La Bulla e la Bestia [Vick - Hotenshi]

[Hotenshi]

Narrato/pensato
Parlato


Il vecchio ci porta a casa sua - credo, almeno - e ci fa dare il latte e la birra da una ragazza. Borbotto un "grazie" anche se le ragazze non mi piacciono tanto: troppo vicine alle bambine. Ma comunque, mi bevo la mia birra e ascolto che dice. Mostri, gente attaccata, sono andati in cinquanta e sono morti praticamente tutti... che casino. Tutto cominciato con una ragazza... be', ci arrivo anche io che quella là è Medea. Un'occhiata verso le altre per far capire che non ho dubbi, poi mi sistemo sulla sedia. Dannazione, è piccola. Ma tutte le sedie sono piccole, per me, quindi mi rassegnerò. Gaia dice che forse si sono confusi, magari ali e artigli sono la stessa roba. Non ho ben capito, ma credo voglia dire che Medea è sempre Medea, e qualsiasi cosa abbia sulla schiena comunque non me ne frega un accidente. L'importante è che gliela rompiamo. Poi Gaia dice qualcosa che mi piace: il massacro. Sono d'accordissimo. Già che si è alzata lo faccio pure io, annuendo. Faccio pure un sorriso cattivo: non aspetto altro che cominciare. Mi prude la mano, accidenti. Gaia prende e va verso la porta, io seguo a ruota. E' ora di partire. Quando siamo fuori, però, le chiedo giusto una roba.
Davvero poi torniamo indietro? La birra non era male, ma che palle....
Non mi interessa troppo, ma è sempre perdere tempo. Comunque, cerco di mettermi davanti per aprire la strada. Non vedo l'ora di picchiare qualcuno, o qualcosa. 

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Perfetto.
Stato psicologico: Tranquilla e annoiata, segue con discreta attenzione il discorso del capovillaggio, senza cavarne nulla di utile. Pienamente d'accordo con Gaia nel menare la mano il prima possibile. Un po' confusa dalla promessa della caposquadra, cerca di mettersi in testa al gruppo per fare da "spartiacque". 
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva).