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Il gioco delle carte alla corte del Conte [Hotenshi - Sir_Alric]
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10-02-2013, 06:04 PM
Messaggio: #16
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Il gioco delle carte alla corte del Conte [Hotenshi - Sir_Alric]
Narrato/pensato
Parlato Allora, ripassiamo. Ho avuto il tempo di leggermi quel dannatissimo bigliettino, e finalmente sono riuscita a decifrarlo tutto. Credo. Spero. Intanto mi chiamo Andrea. Perfetto. Ma non bastava, dovevo beccarmi altri nomi dopo. Chissà perché, poi. Comunque Andrea Tourier de la Varalle, ecco. Capitano Andrea Tourier de la Varalle. Cos'è un Capitano? Oh, non ne ho idea. Ma ho imparato la parola a memoria e basta. Se è per quello, non so nemmeno se il nome ha un senso, ma non me ne frega niente, Hayez ha detto che devo recitare e per recitare basta impararsi le cose a memoria. O almeno, è quello che ho capito io. Comunque. Capitano della sesta armata di un qualche esercito... di Alessandro. Bo, Alessandro chi? Fa niente, non lo so. Sono figlia di un certo Louis, anche se mio padre si chiamava in un modo diverso, e Anne-Marie. Anche questo è sbagliato. Ma sto recitando, no? Bene... dunque, Louis era un Marchese... de la Varalle. A me pare un insulto. Be', lo userò più facilmente allora. E mia madre... era la Courcy de la Jurienne. Cosa? ... Non ho capito questo. Non ho capito nulla, sono solo un'infinità di nomi da mandare a memoria e basta. Per fortuna, anche se non sono il massimo a leggere, la mia memoria è buona... speriamo. Sono stata cresciuta come un maschio, e questo si vede. Una cosa vera, finalmente. Ho perso il braccio per colpa di banditi... no, alla battaglia di Mauréy durante la Terza Guerra di Confine. Guerra? Magari fossi stata in una guerra... oh, be', non è tempo di autocommiserarsi. Credo di aver fatto un ottimo lavoro invece, ho imparato tutto. Mi chiedo però perché diamine mandino me e non quella là, Lune... sembrava molto più brava a farsela sotto dietro a qualche balla, quella lì. Gli uomini in nero son gente strana. Soprattutto quando vestono in rosso e giallo e agitano una frusta. Bah. Gonfio il petto, fiera di essere riuscita a mandare a memoria tutto, e seguo Hayez dopo la sciacquata veloce, verso la carrozza. A questo punto, spero solo di starci.... Arriviamo alla carrozza e... sorpresa! Aphrodite è sparita nel nulla. Non si vede nemmeno l'altro tizio in nero. Ma che ca...? Pure il bastardo sembra stupito. Ovvio, non ci esprimiamo allo stesso modo, però... poi eccolo lì il tizio in nero... Brera, si chiama. Con una guerriera. No, una bambolina. Sembrano tutte bamboline, queste qua. Le ultime che ho visto erano tutte così, accidenti. Solo Gaia era un po' più in carne, ma neanche tanto. E'... appena stata graduata? Che cavolo, mi mandano in giro con una novellina dalla faccia da signorina invece che con una capace, anche se con la stessa espressione da messere? Sgrunt. Grugnisco, gettandole un'occhiata di sbieco. Piccola, fragile, sembra che a malapena sopporti l'armatura. Un peso, insomma. Lo sapevo, io, che non dovevo fidarmi di Hayez. Appena me ne vado, ecco che la mia compagna sparisce, proprio quando avevamo un accordo, e mi danno in cambio una mezza sega. Io mi chiedo, ma sono davvero così sfigata? Va bene, calma. Una cosa per volta. Alzo la mano e afferro la cassa in cima alla carrozza. La tiro giù, la apro dopo aver armeggiato un po', tiro fuori i vestiti puliti e li metto in cima alla carrozza. Poi prendo a spogliarmi direttamente lì, non ho voglia di tornare ai paraventi. Intanto l'altra ha deciso che si presenta. Ol... Oliv... Olivia. Hmm. Bene, ricorderò anche questo. Se il bastardo decide che cambia nome pure a lei, lo picchio. Numero trentacinque? Non era appena graduata? Cazzo, ma vuoi vedere che abbiamo gente ancora più sega di 'sta qua? ... Alla fine, diciamolo, non devo poi piangermi troppo addosso. Dei numeri che so, il trentacinque non è nemmeno troppo alto... ho ancora speranze. Poi prende e va a cambiarsi dietro una protezione. Tsk. Che pensa, che nessuno l'abbia mai vista nuda? Io sto lì dove sono e finisco di rivestirmi, poi la aspetto. Eccola che torna, nel vestitino nero di Aphrodite, bella che pronta e ancora più bambolina di prima. "Maestro" dice a Hayez. ... Cosa vuol dire? Mistero. Io divento una "Padrona", che già capisco di più che significhi. E rido. Hahaha. No, io ehm... sono un Capitano. La correggo, sperando di aver detto bene quella parola. Uh... Olivia, giusto? Fai 'na cosa buona, stai lontana dagli Yoma. Basta che me li indichi, va bene? E io li spacco. E sarà meglio che tu sia brava e buona come Aph, sennò invece degli Yoma spacco te. Questo non lo dico, ma il mio sguardo dovrebbe bastare... anche perché le piove addosso dalla mia altezza. Bene. Madamigella Hayez, una torta mia. Dicevamo dei nostri brogli, che non è portabile passarli. Cosa sussurra? Troppi paroloni, avrà capito? Insomma, come le portiamo le spade? Chiedo più direttamente. Affanculo la pratica con le parole grosse, questa è una cosa che sarà meglio decidere. Cioè, la spada a me non serve molto, però averla non è una cattiva idea... quindi chiedo. E vediamo se Hayez è più bendisposto di prima, che se non mi vuol dire manco un numero figuriamoci con le armi! Citazione:Yoki utilizzato: 0% "La guerra è il tribunale del mondo: chi vince ha sempre ragione, chi perde ha sempre torto, perché lo spirito del mondo sta dalla parte del vincitore." (Hegel) |
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