Claymore in Musica

[Nardo]

A parte la storia di Claire e delle altre protagoniste dell'opera di Yagi, tutti oramai sapete che il mio personaggio preferito era Ofelia...
Tuttavia, subito dopo di lei, la storia che ha toccato di più i miei sentimenti è senza dubbio quella di Cassandra, alla quale voglio rendere omaggio, ripubblicando questa mia Cover, basata sulla canzone: "La Guerra di Piero" di De Andrè, l'ho trasformata ne: "La guerra di Cassandra"! Spero vi piaccia...

Dormi sepolta in un campo di grano, non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi, ma son mille papaveri rossi

Lungo le sponde del mio torrente, voglio che scendano le trote vere
non più i cadaveri delle guerriere, portate in braccio dalla corrente

Così dicevi ed era inverno, e come le altre verso l'inferno
te ne vai triste come chi deve, il vento ti sputa in faccia la neve

Oh Cassandra, fermati adesso, lascia che il vento ti passi un po' addosso
della tua amica ti porta la voce, chi diede la vita ebbe in cambio una croce

Ma tu non la udisti e il tempo passava, terra e polvere il tuo volto sfiorava
e ritornasti al quartier generale, poco prima che scoppi un temporale

E mentre marciavi, claymore sulle spalle, vedesti la vile in fondo alla valle
che beffardo aveva l’umore, ma la divisa dello stesso colore

Colpisci Cassandra, colpiscila ora, e dopo un colpo colpiscila ancora
fino a che tu non la vedrai esangue, cadere in terra a coprire il suo sangue

E se ferisci l’odio e l’amore, soltanto il tempo avrà per morire
ma il tempo a te resterà per vedere, vedere gli occhi di una che muore

E mentre le usi questa premura, quella si volta, ti vede e ha paura
e chiama le altre per tentar di fermarti e solo alla fine verrà ad ammazzarti

Cadesti in terra senza un lamento, e ti accorgesti in un solo momento
che il tempo non ti sarebbe bastato, a vendicare quel vile peccato

Cadesti interra senza un lamento, e ti accorgesti in un solo momento
che la tua vita finiva quel giorno, e non ci sarebbe stato un ritorno

Amica mia a crepare di maggio, ci vuole tanto, troppo coraggio
Amica mia con te all'inferno, avrei preferito andarci in inverno

Ma un giorno un pazzo senza una ragione, ti chiamerà indietro per un’altra missione
e tu alla fine godrai dei lamenti di chi ti causò sì grandi tormenti

Dormi sepolta in un campo di grano, non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi, ma sono mille papaveri rossi.