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QUEST Nascosto nel Buio II [Nardo - Sir_Alric]
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11-02-2014, 06:44 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 12-02-2014 03:20 PM da Sir_Alric.)
Messaggio: #3
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RE: Nascosto nel Buio II [Nardo - Sir_Alric]
Citazione: Dannazione... per quanto tempo ancora dovrò restare rinchiusa in questo luogo maledetto? Distesa supina sul letto, nella sua stanza del dormitorio delle guerriere, Olivia fissava il grigio uniforme del soffitto di pietra e continuava a ripetersi la stessa domanda, da giorni. Del resto era comprensibile. Dopo sei, interminabili, noiosissimi mesi passati ad attendere un nuovo incarico che sembrava non dover arrivare mai, la sua insofferenza verso quel posto lugubre e opprimente stava aumentando sempre di più, al punto che le veniva persino da chiedersi come diavolo avesse fatto a resistere per sette lunghi anni ad una vita tra quelle mura. Dopo aver assaporato, sia pure temporaneamente ed in maniera assai limitata, un po' di quella libertà che tanto agognava, ed aver provato la gioia di viaggiare per il mondo e vedere posti nuovi, era terribilmente difficile per Olivia rassegnarsi all'idea di essere di nuovo rinchiusa a tempo indeterminato in quella che per lei non era altro che una prigione.
Finalmente, la lunga attesa cessò quando un accolito venne a chiamarla e le ordinò di prepararsi in fretta a partire per una nuova missione. Olivia non se lo fece ripetere due volte, ed in men che non si dica fu pronta a seguire l'uomo all'esterno, dove era già scesa la notte. Si accorse subito che non era da sola, c'era un'altra guerriera lì con lei. Una ragazza alta e slanciata dai lunghi capelli bianchi come la neve del nord, con ogni probabilità la sua nuova compagna di missione. La ragazza le rivolse un saluto, al quale Olivia rispose con un sorriso ed un cenno del capo. A prima vista sembrava cordiale. Beh, se non altro non ringhiava, era già qualcosa.
Una volta arrivate a destinazione l'accolito si allontanò dicendo loro di attendere in quel punto, e dopo pochi secondi apparve da dietro una colonna l'uomo in nero..., anzi, l'uomo in grigio, che sarebbe stato il loro supervisore per quella missione. Olivia ebbe modo di osservarlo attentamente, soprattutto dopo che lui abbassò il cappuccio che in un primo momento aveva tenuto celato il suo viso. Kelsier, così aveva detto di chiamarsi. Per essere un membro dell'Organizzazione, era un tipo singolare: giovane (o almeno, dava l'idea di esserlo), avvenente, sembrava essere orgoglioso delle numerose cicatrici che portava su entrambe le braccia, o almeno questo era ciò che la ragazza dedusse dal fatto che non faceva nulla per nasconderle. Si era rivolto alle due guerriere con un inchino e un sorriso, anche se naturalmente il semplice fatto che fosse uno di loro lasciava presumere che fosse un bastardo senza cuore esattamente come tutti gli altri. Ma questo era un'altro discorso.
Olivia ascoltò con attenzione le parole dell'uomo in nero... in grigio, mentre quest'ultimo spiegava alle due guerriere i dettagli della missione, e quando Kelsier finì di parlare, la ragazza non poté trattenersi dal sospirare. Un'altra missione sotto copertura, uh. Olivia sentiva puzza di guai. Il fatto poi che quella missione fosse già stata fallita in precedenza da altre due guerriere non era certo d'aiuto. Purtroppo non poteva farci niente, Kelsier era al corrente del fatto che lei avesse già svolto in precedenza un incarico sotto copertura per conto di Hayez, anzi, probabilmente l'aveva scelta apposta per questo. Grandioso. Mai una volta che mi capiti qualcosa di semplice. E ovviamente, ai dettagli su come travestirsi e su come portarsi dietro le armi di nascosto avrebbero dovuto pensarci loro due, che sennò era troppo facile, vero? Figlio di puttana.
Almeno la sua nuova compagna, la numero 23, Seayne, era più portata ad usare il cervello di quanto non lo fosse Andrea, il che era un'ottima cosa. Olivia non voleva ritrovarsi un'altra volta a dover pensare per due. Inoltre, la ragazza le disse anche di credere molto nella cooperazione tra compagne e la spronò per questo ad esprimere senza timori qualunque idea le venisse in mente. Seayne, dal canto suo, fece una proposta: spacciarsi per proprietarie di una miniera d'oro abbandonata nel nord, situata poco lontano dalle rovine del suo villaggio natale, e presentarsi a Durenor con un carro e degli attrezzi da scavo, con il pretesto di reclutare minatori dietro la promessa di una percentuale sui guadagni derivanti dall'estrazione dell'oro dalla miniera stessa.
- Il piacere è mio, Seayne - Disse Olivia, in tono cordiale, in risposta al saluto rivoltole dalla compagna. Poi, dal momento che Seayne le aveva chiesto un'opinione sulla sua idea, la ragazza si prese qualche secondo per rifletterci su, dopodichè rispose: - Ad essere onesta, mi pare una copertura poco credibile. Perchè due donne che desiderano riaprire una miniera situata nelle terre del nord, dovrebbero andare a cercare volontari proprio a Durenor? Nelle terre di Alfonse non ci sono uomini in cerca di lavoro, e per di più già abituati al rigido clima del nord? E inoltre, siamo sicure che a Durenor ci siano persone disposte ad abbandonare casa e famiglia per andare all'avventura in una terra sconosciuta? - disse Olivia, che poi aggiunse - Secondo me dovremmo fare qualcosa di più semplice. Ad esempio, potremmo dire che siamo due pellegrine partite da un villaggio dell'estremo est per raggiungere la città Santa di Rabona, e che abbiamo deciso di fermarci per qualche giorno a Durenor per riposarci dopo la fatica della traversata del deserto. In quanto pellegrine potremmo portarci dietro un qualche oggetto da donare come offerta alla Chiesa di Rabona, magari grande abbastanza da nasconderci dentro le nostre spade. Ho già usato un trucco simile nella mia precedente missione, e ha funzionato. - Si, aveva funzionato. Almeno finché non si era lasciata prendere la mano e aveva distrutto la statua nel bel mezzo di una sala da ballo gremita di nobili. Ma questi erano dettagli. Al momento, ad Olivia interessava conoscere la risposta di Seayne, perciò la osservò in silenzio in attesa delle sue parole...
Citazione:
Join us, brothers and sisters. Join us in the shadows were we stand vigilant. Join us as we carry the duty that cannot be forsworn. And should you perish, know that your sacrifice will not be forgotten, and that one day we shall join you. |
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