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TEST Un normale pomeriggio a Staph [Lachesi]
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26-01-2014, 10:24 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 26-01-2014 10:25 PM da Lachesi.)
Messaggio: #6
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RE: Un normale pomeriggio a Staph [Lachesi]
Dua sentiva di essere troppo nervosa per dormire, lasciandosi trasportare da pensieri sempre più tetri la cui oscurità andava di pari passo con il calar della notte. Se di giorno si limitava a sentire la presenza di persone ormai morte da diverse decadi, la sera iniziò a ripensare a tutta quella brutta faccenda che era stata la sua vita. Si chiese se avesse affrontato la sua stessa prova e di colpo si sentì fortemente in soggezione perché, se così fosse stato, lei sicuramente avrebbe fatto meglio di lei. Molto meglio. Sospirò, affranta, pensando invece all'unica figura materna che lei avesse mai riconosciuto: sua madre. Per quanto tempo sua madre era stata uno yoma, per quanto tempo era stata cresciuta da uno Yoma? O, forse, era lei stessa figlia di uno di quei mostri? L'idea la fece rabbrividire e si immaginò un racconto del terrore dove sua madre (lo yoma) con un bacio avrebbe strappato la lingua di Esbern, mangiandola e rendendolo muto. Rabbrividì di nuovo. E per quanto si fosse sentita troppo nervosa per dormire, le palpebre si fecero così pesanti da lasciarla crollare nel mondo dei sogni; non per molto, non abbastanza per essere riposata. Nemmeno si accorse di essersi addormentata ma con gli occhi pesanti e sporchi di sonno si guardò attorno udendo un rumore insolito. Contrasse le labbra, perplessa. "Solo un'impressione?" Sentì nuovamente il sibillio di una bestia, che vide in lontananza; la guardò attentamente indecisa se preoccuparsi o meno ma la reattività del suo corpo appena svegliato suggeriva la seconda scelta. Diresse i suoi sguardi al cielo notturno e stellato di quella sera, riprendendo i suoi consueti pensieri malinconici ma un secondo sussurro la fece sussultare. Vide altre di quelle bestie e si preoccupò. Ora sapeva cosa fare e cosa temere. "Oh no" Lentamente si alzò in piedi, preoccupata e assonnata; prese la spada e studiò un percorso che le impedisse di scontrarsi con tali bestie. "Non voglio combattere..." Sentendo una strana fitta ora al petto, di paura, decise che l'idea migliore fosse una saggia e strategica ritirata. Citazione:Stato Fisico: Fitta al petto. |
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