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TEST Un normale pomeriggio a Staph [Lachesi]
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16-02-2014, 01:59 AM
Messaggio: #26
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RE: Un normale pomeriggio a Staph [Lachesi]
Lo aveva ucciso. Non avrebbe mai pensato di poter giungere a tanto ma aveva ucciso lo Yoma, il mangia-interiore, o il torturatore di novizie... Qualsiasi nome egli avesse, era semplicemente morto e deceduto. Caduto in terra, con il collo troncato, il sangue violaceo che grondava ed inzozzava il terreno con il suo puzzo non di questo mondo; poteva esserci visione più paradisiaca di quella? Dua non era una persona che traeva piacere dal dolore altrui ma come poteva negare di godere nel sapere di essere sopravvissuta, nonostante tutte le ferite riportate nel feroce e confusionario scontro? Anche negli ultimi attimi di vita, lo Yoma aveva tentato di ucciderla ma non aveva avuto successo. Ed ora la pelle, i muscoli e persino le ossa le tremavano per l'adrenalina che scorreva potente e veloce in lei; il cuore le stava scoppiando tanto batteva forte e non poteva fare a meno di pensare che, se avesse reagito un po' prima, forse non si sarebbe ridotta così male. "Se non avessi avuto paura, se avessi reagito prima! Forse... Forse..." ...Forse, in quel momento, non sentirebbe la mancanza di così tanti pezzi del suo corpo. Ma lei era stata codarda, e doveva ammetterlo lei stessa; la paura era il nemico di tutti ed il vero coraggio risiedeva in chi aveva la forza di combatterla e reagire. Lei aveva avuto questo coraggio solo parzialmente ed ora ne subiva le conseguenze. "Dovevo essere più forte di così!" Pensò, un po' spaventata per l'effetto che lo Yoki rilasciato le dava al cervello: l'iniziale esultanza cominciò presto a decadere e a sprofondare in una profonda depressione una volta calma. La ragazza doveva solo placarsi, riprendere fiato, e riposarsi ma come fare ciò quando era circondata da beste fameliche che ancora si gustavano il suo dolce sapore di sangue marcio? Singhiozzò, per la rabbia questa volta. Perché era sopravvissuta ma ferita, sanguinante e stanca dubitava di poter sopravvivere a quei lucertoloidi affamati. Era sopravvissuta solo per morire in modo peggiore, e questo a causa della sua titubanza. -Sono un'idiota!- Urlò, disperata. Aveva anche lanciato via il suo unico modo per difendersi, la sua spada. -Ah... Io...- Doveva arrancare verso la sua elsa, provarci almeno. Si trascinò per pochi centimetri suoi suoi gomiti, sentendo ogni secondo la forza mancarle sempre più. Era disperata e mille domande le svolazzavano nella mente; molte affermazioni invece si sigillavano nel suo cranio, tutte ammissioni di colpevolezza per ciò che lei non aveva avuto il coraggio di fare mentre altre, forse, sì. -Ugh...- Citazione:Stato Fisico: Occhi gialli e felini, umidi con venature ai lati degli occhi. Ferita di entità media (perforazione del tessuto muscolare) alla spalla sinistra e lacerazione del tessuto muscolare all'altezza del seno, ferita leggera. |
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