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TEST Braveheart [La X di Miria]
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26-02-2014, 12:31 PM
Messaggio: #1
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Braveheart [La X di Miria]
Braveheart
Potranno toglierci la vita...
Staph, prima mattina. Primissima, per la precisione: l'alba. Le novizie dormono nelle loro cellette, riposandosi dagli sfiancanti allenamenti del giorno prima e preparandosi per quelli del giorno dopo. Una di loro, tuttavia, non dovrà spaccarsi la schiena con l'ennesimo, durissimo addestramento alla spada: d'un tratto, senza sapere come né perché, Angelica si ritrova per terra e sveglia, con un dolore sordo proveniente dal fondoschiena e, girandosi un po' intorno, vede una specie di brutto gnomo da giardino che la fissa con odio. Rialzatasi, scopre che è più alto di quello che sembrava... seppur non di molto, ma forse perfino più brutto. Se riuscisse a far mente locale, probabilmente capirebbe che è lo scorbutico Peter, un accolito che ha già visto in un paio d'occasioni. Senza mezzi termini, il basso uomo la afferra per un braccio e prende a urlare:
Vieni con me, ora. Hai roba da fare. E al vecchio non piace aspettare.
La trascina per corridoi apparentemente infiniti, svoltando a gomito tanto improvvisamente da tirarle il braccio con una forza che non sembrerebbe avere. Certo, l'addestramento e la carne di Yoma hanno reso Angelica molto forte, però neanche lui dev'essersi risparmiato. Infine, si ferma tanto inaspettatamente che la novizia quasi gli sbatte contro. Si trovano di fronte a un ampio muro spoglio, con soltanto una porta completamente nera a interromperne il grigiore. Senza tanti complimenti, Peter la apre e ci butta dentro Angelica, mollando solo ora - finalmente - il suo braccio. Poi le chiude la porta alle spalle, premurandosi di sbatterla come se fosse arrabbiato. La novizia si ritrova così in un lungo corridoio, con le pareti nere a cui sono appesi quadri macabri e oscuri, alternati a torce che illuminano debolmente la via. Non avendo scelta, percorre quella strada buia fino a raggiungere una porta identica alla prima. Il momento di esitazione che ha è sufficiente perché qualcuno dalla parte opposta apra la porta, rivelando una sala squadrata con le stesse pareti nere, ma ricoperte di scaffali stracolmi di libri, oltre che da diversi dipinti. Il primo che coglie l'attenzione di Angelica è il gigantesco ritratto a dimensioni naturali di un uomo seduto su una poltrona nera, vestito riccamente e bendato, con barba e capelli neri e folti. Occupa tutta la parete di fondo, e abbassando lo sguardo la novizia si accorge che è la copia dell'uomo in carne e ossa che siede sotto di esso, solo che il modello è invecchiato nel frattempo, e parecchio anche: la peluria nera è diventata grigia, e ricopre in gran parte la figura seduta sulla vecchia poltrona nera.
Prego, entra.
La invita una voce oltre la porta, un uomo alto con un libro in mano. Non appena lei obbedisce, ecco che il vecchio inizia a parlare.
Angelica ti hanno i tuoi nomata
una fanciulla dal padre viziata
che ora di nostre candide sorelle
è una parte forse un poco ribelle.
Novizia, qui sei stata richiamata,
e devi sentirti di ciò onorata,
perché fra tutte abbiam scelto proprio te
per andare a conferire con un re.
Non di fatto ma di nome lui è tale
per volontà della sua cara gente
piuttosto che per suo sangue reale.
Misfatto han compiuto ai nostri occhi:
ci rifiutarono il pattuito;
a pagar vai a convincer gli schiocchi.
Concluso il sonetto, l'anziano Uomo in Nero tace. Si avvicina l'altro, Duran, che spiega in parole più semplici il suo compito:
A poca distanza da qui si trova un villaggio, Stir. Abbiamo mandato una guerriera a rispondere alle loro richieste, e il lavoro è stato portato a termine, ma il nostro emissario è stato cacciato appena ha chiesto il pagamento. Come già saprai, la ricompensa per l'uccisione di uno Yoma ci spetta di diritto, e non possiamo accettare che si creino precedenti: manderemo quindi te a trattare con il loro "re", il capo di questa banda, sperando che tu possa essere più convincente di un semplice inviato. Limitati alle parole, mi raccomando. Non vogliamo guai, solo ciò che ci appartiene. Ora vai, ti ci vorrà una giornata di cammino.
Così la novizia viene congedata, e riattraversa la Galleria fino a Peter. Il basso accolito le sorride maligno, offrendole una spada affilata, una claymore senza simbolo.
La vuoi? Se la vuoi, prenditela. Magari se ti vedono con una spada ci penseranno due volte prima di lapidarti come quel povero idiota.
Potrebbe stare inventando, ma anche no... sta ad Angelica decidere che fare, prima di avviarsi sulla strada per Stir.
Citazione:Descrivi il tuo incontro con gli Uomi in Nero e le tue sensazioni. Poi descrivi il viaggio, fermandoti in vista di Stir. Hai libertà di descrivere il paesaggio, ricordandoti di non allontanarti troppo dalla base fornita per le Terre dell'Est (una specie di deserto arido e spoglio, in sintesi). Puoi anche decidere se prendere o meno la spada: in caso tu la prenda, ricorda che devi tenerla in mano. Per qualsiasi cosa, puoi rivolgerti a me via MP. |
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