Le rispose Seayne, volgendo il capo verso la sua compagna di viaggio. Ma dentro di se Seayne ebbe un leggero moto di simpatia per la numero 23. Infatti, volontariamente o meno Saphelia aveva, anche se in modo gentile, impartito il suo primo ordine. Citazione:Yoki Utilizzato: 0% |
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