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QUEST The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
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20-08-2014, 04:44 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 20-08-2014 04:57 PM da Claire83.)
Messaggio: #11
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Pensato-Parlato Si sentiva come chi scava nella nuda terra alla ricerca dell'acqua. In quel caso però, stava scavando nel passato di entrambe le sue compagne di avventura. In questo tentativo di indagine, aveva avuto due risposte e due sensazioni diverse, così come differenti erano le ragazze che le si trovavano davanti. Aveva chiesto a Dua, chi fosse quella Elise per lei, ma la sua risposta era stata tentennante, come se avesse svelato un angolo della sua mente che voleva tenere celato. C'era incertezza ed esitazione nella sua voce, ma infine arrivò una risposta. Disse che era una sua amica d'infanzia e che dopo la morte del padre era stata presa dall'Organizzazione. Voleva quindi sapere che fine avesse fatto. Evidentemente Dua era molto legata a quella ragazza che aveva citato. All'apparenza sembrava una guerriera riservata ed introversa ma il modo in cui aveva parlato di quella Elise, aveva catturato l'attenzione di Morgana. Deve esserle molto legata...chissà se è veramente una semplice amica d'infanzia o la vera sorella. Non indagherò ancora, non mi và di farlo, è sufficiente la risposta che mi ha dato. Se un giorno vorrà, sarà lei ad aprire nuovamente l'argomento. Poi, disse che aveva svolto la missione precedente in un pozzo. Di sicuro, le catacombe non sarebbero state un problema per lei. Questo sollevò Morgana. Dua disse inoltre di aver conosciuto oltre a Kelsier anche Cort. Mentre parlava, aveva poi rinfoderato la spada con sicurezza e velocità, un chiaro segno che voleva riprendere il cammino. Le aveva fatto piacere che quella ragazza si fosse aperta un po' con lei. Era stato poi il turno di Angelica, che si era scusata per aver tempestato di domande Morgana e Dua ma, come aveva pensato in precedenza la numero venticinque, si trattava solo di pura curiosità. Aveva detto inoltre che anche per lei, un luogo compresso come le catacombe non sarebbe stato un problema, anche se il solo pensiero di dover inoltrarsi in quei luoghi non la entusiasmava molto. Rispetto a Dua, Angelica era indubbiamente meno titubante e più diretta nel discorso. Sembrava motivata ed entusiasta della sua nuova vita da guerriera. Entrambe le due guerriere, continuavano a suscitare un sentimento di tenerezza in Morgana. Provava però una leggera invidia per l'inconsapevolezza in cui entrambe regnavano. Lei, ormai non poteva chiudere gli occhi e fingere che non fosse accaduto nulla. Era come se per un periodo di tempo avesse vissuto come se fosse bendata. Poi, era entrata in scena la verità, una donna bellissima ed altrettanto crudele che le aveva tolto con prepotenza quei bendaggi che le oscuravano la vista. Passare dall'oscurità alla luce era stato terribile per lei. Quella luminosità le faceva troppo male ma al tempo stesso non poteva opporle resistenza. Cominciò a sentire più caldo del dovuto ed anche lei, prese la spada e la rinfoderò. Era tempo di andare. Vi ringrazio per avermi parlato un po' di voi. So che non è facile parlare con una perfetta sconosciuta...non lo è nemmeno per me. Questa sosta è stata decisamente utile, ma ci attende un altro bel cammino. Le Terre del Nord, sono costellate di luoghi impervi ma hanno un fascino del tutto particolare. Ho svolto la mia ultima missione proprio lì. Fece un cenno ad entrambe le guerriere di proseguire. Non aveva voglia di aggiungere altro, voleva semplicemente cercare di godersi il paesaggio, rimanendo un po' tra i suoi pensieri. Piano piano il clima si fece sempre più freddo e gelido. Passarono da terre desertiche ed afose ad un paesaggio del tutto differente. Morgana cominciò ad intravedere le cime innevate delle montagne. La neve, quella coltre gelida, soffice e bianca, che la guerriera aveva già avuto modo di conoscere, continuava ancora ad affascinarla. Si ricordava di averla presa tra le mani e della sensazione strana che le aveva suscitato. Non c'era nulla di terribile in quel paesaggio, era tutto così candido e splendido. La natura non aveva colpa delle colpe degli uomini. Era un'attenta e silenziosa osservatrice degli esseri umani. Eppure, nonostante gli uomini in nero sapessero cosa fosse accaduto in precedenza, l'avevano rimandata in quelle Terre. Sembrava un assurdo scherzo del destino. Per un istante, avrebbe voluto che ci fosse Angela al suo fianco. Avrebbe voluto parlarle ancora una volta e trovare , in quella guerriera dagli occhi di ghiaccio, forse un'alleata. Continuava a pensare che non poteva confessare alle sue attuali compagne ciò che i suoi occhi avevano visto. Erano all'inizio e aveva timore di spaventarle o peggio ancora, che non avrebbero capito. Non posso raccontar loro nulla. Le conosco appena e non so se posso fidarmi di loro. Per il momento, porterò questo segreto sigillato dentro di me. Con le montagne, arrivò anche quel vento gelido e tagliente che non rimpiangeva affatto. La lunga ciocca che aveva lasciato cadere lungo le spalle, andò a sfiorarle il volto. Con delicatezza, la scostò. L'inverno sta arrivando. Citazione:Yoki:0% |
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