Il Calice di Sangue [Vick_Svarta_Blixten-Xyz10]

[Narratore]

Festus, finalmente. Le guerriere la raggiunsero di buon mattino, e il naso acuto di Gaia non mentiva: la cittadina, per quanto non grande, era vivace e si stava svegliando in un misto di odori: pane appena sfornato, fiori appena colti, ma non la legna che bruciava. Forse semplicemente perché non ce n'era bisogno: l'aria era fresca e la giornata splendida, e gli unici fuochi necessari erano quelli di fornai e simili. Anche visivamente la città era movimentata: gente si affaccendava in ogni dove, affrettandosi a raggiungere il proprio posto o a servire i clienti. Pareva che fossero arrivate direttamente nella zona del mercato.
L'umore cambiò radicalmente quando le due guerriere in bianco furono avvistate. Improvvisamente parve che l'intero abitato si congelasse, e quasi si bloccarono perfino gli odori. La popolazione assistette immobile all'arrivo delle due... nessuna accoglienza, nessun saluto, nessun borbottio, nulla. Semplice ma inquietante silenzio. Romperlo spettava, a quanto pareva, proprio alle due guerriere.

Turnazione invariata