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QUEST Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
22-04-2014, 12:22 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-04-2014 12:30 PM da Claire83.)
Messaggio: #126
RE: Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
Narrato

Pensato

Parlato



Finalmente il pittore era riuscito a mettersi all'opera. Morgana, non si interrogò nemmeno sulle motivazioni che avevano spinto Echidna a cedere alla realizzazione del dipinto. Si sentiva stanca e svogliata, e sopratutto, aveva voglia di tornare a quella che per fortuna, o purtroppo, era attualmente la sua "dimora".
Si chiuse in mutismo, fingendo di essere completamente sola. La viperella, le si era gettata ai piedi, abbracciando la gamba destra di Morgana, come ad imitare l'appellativo che la numero quarantrè le aveva dato. In ogni situazione, voleva aggiungere sempre del suo, quasi come se fosse d'obbligo interpretare i comandi degli altri, a modo proprio.
Del resto, come aveva da tempo pensato, la sua compagna era una bambina immatura in cerca di attenzioni. Di certo, Morgana non era disposta a dargliele, voleva solo tenerla buona ed occupata.
Li lasciò lì su quella scena, e si abbandonò ai suoi pensieri.
Era sola, seppur in compagnia. Osservò quello spettacolo meraviglioso da cui era circondata e come una figlia si abbandona all'abbraccio di una madre, così, ella cadde nella braccia della natura.
I suoi occhi vennero rapiti dalla varietà di colori dei fiori; il suo olfatto fu inebriato da quei profumi; il suo udito percepiva la quiete ed il silenzio, interrotto esclusivamente dal rumore dei pennelli passati sulla tela dal pittore.
Avrebbe voluto correre, fuggire via ed andare lontano, perdersi in quel mondo che aveva abbandonato da tempo e mollare via tutto.
Avrebbe vissuto nella più completa libertà ed indipendenza, fin quando qualcuno, non l'avrebbe ritrovata per riportarla nel luogo da cui era fuggita.
Se l'olfatto, la vista e l'udito le avevano concesso quel temporaneo stato di grazia e di beatitudine, bastarono gli altri due sensi a ricondurla alla realtà.
Mentre pensava, toccò l'elsa della sua spada, scendendo con la mano verso la lama, mentre un rivolo rosso le scese dalla ferita riportata allo zigomo: l'acciaio ed il sangue la riportarono con violenza indietro.
I suoi desideri di fuga e di libertà, avrebbero dovuto attendere.
Era una guerriera di basso grado ed al momento avrebbe dovuto semplicemente prestare obbedienza ed attendere.
Si staccò dal caldo abbraccio, come se qualcuno l'avesse ridestata con violenza da un magnifico sogno.
Infatti, quel qualcuno aveva un nome: Peter.
Era trascorso un tempo lungo ed incalcolabile da quando erano rimaste immobili a mo' di statue, per essere ritratte; era passata un'eternità da quando erano state mandate in qualità di modelle, o perlomeno, così avevan detto loro.
Con quel suo fare così indisponente e sgarbato, ritornò uno degli uomini di Ufizu.
Le rimproverò di aver perso tempo e le invitò in malo modo a tornare con lui.
Morgana, lo guardò di traverso, non amava particolarmente quel suo modo di fare così rozzo ed impertinente. Avevano rischiato di lasciare la pelle, e lui, era giunto lì, a trattarle in malo modo come se nulla fosse accaduto.

Ecco, il burattino di Ufizu. Sembra anche piuttosto arrabbiato.

Se loro in qualità di guerriere erano dei manichini in mano all'Organizzazione, si poteva dire altrettanto degli uomini dell'Organizzazione. Il pastore, era rivenuto a riprendersi il gregge.
Morgana, rimase per qualche attimo in silenzio. Poi assumendo uno sguardo più dolce, disse:

Toh, guarda chi abbiamo l'onore di avere qui con noi: Peter. Sei venuto a prenderci? Sei davvero un gentiluomo! Questo pover'uomo non è lo yoma, è solo un martire che ha sopportato i nostri capricci.
Quanto allo yoma, ho la sua testa proprio sotto il mio piede. Ti piace? Se vuoi, posso regalartela...se farai il bravo! Ahahahaah. Oppure, se ti và, potremmo chiedere al nostro artista di ritrarti in quell'espressione così arrabbiata. Che ne dici? Ah, e prima che tu ci metta le mani addosso, sappiamo già la strada, quindi non avere di queste premure, mio caro!


Fece un inchino di riverenza con il capo e sorrise. Poi, guardò in basso, cercando di incontrare lo sguardo della compagna per strizzarle l'occhio, al suo solito modo. Sperava che Peter non l'avrebbe presa così male, in fin dei conti, stava solo giocando.

Citazione:Yoki utilizzato: 10%
Stato fisico: Graffio al seno, ferita al plesso solare parzialmente risanata. Ferita sulla guancia destra che parte dallo zigomo fino al mento, sfiorandole le labbra.Ferita all'orecchio causata dal morso di Echidna. Occhi dorati.
Stato psicologico: Immobile e silenziosa, si perde nei suoi pensieri. Si affida ai sensi per fuggire dal mondo reale, ma due di essi, la tradiscono, insieme al ritorno di Peter e la riportano alla realtà.
Con fare giocoso, lancia qualche battuta allo scagnozzo di Ufizu, augurandosi che colga il senso del gioco.
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)

[Immagine: tumblr_ncp8157yYW1ska8x1o1_500.gif]
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RE: Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate] - Claire83 - 22-04-2014 12:22 PM

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