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QUEST Il Calice di Sangue [Vick_Svarta_Blixten-Xyz10]
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21-02-2014, 03:23 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-02-2014 03:25 AM da Kelsier.)
Messaggio: #51
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RE: Il Calice di Sangue [Vick_Svarta_Blixten-Xyz10]
Parlato Pensato Gaia ascoltò con attenzione le parole dell'uomo, notando con preoccupazione che la ragazza davvero non aveva accennato a muoversi; tuttavia non riusciva a vederla in viso, per cui non poteva farsi un'idea precisa del suo stato d'animo. Riguardo le parole di Bryn invece, Gaia era incerta. Lui non sembrava aver perso sicurezza in sé stesso, anzi; era arrivato pure a minacciarle. Normalmente questo avrebbe fatto capire molte cose a Gaia, ma questo brutto mercenario era un bugiardo e viveva imbrogliando la gente... Perlomeno questo pensava la guerriera piumata. Che fare? Lui sta probabilmente mentendo, è bravo in questo, ma se non lo stesse facendo? Il mio piano iniziale voleva essere quello di osservarlo da lontano per poi coglierlo con le mani nel sacco, ma così? La guerriera piumata prese la sua decisione, avrebbe continuato a fare buon viso a cattivo gioco. Era stufa dei 'cattivi' che una volta presi o messi alle strette, tiravano fuori tutta la propria temerarietà, per poi finire come meritavano; a pezzi. Fece un gesto circolare con la mano alla propria compagna, parlandole in tono tranquillo ma sicuro. Gira velocemente qui intorno, concentrandoti per percepire qualsiasi cosa nei dintorni. Ogni giro, aumenta il raggio, così da coprire gradualmente una zona più ampia. Se trovi qualcosa, fai come da precedente piano, forse era più di uno. Qui ci posso pensare io, fidati di me. Gaia non guardò più la sua compagna. Si aspettava che facesse quello che le era stato detto, senza obiettare. Non era quella la situazione giusta per mettere in discussione l'autorità della guerriera piumata, poiché avrebbe indebolito la sua posizione nei confronti di Bryn, cosa che non doveva assolutamente succedere; era una battaglia che andava vinta prima di tutto a parole, chi avrebbe avuto la mente e la volontà più debole, avrebbe inevitabilmente perduto qualcosa. Riprese la spada in mano, la inguainò nuovamente e si incamminò lentamente ma con passo sicuro verso Bryn, parlando quasi con noia. Doveva guadagnare tempo e voleva fare in modo di avere qualche reazione dalla ragazza. Strano che tu dica così. Sappiamo entrambi che mentire sotto determinate circostanze può essere peggio che non farlo; anche se non sapessi cosa stai facendo nei villaggi in cui vai, sento puzza di Yoma da un chilometro e proviene da te. Come lo spieghi? Non era vero, ma cosa poteva saperne lui? E Gaia si stava avvicinando anche per quello, mentre concentrava per qualche istante la propria percezione sul brutto uomo. Bryn, è finita. Anche se gli abitanti di Caloma non ci avessero chiamato, prima o poi saremmo venuti da te comunque. Gaia riportò la propria percezione attorno a sé, mentre stava bene attenta a qualsiasi reazione, anche minima, della ragazza immobile; l'udire qualche nome famigliare, magari avrebbe potuto scuoterla. Gente che non mi piace, specie quello chiamato Stanley; tuttavia, il lavoro è lavoro. Gaia si avvicinò ancora, portandosi ad una distanza di circa tre metri dalla coppia. Non hai fatto una buonissima impressione nemmeno a Festus, sai? Riportò la sua completa attenzione su Bryn, indurendo il suo tono. Questa tua tattica non sarebbe durata ancora per molto comunque, ogni persona con un minimo di cervello poteva capire come imbrogli la gente. Sei fregato. Gaia aveva enfatizzato tre parole: Caloma, Festus e Stanley. Sperava che la ragazza avrebbe reagito in qualche modo ad almeno una di queste. E Bryn, avrebbe reagito con la medesima sicurezza mostrata prima o avrebbe cominciato ad avere dubbi, aumentando quindi le possibilità di un passo falso? Tempo dell'asso nella manica. O la va o la spacca. Lo guardò dritto negli occhi, alla ricerca di qualsiasi segno che tradisse insicurezza. Mandavi il tuo collega ad uccidere qualche abitante dello sfortunato villaggio in cui stavi per andare, quindi ti presentavi a loro come benefattore in grado di eliminare la minaccia, chiedendo come ricompensa solamente cibo e una povera ragazza vergine. Poi, non potendo davvero uccidere lo Yoma, uccidevi o facevi uccidere un abitante a caso, che convenientemente spariva nel nulla; ovviamente, tutto ciò avveniva di notte, lontano da qualsiasi sguardo indiscreto o da possibili testimoni. E come funzionava la vostra collaborazione? Tu mangiavi gratuitamente e poi abusavi delle ragazze date come ricompensa, per poi darla in pasto al mostro? In questo modo eravate contenti in due e l'Organizzazione non si sarebbe messa in mezzo, perché non c'erano di fatto Yoma da uccidere. Peccato che qualcuno si sia chiesto dove finivano le ragazze che ti prendevi. Avrebbe funzionato? E Syhlvia avrebbe trovato qualcosa? Citazione:Yoki Utilizzato: 0% |
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