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Syhlvia vs Gaia [Allenamento]
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20-09-2013, 11:26 PM
Messaggio: #11
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Syhlvia vs Gaia [Allenamento]
Citazione:Narrato ~ Syhlvia – Turno 4
La sua avversaria era parecchio agile. Dannata. Era riuscita a rotolare via ancora prima che potesse anche solo tentare di accecarla, come cavolo c’era riuscita? Oltretutto, aveva avuto anche il tempo di recuperare la propria spada e rimettersi in posizione di guardia, e ora era laggiù che la fissava. Due paia di occhi dorati s’incrociarono, in quell’attimo, e ciò che la faceva adirare era che quelli dell’altra Guerriera trasudavano aria di superiorità . Poi parlò, ed era limpido come il cielo di quel giorno, che fosse convinta di guardarla dall’alto in basso. Non è questo tutto ciò che hai, non sei Numero 18 solo per caso; non la poteva sopportare. La guardò con disprezzo, stringendo la Claymore fino a sbiancare le nocche. Non aveva idea del perché non le ringhiò contro. Scaricare la colpa sul troppo Yoki in circolo era facile, ma la verità era che aveva il peggior carattere che si fosse mai visto. Ma non ci poteva fare nulla, quando il sangue le dava alla testa era finita. Regolò l’afflusso di Yoki, era fondamentale: odiava sentire i propri muscoli ingrossati, le sembrava di essere uno Yoma. Le sue gambe sembravano volersi muovere da sole, i piedi sembravano volersi staccare da terra senza un suo ordine. Voleva soltanto colpirla, e pareggiare i conti, ma lo voleva ardentemente. C’era un Uomo in Nero che la guardava. Ne andava del suo orgoglio, della sua reputazione, e del suo Numero. Doveva essere più rapida possibile o la guerriera piumata l’avrebbe presa in contrattacco come prima. Anzi no, non era sicura di riuscirci: era veloce, quella. Doveva fare una mossa talmente epica da farla rimanere di stucco. Vide il sole. Ebbe, come sempre, un’idea folle. Il fatto che usare il sole non fosse proprio una mossa "pulita" precipitava nell'insignificanza a confronto con quanto sarebbe stato fantastico metterla in pratica. Una volta che aveva avuto un'idea, chi la fermava più. Ma era troppo vicina per poter eseguire quello che aveva in mente, quindi dapprima voleva allontanarsi dalla nemica, magari evitando di inciampare su una delle rocce - non sarebbe stato divertente. Una volta abbastanza lontana, in pratica, intendeva correre verso uno dei grossi massi che la separavano dall’avversaria e poi prendere, diciamo, “spunto” dal suo primo attacco: usare il grosso sasso come trampolino, e spiccare un potente balzo con annessa capriola, che grazie allo slancio acquisito con la rincorsa, avrebbe potuto – in teoria – permetterle di superarla in volo, cogliendola di poco alle spalle. Sapeva che se avesse guardato in alto sarebbe rimasta abbagliata dalla luce solare, e francamente confidava nel fatto che la spettacolare capriola attirasse la sua attenzione. A quel punto avrebbe avuto quella frazione di secondo di vantaggio, nella quale si sarebbe girata di scatto, braccio destro esteso e lama girata di piatto, e si sarebbe mossa, se necessario, per attaccarla all’incirca all’altezza della testa. Non sarebbe successo niente, la spada era quella d'allenamento, non era mortale e per di più l'attaccava di piatto. Ma se solo l’avesse colpita, diamine, avrebbe riguadagnato in una volta tutti i punti persi nella zuffa di poco prima. Il problema, era colpirla. Citazione:Yoki Utilizzato: 40% {Occhi dorati, vene facciali ingrossate} ----- Gdr off: Giuro che se ho interpretato male quel "tarda mattinata" e il sole non è alto in cielo come spero, giuro che mi ritiro dal GdR per la figuraccia ahahah |
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