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L'uomo Nero [BlackGhost-Zephirus]
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25-10-2013, 10:05 PM
Messaggio: #89
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L'uomo Nero [BlackGhost-Zephirus]
Narrato “Pensato” -Parlato-
“E così una voce ce l'hai, eh?” Pensò Nadia sorridendo sotto i baffi, prima di cominciare la lunga ricerca che le portò a controllare i fori presenti nella parete della montagna, inizialmente senza alcun risultato. La numero 19, per alcuni istanti, faticò a comprendere se era più la frustrazione o il senso di impotenza che le stava facendo massaggiare le tempie sotto lo sguardo di Kayle e Angela. “...dovranno pur essere da qualche parte...” Fu in quel momento che scoprirono un condotto al termine di uno dei fori. Un condotto fatto apposta per non essere scoperto, e che proprio per questo ridiede convinzione a Nadia, che si strofinò la fronte con il palmo della mano destra prima di addentrarvisi con la compagna e scoprire che conteneva ciò che con così tanta determinazione aveva cercato. Tre bambine come Kayle da salvare, che avrebbero potuto tornare dalla famiglia... ciò che a lei era stato strappato per sempre per colpa di quei fetidi demoni. Il suo sorriso di soddisfazione e sollievo fu però smorzato in fretta, quando il suo sguardo catturò i resti delle altre vittime sparsi per la stanza, e una delle tre bambine dal braccio e la gamba amputati. Una veloce occhiata bastò alla guerriera per capire che non ci sarebbe stato altro da fare per lei se non guardarla spegnersi lentamente. Nadia distolse lo sguardo, chiudendo gli occhi e sospirando davanti all'impotenza della situazione. Decise di concentrarsi su ciò che poteva ancora essere fatto, scortando le ragazzine ancora salve a casa, dove solo il tempo avrebbe potuto rimediare a quella pessima esperienza. Prendere la decisione di lasciare indietro la bambina morente la fece sentir male, ma a questo punto riteneva inutile gettare ancor più sofferenza in faccia alla sua famiglia, vedendola prima strappata a loro e poi riconsegnata morta. Durante il ritorno a Staph, continuò a ripensare al momento in cui riaccompagnarono a Thosk Kayle e le sue sfortunate compagne di destino. Era sollevata, ma l'aver ridato una discreta percezione dell'Organizzazione in quel momento ne era una causa più che secondaria: quello era semplice lavoro. Aver ridato un futuro a quelle ragazzine, preoccuparsi per la loro sorte, questo era quella che la faceva sentire serena, e soprattutto più umana. Ripensò agli Yoma che aveva affrontato con tanto disprezzo, assieme ad Angela e alle altre compagne di squadra che aveva conosciuto durante le sue missioni. “Io non sono come voi.” Yoki Utilizzato: 0% Stato Fisico: Illesa. Stato Psicologico: Sollevata dall'aver terminato la missione riuscendo a riportare a casa alcune bambine. Aver dato loro una seconda possibilità la fa sentire contenta e più distante da ciò che più disprezza. Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva) |
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